Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Esoterismo (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Ma il diavolo esiste? (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=6874)

Astral 14-03-2011 15.42.01

Una persona che si sviluppa in potenza, ma non si sviluppa in etica, potrebbe avere potenzialità diaboliche piuttosto che divine?

Non credo in un diavolo cattolico, perchè dovrebbe fare un lavoro enorme e dovrebbe essere onnipresente. Credo che nell'uomo ci sia il male come il bene, e credo che possono esistere entità "basse".

Sole 14-03-2011 18.02.45

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 97259)
Una persona che si sviluppa in potenza, ma non si sviluppa in etica, potrebbe avere potenzialità diaboliche piuttosto che divine?


Credo di si. Ma più che svilupparsi in etica penso che siano persone che si sviluppano solo verso una parte trascurando un'altra. In questo modo certe attitudini dell'anima si amplificano ed altre no e questo potrebbe, se si è predisposti, si ha una certa conformazione psicofisica, portare a sviluppare un certo lato chiamiamolo diabilico piuttosto che tendente all'evoluzione. Anceh per questo un lavoro di crescita deve essere seguito da un Maestro o deve comunque avere una linea che segue un Via già solcata.

Edera 08-04-2011 15.28.01

E' al cinema in questi giorni un film che ne parla.
Io non riesco a vedere questo genere di film dentro una sala del cinema (già in tv è diverso), sono abbastanza impressionabile e assorbo molto. A 20 anni con una compagnia di amici mi portarono a vedere un film sempre sul tema ed ebbi paura per un sacco di notti.
Il problema a differenza di molti amici, credo sia che nella mia mente non scatta il dispositivo di sicurezza: ' Tanto non è vero', al contrario difficilmente riesco a tracciare il confine tra ciò che potrebbe essere e ciò che non potrebbe essere.
Mi chiedevo dunque se astenermi da questo genere di film per lo meno al cinema, dove tutto viene amplificato, sia saggio oppure se si tratta semplicemente di una paura che dovrei affrontare

centomila 08-04-2011 18.24.27

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 95894)
Voi che ne pensate?

Penso che il Diavolo esiste e la sua missione sia aiutare l'uomo a perdersi. Credo che ciò sia permesso da Dio al fine di "testare" di che pasta è fatta la persona.

E' del tutto assurdo aver paura del tre di briscola quando in mano abbiamo l'asso di briscola!

Ciò di cui dobbiamo veramente aver paura sono le nostre debolezze. Quelle sì che costituiscono un biglietto di sola andata per l'inferno...........diavolo.g:

Ma se perseveremo nell'umile ricerca della rettitudine è possibile attendersi la sconfitta del demonio. (da parte di Dio)

Ciao!

P.S. per quanto riguarda tutte le storie cosiddette soprannaturali........non ci interessano: il diavolo lavora (per quello che ho compreso io) SOLO sulle nostre fragilità tentandoci a rotta di collo. Resistendo alla tentazione si caccia il demonio.

Quindi resistere, resistere, resistere!icon_mrgr:

Astral 08-04-2011 18.35.30

Citazione:

Originalmente inviato da centomila (Messaggio 98425)
P.S. per quanto riguarda tutte le storie cosiddette soprannaturali........non ci interessano: il diavolo lavora (per quello che ho compreso io) SOLO sulle nostre fragilità tentandoci a rotta di collo. Resistendo alla tentazione si caccia il demonio.

Quindi resistere, resistere, resistere!icon_mrgr:

Io non ne sarei cosi sicuro: se resisti alla tentazione ne accentui il potere e se prima bastava poco per scacciarla via, più tardi richiede ancora più sforzi, alla fine cedi e sei fregato comunque!

Inoltre: cosa è bene cosa è male? Cosa unisce, cosa dispede?

luke 08-04-2011 20.16.39

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 98426)
Io non ne sarei cosi sicuro: se resisti alla tentazione ne accentui il potere e se prima bastava poco per scacciarla via, più tardi richiede ancora più sforzi, alla fine cedi e sei fregato comunque!

Inoltre: cosa è bene cosa è male? Cosa unisce, cosa dispede?


