Caro Babbo Natale
 

Caro Babbo Natale
quest'anno vorrei lasciare Ironia e Superficialità a tubare al bar per stare un pò sola con Te.
Vorrei chiederti Babbo se è vero che esisti, se ti vesti davvero di rosso e se ami davvero tutti, ma proprio tutti, i bambini del mondo, anche quelli cattivi.

Per ogni anno che passa a casa mia si accorciano le ghirlande, diminuiscono le palline, si disegnano meno decorazioni e si mangiano meno pandori.

Quest'anno in particolare Babbo mi sembra che ci sia meno luce, che ci sia meno gioia, meno voglia di festeggire.

Prima però ho guardato bene Babbo, ho guardato a fondo nei Natali passati e camminando sotto le luci colorate della mia città ho visto solo i festoni, solo le luci, solo lo scintillìo e le carte dorate dei pacchi.

Mi sono chiesta cos'è il Natale per me Babbo e una vocina mi ha risposto che è il compleanno del Bambino, e che devo rimettere al centro della festa quel momento.
C'è un Bambino che nasce, al buio, al freddo, nascosto al mondo. La Luce arriva con la Stella e così dopo il calore umano e così i doni.

Lui stà per nascere e forse al buio e nel silenzio potrò sentire quello che mi chiede. Quello che ci chiede.
Grandissime attese potrei trovare per quella richiesta così silenziosa. Potrei pensare che ci chieda di essere buoni, che ci chieda di essere puri, che ci chieda di sacrificare il nostro materiale per qualcosa di più spirituale, che ci chieda una rinascita o cose ancora più grandi e meravigliose.

Ma se non fosse così?

Se nascere non fosse che chiederci di riconoscerlo come infante, come piccolo e indifeso di fronte all'infinito mondo, di fronte a spazio e tempo?
Se ci stesse solo dicendo Hei! Sono qui! Sono piccolo ho fame e freddo. Sono appena nato, scaldami, curami, amami. Fammi da madre, fammi da padre.
In fondo non chiede niente. E' così semplice...
Una mamma e un papà in raccoglimento, stretti in slenzio di fronte all'incredibile. Alla nascita.

Babbo se fosse così, se volesse solo questo, ho pensato che sarei davvero nei guai, io che non sò fare silenzio, io che non sò stare ferma, io che non sò concentrarmi, io che non sò accoglire e abbracciare, io che anche adesso mi racconto un sacco di scuse, perchè tutte queste cose le sò fare ma sbaglio sempre il momento, volendo farlo troppo prima o troppo dopo.

Ecco, per quest'anno Babbo voglio esprimere qui il mio desiderio, dartelo e pregarti di ascoltarmi e di riuscire a farti ascoltare da me. Per quest'anno Babbo concedimi, anche costringendomi contenendomi come meglio credi,concedimi di cogliere l'attimo. Cogliere quel momento in cui il buio della grotta, la fame e il freddo e la solitudine diventano nido per qualcosa di nuovo e accolgono la nascita della luce.

Voglio vedere il Bambino quest'anno Babbo e lasciare che lui si impossessi di me e si nutra di tutto ciò che posso dargli. Perchè posso, tutti possiamo.

E' semplice, eppure difficile,è lasciare che accada.

Guarderò alla mia casa con occhi diversi, metterò le decorazioni, cercherò i pandori e preparerà il pranzo in famiglia ma non sarà questo il Natale, questo Natale sarà mio, sarà Suo, sarà di questo momento di buio che stò attraversando e non m'importerà se la notte della vigilia mi guarderanno strano perchè a mezzanotte mi commuoverò.

Tu non ci sarai e io non ci sarò.
Lo spero, spero anche solo per un brevissimo attimo di vedere solo il Bambino e che Lui guardi me.

Il biglietto vincente del lotto e un lavoro sicuro appena dopo....ok ok...Ironia è tornata, è anche ubriaca, straparla di regalarmi saggezza, costanza e vivacità, meglio che vado a darle un'aspirina e ti lascio con questo desiderio Papà, sarà in ogni lacrima e in ogni sospiro e in ogni sorriso da qui al 25, adesso lo sò che ci sei, anche se non sei in rosso nè in bianco nè in verde, ci sei e mi ascolti e mi aiuterai a trovare il Momento...forse è finito il tempo di volersi sentire soli. abbraccio:

Buon Natale mondo.

