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Uno 21-05-2007 13.16.56

Discernimento animale ed evoluzione
 
Ho visto poc fa al tg un pastore tedesco (femmina mi sembra ma non sono sicuro) a cui dicendo delle operazioni matematiche risponde con abbai. Simile a quell'asino, ve lo ricordate?
Perchè in scienza? Perchè è innegabile che anche se il proprietario/istruttore gli/le ha insegnato a memoria, per imitazione o quello che preferite, a calcolare le operazioni questo cane distingue se dico 3+4, 4+5 o truccando 4+3, inoltre fa le moltiplicazioni che implicano un procedimento un pochino più complesso.
E se anche vogliamo togliere ogni possibilità di scelta consapevole (e ci sono altre discussioni sulla consapevolezza e su quanta invece ne hanno anche gli umani) è comunque significativo questo cane che capisce cosa gli si chiede, non il proprietario solo a cui magari associa il tal suono... chiunque... hanno fatto delle prova con diversi bambini, quindi con un timbro di voce decisamente diverso dal proprietario e anche tra di loro.
Sia chiaro, il mio intento non è umanizzare gli animali (anche perchè prima bisognerebbe umanizzare certi animali a due gambe icon_mrgr:), ma vedere alcuni aspetti diversi... tra cui il fattore vicinanza all'uomo, se (uso un "se" scientifico, ma dal mio punto di vista è palese) questo influisce ed in che modo.
Questo apre un'altro "interrogativo" (uso questa parola sempre per rispetto alla sezione), la nostra evoluzione, da qualsiasi catena sia venuta (es scimmia) avrebbe potuto procedere da sola? Intendo se l'animale (di qualsiasi tipo) pur avendo un'intelligenza la esprime, la sviluppa, la indirizza in un certo modo quando è a contatto con una specie superiore, noi siamo stati esenti da tale passaggio?

Era 21-05-2007 13.42.03

forse l' inferiore che frequenta il superiore (mica
sempre è il cane l' inferiore diavolo.g: ) ha più possibilità
di "crescere"....
magari non siamo stati esenti...poichè ai tempi (della
scimmia) c' erano scimmie appunto...e tra queste...
ce n' era una più sveglia...tipo la prima delle 100 .....
ed è da quella che è partito l' imput.......

per quanto riguarda gli animali domestici....purtroppo
oltre ad insegnargli a contare....gli passiamo anche i
malanni.....non ricordo dove lessi...(vedo se lo ritrivo)
che gli animali si ammalano sempre più...di malanni
umani....nonso.gif

Ray 21-05-2007 19.11.42

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 34140)
Questo apre un'altro "interrogativo" (uso questa parola sempre per rispetto alla sezione), la nostra evoluzione, da qualsiasi catena sia venuta (es scimmia) avrebbe potuto procedere da sola? Intendo se l'animale (di qualsiasi tipo) pur avendo un'intelligenza la esprime, la sviluppa, la indirizza in un certo modo quando è a contatto con una specie superiore, noi siamo stati esenti da tale passaggio?

Lo so che prima si dovrebbe rispondere al primo interrogativo... cioè SE è la vicinanza umana a permettere, o almeno agevolare, quella animale. Però anche a me è evidente sta cosa. Nel senso che sarebbe assurdo l'opposto. Anche solo rifacendosi alla capacità imitativa, che è scientificamente accettata, e considerando le azioni umane anche solo più complesse di quelle animali, sarebbe difficile da sostenere una non imitazione o un non tentativo di imitazione. In ogni caso chiunque abbia un gatto in casa (penso anche cani ecc, io ho gatti) sa che imitano.

Dando questo per buono anche il secondo interrogativo segue la stessa strada. Sarebbe perlomeno singolare pensare di essere da una parte i più evoluti, e dall'altra gli unici che non godono / non hanno goduto della "vicinanza" di altri esseri più "avanti". Tra l'altro questo porterebbe ad un'idea di evoluzione come meccanismo insito nell'essere che si evolve. Il che è come dire evoluzione meccanica e coatta. "Evoluzione" meccanica è una contraddizoine in termini.

Poi sto cane avrà fatto degli sforzi per imparare no? E noi saremmo gli unici a non doverne fare?

Sole 22-05-2007 23.00.53

Se gli animali hanno l'uomo come campo di influenza e imitazione, l'uomo chi ha?
Mi verrebbe da rispondere che ha uomini più evoluti di lui, ma allora anche gli animali hanno l'esempio di animali più intelligenti e con emozioni sviluppate più di altri.
Se venisse accettata questa visione allora a catena sarebbe conseguenza che l'uomo ha qualcosa di superiore a cui attingere, con (s)forza.
Si so che siamo in scienza ma sarebbe bello che finalmente la scienza studiasse l'uomo guardando i mondi sotto di lui.

'ayn soph 22-05-2007 23.41.06

Se vediamo il caso dal punto di vista delle specie ed evoluzione varie con scimmie che diventano uomini e così via, non è spiegabile la cosa se non con ripetizioni mnemoniche e ovviamente non pensate. Un cane non può fare 4+3 mentalmente, in questo caso. Se invece consideriamo il lato spirituale che invece esula dalla scienza è un altro paio di maniche.Spiriti individualizzati come noi e gruppi di spiriti che evolvono in individuali, dove si potrebbe presumere che il confine che separa i due livelli non sia netto e quindi ci potrebbero essere capacità che si avvicinano. Ma restano solo ipotesi.


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