beh credo di si
che sia una crescita enorme. e che vada di pari passo anche (o può andarci) fuori dal rapporto "privilegiato" insomma prima nel singolo, poi nella coppia e poi nella comunità che forse stia qui uno dei grandi insegnamenti del Cristo? |
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Spiega anche un altro motivo, più elevato, della necessità o dell'utilità del gruppo, della confraternita stessa. Non è un mero raggrupparsi per meglio lavorare, sfruttando la presenza e partecipazione altrui a proprio favore e viceversa (come ad esempio nel discorso degli specchi), cosa per altro ben utile, ma è anche una ricerca dell'amore, e una possibilità in più di manifestarlo, anche se in modi non profani. |
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Grazie:) Ho come l'impressione che al di là delle caratteristiche due persone unite rappresentino un ponte uno per l'altro verso l'evoluzione. Magari uno per un senso e l'altro per un altro. Forse l'amore fa in modo (quando lasciato fluire) che uno attraversi l'altro e viceversa. Quindi qualsiasi sia la posizione sociale, la cultura, la personalità dove c'è innamoramento sincero c'è terra buona da far fruttare per entrambi... Così è un pensiero che mi è venuto ora. |
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infatti la confraternita iniziatica è sicuramente un esempio di comunità ove si opera ponendo la Verità al centro (o almeno così dovrebbe essere) ma in teoria dovrebbe essere così ogni rapporto. se così fosse la comunità intesa in genere sarebbe "fruttuosa" a mio avviso |
Devo prendere una posizione che mi mette alla prova e vorrei dividerla con voi.
Sabato sera mia sorella darà una festa in un locale per i suoi 19 anni, ovviamente sia io che il mio ragazzo siamo invitati. Il problema è che sabato in un altro locale lontano, c'è un concerto di una cover band (quindi non del gruppo originale)del suo gruppo preferitodi cui è abbastanza ossessionato:@@ Ora io so che dentro di lui vorrebbe andare e se fosse certo di non farmi soffrire andrebbe e lascerebbe andare me sola al compleanno ma è molto combattuto perchè ha paura che la cosa mi faccia star male ecc ecc Non so che fare... Da una parte è ovvio che trovandomi da sola alla festa mi sentirei un po' a disagio e mi inventerei che è malato o una cosa simile perchè non avrei cuore di dire la verità a mia sorella. D'altra parte l'amore è libertà no? Se fossi in grado di amare veramente la cosa non mi toccherebbe e farei di tutto per farlo andare a questo concerto a cuor leggero.. Forse allora non ne sono proprio in grado perchè se raccontassi a me stessa che mi va bene, che non mi fa nè caldo nè freddo... Mentirei a lui e a me... Penso: è una cover band del cavolo non sono nemmeno quelli originali, sono più importanti di me? Ecco che esce il solito meccanismo perverso: il bisogno di sentirmi valorizzata rispetto ad altro perchè da sola non riesco a valorizzarmi. Mmm vorrei una torcia per vedere meglio e decidere cosa fare |
Fare finta che non ti importa non mi sembra il caso, del resto ormai è fatta, il problema è già bello è presentato. Se lui viene con te sai che che non lo fa volentieri, se lo lasci andare sai tu che poi glielo rinfacci e ti senti a disagio per quello che gli altri pensano. Sarebbe stato meglio se lui non ti avesse detto nulla, rinunciava e via ma l'ha detto e non puoi non tenerne conto.
Dedo dire per esperienza diretta che gli attaccamenti sono più forti delle vere esigenze di avere lui accanto o lui avere te accanto in ogni occasione. Hai detto che staresti a disagio più che altro nel dover giustificare con tua sorella o altri che lui non c'è inventando un malessere o impegni seri altrimenti: ma come? un gruppo cover più importante di te? Magari è pure che queste feste di compleanno lo annoiano e qualunque surrogato del suo gruppo lo trova meglio, e non per stare lontano da te. Ma adesso bisogna risolvere... secondo me dovresti lasciarlo andare e dire a tutti tranquillamente la verità e pure goderti la serata senza lui che ti sta al collo, sentendoti per una sera libera di muoverti come più ti piace senza dovergli dare il giusto conto che poi finisce che dai sempre anche se non sempre lo senti. Non succede nulla di male se per una sera vi separate, del resto non è sua sorella ma nemmeno un 18esimo ad esempio o altra ricorrenza speciale che esige anche un sacrificio. Ma la cosa più importante è la chiarezza a mò di prova fra voi due di trovare la forza insieme di fare questa cosa separatamente. A volte bisogna avere il coraggio di rischiare. Stasera io vado ad una festa di laurea di una mia cugina e il mio lui se ne sta a casa a studiare. Lui ha deciso così ed io vado lo stesso e mi divertirò pure altrimenti uno dei due avrebbe dovuto rinunciare alle proprie cose accumulando risentimento che poi è peggio. |
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Io non riesco a capire questo genere di fisse ma chi sono io per decidere che fisse deve avere uno? Ognuno avrà le sue che te devo dì.. Citazione:
Mi spiace dire a mia sorella che non viene perchè preferisce fare altro però hai ragione dovrei dire la verità... Anche noi in genere se uno dei due deve studiare facciamo le cose separate senza problemi, in questo caso probabilmente non riesco a vederci una motivazione a MIO parere giustificabile forse lo sbaglio è quel MIO. In bocca al lupo per la tua festa di laurea, divertiti:) |
Scusa Edera, diretta nuda e cruda: tutto quello che hai descritto non sono un tuo problema, solo uno che ti porta a voler gestire e controllare la situazione.
