Opposto, contrario e complementare
Sono termini questi che incontriamo spesso quando affrontiamo argomenti di un certo tipo, ad esempio a proposito della dualità etc.. Riflettendoci però almeno io non ho le idee tanto chiare, e nemmeno il dizionario mi ha aiutato in tal senso, li associa come sinonimi e le definizioni sono più o meno le stesse... ma perchè allora usare tre parole diverse?
Ho provato a fare degli esempi, in matematica ad esempio l'opposto di 36 è -36, mentre il suo contrario dovrebbe essere 63. Prendendo invece un monte, il suo opposto è una valle, mentre il suo contrario dovrebbe essere un monte orientato verso il basso (come una valle insomma, solo che la terra è al suo interno invece che intorno) L'opposto dell'amore è l'odio, ma il suo contrario allora? Sempre l'odio, o semmai l'indifferenza? Il complementare del rosso invece è il verde, ma il suo contrario e il suo opposto? Insomma, ho le idee confuse... Opposto e contrario possono coincidere in alcuni casi? E il complementare? Mi aiutate a fare un pochino di luce? :C: |
Mi viene da partire dal complementare perchè forse è il più facile da distinguere dagli altri e, in qualche modo, permette anche di capirli meglio.
Complementare è ciò che completa, appunto il complemento. Quindi si presuppone una cosa intera di cui viene preso un pezzo e il complementare di quel pezzo è quella parte che permette di ricostruire l'intero. Vale con gli angoli in geometria... il complementare di un angolo è quello che gli manca per formare un angolo retto (interessante... fare il retto... dritto, giusto...). Per i colori il rosso è complementare del verde perchè insieme danno la luce bianca (il filtro rosso davanti alla luce bianca da l'immagine verde sul muro), ossia la luce completa. Quindi qualcosa più il suo complementare da uno. |
Il complementare però mi sembra che esprima un concetto di unione, dove l'uno senza l'altro non sarebbe appunto completo.
Uomo o Donna possono essere complementare più che opposti. L'opposizione la vede invece più a qualcosa di negativo, come due forse che si oppongono incompatibili. Tuttavia nell'opposizione c'è il principio dello specchio. In ogni caso opposizione e contrario mi vengono uguali. Coraggio si oppone a Paura ed è contrario a paura, il complemento del coraggio è la prudenza. |
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In linea di massima la differenza è data dal fatto che i contrari si escludono a vicenda, gli opposti invece a vicenda si generano... abbisognano l'uno dell'altro per esistere. I poli opposti di un campo elettrico o le cariche opposte fanno si che esista un insieme polarizzato in cui gli opposti sono i due punti estremi. Nella monetina una faccia è opposta all'altra, mentre ad esempio lo spessore più una faccia è complementare all'altra faccia. Ovvero gli opposto non completano un ambito di esistenza, ma lo delimitano, indicando i punti entro i quali si manifesta quell'esistenza. In geometria ad esempio un segmento ha due punti (inizio e fine) che sono opposti e, all'interno dei quali, sta il segmento stesso. Quindi gli opposto permettono la manifestazione di qualcosa. Sono opposti cielo e terra, come principi, e tra loro il cosmo. Un qualcosa si dice che generi il suo opposto in quanto, determinando un limita all'ambito di manifestazione di qualcosa (che può essere anche una valutazione, come caldo-freddo) automaticamente produce anche l'altro estremo, senza il quale non avrebbe senso. Il contrario invece si regge da se... sono contrarie le seguenti affermazioni: A- Mario è un pinguino B- Mario non è un pinguino. Come si vede una esclude l'altra e ognuna si regge da se, non ha bisogno dell'altra per esistere. Comunque non sono concetti così immediati, anche e soprattutto perchè nel parlar comune spesso vengono usati a sproposito e si confondono... approfondiamo e facciamo esempi. |
