Il Doppio arimanico
Vorrei iniziare a trattare un argomento di cui si trova ancora poco in giro e quel che si trova fa riferimento alla divulgazione di Steiner (ma non dobbiamo parlare per forza solo della sua opera).
Il doppio può essere definito come una Forza che compenetra l'uomo sin dalla nascita e che risiede nel nostro subconscio. All'oscuro del conscio Esso agisce. Steiner lo definisce come: un essere spirituale arimanico. Per arimanico si intende, per larghe linee, la parte che fa il male nell'eterna lotta. Il doppio ha un'intelligenza senza sentimento (non quello che comunemente conosciamo) ed è autonomo e si serve del corpo umano per sperimentare anche lui la vita che diversamente non potrebbe, sempre lui sarebbe la causa delle malattie che infatti usa come risanamento in un certo senso. Infatti nell'antichità (ce lo racconta Steiner) il Medico conosceva la fonte della malattia e curava con un medicamento che nutrisse il Doppio. Se ci penso in effetti l'omeopatia da un medicamento uguale alla malattia... come a dire che il doppio sta chiedendo il nutrimento di cui ha bisogno per tornare all'inconscio. L'idea che mi son fatta è che inevitabilmente deve esserci un essere che fa da contrappeso alla naturale tendenza dell'Anima ad andare verso l'alto. Il Doppio trattiene a terra, fa da zavorra. E' connesso direttamente con la Terra, con la forza tellurica ed è infatti legato alle forze naturali. Si potrebbe immediatamente pensare che il Doppio sia l'Ombra, ma l'Ombra è un ombra e il Doppio invece prende le sembianze del corpo che lo ospita. Inoltre il suo potere non cresce al crescere della Coscienza umana, se ho ben capito, e quindi è un'entità, una forza diversa. Ancora una cosa che mi ha colpito moltissimo e che torna con tatni discorsi fatti in forum è che ha paura della morte... perchè il corpo si distrugge e così deve abbandonarlo e forse c'entra con la questione delle ceneri. Ho molti dubbi, e c'è tanto da dire ancora, ho cercato di mettere delle definizioni per cominciare a lavorarci sopra anche disordinatamente. Un'immagine simpatica che mi è venuta è quella del diavoletto e dell'angioletto sulle spalle.. che il diavoletto sulla spalla sinistra possa essere lui.... eh ma allora dobbiamo avere anche un angelo.. |
Da quello che ho capito della tua spiegazione, questo doppio connesso alla terra tira verso il materialismo e agisce come forza opposta, penso che essendo in un certo senso il negativo contro il positivo è una specie di contrario, per cui quello che fa passare per verità e bello e desiderabile sarebbe una menzogna, come nel negativo della fotografia in cui le immagini chiare appaiono scure e viceversa....
Se poi non cresce con la coscienza, questo potrebbe comportare che non ha coscienza nè sentimenti quindi non proverebbe dolore, rimorsi, ecc. ma userebbe l'intelligenza per i prorpi scopi, che poi abbia paura della morte ci posso credere, perchè la materia è destinata a morire, quella che resta se è più forte del suo doppio è la parte spirituale... Quello che non mi è chiaro è che se il doppio è immateriale e ha bisogno di un corpo per fare esperienza, alla morte del corpo come possa morire, se la malattia lo fa risanare quello che per noi porterebbe alla morte per il doppio porterebbe alla vita.... |
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Credo anche io che ci faccia da contrappeso e non è neppure una questione di bene e di male ma di equilibri in cui l'uomo si trova nel mezzo a smistare le forze e le tendenze. |
da come ho letto in giro, i doppi arimanici mi sembrerebbero come entità occulte, diverse dall'uomo, che possono vivere solo attaccandosi ai nostri corpi, prima della nascita e sono le cause di tutte le nosre malattie.
