Ermopoli

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dafne 15-01-2010 14.52.37

cara mamma
 
Tento di scrivere, vediamo se stavolta riesco a cavarne qualcosa di utile.

Si è scritto altrove che tutti nella vita almeno una volta hanno desiderato di uccidere il padre (o qualcosa di simile)

Vale anche per la mamma?

Perchè oggi perchè mi ci sono trovata mi accorgo che è fortissimo il desiderio di distruggerla dry.gif

Parallelamente mi rendo conto che non è la persona in quanto tale, non le farei mai volutamente del male, ma l'insieme di cose che questa relazione mi porta sù.

Tutto guano da spalare :(

Oggi non mi aspettavo che mi aiutasse eppure ci sono rimasta malissimo lo stesso quando mi ha detto che non si sentiva di darmi una mano guardando i bimbi.
Razionalmente la capisco, lo accetto anche, ma emotivamente mi fà oscillare tra la rabbia e la solta delusione.

Solita.

Mi sento un mostro a dirlo ma delle volte la detesto, detesto il suo modo di disapprovarmi anche senza parlare, la sua incapacità di capirmi (di accogliermi quindi?) la sensazione che si nasconda sempre dietro le sottane di mia sorella, la percezione di non poterle affidare una confidenza nè di poter essere semplicemente creduta (c'è sempre qualcosa che nascondo secondo lei/loro).

La sento lontana, astrusa, diversa da ogni cellula del mio essere eppure per buona parte, almeno nelle manifestazioni pratiche, condividiamo le stesse scelte, le stesse pippe, gli stessi meccanismi di vita.

Per buona parte..per quelle soprattutto legate alle relazioni con gli uomini (di coppia intendo, l'amicizia col maschile per lei è semplicemente impossibile)

Se ci penso me la sento come se mi avessero impiantato un organo e fossi in fase di rigetto ma assumendo farmaci per bloccarlo...vabbeh...non rende bene..comunque..si può dire?...magari no..ma la detesto.
Non riesco che a dire che la rispetto ma la frase "ti voglio bene" legata a lei mi fà innervosire all'ennesima potenza piango.gif e poi ci stò male...

:U e adesso questa cosa come la prendo? Che ne faccio?

Ray 15-01-2010 16.02.11

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79433)
Si è scritto altrove che tutti nella vita almeno una volta hanno desiderato di uccidere il padre (o qualcosa di simile)

Vale anche per la mamma?

Per la mamma almeno dieci volte. icon_mrgr:


Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79433)
:U e adesso questa cosa come la prendo? Che ne faccio?

Beh te la guardi sempre meglio, pian pianino ma con forza e coraggio e, se riesci, ti guardi cambiare mentre lo fai.
Hai sturato una cosa grossa e difficile, brava. C'è dell'altro che uscirà se continui. Poi ne parleremo (almeno per quanto mi riguarda) se vorrai, per adesso mi viene da dirti solo che hai fatto un buon inizio, e chi ben inizia...

abbraccio:

filoumenanike 15-01-2010 17.04.53

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79433)
Si è scritto altrove che tutti nella vita almeno una volta hanno desiderato di uccidere il padre (o qualcosa di simile)

Vale anche per la mamma?

Perchè oggi perchè mi ci sono trovata mi accorgo che è fortissimo il desiderio di distruggerla dry.gif

non so se possa consolare ma anche io e con me mia sorella avvertiamo la stessa sensazione nei confronti di nostra madre.
Donna difficile da gestire, da accettare, al punto che a volte ci chiediamo come sia possibile essere nate da lei, così completamente diversa da noi!
Desiderio di sopprimerla no...ma di allontranarla sì...e poi il senso di colpa, quella è mia madre ed è pure anziana, accidenti penso che sia tutta colpa mia, torno a parlarci e neppure due parole che litighiamo di nuovo, che disperazione!

Era 15-01-2010 21.37.36

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79433)

Vale anche per la mamma?


:U e adesso questa cosa come la prendo? Che ne faccio?

Come dice Ray almeno dieci volte...per quanto mi riguarda quelle dieci per dieci...

Ci ho messo un sacco di tempo un' eternità di anni a capire se non a comprendere certi atteggiamenti di mamma..
L' unica cosa che ho raggiunto per calmare il rancore (la non frequentazione non aiuta ma ingigantisce) è stato farne a meno (troppo facile visto che la 'distanza' l' ha messa lei)...tuttavia ho tentato di accettare le cose come stavano..tentato si..perchè di tanto in tanto ancora fa capolino..la rabbia mica mammà..

E visto che mi chiami strega icon_mrgr: faccio la strega diavolo.g:
sei una donna sei adulta se proprio deve montarti la rabbia che sia perchè non ti danno quel lavoro..non perchè lo perdi per un mancato sostegno..muovi il c..oso icon_mrgr: e organizzati...


spe prima mi martello.: poi ti abbraccio:

griselda 15-01-2010 22.16.59

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79433)
Si è scritto altrove che tutti nella vita almeno una volta hanno desiderato di uccidere il padre (o qualcosa di simile)

Vale anche per la mamma?

Uhm certo che sì, (I maschi i padri e noi per non far differenze le madri?ahah)io la volevo uccidere già a undici anni ahah poi l'ho uccisa dentro di me il che è forse ancora peggio. Ho vissuto al contrario di come era lei, proprio perchè la detestavo. Non capivo perchè non gli piacevo, perchè faceva differenze tra me e mio fratello. Perchè rideva e faceva la madre affettuosa con un bambino estraneo che curava per denaro. Ma si perdeva in scioglimenti vari solo con i bimbi degli altri mentre noi nel vederlo morivamo di gelosia.
Poi l'ho anche capito il perchè ma non è che mi abbia fatto meno male.
Non è mai riuscita a farmi sentire amata, poter sbagliare era impossibile senza essere denigrata, picchiata e umiliata e lasciata marcire in un angolo con mille paure. Doveva metterti in ginocchio umiliarti allo spasimo per poi riprendere a rivolgerti la parola. Non essere perdonata per me è qualcosa di atroce.
Un bel giorno come dicevo ho messo le distanze tra me e lei, non fisiche ma mentali e, ingannandomi anche, sentimentali, perchè questo volevo che smettesse di farmi soffrire di farmi male.
Non ha mai smesso, non ci è mai riuscita e nonostante tutto ha condizioanto la mia vita e le mie scelte, perchè? Perchè inconsciamente volevo piacerle, volevo essere amata.
Quando stavamo insieme non la reggevo neppure per un minuto alla prima parola fuori posto ce la mandavo, e lei teneva il solito muso, ma io me ne fregavo e uscivo tornando quando volevo e facendo quello che volevo. Avevo perso il rispetto e non solo il suo anche quello di un padre che non sapeva bene da che parte stare e non prendeva mai una posizione, osservava gli eventi in silenzio per poi magari sbottare per una minima stupidaggine.
Io avevo preso il potere e il sopravvento sulla mia famiglia e questo avrebbe potuto condurmi allo sbando ma la mia santa paura mi ha preservato da mali peggiori di quelli che ho vissuto.
Mia madre è stata con me per il tempo della malattia sino alla sua morte, ho fatto quello che dovevo ma non perchè sentivo di farlo. Pur essendo malata e accettata in casa riusciva a comportarsi come in passato, cercando addirittura di frammettersi tra me e mio marito con calunnie.
Non mi vergogno a dirlo ma io non la volevo l'ho fatto perchè come sempre davanti a delle scelte non mi impogno e lascio che scelgano per me, per questo motivo sono stata con lei sino all'ultimo respiro.
Quando l'ho vista spaventata e piccola piccola, mi sono resa conto che dentro di lei vivevano mille paure, che nascondeva con la sua aggressività, era un esserino indifeso, che per sopravvivere al ciò che aveva vissuto aveva costruito una corazza e con quella si difendeva da se stessa colpendo a destra e a manca chiunque le capitasse tranne i bambini sino ai tre anni.
Ora sento molto meno quell'odio ma non so se è perchè ho visto alcune delle sue dinamiche e so perchè e da dove arrivavano anche se era ingiusto il suo comportamento, so che non poteva fare divesamente manco si rendeva conto di aver rovinato ogni componente della sua famiglia.
Oppure perchè essendo morta non potendoci più interagire ricordo ma non mi fa più tanto soffrire, la rabbia invece la sento quando non riesco ad essere come vorrei e mi vedo assomigliarle li per un attimo mi perdo poi però capisco che devo accogliere me per quella che sono, altrimenti farei come ha fatto lei.

