La somatizzazione
Sempre più persone sono vittime di fenomeni di somatizzazione, capita spesso anche a me di essere sotto stress e di scaricare tensioni emotive in forti cefalee, mi chiedo perchè la mente agisca così pesantemente sul corpo, non potremmo liberarci degli elementi stressanti in altro modo, e in fondo che cosa è realmente la somatizzazione? ($)
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Poi ci può essere di volta in volta una delle due parti che è preponderante e ci pare che di li origini la cosa... spesso è abbastanza vero, ma la realtà è che rispondiamo agli stimoli con tutti noi. Ad esempio, se ho l'influenza o mi rompo una gamba, anche la mente reagisce e un po' cambia il mio modo di percepire e pensare... certo, il corpo è quello che sta peggio, almeno in apparenza, tuttavia "mentalizziamo" (neologismo opposto di somatizziamo). Se ho qualcosa di prettamente psicologico, come lo stress, ecco che diciamo che somatizziamo, ma il corpo semplicemente reagisce allo stato generale. Certo che per noi occidentaloni è spesso un buon segnale... |
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Voglio dire che usare il corpo è necessario per una legge fisica, non si può sfogare diversamente.. anche gli impianti elettrici hanno una messa a terra per evitare rischi di folgorazione. Quindi quello che possiamo fare è sfogare consapevolmente, che so, invece di far finta che lo stress non esista e che noi stiamo benissimo (trovandoci poi con brutte sorpresa a seconda di dove questo sfoghi), potremmo andare a fare una corsa, o prendere a pugni un sacco, o fare una doccia gelata... "indirizzando" quindi questo stress (o energia in sovraccarico) in maniera controllata e molto meno pericolosa che lasciando si sfoghi lei da sola a caso. Questo almeno all'inizio.. Poi, raggiunta una buona consapevolezza del proprio corpo, l'ideale sarebbe stare coi piedi ben radicati a terra, "uniti e aperti alla terra", in costante comunicazione con essa. Questo garantirebbe un continuo scambio e immediato "sfogo" in modo che il nostro corpo non possa acquisire una differenza di potenziale rispetto alla terra (stress) ma ne abbia la medesima. E' anni luce lontana una consapevolezza del genere lo so, ma un Uomo ben radicato usa la terra a suo vantaggio, è in contatto assiduo con lei pur occupandosi anche delle faccende dello Spirito... |
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Ed inoltre avere i piedi ben radicati a terra significa solo ben piantati ed aderenti o anche altro? Io credo di essere un tipo piuttosto "mentale" e quindi le mie energie vengono attirate più verso l'alto che verso un radicamento a terra, infatti spesso più che camminare saltello, denotando comunque una certa agilità e leggerezza, che, credo, non andrebbe comunque persa anche dopo un'eventuale radicamento verso il basso. |
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Un buon parametro per la consapevolezza corporea è appunto la consapevolezza corporea... nel senso di quanto e quando sappiamo di avere un corpo. Se ce ne ricordiamo solo quando fa male... andiamo male. Anche se questa è la condizione della maggior parte degli occidentali moderni. Quanto e quando sentiamo il corpo? Quanto e quando se lui non si fa sentire? (prossimi allo zero per la seconda mi sa). |
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Purtroppo ti devo dare ragione, la consapevolezze corporea in occidente è piuttosto bassina, nonostante il florilegio di palestre, fitness e quant'altro. Spesso cerco di controllarmi , di vedere la postura, ad esempio quando sto seduto, ma dopo pochi secondi i corpo se ne va per conto suo e mi ritrovo nuovamente sgonfiato ed accartocciato su me stesso. Da quando li ho letti qui sul forum, sto facendo i tibetani ed il training e debbo dire che qualcosa di diverso lo sento, anche se poi manca la constanza di farli regolarmente. L'ideale in tal senso penso sarebbe lo yoga o qualche arte marziale fatta bene, però visto che in zona non ho niente, mi adatto come posso, cercando di sfruttare anche il giardinaggio o il lavaggio della macchina. |
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Avere i piedi ben piantati a terra non è ovviamente solo un fatto fisico, anche se è innegabile che manifestiamo il nostro inclinamento in questo senso e verrà difficile vedere una persona particolarmente "spirituale" camminare alla Bud Spencer (se ti interessa mi pare ci fosse un thread aperto da Uno dove si possono capire molto cose sul nostro carattere osservando come sono consumate le suole delle nostre scarpe (quindi come camminiamo) solo che non ricordo più dove...) Per piedi ben piantati a terra intendo un costante contatto con l'elemento terra, quindi non solo il suolo su cui camminiamo. Non saprei definirlo bene a parole ma direi che è come sentire uno scambio di flussi fra noi e la terra, sentirsi in comunione con lei, sentirsi sui figli (polvere eravate e polvere...) Citazione:
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Alcuni autori suggeriscono di provare a camminare scalzi su un prato (ma chi non ha giardino si può accontentare di camminare scalzo in casa propria) cercando di concentrarsi sui piedi, su quello che sentono.. sentire l'umidità dell'erba, la ruvidezza del terreno, i sassolini, etc.. Noi di norma camminiamo "isolati" dalla terra per via delle scarpe, e sebbene non sia necessario tornare a camminare scalzi come un tempo (del resto la tecnologia mica è da buttare icon_mrgr:) può essere un esercizio utile per cominciare a capire cosa significa sentirsi in contatto con la terra.. |
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