Ermopoli

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Uno 01-10-2009 16.05.56

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74595)
la migliore di cui è capace....
se il giudice in quel momento non è "capace" ... farà quel che di meglio riesce a fare.
se non lo farà stai pur sicuro che l'universo in un modo o nell'altro avrà modo di "chiedere il conto" di questo.

oppure non hai Fiducia nell'Universo?

per il resto se anche è stato ripetuto in mille salse ma per me è un concetto sbagliato si può anche ripeterle 10000 volte.
senza rancore si intende

Stefano, non voglio portare fuori tema il discorso, ma solo un piccolo appunto (appunto nel senso di appuntare per poi riprendere altrove).

Non credere che la giustizia Universale sia avulsa dalla nostra vita e agisca al di fuori delle nostre azioni. Agisce su un'altro piano spesso a noi non visibile, ma comunque è condizionata dal nostro agire conscio o incoscio, solo che essendo subordinata non a te o a me singolo, non all'Italia o al pianeta Terra soltanto ce ne sfugge gran parte del senso e del modo.
In sostanza se vuoi crescere spiritualmente è tuo dovere imparare prima e poi agire nella maniera tale che sempre più tu possa (per quanto nel tuo piccolo) influire in questo enorme meccanismo.

stefano 01-10-2009 16.06.29

per me è meglio collaborare al piano divino che non opporvisi.
ma quel piano "divino" per non oppormi un tantinello lo devo conoscere altrimenti mi ci oppongo consapevole o meno della cosa.
era questo il senso del mio affermare precedentemente che senza fare dietrologie magari il giudice fa "quanto di meglio riesce a fare" e se non lo fa comunque l'universo prima o poi gli presenterà il conto.

stefano 01-10-2009 16.09.03

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74599)
Stefano, non voglio portare fuori tema il discorso, ma solo un piccolo appunto (appunto nel senso di appuntare per poi riprendere altrove).

Non credere che la giustizia Universale sia avulsa dalla nostra vita e agisca al di fuori delle nostre azioni. Agisce su un'altro piano spesso a noi non visibile, ma comunque è condizionata dal nostro agire conscio o incoscio, solo che essendo subordinata non a te o a me singolo, non all'Italia o al pianeta Terra soltanto ce ne sfugge gran parte del senso e del modo.
In sostanza se vuoi crescere spiritualmente è tuo dovere imparare prima e poi agire nella maniera tale che sempre più tu possa (per quanto nel tuo piccolo) influire in questo enorme meccanismo.

su questo concordo ampiamente.
Prendendo il caso specifico di questo giudice ho dato un'interpretazione avulsa da dietrologie (reale o meno questo non posso saperlo)
per il resto come detto, l'universo se tale giudice non avrà agito al meglio delle sue possibilià presenterà il conto di quanto "non fatto"

ossia il mio ragionamento mi sa di tutto fuorchè avulso da quanto tu hai espresso

nikelise 01-10-2009 16.22.07

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 74586)
Mi diverto a fantasticare dopo icon_mrgr:
mi chiedo intanto come fai a conciliare quanto hai appena scritto con quanto hai scritto prima più su, e cioè che una qualsiasi pena non darebbe reale giustizia e che non ti darebbe alcuna pace vedere il colpevole incatenato ecc ecc

Se la giustizia non ha senso come punitiva, come tu dici, perchè poi non dai per buono che gli altri la pensino come te, ossia che non abbiano bisogno di vedere la colpa punita?
Ti par tanto assurdo che ci ironizzi pure sopra 8-) (la Santa)

Non prenderlòa sul personale, ci sto ragionando sopra anche io perchè il concetto di Giustizia appartiene a quel gruppo particolare in cui sta anche la libertà di cui so per certo che significa..finchè non mi si chiede di definirla...

Semplice , non ho mai detto che sono in grado di perdonare .
Ho detto che non mi interesserebbe ,credo , vederlo in catene , che non mi darebbe nessun sollievo e che mi chiuderei in me stesso con piu' rabbia di quanta immagini.

