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Astral 07-06-2008 08.55.50

Quale paese emigrare?
 
Mi domandavo secondo voi qual'è il paese dove è possibile emigrare dall'Italia, valutando tutti i suoi pro e i contro?

Parlando invece delle regioni, secondo voi, qual'è la più vivibile?

Devo essere sincero che a me la capitale m'ha proprio stufato.icon_mrgr:

Grey Owl 07-06-2008 10.49.07

Ma sia Astral che avrei detto la capitale?...hahahaha

A parte gli scherzi, ritengo che dipenda da cosa ti muove. Emigrare perchè non ti trovi bene dove sei oppure perchè vuoi conoscere altri popoli e culture? Conosco un ragazzo che ha dato l'aspettativa nel suo posto di lavoro ed è andato a vivere aLondra per un anno (faceva il lavapiatti in un ristorante italiano e si pagava l'affitto) ma poi è tornato.
Penso che non è dove vai ma perchè lo fai.

Astral 07-06-2008 10.54.39

Il problema è principalmente il lavoro e la sua qualità, e ovviamente poi c'è il fatto di conoscere anche nuovi popoli, nuovi posti ma principalmente è la possibilità di poter costruire una vita, cosa che in questo paese, mi sembra piuttosto improbabile, e sopratutto la possibilità di andarmene in posti migliori, nel caso la condizioni peggiori ancora di più...

Dove sto io poi c'è il problema insopportabile del traffico e del parcheggio, che sebbene c'è dapertutto, qui si sfiora proprio l'assurdo.

Poi vabbè lasciamo la mentalità di qui.. ma questo è terziario perchè le persone con cui stai bene e con cui stai male, le trovi dapertutto.

Uno 07-06-2008 11.56.57

Tenendo presente che tutto il mondo è paese e quindi il paradiso non esiste da nessuna parte:
All'estero io andrei nel nord Europa, ho sentito (non posso dire di aver toccato con mano però) che nei paesi scandinavi c'è un livello di civiltà, di benessere, di comunità etc.. molto alto. Lo Stato tassa pressapoco come qui da noi ma ti da tutto il necessario per vivere dignitosamente.
Se non avessi una situazione lavorativa avviata qui ci farei un pensierino, almeno mi informerei
Rimanendo "in Italia" il massimo sarebbe S.Marino, però non è facile per nulla trasferircisi, si può prendere la cittadinanza solo sposando un residente o non mi ricordo come altro, mi sembra qualcosa tipo lavorarci con permessi per non so quanti anni, depositando una cert a cifra etc... qualcosa del genere.
Oppure come seconda scelta in Italia mi sposterei su una cittadina con meno di 50.000 abitanti, scelta che molti italiani hanno fatto negli ultimi anni (tra l'altro pure io, una ventina di anni fa, anche se non volontariamente ma spinto da circostanze), la qualità della vita è senz'altro migliore, oggi con tutti i centri commerciali non c'è neanche più il problema di essere all'età della pietra, anche se purtroppo un pò il traffico e la delinquenza aumenta ma non ai livelli delle grandi città.

griselda 07-06-2008 12.29.29

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 54626)
Mi domandavo secondo voi qual'è il paese dove è possibile emigrare dall'Italia, valutando tutti i suoi pro e i contro?

Parlando invece delle regioni, secondo voi, qual'è la più vivibile?

Devo essere sincero che a me la capitale m'ha proprio stufato.icon_mrgr:

Essendo emigrata anche io da una grande metropoli quello che ti posso dire e di vedere a cosa sei abitutato e a cosa farai fatica a rincunciare. Se ad esempio non hai l'auto e per un po' non l'avrai è chiaro che dovunque tu ti sposti dovrai trovare un paese o una cittadina che abbia comunque dei buoni servizi.
Se ami il divertimento che nei dintorini ci sia e che non debba dannartici per raggiungerli.
Insomma i dipende dai tuoi bisogni che tra l'altro cambiano e non sono mai gli stessi, ma bon almeno averci pensato.
Comunque ripeto quello a cui punterei sono i servizi che ad esempio in alcuni paesini ancora oggi scarseggiano.

