Correzione bozze
Comunicazione di servizio per Filo fiori.gif
Non mi è ancora chiaro come dobbiamo muoverci, però da qualche parte bisogna cominciare, come ci organizziamo il lavoro? Ho pensato, se a te va bene, di dividercelo per battute, ovvero prendiamo un tot di post a testa (tipo 10) e li narriamo per poi integrarli aggiungendo i vari periodi. Che ne dici? Hai altre idee? |
Citazione:
|
Scusate l'incompetenza icon_mrgr: ma ancora non capisco e sono alla prima difficoltà. Immagino questa sala con le tre scalinate di sedute in tessuto bianco tutto intorno, ma poi saltano fuori un divano e una poltrona, e qui non capisco se ci sono davvero (e in caso dove sarebbero? tra il centro e i gradini?) o se noi dobbiamo sistemare in modo da far quadrare tutto. booh.gif
Citazione:
|
Citazione:
Purtroppo qualcuno aggiunge particolari senza vedere quelli che ci sono già (un pò quello che facciamo nella realtà quando ci facciamo dei film e vediamo le cose come ci sembrano meglio o più accettabili anche se sono diverse) . Quindi un vostro compito sarà anche di sistemare le incongruenze |
Se serve aiuto sono qui.
Fatemi sapere come procedere per cooperare senza intralciare il lavoro fatto sin qua. Ciao :) |
Citazione:
|
Ok.
Allora inizio dal prologo e con un'introduzione prima di passare ai post di conversazione dei personaggi intercalando la loro descrizione e il loro abbigliamento. Metterò qui il testo che ne esce così si potrà ricorreggere e confrontare prima dell'approvazione della regia. Sono d'accordo per dividere 10 post a testa. Ciao :C: |
Va benissimo Stella, ho solo una domanda: la coniugazione dei verbi, usiamo il presente o il passato?
|
Io userei il presente. Mi sembra più attualizzante perchè così le cose succedono mentre si descrivono e non dà l'impressione che tutto sia già accaduto, ma che è in divenire.....
|
Sì in effetti è tutto impostato in tempo presente...
|
Mi sono messa al lavoro e posto il primo pezzo, poi ditemi come va.
Certe cose cambiano, ma altre cambiano sempre... Una cosa delle cose che non cambia mai è lo scorrere del tempo... Siamo nel 2120, l'integrazione razziale non è ancora giunta a maturità, ma ha fatto qualche passetto, la tecnologia ha risolto delle cose e ne ha peggiorate altre. L'uomo continua a cercare risposte sulla sua esistenza. I rapporti sociali dopo un periodo di assestamento usufruiscono anche delle nuove tecnologie (ed altre che verranno, come le chat tridimensionali sempre più asettiche) ma recuperano l'antico calore utilizzando nuovi spazi sociali. Le case non hanno più grandi spazi per invitare le persone, però nascono una sorta di soggiorni/salotti "condominiali" (questi condomini non si sviluppano più in altezza, ma sono piccoli villaggi costruiti da famiglie amiche, come una sola famiglia di più di un secolo fa costruiva una casa quando poteva) in cui le persone si trovano nei newclan ed invitano amici di altri clan. Certe cose cambiano, ma altre cambiano sempre... Si sta facendo sera nel salotto condominiale che viene chiamato affettuosamente così dai suoi frequentatori, anche se in realtà è molto più grande e accogliente, dall’alto i raggi del sole sono meno forti e dalle vetrate esposte a sud i colori del cielo cambiano diventando rosati, è l’ora in cui gli inquilini rientrano dalla loro giornata di lavoro e si concedono un po’ di relax prima di entrare nei loro appartamenti. Sul lato a sud vi è una veranda con un sistema di chiusura controllata di alcune paratie in cristallo trasparente. Una fila di sedie a sdraio per prendere il sole e sul lato una roccia con una cascata d'acqua, il pavimento in listoni di legno. Un sistema di filtraggio dei raggi solari con un sistema di polarizzazione dei cristalli. Una ampia stanza circolare, le pareti sono bianche ed hanno delle nicchie. Al centro un bracere virtuale, scalda illumina