Il Cuore
Non so se è il posto giusto nel caso vi prego di spostarlo.
Più volte ho letto frasi del tipo: Apri la porta del cuore…ascolta il tuo cuore…se segui il cuore non sbagli… Cosa si intende con cuore, cosa è questa parte di noi che ci parla e alcuni di noi non riescono a percepire? Come si ascolta il cuore? È importante ascoltarlo e perché? Siamo fatti di tre parti una di queste è il cuore perché ascoltare il cuore invece che la mente o l’istinto? Ma come distinguerlo nell’ascolto da quest’altre? Ma soprattutto è giusto ascoltare solo lui? Oppure va inteso come mediatore tra le parti (istinto-mente)? Grazie bacini.gif :C: |
Molte persone percepiscono la testa e il collo... alcune lo stomaco e l'intestino... poche il cuore... ma in generale dovremmo riuscire ad ascoltare tutte le parti del corpo...
Il cuore si acolta mettendo attenzione al cuore... Non e' obbligatorio ascoltare il cuore come il resto del nostro corpo... possiamo farlo ma anche no... Siamo fatti di molte parti... la mente ragiona... l'istinto eccita... il cuore riscalda... Le risposte alle domande... o meglio la reazione a quello che mi accade intorno... nasce dentro di me in vari punti del mio corpo... dalla mente... dalla gola... dal cuore... dallo stomaco... dalle gonadi... non so' dirti come lo so'... lo sento e basta... noi gufetti siamo fatti cosi'... E' giusto ascoltare tutto quello che nasce dentro di noi... 7)vertice 6)onniscenza 5)comunicazione 4)cuore 3)potere 2)procreazione 1)radice il cuore si trova tra il cielo e la terra... |
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Mi sa che nn mi sono capita... |
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Mi sento di dire che nella maggior parte dei casi molti non percepiscono il "cuore " semplicemente perchè questo rappresenta la parte che si tende ad oscurare; quella parte che molto spesso ( e questo potrebbe essere una condizione a causa della quale si tende verso ) ci fa sentire " umili " di fronte ad una circostanza. Quale parte mediatrice, quella del cuore, rappresenta dunque il collegamento tra l'esterno e l'interno. Dirlo a parole potrebbe risultare fine a se stesso non rendendo quindi il vero significato. Come dire...è più semplice " sentirlo " che spiegarlo secondo me....ma attendo chiarimenti.:C: |
Secondo tutte quelle frasi che dicono ascolta il tuo cuore che non sbaglia mai, vi è la motivazione che quello che si sente veramente nel cuore è l'accordo che c'è tra istinto, ragione ed intuizione.
Per saperlo ascoltare potrei rispondere che occorre calma e sicuramente se una delle nostre parti( emotiva, o razionale) prevale troppo, l'ascolto si fa ancora più difficile, perchè l'attenzione è concentrata altrove. e comunque sono daccordo con Sole, se la Terra è l'istinto e il Cielo la ragione, il cuore sta in mezzo e concilia tutte e due. Come ascoltarlo, beh.. questo fa parte della scoperta del percorso che ognuno di noi deve fare, non si possono dare soluzioni per tutti, ed io anche se ho alcune dritte, sono ancora alla ricerca:) |
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Maggiore è l'osservazione che riusciamo a praticare maggiore è la scoperta di noi stessi. Il problema è che a volte è molto difficile scovarci.. e allora per aiutare noi stessi siamo costretti a chiedere aiuto all'esterno. Così ci confrontiamo, ci specchiamo, ci arrabbiamo, litighiamo e poi molliamo.. Molto spesso provochiamo inconsciamente situazioni che ci costringono a guardarci.. poi scegliere di farlo sta a noi. Il nostro Essere lavora sempre a vantaggio di una crescita ma poi abbiamo un miliardo di piccole "enormi" porte da aprire. Alla fin fine il cuore si impara ad ascoltarlo strada facendo, non è una scoperta istantanea ma una profonda Ricerca. |
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Sembra proprio la vita fatta di questo gioco. Quante volte ci ripetiamo: perchè mi capita sempre la stessa cosa? Oppure: perchè incontro sempre lo stesso genere di persone? Oppure: perchè ci casco sempre? Perchè il nostro Essere non può fare altro che desiderare di crescere e ci pone di fronte situazioni che ci costringono a vedere. Si cercano reazioni negli altri in ogni maniera, anche con un sorriso perchè sottilmente sappiamo che avremo uno schiaffo.. e quello schiaffo deve mostrarci una parte di noi. Gli uomini non essendo separati che non dal corpo interagiscono continuamente in maniere sottili, che sia chiami " a pelle" o " a naso" .. sempre quello mi par che sia. E' un pò come giocare a scacchi.. |
Nella vita ho imparato a fare parecchie cosette, molte senza uno scopo preciso se non il gusto di farle.... quelle una volta imparate a fare bene non le faccio più.... al limite a volte le ho tenute per esperienza e ripescate in un momento di bisogno
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In pratica hai la risposta dentro le tue domande. Secondo me il cuore, la mente e l'istinto (le hai definite tre), ma agiscono in simbiosi e sta a noi ponderarle. Non è detto che il cuore indovini sempre. |
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Sai forse qual'è il fatto, è che quando sbaglia diciamo non stiamo ascoltando il nostro cuore, ma qualcos'altro. Comunque per arrivarci meglio, dovremmo capire cosa intendiamo per ascolto del cuore, se intendiamo soltanto l'ascolto dei sentimenti che mi passano al momento e basta, allora si, sono daccordo si può sbagliare. Ma è veramente questo l'ascolto del cuore? |
Mi piace immaginare che agire col cuore voglia dire agire con un battito diviso in due: il "mio" e il "tuo"…insieme.