Mi chiedo quale possa essere l'origine del termine arimanico e soprattutto l'attendibilità di tale teoria, secondo me occorre sempre azionare i meccanismi della ragione per poter fare qualsiasi affermazione, approfondirò meglio in seguito Steiner e quanto afferma, se tu Sole ne sai di più, puoi estendere con l'intento di esaminare l'argomento, oggettivamente e non dando per scontato la conoscenza di principi occulti, in modo che anche gli ignoranti possano avvicinarsi o tentare di farlo? |
Non ho tempo ora di approfondire tutto il discorso, solo questo per adesso
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Mi sono andato a leggere un frammento su Steiner ma sembrerebbe allucinante.
Innanzi tutto dice che ci sono delle linee dove questo flusso arimanico attecchisce ovvero le montagne in direzione nord-sud dove il polo nord magnetico è molto vicino. L'Irlanda sembra immune al flusso (quasi quasi ci prendo casa, ma ormai se doveva essere sarebbe già tardi) mentre l'America se non capisco male è proprio la culla e allora se 2+2 mi da 4, Bin Laden non è un terrorista ma un protetto dall'Arch, Michele. Poi il lato omeopatia mi sembra un lagher ovvero quelli che si curano con questo rimedio sono tutti invasati. Insomma o forti dubbi. Se ancora ci mettiamo nella testa certe idee verso cosa saremmo spinti? Non si creano in questo modo altri ghetti razziali o meglio spirituali, in nome di cosa? Ora vedo di avere una mappa ben dettagliata, tra l'altro il risvolto più clamoroso è collegato a Cristo, infatti data la redenzione non è più possibile instaurare il regno arimanico ovvero sembra che una volta dopo la morte questo flusso non ha la capacità di andare oltre l'anima e si ritira. Altro che i WingMakers, Steiner li batte. Edit: dimenticavo l' Europa dovrebbe tener conto del fatto delle montagne e tutto il resto se non vuol far la fine della Grecia nei confronti di Roma. Non dovrà accadere che il mondo si “americanizzi”. Mi sembrano discorsi molto bassi e pure razzisti ma se lui vedeva molto in alto allora taccio. |
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E' giusta la parte della linea est ovest che praticamente, e molto sinteticamente, non fa altro che parlare di luoghi sacri e luoghi che hanno energie telluriche molto forti. Energie telluriche. E parla si dell'America dove ci sarebbe una forza tellurica molto concentrata.
Poi se sono riportate diversamente in internet non lo so io mi attengo al testo. |
Se ho tempo ho a disposizione ora INFLUSSI LUCIFERICI, ARIMANICI, ASURICI
Conferenza tenuta a Berlino il 22 marzo 1909 totale 12 pagine, sempre che sia questo me lo leggerò attentamente poi vedrò se fare commenti. |
Ammesso che la trascrizione di una sola conferenza (sperando che online sia riportata correttamente) sia sufficiente per comprendere il pensiero di Steiner sull'argomento.... avresti dovuto farlo prima di dare un giudizio Ayn :).
Steiner non è facile da comprendere perchè a volte (poco) conia nuove parole e (molto più spesso) recupera termini antichi non molto conosciuti. |
Io non vorrei puntare troppo l'attenzione sulla validità delle tesi di Steiner e la sua esposizione, se poi serve ed il discorso va verso quella direzione ok l'approfondiremo, ma per ora vorrei toccare la questione del Doppio in se.