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Potremmo allora dire, sempre riferito al coraggio: - opposto: paura - contrario: incoscienza - complementare: prudenza Per la coppia di complementari coraggio/prudenza sono quasi convinto siano corretti, mentre per gli altri due forse sono invertiti, non ne sono sicuro. Per capire meglio però contrario ed opposto basterebbe pensare ad un mobile. Se dico "mettilo all'opposto", intendo che devi spostarlo e posizionarlo sulla parete opposta, cioè specularmente a dov'era prima rispetto alla stanza, mentre se dico "mettilo al contrario" intendo che la sua posizione non cambia, lo devi girare rispetto a se stesso. Quindi per l'opposto c'è un'asse speculare esterno, mentre per il contrario l'asse è interno. Per quanto riguarda il complementare è giusto quello che dite, è il complemento per formare un "tutto", però non riesco a trovarlo in tutte le cose. Se prendo un accendino e lo spacco in due, la parte mancante sarà il complementare di quella che mi resta, non ci piove. Ma nel caso del numero 36? Sembrerebbe che non tutto abbia il complementare, eppure dev'esserci dal momento che ogni cosa esistente nel creato si è dovuta staccare dalla sua parte complementare per rendersi manifesta. Mi viene il sospetto che il complementare sia dato dal contrario ed opposto insieme. Con la prima rotazione interna ottengo il contrario, ma ciò non basta, lo devo girare anche specularmente rispetto all'asse esterno per ottenere il suo complementare. Nel caso del coraggio ad esempio col suo contrario ottengo l'incoscienza, a questo punto l'opposto dell'incoscienza è la coscienza, ed ecco saltar fuori dunque la prudenza (data dalla coscienza). Ma bon, sono ancora solo ipotesi... PS: Ho postato senza leggere Ray |
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Il discorso sulla paura è complesso e non è possibile, a mio avviso, deteraminare contrari e opposti in modo assoluto, ma occorre stabilire in merito a che cosa. Infatti non sta scritto da nessuna parte che una cosa non può avere più di un opposto se essa, per esempio, genera più ambiti di manifestazione, ovvero fa più cose. Anche se la comprensione completa di una certa cosa dovrebbe racchiudere in essa tutti i suoi aspetti e quindi anche in uno tutti i suoi opposti eccetera... ma nell'indagine forse ogni aspetto di qualcosa può avere un suo opposto. Se per esempio il coraggio è "avere paura ma fare lo stesso", allora la paura come suo opposto non è il sentirla e basta (la sente anche il coraggioso) ma il non lasciarsi dominare da essa. Quindi la paura potrebbe essere l'ente generante la manifestazione dove, per esempio, ad un estremo c'è il coraggio (faccio lo stesso) e all'altro estremo c'è il panico (mi blocco). Una cosa iportante è che tra due opposto/estremi sono possibili e manifestati tutti i gradi intermedi di quell'ambito... mi blocco un po' ma poi agisco, sto per agire ma mi blocco... insomma i due opposti agiscono dentro l'ambito ma vi sono esclusi e ogni punto all'interno conterrà diverse quantità di entrambi. Il contrario è il non-quellacosa. Quindi il contraio di paura è assenza della stessa, che la chiamiamo incoscienza, malfunzionamento dell'istinto o come ci pare. |
Io considererei i vettori e le traiettorie per cercare di capire queste distinzioni.