ma è anche una console multimediale. Il bracere è in realtà un sofisticato sistema multimediale che permette di registrare o riprodurre filmati e musiche ma anche di connettersi al web. E' visibile da ogni lato in cui lo si guarda. Dalla periferia della stanza verso il centro vi sono tre gradini che servono anche da sedute, tipo un'arena romana. La luce solare filtra dal soffito con sistemi di conduzine della luce in fibra ottica. Le sedute sono in tessuto tecnico di color bianco. In alcune sezioni dei gradini vi sono dei vani portaoggetti e centraline per l'alimentazione elettrica dei vari dispositivi portatili. Ai lati della parete distributori di acqua e piani cottura. Nelle nicchie ai lati vi sono oggetti del passato o che hanno un significato profondo al clan. Le entrate sono quattro che conducono alle relative scale interne del condominio. Non vi sono porte ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata la quale permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala. La sala può contenere comodamente un centinaio di persone. Mark, elegante nel suo abbigliamento giacca pantaloni e cravatta dal nodo un po’ allentato, si dirige al solito posto dove sa già che lo aspettano gli amici per un aperitivo prima di cena, e dopo aver reclinato la testa all'indietro sullo schienale per godersi il meritato riposo dopo una giornata stancante di trafile burocratiche, esordisce a mo’ di saluto: "Allora ragazzi, com'è andata la giornata?" aggiungendo con un sorrisetto: "Offro da bere a chi gli è andata peggio di me!" “Eh? No, scusa ero un attimo sovrapensiero… “ sussulta Frank, artista squattrinato ma dai grandi sogni: “a me non è andata peggio di tante altre giornate, sono stato in giro, volevo prendere un pò d'aria.Vedo che tu invece ti sei divertito parecchio in giro per gli uffici, ah ah Dai per stavolta offro io, basta che non ci fate l'abitudine. Che prendete?” "Un gin tonic allora, grazie.. “ E a te Marta com'è andata?" chiede Mark spostando solo gli occhi verso di lei e rimanendo con la testa affossata nello schienale. "Giornatina anche per me, ho maneggiato una quintalata circa di panini stamattina e ti risparmio sul mio pomeriggio " risponde a Mark mentre si avvicina alla seduta e prendendo gli occhiali dalla borsa cerca con lo sguardo Fabrizio: " prendo un vino bianco, grazie ah... la prossima volta faccio io, siamo d'accordo" |
oops.... rileggendo ho visto che involontariamente ho cambiato la frase del prologo postata da Uno che esattamente è così:
"Certe cose non cambiano mai, altre cambiano sempre" Quindi l'inizio del Prologo va letto così: "Certe cose non cambiano mai, altre cambiano sempre. Una cosa delle cose che non cambiano mai è lo scorrere del tempo che fa sì che le cose cambino ... Siamo nel 2120, l'integrazione razziale non è ancora giunta a maturità, ma ha fatto qualche passetto, la tecnologia ha risolto delle cose e ne ha peggiorate altre. L'uomo continua a cercare risposte sulla sua esistenza. I rapporti sociali dopo un periodo di assestamento usufruiscono anche delle nuove tecnologie (ed altre che verranno, come le chat tridimensionali sempre più asettiche) ma recuperano l'antico calore utilizzando nuovi spazi sociali. Le case non hanno più grandi spazi per invitare le persone, però nascono una sorta di soggiorni/salotti "condominiali" (questi condomini non si sviluppano più in altezza, ma sono piccoli villaggi costruiti da famiglie amiche, come una sola famiglia di più di un secolo fa costruiva una casa quando poteva) in cui le persone si trovano nei newclan ed invitano amici di altri clan. Certe cose non cambiano mai, altre cambiano sempre..." P.s. mi sembrava carino usare la frase di Uno per indicare che ciò che non cambia mai è lo scorrere del tempo e la voglia dell'uomo di socializzare... |
Intanto questo, poi leggo il resto del capitolo.