Adesso rimedio alla brutalità abbraccio: Ti stai facendo un problema per lui ed un problema per lei. Se lui vuole andare può dirtelo e se non ha il coraggio di dirtelo sta facendo una non-scelta che non puoi fare tu per lui. Gli impediresti di vivere qualcosa che può farlo crescere solo per tutelare un tuo malessere. Ti stai poi facendo un problmea per tua sorella e per la sua capacità di gestire un sentimento di importanza personale, che magari se le lasci la libertà di viverselo, dicendole la verità nel caso lui decida per il concerto, sarebbe benissimo capace di gestire e magari la farebbe crescere anche a lei. Se dovessere litigare sarebbe tra di loro, non tra di voi. Anche se ho l'impressione che il problema che hai tu, che mi sembra l'unico che hai evidenziato, è che non reggi di dare un dispiacere a tua sorella.... ma questo è il tuo unico problema, l'unico di cui potresti occuparti, controllando lui e non gli altri. Tutto ciò detto lascia ad ognuno la libertà di scegliere e di fare le proprie esperienze, soprattutto di pagarne le conseguenze e di esserne responsabili, non puoi vivere tu per loro, ci vuole molta buona volontà per far questo ed è una grandissima dimostrazione di Amore. Ok, linciami pure, son stata un pò duretta! scusa.gif |
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E' chiaro che se gli dico la verità cioè che mi dispiace non ci va... Da come la metti (se ho capito) dovrei dirgli la verità e lasciare che lui sia padrone o meno di decidere cosa fare. Ma so già cosa farebbe, sopprimerebbe un suo desiderio, figurati nel clima di ricatto affettivo in cui è cresciuto.. Bastano gli occhi tristi per farlo sentire in colpa e sinceramente non è proprio quello a cui aspiro. Che senso ha avere una persona vicino per senso di colpa? Per questo mi chiedo se forse fare finta di niente, dire una bugia può essere utile per trovare il coraggio di rischiare assieme, dire la verità sapendo che lo 'costringerei' a una determinata scelta secondo me non è dargli la possibilità di crescere è perpetrare un modello che sia io che lui purtroppo conosciamo benissimo |
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Un po' come è stato ripetuto a me in forma più leggera |
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Scusa se ti correggo ma un modello che si conosce benissimo non si perpetra più.... la possibilità di crescita sta nella scelta libera nonstante le circostanze. Se tu lo proteggi dalla verità non compie una scelta libera, non sta lavorando sui suoi meccanismi e rischia pure di non vederli così come tu i tuoi. Mi fermo qui che ho detto tanto, forse troppo. Sono sicura che farai il meglio che sai fare fiori.gif |
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Piuttosto il fatto che ti poni tutti questi problemi suoi mostra che non sei in una situazione tanto diversa dalla sua... che siete abbastanza mescolati... |
Ciao Ivy, provo a mettere degli accenti su quello che ho visto, spero ti possano essere di aiuto.
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Questo è il punto principale, prendere una posizione, pare che sia questo il problema principale da risolvere. Quote:
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In sintesi ci vedo da un lato la ragione che ti dice "lascialo andare al concerto" e dall'altra l'insicurezza che lo vuole vicino a te alla festa di compleanno. Chi la spunterà? |
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"lasciarlo andare" al concerto, giudicare se quello che lo attrae è degno o meno di essere preso in considerazione (ovviamente con i parametri propri), volerlo vicino per non dover aver a che fare con le opinioni altrui o con quelle che si immaginano tali, ma soprattutto in ogni caso aver la certezza che la sua scelta dipende da lei (e quindi sbaglia comunque)... beh, sembra proprio controllo. |
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A me "sembra" che il ragazzo essendo combattuto non sa scegliere, e sta cercando di scaricare un po' di responsabilità a te. Ma come ti hanno detto Sole e Ray il problema non è tuo, lascialo che scelga in piena libertà :) |
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Anche perchè a questa festa ci saranno tutti i suoi coetanei, la presenza del mio lui alla fine non cambierà molto a mia sorella. Più che proteggere lei vorrei quindi proteggere me stessa da quello che proverò e che verrà accentuato dalle domande dei presenti, del tipo: << Ma dov'è stasera XXX?>> Purtroppo il fatto di vedere questi meccanismi non impedisce loro di partire in automatico è come se avessi una parte che osserva che spiega razionalmente la causa delle mie emozioni e una parte molto emotiva che spinge per identificarsici, forse sembra una cosa strana ...non saprei spiegarla meglio. |
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No, non siamo affatto in una situazione diversa, anzi. Forse la cosa migliore è dirgli tranquillamente di fare quello che si sente di fare senza cedere alle domande che sicuramente mi farà per capire che emozioni mi provoca dentro la sua scelta. |
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