Per la regione credo che la Toscana o l'Emilia siano le più avanzate ma magari è una mia idea. Dove nella gente è ancora presente la cordialità.

Non sottovaluterei il panorama ahah questo è un mio chiodo fisso,icon_mrgr: che mette di buon umore anche durante una giornataccia.

All'estero? Solo per le vacanze, troppe differenze tra noi e loro a partire dal clima a ciò che rappresenta in loro quel clima.
Scusa Astral ma non ti sono di molto aiuto lo so.
abbraccio:

Astral 07-06-2008 12.43.29

Io non cerco il paradiso, però migliorare la propria qualità di vita, penso che sia anche un modo di prendersi cura di se stessi. Riflettevo anche se questo poteva essere uno spunto per guardarmi dentro e capire cosa c'è che non va.. o se è una via di fuga.

Il fatto di vivere in una città presa da assalto da ( senza razzismi) extracomunitari, gente del sud, gente della periferia, mi sembra come se quasi implodesse ed è normale che seppure ci sono tante opportunità, tante sono anche le domande. E purtroppo qui mi sento come se fossi di troppo..

Umbria e Toscana mi sono sempre piaciute: mi ricordo che mi stancavo meno a fare 40 km con la macchina per quelle strade immezzo al verde, che 5 km da casa mia, ad un qualsiasi posto...

Per i paesi scandinavi concordo con Uno, e forse mi troverei anche bene, ma devo tener conto che potrebbe essere meglio fare un cambiamento non troppo radicale, dato che poi mi trasferirei pure con la mia famiglia di nascita.
Per l'estero avevo pensato anche alla Svizzera, dove in alcuni parti si parla italiano, ma ho visto che ci vogliono molti veti, e potrebbe essere pesante l'inserimento.

Ci penserò un attimo, tanto ancora per un po', devo rimanerci qui, grazie dei consigli.icon_mrgr:

Sole 07-06-2008 15.51.01

Mi trovo d'accordo con Uno sui piccoli centri che non vuol dire per forza un paese. CI sono cittadine in Italia come ad esempio Siena che soen a portata di uomo e non soffocano e assordano come Roma. Anche io sono emigrata da Roma ad un città a misura di vita civile chi mi chiede come ho fatto a lasicare le opportunità di Roma rispondo che qui respiro aria... e non ho bisogno di cambiare locale ogni sera. Ma le mie esigenze erano diverse e soprattutto c'è da tenere in conto che bisogna avere un mestiere reciclabile che non comporti il rischio di non avere entrate.
Vicino Roma ci sono centri come Viterbo o località nella Sabina che sono abitabilissimi e permettono una vita dignitosa, dove le case non costano eccessivamente, anzi..

All'estero non è che hai differenze.. tutto il mondo è paese e le metropoli sono più o meno simili, Parigi da turista dopo tre giorni puzza e Londra è invivibile nel centro quindi sempre di piccolo centro parliamo. Per le tasse, siamo più o meno allineati con l'Europa in generale a parte all'est, l'unica, non indifferente, cosa è che in parecchi paesi, soprattutto al nord come diceva Uno, la spesa pubblica viene ridistribuita nel pubblico e non sparisce..

Comprendo benissimo l'intollerabilità della grande città... distanze troppo grandi, gente troppo stressata, macchine... troppe macchine... solo macchine. Ma il Lazio te lo continuo a consigliare visto che sei di zona.
Dove abiti tu tanti sbocchi non ce ne sono ma volendo...

:C:

Ray 07-06-2008 18.21.15

Pare, da una serie di statistiche ma non ho idea di come le tirino fuori, che la regione italiana con la qualità della vita più alta sia il trentino... uno dei parametri è il tasso di disoccupazione (li il più basso d'Italia) e il reddito.