Poi c'e' da dire un'aqltra cosa che se ha patteggiato significa che non c'e' stato un accertamento su quanto accaduto ma solo la volonta' di RP di ammettere una responsabilita' per chiudere il processo .
Da qui la possibilita' di fantasticare su ipotesi possibili .
Ma era un descrivere altri scenari non avendo dati alla mano .

Ti domando pero' tu avresti perdonato?
Io di certo non ne sarei capace , mi chiuderei in me stesso per non andarlo a prendere arrabbiat: arrabbiat: arrabbiat: .

Uno 01-10-2009 16.42.42

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 74602)
Ti domando pero' tu avresti perdonato?
Io di certo non ne sarei capace , mi chiuderei in me stesso per non andarlo a prendere arrabbiat: arrabbiat: arrabbiat: .

Posso rispondere anche io?
Io si lo perdonerei, non mi chiuderei e continuerei a vivere senza andarlo a cercare (nel senso che non mi accanirei con la cosa), ma se mi capitasse sotto mano (non intendo far west e giustizia selvaggia) farei quello che è necessario per tentare di far giustizia: che sia pagare un avvocato o altro..... in determinate condizioni di tempo e luogo gli darei pure quattro schiaffoni, o qualcosa di peggio.
Non lo farei per me però, questa è la differenza e che non credo sia possibile cogliere facilmente.
Agli occhi di un testimone potrebbe essere uguale la mia azione a quella di un padre con il sangue alla testa. Invece se ne ragioniamo filosoficamente la differenza è evidente, io sceglierei il modo migliore e più adatto a tempo e luogo per liberare, per quanto possibile, quella persona.
Non so se riesci a capire (razionalmente si, ne sono certo, ma interiormente non credo) quello che sto dicendo Nike... se afferri questo capisci anche perchè occhio per occhio non è poi così da buttar via, semmai è da comprendere come metterlo in pratica.

nikelise 01-10-2009 17.05.12

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74603)
Posso rispondere anche io?
Io si lo perdonerei, non mi chiuderei e continuerei a vivere senza andarlo a cercare (nel senso che non mi accanirei con la cosa), ma se mi capitasse sotto mano (non intendo far west e giustizia selvaggia) farei quello che è necessario per tentare di far giustizia: che sia pagare un avvocato o altro..... in determinate condizioni di tempo e luogo gli darei pure quattro schiaffoni, o qualcosa di peggio.
Non lo farei per me però, questa è la differenza e che non credo sia possibile cogliere facilmente.
Agli occhi di un testimone potrebbe essere uguale la mia azione a quella di un padre con il sangue alla testa. Invece se ne ragioniamo filosoficamente la differenza è evidente, io sceglierei il modo migliore e più adatto a tempo e luogo per liberare, per quanto possibile, quella persona.
Non so se riesci a capire (razionalmente si, ne sono certo, ma interiormente non credo) quello che sto dicendo Nike... se afferri questo capisci anche perchè occhio per occhio non è poi così da buttar via, semmai è da comprendere come metterlo in pratica.

Si tratta di realizzare un riequilibrio , credo , ad altri livelli cioe'
di fare quello che altri non hanno saputo o voluto fare .
Ma farlo per lui non vuol dire farlo anche per te o non ne avresti proprio bisogno ?

m@pi 01-10-2009 17.32.28

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74603)
Posso rispondere anche io?
Io si lo perdonerei, non mi chiuderei e continuerei a vivere senza andarlo a cercare (nel senso che non mi accanirei con la cosa), ma se mi capitasse sotto mano (non intendo far west e giustizia selvaggia) farei quello che è necessario per tentare di far giustizia: che sia pagare un avvocato o altro..... in determinate condizioni di tempo e luogo gli darei pure quattro schiaffoni, o qualcosa di peggio.
Non lo farei per me però, questa è la differenza e che non credo sia possibile cogliere facilmente.
Agli occhi di un testimone potrebbe essere uguale la mia azione a quella di un padre con il sangue alla testa. Invece se ne ragioniamo filosoficamente la differenza è evidente, io sceglierei il modo migliore e più adatto a tempo e luogo per liberare, per quanto possibile, quella persona.
Non so se riesci a capire (razionalmente si, ne sono certo, ma interiormente non credo) quello che sto dicendo Nike... se afferri questo capisci anche perchè occhio per occhio non è poi così da buttar via, semmai è da comprendere come metterlo in pratica.

colpita!
è da stamane che vi leggo e di tutti i discorsi fatti questo è il vero nocciolo importante, sei davvero grande Uno!
è dove sei tu che voglio arrivare

griselda 01-10-2009 18.03.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74603)
Posso rispondere anche io?
Io si lo perdonerei, non mi chiuderei e continuerei a vivere senza andarlo a cercare (nel senso che non mi accanirei con la cosa), ma se mi capitasse sotto mano (non intendo far west e giustizia selvaggia) farei quello che è necessario per tentare di far giustizia: che sia pagare un avvocato o altro..... in determinate condizioni di tempo e luogo gli darei pure quattro schiaffoni, o qualcosa di peggio.
Non lo farei per me però, questa è la differenza e che non credo sia possibile cogliere facilmente.
Agli occhi di un testimone potrebbe essere uguale la mia azione a quella di un padre con il sangue alla testa. Invece se ne ragioniamo filosoficamente la differenza è evidente, io sceglierei il modo migliore e più adatto a tempo e luogo per liberare, per quanto possibile, quella persona.
Non so se riesci a capire (razionalmente si, ne sono certo, ma interiormente non credo) quello che sto dicendo Nike... se afferri questo capisci anche perchè occhio per occhio non è poi così da buttar via, semmai è da comprendere come metterlo in pratica.

Lo vedo come spezzare una catena è davvero bella questa cosa.... come un fine rapporto, ed ognuno per la sua strada...
Da un'altra parte hai detto se non sbaglio che noi esageriamo sempre però,quindi...:) ci insegni come fare? ;)

stefano 01-10-2009 18.09.07

il liberarlo davvero a mio avviso passa per un processo interiore che non è assolutamente detto che una "pena" faccia sorgere.
può essere un tentativo, anche positivo ma non è detto sia risolutore.
Viceversa a mio avviso se tale processo interiore si attiva non vi sarebbe nemmeno bisogno di arrivare a dover pagare un avvocato o altro per fare in modo che la giustizia faccia il suo corso.

nikelise 01-10-2009 18.16.48

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 74608)
Lo vedo come spezzare una catena è davvero bella questa cosa.... come un fine rapporto, ed ognuno per la sua strada...
Da un'altra parte hai detto se non sbaglio che noi esageriamo sempre però,quindi...:) ci insegni come fare? ;)

E senza andare in galera icon_mrgr: icon_mrgr: perche' RP non ci va ma a noi ci rinchiudono di corsa .

Ray 01-10-2009 18.50.33

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74609)
il liberarlo davvero a mio avviso passa per un processo interiore che non è assolutamente detto che una "pena" faccia sorgere.
può essere un tentativo, anche positivo ma non è detto sia risolutore.
Viceversa a mio avviso se tale processo interiore si attiva non vi sarebbe nemmeno bisogno di arrivare a dover pagare un avvocato o altro per fare in modo che la giustizia faccia il suo corso.

Se qualcuno si porta sulle spalle un sacco di 50kg e non se ne accorge, si può comunque alleggerirglielo o addirittura toglierglielo sempre senza che se ne accorga. Poi questo alleggerimento potrebbe agevolare una sua presa di coscienza oppure no, così come il non fare nulla. Ma quello che possiamo fare noi in linea con il piano divino non deve dipendere dagli altri.
Se poi anche prendesse coscienza del sacco questo non lo alleggerirebbe, dovrebbe portarselo punto. Mentre se io faccio qualcosa per alleggerirlo, fosse anche costringendolo a pagare, ecco che qualcosa cambia.

stefano 01-10-2009 19.03.39

fare qualcosa per alleggerirlo per come ho scritto sopra dal mio punto di vista è fare un tentativo di smuovere qualcosa a livello interiore che riguardi in primo luogo il prendere coscienza, in secondo il perdono, il terzo l'Amore.
tale cosa non passa per forza di cose dal fargli scontare una "pena" per mia personale mano dato che il mio "ruolo" nella società non è quello del giudice dell'altrui anima ne quello del legislatore.

