Ermopoli

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diamantea 24-11-2011 00.43.25

Sono una bigotta!
 
In vita mia mi sono sentita dire "bigotta" tre volte, in modo serio e diretto tanto da non capire dove e perchè ho sbagliato per essere giudicata così male.

Due volte si parlava, con due persone diverse, di iniziare al sesso ragazzi adolescenti da parte di adulti esperti, per un buon imprinting sessuale. Io mi mostrai assolutamente restia sia nel doverlo fare io che del doverlo far fare a mio figlio e mi beccai bigotta alla faccia della mia apertura mentale e della crescita e di molti altri ecc... che non mi fecero lo stesso cambiare idea.
La terza volta me lo beccai da un uomo con alta carica pubblica, era una riunione privata ma con personaggi che ricoprivano una carica pubblica per un servizio ad un utente particolare, io difendevo i diritti del lavoratore e la sicurezza al lavoro e insomma per dirla in breve non volevo autorizzare ufficiosamente il sex service H.
Mi sono sentita dire, con occhi puntati dritti nei miei, dal tipo in questione con severità "lei è una bigotta".

Mi è rimasta insoluta questa cosa, non che non sia convinta delle mie buone ragioni, verso le quali non cambio idea e non mi pento per aver dissentito ma mi chiedo se ci sia qualcosa di vero, insomma ho avuto da lavorare parecchio con il mio giudizio, i miei principi ferrei e le loro radici, origini.
Mi chiedo quanta consapevolezza ci sia nelle mie convinzioni e quanto invece vado in automatico, con pregiudizi e luoghi comuni, frutto solo dell'educazione, di convenzioni puramente culturali, quanto agisca in me la morale comune o la semplice coscienza.
Liberarsi del proprio giudizio non è facile. Sentirsi dire bigotta quando si è convinti dei propri principi non è piacevole.

Astral 24-11-2011 00.53.16

Leggendo il titolo dal forum, stavo a sbragarmi delle risate, pensavo te lo davi da sola, poi leggendo ho capito che la discussione trattava d'altro. :)

Credo che sia un principo di proiezioni, chi rispetta troppo le regole in modo rigido, giudica l'altro perchè in qualche modo si sente superiore, ma anche impedito a trasgredire. A sua volta chi trasgredisce ha la coscienza sporca, il quale il moralista o il morale glielo ricorda e lo fa sentire in torto.
Evidentemente i vostri principi si contrapponevano a vicenda. E' ovvio che hai toccato un punto che evidentemente faceva sentire in torto qualcuno, ma quello che ha giudicato è stato lui.

In genere chi è restio sulle cose del sesso viene giudicato cosi, una risposta poco evoluta, ma divertente sarebbe stata: meglio bigotta che porco!
Ma prendila come un consiglio per una sceneggiatura questa.

Invece magari, poteva essere utile spiazzarlo, dicendogli meravigliata: Ah si e perchè?

Comunque poi può essere utile anche vedere cosa c'è dietro questi principi che difendi, se ci credi veramente, oppure cosa succederebbe se dovessi trasgredirli?

Stasera ho fatto un po' l'angeletto un po' il diavolo tentatore, vedi tu :)

diamantea 24-11-2011 12.06.14

Eh diavolangelastral icon_mrgr: la mia risposta è stata molto più professionale, non volevo/potevo certo scendere al suo livello. Qui non si trattava solo di giudizio o di trasgressione, ma di violare la legge. Era un piccolo coltello in mano contro i lupi.

Al di là di questo caso limite, quello che vedo spesso rimproverarmi dall'esterno è la mia severità nel giudizio, il mio rigore morale che spesso si contrappone alla libertà che mi prendo nel mio modo di agire nella mia vita privata.
Sembra ci sia una contraddizione, ma se sto con un uomo più giovane di me non vuol dire che approvo l'iniziazione sessuale tra un adolescente ed un/una 50enne, non vedo perchè questo debba farmi apparire come una bigotta.
Se non approvo la prostituzione e la pornografia, oltre ad essere un reato in Italia, perchè debbo apparire come una bigotta?
Non lascio margini di spazio su 4 P pedofilia, pornografia, prostituzione, politica.
Mi rendo conto che a volte metto troppa rigidità moralistica, al di là del fatto che oggettivamente posso trovarmi nel giusto, ma se metto troppo carica emotiva nelle discussioni forse c'è altro, dovrei vedere qualcosa di non risolto che potrebbe non necessariamente o esclusivamente far parte della mia natura malgrado ne sono venuta a contatto in qualche modo, nel lavoro ad esempio.
Il mio giudizio non deriva solo da convinzioni culturali, o di sentirmi moralmente superiore, ma anche da reazioni fisiche di disgusto, di malessere fisico nell'entrarci a contatto.
In verità la mia severità andrebbe molto oltre che l'esprimere solo un giudizio negativo.
C'è qualcosa che non vedo e dovrei considerare?

Ray 24-11-2011 12.35.21

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106414)
Se non approvo la prostituzione e la pornografia, oltre ad essere un reato in Italia, perchè debbo apparire come una bigotta?