abbraccio: :C: |
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Così se fossimo davvero presenti in ogni situazione potremmo imparare a direzionare l'esperienza per modificare e vedere noi stessi, e nel momento in cui si dovesse rendere utile, vedere attraverso l'utilizzo di queste, portando coscientemente la situazione a manifestarsi, qualcosa che ancora non ci è del tutto chiaro. Ascoltare il Cuore (diverso da cuore) dventa quindi presenza che aumenta la coscienza di se. Più si è presenti, più si è coscienti, più si è Cuore. Il centro pulsante del nostro universo.. e del nostro corpo. Poter ascoltare il Cuore significa quindi integrare se stessi. Significa in definitiva essere. Il cuore fisicamente è nel centro del corpo (a sinistra vergono i ventricoli ma nasce nel centro) in lui convogliono tutte le energie del basso e dell'alto in un unico flusso e spinta. Imparare ad ascoltarlo significa imparare ad integrare ed usare la vita ed usarsi al solo scopo di divenire. p.s. Gri, che bella immagine fiori.gif |
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Fare le cose per il semplice piacere di farle... E questo "piacere" è il Cuore grande... quello che non vuole nulla in cambio... quell'Amore incondizionato... Non per avere qualcosa in cambio, non per aspettative o per pretese... ma per Amore.. Amore verso quelle cose... E' questo il Cuore maiuscolo... lo stesso Gurdjieff quando parla dei centri, riconosce un centro emotivo inferiore (plesso solare) che è subordinato alla dualità, quindi polarizzato, e un centro emotivo superiore (Cuore) che è Individuale, Unico... che non conosce divisione... ----------------------------------------------------------- Tutto sembra ruotare attorno allo "Scopo"... "Fare le cose senza uno scopo preciso, se non il gusto di farle"... Trovo interessante riflettere sullo "scopo"... Qual è il nostro scopo? Possiamo rinunciare allo scopo? Possiamo agire senza avere uno scopo? O siamo agiti... dallo scopo stesso? Lo scopo... che gran cosa... insieme alla Scelta... Ho un'immagine in mente... Vedo delle persone i cui scopi le portano a delle scelte... ogni giorno, continuamente, ovunque. Vedo la mamma che ha la scopo di far crescere il suo bambino, e questo la porta a scegliere di fare la spesa. Vedo l'industriale che ha lo scopo di aumentare le sue ricchezze, e questo lo porta a scegliere di aumentare la sua produzione. Vedo il ragazzino che ha lo scopo di farsi bello davanti alla sua amica, e questo lo porta a scegliere di vestirsi meglio e curarsi... Vedo continuamente delle scelte condizionate dallo scopo... Ma può avvenire l'inverso? Chi è in grado di Scegliere prima di "possedere" uno scopo? Io credo... il Cuore... Che fa le cose per il gusto di farle... nient'altro. C'è Amore in questo... Lo scopo porta alla scelta? ...o è la Scelta che porta alla scopo? "Và dove ti porta il Cuore" credo sia questo... L'Azione che scaturisce da una Scelta che non proviene da uno scopo, ma se lo Crea... Il Cuore Sceglie continuamente... ma l'uomo viene invece scelto dal suo scopo tanto che, la maggiorparte di noi, se non avesse uno scopo sarebbe immobile, senza "spinte"... incapace di ascoltare il proprio Cuore... L'Aforisma di Francesco Bacone: "Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova" credo che in qualche modo centri con questo discorso... Credo che un uomo saggio vada proprio dove lo porta il Cuore, che essendo Unico e Individuale, non conosce ostacoli... |
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La Scelta riporta allo scopo che l’Ideale crea. :wow::U mi sa che ora che l'ho scritto non ricordo più da dove sono partita.:@@ :C: |
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Ma l'Ideale da cosa è creato? Da uno scopo, o da una Scelta? :C: |
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abbraccio: :C: Forse è meglio che specifico. se dormi non puoi scegliere e sei scelto quindi prima devi poterti svegliare per poter fare una Scelta. |
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Per certi versi quindi agire, senza turbamenti ed operare delle scelte o assumere una certa condotta è sostanzialmente la prova che un Ideale esiste ma che questo in colui che non Sa dirigere ( e dunque è diretto dallo Scopo ) fa fatica a manifestarsi. L'Ideale, in una immaginaria costruzione non finita, è l'Uomo.Raramente questo nella sua manifestazione più bassa riesce a percepire il divulgatore, come Sole diceva, di noi stessi. Il Cuore in chi Sa non è più spettatore inerte poichè è attivo: Comanda. |
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Sopra a Tutto, sopra all'Universo e sopra alle stelle, c'è una "Scelta" d'Amore... E sta Scelta l'Uomo può sentirla solo nel Cuore... |
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abbraccio: :C: |
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Queste "tendenze" che citi generalmente sono quelle che parlano di abbattere e condannare l'ego.