Ray 01-10-2009 19.06.44

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74612)
fare qualcosa per alleggerirlo per come ho scritto sopra dal mio punto di vista è fare un tentativo di smuovere qualcosa a livello interiore che riguardi in primo luogo il prendere coscienza, in secondo il perdono, il terzo l'Amore.
tale cosa non passa per forza di cose dal fargli scontare una "pena" per mia personale mano dato che il mio "ruolo" nella società non è quello del giudice dell'altrui anima ne quello del legislatore.

Mai detto per mia mano personale. Mi riferivo, come te nella frase che ho citato, all'esempio del pagare l'avvocato eccetera, ossia comunque di usare strumenti che ci sono e che non appesantirebbero chi li usa.

stefano 01-10-2009 19.10.17

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 74613)
Mai detto per mia mano personale. Mi riferivo, come te nella frase che ho citato, all'esempio del pagare l'avvocato eccetera, ossia comunque di usare strumenti che ci sono e che non appesantirebbero chi li usa.

se pago un avvocato, la mano di chi porta davanti al giudice è la mia.
detto questo non sono così sicuro che non ti appesantirebbe.
a mio avviso lo farebbe volente o nolente.
il karma è il suo, non il tuo.
a quel punto diventa anche tuo.

Ray 01-10-2009 19.26.05

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74614)
se pago un avvocato, la mano di chi porta davanti al giudice è la mia.
detto questo non sono così sicuro che non ti appesantirebbe.
a mio avviso lo farebbe volente o nolente.
il karma è il suo, non il tuo.
a quel punto diventa anche tuo.

Se cerco di ottenere giustizia come faccio ad appesantirmi? Anzi mi appesantisco se non lo faccio. Cos'è il karma?

filoumenanike 01-10-2009 23.17.27

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74603)
Posso rispondere anche io?
Io si lo perdonerei, non mi chiuderei e continuerei a vivere senza andarlo a cercare (nel senso che non mi accanirei con la cosa), ma se mi capitasse sotto mano (non intendo far west e giustizia selvaggia) farei quello che è necessario per tentare di far giustizia: che sia pagare un avvocato o altro..... in determinate condizioni di tempo e luogo gli darei pure quattro schiaffoni, o qualcosa di peggio.
Non lo farei per me però, questa è la differenza e che non credo sia possibile cogliere facilmente.
Agli occhi di un testimone potrebbe essere uguale la mia azione a quella di un padre con il sangue alla testa. Invece se ne ragioniamo filosoficamente la differenza è evidente, io sceglierei il modo migliore e più adatto a tempo e luogo per liberare, per quanto possibile, quella persona.
Non so se riesci a capire (razionalmente si, ne sono certo, ma interiormente non credo) quello che sto dicendo Nike... se afferri questo capisci anche perchè occhio per occhio non è poi così da buttar via, semmai è da comprendere come metterlo in pratica.

Non conosco bene la vicenda di Polanski, se sia stato ricattato o se sia relamente colpevole, un fatto certo è che la Giustizia lo ha condannato per un reato grave.
Secondo la mia logica il reato va punito e chi lo perpetra, anche dopo venti anni, deve scontare le pene inflitte dallo stato, sia lui un artista, anzi un grande artista, o un disgraziato qualsiasi.
Premesso questo mi pare di capire che Uno indichi una seconda via da poter seguire e non è quella del perdono, nè del buonismo, ma è la via di aiutare l'altro a comprendere l'errore, a ritrovarsi, ad esaminare dentro l'intimo suo le motivazioni che l'hanno spinto al male e attraverso tale processo recuperare quell'anima prigioniera di se stessa.
Al di là della teoria filosofica anche la nostra giurisprudenza tende al recupero del reo, alla sua riabilitazione...tanto è vero che in questi giorni hanno liberato uno degli assassini del Circeo, giudicato completamente disintossicato dal male!