nikelise 16-01-2010 18.20.34

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 79446)
Uhm certo che sì, (I maschi i padri e noi per non far differenze le madri?ahah)io la volevo uccidere già a undici anni ahah poi l'ho uccisa dentro di me il che è forse ancora peggio. Ho vissuto al contrario di come era lei, proprio perchè la detestavo. Non capivo perchè non gli piacevo, perchè faceva differenze tra me e mio fratello. Perchè rideva e faceva la madre affettuosa con un bambino estraneo che curava per denaro. Ma si perdeva in scioglimenti vari solo con i bimbi degli altri mentre noi nel vederlo morivamo di gelosia.
Poi l'ho anche capito il perchè ma non è che mi abbia fatto meno male.
Non è mai riuscita a farmi sentire amata, poter sbagliare era impossibile senza essere denigrata, picchiata e umiliata e lasciata marcire in un angolo con mille paure. Doveva metterti in ginocchio umiliarti allo spasimo per poi riprendere a rivolgerti la parola. Non essere perdonata per me è qualcosa di atroce.
Un bel giorno come dicevo ho messo le distanze tra me e lei, non fisiche ma mentali e, ingannandomi anche, sentimentali, perchè questo volevo che smettesse di farmi soffrire di farmi male.
Non ha mai smesso, non ci è mai riuscita e nonostante tutto ha condizioanto la mia vita e le mie scelte, perchè? Perchè inconsciamente volevo piacerle, volevo essere amata.
Quando stavamo insieme non la reggevo neppure per un minuto alla prima parola fuori posto ce la mandavo, e lei teneva il solito muso, ma io me ne fregavo e uscivo tornando quando volevo e facendo quello che volevo. Avevo perso il rispetto e non solo il suo anche quello di un padre che non sapeva bene da che parte stare e non prendeva mai una posizione, osservava gli eventi in silenzio per poi magari sbottare per una minima stupidaggine.
Io avevo preso il potere e il sopravvento sulla mia famiglia e questo avrebbe potuto condurmi allo sbando ma la mia santa paura mi ha preservato da mali peggiori di quelli che ho vissuto.
Mia madre è stata con me per il tempo della malattia sino alla sua morte, ho fatto quello che dovevo ma non perchè sentivo di farlo. Pur essendo malata e accettata in casa riusciva a comportarsi come in passato, cercando addirittura di frammettersi tra me e mio marito con calunnie.
Non mi vergogno a dirlo ma io non la volevo l'ho fatto perchè come sempre davanti a delle scelte non mi impogno e lascio che scelgano per me, per questo motivo sono stata con lei sino all'ultimo respiro.
Quando l'ho vista spaventata e piccola piccola, mi sono resa conto che dentro di lei vivevano mille paure, che nascondeva con la sua aggressività, era un esserino indifeso, che per sopravvivere al ciò che aveva vissuto aveva costruito una corazza e con quella si difendeva da se stessa colpendo a destra e a manca chiunque le capitasse tranne i bambini sino ai tre anni.
Ora sento molto meno quell'odio ma non so se è perchè ho visto alcune delle sue dinamiche e so perchè e da dove arrivavano anche se era ingiusto il suo comportamento, so che non poteva fare divesamente manco si rendeva conto di aver rovinato ogni componente della sua famiglia.
Oppure perchè essendo morta non potendoci più interagire ricordo ma non mi fa più tanto soffrire, la rabbia invece la sento quando non riesco ad essere come vorrei e mi vedo assomigliarle li per un attimo mi perdo poi però capisco che devo accogliere me per quella che sono, altrimenti farei come ha fatto lei.

Caspita Gris mi sembra di sentire quello che direbbe mia sorella.
Poi e' sorprendente che gia' 3 donne del forum abbiano lo stesso problema nei confronti della mamma .
Pero' non riesco a capire come possa fare tanto male una mamma oppure non riesco a capire come questo risentimento possa durare fino ad eta' avanzata .
Ne' come questo rapporto tra madre e figlia possa rovinare anche i rapporti tra i fratelli .
Io sono piu' piccolo di 5 anni rispetto a mia sorella beh non mi ricordo un'affettuosita' sua nei miei confronti ,
Deve avercela con me come con la madre .
Mia sorella era legatissima a mio padre ed estranei dicono che era gelosa di mia madre .
Altri estranei dicono che io ero il cocco di mamma ma compensava mio padre che a detta di mia madre viziava mia sorella .
Io pero' della predilezione maggiore di mio padre per mia sorella non mi sono proprio accorto .
Mio padre mi ha insegnato molte cose e rimpiango quando era efficente col corpo ma soprattutto con la mente .
Io credo che le nostre donne/mamme scontino una mancanza di struttura unitaria della personalita' dovuta alla totale dipendenza dall'uomo di casa allo stesso modo di come tante mamme oggi si sentono sdoppiate e insoddisfatte del loro ruolo contemporaneo di mogli madri lavoratrici sfruttate .

Se penso all'archetipo che ha guidato la vita di mia madre vedo quello di una schiava devota che teme di perdere il maschio dell'arem,....... la figlia era forse la rivale?

Che casino pero' .
E nessuno puo' farci niente quel che e' perso e' perso :
Io non ho avuto un rapporto con mia sorella , mia sorella non lo ha avuto con mia madre , mia madre non lo ha avuto e non ce l'ha tuttora con sua figlia e non sa il perche' ecc.

A volte penso che dovrei fare uno sforzo , io il privilegiato cosiddetto ma non mi faccio fregare dai sensi di colpa e' andata come e' andata , ciascuno sono sicuro poteva fare di piu' per aiutarsi e rendere tutto piu' facile ,ora e' tardi , ci sono altri impegni , ciascuno ha la sua vita ed il suo percorso da fare .

nikelise 16-01-2010 19.01.39

Eppoi l'uccisione del padre cosi' come quella della madre significano il superamento della dipendenza , il diventare persone libere.
Certo se lo devo uccidere e' perche' in certo modo mi nuoce ma devo passare dal volerlo fisicamente , dall'odio , all'accettazione , al bene mio e degli altri .
Non posso soltanto sputar veleno per tutta la vita accusando gli altri di tutto .
Non mi riferisco alle donne del forum ovviamente .
Edipo dopo aver ucciso il padre , cioe' essersene liberato psicologicamente alla fine delle sue tribolazioni trova completa ristoro a Colono , una specie di Paradiso o un nirvana , uno stato d'estasi .

luke 16-01-2010 19.43.47

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79470)
Eppoi l'uccisione del padre cosi' come quella della madre significano il superamento della dipendenza , il diventare persone libere.
Certo se lo devo uccidere e' perche' in certo modo mi nuoce ma devo passare dal volerlo fisicamente , dall'odio , all'accettazione , al bene mio e degli altri .
Non posso soltanto sputar veleno per tutta la vita accusando gli altri di tutto .
Non mi riferisco alle donne del forum ovviamente .
Edipo dopo aver ucciso il padre , cioe' essersene liberato psicologicamente alla fine delle sue tribolazioni trova completa ristoro a Colono , una specie di Paradiso o un nirvana , uno stato d'estasi .

Concordo, come dissi già riguardo al padre credo che ad un certo punto bisogna trascendere dalle persone fisiche, le quali ormai sono ben più vivi e "disturbanti" dentro il nostro cervello di quanto non lo siano in realtà esteriormente.

Purtroppo nelle famiglie possono instaurarsi dinamiche parecchio complesse ed in alcuni casi non si riesce a ritrovare il perchè ed il percome di certe situazioni, bisogna prenderle come un dato di fatto e vedere cosa si può fare in concreto per uscirne fuori, ripeto soprattutto a livello mentale, anche per evitare di far ricadere a nostra volta sui figli determinate cose, come in una catena:
qualcuno deve riuscire a s-catenarsi prima o poi.