Possiamo per facilità trattarlo in termini simbolici di modo che non risulti una questione di vero o falso (forse questo è un altro aspetto ancora della necessità e dell'uso del simbolismo). Non so se dirò cose giuste a livello scientifico ma vado a braccio. L'uomo è fatto di sostanze agglomerate tenute insieme da qualcosa che possiamo definire forze e quando muore queste forze si dissolvono. In natura ogni cosa ha i suoi segni opposti per poter esistere. Per potersi manifestare e vivere un qualcosa deve avere due forze positive e negative che interagiscono tra di loro e la terza che mantiene la vita in movimento è l'equilibrio tra le due. Dove per equilibrio non vediamo la perfezione ma il continuo assestamento tra le forze, movimento, calore, vita. Laddove le due forze restano uguali, non c'è movimento e non c'è vita... gli gnavi restavano nell'anticamera. Così prima o poi bisognerà tendere verso una forza piuttosto che un'altra se si ricerca. Nell'uomo accade lo stesso e possiamo definirle le forze dei quattro elementi, tra cui la tellurica, la terra. Questa forza, come dicevo sopra, occorre a radicare l'uomo a terra. Se è vero che questa forza ci radica è altrettanto vero che se la definiamo "male" o "negativa" la rifiutiamo culturalmente e non può esserci radicamento, la mente si oppone ad una naturale tendenza fisica. Da qui vorrei partire se vi va. Per la definizione Arimanico, come diceva Uno deriva dalla cultura persiana ed è la definizione delle forze che combattono nel Macro come nel Micro, nell'uomo, nella natura, nel gioco dell'equilibrio. Per Arimanico si intende il male, ma lo si intende come la forza che spinge verso la materia, verso la terra, forse dico una cavolata ma secondo me potremmo chiamarla per analogia forza centrifuga. Forse sarebbe opportuno chiarire un pò sul concetto di male e di bene ma rischiamo di uscire troppo dal thread, magari riprendiamo una discussione già esistente nel caso occorra. EDIT: non avevo letto il post di Uno |
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MI sembra anche assurdo continuare in atteggiamenti distruttivi, è meglio collaborare, che poi è il tema del thread a cui rispondo in questa maniera. Quello che abbiamo nel macro come nel micro, a prescindere dai simboli, forme e significati attribuiti fa parte sempre di un unico discorso, che anche stamattina ho fatto in un meeting internazionale, parlando però di enti o associazioni ho detto questo: ognuno è specializzato ed è bene che sia così infatti tutti concorrono per un fine comune, è però molto importante sentire o sentirsi come Unità e fare e cercare questa unità che in noi è già presente e infine stare radicati al Centro, prima di tutto sul nostro centro (che al fine del discorso qui può essere identificato come la forza più importante a prescindere dai nomi attribuitegli) e quindi sul Centro di quello che si vuole tenere in piedi come associazione o semplicemente come scambio di valori |
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In termini teorici e filosofici abbiamo tutti ben chiaro che dobbiamo essere radicati, centrati ma poi nella pratica si pongono innumerevoli problemi: come? dove? perchè? quando? chi? cosa? ecc.. ecc... Lo dicevo sopra infatti che una parte di questa unità che accenni serve proprio a radicarsi ma culturalmente spesso è difficile accettare di chi o cosa o di come stiamo parlando. E se non so di cosa sto parlando cosa sto facendo? p.s. so che Steiner può sembrare davvero fuori di testa leggendolo, usa termini che oggi verrebbero definiti di new age... ma mi risulta più plausibile che sia new age che si è appropriata al sua terminologia. Inoltre bisogna necessariamente immettersi nell'epoca in cui lui ha divulgato e capire cosa serviva in quel momento storico alla gente per svegliarsi verso certe questioni e cosa la sua opera andava a controbilanciare, questa è una cosa che si evince nelle sue opere. Non ho dubbi che oggi userebbe termini diversi e concetti diversi a parità di divulgazione, ma solo a patto che prima ci sia stato un altro che abbia fatto il lavoro divulgativo che ha fatto lui. Io non ho detto che non voglio citare il testo, nessuno me lo ha chiesto, ma ho invece detto che non volevo fare un'analisi del testo che non avrebbe senso per i motivi di cui sopra. Volevo solo aprire un topic con una serie di riferimenti aperti a tutti. Però ti pregherei se vuoi parlare di questo aspetto di aprire pure un altro thread. :C: |