Contrario vuol dire andare contro, verso qualcosa o qualcuno. Se prendiamo una strada diciamo che l'automobile che ci viene contro va in senso contrario e poi appena ci in-contra in un punto in cui siamo ad uguale altezza inizia ad andare in verso opposto. Questo mi fa supporre che il verso contrario e opposto in un punto del piano si incontrano e in quel punto "0" il contrario (la macchina che ci viene incontro) diventa opposto (la macchina che vediamo dallo specchietto allontanarsi), cambiano polo o segno. Cioè contrario (prima): A---> 0 <---B mentre opposto (dopo): <---B 0 A---> Questo schemetto evidenzia anche come c'entrino gli assi spazi tempo e quindi la nostra dimensione duale dalla quale non si prescinde. Io credo che opposto e contrario siano complementari perchè l'uno esiste in conseguenza del verso dell'altro che insieme determinano se stessi. Cambia il punto di osservazione secondo me e il punto di vista è il punto "0" dal quale si determina il vettore e anche il polo. L'opposto e il contrario cambiano polo ma non verso e lavorano sullo stesso piano tridimensionale. Esitono se esiste l'altro. Se consideriamo solo il nostro piano di osservazione è come se il contrario per manifestare se stesso sul piano deve far ruotare questo piano ed invertire la posizione, ruotando il piano compie un giro completo in tutte le possibilità da 0 a 100 così che in se comprende e manifesta anche il complementare. Come dire che il complementare si manifesta solo attraverso l'opposto e il contrario. Mi è difficile da spiegare quel che mi passa, ci sto provando. Se prendiamo i colori su di un asse, il bianco e il nero sono estremi come punti e sono quindi sia opposti che contrari e si trovano alle estremità dei punti dell'asse, coincidono come opposti e contrari perchè essendo alle estremità si toccano diventando anche complementari in quel punto di unione che il punto 0. Se vogliamo che il punto estremo dell'asse (o bianco o nero indifferentemente) manifesti il suo contrario e anche opposto essendo valori estremi, l'asse necessariamente dovrà ruotare su stesso a 180° formando un semicerchio e così ancora per mostrare ancora il suo contrario e opposto, questa rotazione fa si che i colori incontrino anche continuamente il loro complementare. Ma non solo essendo estremi contrari ed opposti ed essendo le due estremità dell'asse, come un universo il iano si piega e i punti si incontrano formando in cerchio che ruotando crea una sfera che crea manifesta tutto in se. Il contrario e l'opposto in quel putno di unione formano il complementare. Purtroppo non riesco a trovare esempi di contrari. Ad esempio se dico il contrario di lampada come oggetto non posso affermare che esso sia qualunque cosa che non sia una lampada. Non sarebbe corretto perchè il contrario di una penna non è un tavolo o tutto ciò che non è una penna. Per cui credo che molte manifestazioni di contrari e opposti siano su piano impercettibile che regge equilibri sottili, oppure dobbiamo affermare che non tutto ha un suo contrario e un suo opposto e tale distinzione esiste solo per le forze e per i vettori non per tutto. Oppure ancora dobbiamo dire che il contrario di un bicchiere sono due bicchieri e/o nessun bicchiere m ail suo opposto e il suo complementare? Questo però ancora non è corretto perchè un bicchiere non è uguale a un altro bichiere per poterne definire la contrarietà per cui credo che anche la sostanza di un elemento che consideriamo sia da tenerne conto altrimenti entra in gioco anche la questione del diverso. |
Nell'esempio dell'armadio fatto da Kael però direi che
l'opposto è questo A----> 0 <-----B e il contrario è questo A <---- 0 ----->B In Astrologia l'opposizione, sono due pianeti le cui energie si scontrano l'una contro l'altro (come il primo esempio). Un altra teoria potrebbe essere quella dell'opposto contrario, e dell'opposto complementare: nel primo caso le forze che si scontrano sono opposte e contrarie ( incompatibili) nel secondo caso invece sono complementari ovvero si fondono. In ogni caso finchè le frecce vanno verso l'interno mi sembra che possa esserci unione, e canalizziamo il meglio di due energia opposte, mentre quando vanno verso l'esterno, avremmo uno squilibrio di entrambi i poli. In ogni caso ho visto che non sempre è facile fare gli opposti: prendiamo nord e sud, senza l'uno non esiste l'altro quindi sono complementari, ma sono anche opposti, ed il contrario di nord, è per forza sud. Con i colori è più facile perchè sappiamo quelli complementari, ma se io vi dico qual'è il contrario di verde ha senso? :C: |
Devo dire che ho capito poco ma mi interessa molto e quindi cerco di sforzarmi e ragionarci sopra.
