posti di lavoro
di stanotte.
Alcune parti sono un po' confuse ormai, ma il succo è che avevo questi due studi e lavoravo in entrambi. Uno era una bella e ampia stanza d'angolo in un multistudio e ormai avevo trasferito quasi tutto il mio lavoro la. L'altro era il mio reale vecchio studio (nella realtà non l'ho più da qualche anno) anche se diverso da come era davvero lo identificavo con quello. Nel sogno mi rendo conto che il vecchio studio avrebbe bisogno di una bella rinnovata e mi metto a pensare a cosa cambiare, poi però mi rendo conto che lo uso pochissimmo e decido che ormai posso trasferire tutto il lavoro nell'altro... che tanto stavo già facendo così inconsapevolmente. Anche l'altro, quello nel multistidio, ha bisogno di qualche accorgimento ma niente di sostanziale. Presa questa ddecisione però resta il problema di dove posso eventualmente dormire (sic!), dato che nel vecchio c'è un bel divano spazioso ma nel nuovo no, solo un salottino. Penso che potrei sistemare in una zona un lettino da massaggi e metterci un separè... in effetti la stanza è molto ampia e divisa idealmente in zone, però considero che sarebbe scomodo e quindi no, ma poi che in fondo dormo poche ore e se proprio dovesse capitarmi la necessità potrei adatttarmi. Poi penso che forse è un problema che non ha senso e accantono in ogni caso programmando qualche cambiamento di mobili. La stanza è molto luminosa e tutta bianca e trovo i mobili molto chiari, forse qualche quadro in più o qualche mobile in legno da aggiungere lo riempirebbero ma qui mi perdo in considerazioni che sto facendo dal dormiveglia e bon... ______________________________ Premetto che qualcuno che mi conosce potrebbe ricordarmi che nel mio studio reale ci sono aggiustamenti da fare perennemente e che perennemente rimando. Ma ritengo che non c'entri granchè. Credo che il sogno parli di Lavoro e che mi dica che è in atto un processo di assorbimento dei residui del vecchio verso il nuovo. La stanza del multistudio direi che ha a che fare col lavoro svolto qui... nel sogno infatti il multistudio è occupato anche da altri professionisti che fanno un lavoro analogo al mio e con cui a volte collaboro. Questo proccesso richiede una serie di aggiustamenti e di piccole riorganizzazioni che, se in se stesse non sono particolarmente impegnative, sono comunque da fare. Nel sogno è ben chiara la percezione di questa necessità, pur se non la vivo come pressante non deve andare in dimenticanza. Inoltre il processo, qui forse il senso del sogno, richiede riconoscimento cosciente... pena la non conclusione dello stesso. Aggiungo che resta in me presente la necessità di "dormire" sul lavoro in caso di emergenza, o forse è un meccanismo mentale collegato al "vecchio studio" e da cui posso staccarmi anche se ho bisogno di farlo per fasi (il lettino scomodo). Vabbeh, l'ho postato anche se mi sembra di averlo capito per vedere se a voi viene in mente qualcosa che mi sfugge. Grazie in anticipo. |
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A me colpisce e vorrei ribadirlo che la possibilità di dormire sia difficile da sostituire. Come se fosse un'ancora di salvezza. Come se anche scomodo ma vuoi la possibilità di dormire che ti è difficile lasciare. |
Scusa ma il vecchio studio lo hai chiuso?
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Il letto per dormire manca, ma anche a me di continuo viene il pensiero che certi argomenti andrebbero ripresi e approfonditi, ma diverrebbe un vero e proprio lavoro e faticoso, non è uno scherzo stare ognuno nelle proprie scrivanie anche se è stimolante e a volte pure divertente. Beh magari penserai che è frutto di ciò che sento io, ma non dirmelo oggi per favore...icon_mrgr: mi devo ancora riprendere dalla doccia di stanotte. diavolo.g: :C: |
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Il fatto che inconsapevolmente stavi già trasferendo tutto il lavoro nell'altro potrebbe significare che la decisione l'avevi già presa anche se non avevi/hai ancora abbandonato del tutto il vecchio. Penso che forse il divano che ti manca nel nuovo studio e che ti permetteva di dormire qualche ora durante il lavoro, sia una chiave di lettura.... Sul lavoro non si dovrebbe dormire, per dormire c'è la casa e il letto dove passare la notte, a meno che quasi la totalità del tuo tempo la svolgi nel multistudio che in questo caso potrebbe rappresentare tutta la tua vita a cui applichi lo stesso tipo di lavoro e la bella stanza d'angolo il lavoro che svolgi qui.... Il bisogno di "dormire" sul lavoro si potrebbe spiegare come un bisogno di allentare un po' l'attenzione, anche separandosi dal resto con un separè, bisogno di intimità che se il lavoro è impegnativo, è irrinunciabile, pena il rendere di meno sul lavoro vero e proprio... |
Io lo vedo più come uno sprone a badare più all'esenziale....
perlomeno per quanto riguarda lo studio... |
Ero reticente a postare, in passato mi sono trovato in profonda difficoltà nel commentare o interpretare i sogni altrui. Il ricordo è ancora vivo, non vorrei mai essere frainteso non è mia intenzione creare fastidi non richiesti... ufff Posto e basta.
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Interessante che il vecchio studio sia il tuo reale vissuto mentre l'altro studio lo vedi ampio e bello ed anche è molto luminoso. Il bianco dello studio così come i mobili che sono chiari portano a pensare ad una pulizia interiore raggiunta. Quote:
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PS: non che gli altri interventi non siano interessanti, grazie a tutti. |
L'esenziale per quanto riguarda lo studio=stretto necessario.
L'aver visto la stanza luminosa con i mobili molto chiari mi conferma il bisogno di pochi fronzoli,non ripetersi.....l'angolino per dormire=occhi aperti. Comunque caro Ray ti invidio tu parli di un multistudio mentre a me per il momento mi tocca lavorare nello studiolo del conte Mascetti....rido1.gif |
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Ti assicuro Ray che non lo reputo banale...cercavo solo di
chiudere con un pò di ironia visto che tale argomento mi tocca in prima persona... abbraccio: |
In base a considerazioni successive e a pensieri di sogno emersi/ricordati smarmellandolo - e di cui salto i vari passaggi - ho concluso che il divano/lettino non mi rappresenta un mezzo per riposare o dormire ma una via di fuga.
E' una cosa un po' tipica di me quella di assicurarmi sempre una possibilità di svicolare. Chiaramente la cosa ha risvolti positivi e negativi ma il punto è che è una mia preoccupazione costante a monte della oggetitva valutazione di una situazione e, alla fin fine, probabilmente mi impedisce di trasferire del tutto le energie in un certo lavoro. Ci dovrò fare i conti. Citazione:
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