Una domanda, ma i discorsi che stiamo facendo nel 3d sulla Madonna possono riguardare in parte anche situazioni come queste, il fatto cioè di concepire in modo immacolato può voler dire anche generare un figlio senza trasferirgli problemi presenti in noi?

filoumenanike 16-01-2010 19.56.37

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79468)
Se penso all'archetipo che ha guidato la vita di mia madre vedo quello di una schiava devota che teme di perdere il maschio dell'arem,....... la figlia era forse la rivale?

Che casino pero' .
E nessuno puo' farci niente quel che e' perso e' perso :
Io non ho avuto un rapporto con mia sorella , mia sorella non lo ha avuto con mia madre , mia madre non lo ha avuto e non ce l'ha tuttora con sua figlia e non sa il perche' ecc.

Sì, forse hai centrato il problema... la madre, tra l'altro che diventa madre troppo giovane, è gelosa della figlia, incosciamente la sente come una rivale!
Si attacca spesso al figlio maschio in modo esagerato, in lui vede e trova l'uomo da sempre desiderato, lo plasma a suo piacimento finchè può e poi, quando inevitabilmente le sfugge, lo distrugge con i sensi di colpa!

Ho conosciuto una donna che si era posta al centro della famiglia, nel senso che attraverso di lei e solo attraverso di lei, i figli comunicavano con il padre e tra di loro...dialogo familiare ridotto a zero, tutto veniva filtrato dalla madre, figura totalitaria e dannosissima!

spero solo che queste figure di donne frustrate che riversavano malamente le loro delusioni sulla famiglia, tendano a scomparire, la donna oggi lavora, studia, si pone domande sull'educazione dei figli, prima non era neppure concepibile, i figli erano esseri quasi non pensanti, dovevano sottostare ai comandi del padre/madre padrone senza protestare, oggi siamo andati anche troppo oltre!

Shanti 16-01-2010 19.59.40

Citazione:

Originalmente inviato da dafne
Si è scritto altrove che tutti nella vita almeno una volta hanno desiderato di uccidere il padre (o qualcosa di simile)

Vale anche per la mamma?

Ucciderla con le mie mani magari no icon_mrgr:, ma che avrei voluto vederla morta gliel'ho gridato in faccia, una volta. Non si scappa, prima o poi bisogna farci i conti con la mamma, non so quante volte in tutti questi anni ho dovuto cominciare da capo perchè convinta di aver risolto tutto con lei, forse un'illusione portata dalla lontananza fisica, e invece...
A tutt'oggi non so se e che cosa ho risolto con lei, ci sono tante cose che ancora mi infastidiscono, eppure in questo periodo della mia vita è diventata un grande punto di riferimento per me, un sostegno. Un giorno in cui ci siamo ritrovate ad affrontare una pesante situazione, ho pensato che io e lei insieme avremmo potuto smuovere una montagna. Mi sono scoperta ad ammirare la sua forza e la sua grinta, a sperare di averne ereditata almeno un po', e mi sono detta che in fondo non la vorrei affatto diversa.

nikelise 16-01-2010 21.38.35

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 79476)
Ucciderla con le mie mani magari no icon_mrgr:, ma che avrei voluto vederla morta gliel'ho gridato in faccia, una volta. Non si scappa, prima o poi bisogna farci i conti con la mamma, non so quante volte in tutti questi anni ho dovuto cominciare da capo perchè convinta di aver risolto tutto con lei, forse un'illusione portata dalla lontananza fisica, e invece...
A tutt'oggi non so se e che cosa ho risolto con lei, ci sono tante cose che ancora mi infastidiscono, eppure in questo periodo della mia vita è diventata un grande punto di riferimento per me, un sostegno. Un giorno in cui ci siamo ritrovate ad affrontare una pesante situazione, ho pensato che io e lei insieme avremmo potuto smuovere una montagna. Mi sono scoperta ad ammirare la sua forza e la sua grinta, a sperare di averne ereditata almeno un po', e mi sono detta che in fondo non la vorrei affatto diversa.

Ecco la quarta strabuzza: .
Ciao Shanti tutte con difficolta' con le madri , c'e' sicuro un conflitto legato al possesso degli affetti in famiglia .
Ma tu sei riuscita a superarlo .
Raccontaci come hai fatto se vuoi .

griselda 16-01-2010 22.02.24

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79468)
Caspita Gris mi sembra di sentire quello che direbbe mia sorella.
Poi e' sorprendente che gia' 3 donne del forum abbiano lo stesso problema nei confronti della mamma .
Pero' non riesco a capire come possa fare tanto male una mamma oppure non riesco a capire come questo risentimento possa durare fino ad eta' avanzata .
Ne' come questo rapporto tra madre e figlia possa rovinare anche i rapporti tra i fratelli .
Io sono piu' piccolo di 5 anni rispetto a mia sorella beh non mi ricordo un'affettuosita' sua nei miei confronti ,
Deve avercela con me come con la madre .
Mia sorella era legatissima a mio padre ed estranei dicono che era gelosa di mia madre .
Altri estranei dicono che io ero il cocco di mamma ma compensava mio padre che a detta di mia madre viziava mia sorella .
Io pero' della predilezione maggiore di mio padre per mia sorella non mi sono proprio accorto .
Mio padre mi ha insegnato molte cose e rimpiango quando era efficente col corpo ma soprattutto con la mente .
Io credo che le nostre donne/mamme scontino una mancanza di struttura unitaria della personalita' dovuta alla totale dipendenza dall'uomo di casa allo stesso modo di come tante mamme oggi si sentono sdoppiate e insoddisfatte del loro ruolo contemporaneo di mogli madri lavoratrici sfruttate .

Se penso all'archetipo che ha guidato la vita di mia madre vedo quello di una schiava devota che teme di perdere il maschio dell'arem,....... la figlia era forse la rivale?

Che casino pero' .
E nessuno puo' farci niente quel che e' perso e' perso :
Io non ho avuto un rapporto con mia sorella , mia sorella non lo ha avuto con mia madre , mia madre non lo ha avuto e non ce l'ha tuttora con sua figlia e non sa il perche' ecc.

A volte penso che dovrei fare uno sforzo , io il privilegiato cosiddetto ma non mi faccio fregare dai sensi di colpa e' andata come e' andata , ciascuno sono sicuro poteva fare di piu' per aiutarsi e rendere tutto piu' facile ,ora e' tardi , ci sono altri impegni , ciascuno ha la sua vita ed il suo percorso da fare .

In due parole per non tediare nessuno è proprio come hai descritto tu anche per come è avvenuto nella mia famiglia: mio padre era ben predisposto verso di me e mia madre lo era vero mio fratello. Il punto è che noi abbiamo vissuto le differenze come tali, perchè i miei si "divertivano" davanti a noi a rinfacciarselo, con frasi che mettono contro i fratelli.
Io ho scoperto anni e anni dopo che mio fratello mi detesteva che era sempre stato geloso di me, beh io lo ero palesemente visto che tanto mio padre diceva a mia madre che faceva differenze e lei diceva lui come ho scritto prima. Purtroppo anche questo modo di non trattenersi dal manifestare pensieri e emozioni negative davanti ai figli e deleterio per la loro crescita. La gelosia ce l'hanno servita su un piatto d'argento come non cibarsene così piccini? Il malessere tra i genitori è quello che peggiora ogni situazione.
Con mio fratello non ho quasi rapporti e non lo sento ne percepisco come tale.

Anche io come te mi associo alla domanda che hai fatto a Sha visto che io ho ricapitolato,almeno quello che mi ricordo, ma non credo proprio di esser ritornata vergine.

Per Shanti: sono felice per te è molto bello quello che ci hai raccontato, grazie cara. abbraccio:

dafne 16-01-2010 22.38.40

E' una sensazione, appena percepita, quindi non sò se riuscirò a trasferirla sulla carta.

Di sicuro c'è una componente relativa alle realzioni personali con la mamma e gli altri componenti della famiglia però credo che ci sia anche un discorso di identificazione.

Vediamo se riesco a spiegarmi, per un bambino i genitori, se non erro, rappresentano i modelli oltre ai punti di riferimento.
Per una bambina la mamma quindi è sicuramente il punto di riferimento, di nutrimento, di accoglienza ma alla lunga, crescendo è anche il modello a cui fare riferimento per definirsi come donna.