Reato? Mi sono perso qualcosa?

Astral 24-11-2011 13.18.26

Secondo me non sbagli ad avere principio, magari potresti integrare la parte comprensiva, ovvero invece di dire no alla pornografia, potresti chiederti il perchè e da cosa deriva.

Trovare l'equilibrio tra condanna e giustificazione di qualcosa. :)

diamantea 24-11-2011 13.22.43

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106416)
Reato? Mi sono perso qualcosa?

Si Ray, si trattava di questo, un servizio con richiesta di all inclusive ed altro ancora.
Se avessi una barca di soldi...
La realtà supera sempre l'immaginazione.

Ray 24-11-2011 13.28.16

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106425)
Si Ray, si trattava di questo, un servizio con richiesta di all inclusive ed altro ancora.
Se avessi una barca di soldi...
La realtà supera sempre l'immaginazione.

Guarda che prima hai detto che pornografia e prostituzione in Italia sono reato. Non è così.... (forse lo sarebbe se facessi tu le leggi icon_mrgr:)

diamantea 24-11-2011 13.44.26

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106428)
Guarda che prima hai detto che pornografia e prostituzione in Italia sono reato. Non è così.... (forse lo sarebbe se facessi tu le leggi icon_mrgr:)

Allora aveva ragione lui, sono una bigotta!
Ho giudicato ingiustamente un uomo onesto.

Astral 24-11-2011 13.54.36

Magari ha esagerato, poteva risponderti che non eri informata, e che se la pornografia e prostituzione può essere moralmente opinionabile o condannabile, in realtà non è reato.

Ignorante ci poteva stare, ma bigotta non saprei e comunque non si doveva permettere cosi direttamente.

diamantea 24-11-2011 14.29.39

Dai ragazzi, non scherziamo con le cose serie, se dico che c'era il reato vuol dire che c'era. Non posso entrare nei dettagli per intuibili motivi, (spero sull'intuibile), ma non sono certo una sprovveduta o ignorante, e loro sono lupi prepotenti e arroganti. Nessuno di loro, avvocati compresi, ha potuto mettere per iscritto quel che chiedevano io autorizzassi ufficiosamente, che cavolo!

Allora ci potrebbe stare ignorante, ma bigotta? A me fa pena la donna quando subisce e fa schifo l'uomo quando sfrutta e viceversa, ok, forse in questo sono bigotta, ma il reato è un'altra cosa.

Forse quello che non vedo è che sono veramente bigotta se mi scandalizzo e mi disgusto davanti a certe cose...

Ray 24-11-2011 14.46.16

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106429)
Allora aveva ragione lui, sono una bigotta!
Ho giudicato ingiustamente un uomo onesto.

Diam, cerca di raffreddare un minimo il sangue. Non ho mai detto che quello che ti hanno proposto quando poi ti hanno dato della bigotta non è reato. Ti ho solo fatto notare (anzi ho provato) che nel discorso che fai passsava tutto per reato, anche ciò che non lo è. Prostituirsi e produrre e fruire di pornografia è legale.
Perchè cercavo di fartelo notare? Beh, come tu stessa dici questo è un tasto che ti infiamma. Se non lo fosse, quando ti hanno proposto la porcheria che ti avranno proposto ti saresti limitata a rifiutare e quando ti hanno dato della bigotta te ne saresti fregata.

Forse qualcosina di utile quell'episodio ti può portare...

nikelise 24-11-2011 17.10.16

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106434)
Dai ragazzi, non scherziamo con le cose serie, se dico che c'era il reato vuol dire che c'era. Non posso entrare nei dettagli per intuibili motivi, (spero sull'intuibile), ma non sono certo una sprovveduta o ignorante, e loro sono lupi prepotenti e arroganti. Nessuno di loro, avvocati compresi, ha potuto mettere per iscritto quel che chiedevano io autorizzassi ufficiosamente, che cavolo!

Allora ci potrebbe stare ignorante, ma bigotta? A me fa pena la donna quando subisce e fa schifo l'uomo quando sfrutta e viceversa, ok, forse in questo sono bigotta, ma il reato è un'altra cosa.

Forse quello che non vedo è che sono veramente bigotta se mi scandalizzo e mi disgusto davanti a certe cose...

Tea ma io non vedo il nesso tra la proposta indecente che ti hanno fatto con quelle che sono le tue idee .
E' bastato che uno scemo per trarsi d'impaccio al tuo no ti desse della bigotta perche' tu mettessi in discussione quello che sei , quello che pensi , quello che fai .

Allora mi pare che l'episodio che hai citato sia solo un pretesto .
O no ?

diamantea 24-11-2011 17.15.29

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106436)
Forse qualcosina di utile quell'episodio ti può portare...