Citazione:
|
Io segnalo soltanto una svista di Stella che ha scritto Frank al posto di Fabrizio.. :C:
|
Citazione:
Comunque nessun problema a togliere la prima fase nerettata, la seconda no perchè se c'è ha il suo significato messa lì, e sono d'accordo che è meglio aspettare Filo per vedere cosa pensa e come procedere. :C: Citazione:
Perciò quel pezzo va sostituito con questo: "“Eh? No, scusa ero un attimo sovrapensiero… “ sussulta Fabrizio, artista squattrinato ma dai grandi sogni" Mi piace molto questo modo di procedere perchè in più persone si vede meglio sia i particolari che l'insieme. Ciao :) |
Intervengo solo per dirvi di cercare di fare attenzione a non cambiare il senso degli scritti. Il vostro lavoro dovrebbe essere "solo" la correzione ortografica, la correzione della sintassi e trasformare la narrazione soggettiva degli attori in impersonale.
In questo modo rimane integro lo spirito delle varie voci che scrivono e scriveranno la storia (comprese le vostre poi). In soldoni non aggiungete o non togliete nulla se non singole parole per sistemare la sintassi se occorre. |
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Vorrei dei chiarimenti sulla descrizione: i tre gradini tipo anfiteatro romano hanno le sedute tipo poltroncine ? I personaggi che dialogano in questo modo non si trovano mai uno di fronte all'altro ma seduti in fila come allo stadio ? Hanno dei tavolinetti o mensoline dove poggiare i bicchieri oppure li tengono in mano ? (ad un certo punto spunta fuori un tavolinetto dove poggiare il bicchiere...) Una volta usati dove li mettono ? Se Filo e Shanti concordano, e come da te richiesto, si potrebbe integrare con questi elementi la descrizione dell'ambiente e ricominciare daccapo tenendo conto dei suggerimenti avuti fin qui. All'inizio ho fatto copia-incolla per vedere come ci stava la descrizione nel contesto, quindi la pulizia grammaticale sarà il passo successivo.... |
Citazione:
Si, sono tipo anfiteatro romano ma vi sono anche dei falsi piani con delle poltroncine e tavolinetti. Quote:
Si trovano su un falso piano con il divano e le poltroncine come in un salotto. Quote:
|
Ho provato a riscrivere la descrizione di Grey, ascoltando i suoi suggerimenti. Aspetto anche le mie colleghe per vedere che ne pensano o se è meglio descrivere l'ambiente man mano che vi entrano i personaggi...
"Un’ampia stanza di forma circolare, dalle pareti bianche con delle nicchie in cui ai lati si possono vedere degli oggetti del passato che hanno un significato profondo per il clan. Le entrate sono quattro, e conducono alle relative scale interne del condominio. Non vi sono porte ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata la quale permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala, che può contenere liberamente un centinaio di persone. A sud si trova una veranda composta da paratie di cristallo trasparente, che adottano un sistema di filtraggio dei raggi solari con un sistema di polarizzazione dei cristalli. Le paratie sono comandate da un sistema di chiusura controllata. Sul pavimento a listoni di legno della veranda è situata una fila di sedie a sdraio per prendere il sole. A lato, da una roccia, sgorga una cascata d’acqua. Al centro della sala vi è un braciere virtuale, scalda e illumina ma è anche una console multimediale. Il braciere è in realtà un sofisticato sistema multimediale che permette di registrare o riprodurre filmati e musiche ma anche di connettersi al web. E' visibile da ogni lato da cui lo si guarda. La luce solare filtra dal soffitto con sistemi di conduzione della luce in fibra ottica. Dalla periferia della stanza verso il centro vi sono tre gradini che servono anche da sedute, inframezzati da falsi piani in cui sono situate poltroncine e tavolinetti. Le sedute sono in tessuto tecnico di color bianco. In alcune sezioni dei gradini vi sono dei vani portaoggetti e centraline per l'alimentazione elettrica dei vari dispositivi portatili. Ai lati della parete distributori di acqua e piani cottura. " |
Citazione:
Edit: non ti avevo ancora letta Stella :) |
Incollo qui sotto il pezzo che hai postato con un carattere un po' più grande perchè fatico a metterlo a fuoco icon_mrgr: fiori.gif