Come dire, la mamma è donna, io sono donna e come donna devo fare come lei. (correggetemi vi prego se sbaglio)

Crescendo il ruolo impersonato dalla mamma, i sui vezzi, i suoi atteggiamenti, le sue strutture possono andarci bene o, come per la maggioranza dei casi, andarci stretti perchè non nostri.

Ho la sensazione che quindi cominci la lotta interiore tra quello che è un modello di donna (con tutte le implicazioni psicologiche legate al fatto che ci ha dato la vita e fatte crescere) e quello che noi in quanto donne vorremmo essere. Diverse donne diversi tipi psicologici no?
Nei confronti del padre invece non c'è questa sorta di paragone, di competizione.

Poi assumiamo magari degli atteggiamenti che neanche sarebbero nostri (tipo vestire sportivissimo perchè lei è elegantona) per un bisogno sotterraneo di distaccarci da quel modello.

dry.gif non sò spiegarlo meglio neanche a me stessa, ma certo è che osservando mia mamma e me non c'è solo il fastidio per certi commenti o atteggiamenti ma per quello a cui questi specifici mi rimandano.

Accettare una persona per quello che è è un'impresa che, almeno per me personalmente, richiede una grande lucidità e onestà, se ci provo con i miei famigliari immediata scatta la foto con tutte le caratteristiche che io gli ho appioppato.

Mamma compresa..essì il discorso mi sà che ha diverse sfaccettature leggo.gif

griselda 16-01-2010 23.26.30

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79481)
E' una sensazione, appena percepita, quindi non sò se riuscirò a trasferirla sulla carta.

Di sicuro c'è una componente relativa alle realzioni personali con la mamma e gli altri componenti della famiglia però credo che ci sia anche un discorso di identificazione.

Vediamo se riesco a spiegarmi, per un bambino i genitori, se non erro, rappresentano i modelli oltre ai punti di riferimento.
Per una bambina la mamma quindi è sicuramente il punto di riferimento, di nutrimento, di accoglienza ma alla lunga, crescendo è anche il modello a cui fare riferimento per definirsi come donna.

Come dire, la mamma è donna, io sono donna e come donna devo fare come lei. (correggetemi vi prego se sbaglio)

Beh per il padre osservando mio figlio, è un mito è messo in alto quasi venerato, anche temuto eh, quindi se è un modello positivo credo che lo seguiranno. Personalmente ho fatto di tutto per non assomigliarle, ma anche volendo fare di tutto per non essere come lei con gli anni sono arrivata ad assomigliarle, probabilmente propio il volerla rifuggire ha fatto si che si rimanessero in me quelle parti di lei che ho assimilato nella prima fase della mia vita, i bambini sono come spugne e prima della pubertà sono solo la voce di papà e mamma. Poi vi è una sorta di cambiamento si inizia a giudicare l'operato dei genitori, le prime imposizioni diventano sofferenza se non vi è comprensione da parte di genitori. (Che lavoro difficiile)
Se invece hai problemi tu come madre o come padre figuriamoci i problemi che nasceranno.
Io ad esempio penso che mia madre fosse gelosa del comportamento di mio padre nei mie confronti, ma non solo, lei si sentiva poco considerata perchè lui non la seguiva nelle indicazione sulla mia educazione, questo è un altro problema il fatto che non vi sia coordinazione tra i due, se papà e mamma non sono d'accordo su qualcosa non dovrebbero mai parlarne davanti ai figli.
La rivalità secondo me nasce da problematiche dei genitori che non sono diventati mai adulti anche se sono andati a lavorare a 11 anni.

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79481)
Crescendo il ruolo impersonato dalla mamma, i sui vezzi, i suoi atteggiamenti, le sue strutture possono andarci bene o, come per la maggioranza dei casi, andarci stretti perchè non nostri.

Ho la sensazione che quindi cominci la lotta interiore tra quello che è un modello di donna (con tutte le implicazioni psicologiche legate al fatto che ci ha dato la vita e fatte crescere) e quello che noi in quanto donne vorremmo essere. Diverse donne diversi tipi psicologici no?

Eggià manca il rispetto della diversità, manca la fiducia nel figlio, e vige la paura, una sorta di ignoranza cosmica, che vive di proiezioni e falsificazioni della realtà, che in taluni casi impedisce la crescita, l'autostima, il senso del diritto di essere rispettati.


Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79481)
Nei confronti del padre invece non c'è questa sorta di paragone, di competizione.

Enno certo la bambina ha come un'indole particolare che la spinge verso il padre e lui è come ipnotizzato da ciò, l'amore che da una figlia/figlio, che comunque fa provare è qualcosa di unico forse proprio perchè sono l'altra faccia della luna, sono la parte che ci manca nell'opposto che ci ipnotizza in un senso piuttosto che nell'altro, poi per carità esiste la persona equlibrata che non subisce questo tipo di ipnosi e riesce a non perdere l'equilibrio. (Che poi penso che un figlio/a solo/a sia vanno valutati diversamente)

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79481)
dry.gif non sò spiegarlo meglio neanche a me stessa, ma certo è che osservando mia mamma e me non c'è solo il fastidio per certi commenti o atteggiamenti ma per quello a cui questi specifici mi rimandano.



Accettare una persona per quello che è è un'impresa che, almeno per me personalmente, richiede una grande lucidità e onestà, se ci provo con i miei famigliari immediata scatta la foto con tutte le caratteristiche che io gli ho appioppato.

Mamma compresa..essì il discorso mi sà che ha diverse sfaccettature leggo.gif

Ecco mi dispiace che non è più al mondo perchè oggi probabilmente avrei delle carte in più da giocare per ritrovare quell'equilibrio perso.

Sole 16-01-2010 23.41.50

Mi inserisco anche io Daff con una esperienza personale sperando che possa dare uno spunto.

Ho sempre accusato mia madre di non avermi mai sorriso, di non avermi mai fatto una carezza e di non avermi mai trattato con la stessa dolcezza e delicatezza che riservava a mio fratello. Dato che ho ricordi solo da 5 6 anni in poi, ho solo queste percezioni e l'unico mezzo che ho a mia disposizione per capire come stanno davvero le cose è di chiedere direttamente a lei e fare una media matematica delle due memorie per intravedere la verità. Si perchè se voglio capire e risolvere certi fastidi e certe "vittimezze" devo proprio avvicinarmi alla verità oggettiva dei fatti, almeno provarci.
Chiedendole son venute fuori cose che schiariscono i suoi comportamenti verso di me, non li giustificano umanamente ma li rendono delle reazioni a cause che a quanto pare sono state provocate direttamente da me. Questo mi ha aperto la mente ad una nuova visuale della cosa e ho visto mia madre sotto tutto altro aspetto. Da questo a ricapitolare tutto ne passa ancora, sono fatti di quando era minuscola, tutto inizia da quando ero dentro la pancia ma insomma è diverso da ciò che credevo. Sono stata costretta a distruggere l'immagine che avevo di mia mamma.

Il discorso del modello femminile è vero, abbiamo conosciuto quello e quello soltanto nei primi anni di apprendimento e quello impariamo ad emulare quando da bambine ci vestiamo come la mamma. Mentre per marito cerchiamo il papà sempre continuando ad emulare la mamma, questo in linea di massima.

rebecca 17-01-2010 01.58.27

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 79484)
Mi inserisco anche io Daff con una esperienza personale sperando che possa dare uno spunto.

Ho sempre accusato mia madre di non avermi mai sorriso, di non avermi mai fatto una carezza e di non avermi mai trattato con la stessa dolcezza e delicatezza che riservava a mio fratello. Dato che ho ricordi solo da 5 6 anni in poi, ho solo queste percezioni e l'unico mezzo che ho a mia disposizione per capire come stanno davvero le cose è di chiedere direttamente a lei e fare una media matematica delle due memorie per intravedere la verità. Si perchè se voglio capire e risolvere certi fastidi e certe "vittimezze" devo proprio avvicinarmi alla verità oggettiva dei fatti, almeno provarci.
Chiedendole son venute fuori cose che schiariscono i suoi comportamenti verso di me, non li giustificano umanamente ma li rendono delle reazioni a cause che a quanto pare sono state provocate direttamente da me. Questo mi ha aperto la mente ad una nuova visuale della cosa e ho visto mia madre sotto tutto altro aspetto. Da questo a ricapitolare tutto ne passa ancora, sono fatti di quando era minuscola, tutto inizia da quando ero dentro la pancia ma insomma è diverso da ciò che credevo. Sono stata costretta a distruggere l'immagine che avevo di mia mamma.
...

