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'ayn soph 04-04-2010 23.17.14

Fede
 
Volevo porre un quesito che risale molto in la come anni e mi fa piacere ricordare la figura di Melchisedek Machiventa (se non erro) che prima di Abramo celebrava la Fede in un Unico Dio e a cui sono molto legato.
Questo personaggio sin dall'epoca in cui intervenne nel governo umano proclamava la salvezza unitamente all'atto di Fede nell'Altissimo e Unico Signore, indirizzo che poi verrà anche dettato da Gesù nel Vangelo ma dopo molti secoli.
Anche la tipologia di offerta non cruenta era un'altra prerogativa di tale personaggio ma che all'epoca non poteva venir presa in considerazione se pensiamo che il Dio veniva considerato su altre posizioni e si sacrificava in Suo nome.
Insomma secondo voi, oggi siamo pronti ad accettare come vera quella proposta di tanto tempo fa? Cioè ci possiamo fidare della sola Fede?

'ayn soph 05-04-2010 14.32.25

Ci possiamo fidare della sola Fede era un modo per dire:
oggi è vero che basta la fede per essere salvi o insomma per dare frutto?

Uno 05-04-2010 14.37.00

Se è una fede con la F maiuscola si.
La Fede non implica necessariamente che ciò che oggi prendo in fiducia non possa domani sperimentarlo sulla mia pelle.
Gesù comprende anche Tommaso che vuol mettere le dita nelle piaghe, io non intendo questo, questo non è necessario ed anzi non arrivare a questo ci fa risparmiare tempo. Io intendo che nessuno mi impedisce di avere fede in Gesù (esempio più concreto di un Dio non definibile) ma allo stesso tempo mettermi alla prova (non mettere alla prova lui) e provare a sperimentare ciò che mi dice, ciò che ha fatto etc...
La fede cieca ed irrazionale invece è un anestetico, un modo per non fare nulla di concreto ed affidarsi a poteri superiori che in realtà non si immischieranno mai nella nostra vita concreta.

E' anche Fede aver fiducia nella macchina dell'Universo e le sue Leggi e Principi.
Fede e Sapere viaggiano di pari passo, So che se mi fanno del male sarò ripagato in altro modo, ma non potendo controllare tutta la catena di cause ed effetti ne ho anche Fede.
Al contrario per Fede e Sapere se faccio del male (o del bene) devo aspettarmi di pagare in qualche modo etc....

'ayn soph 05-04-2010 14.44.00

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 83259)
Se è una fede con la F maiuscola si.
La Fede non implica necessariamente che ciò che oggi prendo in fiducia non possa domani sperimentarlo sulla mia pelle.
Gesù comprende anche Tommaso che vuol mettere le dita nelle piaghe, io non intendo questo, questo non è necessario ed anzi non arrivare a questo ci fa risparmiare tempo. Io intendo che nessuno mi impedisce di avere fede in Gesù (esempio più concreto di un Dio non definibile) ma allo stesso tempo mettermi alla prova (non mettere alla prova lui) e provare a sperimentare ciò che mi dice, ciò che ha fatto etc...
La fede cieca ed irrazionale invece è un anestetico, un modo per non fare nulla di concreto ed affidarsi a poteri superiori che in realtà non si immischieranno mai nella nostra vita concreta.

E' anche Fede aver fiducia nella macchina dell'Universo e le sue Leggi e Principi.
Fede e Sapere viaggiano di pari passo, So che se mi fanno del male sarò ripagato in altro modo, ma non potendo controllare tutta la catena di cause ed effetti ne ho anche Fede.
Al contrario per Fede e Sapere se faccio del male (o del bene) devo aspettarmi di pagare in qualche modo etc....

Ho capito, quindi oggi diremo che la Fede può salvare, una certa Fede e non la fede comune tramandata di generazione in generazione.
Concordo sul fatto che la Fede non debba restare sola, insieme al concetto di Conoscenza con tutto il cammino che comporta ci sono anche gli aspetti delle altre due Virtù Teologali quali Speranza e Carità e con la Carità ci siamo collegati un'altra volta a tanti altri thread. A questo punto mi viene in mente un grafico da cui al suo centro si ponga la Carità connessa anzi attivata con tanti raggi, però non so fare un collegamento grafico, anzi si potrebbe pensare a 3 cerchi sovrapponibili tra loro. Forse sto andando fuori tema..

'ayn soph 05-04-2010 19.28.28

Altra cosa, se la Fede cresce, arriva ad un certo punto dove anche la Paura scompare. E' vero questo?