Uno 05-10-2009 16.34.13

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 74605)
Si tratta di realizzare un riequilibrio , credo , ad altri livelli cioe'
di fare quello che altri non hanno saputo o voluto fare .
Ma farlo per lui non vuol dire farlo anche per te o non ne avresti proprio bisogno ?

Io l'ho messa giù in maniera sintetica, facile, semplice... in realtà non è poi così semplice.
No per poter fare una cosa del genere non devi averne bisogno altrimenti non funziona. Devi essere già passato per il perdono reale altrimenti la vendetta più o meno sottile rimane li come un muro per impedire la possibilità del riequilibrio.
Si tratta di usare la persona per agire ma in maniera impersonale. Cosa che si dovrebbe fare in qualsiasi professione ad iniziare dai giudici, purtroppo non è quasi mai così.

Paradossalmente (ma questo non sono sicuro di riuscire a passarlo come messaggio) se io mi limitassi ad ignorare chi ha fatto un male che in qualche modo mi coinvolge non si attuerebbe tutto quello che ho cercato di descrivere nell'altro post.

A prima vista, e molte pseudofilosofie lo affermano portando in errore parecchia gente, basterebbe che io manifesti l'intenzione di perdonare e liberare tizio che mi ha fatto del male.
In realtà sebbene sia possibile vivere completamente una cosa ancor prima di averla realmente sul piano dell'azione (nelle iniziazioni, visto che ormai abbiamo portato fuori anche le implicazioni spirituali ed interiori, questo avviene) finchè, appunto, non portiamo realmente una cosa sul piano dell'azione questa cosa potrebbe cambiare e comunque non si è ancora concretizzata.
Come dire che uno a parole (anche solo mentali) potrebbe essere un santo, ma nei fatti.....

Quindi anche se può sembrare assurdo e poco spirituale a volte potrebbe essere meglio dare una bastonata ad uno per liberarlo in tal senso che solo perdonarlo. In altri casi non servirebbe o potrebbe innescare altri meccanismi.

stefano 05-10-2009 16.39.06

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 74617)
Se cerco di ottenere giustizia come faccio ad appesantirmi? Anzi mi appesantisco se non lo faccio. Cos'è il karma?


poniamola in questi termini.
se tu sapessi che l'universo in qualsiasi caso fa "giustizia" (divina non la tua) avresti bisogno di cercare di ottenere qualcosa oppure sapresti che quanto avviene è la "cosa giusta al momento giusto"?
detto questo cosa rimane?

andando avanti:
se tu pensi di fare giustizia (erroneamente) e in tal modo ti metti in mezzo ti "appesantisci" di un intervento contro il disegno divino che sarai chiamato poi a sistemare.
se una persona compie un gesto che va contro giustizia divina, il peso di tale fatto è suo, non tuo.
e se tu pensando di doverlo liberare da un fardello, ti poni in mezzo intervenendo non in linea con il disegno divino, ti carichi e appesantisci di karma in origine non tuo

p.s. il ragionamento di Uno va oltre quanto ho detto.

Ray 05-10-2009 17.42.21

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74760)
poniamola in questi termini.
se tu sapessi che l'universo in qualsiasi caso fa "giustizia" (divina non la tua) avresti bisogno di cercare di ottenere qualcosa oppure sapresti che quanto avviene è la "cosa giusta al momento giusto"?
detto questo cosa rimane?

andando avanti:
se tu pensi di fare giustizia (erroneamente) e in tal modo ti metti in mezzo ti "appesantisci" di un intervento contro il disegno divino che sarai chiamato poi a sistemare.
se una persona compie un gesto che va contro giustizia divina, il peso di tale fatto è suo, non tuo.
e se tu pensando di doverlo liberare da un fardello, ti poni in mezzo intervenendo non in linea con il disegno divino, ti carichi e appesantisci di karma in origine non tuo

p.s. il ragionamento di Uno va oltre quanto ho detto.