Come paesi concordo con Uno... Svezia, Norvegia, Finlandia eccetera pare siano più "civili", con milgiori servizi e possibilità.

Astral 07-06-2008 18.23.00

Ti ringrazio Sole, io poi sono fortunato che non sto completamente al centro ( e già è comunque invivibile), ma quando trovo qualcosa di decente, è sempre a due ore di distanza ( paradossalmente arriverei a Perugia).

Non mi illudo che da altre parti magari è meglio per il lavoro, però non ho capito bene l'ultima frase che hai lasciato in sospeso.icon_mrgr:

Credo che escluderei per il momento l'estero, è un cambiamento troppo radicale, mi sentirei un po' sradicato dal suolo.

Invece il consiglio di salire dal lazio settentrionale, potrebbe essere una buona cosa, e oltretutto per chiarire le idee potrebbe essere comodo una breve ispezione sul territorio per toccare con mano.

p.s: Siena e le terre circostanti sono ideali, le amo.

RedWitch 07-06-2008 18.57.34

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 54631)
............
Oppure come seconda scelta in Italia mi sposterei su una cittadina con meno di 50.000 abitanti, scelta che molti italiani hanno fatto negli ultimi anni

A me questa è la scelta che al momento alletta di più e che sto vedendo parecchi amici che l'hanno fatta o la stanno facendo (cercando casa fuori città) che nei giovani questa esigenza sta crescendo... Anche se non vivo in una metropoli, lo smog, il traffico, la gente che corre non sa nemmeno dove.. sono tutti ottimi motivi per chi è cresciuto in città di volersi trasferire in un posto più tranquillo.. se me le avessero chiesto non più di 5 anni fa, avrei detto che la città comunque ha un sacco di comodità (a partire dal supermercato sotto casa) e che non mi sarei spostata.. oggi se potessi me ne andrei di corsa da qui e spero di poterlo fare entro pochi anni. Una bella casetta nel verde, un giardino.. credo che la qualità della vita cambi decisamente, e penso che varrebbe anche la pena di accollarsi un po' di km per andare al lavoro in cambio di quella tranquillità la sera e nel tempo libero.

Potendo sceglierei Trentino, Valle D'Aosta ma anche la campagna Toscana è meravigliosa, niente città, nemmeno se piccole..

Come Paesi stranieri non saprei, a parte qualche viaggio all'estero non ho visto molto, mi era piaciuta moltissimo la parte del cantone tedesco della Svizzera , c'è tantissimo verde e i paesaggi sono splendidi.. ma di più non so non saprei se la qualità della vita è buona.

Shanti 09-06-2008 23.32.02

Citazione:

Originalmente inviato da griselda
Insomma i dipende dai tuoi bisogni che tra l'altro cambiano e non sono mai gli stessi, ma bon almeno averci pensato.

Ecco sono d'accordo con te, dipende da che cosa uno cerca. Quando mi domandano, e capita spesso, chi me l'ha fatto fare di trasferirmi così lontano da dove stavo, in questo posto dove sembra "che non ci sia niente" io rigiro la domanda: che cosa manca? Ok sono d'accordo sul lavoro che scarseggia, ma quello un po' dappertutto e dipende sempre da che tipo di lavoro ti interessa svolgere. Ma quando sento dire che manca il divertimento, la gente, il movimento e lo svago allora non capisco io, perchè se per divertimento si intende passare la serata in un locale, o comunque in posti affollati a me non interessa. Di una cosa sono certa, anche se può sembrare una sciocchezza: se non ci fosse stato il mare non ci sarei venuta, e pazienza se non è che lo vedo più di prima quando ero costretta a farmi due o tre ore di autostrada solo per riempirmene gli occhi e respirarlo. So che è qui a due passi e che se ne sento il bisogno, e a volte capita, ci posso andare in qualunque mese dell'anno e a qualunque ora del giorno o della notte, e soprattutto senza trovarci la folla nemmeno ad agosto volendo.
Quindi per comodità sono finita qui, ma avrei fatto un pensierino anche sulla Toscana, mi era piaciuta tantissimo la zona di Grosseto e la sua gente.
Più in su fa troppo freddo, anche all'estero non penso che starei bene nei paesi del nord Europa per lo stesso motivo brrrrr icon_mrgr: meglio la Spagna ma mi sa che cambia poco.