Io penso che questa letterina arriverà dove deve arrivare... abbraccio:

Anche secondo me:)

Caro Babbo Natale,
non sono giorni facili questi.
Come regalo quest'anno chiedo un po' di forza per portare a termine i miei obbiettivi, per non lasciarmi andare, per capire come devo comportarmi con l'amore. Perchè infondo non lo so, sono molto confusa, aiutami a fare chiarezza.
Per il carbone, va bene lo stesso, lo metterò nella stufa per fare fuoco...
Ci vediamo tra pochi giorni, quest'anno t'ho fatto un albero che manco nella casa reale d'Inghilterra l'hai visto, dopo lamentati ehicon_mrgr:
Ciao

Caro Babbo Natale,
per tanti anni la mia letterina è stata piena di richiesta di fiammiferi che illuminavano il momento. Ti dirò che sono stata anche soddisfatta per molto tempo di quelle piccole luci, per cui ti ringrazio anche per quelle. abbraccio:

Per quest'anno il desiderio è di una luce meno effimera che possa illuminare il mio cammino ma per fare questo dovresti prima passare, come facevi un tempo nei cieli superiori e mettere a posto qualcosina che io da sola non sono stata in grado di fare...se poi ti avanzasse anche qualche neuroncino quello non guasta mai! icon_mrgr:abbraccio:

Per i Natali futuri beh per ora mi basterà di esserci icon_mrgr:abbraccio:


Ho fatto per la prima volta il Presepe, beh non esageriamo ho messo la capanna e Maria, Giuseppe, ci sono anche i Magi e un pastore è bellissima :wow: e il Bambinello arriverà allo scoccare della mezzanotte del 24 abbraccio:

Poi ho addobbato tutto il soggiorno dove spicca un vecchio albero verde con le palline blu pieno di luci colorate, sul camino invece tanti babbi natali disegnati su calze di stoffa o nelle boccie divetro con carilllon insomma il fuori è adeguato al momento e il dentro si sta forgiando giorno per giorno :)

Caro Babbo Natale,
...........



icon_mrgr: icon_mrgr: Auguri buon Natale a tutti icon_mrgr: icon_mrgr:

Caro Babbo Natale,
ho letto con molta attenzione la letterina che mi hai mandato, ma non credo di poterti portare i regali perchè non sei stato abbastanza buono icon_mrgr:



Sto scherzando ovviamente, mi rifaccio all'ultima pubblicità di "Naomo" simpaticissima.


Allarghiamo il discorso?

Perchè bisogna scrivere la letterina? In fin dei conti, uno che conosce tutti i bambini, che sa chi è buono e chi non è buono, che in una notte pur essendo grasso entra dentro stretti camini e porta regali in tutto il pianeta.... perchè mai non saprebbe già quello che ogni bambino desidera?

Ci sono diverse chiavi di lettura, tutte coerenti e reali.

Perchè così c'è la prova della richiesta e non ci si può lamentare dicendo che Babbo Natale ha capito male? icon_mrgr:diavolo.g:
Naturalmente scherzavo non ho resistito alla battuta :D

Una può essere che se è vero che Babbo Natale conosce già i desideri di tutti i bambini, i bambini invece conoscono i propri?
(chiaramente mi riferisco ai "bambini" di età compresa tra 0 e 200...)

Un po' quello che dice Ray... Scrivendo si impara a desiderare? Perchè non è nemmeno così semplice desiderare veramente
Oppure perchè un po' si annoia e se glielo scrivi è più contento, pensa che palline sapere già tutto di tutti, almeno si fa due risate con gli errori orrorografici.icon_mrgr:

La verità è che se la tirasoio.gif

Io penso che scrivere la letterina a Babbo Natale equivalga a dichiarare quanto pensiamo di meritarci per gli sforzi di essere buoni che si sono fatti durante l'anno, la letterina non è una certezza di esaudimento della richiesta, ma tutti i bambini (da 0 a 200 anni...) sanno che le letterine verranno lette tutte e questo alimenta la fiducia e la speranza, è più bella l'attesa e la speranza del dono che il dono in se stesso.

Non ho mai scritto letterine a Babbo Natale ma immedesimandomi in una ipotetica lettera mi viene difficile esprimere un desiderio degno di essere chiesto.
Immaginarlo è un conto, mi viene facile, ne immagino tantissimi, ma nel concreto trovo difficoltà.
In qualche modo sento che nel momento presente un desiderio è una scelta, un impegno, ogni desiderio mi sembra effimero o inutile da chiedere nel sacco dei regali.
Quando prego l'unica cosa che chiedo veramente è di realizzare ciò che sono nata per essere.