Bè ma se resistiamo alle tentazioni man mano dovremmo diventare più forti anche noi, poi è vero che si potrebbero presentare tentazioni maggiori però dovremmo essere più in grado di affrontarle.

Se si resiste poi tanto per...e poi si casca è inutile, però se ci si osserva , si cerca di capire perchè quella cosa ci tenta e si segue un certo tipo di percorso interiore dovrebbe essere più "affrontabile" la cosa, servirà magari più forza ma meno sforzo.

nikelise 08-04-2011 20.40.47

Citazione:

Originalmente inviato da centomila (Messaggio 98425)
Penso che il Diavolo esiste e la sua missione sia aiutare l'uomo a perdersi. Credo che ciò sia permesso da Dio al fine di "testare" di che pasta è fatta la persona.

E' del tutto assurdo aver paura del tre di briscola quando in mano abbiamo l'asso di briscola!

Ciò di cui dobbiamo veramente aver paura sono le nostre debolezze. Quelle sì che costituiscono un biglietto di sola andata per l'inferno...........diavolo.g:

Ma se perseveremo nell'umile ricerca della rettitudine è possibile attendersi la sconfitta del demonio. (da parte di Dio)

Ciao!

P.S. per quanto riguarda tutte le storie cosiddette soprannaturali........non ci interessano: il diavolo lavora (per quello che ho compreso io) SOLO sulle nostre fragilità tentandoci a rotta di collo. Resistendo alla tentazione si caccia il demonio.

Quindi resistere, resistere, resistere!icon_mrgr:

Cento , ricordo la faccia di chi ormai parecchio tempo fa diceva : resistere resistere resistere , stava a Milano .........e mi viene un brivido di repulsione .
Ci sara' pur un modo meno triste e talebano di fare la stessa cosa .

centomila 08-04-2011 21.14.15

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 98426)
Io non ne sarei cosi sicuro: se resisti alla tentazione ne accentui il potere e se prima bastava poco per scacciarla via, più tardi richiede ancora più sforzi, alla fine cedi e sei fregato comunque!

Oddio tutto è possibile, tuttavia, per quello che ho capito io, è come allenare un muscolo: più resisti e più resisterai. Poi, naturalmente, bisogna entrare nel merito delle tentazioni.........
Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 98426)
Inoltre: cosa è bene cosa è male? Cosa unisce, cosa dispede?

Ascolto la mia coscienza senza però nessuna pretesa di infallibilità. :)
Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 98430)
Ci sara' pur un modo meno triste e talebano di fare la stessa cosa .

La tristezza è una tentazione (scusa il giochino di paroleicon_mrgr: ) e così il fanatismo. Resistere alla tentazione dovrebbe essere esercizio gioioso. Certo non nego che in alcune fasi è molto penoso rinunciare ad accontentare quella vocina dentro di te e che alle volte cedere sembra l'unico modo di liberarsi di quella........ossessione!
Ma il premio straordinario è la LIBERTA'. Non cedere rende l'uomo libero e quindi gioioso. Fatto una volta hai capito come funziona il giochino che è sempre lo stesso.

E quindi castigare la tentazione diventa anche divertente, "eroico", virile, estremamente soddisfacente.

Non ci si prinva di nulla ma, al contrario, ci si arricchisce enormemente: lo spazio sottratto alla tentazione viene inevitabilmente riempito da altre cose.

Provare per credere!fiori.gif

dafne 08-04-2011 21.39.41

Citazione:

Originalmente inviato da centomila (Messaggio 98431)

E quindi castigare la tentazione diventa anche divertente, "eroico", virile, estremamente soddisfacente.

Capperi messa così è ..una tentazione irresistibile ... icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr:

Comunque si, rinunciare poco alla volta aiuta ad allontanare il proprio limite del cedimento.

Cedere è anche quello un passo importante, delle volte, perchè quando si cede si comprende quanto valore reale si stà dando a quello che si fà o non si fà.

Non ricordo inoltre dove si diceva che o ci si muove o si guarda dove si è (più o meno) quindi forse qualche caduta è biologica finchè non si è certi di essere sulla strada giusta o a buon punto di essa.(tipo esserci ma farla al contrario..)
leggo.gif

Ray 09-04-2011 00.15.10

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 95945)
Se può servire a dare un pò di pace alla tua mente ti dico che i due non hanno la stessa forza, siamo noi posizionati dove gli influssi arrivano grosso modo nella stessa intensità cioè più vicini al demonio.