Se esiste l'Amore esiste anche il suo opposto che è? Il non amore o la paura? Se mettiamo che è il non amore vuol dire che basta mettere il non per avere il suo contrario ma non il suo opposto. Contrario pare che sia contro l'aria andare contro corrente? Quindi andare contro qualcosa una tesi, un'idea dire il contrario. di ciò che afferma qualcuno. Questo vale per il non materiale e anche per il materiale perchè basta dire armadio e non armadio, o esiste o non esiste questo mi pare di dire sia il contrario. Ma quando diciamo hai messo la maglietta al contrario vuol dire averla indossata rovesciata. quindi forse usiamo male le parole non so, forse bisognerebbe dire messa al rovescio anche quando è il davanti messo al posto del di dietro, oppure invertita. Mi sa che parliamo malissimo almeno io e mi confondo da sola. Ritornando al discorso opposto vuol dire messo dall'altra parte oppure che sta di fronte, intatti la parola dice op posto come dire o sta qui o sta la, quindi in riferimento ad un posto o l'altro. Complementare pare dire che è com-insieme plem-piena mentare-mente come dire che fa il pieno, che riempie insieme ad altro rendendo il tutto. Tornando all'Amore il suo contrario sarebbe il non Amore il complementare del non amore è la paura e il suo opposto l'odio? Perchè si odia quando si ha paura di qualcosa. Per l'Amore invece complementare il coraggio e il suo opposto la pazienza? Se prendiamo le stagioni che formano l'anno che è il tutto gli opposti sono estate-inverno primavera-autunno i coplementari diventano per l'estate la primavera e per l'inverno l'autunno una stagione calda e l'altra fredda. Che rendono pieno il ciclo stagionale e consecutivo. In una giornata c'è il giorno e la notte che sono opposti ma esistono l'alba. il crepuscolo che sono intermedi e quindi complemantari? Ray ha detto che se filtro il tutto la luce bianca con il rosso mi ritrovo il verde che è complemantare del rosso e viceversa, quindi seguendo il discorso del 36 dall'intero (definito 100) trattengo quel numero ed ho il suo complementare che è la differenza 64. Ma come lo stabilisco l''intero e come lo trovo il complementare di ciò che non è numero o il tutto di un complementare? Sono in alto mare ($) |
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I contrari invece si escludono a vicenda, non possono essere opposti. Bello l'esempio della maglietta: se la metto al contrario non posso metterla alla dritta... o è così o è colà. Il problema sta nel fatto che ci si sta ostinando a trovare per forza degli opposti, dei contrari e dei complemetari a qualsiasi cosa, mentre, come diceva Sole, non sempre ci sono. Dipende da cosa si sta guardando e da come lo si guarda. Infatti Gris, la cosa dei numenri, se vai a rileggere quel che ho scritto, ho detto che 36 in se non ha complementari, 64 lo è solo se noi stabiliamo per qualche motivo un insieme di 100. |
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Allora è assodato che non tutto ha il contrario, l'opposto e il complementare e per ora mi fermo e aspetto. abbraccio: |
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Mi domando nella vita come noi manifestiamo i contrari, significa che davanti alla verità agiamo con menzogna? Oppure davanti all'odio agiamo con amore? Come si manifestano i contrari? :C: |
Per manifestare una qualità, devo trattenere il suo complementare, come ad esempio se voglio manifestare amore devo trattenere l'indifferenza, altrimenti se manifesto indifferenza non posso manifestare amore.