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Quindi sto doppo che è? Se consideriamo quello che sta uscendo nel tread sugli esorcismi, ossia che le varie entità ostacolatrici più che entrarci dentro si mettono attorno (quindi siamo noi gli invasati) possiamo anche immaginarci che si dispongano sulla nostra forma... un po' come farebbe un nugulo di insetti che si posa su di noi. Ne risulterebbe un nugulo di forma umana o molto simile, magari meno dettagliata... forma che poi si pure struttura dato che deriva e si basa sulle forza che addensano attorno ad essa la roba nostra (anche quella buona). L'insieme di questi insetti quindi forma una specie di doppio... |
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A proposito di maree, queste dipendono da due fattori: la forza centrifuga, e l'attrazione gravitazionale (in particolare della luna) esercitata sulla Terra. Due forze/influenze che agiscono insieme contrastando la normale forza gravitazionale terrestre. L'influenza esercitata dal doppio penso sia qualcosa di simile, noi cerchiamo di radicarci, di centrarci, ma lui spinge all'opposto come nelle maree, ricercando la dispersione... |
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Per questo dico che può centrare con il radicamento. Ma il genere di radicamento che lui genera senza che noi ne siamo consci è appunto direttamente legato a forze naturali, possiamo dire istintive. Però la questione delle maree mi fa anche ragionare sul fatto delle posizioni geografiche. Al nord.. vicino al polo di cui si accennava prima, le influenze lunari hanno un livello maggiore. Pensavo anche che il centro di questa forza potesse essere l'Hara, sempre se lo pensiamo come un radicamento, infatti è attraverso l'Hara che i maestri di arti marziali si radicano tanto da non poter più essere spostati dal pavimento. Allora pensavo che sul piano fisico il centro di forza del doppio possa essere l'hara, sul piano psichico l'inconscio. Nel piano fisico il radicamento è con il centro della terra così come insegnano le arti marziali e nel piano psichico nel punto più basso della nostra interiorità. |
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Dammi un pò di tempo, una cinquantina di anni forse basterà, perchè io possa farmene una ragione. Sono ironico senza fine offensivo e lo dichiaro, ma se avessi compreso qualcosa di Steiner e non solo letto un pò di siti non avresti scritto quelle cose sopra estrapolandole da dei siti "bignami". Ripeto, hai espresso un giudizio su qualcosa che, a prescindere da quanto hai letto, non conosci. E questo te lo dice Uno che non è un particolare estimatore dello Steiner pensiero, ha detto e ha fatto alcune cose che non condivido anche se le comprendo. Citazione:
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ma che significa computer, ci sono modalità per arrivare alla conoscenza e oggi anche grazie a internet queste modalità sono moltiplicate. ma che senso può avere allora questo post in cui si citano autori da tutti sconosciuti senza entrare nel merito ma prendendo una parola in un contesto non ben definito? Che significa tutto questo? Quale è questo tipo di ricerca con la R maiuscola? quella interiore? bene e allora? o no? sinceramente vorrei che si sapesse di cosa stiamo parlando, altrimenti poi Sole ha ragione nel momento in cui dice delle cose riferite ad un centro e di altro che non si sa bene dove andare o come fare. Non so se mi spiego. |
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Digitale.... era la parola da focalizzare nella frase, mia, da te citata. La Ricerca con la R maiuscola non può essere digitale deve essere per forza analogica. Non c'è nessun argomento che si può comprendere leggendo un libro, un determinato libro o peggio ancora sue parti. Per un solo importante argomento occorrono più libri (e non solo) e molti magari apparentemente slegati dall'argomento Citazione:
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no, no non blocco nulla via..........
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Forse è davvero meglio chiarire cosa si intende per male e bene... almeno, parlo per me. Queste sono tutte cose nuovissime per quanto mi riguarda, leggo con interesse ma senza comprendere davvero.