Mi piacerebbe pian piano approfondire le varie questioni...

Se ci lasciamo per un attimo alle spalle i vari concetti di bene/male in senso morale buono/cattivo e tutto commisurato al nostro modo di sentire del momento, possiamo provare a concettualizzare in modo più generico.

Quidi vedrei due forze: l'una che spinge verso l'unificazione, l'altra nel senso opposto, verso la divisione (dia-bolo viene da dia-ballein, dividere... il suo opposto è sim-bolo). Se vediamo queste due forze come una polarità, quindi agenti sullo stesso ambito, capiamo come siano necessarie alla manifestazione di questo ambito. In pratica, se immaginiamo un'Origine dove tutto riposa in se e tutto è uno, affinchè si possa manifestare qualcosa, questo uno deve dividersi in una polarità (che è sempre uno se vista "dal fuori") di forze opposte e all'interno di questa polarità quello che noi chiamiamo manifestazione. Una forza tende a rifare l'uno, l'altra a dividerlo. Quindi l'una tende a reintegrare la forza opposta in un tutt'uno e l'altra ad aumentare la "distanza" all'infinito. Nel temporaneo equilibrio delle due, che in realtà è comunque un movimento verso la più forte, in "mezzo" succede qualcosa e questo qualcosa è l'Universo. Ovviamente le due forze agiscono sia su tutto l'Universo che su ogni sua singola componente. Tipo uno di noi. E siccome è olografico...

Ora, se queste due forze fossero pari che succederebbe? Si potrebbe pensare ad un eterno immutabile (ma noi percepiamo un divenire)... il problema sorgerebbe semmai nell'immaginarsi l'inizio di ciò: ci vorrebbe una forza terza che attui la divisione iniziale. In ogni caso, basta il divenire per immaginare che le forze non sono pari. Dunque resterebbe solo l'ipotesi di una più forte dell'altra. Un'origine unica, in cui tutte le forze sono unite, lascia pensare che la forza unificante sia la maggiore... forza che però necessità dell'altra per permettere la manifestazione. Ovviamente, se così è, la riunificazione dal punto di vista "esterno" è tutt'uno con l'emanazione... è già successa.

Se noi ci troviamo nel punto in cui grossomodo le due forze si equilibrano siamo nella posizione di maggior scelta, anzi direi l'unica. In ogni altra posizione non ci sarebbe scampo... di qua o di là.

Vabbeh, solo qualche spunto, per approfondire un discorso che mi piacerebbe mi divenisse più chiaro.

dafne 09-04-2011 22.19.07

Ho trovato un libro bellissimo qualche giorno fà (lui ha trovato me veramente, ma bon) Corpus Hermeticum.
Ogni parola richiede una ricerca ma leggendo quello che scrivi Ray m'è venuto in mente questo passo del dialogo tra Asclepio e Ermete, riguarda il movimento, magari mi sbaglio ma mi frigge e provo a postarlo.

"Tutto ciò che si muove, o Asclepio, non si muove in qualcosa e per opera di qualche cosa?" "Certamente" "E non è frutto di necessità che ciò in cui l'essere in movimento si muove sia più grande di questo?" "Si, è necessariamente così" "Di conseguenza non è forse più potente ciò che muove di ciò che è mosso?" "Infatti è più potente" "Ed è necessario che ciò in cui l'essere in movimento si muove abbia una natura opposta rispetto a quello?" "Si, assolutamente"

Identifica la natura opposta poi come incorporeo, incorporeo che deve essere o divino o Dio. Seguendo il suo ragionamento (riuscendoci dry.gif) si arriva a questo punto:
"...Tutto ciò che è in movimento non è mosso in ciò che è mosso, ma in ciò che è quiete, e anche ciò che muove è in quiete, non potendo essere mosso con ciò che muove"
A questo punto Asclepio chiede a Trismenegisto come mai le "cose di quaggiù" si muovano insieme a ciò che muove. La risposta è "Non è questo , Asclepio, un movimento di sintonia ma un movimento di opposizione, non si muovono infatti in maniera simile, ma in modo opposto le une rispetto alle altre, come un'opposizione che ha trovato un equilibrio statico. L'opposizione è infatti arresto di movimento.Poichè dunque le sfere dei pianeti si muovono in direzione opposta a quella delle stelle fisse (traggono il movimento dalla stasi creata-nel punto di opposizione-dalla stessa loro reciproca opposizione ) e non può essere diversamente."