dafne 10-06-2008 01.02.25

Ricordo che quando ho cominciato a macinare la separazione volevo farmi una valigia e scomparire nella notte. Dio solo sà in quel periodo quante volte mi sono alzata e quante volte mi sono rimessa a letto vicino ai miei figli. Alle volte la fuga ci sembra davvero l'unica strada. Comunque..
Io mi trasferirei o in Irlanda o in Scozia..ma più per un desiderio che ho che per motivi oggettivi. Mi piacciono gli irlandesi, quelli che ho conosciuto erano tutti spiritosi e pur essendo chiassosi non erano quasi mai maleducati. In Val d'Aosta ci ho vissuto sei mesi, nella zona di Courmayeur, poi sono fuggita icon_mrgr: troppo freddo, sia il clima che le persone, li se non sei un valdostano doc non sei nessuno (o un calabrese, ce ne sono tantissimi in quella zona) capaci quasi di non salutare, la casa non te la danno per più di un anno se non hai la residenza e se non hai una casa non ti danno la residenza diavolo.g: bello vero?
In Svizzera conosco la zona di confine perchè mia sorella vive e lavora lì da qualche mese (posso informarmi se ti serve) sono molto ligi alle regole, se i negozi chiudono alle 17.30 (anche i centri commerciali e l'Ikea, visto con i miei occhi) alle 20 cominciano a dirtelo e alle 25 le guardie cominciano a sollecitarti verso le casse. Alle 30 sei fuori e se hai dimenticato di riportare dentro il carrello com'è successo a noi devi trovare una guardia gentile o ciccia. C'è di buono che sono in genere molto educati.
Per caso necessità piacere sono finita a vivere in un paesino vicino al lago questo mi consola quando mi vien voglia di mare e la vita qui è ancora alla portata di tutti, tranquilla (vabbè, durante la stagione turistica bisogna evitare certi luoghi ma si sà)
Mi sono spostata parecchio negli ultimi anni e anche da bambina ci sono stati dei trasferimenti per cui non esiste davvero un posto che chiamerei casa, non ancora. Se non hai di questi legami puoi pensare di partire ma se sei legato al posto dove sei cresciuto e soprattutto se pensi di portare i tuoi con te verifica che sia possibile e desiderato recidere quel legame. Non è cos' semplice. Ne ho visti tanti non riuscire a vedere il bello del posto dove vivevano perchè "la loro casa" era molto meglio. abbraccio: magari sconfinare un pò dal centro caotico ti sarebbe sufficiente no? fiori.gif

filoumenanike 24-12-2008 01.05.59

scegliersi un altro posto per vivere dipende solo da noi, se veramente abbiamo il desiderio di stare lontano dal caos della città, lontano dallo smog, si fa del tutto pur di allontanarsene. già da molti anni ho scelto di vivere a 15 km dalla città, vivo in umbria e ho scelto di stare in un antico borgo medievale, le auto non ci possono arrivare e siamo costretti a camminare un pò in salita per arrivare a casa, ho tutte le comodità della vita di oggi meno il supermercato sotto casa o il teatro vicino o la discoteca, ma ogni volta che torno a casa mi sembra di stare in vacanza, le persone che mi vivono vicino danno ancora importanza ai rapporti umani e ci si incontra e ci si chiama solo per salutarsi e sapere come stiamo. nonostante il parere contrario di tutti i parenti abbiamo vissuto anni veramente sereni a nostra misura.
per quanto riguarda l'estero è pur vero che il nord europa ha un grado di servizi decisamente migliori di noi, ma dopo un pò di tempo che li senti parlare, con quel loro suono clackeggiante, capisci di essere uno straniero e sempre lo sarai, hanno spazi e paesaggi bellissimi ma sono pochi e tanto soli, tranne nei grandi centri... ho degli amici che di contro, in età matura, si sono trasferiti nelle isole canarie dove hanno creato una loro piccola attività e si trovano molto bene, una ragazza, appena laureata si è trasferita in isole lontane sperse nel pacifico e vive insegnando nuoto subacqueo...c'è da scegliere...buona fortuna!