_____________________________________________ "Un’ampia stanza di forma circolare, dalle pareti bianche con delle nicchie in cui ai lati si possono vedere degli oggetti del passato che hanno un significato profondo per il clan. Le entrate sono quattro, e conducono alle relative scale interne del condominio. Non vi sono porte ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata la quale permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala, che può contenere liberamente un centinaio di persone. A sud si trova una veranda composta da paratie di cristallo trasparente, che adottano un sistema di filtraggio dei raggi solari con un sistema di polarizzazione dei cristalli. Le paratie sono comandate da un sistema di chiusura controllata. Sul pavimento a listoni di legno della veranda è situata una fila di sedie a sdraio per prendere il sole. A lato, da una roccia, sgorga una cascata d’acqua. Al centro della sala vi è un braciere virtuale, scalda e illumina ma è anche una console multimediale. Il braciere è in realtà un sofisticato sistema multimediale che permette di registrare o riprodurre filmati e musiche ma anche di connettersi al web. E' visibile da ogni lato da cui lo si guarda. La luce solare filtra dal soffitto con sistemi di conduzione della luce in fibra ottica. Dalla periferia della stanza verso il centro vi sono tre gradini che servono anche da sedute, inframezzati da falsi piani in cui sono situate poltroncine e tavolinetti. Le sedute sono in tessuto tecnico di color bianco. In alcune sezioni dei gradini vi sono dei vani portaoggetti e centraline per l'alimentazione elettrica dei vari dispositivi portatili. Ai lati della parete distributori di acqua e piani cottura. " |
Letto e secondo me va molto bene, l'unica variazione la farei alle prime parole, in modo da specificare per chiarezza che si tratta di un soggiorno condominiale. Senti se ti suona meglio così:
Il soggiorno condominiale è formato da un’ampia stanza di forma circolare, le pareti sono bianche con delle nicchie in cui ai lati si possono vedere degli oggetti del passato che hanno un significato profondo per il clan. |
Domandina tecnica:
Vorrei chiedere a Uno perchè dal mio pc vedevo i caratteri enormi mentre dopo pubblicato sono diventati minuscoli... Avevo copiato tutto su un foglio di word per lavorare meglio sul testo da postare ma in questo modo la grandezza dei caratteri varia di molto.... Per Shanti: Concordo con l'introduzione da te proposta, specificando che si tratta di un soggiorno condominiale, inoltre rileggendo mi sono accorta che la parola "liberamente" va sostituita con la parola "comodamente" come scritto originariamente da Grey, si tratta di un lapsus involontario nella mia trascrizione, dovrò stare più attenta in seguito: "Non vi sono porte ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata la quale permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala, che può contenere comodamente un centinaio di persone." Penso che puoi partire senz'altro con i primi 10 post, buon lavoro !!!!! fiori.gif |
Citazione:
Non so se sono stata chiarissima ma meglio non mi viene. Fammi sapere che in caso rispiego. :C: |
Grazie Gri fiori.gif
|
Citazione:
Il soggiorno condominiale è formato da un’ampia stanza di forma circolare, le pareti sono bianche con delle nicchie nei cui lati si possono vedere degli oggetti del passato che hanno un significato profondo per il clan. Le entrate sono quattro, e conducono alle relative scale interne del condominio. Non vi sono porte, ma accessi diretti controllati da un flusso di aria forzata, la quale permette di mantenere la temperatura costante all'interno della sala, che può contenere comodamente un centinaio di persone. A sud si trova una veranda composta da paratìe di cristallo trasparente, che adottano un sistema di filtraggio dei raggi solari con un sistema di polarizzazione dei cristalli. Le paratìe sono comandate da un sistema di chiusura controllata. Sul pavimento a listoni di legno della veranda è situata una fila di sedie a sdraio per prendere il sole. A lato, da una roccia, sgorga una cascata d’acqua. Al centro della sala vi è un braciere virtuale, scalda e illumina ma è anche una console multimediale. Il braciere è in realtà un sofisticato sistema multimediale che permette di registrare o riprodurre filmati e musiche, ma anche di connettersi al web. E' visibile da ogni lato da cui lo si guarda. La luce solare filtra dal soffitto con sistemi di conduzione della luce in fibra ottica. Dalla periferia della stanza verso il centro vi sono tre gradini che servono anche da sedute, inframezzati da falsi piani in cui sono situate poltroncine e tavolinetti. Le sedute sono in tessuto tecnico di color bianco. In alcune sezioni dei gradini vi sono dei vani portaoggetti e centraline per l'alimentazione elettrica dei vari dispositivi portatili. Ai lati della parete distributori di acqua e piani cottura. Citazione:
|
Citazione:
Piuttosto non dimenticate i costumi, dovete inserirli all'inizio della scena e poi man mano che ci sono novità |
Citazione:
|
Citazione:
Io metterei : - ...una di quelle che non cambia mai è il tempo -di tecnologie più avanzate - per il resto ho nerettato alcune paroline da eliminare ed ho aggiunto o tolto qualche virgola, la parola sovrapensiero l'ho eliminata perchè non l'ho trovato sul vocabolario, ho messo distratto, certo tutto va rimesso a voi, non so neppure se le correzioni così fatte vanno bene, aspetto vostre conferme e chiarimenti :C: |
Veramente siamo ripartite daccapo perchè avevo aggiunto delle frasi al prologo scritto da Uno, che invece è perfetto così.