Ciao Sole .
Condivido quanto hai detto nella parte che ho evidenziato.
Mentre leggevo e con molto interesse Dafne e Griselda mi sono trovata a riflettere sul fatto che in un rapporto ci sono almeno due persone e questo rapporto è il risultato dell'interagire tra le due . Senza pretesa di sminuire il sentire di Dafne e Griselda anzi con il massimo rispetto per quanto hanno detto e soprattutto per quanto hanno o stanno provando ( difficoltà e sofferenza che , anche se in modi diversi, alla fine toccano quasi tutte ) , non credo si possa tralasciare di indagare in che misura un nostro certo modo di essere e di agire e di reagire ( più o meno indotto dal comportamento dell'altro) ha contribuito a rendere quel rapporto così com'è stato o com'è tutt'ora .

Ray 17-01-2010 02.27.44

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 79473)
Una domanda, ma i discorsi che stiamo facendo nel 3d sulla Madonna possono riguardare in parte anche situazioni come queste, il fatto cioè di concepire in modo immacolato può voler dire anche generare un figlio senza trasferirgli problemi presenti in noi?

Se non si hanno problemi non si può trasferirli... ma non serve essere la Madonna per questo.

griselda 17-01-2010 04.11.27

Citazione:

Originalmente inviato da rebecca (Messaggio 79494)
Ciao Sole .
Condivido quanto hai detto nella parte che ho evidenziato.
Mentre leggevo e con molto interesse Dafne e Griselda mi sono trovata a riflettere sul fatto che in un rapporto ci sono almeno due persone e questo rapporto è il risultato dell'interagire tra le due . Senza pretesa di sminuire il sentire di Dafne e Griselda anzi con il massimo rispetto per quanto hanno detto e soprattutto per quanto hanno o stanno provando ( difficoltà e sofferenza che , anche se in modi diversi, alla fine toccano quasi tutte ) , non credo si possa tralasciare di indagare in che misura un nostro certo modo di essere e di agire e di reagire ( più o meno indotto dal comportamento dell'altro) ha contribuito a rendere quel rapporto così com'è stato o com'è tutt'ora .

Ciao Rebecca,
a dire il vero ho asserito la stessa cosa sia in questo 3D che in quello dei bimbo di ieri, ma come avevo sospettato, l'ho anche scritto, non si capisce.
Sintetizzando direi che cambiando il punto vista si possono osservarne altri, ma anche vivendo certe esperienze dalla parte opposta, del tipo prima l'ho vissuta da figlia/o, poi l'ho vissuta da madre e il quadro diventa più completo. Inoltre sono tanti i fattori che vanno tenuti in considerazione.

Se ti va invece potresti raccontarci la tua di esperienza, visto che sottolinei questa cosa sicuramente avrai degli spunti interessanti, sempre se ti va chiaramente.

Sole 17-01-2010 11.58.47

Vorrei precisare un punto e cioè che il mio esempio voleva essere direttamente riferito all'esperienza di Dafne che ha la possibilità di domandare qualora volesse. E' chiaro che se questa possibilità viene a mancare ci si deve investire del ruolo di madre e rispettive dinamiche, osservandone i meccanismi, per poter comprendere. Ma la forza che ha la visione soggettiva altrui è immediata ed incide direttamente sulla nostra. E' sorprendente come immediatamente, se lo si vuole, si possano scoprire rette che prima non si sospettavano. Risposte ad un milione di perchè.
Ad esempio alla mia domanda (con tono non più rancoroso ma di ricerca cosa che cambia un milione di meccanismi): mamma perchè ti ricordo sempre così fredda e senza sorriso con me bambina?
La sua è risposta è stata impensabile per me e cioè: perchè tu non mi volevi dalla prima volta che ti ho preso in braccio.
E' chiaro che una risposta del genere rimischia le carte integralmente e scioglie diverse questioni.
Torno a precisare che rispondo a Dafne che ha la possibilità volendo (ripeto volendo, è una via non l'unica chiaramente) di confrontare le sue credenze e memorie. La media di due memorie è una visione un pò più oggettiva dei fatti. Un giudice per rilevare i fatti ascolta tutte le versioni.

Era 17-01-2010 14.00.24

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79468)
Poi e' sorprendente che gia' 3 donne del forum abbiano lo stesso problema nei confronti della mamma .
Pero' non riesco a capire come possa fare tanto male una mamma oppure non riesco a capire come questo risentimento possa durare fino ad eta' avanzata .
Ne' come questo rapporto tra madre e figlia possa rovinare anche i rapporti tra i fratelli .
.

Probabilmente fuori tema
Forse capiresti se conoscessi gli eventi a monte di ogni situazione
:C:

nikelise 17-01-2010 14.23.31

Citazione:

Originalmente inviato da Era (Messaggio 79505)
Probabilmente fuori tema
Forse capiresti se conoscessi gli eventi a monte di ogni situazione
:C:

Ma parlavo anche del mio caso del quale credo di conoscere gli eventi a monte .
Voglio dire che uno stop alle influenze nefaste dobbiamo pur metterlo noi prima o poi .......ad un certo punto basta no!
Basta con la mamma che mi ha affamato d'amore , basta con con le preferenze per mio fratello , basta con mio padre che non mi ha mai ascoltato , basta con mio fratello che e' stato preferito e ha potuto fare quello che ha fatto solo perche' aiutato mentre io no , io sono stata costretta sempre ad arrancare per colpa d'altri ecc. ecc....basta cavolo!

Sole 17-01-2010 14.33.03

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79508)
Ma parlavo anche del mio caso del quale credo di conoscere gli eventi a monte .
Voglio dire che uno stop alle influenze nefaste dobbiamo pur metterlo noi prima o poi .......ad un certo punto basta no!
Basta con la mamma che mi ha affamato d'amore , basta con con le preferenze per mio fratello , basta con mio padre che non mi ha mai ascoltato , basta con mio fratello che e' stato preferito e ha potuto fare quello che ha fatto solo perche' aiutato mentre io no , io sono stata costretta sempre ad arrancare per colpa d'altri ecc. ecc....basta cavolo!

Dal tuo punto di vista che è soggettivo, poi ci sono altri punti di vista che non possono evidentemente dire basta con un colpo di spugna.

luke 17-01-2010 15.26.42

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79508)
Ma parlavo anche del mio caso del quale credo di conoscere gli eventi a monte .
Voglio dire che uno stop alle influenze nefaste dobbiamo pur metterlo noi prima o poi .......ad un certo punto basta no!
Basta con la mamma che mi ha affamato d'amore , basta con con le preferenze per mio fratello , basta con mio padre che non mi ha mai ascoltato , basta con mio fratello che e' stato preferito e ha potuto fare quello che ha fatto solo perche' aiutato mentre io no , io sono stata costretta sempre ad arrancare per colpa d'altri ecc. ecc....basta cavolo!

Però non basta dire basta per risolvere tutto, il lavoro da fare in molti casi è parecchio, specie se si vuole sistemare davvero la cosa una volta per tutte, altrimenti ci si illude di aver sistemato le cose e poi alla prima occasione torna tutto a galla.
Conoscere le cause di determinati comportamenti può servire senz'altro però non è solo con quello che ce ne facciamo una ragione, a mio avviso. Il livore che abbiamo provato e che ci ha condizionato per decenni dovrebbe essere risolto davvero in qualche maniera costruttiva e "trasformante": per come la vedo io non possiamo essere come prima solo senza livore, dovremmo essere senza livore e con qualcosa d'altro di diverso e migliore.

nikelise 17-01-2010 16.26.25

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 79509)
Dal tuo punto di vista che è soggettivo, poi ci sono altri punti di vista che non possono evidentemente dire basta con un colpo di spugna.