Mi piace quel che ha detto Diam, ogni desiderio è una scelta.
Ed è proprio il senso che do quando spengo le candeline, quando guardo le stelle cadendi e quando chiedo a Babbo Natale qualcosa per l'anno che viene.
Una scelta è un impegno con noi stessi che partecipiamo a realizzare insieme ad un piccolo aiuto che sia un aiuto divino, magico o il nostro impegno non conta. Conta quanto di noi mettiamo nell'esprimere il desiderio e che forma questo prende.

Per cui per rispondere ad Uno direi che bisogna scrivere la letterina per dar forma a ciò che vogliamo che altrimenti resterebbe sempre mischiato ad altro nel secchio. Scrivere significa fissare, estrarre fuori e materializzare un'idea di modo che si vitalizzi.
Il fatto che non debba essere letta da nessuno fa si che non si disperda.. non si divida (con-dividere vuol dire anche dividere) la forza che abbiamo impresso in essa, ma dipende sempre dallo spirito con cui si condivide.
Però nemmeno Babbo Natale tira già la manna dal cielo ci dobbiamo sempre mettere del nostro.

Condivido con Sole il concetto dello scegliere, del tirar fuori quel qualcosa di importante che altrimenti resterebbe mischiato nel secchio.

Anche da banbina scrivere la letterina significava dare la priorità a un gioco, quello che assolutamente avrei voluto sopra a tutto (e adesso mi rendo conto di quanto togliamo ai bambini quando gli compriamo di tutto piango.gif ).

L'anno scorso ho scritto per scrivere, quasi chiacchierare con un ipotetico Babbo e con voi, un pò anche solo per il gusto di scrivere, quest'anno avevo bisogno di mettere a fuoco una cosa, imprimerla qui e poi permetterle di lasciarsi verso l'etere. In realtà Babbo già lo sà ma io no, è un pò quel discorso che si faceva sulle idee che finchè rimangono nel mondo delle idee non hanno esistenza vera ma solo potenziale ( e ciucciano...) vederle scritte o verbalizzarle è un'altra cosa.

Concordo anche io con quanto detto da Tea e mi pare di averlo esternato anche nella mia letterina a Babbo Natale a cui nella realtà non ho mai scritto neppure io. I desideri sono sempre stati espressi nel cuore e con il cuore.

Io credo ancora alla Magia del Natale e ai Miracoli se è davvero quello che Tu Desideri lo Riceverai al di là di ogni possibile freddo ragionamento razionale.

Perchè scriverlo?
Ci ho pensato e ancora ci sto pensando:
1 perchè penso che vederlo scritto è un mezzo per prenderne visione già materialmente, in pratica è come tirare fuori dalla mente qualcosa che entra in qeusto modo nel mondo materiale quando sarà esaudito.
2 Ho anche pensato che essendoci tanti piccoli "io" dentro di me vederlo scritto magari comunica agli altri che si avvicendano in me cosa lui desidera. (perchè se non ho capito male i vari io non sono coscienti uno dell'altro)
Oggi pensavo una cosa: io desidero x ma quanti altri io desiderano magari y o z? e chi vince tra loro, cosa determina la vincità? Direi l'Unità perchè è l'unione che fa la Forza per cui spero che scrivendo ciò che desidero su di un foglio o qui sul pc possa rendere partecipe le mie tanti parti di ciò che desideriamo.

Poi è vero che ci arriverà ciò di cui abbiamo bisogno ma il discorso sopra può incindere in questo senso.

Prendo spunto da questa idea che condivido ... Credo che la difficoltà più grossa sia oltre a tirarli fuori dal secchio dove altrimenti rimarebbero indifferenziati, predisporsi al cambiamento che essi comportano.
Almeno quello che noto in me è che nonostante desideri con tutte le mie forze determinate cose o soluzioni, queste possono arrivare solamente se mollo la presa, se accetto davvero quello che sto chiamando nella mia realtà.
Il mio più grande desiderio ogni sera prima di dormire è la richiesta di riuscire a integrare il più possibile lo spirito e le esperienze per i quali sono al mondo, probabilmente questo desiderio è contemporaneamente desiderio ma pure causa degli innumerevoli conflitti che il mio piccolo io si trova a vivere, non nascondo che a volte ho pensato di smettere di chiedere per alleviare un attimo questa tensione. Ma quando mi trovo lì a parlare con l'universo, tutto il resto perde di importanza e la mia richiesta rimane sempre la stessa.