Dopo il prologo, su richiesta di Grey, abbiamo riscritto la descrizione dell'ambiente aggiundo le poltroncine e i tavolini e i falsi piani in cui stanno seduti Mark, Fabrizio e Marta. Ora si tratta di descrivere i tratti fisici e l'abbigliamento di ciascuno di loro, e riportare fedelmente i dialoghi senza cambiare il senso rendendolo come in un romanzo... Per esempio la scena comincia con i tre seduti in uno dei salottini, avevo scritto invece che Mark si dirige al solito posto dove stanno gli amici e poi esordisce... Infatti mi accorgo che così ho già cambiato un po' il senso, perchè la scena comincia con lui che reclina la testa indietro sullo schienale... correggerò nella maniera giusta quel pezzo. In pratica dobbiamo riportare non solo le parole ma anche i gesti e le espressioni... Shanti sta facendo i 10 post di seguito a quelli che avevo iniziato, tu potresti intervenire su quelli seguenti e io a rotazione.... Intanto aspettiamo i post di Shanti, poi vediamo.... Ciao :C: |
Citazione:
Intanto bentornata abbraccio: Citazione:
|
"Di niente... prendo un vinello anche io" risponde Fabrizio, e inizia a bere girando la testa a destra e sinistra per vedere le altre persone presenti in sala, sentire il loro brusìo. Ogni tanto fa un cenno di saluto con il capo, quando passa qualcuno che conosce.
Nel frattempo le zone della sala in cui ci si incontra per consuetudine, si affollano di persone che chiacchierano e si preparano da bere, oppure leggono un giornale. Altre ridono e si salutano amplificando il vocìo, oramai la musica di sottofondo non si avverte quasi più. La luce all'interno della sala aumenta di pochi gradi d'intensità e le paratìe ad ovest cambiano leggermente l'inclinazione, entra la brezza del tardo pomeriggio portando con sé il profumo dell'erba appena tagliata di un prato. Marta osserva Fabrizio che continua a guardarsi intorno. "Aspetti qualcuno?" gli domanda abbassandosi gli occhiali sin sulla punta del naso e rivolgendogli uno sguardo volutamente malizioso. Quindi avvicina il suo bicchiere a quello di Mark e, mentre i bicchieri di cristallo tintinnano, si volta verso Fabrizio mostrandosi incuriosita. "Chissà, magari qualche nuova modella..." risponde Mark a Marta facendole l'occhiolino, e comincia a guardarsi intorno, riflettendo ad alta voce: "Ci siamo riempiti di tecnologia fino al collo, ma sembra che ci manchi sempre qualcosa... Con un comando vocale posso andare in videoconferenza in cantiere, ma il senso dell'esistenza è ancora un mistero..." Sorridendo Fabrizio risponde: ""No no, non aspetto nessuna, per certe cose attraverso una fase di stand by, qua se non inizio a svoltare col disegno la vedo dura...". E tirandosi su dal divano in cui era sprofondato continua: "Piuttosto notavo che ogni tanto si vedono facce nuove qua dentro, qualcuno ha pure un viso interessante, viene voglia di far loro un ritratto, tanto con le persone di altri clan prima di conoscerli e stabilire un po' di intesa, hai voglia..." Marta guarda Fabrizio mentre si accinge a riprendere una seduta eretta, osserva come i suoi movimenti risultino più difficoltosi perché con la mano sinistra continua a stringere l'immancabile cartellina dove custodisce gelosamente i suoi bozzetti. Gli domanda: "Sei pronto per qualche nuovo ritratto? ". Aprendo la cartellina Fabrizio sfoglia un po' di ritratti, ne prende alcuni e li passa a Marta mentre le risponde: "Qualcosa sto facendo, provo un po' di stili diversi... tanto di fare i paesaggi mi sono rotto, sono sempre i soliti parchi protetti che già dipingono tutti, in giro per la città non c'è molto che valga la pena ritrarre, perciò mi concentro sui ritratti, possibilmente di ragazze giovani e belle ah ah ah! Il problema è che poi quando li vendi non puoi chiedere tanto se non inizi a farti un nome, fai fatica ma risultati pratici pochi... A te