Uno richiede il trattenimento dell'altro. Non possono coesistere. Diverso invece il discorso per l'odio. Se sto manifestando odio, esso è comunque una forma d'amore, solo che è un amore "degenerato", che ha preso una strada diversa (ma che non ha perso di forza, altrimenti sarebbe indifferenza) rispetto alla spinta iniziale. Quindi diventa un'altra forza, a differenza di amore e indifferenza che invece sono le due metà della medesima forza (e quindi complementari). Ne deduco che l'odio è una forza opposta all'amore, e anche in questo caso il suo complementare è l'indifferenza (perchè come detto prima non posso manifestare odio se non trattengo indifferenza e viceversa, però posso benissimo manifestare odio e amore insieme... anzi, sono strettamente connessi perchè non posso odiare se anche non amo.. quindi sono imprescindibili) Direi quindi: odio <----- indifferenza -----> amore Se prolunghiamo le freccette sopra e le curviamo in modo da formare un otto roversciato (simbolo dell'infinito) otteniamo una specie di anello di Moebius, dove odio e amore vorticano insieme intrecciandosi continuamente ad ogni rotazione. Nell'immagine che ha postato Cat con le formichine (presa dall'Anello di Moebius, thread di questo forum), vediamo che quelle che percorrono esternamente la parte destra, si trovano poi a percorrere internamente la parte sinistra. Come se in un'emisfero l'odio fosse l'opposto dell'amore, mentre in quell'altro ne diventi il contrario... Fermo restando che l'indifferenza è il punto zero al centro, perchè non deve esistere per permettere tutto l'ambaradan delle formichine.... Boh, non so... spero almeno di aver incasinato un pochino icon_mrgr: |
Ho spostato in filosofia perchè è un 3d che ci sta bene.
Metto alcune considerazioni/definizioni sintetiche (che riprendono e sintetizzano anche cose che avete già scritto) da sviluppare: Complementare e opposto, in entrambi i casi ci sono due oggetti, entità etc, la differenza sta nel fatto che nel complementare si incastrano perfettamente dando vita insieme ad una nuova entità, in questa entità risultante tutto quello che manca ad uno dei due termini è presente nell'altro. Invece negli opposti potremmo dire che le due entità originali se messe insieme danno vita al non esistere della sua unione, scusate la brutta definizione, ma non mi viene di meglio ora, per capirci se prendo un +1 ed un -1 il risultato è 0, si annullano ed annichiliscono, cioè l'entità risultante non è di questa realtà. Quando le due entità si ritrovano all'interno di un ambiente chiuso da cui non possono scappare ecco che opposti e complementari coincidono, per esempio il maschile ed il femminile se valutati all'interno dell'essere o banalmente nella stessa persona/individuo hanno questa caratteristica, idem all'interno di una coppia legata (occhio alla parola), se non c'è questo legame invece all'incontro subentra l'annullamento Perchè due cose invece siano contrarie devono essere orientate verso due direzioni opposte, quindi due torce (pile elettriche) possono essere uguali, fare lo stesso tipo di luce ma farlo in direzione contraria. In sintesi estrema potremmo dire che complementare e opposto sono qualità dell'essere e contrari dell'avere. Per essere complementare a qualcosa sono fatto in modo tale che riempio tutte le parti che a quest'altra entità mancano per formare (insieme a me) una nuova unità Per essere opposto a qualcosa debbo essere fatto in modo tale che una faccia del mio essere si incastri, ma annulli e sia annullata al contatto nello stesso tempo, nella faccia di un'altro essere. Per essere contrario debbo avere delle qualità che si espandono in direzione opposta da un'altro cui sono appunto contrario Il discorso posto in questi termini credo sia molto interessante, soprattutto la comprensione dell'enorme possibilità che si viene ad avere in quei casi indicibili ove tutte e tre le definizioni coincidono. |
Si, credo che Uno abbia spiegato molto bene: mi vengono in mente sempre i colori complementari che visti insieme danno un senso di completezza: ad esempio l'arancione ed il celeste, o un prato verde con dei papaveri rossi.