Definisce il movimento circolare (delle stelle su domanda di Asclepio) come il movimento attorno a un centro trattenuto dalla stasi, poichè il movimento intorno al centro impedisce quello al di là del centro. "così dunque il movimento di opposizione si pone come immobile, privato di moto dal movimento opposto"

C'è qualcosa di meraviglioso in questo scritto che percepisco appena. Lo so che pare non c'entrare con il discorso di forze che dividono o uniscono di Ray eppure...eppure parla di movimento e di opposizione e soprattutto di opposizione come stasi.
Se invece ho sbinariato paurosamente chiedo venia scusa.gif

Astral 09-04-2011 22.28.50

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 98472)
Ho trovato un libro bellissimo qualche giorno fà (lui ha trovato me veramente, ma bon) Corpus Hermeticum.
Ogni parola richiede una ricerca ma leggendo quello che scrivi Ray m'è venuto in mente questo passo del dialogo tra Asclepio e Ermete, riguarda il movimento, magari mi sbaglio ma mi frigge e provo a postarlo.

"Tutto ciò che si muove, o Asclepio, non si muove in qualcosa e per opera di qualche cosa?" "Certamente" "E non è frutto di necessità che ciò in cui l'essere in movimento si muove sia più grande di questo?" "Si, è necessariamente così" "Di conseguenza non è forse più potente ciò che muove di ciò che è mosso?" "Infatti è più potente" "Ed è necessario che ciò in cui l'essere in movimento si muove abbia una natura opposta rispetto a quello?" "Si, assolutamente"

Identifica la natura opposta poi come incorporeo, incorporeo che deve essere o divino o Dio. Seguendo il suo ragionamento (riuscendoci dry.gif) si arriva a questo punto:
"...Tutto ciò che è in movimento non è mosso in ciò che è mosso, ma in ciò che è quiete, e anche ciò che muove è in quiete, non potendo essere mosso con ciò che muove"
A questo punto Asclepio chiede a Trismenegisto come mai le "cose di quaggiù" si muovano insieme a ciò che muove. La risposta è "Non è questo , Asclepio, un movimento di sintonia ma un movimento di opposizione, non si muovono infatti in maniera simile, ma in modo opposto le une rispetto alle altre, come un'opposizione che ha trovato un equilibrio statico. L'opposizione è infatti arresto di movimento.Poichè dunque le sfere dei pianeti si muovono in direzione opposta a quella delle stelle fisse (traggono il movimento dalla stasi creata-nel punto di opposizione-dalla stessa loro reciproca opposizione ) e non può essere diversamente."

Definisce il movimento circolare (delle stelle su domanda di Asclepio) come il movimento attorno a un centro trattenuto dalla stasi, poichè il movimento intorno al centro impedisce quello al di là del centro. "così dunque il movimento di opposizione si pone come immobile, privato di moto dal movimento opposto"

C'è qualcosa di meraviglioso in questo scritto che percepisco appena. Lo so che pare non c'entrare con il discorso di forze che dividono o uniscono di Ray eppure...eppure parla di movimento e di opposizione e soprattutto di opposizione come stasi.
Se invece ho sbinariato paurosamente chiedo venia scusa.gif

L' ho letto pure io corpus hermeticus mi sembra fosse un pezzo, l'ho trovato interessante si...

centomila 10-04-2011 20.53.19

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 98472)
Se invece ho sbinariato paurosamente chiedo venia scusa.gif

Mi pare invece che tu ci abbia mostrato una prospettiva.......come dire......fisica che completa o meglio aggiunge carne al fuoco all'aspetto "morale" che ho cercato di far vedere io.

Il bene senza il male non credo possa esistere. Così come tu ed io non possiamo nemmeno sollevare 10 Kg se non abbiamo il terreno su cui appoggiarci per fare forza.