Purtroppo questo rendersi nemico una parte di noi porta molto lontano a mio avviso da un completo Innamorameno di Noi stessi. Per cui si amerà sempre la via più di Noi stessi. Pensando invece di fare il contrario. Dove Noi nn saremo mai tanto completi da abbandonare la via ed accogliere i suoi frutti. |
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Mi domando come possiamo essere gli artefici di eventi che subiamo, di cui non siamo volontari artefici, coscienti artefici almeno un pò .. quel pò a cui possiamo risalire. Venire accusati ingiustamente, ad esempio, di cose che nemmeno abbiamo mai pensato. Il nostro Essere convibra con tutto ciò che ci serve a crescere e aumentare la vibrazione ed evidentemente riesce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, anche quando cadiamo dalle nuvole. Riuscire ad accettare questo, riuscire a rendersi coscienti di questo vorrebbe dire smettere di sentirsi in diritto di essere vittime, significa acquisire la propria responsabilità nel gioco. Certo se si è vittima di un'ingiustizia lo si è di certo, ma il senso è di non Essere vittime ma di accettare una esperienza. Non vorrei fare un discorso di accettazione incondizionata, anzi.. ma di comprensione. Le molte cose imparate anche senza scopo serviranno poi.. anche ciò che non capiamo presto o tardi tornerà. Probabilmente le cose si ripetono non solo perchè dobbiamo imparare e migliorare, ma anche per prepararci a qualcosa che nel potenziale può accadere. Se non siamo pronti non accadrà e l'allenamento proseguirà. |
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Stasera mi è capitato di rileggere un pezzetto sempre tratto da un libro di Castaneda , che vorrei condividere e che trovo molto bello : Citazione:
Credo che si possano percorrere anche altre strade, ma se si trova la Via del cuore, diventa l'unica possibile, anche quando ce ne dimentichiamo. |
Non ho mai letto per intero un libro di Castaneda però mi ritrovo a pensare alla magia di alcune cose che magari hanno anche spiegazioni scientifiche ma per la mente limitata come la mia sono magia.
Mi riferisco all'invisibile e a peyote che lo rendeva una possibilità vivibile. Detto questo, bisogna individuare cosa è per lui la via del cuore. Ho letto un po' qui e un po' là un sunto del libro e mi pare di capire che lui dice di farsi sempre la domanda: questa via ha cuore? E poi dice che tutte le vie sono uguali etc arrivando a dire che se una via è quella giusta ed ha cuore ce ne si accorge e chi accorgendosi che è quella sbagliata e continua a percorrerla può anche andare in contro alla morte. Beh molto in sintesi ho trovato questa bellissima frase: "Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce." Blaise Pascal Il suggerimento di formulare sempre prima di intraprendere qualunque via quella domanda mi ha riportato alla mente il discorso che abbiamo fatto altrove sull'Angelo Custode, Tradizione a noi più vicina. Una volta lanciata la domanda se si resta in ascolto la risposta arriva il nostro Angelo Custode ce la porta sempre. Ecco trovo in questo senso un collegamento. :) |
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Per carità, uno un'idea, una simpatia o antipatia etc... se la può fare anche solo guardando la copertina di un libro ma è una nostra idea/sentimento. |
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Se percorrendola si crea quell'apertura solo attraverso la quale è possibile crescere allora ha un cuore. Apertura che vuol dire capacità di accogleire tutto con onestà interiore, con sincertià. Apertura che vuol dire umiltà. La via del Cuore per me è quella che ti consente di sentire il mondo e non più pensarlo a parole. Non lo so cosa intendesse Don Juan, ma per me è la via che ti muove la comprensione delle cose e non è possibile comprendere nulla se non ci si mette il Cuore.... o tutto noi stessi... o l'anima... |
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