Astral 31-05-2011 12.34.57

Penso che l'estero sia una decisione troppo drastica, in ogni caso credo che l'Italia gode di tante ricchezze, ci sono posti bellissimi, dove le case costano la metà di qui, e questo mi fa riflettere sul fatto, che non è vero che dove le case costano di più si stia meglio.

Edera 31-05-2011 13.19.58

Senza ripetere mi accodo a Uno e Ray, anch'io andrei al Nord Europa, così non mi sento più dire che non sono italiana icon_mrgr: Scherzo i motivi reali li hanno già detto negli altri post.

Paesetti piccoli.. Venite tutti in Val Padana, nutrie e pipistrelli assicurati.

Astral 31-05-2011 14.33.39

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 100542)
Senza ripetere mi accodo a Uno e Ray, anch'io andrei al Nord Europa, così non mi sento più dire che non sono italiana icon_mrgr: Scherzo i motivi reali li hanno già detto negli altri post.

Paesetti piccoli.. Venite tutti in Val Padana, nutrie e pipistrelli assicurati.

il problema dell'estero è la lingua, e un cambiamento che per noi italiani forse è troppo radicale, inoltre sembrerebbe che non sia cosi facile trovare una posizione li. C'è un po' il mito che sia più facile trovare lavoro all'estero, io parto dal presupposto che non ci sono paradisi e che si ha bisogno sempre di conoscenze e sponsor.

Ho aperto questo topic, perchè dove sono ora come ora mi arriva tutto il caos della roma, senza goderne i privilegi. Metterci più di un ora per entrare in città è troppo e i mezzi fanno schifo, sono mal collegati.

Edera 31-05-2011 17.31.00

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 100545)
il problema dell'estero è la lingua, e un cambiamento che per noi italiani forse è troppo radicale, inoltre sembrerebbe che non sia cosi facile trovare una posizione li. C'è un po' il mito che sia più facile trovare lavoro all'estero, io parto dal presupposto che non ci sono paradisi e che si ha bisogno sempre di conoscenze e sponsor.

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In ogni posto ci sono i suoi pro e i suoi contro, nei paesi del nord Europa non è semplice trovare lavoro però qualche possibilità in più c'è, manca ad esempio tutta la raccomandazione che c'è qui. La lingua è un problema ma credo dipenda tutto da quanta forza ha il motore che ci muove quando compiamo scelte come queste, magari si può imparare e vivendo lì viene più facile.
Certo se dovessi farlo io ad esempio, che l'inglese lo so così e così, dovrei adattarmi a fare qualche lavoro tipo cameriera o simili, finchè non imparo la lingua per poi cercare altro. Insomma bisogna mettere un po' sulla bilancia quello che abbiamo rimanendo e quello a cui andremo incontro in un paese straniero. Se uno in Italia sta davvero male, il modo per andare altrove lo trova, se uno invece sta benino, magari ha un lavoro che piace sì e no, una ragazza/o che potrebbe funzionare ecc.. E' più difficile:)
Comunque anche in Italia ci sono posti carini, lontano dalle grandi città, se non si è tipi molto 'metropolitan' che amano aperitivi, feste, e quant'altro, c'è più di qualche paesetto da prendere in considerazione


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