In altre parole: se tu sei sopra una piccola barca e spingi con le tue mani appoggiandoti al molo vai all'indietro!

Ergo il bene deve far leva sul male per esistere. Almeno così l'ho capita io. Mi sembra un pò il mistero del nostro mondo duale (della nostra percezione).

Astral 27-02-2012 00.54.33

Direi che secondo l'esoterismo, questo diavolo sarebbero parti di noi divise, oppure una forza un energia che ci spinge verso la divisione.

Nel cristianesimo assume invece proprio una forma di entità, però sono paragonate alla stessa potenza degli angeli, anzi dice che i demoni e Lucifero sono angeli decaduti che hanno disobbedito a Dio.
In un certo senso ne parla come vere e proprie identità o entità.

Anche gli esorcismi per gli psicologi sono parti di noi, per l'esorcista sono vere e proprie influenze esterne.
Non so se c'è un capo dei diavoli, o del male, se ci fosse però penso che sia subdolo, e farebbe di tutto per far credere che non esiste.

In altre parole si parla di Satana, Lucifero, di demoni e diavoli, ma sicuramente non sono sinonimi, ci deve essere una distinzione.

Ray 27-02-2012 01.39.37

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110265)
In un certo senso ne parla come vere e proprie identità o entità.

Entità si, identità non mi suona. Direi che sono entità impersonali, come gli angeli.

Astral 27-02-2012 01.53.25

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 110275)
Entità si, identità non mi suona. Direi che sono entità impersonali, come gli angeli.

E qui mi blocco, allora non sarebbero entità, ma solo forme energetiche, come l'elettricità, prive di una volontà propria, ma forze casuali?

Ray 27-02-2012 02.36.52

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110280)
E qui mi blocco, allora non sarebbero entità, ma solo forme energetiche, come l'elettricità, prive di una volontà propria, ma forze casuali?

Scusa ma perchè se ho detto che per me sarebbero entità allora tu dici che allora non sarebbero entità?

Per me sono prive di identità. La volontà quindi, se presente, assumerebbe forme diverse da come la intendiamo noi... d'altronde noi che siamo individuali non è che abbiamo questa grande volontà, anche se ci pare di averla, perchè la scambiamo con delle istanze che però non originano dalla nostra propria volontà ma da chissà dove (istinti ad esempio... a che volontà rispondono?)
Anche il concetto di forze casuali... come fa una forza ad essere casuale? O meglio, cosa intendi per casuale? Senza causa?

Astral 27-02-2012 02.41.37

Forze casuali, significa che sono mosse dagli eventi, ad esempio le trombe d'aria, i terremoti, sono energie forze, ma non hanno una volontà o un intelligenza propria.

Le Entità per come le intendo io, possono essere anche impersonali, però hanno una volontà, un libero arbitrio, sottostanno delle regole, ma hanno capacità di scelta e non sono mosse dal caso, o in funzione di conseguenze.

Faccio un esempio un demone tenterebbe proprio letteralmente una persona, facendo del male intenzionalmente, mentre una forma energica sarebbe soltanto quel male che influenzerebbe a livello energico l'uomo, ma senza una volontà, soltanto in funzione della sua esistenza.

Un po' più chiaro cosi?

Ray 27-02-2012 02.47.15

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110289)
Forze casuali, significa che sono mosse dagli eventi, ad esempio le trombe d'aria, i terremoti, sono energie forze, ma non hanno una volontà o un intelligenza propria.

Quindi tu intendi per casuali l'esatto contrario di casuali. Bon, basta saperlo icon_mrgr:
L'acqua ti fa venire sete? diavolo.g: (scherzo bonariamente... prima che ti infiammi).

Però sta cosa del casuali è importante. Come hai detto, un terremoto è un evento determinato da una serie di cause precise (note o meno e da chi non conta adesso) ed è quindi il risultato esatto di una serie di altri eventi precedenti... qualcosa che, per via di quegli eventi, è così e non poteva essere diversamente. Ok?
Se si è l'opposto di casuale.

Concordi?