Leggendo Sole, mi viene da pensare a questo doppio come a un qualcosa di collegato alla materia, alle forze della natura... che, se è troppo forte, ci "sbilancia" verso la materia... mi chiedo però se, di per sè, questo doppio sia "male" o abbia comunque una sua utilità, considerato che noi siamo anche materia... cioè mi chiedo, è una questione di "equilibri" o è male a prescindere? Se ho fatto una gran confusione, abbiate pazienza fiori.gif |
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La psicologia non si frammischia ma si compenetra in un "conosci te stesso" molto antico e questo non si limita ad una sensazione di qualcosa che agisce ma ne indaga le cause e le forze dominanti. Ecco perchè l'ho aperto in Esoterismo e non in Psicologia. Per cui possiamo iniziare a chiamarlo male ma poi dobbiamo scendere ad analizzarne la forma e la legge che lo comanda. Comunque già il lavoro di accettare consciamente che c'è del male nell'uomo è già molto. Citazione:
Per me è male. Ma per consolarci abbiamo anche il bene. E quindi implicitamente rispondo anche alla questione degli equilibri. Ha certamten una sua utilità, se non fosse quella di permettere all'uomo di scegliere di evolvere. |
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Poi se puoi spiegare meglio l'ultimo periodo quando dici "se non fosse quella di permettere all'uomo di scegliere di evolvere" . |
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A questo punto mi verrebbe di pensare che nel corpo c'è un atto, non si sa bene da quando, se dalla nascita o prima, una possessione multipla e stratificata dove praticamente l'io o quello che di lui resta sperimenterebbe una piccola percentuale. Così non potrebbe essere |
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In parte è dopo la nascita, ma la nascita stessa ed il concepimento sono frutto anche di questi "misteriosi" influssi. In sostanza siamo dei peri, nasciamo attaccati ad un albero, cresciamo grazie al sole e quando siamo maturi plof... cadiamo dal pero possiamo finire anche al buio tanto ormai non importa, ed in sostanza la nostra vera vita è quel momento tra la caduta e il marcire o essere mangiati. In quel più o meno lungo lasso si gioca la partita. Ovviamente abbiamo qualche strumento in più delle pere, ma il concetto, l'analogia rimane efficace e potente che mai. |
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Ci sarebbe molto più da indagare già sulla vita delle pere, ma per ora non posso collegare cosa sia quel "dopo caduta" e come si differenzia o cosa è la caratteristica specifica a parità di tipologia "pera" -se viene mangiata da animali -se raccolta da persone -se lasciata sul terreno e chi più ne ha ne metta il parallelo forse l'ho capito ed è riferito a quello che di me o del se già è in maturazione ora. Ma come dovrebbe procedere dopo, ovvero si può sapere sin da ora (una proiezione possibile) oppure è prematuro per fare previsioni? In passato avevo capito che era invece importante il qui ed ora, attraverso progetti e imprese anche materiali, invece ora capisco che sono più importanti i progetti e le idee ma non necessariamente da sviluppare per l'immediato. Infatti così mi si chiarirebbero molte cose che non mi stanno tornando, anche se ho gettato i semi ora. |
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La pera non è più legata all'abero ma non è ancora nelle mani di chi la mangia o del degrado che poi inizierà. Per nostra fortuna non siamo pere e ne abbiamo più di uno di questi momenti, ma non infiniti. Citazione:
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E' inutile e tempo perso pensare alla fame nel mondo quando non si riesce a relazionarsi decentemente con il vicino (esempio). D'altro canto sarebbe uno spreco enorme un top manager con esperienza in ambito internazionale che decidesse di amministrare solo il negozietto sotto casa. Se non ha più interesse nelle cose economiche (tanto per fare un esempio) dovrebbe/potrebbe convertire la sua capacità. Comunque siamo andati un pò fuori tema, potremmo riprendere questo discorso altrove. Ritornando al discorso doppio, in realtà non è corretto dire che sia cattivo, è corretto dire negativo, ma un negativo comprensibile pensando a quello delle fotografie. Doppio nel senso di due volte, ma non nel senso della stessa cosa. Ho il computer doppio, mica due computer identici. Invece ha senso pensarlo cattivo in senso di tentazione. Se noi siamo buoni (con i limiti di queste parole messe così) e lui è cattivo sforniamo emozioni, stati d'animo ed altro che non lo sollazzano particolarmente. Viceversa se noi siamo cattivi produciamo materiale dannoso per il nostro mondo ma non per il suo. Lo so che qualche cervello adesso si arrotolerà icon_mrgr: ma intanto prendetela così, poi cercherò di renderla più chiara. |
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______________________ Sull'esempio invece in tema mi sorge un dubbio, ma il lato arimanico deve essere sempre tutto negativo? Non potrebbe essere stato domato? Dico questo perchè ci si potrebbe trovare in condizioni (sempre esempi sono) in cui c'è o si riconosce il lato arimanico ma poi non nascono emozioni diciamo rilevanti e lo stesso "lavora" per mandare avanti "la baracca" o meglio l'abitazione? |
Mi è chiaro il fatto che non sia la stessa cosa da noi ma se pensiamo al tuo esempio, ad una fotografia ed il suo negativo allora stiamo usando un esempio in cui il negativo è la stessa cosa della foto ma all'opposto. Quindi non un'altra cosa ma la cosa stessa al negativo. Per cui dall'esempio sembra che il doppio sia noi al negativo.