Certo dal mio punto di vista , ma se non va bene non fa nulla che rimanga a rimestare il passato per tutto il tempo che vuole per me......
Se invece si volesse andare oltre bisogna darsi una mossa .
Non dico che sia facile ma rimanerci incastrati tutta la vita , non mi pare il caso ne' mi pare giustificato

Era 17-01-2010 17.38.24

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79508)
Ma parlavo anche del mio caso del quale credo di conoscere gli eventi a monte .
Voglio dire che uno stop alle influenze nefaste dobbiamo pur metterlo noi prima o poi .......ad un certo punto basta no!
Basta con la mamma che mi ha affamato d'amore , basta con con le preferenze per mio fratello , basta con mio padre che non mi ha mai ascoltato , basta con mio fratello che e' stato preferito e ha potuto fare quello che ha fatto solo perche' aiutato mentre io no , io sono stata costretta sempre ad arrancare per colpa d'altri ecc. ecc....basta cavolo!

Ma certo hai ragione prima o poi bisogna mettere la parola basta alla situazione...anche perchè ti puppa un sacco di energia..solo che non basta dire basta per porre fine alla situazione..che ci si senta vittme oppure no...
Tu parli del tuo caso..nel mio ho scritto che ci ho messo anni a capire l' atteggiamento dell'altro..in questo caso mammà..non era mia intenzione infierire o portare avanti i vari asti problematiche e via dicendo davo la mia esperienza...e se tu io o altri hanno chiuso l' argomento altre persone invece devono ancora metabolizzare (me compresa)..comunque anche in questo caso è fatica..lavoro e ricapitolazione..

:C:

Era 17-01-2010 17.42.28

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79513)
Non dico che sia facile ma rimanerci incastrati tutta la vita , non mi pare il caso ne' mi pare giustificato

Scusa ti ricito perchè mi ha colpito questa frase

Hai visto qualcuno che ci si è incastrato per una vita?
Il fatto che una persona ha condiviso questa esperenza vuol dire parecchie cose...tra queste forse il fatto che parlandone vuol capire superare e chiudere..
Non ti sembra?

filoumenanike 17-01-2010 17.57.52

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 79502)
Ad esempio alla mia domanda (con tono non più rancoroso ma di ricerca cosa che cambia un milione di meccanismi): mamma perchè ti ricordo sempre così fredda e senza sorriso con me bambina?
La sua è risposta è stata impensabile per me e cioè: perchè tu non mi volevi dalla prima volta che ti ho preso in braccio.

Riprendo questo tuo periodo, perchè è stato il caso di mia sorella che fin da piccina mostrava fastidio verso mia madre, tanto che da lei non si faceva toccare quando piangeva nel cuore della notte, disperata senza alcun motivo apparente!

Credo che non sia possibile che una madre risponda così, come fa una figlia di pochi mesi a decidere di non voler essere toccata dalla propria madre?
E' un problema che ricade tutto intero sul genitore che, pur sforzandosi, non ha compreso l'esserino che ha messo al mondo! I suoi meccanismi interiori, i suoi disagi li abbiamo anche compresi da adulte ma il danno lo ha creato lei come madre!
Da parte mia ho avuto la fortuna di avere un padre che ha supplito anche alla figura materna, la mia infanzia la ricordo serena, mia madre, giovanissima...innamoratissima del marito, di me si preoccupava ben poco, tipo raccontini, favole, coccole, avevo però la sensazione di stare bene, in un mondo sereno, che comunque mi proteggeva!

nikelise 17-01-2010 18.15.58

Citazione:

Originalmente inviato da Era (Messaggio 79517)
Scusa ti ricito perchè mi ha colpito questa frase

Hai visto qualcuno che ci si è incastrato per una vita?
Il fatto che una persona ha condiviso questa esperenza vuol dire parecchie cose...tra queste forse il fatto che parlandone vuol capire superare e chiudere..
Non ti sembra?

Certo che l'ho visto se no non l'avrei detto .
Sono anche certo che non basta dire basta ma basta vuol dire non piangersi addosso e muoversi .
Vuol dire non dar piu' la colpa alla pur vera situazione familiare che vedo molto comune .
Non parlavo di alcuno del forum .
Ma e' molto facile rimanere incastrati in queste situazioni.
Come disse Uno altrove , spesso solo la morte del genitore ti libera.
Ti pare giusto?

griselda 17-01-2010 18.28.42

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79520)
Certo che l'ho visto se no non l'avrei detto .
Sono anche certo che non basta dire basta ma basta vuol dire non piangersi addosso e muoversi .
Vuol dire non dar piu' la colpa alla pur vera situazione familiare che vedo molto comune .
Non parlavo di alcuno del forum .
Ma e' molto facile rimanere incastrati in queste situazioni.
Come disse Uno altrove , spesso solo la morte del genitore ti libera.
Ti pare giusto?

Scusa Nike ma non sono mica d'accordo con te. :)
Tu a quanto dici, sempre se ho capito bene altrimenti ti domando già adesso scusa, non hai subito mancanze da parte di tua madre, ecco il punto. Se tu sei stato accolto con amore, sei stato accudito, sentito protetto logico è che non puoi comprendere, non capire eh ma comprendere chi come tua sorella non ha avuto dalla madre (parte femminile che insegna l'accoglienza l'accettazione etc) gli stessi doni che hai ricevuto tu.
Anzi ho quasi la sensazione che a te dia fastidio, ti senta quasi in colpa, di questo tanto che non cerchi di capire tua sorella e dici è passato è ora di smetterla! Può smettere di odiare la mamma, di avere sentimenti di gelosia verso di te, perchè oggi è passato, il passato ma in lei il passato esiste come ferita mai cicatrizzata e li manca della pella magari che conterrebbe quello che lei non ha a causa della mancanza che tua madre non ha potuto riempire.
E' solo un esempio perchè le cose hanno sempre più punti di vista.

nikelise 17-01-2010 18.41.10

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 79522)
Scusa Nike ma non sono mica d'accordo con te. :)
Tu a quanto dici, sempre se ho capito bene altrimenti ti domando già adesso scusa, non hai subito mancanze da parte di tua madre, ecco il punto. Se tu sei stato accolto con amore, sei stato accudito, sentito protetto logico è che non puoi comprendere, non capire eh ma comprendere chi come tua sorella non ha avuto dalla madre (parte femminile che insegna l'accoglienza l'accettazione etc) gli stessi doni che hai ricevuto tu.
Anzi ho quasi la sensazione che a te dia fastidio, ti senta quasi in colpa, di questo tanto che non cerchi di capire tua sorella e dici è passato è ora di smetterla! Può smettere di odiare la mamma, di avere sentimenti di gelosia verso di te, perchè oggi è passato, il passato ma in lei il passato esiste come ferita mai cicatrizzata e li manca della pella magari che conterrebbe quello che lei non ha a causa della mancanza che tua madre non ha potuto riempire.
E' solo un esempio perchè le cose hanno sempre più punti di vista.

Brava Gris , e' vero quello che dici , forse e' cosi', forse mia madre non e' stata capace ma ha fatto quello che poteva , ha fatto quello che un'orfana di padre sin da quando aveva 4 anni poteva fare .
Certo non capisce e non capira' mai , per lei quelle preferenze non esistono non se ne accorge nemmeno tanto chre lo fa anche con i miei figli ,uno maschio una femmina .
Non posso pensare pero' che non ci si puo' mettere una pezza .Che non si possa comprendere ad oltre 50 anni.
Possibile che si sia condannati a vita?

dafne 17-01-2010 18.43.56

Basterebbe dire basta?
Subito anch'io ho detto..no!!
Poi però non ho potuto fare a meno di notare che una parte di me lo vorrebbe fortissimamente.
Quindi?

Quindi forse non è sul dire o non dire basta che mi concentrerò ma sul perchè mi sembra quasi di aver bisogno di non dirlo.

E di questo mi sà che ne abbiamo parlato in giro parecchio, del bisogno di coltivare il dolore per esempio, del meccanismo della dipendenza ecc.