Ho raffreddato i bollori!
Ray l'ho già messo in premessa che vorrei capire cosa brucia e infiamma. In fondo è tempo che giro intorno anche a questo, il bianco, la macchia, il fondo del telo... i miei sogni secondo me parlano anche di questo, quello di mia zia poi ha scatenato delle reazioni, nervosimo che tengo dentro, ho ripreso a bruxare. Ho forti reazioni fisiche di chiusura, resistenza e nausea. L'altra sera a yoga ho faticato molto per trattenere i conati di vomito.
Di salute sto bene, solo la gola infiammata.

diamantea 24-11-2011 19.21.55

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 106448)
Allora mi pare che l'episodio che hai citato sia solo un pretesto .
O no ?

Nike, c'è un momento della vita in cui scegli una direzione, separi il miglio dalla zizzania, differenzi ciò che si trova mescolato.
Io credo di avere dentro mescolamento che va ordinato e separato.
Le reazioni fisiche mi porteranno verso la scelta di ciò che va bene per me senza carichi eccessivi.
Ho imparato a mangiare minestre che non mi piacevano, per svariati motivi, ed ora sono sensibilizzata, mi viene la nausea e rigetto quel che non è mio.

Per ora questo. Vado a yoga, la nausea già mi assale. E dire che nemmeno in gravidanza ci soffrivo, mah!

Ray 24-11-2011 19.31.34

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106449)
Ray l'ho già messo in premessa che vorrei capire cosa brucia e infiamma.

Beh, allora iniziamo dalla parola che ti ha infiammato. Cos'è per te una bigotta?

diamantea 25-11-2011 00.52.08

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106458)
Beh, allora iniziamo dalla parola che ti ha infiammato. Cos'è per te una bigotta?

Una di quelle donne casa e chiesa, falsamente religiose, moraliste, che osservano il culto ma sono represse e criticano tutto e tutti, soprattutto ciò che va contro la loro morale e religione.
Si scandalizzano e si indignano facilmente, fanno croce continua e dicono sempre "ma io invece no, mai...", tutte per il dovere e non per il piacere, represso anch'esso.

Uhm! penso possa bastare per ora.

Uno 25-11-2011 11.41.43

Dicono che derivi dal tedesco: Got (dio) doppio.
Ma anche italianizzandolo (o cercandone relazioni con altre parole italiane) avere due volte la gotta (al femminile) o un doppio bicchiere scendendo nei dialetti potrebbe essere interessante.
La parola in se ha qualcosa che la rende generalmente molto of-fendente ed è usabile con meno problemi di altre più dirette tipo stupido, cretino etc...
Un modo per of-fendere senza compro-mettersi

Astral 25-11-2011 11.43.36

Io pensavo che era big- otto, ovvero grande ottuso.

nikelise 25-11-2011 12.20.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106479)
Dicono che derivi dal tedesco: Got (dio) doppio.
Ma anche italianizzandolo (o cercandone relazioni con altre parole italiane) avere due volte la gotta (al femminile) o un doppio bicchiere scendendo nei dialetti potrebbe essere interessante.
La parola in se ha qualcosa che la rende generalmente molto of-fendente ed è usabile con meno problemi di altre più dirette tipo stupido, cretino etc...
Un modo per of-fendere senza compro-mettersi

Io la sapevo cosi' : deriva da ''by Got '' cioe' '' per Dio '' .
Il che rende almeno in origine la parola meno offensiva nel senso che si tratterebbe di una persona che fa tutto '' per Dio '' .
Cosi' interpreto almeno .
Poi avrebbe acquisito il significato negativo .

diamantea 25-11-2011 16.00.25

Sicuramente il tipo voleva of-fendermi perchè non accontentavo il suo cliente e gli rompeva le scatole da un pò di giorni, ma anche la mia amica 50enne voleva of-fendermi dandomi della bigotta solo per averle detto che l'avrei strozzata con le mie mani se si fosse avvicinata al mio allora 16enne figlio...

Ancora non capisco bene cosa mi ferisce di più. Sta di fatto che qualcosa c'entra con l'attirarsi un certo tipo di persone.
In un certo senso il bigottismo protegge dall'esterno, da altri stimoli, la mente chiusa e incanalata nei dogmi ci impedisce di perdere la via. In qualche modo non si compro-mettono se fanno tutto per dio.
L'ho scritto ma non l'ho ben chiaro ancora...
Ora il fatto che io abbia scelto un modo di vivere diverso, più libero o libertino che sia, non vuol dire che debba abbracciare tutte le depravazioni che ci sono in giro, anche se ci si imbatte di continuo, almeno all'inizio, quando si esplora al di la del proprio naso, territori diversi da quelli sicuri in cui ci si è mossi.
Del resto non avrei potuto trattare con i lupi se non avessi conosciuto la foresta con tutte le sue belve, ma è come se venissi punita per questo, o dovermi far sentire ancora non all'altezza per aver conservato dei principi morali e applicarli a volte con severità.
Questa mia amica, anzi ex amica, era molto religiosa, operava nel sociale e si occupava di crescita, di fiori di bach, di meditazione, di lavoro interiore, viaggiava da sola, andava in pellegrinaggio, e si sentiva di mentalità molto aperta, troppo aperta per i miei gusti, voleva mio figlio con la mia approvazione. Ruppi l'amicizia e fu un miracolo che non le ruppi la testa doppiamente, primo per la richiesta e poi per avermi dato per questo della bigotta.
E' come se dall'esterno non mi venisse concesso di avere i miei principi morali e la libertà sessuale.
Io ci rimango male, questo è il punto. Qualcosa difetta in me.

diamantea 26-11-2011 14.03.53

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106479)
Dicono che derivi dal tedesco: Got (dio) doppio.

Tu non scrivi mai cose a caso. Riflettendo ho pensato che il bigotto vuol stare in coppia con Dio. Doppio come "io e Dio". In fondo nel bigotto vi è pure repressione sessuale, ma l'istinto dell'uomo è pure l'accoppiamento, allora ho pensato ci possa stare l'anelito di fare coppia con Dio attraverso il culto, il dogma religioso che promette questo, l'unione con Dio, nella purezza, nell'amore, e senza sesso. Il bigotto si sposa ma evita o reprime il godimento per non offendere Dio, almeno penso sia così.
Affiorano tante cose, tanti ricordi tra una nausea e l'altra, qualcosa partorirò icon_mrgr:

La cosa più forte che sale è la contraddizione che osservavo da bambina negli adulti deputati ad educarmi, a dare il buon esempio. Gli adulti predicavano bene ma cappitava spesso che agivano in senso contrario e questo mi confondeva. Ero attenta osservatrice da bambina, spesso ascoltavo in silenzio e osservavo con gli occhi attenti a ogni movimento e poi facevo i miei ragionamenti, tiravo le mie somme con le mie già sviluppate percezioni e i conti non sempre tornavano.

Così come il mio anelito alla purezza si scontra in senso contrario con gli istinti più bassi, con gli ormoni e la lotta interiore è cercare di conciliare le due cose, trovare l'equilibrio tra il predicare bene e il razzolare male senza reprimere o perpetrare.

Certo che con il tipo sopra menzionato ho detto che certe energie non nutrono lo Spirito, reato compreso, come rappresentante di una carica pubblica doveva portare buon esempio e quello avrà pensato che fossi qualche perbenista cattolica e bigotta. Per un politico forse legalità e moralità sono bestemmie!
Non che mi importi molto del tipo, quel che penso di lui è molto peggio, ma mi sono chiesta che immagine do di me stessa. Forse non riesco a manifestare nel modo giusto i principi in cui credo? Oppure non sono credibile perchè non ne ho piena consapevolezza? Oppure sono andata oltre i termini contrattuali manifestando il mio negativo giudizio su di una persona che si nutriva di due P andando oltre i limiti della legalità.
Anche con la mia ex amica così innamorata della Madonnina, inizialmente ancora ignara di dove voleva parare il discorso, parlavo di "prima volta" di entrambi gli adolescenti, con il sentimento e tante idee forse romantiche e idealistiche da Paradise, a me sembrava culturalmente superato il fatto che l'adolescente per diventare uomo doveva rivolgersi alle prestazioni a pagamento, ad immagini prive di coinvolgimento sentimentale per imparare la teoria, ma la sua emancipata richiesta, era per me, bigotta o no, inaccettabile.

diamantea 26-11-2011 15.46.19

Ho creduto che i bambini li portasse la cicogna e i cuccioli di animali San Crispino fino all'età di 12 anni. Ero assolutamente innocente in materia di sesso, non subodoravo il benchè minimo nulla della realtà. Pensavo che tutto si risolvesse con il bacio degli attori.
Allora già abitavo nell'ultima dimora dei miei genitori, lontano dalla nonna protettiva. Accanto a me abitavano dei cugini di mio padre, e con i loro figli eravamo legati, in particolare ero legatissima alla loro figlia maggiore di me di due anni. Eravamo amiche per la pelle, anzi sorelle, ci raccontavamo tutto e stavamo tutto il tempo libero insieme. Lei aveva un fratello maggiore. Un giorno trafelata mi chiamò per vederci d'urgenza in terrazza lontano da occhi e orecchi indiscreti, aveva qualcosa di scottante da farmi vedere.
Prima di mostrarmi l'oggetto mi disse di tenermi forte poi tirò fuori questo giornale con foto porno.
Fu un autentico choc per me che ero rimasta ferma al mio cuginetto di 4 anni!
Non immaginavo mai potessero esistere cose simili. La mia reazione fu di repulsione e disgusto. Non solo, ci guardamo paurose intorno nel caso ci fosse qualcuno o peggio qualche Angelo o Dio in persona a guardarci mentre peccavamo con gli occhi!
"Che schifo" fu il nostro unanime giudizio, eppure da quel momento spesso guardavamo le foto, lei portava nuove riviste di nascosto al fratello. Ci sentivamo in colpa verso Dio per la curiosità inarrestabile malgrado la repulsione che ogni volta provavamo.
Eravamo turbate, ci chiedevamo se poi anche noi dovevamo fare le stesse cose e se ci sarebbe pure piaciuto.
Decidemmo che noi ragazze perbene e religiose non avremmo mai fatto quelle cose e facemmo un giuramento solenne! Da quel momento smettemmo di guardare le riviste.
Tuttavia, qualche tempo dopo lei si fidanzò e si affacciava nella mente il momento del matrimonio e di quelle schifezze che forse avrebbe dovuto fare. Poi una sera fece la classica fuitina. Quando tornò ci fu un lungo silenzio fra me e lei, mi sentivo tradita, era andata via prima del matrimonio, senza dirmi nulla e poi... non potei fare a meno di chiederle se... avesse fatto... e se... le fosse piaciuto... Lei abbassò gli occhi in silenzio ed io capii che si, era stato bello, ora ero condannata pure io a quel destino sconcertante e schifoso, mi attirava da un lato e dall'altro mi dava la nausea. Non mi sarei sposata mai pensai allora.


Vorrei tanto che tutto fosse andato diversamente, mi sono sempre sentita derubata della mia innocenza, forse è questo il giudizio che mi porto dentro...

diamantea 26-11-2011 20.55.24

Cambiare il foglio rinnegando me stessa su alcune cose, questo vorrei, ma come dice Uno altrove, non posso/devo dimenticare come sono arrivata qui.
Ma a cosa mi è servito questo imprinting ad esempio? Lo vedo solo dannoso, non riesco a vederci una motivazione edificante che dia un senso, una motivazione per accettarla.
C'è la non accettazione di come vanno a volte le cose senza essercele consapevolmente cercate. Poi escono fuori con il carico di 11 senza consapevolezza, senza controllo.
Ci resto male, mi ferisco perchè non ho comprensione di ciò che spinge dentro di me.
Forse giudico male me stessa per aver tradito il solenne giuramento di non fare mai quelle cose, invece le ho fatte e mi sono pure piaciute, anche se non in quei termini naturalmente, ma all'interno della coppia, con il sentimento, quasi fosse una giustificazione bigotta per autorizzarmi a provare piacere nel fare ciò che ho giudicato riprovevole.
Non che io oggi approvi la pornografia, mi fa schifo lo stesso, ma sono due cose diverse, hanno due significati diversi, non posso mescolarli insieme e forse inconsciamente l'ho fatto.
Ora ci vorrebbe quel colpo di magia.

griselda 27-11-2011 16.34.15

Scusa Diam, se entro nella discussione che hai aperto, ma sento anche io l'esigenza di vedere cosa c'è dietro a questa cosa.
Sarebbe interessante anche vedere quante donne qui in forum, davanti ad un appelletivo del genere non sarebbe risentita e comprendere la posizione di ognuna.

A me pure ha dato noia quando me l'hanno affibbiato.
Perchè?
Mah io credo per l'idea che ho io della bigotta ovvero che ha due dei quindi è ipocrita disprezza quel che il corpo invece sente reprimendolo invece che esserne consapevole e al limite resistendo agli impulsi istintivi, fa finta di non sentirli.
Ecco credo di essermi offesa ogni volta perchè mi toccavano nel vivo.
E la mia bigottaggine stava nel non prendere non voler prender coscienza di quel che provo, se reprimo mi sento superiore ma mi creo una falisità per non sforzarmi di accettare quel che sono, quel che sento e soffrire nell'affrontarlo e resistergli.
Questa la mia opinione sulla questione del tutto personale

Ray 27-11-2011 17.24.41

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106537)

Vorrei tanto che tutto fosse andato diversamente,


8-)

diamantea 27-11-2011 20.15.16

Scusami Rai, non sono sicura di aver capito l'occhiolino... dai sii più esplicito ti prego, ho fatto un grosso sforzo, ora ho le antenne scariche, però si è calmata la nausea per fortuna, non ne potevo più...

Ray 27-11-2011 20.25.36

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106572)
Scusami Rai, non sono sicura di aver capito l'occhiolino... dai sii più esplicito ti prego, ho fatto un grosso sforzo, ora ho le antenne scariche, però si è calmata la nausea per fortuna, non ne potevo più...

Non era un occhiolino Dyam (icon_mrgr:)... bon, le faccine penso ognuno le usi con significati un po' diversi.
Ti segnalavo quella frase, che indica chiaramente che si tratta di un episodio (o serie di episodi con relative conseguenze) non digerito, per usare un eufemismo.

diamantea 27-11-2011 21.53.23

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106573)
Non era un occhiolino Dyam (icon_mrgr:)... bon, le faccine penso ognuno le usi con significati un po' diversi.

Ray , r:mi fai morire a volte!
Scusami, mi sono espressa male, non intendevo in quel doppio senso, però mi hai fatto ridere...icon_mrgr:

Ho capito che volevi sottolinearmi la frase chiave, ma non ero certa di aver capito come collegarla al mio bruciarmi il "bigotta"...


Citazione:

Ti segnalavo quella frase, che indica chiaramente che si tratta di un episodio (o serie di episodi con relative conseguenze) non digerito, per usare un eufemismo.
E' vero, è il nocciolo che sta dietro le tante cose che quando non le digerisco le vorrei cambiare invece che accettarle.
Rimango attaccata al passato nella presuntuosa illusione di risolverlo modificandolo inceve che accettarlo così per come è ed andare oltre. E quanta energia che impiego in questa lotta già persa con gli eventi già accaduti.
Questo mi rallenta, mi intrappola in infiniti conflitti.