Nella vita di tutti i giorni il discorso è più complicato, ad esempio datore e lavorante sono due opposti ma si dovrebbero completare, ma in alcuni contesti diventano due opposti. Qualcuno mi disse che chi segue consapevolemente la via del bene o del male è come se seguisse due rette parallele che mai si incontreranno ( i contrari?). In effetti una persona che persiste nell'onesta, e nell'altra che persiste sempre di più nella disonestà sono destinate ad allontanarsi sempre di più, e l'eventuale incontro crea una forte opposizione. L'onesto non sopporterà i metodi del disonesto, e quest'ultimo si sente limitato dal primo. Per quanto riguarda certi aspetti di noi invece, forse è il caso di farli incontrare, molto spesso invece certe parti di noi vanno al contrario: il corpo vuole una cosa, la menta un'altra, le emozioni un'altra ancora: partono tutte dallo stesso punto, ma vanno per direzioni contrarie. :C: |
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Se negli opposti ci si "perde" l'un l'altro come a perdere l'identità e ci si trasforma, nei complementari ci si integra e in queste due cose deve entrare anche il contrario che percorre le diversità, Insieme le tre (forze?) caratteristiche comprendono il tutto. Una di queste può essere la Trinità che è Una e Trina? |
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Però non capisco il passaggio dove dici che all'interno di un ambiente chiuso complementari ed opposti coincidono, in quel caso si incastrano perfettamente solo con una faccia o con tutto il loro essere? Citazione:
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Allo stesso modo se uno è pragmatico e l'altro è un contemplativo non hanno niente che li lega e questo è un motivo di annullamento niente li unisce non si incontrano mai. Citazione:
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Quando due persone opposte lavorano insieme in quel momento non sono più una e l'altra ma sono il lavoro che stanno facendo esse spariscono per diventare il fare. Citazione:
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PS: Si può dire che opposti e complementari siano due livelli di una stessa scala di valori? Voglio dire, dal livello più basso dove le entità si incastrano solo per una faccia, via via si sale aumentando il reciproco grado di "fusione" fino a diventare complementari perfetti (massimo grado della scala)? |
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Quel che mi è venuto e che forse mi vien più semplice esprimere, è passato-futuro, posto che possa rientrare. Sono contrari perchè scorrono in direzioni opposte, sono opposti perchè se si incontrano si elidono a vicenda, dando origine a qualcosa che esiste su un altro piano di realtà... l'attimo eterno. Sono complementari perchè assieme danno la totalità del tempo, riconducendoci, però per l'altra via, all'eternità vista come complesso. Da una parte l'attimo fermo, dall'altra il cerchio che gira. Mi rendo conto che probabilmente non è chiaro, forse sarebbe da meditarci su, ma credo di aver intravisto le strade diciamo intuitive che può aprire la tua considerazione. Infatti, anche solo da quanto ho accennato sopra, si può immaginarci che l'attimo lo posso cercare sia facendo incontrare passato e futuro, per esempio riuscendo a far coincidere le volontà (vedi altro tread) e quindi trovandomi a fare in accordo col Se (diciamo così), incontro che comunque li annulla sparandomi nella dimensione a-temporale del momento, dove posso viberlo davvero, sia mettendoli insieme, inglobandoli in me (vedi discorso copia della memoria che mi apre al futuro che arriva) e pigliando l'attimo dal'altra parte, dove è un anello. |
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Questa frase contiene sei parole. E' palesemente falsa, dato cher ne contiene solo cinque. QUINDI dovrebbe essere vero il contrario. icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: |
Confesso.
Continuo a non capire piango.gif Continuo a vedere opposto e contrario letteralmente diversi ma in pratica non riesco a capire gli esempi. Per i complementari ancora ancora, ci siamo. Un conpletamento,un questo ce l'ho io e quell'altro ce l'hai tu... Ehm...però anche qui se immagino una persona che mi completa la immagino con dei tratti tali da essere diversa da me ma nei tratti opposta a me. Come dire, se io sono una persona frettolosa essa sarà quieta così che queste nostre due caratteristiche...contrarie? opposte? completino i vuoti. Nel caso dei tratti personali, mamma chioccia e bimba sperduta ad esempio sono detti opposti perchè sono due manifestazioni che si trovano su due lati estremi..quindi non cono anche contrarie? o per essere contrari dovrebbere essere mamma chioccia e mamma insensibile ad esempio? Cioè nel caso degli opposti sono due situazioni apparentemente diverse mentre nei contrari sono la stessa cosa ma su punti diversi? piango.gif scusate, un pò intuisco ma non riesco a comprenderla bene. Per esempio, essere pigni, l'opposto sarebbe essere sempre in movinento mi verrebbe da dire ma quello è il contrario, no? help!! |
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