Mia mamma così com'è oggi è anche piacevole.
Lo scorno scatta quando una frase o un gesto mi ripombano nel "solito suo atteggiamento"
E' quello che è rimasto indietro a farmi fare una sorta di balletto modello yo-yo icon_mrgr:

Ma ancora, e più ancora, non è neanche il fatto in sè, se prendo un avvenimento critico non mi sale più la rabbia per quella cosa specifica (tipo non avermi creduto su una cosa molto grave che mi era capitata) ma quello che quel fatto ha "bucato" in me.

Mamma non mi crede-= io non sono credibile.

Si è fatto altrove questo gioco ...tu sei stupido---tu hai fatto una stupidaggine.

E me la prendo con lei perchè lei era presente e artefice di quel momento di crisi ma lei, in effetti, non c'entra più..la "cosa" è dentro di me. :sornione:
Non sò se stò sbalconando ma continuo a pensarci.

In ogni caso dire basta e ignorare il problema potrà risolvere in apparenza ma la pressione sfogherà altrove....penso

griselda 17-01-2010 19.00.49

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79523)
Possibile che si sia condannati a vita?

No, ma o si ha una grazia divina, oppure si deve sudare e Lavorarci sopra. Io lo sto facendo da quattro anni e mi pare sempre di non fare un passo in avanti, si vede che devo ancora Lavorare e ancora Lavorare ed imparare a farlo sempre meglio.
Uno diceva da qualche parte che c'è un metodo per riparare i buchi ma ancora non ho compreso bene ahahahah

P.S.(Capo quanta pazienza devi avere con me spero che non finisca eh? bacini.gif)

griselda 17-01-2010 19.19.46

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 79502)
La sua è risposta è stata impensabile per me e cioè: perchè tu non mi volevi dalla prima volta che ti ho preso in braccio.

Questa cosa mi ha fatto pensare ad un passo di un libro letto, quando una bimba di quattro anni, non riconosce i genitori come i Veri genitori.
Come se all'ultimo passaggio nel fiume Lete un piccolo ricordo passato fosse rimasto immutato e trasportato in un presente sconosciuto. Anzi se ci penso nel Vangelo di Tomaso Uno ha detto che siamo ancora collegati alla Fonte sino ai primi sette giorni mi pare. Interessantissima questa cosa.
abbraccio:

Ray 17-01-2010 20.08.09

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 79518)
Riprendo questo tuo periodo, perchè è stato il caso di mia sorella che fin da piccina mostrava fastidio verso mia madre, tanto che da lei non si faceva toccare quando piangeva nel cuore della notte, disperata senza alcun motivo apparente!

Credo che non sia possibile che una madre risponda così, come fa una figlia di pochi mesi a decidere di non voler essere toccata dalla propria madre?
E' un problema che ricade tutto intero sul genitore che, pur sforzandosi, non ha compreso l'esserino che ha messo al mondo! I suoi meccanismi interiori, i suoi disagi li abbiamo anche compresi da adulte ma il danno lo ha creato lei come madre!
Da parte mia ho avuto la fortuna di avere un padre che ha supplito anche alla figura materna, la mia infanzia la ricordo serena, mia madre, giovanissima...innamoratissima del marito, di me si preoccupava ben poco, tipo raccontini, favole, coccole, avevo però la sensazione di stare bene, in un mondo sereno, che comunque mi proteggeva!

Concordo.
La frase della madre di Sole in se è assurda e ottiene un senso per la figlia che cerca solo in quanto illuminante in termini di proiezione. Nella figlia che non vuole la madre è in realtà proiettata la parte della madre che, incapace di comprendere i bisogni della figlia e di farci fronte adeguatamente, si spaventa e non la vuole.

Che poi la stessa madre, con ogni probabilità, riceverebbe la sua una risposta del tutto simile forse è un altro elemento utile alla comprensione.

Ray 17-01-2010 20.15.39

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 79524)
Basterebbe dire basta?

Ha ragione Nike, è sufficiente dire basta.

Solo che hanno ragione anche Era, Gris eccetera... per arrivare a dire basta ognuno ha bisogno di un duro lavoro, che per ognuno è diverso e che consiste, a volerlo molto banalizzare ma per fini discorsivi, ad affrontare e superare due grossi scogli. Spesso, come dice Nike, ci si arena al primo e si rischia di passarci tutta la vita... su questo scoglio mi pare tutti abbiano un'idea chiara: molti dei nostri meccanismi coi quali sguazziamo nell'autolimitazione dipendono dal mancato nutrimento ricevuto dai genitori, spesso mammina per quelli più radicati. Il dolore di questa consapevolezza purtroppo (o forse per fortuna) va vissuto tutto, ma il rischio se ci si arena su questo primo scoglio, è riviverlo molte volte, in continuazione e inutilmente.

E il secondo? Il secondo è quello che Nike chiama dirfe basta. Ossia rinunciare per sempre a quel nutrimento mai ricevuto, smettendo quindi di continuare a chierderlo a chi non ce l'ha dato all'epoca e/o a tutti quelli che ci capitano a tiro. Rinunciarci con un taglio netto... smettere di guardare indietro e sbirciare avanti.

Il rischio di frlo troppo presto e che quindi poi in certe occasioni torni fuori? Magari anche c'è... ma bon, quando tornerà fuori ci ritufferemo, intanto camminiamo. D'altra parte se non è ben fatto certi tratti di camminata non si riescono ad affrontare e quello sarà il segnale.

rebecca 17-01-2010 20.16.16

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 79500)
Ciao Rebecca,
a dire il vero ho asserito la stessa cosa sia in questo 3D che in quello dei bimbo di ieri, ma come avevo sospettato, l'ho anche scritto, non si capisce.
Sintetizzando direi che cambiando il punto vista si possono osservarne altri, ma anche vivendo certe esperienze dalla parte opposta, del tipo prima l'ho vissuta da figlia/o, poi l'ho vissuta da madre e il quadro diventa più completo. Inoltre sono tanti i fattori che vanno tenuti in considerazione.

Se ti va invece potresti raccontarci la tua di esperienza, visto che sottolinei questa cosa sicuramente avrai degli spunti interessanti, sempre se ti va chiaramente.

Sono andata a leggerti di là dove trovo hai espresso chiaramente il tuo pensiero molto vicino al mio.
Scusa se mi permetto, ma mi ha colpito il contrasto di ruoli , quello tra la Griselda-figlia che scrive qua su e la Griselda -madre accogliente e comprensiva delle difficoltà strettamente connesse al ruolo di madre che scrive nell'altro tread.
No ho mai desiderato di sopprimere mia madre , ma il nostro rapporto è stato molto contrastato e comunque le mamme delle mie amiche erano sempre perfette rispetto la mia che vedevo come un coacervo di mancanze e di inadeguatezze . Continuavo a ripetermi che non sarebbe mai stata in grado di capirmi , che non ne aveva le capacità ne il tempo tutta presa dal suo lavoro ( obbligata a farlo trattandosi di impresa familiare) , la vedevo combattere giornalmente e piangere in silenzio , impegnata in un difficile rapporto con una figlia difficile , mia sorella , arrabbattarsi tra momenti di sconforto e rassegnazione e momenti di rabbia e aggressività il più delle volte immotivata (per me).
Non è stato sufficiente crescere perchè il rapporto migliorasse , solo quando sono diventata mamma e la vita , anche se in contesti diversi , mi ha portato a vivere molte delle sue esperienze e situazioni , solo allora ho compreso e mi sono trovata e rivivere molti episodi del passato rivisitandoli da un'angolazione più vicina alla sua . Non ho più rinvenuto la cattiveria che sentivo immancabilmente presente nei suoi comportamenti e nelle sue decisioni e non ho più trovato tutte quelle mancanze di cui era costellato il suo relazionarsi con me , non c'erano più mancanze perchè finalmente vedevo che non c'erano volontarie privazioni in qualcosa o per qualcosa da parte sua nei miei confronti.
Solo errori , anche tragici errori , ma ora li guardo e li valuto con senso critico , mi sforzo di non metterci altro .
Piano piano ho imparato ad apprezzarla , a riconoscerle qualità che pur essendo state da sempre davanti ai miei occhi non volevo vedere e mi sono trovata a sperare come Shanti , che almeno qualcosina di quanto vedo ora in lei mi sia comune.
Non è stata capace di essere la mamma tutta dolce accogliente e comprensiva che non giudica mai e che emana solo amore , ma non sono stata capace di esserlo nemmeno io e per quanto mi impegni costantemente per fare le cose al meglio, il mio percoso con i figli è altrettanto costellato di errori , ma di una cosa sono certa e cioè che amo profondamente i miei figli tanto quanto lei ha amato i suoi.
Ora è anziana e vive lontano da me , ma mi lascio abbracciare teneramente da lei ogni volta che posso .

