Il Cuore di Francesco
Settimana scorsa ho visto un film era già iniziato e non conosco il titolo e neppure il regista.
Era sulla vita di San Francesco che ahimè pur amandone la figura non ne conosco la biografia approfonditamente. Perchè racconto questa cosa banale? Perchè sono rimasta con un qualcosa dentro che mi ha fatto ancora una vota notare la vacuità della vita senza un ideale. San Francesco torna dalle Crociate frebbricitante sta sul filo tra la vita e la morte per molto tempo. Un bel giorno si sveglia e inizia a parlare agli uccelli, tutti lo pensano matto. Nei giorni sucessivi visita il luogo di lavoro di suo padre, dove anche lui prima di andare in guerra aveva lavorato, ma vede con occhi diversi. Vede il dolore, la povertà, si riempie talmente tanto di queste emozioni sensazioni fino a che nn ce ne stanno più. Anche in chiesa quando vede che chi proclama la Fede è pieno d'oro, e nella chiesa il poveri sono relegati agli utlimi posti....il vaso trabocca. Cerca di liberarsi di tutto ciò che possiede come se fosse una malattia scatenando le ire della famiglia e l'ilarità della gente. Davanti al vescovo si spoglia nudo ridando al padre anche il suo nome e se ne va verso la brughiera. Trova una vecchia chiesa diroccata e costruisce la chiesa dei poveri, dei bisognosi la crea seguendo gli insegnamenti di Gesù che non vedeva più nella chiesa. L'unico suo pensiero è volto alla costruzione di questo aiuto ai poveri che lo porterà sin davanti al Papa da cui avrà il permesso di crare il suo ordine senza venire assalito di chicchessia. Non gli era partita la testa gli si era aperto il Cuore. fiori.gif Detto così non credo renda. Ma la passione, l'ideale, la volontà nate dalla vista della sofferenza umane ha fatto si che un uomo come tanti divenisse un Santo. Mi sono detta che andrebbe visto tutte le mattine se non altro per smuovere qualche sentimento assopito nel buio dei nostri cuori. Forse col tempo ci si abiturebbe anche a questo ,ma magari sarebbe un buon aiuto. |
Quello che successe a francesco è una connessione diretta con la Verità, un cambiamento di prospettive, di punti di vista, apertura di cuore ma anche di intelletto. La meraviglia che ha un bambino, la "trascuratezza" che ha un "matto, ma la responsabilità che ha un angelo. La povertà e lo stare con gli ultimi (lo stesso atto di spogliarsi) indica consapevolezza di essere ultimo e povero, la vulnerabilità della nostra posizione e la voglia di stare vicino a chi lo è effettivamente e quindi lo "sente".Chi è ricco, bello e ha tutto dalla vita, pur essendo vulnerabile come glia altri non lo "sente"
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Sono d'accordo con te ma anche Francesco era ricco e conduceva una vita come tutti gli altri. Poi è successo qualcosa che lo ha cambiato.
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Infatti, a s. paolo la folgorazione a s. francesco la "malattia", due facce della stessa medaglia. E soprattutto lo stare prigioniero in battaglia, nelle "galere" che a quel tempo identificavano quel termine molto bene.
P.S.: di s. francesco ho ricevuto in una maniera insolita il suo testamento (via internet senza averlo richiesto e in diretta) avrà voluto significare qualcosa, oppure trattasi semplicemente di scherzo? |
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Cavoli ayn... quando scrivi cosi' ho subito la reazione di mandarti a quel paese... poi rileggo... rileggo... e... hahahahahaha fiori.gif PS: ho postato assieme a Uno... confermo quanto ho scritto... ma pensa te... hahahahaha |
Io credo che in galera ci siamo già senza andare in guerra cmq è una mia considerazione, la mancanza di libertà intesa come non essere Individui.
Non so ma penso che vedere lo schifo dell'uomo in generale ed seconda battuta di se stessi possa se Vissuto non per sentito dire fare la differenza. Di solito il Leader di qualuque cosa dalla disciplina a tutto il resto è qualcuno che ha vissuto sulla sua pelle certe cose e poi cerca di trasmetterle agli altri, cosa non semplice da capire anche per chi lo segue con fermento e amore. Per me Francesco ha fatto il superpieno o impazziva o VIVEVA. E' diventato Santo rinunciando al mondo ma vivendo nel mondo a favore dei sofferenti mettendo in pratica i Vangeli. |
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P.S.: mica solo questo è successo. ai voglia:wow: |
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Mi viene in mente la frase di Uno: se potessi possedere ma non possiedo, sono libero.