Lui è il nostro tentatore, ci fa agire e magari anche formula pensieri che pensiamo nostri che ci inducono verso un certo comportamento (attenzioni che ciò non deve deresponsabilizzarci, tutt'altro). Ma se è il tentatore è anche la tensione che ci permette di tenderci verso una direzione, allora perchè dovremmo liberarcene così come siamo invitati a fare per evolvere? Il senso di dominarlo, governarlo, dovrebbe essere quello di poter usare le sue potenzialità, conoscerlo e sapersi muovere sulla sua forza, quella tellurica, e quindi liberarsi di lui dovrebbe voler dire morire... adesso vado troppo avanti in un campo che ancora non comprendo, ma forse ci si libera in vita di lui con la morte iniziatica? In quel senso si intende liberarsi della sua presenza. Ma se lui è il negativo non ci si può liberare da lui perchè non esisteremmo più nemmeno noi. Mi hai confuso parecchio.... riesco ad intravedere come agisce e perchè, ma il resto no. |
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Sul come fa, sarebbe interessante approfondirlo.. Altra cosa,se è un Doppio,Doppione..potrebbe agire anche da un altro posto,forse da un altro piano rispetto al nostro? Uno parla di mondi.. Che ne dite? :C: |
Stavo pensando a similitudini del tipo che ad ogni persone o insomma a più persone facenti capo una sola anima potrebbe riferirsi una Stella intesa nel senso positivo e un pianeta inteso nel senso invece negativo. Esempio della nostra Terra che è considerata la patria del Principe delle Tenebre ma questa stessa terra è fonte della nostra energia. Insomma un discorso se vogliamo moderno quanto antico, per es. Osiride e tutta la storia delle piramidi e Orione. E ci potremmo mettere anche Mosè che ha molto karma egiziano. Sono sulla strada giusta? Mi è venuto pensato dato che stavo approfondendo certi aspetti.
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Questi esseri di questo mondo aderiscono a questo e tramite questa aderenza cercano di esperire. E copiano forme... almeno grossomodo, per questo mi era venuto l'esempio degli insetti. E per questo non si tratta della nostra ombra, anche se in qualche modo di ombra si tratta. Non sono così convinto però che non cresca con noi, che resti sempre uguale. Non mi suona sta cosa, vorrei approfondire, capire meglio. |
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La questione della copia invece non mi convince. Il doppio ha una sua intelligenza e siamo noi che doppiamo lui e non viceversa secondo quello che fin'ora ho capito, perchè ci domina. Dopo, quando cominciamo a prendere coscienza dei nostri meccanismi, e di lui, cerchiamo di non copiarlo più. _________ Non so se la sparo troppo grossa ma se ho capito qualcosa mi pare che ci stia... abbiamo capito che il doppio si manifesta con le tentazioni e Gesù nel deserto affronta il tentatore, il signore della terra... era quello il suo doppio? |
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Sempre che fosse la traduzione giusta non si spiega come al termine di preghiera e digiuno nel deserto si ripresenta tale tentazione. |
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In sostanza mentre cresciamo esso manifesta la sua vera natura, se mai cresciamo non ha bisogno di opporsi e di manifestare tutto il suo potenziale. |
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Questo potrebbe dare anche qualche spunto pratico. Citazione:
Riconrdiamoci anche dell'impersonalità... per questo ho usato il nugulo di insetti e non una singola entità come la vedremmo noi che prende la nostra forma. |
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