Comunque, è corretto dire che questo lavoro che ho fatto vuol dire aver ricapitolato?
I sintomi sono spariti, mi sento più serena.

Ray 27-11-2011 23.22.04

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106582)
Ray , r:mi fai morire a volte!

Tieni conto che la prossima volta che mi chiami Rai ti faccio pagare il canone.


Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 106582)
Comunque, è corretto dire che questo lavoro che ho fatto vuol dire aver ricapitolato?
I sintomi sono spariti, mi sento più serena.

Il fatto l'hai raccontato, ricapitolare è un'altra cosa. I sintomi sono spariti? Presto per dirlo... non so neanche se li hai identificati tutti.

diamantea 28-11-2011 00.23.16

Scusa di nuovo Ray, sono proprio rammollita stasera...non me ne ero accorta... solo ora capisco quella y nel mio nome...

Ancora non ho capito bene come si fa a ricapitolare, pensavo che questa fosse un'occasione buona per capire come farlo.

Per i sintomi vedrò che succede in questi giorni, o in queste notti, con i sogni, quelli non lasciano scampo.
Sicuramente ho visto quelli più grossi ed evidenti come la nausea, il bruxare anche di giorno, la tensione addominale, il nervosismo, poi non ho menzionato la perdita di appetito, la necessità di cibarmi quasi esclusivamente di vegetali crudi, salivazione eccessiva, mal di schiena, mal di gola, poco sonno, uno stato di leggera depressione al mattino.
Bastano? spero di si, di essere consapevole di come il mio corpo somatizza ma soprattutto stavolta ha spinto fuori con forza, opponendosi alla reattiva chiusura in cui di solito vado a rifugiarmi in attesa che tutto passi.

diamantea 30-11-2011 00.13.47

Sono andata in giro a rileggermi un pò di cose. Ho visto che parlo di questa cosa da molto tempo, in molti sogni e tante elaborazioni e visto che frulla ancora dentro vado avanti un altro pò.
Dunque come riflessione è salita la questione dell'imprinting e dell'aspettativa.
La nonna mi ha cresciuta fin da piccola con pane e zucchero e favole d'amore a lieto fine.
La nonna era romantica malgrado ne avesse passate tante nelle sua vita, due guerre comprese. Eppure amava molto il romanzo rosa, il fotoromanzo, le vicende vissute, lo sceneggiato, ed io insieme a lei.
Ho accudito bambole per anni in attesa di accudire la mia famiglia. La nonna mi raccontava almeno due fiabe prima di addormentarmi, erano sempre le stesse a giro ma non mi stancavo mai di ascoltarle. Tutte di principesse e principi e "vissero felici e contenti per tutta la vita".
Si è creata dentro di me un'aspettativa romantica della coppia, il matrimonio, l'amore.
Tutto dentro le mura di casa della nonna era bello, protetto, tranquillo e romantico. La nonna mi proteggeva molto, era accuditiva nel modo giusto che mi faceva stare bene.
Anche il funerale e il cimitero mi sembravano belli accompagnata dalla nonna.
Tutto fuori delle mura della nonna mi sembrava brutto, violento, crudo, per cui mi rifuggiavo sempre dalla nonna, anche da grande.

Anche del sesso che non sapevo cosa fosse, ma inteso come matrimonio avevo un'aspettativa molto romantica.
L'imprinting invece è stato disastroso, per questo episodio, e per quello di un paio d'anni dopo e per tutto quel che è seguito, anzi conseguito. Mai accettato, mai superato, solo messo da parte a binario morto.
Ma non solo, tornavano certi conti in sospeso, cose che non avevo capito mai, che non mi spiegavo. Improvvisamente tutto tornava a dare un significato di disturbo nella mia mente.
Anche questo imprinting mi ha creato nel bene e nel male un'aspettativa. Ora il sesso era in quel modo. Freddo, nauseante ma poi leggevo cose che ancora ricordo e che penso fossero frutto di fantasia ma che hanno creato aspettative disattese nella mia mente. Sembra strano, paradossale ma è così e questo non si concilia dentro di me.
Da un lato la delusione sulla mia visione romantica, dall'altro una realtà che cercava riscontro sotto la spinta ormonale.
Ho lottato per cancellare certe immagini e nello stesso tempo inconsciamente ho aspettato certe cose romantiche raccontate fra quelle immagini schifose, si è creato un conflitto dato dal mescolamento di ciò che percepivo come bene e ciò che percepivo come male.
L'idea romantica dell'unione brutalmente contrastata da una realtà bestiale, istintiva e volgare.
Realtà che madre natura mi ha fatto trovare anche dentro di me... perchè dovevo esserne esente? La natura fa il suo corso, per fortuna aggiungo, ma l'affanno è stato come liberarmi di ciò che giudico animalesco, divorante e il sesso lo è in ogni sua forma, non c'è nulla di bello in esso. Due corpi che si dimenano, sembrano lottare e divorarsi a vicenda. Ci si illude che si sta dando piacere all'altro invece si sta solo sfruttando, usando l'altro per il proprio piacere. A guardarlo da fuori mi appare così. La mia mente in questo momento è fredda come il ghiaccio.
Io non ne sono stata esente finchè non ho provato le onde... esiste uno spazio dove il sesso è bello, pulito, ma è difficile attivarle. E' lo spazio bianco, l'altro foglio. Ma non è a portata di mano.
Il conflitto è sempre lì, in agguato, ora pende la parte istintiva, prevale l'eros, ora quella romantica, divento ritrosa, mi sottraggo dal corpo lasciandolo vuoto.
E' in questa altalena che distruggo la coppia.