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Cerco di essere chiaro... perchè da questo discorso si potrebbe capire che è meglio rinunciare a curarsi così non ci si attacca alla bellezza, non è così. Questo è un fraintendimento (adesso diciamo bellezza, ma può essere applicato a tutto: ricchezza, gioia, estroversione etc etc) che spesso vedo in chi segue percorsi più o meno spirituali. Invece non è così, per diversi motivi.... sappiamo che a tale anima (e/o incarnazione di spirito) corrisponde tale corpo, quindi il viceversa è plausibile... una bellezza che intendo non artificiale... non fatta di trucchi, ma di uno sguardo aperto piuttosto che di un ghigno che diventa costante in una bocca anche se magari mascherato da trucco o artifici estetici... Quindi il "trucco" sta nel curarsi, seguire i propri affari etc etc ma poi (un poi che non è temporale in senso di dopo) liberarsene... al contrario invece non si potrà mai "resistere" perchè non c'è nulla da cui resistere... |
Uno
"Eppure per scegliere devi avere la possibilità di scegliere." ___________ si certo la possibilità di scegliere tra dedicarsi a Dio o fare la modella? Cioè le modelle hanno più probabilità? Oppure una volta che loro fanno la scelta è più motivata e/o definitiva? Forse che il parametro bellezza si coniuga con spiritualità? E poi che giudizio hai di te stesso, quello che ti danno gli altri, oppure uno tuo. A parte che oggi la bellezza esteriore ce l'hanno tutti praticamente, ma è quello che conta? Uno/a non si può sentire bello soggettivamente a prescindere da quello che pensano glia altri? Ce ne sarebbero altri ma cmq il concetto è che non si può paragonare due ideali totalmente opposti e discriminarne uno. Tutto dipende anche dall'apprezzare quello che si è e/o si ha non già dall'avercelo e basta.In sostanza non c'entra proprio niente. |
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Comunque statisticamente se un modella ha provato ad essere bella e ricca, quindi al centro dell'attenzione e vi rinuncia è più difficile (non impossibile ovviamente, ma più difficile) che torni indietro.... invece una persona normale (non curo le parole e definizioni.. altrimenti potremmo entrare in filippiche su cosa è la normalità... ma cerca di capire quello che intendo) che non bada alla bellezza perchè non ne ha se poi si trova di fronte alla possibilità di diventarla potrebbe farsi prendere più facilmente (non assolutamente ma più facilmente) Insomma è un pò (anche se diverso) come i vari discorsi "a freddo" se tu ti trovassi su un monte ghiacciato dopo un incidente aereo, per sopravvivere mangeresti i cadaveri? Se non provi la situazione non potrai mai dire si o no.... se invece tu fossi un sopravvissuto adesso potresti dire l'ho fatto... probabilmente lo rifarei (non ne avresti la certezza ma una buona percentuale), oppure non l'ho fatto e per miracolo sono ancora vivo, un'altra volta farei la stessa cosa.... se non sei bello o ci diventi come faresti a dire non mi interessa? Vale per ricco etc.... Poi non tutti diventeremo ricchi, belli e famosi... quindi in proporzione lavoreremo con quello che abbiamo.... quindi il mio ricco potrebbe essere 10000 euro (per esempio) e io attaccarmici o meno.... ma uno che rinunciasse (nel senso di non attaccarsi) a miliardi.... sono certo che non i attaccherebbe a 10000 euro... Inoltre ognuno di noi ha le sue prove, quindi per qualcuno potrebbe essere la bellezza, per altri la ricchezza, per altri ancora l'attaccamento alla famiglia, per un'altro al lavoro etc etc.... ma sempre in quella nostra cosa dovremmo raggiungere un livello alto di "possessione" per poter poi staccarcene.... Mi segui? Si capisce? E' assurdo? |
Capisco molto meglio le ultime due righe che tutto il resto (non per te ovviamente).
Si certo ho capito, ti porto il mio esempio che potrebbe essere anche quello tuo o di moltissimi altri. Ho beni, un lavoro, una famiglia, case etc..e a tutto questo non sono attaccato per niente, so che tutto quello che ho non è mio non mi appartiene, nel senso che sono tutte cose materiali che non si possono realmente possedere e men che meno i sentimenti. Secondo il tuo ragionamento quindi, o io sono arrivato al culmine della possessione e quindi ora mi trovo così, oppure? |
Se non c'è qualcosa che ancora ti manca (intendendo le prove personali che dicevo prima) dovresti adesso Lavorare sul serio.... il che puoi anche farlo comunque, ma prima o poi ti scontreresti con quello che ti manca... con quello che ancora non possiedi e rischi di esserne posseduto, scontro che mica è detto che sia a tuo sfavore... anzi ti augurerei il contrario.
Grandi Uomini come Francesco Santo, passato quello stadio diventano incorruttibili a vari livelli, possedere o meno non ha importanza, l'importante è non essere posseduti. |
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