invece come va? stai quasi per finire con l'università o no?". Alla domanda di Fabrizio Marta si lascia sprofondare nella poltrona, abbandona la testa all'indietro e sconsolata risponde con il viso rivolto al soffitto : " Laurearmi... sono fuori corso da una vita e ho dato appena la metà degli esami, non ce la farò mai. Il lavoro mi impegna tutta la mattina. e non mi è possibile frequentare i laboratori". Quindi allarga le braccia e, mentre dalla vetrata aperta della veranda le giunge fortissimo, tanto da sembrarle magico, l'odore dell'erba tagliata, sospira: "Amo questo profumo antico e sempre nuovo che esalta i sensi... un aiutino per dare un senso all'esistenza vero Mark? Cessando di sorseggiare per un momento il suo gin tonic, anche Mark si gode l'inebriante profumo dell'erba appena tagliata: "L'esistenza... Ma secondo voi esistiamo davvero? Voglio dire... fuori da questo clan chi è al corrente della nostra esistenza? Oggi ad esempio mi hanno rimandato ben tre volte nello stesso ufficio, e ogni volta l'impiegato si era dimenticato di me e mi guardava come se fosse la prima volta che mi vedeva. Vi assicuro che per un certo momento ho avuto veramente l'impressione di non esistere per la burocrazia... E probabilmente è così..." "Eh lo so" ribatte Fabrizio "per fortuna ci si ritrova qui, in posti come questi, altrimenti di contatti umani reali ce ne sarebbero ben pochi, quasi tutti avverrebbero a livello virtuale su schermi di computer". Quindi beve l'ultimo sorso di vino e posa il bicchiere sul tavolino mentre Mark si rivolge a Marta: "Comunque... dai Marta! anche se non ti laurei che problema c'è? Il lavoro già ce l'hai, non è che con un pezzo di carta in più il pane ti verrebbe più buono, no?". Le sorride come per rassicurarla e continua: "E poi di questi tempi, col fatto che quasi tutti i forni sono automatizzati, ti assicuro che non si trova facilmente un pane come il vostro, fatto ancora in modo tradizionale..." "Già... viene ancora lavorato come un tempo, con molta attenzione per la fase della lievitazione, e la cottura poi... un rito." Marta risponde notando che i capelli di Mark sono illuminati dalla luce che emana dal braciere dietro di lui, pensa che è un gran bell'uomo e continua: "Adoro il profumo del pane... è un po' come quello dell'erba tagliata, lo conosci da sempre e sempre rinnova quelle antiche e piacevoli sensazioni... Comunque Mark, il fatto che mi piaccia il pane non significa che mi piaccia il lavoro che faccio, è il contatto con la gente che mi crea difficoltà, mi costa molta fatica". "Come mai?" domanda Mark a Marta spostandosi una ciocca di capelli dal viso e sistemandosela dietro l'orecchio. "Non mi sembri una ragazza tanto timida...". "La timidezza non c'entra Mark, caso mai è questione di pazienza..." precisa Marta mentre, presa dal discorso che si accinge a fare, riprende una posizione eretta continuando: "Dove lavoro la tradizione regna sovrana e non solo nella lavorazione del pane, non resta confinata al laboratorio ma continua nella vendita. Il negozio è stato progettato di dimensioni ridotte, non c'è nulla di meccanizzato e usiamo ancora la vecchia bilancia, il pane è contenuto in ceste di vimini foderate all'interno con teli di cotone bianco, esposte per permettere al cliente di scegliere, e solo in quel momento il pane viene insaccato. E' un ambiente piccolo e pulito, profumato e rassicurante, questo è l'aspetto del mio lavoro che mi piace e mi appaga. Amo le cose di una volta, solo che..." e le ssfugge un sorriso al pensiero di quanto sta per dire, mentre i suoi occhi cercano di catturare lo sguardo di Fabrizio che continua ad osservare i nuovi arrivati in silenzio. "Solo che...?" domanda Mark incuriosito dal sorrisetto di Marta. |
Posto qui la prima parte che ho integrato con la descrizione dei nostri tre personaggi, se siete d'accordo.