Grey Owl 30-11-2011 01.59.34

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 106479)
Dicono che derivi dal tedesco: Got (dio) doppio.

A me la parola bigotto fa pensare al due-volte-dio che è come il giano bifronte il quale non vede mai la sua duplicità (la doppia faccia) eppure è parte della stessa testa. E' altresì simbolicamente l'inizio e la fine di un percorso di ricerca di se stesso, è il partire da un aspetto per giungere all'altro, magari opposto.
Il bi-got-to è quindi colui che nella duplice interpretazione (spesso opposta) deve lavorare per muoversi da un aspetto sino a giungere all'altro opposto ed in questo movimento scopre chi è.

griselda 30-11-2011 15.41.22

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 106682)
deve lavorare per muoversi da un aspetto sino a giungere all'altro opposto ed in questo movimento scopre chi è.

In che senso, puoi spiegare?

diamantea 30-11-2011 15.52.11

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106584)
Il fatto l'hai raccontato, ricapitolare è un'altra cosa. I sintomi sono spariti? Presto per dirlo... non so neanche se li hai identificati tutti.

Mi secca darti ragione, ma hai ragione!
Quelli che ho menzionato sono spariti, ma è spuntato un forte dolore al colon, non posso stare seduta specialmente guidare, ma anche in piedi mi muovo con cautela. Uffa!
Il disturbo lo conosco bene, è nervoso, quanto mi secca.
Cos'è che non vedo? Non sto centrando il bersaglio?
Indizio? scusa.gif

diamantea 30-11-2011 15.58.58

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 106682)
A me la parola bigotto fa pensare al due-volte-dio che è come il giano bifronte il quale non vede mai la sua duplicità (la doppia faccia) eppure è parte della stessa testa. E' altresì simbolicamente l'inizio e la fine di un percorso di ricerca di se stesso, è il partire da un aspetto per giungere all'altro, magari opposto.
Il bi-got-to è quindi colui che nella duplice interpretazione (spesso opposta) deve lavorare per muoversi da un aspetto sino a giungere all'altro opposto ed in questo movimento scopre chi è.

Molto interessante Grey. Ho già menzionato l'altalena, questo muovermi da un opposto all'altro in cerca delle onde, vero punto di mezzo che ho avuto modo, poche volte devo dire, di sperimentare come via di mezzo, di equilibrio.
Il punto è che è molto difficile entrare in quella dimensione energetica o piano spirituale, e più lo aspetto e più non arriva.
Tra un opposto e l'altro vi sono tutte le dimensioni intermedie, solo che a volte il movimento è così repentino che non si vedono, arrivando subito all'altro opposto.
Quindi di nuovo il tempo.

Ray 30-11-2011 17.03.12

Io avrei una definizione di bigotta un po' più scherzosa ma che rende l'idea.
Bigotta è quella che farebbe arrestare la gente perchè sotto i vestiti è nuda.

Il che significa che, anche se la vede vestita, la pensa nuda... insomma a doppiezza è saltata fuori da tutte le definizioni, il paragone che fa Grey con Giano di cui lefacce non sanno una dell'altra è appropriato. Il bigotto reprime impulsi e condanna ciò che iin realtà lo stuzzica perchè non riesce ad aver a che fare col fatto che lo stuzzica.
Bon, è sempre roba d'ombra non integrata alla fin fine.

Uno 30-11-2011 17.33.39

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106704)
Io avrei una definizione di bigotta un po' più scherzosa ma che rende l'idea.
Bigotta è quella che farebbe arrestare la gente perchè sotto i vestiti è nuda.

Il che significa che, anche se la vede vestita, la pensa nuda... insomma a doppiezza è saltata fuori da tutte le definizioni, il paragone che fa Grey con Giano di cui lefacce non sanno una dell'altra è appropriato. Il bigotto reprime impulsi e condanna ciò che iin realtà lo stuzzica perchè non riesce ad aver a che fare col fatto che lo stuzzica.
Bon, è sempre roba d'ombra non integrata alla fin fine.

-Signora, apra, siamo gli agenti di polizia che lei ha chiamato-
-Presto entrate
-Al telefono ci ha detto che nel palazzo di fronte a casa sua ci sono un uomo e una donna nudi che compiono atti contro il pubblico pudore, ci faccia vedere, dove sono?
-Si vedono dalla camera da letto, venite!
-Signora noi non vediamo nulla....
-Salite sopra l'armadio!!!

griselda 30-11-2011 17.52.10

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106704)
Bon, è sempre roba d'ombra non integrata alla fin fine.