Sole 05-04-2010 23.14.18

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 83259)
Se è una fede con la F maiuscola si.
La Fede non implica necessariamente che ciò che oggi prendo in fiducia non possa domani sperimentarlo sulla mia pelle.
Gesù comprende anche Tommaso che vuol mettere le dita nelle piaghe, io non intendo questo, questo non è necessario ed anzi non arrivare a questo ci fa risparmiare tempo. Io intendo che nessuno mi impedisce di avere fede in Gesù (esempio più concreto di un Dio non definibile) ma allo stesso tempo mettermi alla prova (non mettere alla prova lui) e provare a sperimentare ciò che mi dice, ciò che ha fatto etc...


C'è una frase che Gesù ha detto in qualche occasione: "non tentare il Signore Dio tuo" e la diceva intendo di non sfidarlo perchè sfidandolo era fare del male a se stessi e di conseguenza all'umanità. Non inteso quindi come punizione divina ma come involuzione come una mancata occasione di fare un passo verso di lui. Non è Dio infatti che deve dimostrare ma l'uomo che deve cercare la verità. L'ho interpretata così.
La fede quindi in questo senso non è un atto gratuito ma una ricerca della verità senza sfidare nessuno a darne prove.
In un certo senso gli Atei continuamente sfidano Dio.

'ayn soph 05-04-2010 23.19.03

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 83307)
C'è una frase che Gesù ha detto in qualche occasione: "non tentare il Signore Dio tuo" e la diceva intendo di non sfidarlo perchè sfidandolo era fare del male a se stessi e di conseguenza all'umanità. Non inteso quindi come punizione divina ma come involuzione come una mancata occasione di fare un passo verso di lui. Non è Dio infatti che deve dimostrare ma l'uomo che deve cercare la verità. L'ho interpretata così.
La fede quindi in questo senso non è un atto gratuito ma una ricerca della verità senza sfidare nessuno a darne prove.
In un certo senso gli Atei continuamente sfidano Dio.

Bè la sfida è con noi stessi e per noi stessi. Se volessimo fare paragoni chi è ateo non sfida dio ma è cieco. Chi sfida realmente Dio è chi lo fa credendoci. dico credendoci ma è evidente che non alludo alla Fede vera.

Sole 06-04-2010 00.04.23

Sfidare Dio per me significa anche chiedersi perchè fa morire tanti bambini e permette le guerre. In cosa stai credendo ponendoti queste domande (non tu ma in generale)?

Come si può pensare di sfidare realmente Dio?

'ayn soph 06-04-2010 00.24.19

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 83323)
Sfidare Dio per me significa anche chiedersi perchè fa morire tanti bambini e permette le guerre. In cosa stai credendo ponendoti queste domande (non tu ma in generale)?

Come si può pensare di sfidare realmente Dio?

Va bè qui non vorrei offendere ma siamo sul discorso del peccato, se gli manca qualcosa è vero che hanno colpa ma è essenzialmente quella di non fare nulla.
Poi la mina vagante certamente fa del male, ma non credo sia un male mirato, se ci fosse (e ci sono) qualcuno in queste condizioni significa che credi nella paura che ti attanaglia il DNA e poi il risultato verbale è una semplice conseguenza.
E' un parlare senza sapere.

Sole 06-04-2010 00.27.43

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83328)
Va bè qui non vorrei offendere ma siamo sul discorso del peccato, se gli manca qualcosa è vero che hanno colpa ma è essenzialmente quella di non fare nulla.
Poi la mina vagante certamente fa del male, ma non credo sia un male mirato, se ci fosse (e ci sono) qualcuno in queste condizioni significa che credi nella paura che ti attanaglia il DNA e poi il risultato verbale è una semplice conseguenza.
E' un parlare senza sapere.

Scusa ma non vedo la connessione con quello che dicevo sopra. Non ho parlato del peccato e del male ma del senso da dare alla sfida che non può essere rivolta alla ricerca e quindi alla fede.

'ayn soph 06-04-2010 00.32.40

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 83330)
Scusa ma non vedo la connessione con quello che dicevo sopra. Non ho parlato del peccato e del male ma del senso da dare alla sfida che non può essere rivolta alla ricerca e quindi alla fede.

Scusami tu se ho cambiato direzione dando interpretazioni diverse.
In effetti rientra tra le sfide, il voler imputare la morte e le disgrazie a Dio,
non vorrei fare l'avvocato contrario ma intendevo dire che quel Dio a cui fanno riferimento quelle persone, dentro di loro, deve essere sicuramente altro.
Non so se ora mi sono spiegato.


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