Astral 27-02-2012 02.49.58

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 110290)
Quindi tu intendi per casuali l'esatto contrario di casuali. Bon, basta saperlo icon_mrgr:
L'acqua ti fa venire sete? diavolo.g: (scherzo bonariamente... prima che ti infiammi).

Però sta cosa del casuali è importante. Come hai detto, un terremoto è un evento determinato da una serie di cause precise (note o meno e da chi non conta adesso) ed è quindi il risultato esatto di una serie di altri eventi precedenti... qualcosa che, per via di quegli eventi, è così e non poteva essere diversamente. Ok?
Se si è l'opposto di casuale.

Concordi?

Si, mi impiccio con i termini. In ogni caso intendevo che il terremoto non ha volontà, è un energia causata, mentre si discuteva se angeli e demoni sono forme energetiche che vagano senza metà, oppure hanno una volontà, un libero arbitrio superiore al nostro.

Ray 27-02-2012 02.53.41

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110291)
mentre si discuteva se angeli e demoni sono forme energetiche che vagano senza metà, oppure hanno una volontà, un libero arbitrio superiore al nostro.

Ok. Secondo me angeli superiore, demoni inferiore.

Astral 27-02-2012 23.41.12

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 110294)
Ok. Secondo me angeli superiore, demoni inferiore.

Mi viene ora in mente che Lucifero era l'angelo più bello e importante del paradiso e che poi è stato declassato a diavolo (approposito, differenze tra demoni e diavoli?).

Quindi se un il diavolo o Satana o Lucifero che sia era un angelo, in teoria ha una volontà superiore, perchè dopotutto è sempre un angelo, decaduto, ma angelo.
I Demoni invece sono qualcosa di inferiore che eseguono i suoi comandi, magari più meccanicamente.

Ray 27-02-2012 23.52.57

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110347)
Quindi se un il diavolo o Satana o Lucifero che sia era un angelo, in teoria ha una volontà superiore, perchè dopotutto è sempre un angelo, decaduto, ma angelo.

Lasciamo per il momento perdere la differenza tra Lucifero e Satana e le somiglianze tra angeli e demoni (lo dico per riprenderlo in futuro) e cerchiamo di focalizzare un concetto.
Il grado di libertà (numero di leggi a cui si è sottoposti) e quidi di meccanicità (e quindi di libero arbitrio) dipende dal "posto che occupi nell'universo".
Pensa all'uomo: è un tot meccanico (parecchio) ma se si evolve lo diventa sempre meno, acquisendo in libertà. Il che significa che può anche regredire e "precipitare" ad un livello di meccanicità maggiore.
Stessa cosa per tutti direi... quindi se Lucifero era un tot libero (parecchio direi) una volta precipitato "lontano da Dio", ossia in un "luogo" (tutto nello stesso posto sta, cambia la vibrazione) maggiormente soggetto a leggi, più basso, ecco che la sua condizione muta di conseguenza.
(Sennò che lo precipita a fare? Se ne andava Lui... :) )

luke 27-02-2012 23.53.08

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 110347)
Mi viene ora in mente che Lucifero era l'angelo più bello e importante del paradiso e che poi è stato declassato a diavolo (approposito, differenze tra demoni e diavoli?).

Quindi se un il diavolo o Satana o Lucifero che sia era un angelo, in teoria ha una volontà superiore, perchè dopotutto è sempre un angelo, decaduto, ma angelo.
I Demoni invece sono qualcosa di inferiore che eseguono i suoi comandi, magari più meccanicamente.

Etimologicamente Satana significa avversario, nemico;
Diavolo significa calunniatore mentre demone deriva da Daimon, genio sovraumano , infatti, almeno così ho letto, prima del cristianesimo non aveva una valenza negativa, anzi...

A naso avrei detto pure io che i demoni fossero qualcosa di inferiore al diavolo, tipo dei soldati che eseguono gli ordini del superiore, loro possono essere meno liberi di noi, ma il diavolo non credo sia così scemo, di solito viene rappresentato come molto furbo.

luke 28-02-2012 12.45.12

Mi chiedevo se anche per i demoni esistesse una gerarchia come per gli angeli...ho provato a cecare ma ho visto varie classificazioni, non ce n'è una univoca come nell'altro caso.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 10.22.03.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271