Lasciamo stare il karma, che non hai risposto cos'è (ovviamente cos'è per te, non cos'è in realtà), ma con la tua ultima frase dici tutto.
Anche se non bene e profondamente come Uno, io quello intendevo grossomodo e limitatamente alle mie possibilità. Ti ho risposto che, dato che hai tirato in ballo questioni spirituali e non lasciando il discorso su un piano meramente sociale, allora le cose stanno diversamente: lasciare che tutto vada come vada e che a tutto pensi l'universo non è la miglior cosa dal punto di vista spirituale e, lungi dal "non avere fiducia nell'universo", è anzi l'opposto... ossia il tentare, per come possiamo, di agire concordemente a lui. Lasciare che tutto avvenga senza nostra partecipazione non è mancanza di fiducia ma ignavia.

E soprattutto, se proprio vuoi parlare di karma (ma meglio di Conseguenze), se tu hai la possibilità, agendo, di fare un milliardesimo di riequilibrio (che tanto il resto lo fa l'universo, questo si) e non lo fai, ecco che ti carichi di ciò che avresti potuto assumerti e non hai fatto. Ossia, spiritualmente è tuo dovere cercare la giustizia, ed è anche diritto spirituale di chi ti ha leso.

Mi rendo conto che non è un discorso facile da capire, d'altra parte neanche da fare e io certo non sono adeguato, tuttavia il punto di vista spirituale è spesso opposto a quello dell'io e quel cercare di riequilibrare che sul piano dell'io potrebbe essere visto come una cosa negativa per chi ti ha leso, sul piano spirituale è un suo diritto.

stefano 05-10-2009 17.47.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 74767)
Lasciamo stare il karma, che non hai risposto cos'è (ovviamente cos'è per te, non cos'è in realtà), ma con la tua ultima frase dici tutto.
Anche se non bene e profondamente come Uno, io quello intendevo grossomodo e limitatamente alle mie possibilità. Ti ho risposto che, dato che hai tirato in ballo questioni spirituali e non lasciando il discorso su un piano meramente sociale, allora le cose stanno diversamente: lasciare che tutto vada come vada e che a tutto pensi l'universo non è la miglior cosa dal punto di vista spirituale e, lungi dal "non avere fiducia nell'universo", è anzi l'opposto... ossia il tentare, per come possiamo, di agire concordemente a lui. Lasciare che tutto avvenga senza nostra partecipazione non è mancanza di fiducia ma ignavia.

E soprattutto, se proprio vuoi parlare di karma (ma meglio di Conseguenze), se tu hai la possibilità, agendo, di fare un milliardesimo di riequilibrio (che tanto il resto lo fa l'universo, questo si) e non lo fai, ecco che ti carichi di ciò che avresti potuto assumerti e non hai fatto. Ossia, spiritualmente è tuo dovere cercare la giustizia, ed è anche diritto spirituale di chi ti ha leso.

Mi rendo conto che non è un discorso facile da capire, d'altra parte neanche da fare e io certo non sono adeguato, tuttavia il punto di vista spirituale è spesso opposto a quello dell'io e quel cercare di riequilibrare che sul piano dell'io potrebbe essere visto come una cosa negativa per chi ti ha leso, sul piano spirituale è un suo diritto.

appunto perchè c'è di mezzo l'io in tutto questo ragionamento sarebbe già tanto se si arrivasse a perdonare senza lasciare strascichi (a rendersi innocui come diceva mi pare anche Uno)
credi sarebbe così facile farlo per quello che chiami io?

il riequilibrio successivo è cosa ancora più di pochi (al momento e a mio occhio)

p.s. se sai cosa è il karma è perfettamente inutile che tu mi domandi cosa sia.
per questo la mia risposta non vi è stata.

per il resto il mio ragionamento era basato sul fatto che il soggetto non sapesse come riequilibrare (ma pensasse di sapere) pertanto in quel caso meglio limitarsi (mica facile) a perdonare senza strascichi, che caricarsi di ulteriore karma.