Per Filo: Ho mantenuto il termine sovrapensiero per rispettare quello che dicono i protagonisti, come ha richiesto Uno. Come sempre, se qualcosa non va, sono qui per correggere !!!! :) Edit: ho mantenuto le descrizioni dei tratti fisici e dell'abbigliamento quasi alla lettera, non potevano rendere meglio di come l'hanno fatto le nostre costumiste. Si sta facendo sera nel salotto condominiale che viene chiamato affettuosamente così dai suoi frequentatori, la sala comincia ad affollarsi mentre Mark, giovane imprenditore, con un viso dall’incarnato chiaro e segnato da piccole e affascinanti rughette di espressione e di preoccupazione per la non florida situazione finanziaria della sua società, capelli biondi lunghi e un po’ ribelli, che cerca di domare raccogliendoli in una coda, ma che spesso gli cadono sul viso e che secondo lui gli conferiscono quell’aria da imprenditore di successo, elegante nel suo abbigliamento, giacca pantaloni e cravatta dal nodo un po’ allentato, dopo aver reclinato la testa all'indietro sullo schienale per godersi il meritato riposo dopo una giornata stancante di trafile burocratiche, esordisce a mo’ di saluto: "Allora ragazzi, com'è andata la giornata?" aggiungendo con un sorrisetto: "Offro da bere a chi gli è andata peggio di me!" “Eh? No, scusa, ero un attimo sovrapensiero“ sussulta Fabrizio, profondi occhi scuri, incarnato olivastro ed un sorriso che raramente appare sul suo volto e che incanta le donne... Le poche entrate che ha non gli consentono un abbigliamento troppo elegante e nemmeno troppo alla moda, e spesso, come stasera, lo si puo' incontrare con un paio di semplici jeans ampi, e t-shirt a maniche lunghe. Ha sempre con sè una cartelletta dove tiene le bozze dei suoi disegni, per lo più ritratti di persone incontrate sulla strada, dove, spesso e volentieri si ferma a dipingere: “a me non è andata peggio di tante altre giornate, sono stato in giro, volevo prendere un pò d'aria.Vedo che tu invece ti sei divertito parecchio in giro per gli uffici, ah ah Dai per stavolta offro io, basta che non ci fate l'abitudine. Che prendete?” "Un gin tonic, allora, grazie.. “ E a te Marta com'è andata?" chiede Mark spostando solo gli occhi verso di lei, e rimanendo con la testa affossata nello schienale. Marta è una bella ragazza dai capelli coloro rosso mogano tagliati a caschetto sbarazzino e ordinato, gli occhi di un bel verde chiaro e lentiggini sul naso che la fanno sembrare più giovane di quanto non sia realmente, anche per via del fatto che si trucca pochissimo e ha un bel viso pulito. Indossa jeans e scarpe da ginnastica, il suo abbigliamento preferito mentre lavora, perché stando tutto il giorno in piedi la cosa più importante è stare comoda. Al collo porta una collana che le ha regalato una persona per lei speciale, sopra al maglioncino a V che si è comprata in quel negozio del centro ... "Giornatina anche per me, ho maneggiato una quintalata circa di panini stamattina e ti risparmio sul mio pomeriggio " risponde a Mark mentre si avvicina alla seduta e prendendo gli occhiali dalla borsa cerca con lo sguardo Fabrizio: " prendo un vino bianco, grazie ah... la prossima volta faccio io, siamo d'accordo" |
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
Scusa Shanti ma dove si può leggere tutto il racconto nella sua interezza? lo sai^:U |
Citazione:
|
Citazione:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.41.17. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271