Sole 17-01-2010 20.16.47

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 79513)
Se invece si volesse andare oltre bisogna darsi una mossa .
Non dico che sia facile ma rimanerci incastrati tutta la vita , non mi pare il caso ne' mi pare giustificato

Si certo ma darsi una mossa non è reprimere, e a volte il colpo di spugna lasciando il passato alle spalle potrebbe essere più dannoso che rimestare. Un conto è taglliare davvero, un conto e non voler più star male e accontentarsi di un finto patteggiamento.
Conosco una persona che rifiuta di guardare indietro nel passato perchè lo ritiene più dannoso di guardare avanti, dice: tanto.... quel che è stato è stato, non cambia. Ed è ferma lì incastrata ugualmente nel rancore che tanto è stato e nel presente che non sa vivere e in un futuro che non vede.

Comunque quel che volevo dire era che dal tuo punto di vista non c'è nulla per cui rimestare ancora da adulti o dopo anni ecc ecc, ma se le domandi lei magari ne ha di ragioni che sono troppo grandi emotivamente per lasciarle al passato, e le emozioni degli altri non sono misurabili con la nostra tara. Questo volevo dire...

p.s. non ho letto gli altri post sotto il quote di Nike

stella 17-01-2010 20.29.16

Ci ho pensato molto prima di entrare in questo argomento, ci vorrei provare vediamo se ne può uscire qualcosa.
Vorrei scrivere dal punto di vista della mamma, una mamma che si è sentita più volte dire dalla figlia maggiore che se si ritrova a trent'anni con dei problemi irrisolti, è perchè mi dice che non l'ho presa abbastanza in braccio e coccolata quando era piccola, al contrario di sua sorella che è nata 5 anni dopo, e questo si vede bene nella loro personalità, la prima chiusa e poco sicura di sè, la seconda più spigliata e grintosa.
Ebbene posso dire che amo tutte e due moltissimo, nel periodo dei primi anni di vita della prima figlia ho avuto molti problemi di depressione e anche peggio, volevo solo dormire e stare al buio, ma non per mancanza di amore verso mia figlia, ma perchè stavo male e ci sono voluti anni per uscire da questa situazione, risolta parzialmente alla nascita della seconda ma non del tutto, tanto che ambedue hanno dovuto affrontare il collegio ed essere per un periodo allontanate dalla famiglia con molto dolore da parte mia che non mi sono mai sentita realizzata come madre, anche perchè quelli sono gli anni più importanti nella formazione di un figlio...
Ora che sono grandi non vivono con me, dopo il matrimonio finito con un divorzio e dopo altri anni di difficoltà da parte mia a ritrovare il mio posto nella vita, ho formato una nuova famiglia con un altro uomo e una figlia sua che vive con noi, per la quale cerco di essere una madre, le mie figlie non se la sono presa per questo e l'hanno accettata come amica, specie mia figlia maggiore, non sento nessun astio da parte loro anche se ciò che non ho potuto dare loro da piccole se lo portano dentro e anch'io faccio molta fatica a far tacere un senso di colpa che ho nel profondo...
Forse il fatto di aver avuto la prima figlia troppo giovane, forse il fatto di non sentirmi amata abbastanza neppure io avendo fatto un matrimonio senza rifletterci troppo su, scavare in queste cose fa molto male... ma queste sono esperienze mie che loro non hanno quindi non è giusto che siano loro a pagarle per mancanze che non sono dipese da loro.
Posso solo dire che ad un certo punto le mie figlie hanno capito e perdonato e mi vogliono bene, mi hanno detto che capiscono perchè hanno visto quanto ho sofferto e quanto hanno sofferto anche loro quando i punti fissi di riferimento sono andati allo sfascio, stranamente la prima ha continuato a tenere i rapporti con il padre risposato mentre la seconda non ne vuole più sapere ritenendolo l'unico responsabile di questa situazione.

Invece la mia esperienza come figlia è stata positiva, mia madre non mi ha mai fatto mancare l'amore che aveva da darmi, si fidava di me ed io contraccambiavo la sua fiducia, fino a che non ho iniziato a raccontare le prime bugie quando volevo fare qualcosa di nascosto senza che lei lo sapesse.... ma a parte questo parlavamo di tutto e alla fine sapeva sempre tutto perchè non stavo bene finchè non glielo dicevo, non mi ha mai negato il suo aiuto e i suoi consigli, mi dicevo sempre che sarei stata una brava madre come la mia, cosa che invece non è avvenuta.

Citazione:

Originalmente inviato da dafne
Mamma non mi crede-= io non sono credibile.

Dafne la madre che non crede alla figlia è perchè le è più comodo non credere, credere a una cosa accaduta vuol dire prenderne atto e dover affrontarla, non credere è ignorarla, oppure raccontarsela, certo che dal punto di vista della figlia è duro accettare questo atteggiamento.
Quindi non è che non sei credibile, non sei credibile da lei perchè se ti credesse dovrebbe cambiare il suo atteggiamento verso di te.

Citazione:

Originalmente inviato da Sole
La sua è risposta è stata impensabile per me e cioè: perchè tu non mi volevi dalla prima volta che ti ho preso in braccio

Se la madre appena avuto un figlio si sente in qualche modo rifiutata quando lo prende in braccio, penso che sia mancanza di sicurezza da parte della mamma... anche a me era successo con la seconda figlia che quando la prendevo in braccio perchè piangeva, strillava ancora più forte, ma perchè io ero ancora più agitata di lei.
Invece un abbraccio sereno, tranquillizzante, una voce calma e non alterata fanno miracoli... un neonato è come una spugna che assorbe le emozioni materne, sia quelle positive che quelle negative.

E' proprio vero che i figli si portano dentro i conflitti irrisolti dei genitori, è difficile uscirne indenni, penso che l'unica cosa sia la buona volontà da ambedue le parti di venirsi incontro e di salvare il salvabile parlandone finalmente e svuotando il sacco, sentirsi amati e accettati oggi, sia per le madri nei confronti dei figli che dei figli nei confronti delle madri, è una bella cosa, quando si può fare ne vale la pena.

Sole 17-01-2010 20.38.15

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 79518)
.......
Credo che non sia possibile che una madre risponda così, come fa una figlia di pochi mesi a decidere di non voler essere toccata dalla propria madre?.....

Ti ha già risposto Ray con il quale concordo se parliamo di un Genitore. Ma qui si parla di persone che combattono ogni giorni con i propri demoni.
Io non so sinceramente spiegare cosa provo in riferimento a questa cosa perchè è stata rivelatrice di molto altro ma siamo già abbondatemente fuori tema, dico solo qualcosa che può esserlo, in tema, con l'esperieza di Daf.
Un genitore ha colpa vera laddove è consapevole di ciò che fa. Ma una donna, che si trova incapace di gestire una situazione con tutte le sue ragioni non ha colpa. Già questo è liberatorio. La cattiveria è colpevole ma la cattiveria è consapevole.

___________________

Si Daf, ci attacchaimo alla sofferenza e la visione dell'altro non la consideriamo. Per quello dico che è illuminante sentire il suo punto di vista perchè serve anche a distruggere le nostre ragioni.

griselda 17-01-2010 20.42.26

Citazione:

Originalmente inviato da rebecca (Messaggio 79534)
Sono andata a leggerti di là dove trovo hai espresso chiaramente il tuo pensiero molto vicino al mio.
Scusa se mi permetto, ma mi ha colpito il contrasto di ruoli , quello tra la Griselda-figlia che scrive qua su e la Griselda -madre accogliente e comprensiva delle difficoltà strettamente connesse al ruolo di madre che scrive nell'altro tread.

Chissà forse ora che avrai letto quello che ho scritto successivamente sulla questione di cui abbiamo disquisito io e Nike tu sarà più chiaro.


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