Scusa Ray la mia ignoranza ma cosa vuol dire integrata, come si fa a integrare qualcosa puoi fare un esempio?
Prendiamo quel che hai scritto tu la bigotta non riesce a gestire quel che prova e quindi si accanisce su chi glieli fa sentire addirittura nell'esempio di Uno gli fa la guerra andando a cercarle faticando pure.
Invece che atteggiamento dovrebbe tenere per integrare questa cosa?

griselda 30-11-2011 20.36.08

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106707)
Scusa Ray la mia ignoranza ma cosa vuol dire integrata, come si fa a integrare qualcosa puoi fare un esempio?
Prendiamo quel che hai scritto tu la bigotta non riesce a gestire quel che prova e quindi si accanisce su chi glieli fa sentire addirittura nell'esempio di Uno gli fa la guerra andando a cercarle faticando pure.
Invece che atteggiamento dovrebbe tenere per integrare questa cosa?

Spetta che provo a rispondermi:
per integrare la bigotta....ma per integarare la bigotta devo integrare altre cose che mi danno fastidio e che fanno dire ad altri che sono bigotta con ulteriore senso di fastidio.
Allora diciamo che se giudico male chi non va in chiesa ...invece che fare la bigotta nel farlo dovrei comprenderne i motivi ed accettare che se provo invece quei sentimenti e basta sono bigotta. Ehm non mi suona.
Provo con altro:
se mi dicono che sono bacchettona perchè giudico che il tradimento è un errore che porta amare conseugenze....nemmeno non mi viene....ci riprovo
L'integrazione sarebbe non provare più disappunto verso chi tradisce non per questo devo iniziare a tradire. La comprensione delle dinamiche umane aiuta
Ce l'ho fatta?

n.b. Quando non ricevo risposta è perchè posso farcela da sola WoW questa è una cosa interessante :)

diamantea 30-11-2011 20.36.15

Che bel programma oggi pomeriggio su Ray Uno! icon_mrgr:
Donna bigotta mancata mignotta?

Uno, però se i tipi nudi avessero chiuso la finestra la signora non avrebbe visto nemmeno appesa al lampadario non pensi?
Per un bigotto che guarda c'è un P che vuole farsi guardare.
Di fronte dove lavoro ci abita un mio vecchio compagno di scuola. Questi aveva l'abitudine di passare nudo davanti la finestra che da sulla strada. Dal mio balcone si vede bene. Avevo ricevuto lamentele dal personale e anche da qualche anziana ospite che ancora ci vede discretamente.
Così l'ho chiamato e gli ho chiesto per cortesia di chiudere le tende visto che non posso imporgli in casa sua di non camminare nudo.
Lui con aria di compiaciuto sfottimento mi ha detto "perchè, alla vostra età, vi scandalizzate ancora?" ed io seria e pacata "no per nulla, è che non sei di nostro gradimento, se tu fossi un bell'uomo, un pò meglio dotato, ti guarderemmo volentieri".
Da un pò non lo si vede più nudo, speriamo che non vuole sentire il resto :sornione:

Ricapitolando, il bigotto reprime e condanna ciò che lo stuzzica, sicchè se io fossi bigotta reprimerei quelle cose che condanno perchè mi stuzzicano?
Allora per integrare dovrei comprare un paio di riviste e sfogliarmele in santa pace? Nessuno mi impedisce di farlo, e con internet potrei farlo pure comoda da casa, ma non ne ho proprio voglia.

Io non mi sono mai privata di ciò che mi stuzzica, compreso immaginare un uomo nudo senza crearmi problemi, e anche senza farne mistero. Quante risate mi sono fatta con le amiche con le mie fantasie!
A molti uomini piace condividere con la propria donna materiale P, ho avuto anche io la mia occasione per farlo ma la cosa non mi è garbata per nulla, sono stata male, avevo il voltastomaco. Volevo superare questa cosa anche punta nell'orgoglio per la serie "allora non sei veramente libera!", ma non ce l'ho fatta oltre i primi 5 minuti, ho avuto la mia reazione di rabbia.
Però dovrei limitarmi a dire "no grazie, non mi piace", invece ho la condanna e questo deve pur dire qualcosa.
Quello che non piace a me non deve farlo nessun altro? E' una questione di controllo o sono veramente bigotta?

Dunque, quello che non tollero in assoluto è la proiezione di immagini di questo tipo sulla mia persona senza il mio consenso, il mio permesso, il mio gradimento, nemmeno il mio uomo può permettersi questa libertà. Devo avere il controllo della situazione, altrimenti vado in reazione.
E poi non mi piace la questione del divoramento. Io ho un temperamento divorante ma non mi piace, non lo voglio per me nella vita in generale. Mia madre è divorante e pure mio padre lo era, capaci di assorbire tutta l'energia anche solo con il pensiero.


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