Ray 05-10-2009 17.53.28

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74768)
appunto perchè c'è di mezzo l'io in tutto questo ragionamento sarebbe già tanto se si arrivasse a perdonare senza lasciare strascichi (a rendersi innocui come diceva mi pare anche Uno)
credi sarebbe così facile farlo per quello che chiami io?

il riequilibrio successivo è cosa ancora più di pochi (al momento e a mio occhio)

p.s. se sai cosa è il karma è perfettamente inutile che tu mi domandi cosa sia.
per questo la mia risposta non vi è stata.

No stefano, non agire nascondendosi dietro al fatto che è cosa di pochi, è ignavia ancora. Qualcunque sia il nostro grado di sviluppo dovremmo cercare di agire meglio che possiamo, sennò non cresciamo mai aspettando di crescere per farlo. Se puoi in qualche modo riequilibrare e se ti poni dal punto di vista spirituale devi provare a farlo, come meglio puoi e con gli strumenti a disposizione e cercando di vedere cosa in te viaggia sotto (tipo desiderio di vendetta e simili) e cercare come puoi di non farlo viaggiare. In questo modo equilibrerai più di quel che squilibri e quindi avai comunque agito a favore del piano universale.

La mia domanda sul karma era relativa a cosa è per te, per capire cosa intendi e quindi comunicare. Finchè io uso una parola col mi osignificato e tu col tuo non ci capiremo mai. Ma siccome il discorso è complesso e meriterebbe un tread apposito solo per metterci d'accordo, ho proposto di lasciare stare la parola.

Per cronaca: quando ho risposto nel tuo posto non c'era l'ultimo paragrafo. Ma non riesci a dire tutto prima di postare?

stefano 05-10-2009 18.03.00

diciamola chiaramente:
ti ritieni in grado in ogni situazione di sapere come riequilibrare in funzione del disegno divino?
io sinceramente no.
pertanto ove so (o penso come fare) opererò cercando di farlo
ove non so cercherò quantomeno di rendermi innocuo.
per il resto qui (per quanto mi concerne) non si nasconde nessuno.

quindi parlo per me.
parlo per me dicendo che dal mio punto di vista tutti operano "nel migliore dei modi" a loro concesso.
e se in qualcosa "mancano" cmq l'universo chiede poi il conto.
pertanto la giustizia divina la vedo in ogni dove, come e quando.

sul discorso che aggiungo pezzi mano a mano ti dico:
evidentemente non sono in grado di ricordarmi sempre tutto prima di finire di postare.
prendilo come un mio limite.

Uno 05-10-2009 18.38.06

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74770)
tutti operano "nel migliore dei modi" a loro concesso.

Purtroppo non è così, pochissimi operano nel modo migliore a loro concesso.

stefano 05-10-2009 18.44.48

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 74773)
Purtroppo non è così, pochissimi operano nel modo migliore a loro concesso.

evidentemente sono benpensante.
può darsi io tenda a dare troppa fiducia alle persone.
preferisco comunque errare in eccesso che in difetto.
per il resto quello che posso fare è cercare di farlo io con tutti i limiti che mi porto dietro

Uno 05-10-2009 19.16.02

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 74774)
evidentemente sono benpensante.
può darsi io tenda a dare troppa fiducia alle persone.
preferisco comunque errare in eccesso che in difetto.
per il resto quello che posso fare è cercare di farlo io con tutti i limiti che mi porto dietro

Non è questione di essere benpensanti o malpensanti, semplicemente se tutti (o quasi tutti) facessero il meglio a loro permesso, per quanto poco sia questo "loro permesso" il mondo sarebbe ben diverso. Visto che così non è si fa presto a trarre delle conclusioni oggettive.
Ti direi qualcosa sulla tua ultima frase, ma non voglio entrare nel tuo personale, oggi l'ho fatto parecchio :)


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