Anch' io la vedo come Sole , finchè rimane un'idea, il desiderio non è fissato, mentre scriverlo, lo rafforza, e prima di esprimerlo, bisogna "pensarci" bene... perchè una volta scritto, li rimane e non puo' più essere cambiato e concordo con Gris sul discorso unità, quello che si scrive sulla lettera, va scelto con mente, corpo e cuore :D

Romanticamente poi l'idea della letterina che deve raggiungere Babbo Natale funziona come tramite, ovvero, Babbo Natale puo' sentire noi, ma noi non possiamo comunicare direttamente con lui, se non attraverso carta e penna.

C'è una certa coerenza nelle vostre risposte, ma io continuo a chiedermi perchè Babbo Natale oltre a farle scrivere le legge pure 'ste letterine.
Se sapesse già quello che c'è scritto magari le farebbe scrivere per i motivi che dicevate ma non le leggerebbe.
E se non sapesse (sembrerebbe per logica) quello che c'è scritto nelle letterine sarebbe un pò strano rispetto a tutte le grandi capacità che ha e che dicevamo sopra.

Perchè se scrivo deve esserci qualcuno che legge con lo stesso mezzo che ho usato io, per poter creare un collegamento e realizzare il desiderio. Tra lo scrivere e il leggere c'è il ponte che va percorso.

E' come un circuito che deve chiudersi, come una mano che stringe l'altra.

Ah ma, le legge? icon_mrgr:
Io non ne sono tanto sicura, ho sempre pensato che fossero alla fine per i folletti che dovevano recuperare i regali più che per il Babbo.
Adesso penso che ci sono "un pò" di persone al mondo e che leggere le lettere gli serva per "collegare" in un certo qual modo il desiderio alla persona...uhm... un modo per definire, concentrare l'energia di quel desiderio su quella specifica persona, come se leggendo quello che noi abbiamo manifestato come desiderio potesse renderlo ancora più reale trasformandolo in qualcosa di tangibile.

Noi lo peschiamo dal mondo delle idee, lo mettiamo scritto su carta e Babbo è una sorta di altro passaggio, di tramite o catalizzatore per un'ulteriore trasformazione, materializzazione...

Tutto ciò che viene scritto è un'azione concreta è come tale viene letta, considerata dall'esistenza. L'azione da origine ad altre azioni di risposta, se scrivo qualcuno legge, se cammino da qualche parte arrivo, se busso sempre prima o poi qualcuno aprirà...

Non saprei... quello che mi viene al momento, e che è anche la cosa più banale, è che se leggo qualcosa che conosco già è per dare importanza a chi l'ha scritta, per "ripagare" il suo impegno. Evidentemente Babbo Natale pur sapendo già cosa c'è scritto si mette lì e dedica il suo tempo ai bambini perchè è proprio questo quello di cui hanno bisogno, di essere ascoltati, di essere amati.
E in fin dei conti, dedicare il proprio tempo in questo modo non è uno spreco, e lo stesso Babbo Natale ne beneficia... Mi immagino la cura e l'attenzione con cui posa i suoi stanchi occhi sulle letterine, alla fioca luce di una candela, a differenza di molti genitori che raramente ascoltano i figli quando, per esperienza, sanno già di cosa stanno parlando...

Ne dico una delle mie, pronti?
Qundo scrivo a Babbo Natale o mi rivolgo al mio Angelo Custode delle volte ho come la sensazione che io non stia che rivolgendomi a Me. Se però lo pensassi coscientemente all'istante tutto quello che da quel Me ritorna indietro come elaborato verrebbe cestinato all'istante (ma sei matta? che ci credi anche ?? e roba del genere).

Non escludo per niente la presenza di un Babbo Natale o di un Angelo custode ma qualche volta ho la netta sensazione che quel sorriso sornione che ogni tanto colgo quando recepisco certe indicazioni sia legato a questo. A un qualcosa che non è me ma neanche estraneo a me, però non lo riconosco o ne ho timore o vergogna e quindi lo immagino nelle figure che meglio lo possono rappresentare.

Che cosa rappresenta Babbo Natale in fondo? Il desiderio realizzato, il sogno esaudito, anche se a un livello diverso rispetto al dono della nascita del Bimbo. E' omunque un riconoscimento di un qualcosa di noi che non abbiamo ma vorremmo.

Mi vien da pensare che sia perchè, a parte che per ricevere bisogna dare o per avere bisogna chiedere, lui sa cosa abbiamo bisogno ma tutte le volte legge e si fa una grassa risata (presente la grande risate di Babbo Natale?) si diverte leggendo cosa noi crediamo di avere bisogno icon_mrgr:
Poi ci da tanto quanto abbiamo "Spedito"? abbraccio: