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Kael 12-04-2010 00.56.32

Conoscere se stessi attraverso gli altri
 
Metto qui una discussione nata in altro thread http://ermopoli.it/portale/showthrea...3711#post83711 per non portare li troppo fuori il discorso.

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83711)
per me l'auto conoscenza può passare anche per gli altri senz'altro ma io mi devo essere già conosciuto.

Se ti sei già conosciuto che auto conoscenza può essere? O ti conosci o non ti conosci...
Io invece sostengo che l'auto conoscenza passa necessariamente attraverso gli altri, ci sono persone che ci provocano reazioni che da soli non sapremmo mai provocarci e quindi possono mostrarci lati di noi che altrimenti non ne avremmo mai neppure sospettato l'esistenza...

MaxFuryu 12-04-2010 03.59.17

Concordo con te Kael, e proprio in questo periodo pensavo anche ad un'altra cosa sicuramente collegata a quello che dici.
Tempo fa mentre ascoltavo una persona mi era venuto in mente che sarebbe stato possibile, e sicuramente utile fare esperienza delle esperienze degli altri, la cosa mi sembra banale e anche tanto difficile, almeno per quanto mi riguarda, ma di fondo ho l'idea che questa sia la base di una sana conversazione.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

'ayn soph 12-04-2010 08.32.58

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 83724)
Metto qui una discussione nata in altro thread http://ermopoli.it/portale/showthrea...3711#post83711 per non portare li troppo fuori il discorso.


Se ti sei già conosciuto che auto conoscenza può essere? O ti conosci o non ti conosci...
Io invece sostengo che l'auto conoscenza passa necessariamente attraverso gli altri, ci sono persone che ci provocano reazioni che da soli non sapremmo mai provocarci e quindi possono mostrarci lati di noi che altrimenti non ne avremmo mai neppure sospettato l'esistenza...

Ma guarda per me è indifferente il mezzo l'importante è la realizzazione della conoscenza un antico motto recitava "conosci te stesso" e allora potremmo pure aggiungere come dici tu "conosci te stesso attraverso gli altri" non ci sarebbe nulla di sbagliato è che gli altri sono un me stesso riflesso, quindi già c'è un passaggio in più, poi ognuno di loro dovrebbe corrispondere ad una mia personalità (dentro di me ci sono tutte). E infine la comodità del mezzo, chi si conosce fa meno fatiche dato che è tutto li, tutto compreso. Forse non avendo una proiezione nell'altro ci vorrà più tempo ma il tempo in certe cose conta relativamente.

'ayn soph 12-04-2010 08.37.52

Citazione:

Originalmente inviato da MaxFuryu (Messaggio 83731)
Concordo con te Kael, e proprio in questo periodo pensavo anche ad un'altra cosa sicuramente collegata a quello che dici.
Tempo fa mentre ascoltavo una persona mi era venuto in mente che sarebbe stato possibile, e sicuramente utile fare esperienza delle esperienze degli altri, la cosa mi sembra banale e anche tanto difficile, almeno per quanto mi riguarda, ma di fondo ho l'idea che questa sia la base di una sana conversazione.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

IN merito a fare l'esperienza degli altri si potrebbe e la facciamo spesso, leggendo un libro, vedendo un film, ascoltando musica dato che in effetti sono gli altri in questo caso a proiettarci il loro vissuto o la loro esperienza e noi anche senza farla direttamente ne traiamo qualcosa.
Ora non so se tu intendi fare esperienza pratica di ciò che fanno gli altri.
Però non saremo mai come gli altri, ovvero da quella esperienza ognuno ricaverà ciò che è portato per sua natura e per esperienza del suo quindi il risultato non sarà necessariamente lo stesso e poi c'è anche la possibilità di averci una perdita, per lo stesso discorso, può essere che un altro ricavi del bene da qualcosa a cui tu invece non sei portato a fare, insomma io preferisco fare esperienze che cmq si confanno al mio stato insomma alla mia persona.

stella 12-04-2010 10.17.43

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83734)
Ma guarda per me è indifferente il mezzo l'importante è la realizzazione della conoscenza un antico motto recitava "conosci te stesso" e allora potremmo pure aggiungere come dici tu "conosci te stesso attraverso gli altri" non ci sarebbe nulla di sbagliato è che gli altri sono un me stesso riflesso, quindi già c'è un passaggio in più, poi ognuno di loro dovrebbe corrispondere ad una mia personalità (dentro di me ci sono tutte). E infine la comodità del mezzo, chi si conosce fa meno fatiche dato che è tutto li, tutto compreso. Forse non avendo una proiezione nell'altro ci vorrà più tempo ma il tempo in certe cose conta relativamente.

Non sono d'accordo, tu ti conosci attraverso il tuo interno e le tue reazioni, non puoi incamerare dentro di te tutte le personalità altrui altrimenti saresti tutto e il contrario di tutto....
Ma a prescindere da questo, non puoi vedere te dall'esterno come ti può vedere un'altra persona con una personalità diversa dalla tua, con interessi e percorsi diversi dai tuoi.
In questo modo mi sembra che come misura di paragone usi te stesso.
Questo capita spesso anche a me partendo dal mio punto di vista e di sentire le cose che reputavo quelle giuste, ma ho dovuto ricredermi tante volte avendo visto che altri approcciano in maniera diversa e per me inusuale, ho capito che il sentire di altri è diverso dal mio, quindi attraverso l'altro mi vedrò con gli occhi suoi che per forza è diverso dal mio vedermi.
Per esempio se io sono miope mi vedrò da miopie e nello stesso modo vedrò gli altri, ma un altro che ha la vista perfetta può vedermi e farmi scoprire aspetti e particolari di me che non avevo notato.
Certamente attraverso me, conoscendo i miei pregi e i miei difetti conoscerò anche gli altri, ne avrò comprensione e compassione, ma l'altro avendo compassione e comprensione di me mi farà da specchio, come io posso fare da specchio a lui.

'ayn soph 12-04-2010 10.28.35

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 83739)
Non sono d'accordo, tu ti conosci attraverso il tuo interno e le tue reazioni, non puoi incamerare dentro di te tutte le personalità altrui altrimenti saresti tutto e il contrario di tutto....
Ma a prescindere da questo, non puoi vedere te dall'esterno come ti può vedere un'altra persona con una personalità diversa dalla tua, con interessi e percorsi diversi dai tuoi.
In questo modo mi sembra che come misura di paragone usi te stesso.
Questo capita spesso anche a me partendo dal mio punto di vista e di sentire le cose che reputavo quelle giuste, ma ho dovuto ricredermi tante volte avendo visto che altri approcciano in maniera diversa e per me inusuale, ho capito che il sentire di altri è diverso dal mio, quindi attraverso l'altro mi vedrò con gli occhi suoi che per forza è diverso dal mio vedermi.
Per esempio se io sono miope mi vedrò da miopie e nello stesso modo vedrò gli altri, ma un altro che ha la vista perfetta può vedermi e farmi scoprire aspetti e particolari di me che non avevo notato.
Certamente attraverso me, conoscendo i miei pregi e i miei difetti conoscerò anche gli altri, ne avrò comprensione e compassione, ma l'altro avendo compassione e comprensione di me mi farà da specchio, come io posso fare da specchio a lui.

La tua diagnosi Stella non fa una grinza è che però come dire calza molto stretta un vestito troppo umano, l'altro difficilmente di me conoscerà l'essenza e ammesso che io l'abbia già fatto questo passo, allora il discorso che faccio non soltanto è valido ma è imprescindibile. Poi certamente quello che tu hai esposto ha una sua valenza in certe situazioni e con certe caratteristiche di base ma non è proponibile in assoluto. E risiamo (io) OT, ma è inevitabile gli aspetti contingenti sono anche collegati con tutto il resto. :@@


Edit: la psicologia non può superare la scienza dello spirito anche se ha una sua collocazione

Uno 12-04-2010 11.38.55

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83734)
gli altri sono un me stesso riflesso

Caspita!
Ha parlato Dio....

'ayn soph 12-04-2010 11.40.35

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 83753)
Caspita!
Ha parlato Dio....

Ho capito che scherzi sempre ma se no non si capisce cosa vuoi dire e cosa voglio dire.
Non mi verrai a raccontare che...va be lasciamo perdere non siamo in forum
è sempre la solita storia, compartimenti.....pazienza icon_mrgr:









Edit: quello che dicevo è che è così per tutti è un autoriconoscersi non un io sono dio e tutti gli altri nessuno, questo non l'ho detto forse lo hai desunto tu.

Uno 12-04-2010 11.54.00

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83755)
Ho capito che scherzi sempre ma se no non si capisce cosa vuoi dire e cosa voglio dire.
Non mi verrai a raccontare che...va be lasciamo perdere non siamo in forum
è sempre la solita storia, compartimenti.....pazienza icon_mrgr:


Edit: quello che dicevo è che è così per tutti è un autoriconoscersi non un io sono dio e tutti gli altri nessuno, questo non l'ho detto forse lo hai desunto tu.

Stavolta scherzavo solo sull'impossibilità che tu sia Dio, ma non sul fatto che la tua affermazione la puoi girare come ti pare ma messa così significherebbe quello.

Gli altri non sono un mio riflesso, se lo fossero io sarei l'unica mente pensante, vivente etc..
Se a te piace pensare questo degli altri va benissimo... posso solo sperare, fraternamente, che un giorno il film che ti proietti passi i titoli di coda :)

'ayn soph 12-04-2010 12.21.13

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 83756)
Stavolta scherzavo solo sull'impossibilità che tu sia Dio, ma non sul fatto che la tua affermazione la puoi girare come ti pare ma messa così significherebbe quello.

Gli altri non sono un mio riflesso, se lo fossero io sarei l'unica mente pensante, vivente etc..
Se a te piace pensare questo degli altri va benissimo... posso solo sperare, fraternamente, che un giorno il film che ti proietti passi i titoli di coda :)

Hai bisogno di ripetizioni Uno icon_mrgr:
non mi mettere parole in bocca, riconfermo o dico per ulteriori delucidazioni che gli altri sono gli altri indubbiamente ma in loro io posso vedere (quando mi sono osservato e ho risolto qualcosa) un riflesso del mio ambiente o viceversa
Ma da qui a dire che tizio sta dentro di me ce ne passa, un riflesso è un riflesso.
Potrei dire pure un' analogia, ma in sostanza come noi siamo contenuti nell' UNO dovremmo anche essere i riflessi di noi stessi. Il materiale che abbiamo dentro a livello cellulare o atomico la dice lunga su quello che tentavo di dire, ma ho capito siamo in psicologia. Ok è altro discorso. icon_mrgr:

Uno 12-04-2010 12.44.02

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83759)
Hai bisogno di ripetizioni Uno icon_mrgr:

Visto che non trovi a chi darle, dalle pure a me, se ti aiuta le sopporterò volentieri :H
Citazione:

non mi mettere parole in bocca, riconfermo o dico per ulteriori delucidazioni che gli altri sono gli altri indubbiamente ma in loro io posso vedere (quando mi sono osservato e ho risolto qualcosa) un riflesso del mio ambiente o viceversa
Ma da qui a dire che tizio sta dentro di me ce ne passa, un riflesso è un riflesso.
Potrei dire pure un' analogia, ma in sostanza come noi siamo contenuti nell' UNO dovremmo anche essere i riflessi di noi stessi. Il materiale che abbiamo dentro a livello cellulare o atomico la dice lunga su quello che tentavo di dire, ma ho capito siamo in psicologia. Ok è altro discorso. icon_mrgr:
Non è questione di psicologia, biologia, esoterismo etc... il "problema" è la parola riflesso che ha un preciso significato.

'ayn soph 12-04-2010 20.51.40

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 83760)
Visto che non trovi a chi darle, dalle pure a me, se ti aiuta le sopporterò volentieri :H


Non è questione di psicologia, biologia, esoterismo etc... il "problema" è la parola riflesso che ha un preciso significato.

No le ripetizioni non le do neppure a pagamento icon_mrgr:
Hai ragione uso termini impropri ma dovremmo mettere una sezione di etimo e poi mi dovrei studiare per diversi mesi certe cose, ma credo che poi non starei più a ermopoli. Credo che le persone si possano capire anche soltanto dal senso generale della frase e integrando una parola messa male ma lasciamo stare, questo è difetto di origine del programma ermopoli. icon_mrgr:
Allego spiegazione:
Riflesso: Fenomeno che ha luogo allorchè un corpo dotato di una certa velocità ne incontra un altro, che gli fa ostacolo e lo costringe a seguire un'altra direzione.
Puntualmente non l'ho beccata per nulla, con riflesso io intendo che nell'altro posso sentire, vedere o capire quello che di mio si assomiglia.
Cmq basta chiedere e faccio tutta la trafila, vado a etimologia traduco e torno icon_mrgr:

Edit: però non credo che ci voleva la sfera per capirlo.

Uno 12-04-2010 21.06.07

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83772)
No le ripetizioni non le do neppure a pagamento icon_mrgr:

Al posto tuo avrei scritto che non le dai neanche a gratis boccaccia:
Citazione:

Hai ragione uso termini impropri ma dovremmo mettere una sezione di etimo e poi mi dovrei studiare per diversi mesi certe cose, ma credo che poi non starei più a ermopoli. Credo che le persone si possano capire anche soltanto dal senso generale della frase e integrando una parola messa male ma lasciamo stare, questo è difetto di origine del programma ermopoli. icon_mrgr:
Allego spiegazione:
Riflesso: Fenomeno che ha luogo allorchè un corpo dotato di una certa velocità ne incontra un altro, che gli fa ostacolo e lo costringe a seguire un'altra direzione.
Puntualmente non l'ho beccata per nulla, con riflesso io intendo che nell'altro posso sentire, vedere o capire quello che di mio si assomiglia.
Cmq basta chiedere e faccio tutta la trafila, vado a etimologia traduco e torno icon_mrgr:

Edit: però non credo che si voleva la sfera per capirlo.
Io mi sarei accontentato anche di quello che intendevi tu e/o che normalmente si pensa di questa parola, era il contesto che non andava bene

gli altri sono un me stesso riflesso

è diverso da

con riflesso io intendo che nell'altro posso sentire, vedere o capire quello che di mio si assomiglia.

Kael 16-04-2010 11.22.13

Citazione:

Originalmente inviato da MaxFuryu (Messaggio 83731)
Concordo con te Kael, e proprio in questo periodo pensavo anche ad un'altra cosa sicuramente collegata a quello che dici.
Tempo fa mentre ascoltavo una persona mi era venuto in mente che sarebbe stato possibile, e sicuramente utile fare esperienza delle esperienze degli altri, la cosa mi sembra banale e anche tanto difficile, almeno per quanto mi riguarda, ma di fondo ho l'idea che questa sia la base di una sana conversazione.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

Fare esperienza delle esperienze degli altri mi sa che è impossibile, per quanto possiamo essere vicini agli altri siamo comunque soli.. Possiamo avvicinarsi, il chè è già tanto, ma mai vivere la stessa identica cosa. Però è indubbiamente utile, se un amico ad esempio mi racconta che gli è morto un parente, posso sfruttare questa sua esperienza per avvicinarmi alla morte, meditarci, oppure può entrarmi da un orecchio e uscirmi dall'altro, finchè non mi troverò a dover affrontare la morte in prima persona senza nessuna preparazione...

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 83734)
Ma guarda per me è indifferente il mezzo l'importante è la realizzazione della conoscenza un antico motto recitava "conosci te stesso" e allora potremmo pure aggiungere come dici tu "conosci te stesso attraverso gli altri" non ci sarebbe nulla di sbagliato è che gli altri sono un me stesso riflesso, quindi già c'è un passaggio in più, poi ognuno di loro dovrebbe corrispondere ad una mia personalità (dentro di me ci sono tutte). E infine la comodità del mezzo, chi si conosce fa meno fatiche dato che è tutto li, tutto compreso. Forse non avendo una proiezione nell'altro ci vorrà più tempo ma il tempo in certe cose conta relativamente.

Comunque non hai risposto alla domanda. Del resto era evidente che non ha senso dire che l'autoconoscenza passa anche per gli altri ma prima ti devi già essere conosciuto. Se ti sei già conosciuto l'autoconoscenza non passa per gli altri, questo almeno secondo quello che pensi tu.
Fortunatamente gli altri non sono un nostro riflesso, ma sono loro che semmai riflettono parti di noi, il chè è ben diverso. E si sa, senza specchi non sapremmo nemmeno che lineamenti ha il nostro volto, per non parlare poi di punti come la schiena dove per vederla veramente bene ci servono almeno due di specchi.

'ayn soph 16-04-2010 12.53.19

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 84121)
Fare esperienza delle esperienze degli altri mi sa che è impossibile, per quanto possiamo essere vicini agli altri siamo comunque soli.. Possiamo avvicinarsi, il chè è già tanto, ma mai vivere la stessa identica cosa. Però è indubbiamente utile, se un amico ad esempio mi racconta che gli è morto un parente, posso sfruttare questa sua esperienza per avvicinarmi alla morte, meditarci, oppure può entrarmi da un orecchio e uscirmi dall'altro, finchè non mi troverò a dover affrontare la morte in prima persona senza nessuna preparazione...


Comunque non hai risposto alla domanda. Del resto era evidente che non ha senso dire che l'autoconoscenza passa anche per gli altri ma prima ti devi già essere conosciuto. Se ti sei già conosciuto l'autoconoscenza non passa per gli altri, questo almeno secondo quello che pensi tu.
Fortunatamente gli altri non sono un nostro riflesso, ma sono loro che semmai riflettono parti di noi, il chè è ben diverso. E si sa, senza specchi non sapremmo nemmeno che lineamenti ha il nostro volto, per non parlare poi di punti come la schiena dove per vederla veramente bene ci servono almeno due di specchi.

infatti la forma come al solito (la mia) non si capiva e quello che volevo dire invece lo hai tradotto bene, il termine autoconoscenza va sostituito con riconoscere me stesso dagli altri o viceversa si cmq non si trattava di co_noscere ma di ri_conoscere che implica un processo diverso.
Ancora una volta ho dimenticato l'etimo e confuso i termini.


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