Le abitudini
 

Da qualche giorno ho installato un altro sistema operativo. Da molto tempo ne sentivo parlare dentro mi nasceva sempre di più la curiosità. La curiosità consisteva nello scoprire questo sistema, cosa aveva di diverso, perchè era tanto decantato. Poi un amico lo installa e mi dice che è semplice, mi dice: dai fallo anche tu vedrai che ce la fai. Dentro mi dico: si come no? Non so nulla di pc so quelle tre cose che ho imparato su win perchè me le hanno insegnate e a forza di vederle fare le ho imparate. Per un po' ho represso il desiderio, dicendomi che non era per me. Poi un giorno presa dalla rabbia per altri motivi, ero incavoltata per tante cose e non avevo voglia di fare niente. Non so come è tornato il desiderio di provare ed ho smesso di pensare se ce l'avrei fatta o non fatta. Ho preso un Cd ed ho fatto, dicendomi e che sarà mai? Se non ci riscirò pace almeno avrò tentato.
Inizio a scaricare il programma e va tutto bene. Però mi accorgo di non avere il programma per togliere la zippatura. Bon apro una pagina inserisco il nome e lo scarico. Poi lo uso e apro il programma. Poi passo a realizzare il Cd alla fine del disco il programma mi dice: non ci sta se non chiudo il disco che vuoi fare? Bon gli dico: chiudi e spero che Dio me la mandi buona. Poi devo fare la partizione. Inserisco sul motore di ricerca cosa voglio fare e mi si aprono delle pagine leggo e trovo un programma per farlo. Dopo un po' di fatica perchè non capisco bene chiedo spiegazioni e dopo qualche minuto la partizione è fatta. Ora mi tocca solo di provare ad installare Linux. Inserisco il Cd e credo mi ci sia voluta qualche ora per termnare l'installazione. Ad ogni finestra che si apriva avevo il patema d'animo che mi chiedesse qualcosa che non sapevo fare, perchè avrrei dovuto rinunciare almeno in quel momento. Invece fortunatamente è andato tutto bene.La cosa che mi ha più stupito è che mi ricordavo dei nomi menzionati da Uno in forum e quindi nella selezione ho seguito quei ricordi. FInito di caricare riavvio il pc.
Provo subito il browser e funziona. La prima cosa che faccio è entrare in Ermopoli ero eccitatissima volevo vedere con occhi nuovi.
La prima cosa che ho notato erano le differenze tra quello che conoscevo e il nuovo. Appena trovavo una differenza qualcosa dentro di me si agitava come se cercasse delle garanzie. Del tipo: manca la barra per lo scorrimento delle pagine in verticale e devo usare la rotellina del mouse, già questo era differente dell'abitune e mi creava disagio.
Ad ogni diversità sentivo proprio dentro come se mi mancasse qualcosa riscontrando la diversità dall'abitudine.
Quando siamo abituati a qualcosa facciamo fatica a rinunciarci o a prendere in considerazione che possiamo fare diversamente.
Alla fine mi sono detta: ti farà bene per la pigrizia e ti toglierà un po' di gesti automatici che fai senza più pensare a cosa stai facendo quindi su forza animo e quello che verrà verrà impegnati e usa la tua curiosità per qualcosa di davvero interessante: la scoperta del nuovo.
Grazie ragazzi abbraccio:

Senza togliere nulla al resto dell'esperienza che ci hai raccontato Gri, credo che hai trovato una chiave importante.. spesso, ci si perde a pensare "e se non riesco.. e ma.. dipende ..." e questo fa restare immobili (le famose s.... mentali), hai fatto senza aspettative di riuscita :H
Se facessimo tutto quel che dobbiamo e vogliamo con questo spirito, (ovviamente senza imbarcarci a casaccio in imprese che non sono alla nostra portata, non è che se domani decido di diventare astronauta dopodomani parto per la Luna... ma con le cose alla nostra portata si puo' fare) penso che sarebbe un ottimo passo...

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Gri grazie a te...abbraccio: Cambiare qualcosa in generale è più difficile mentalmente che praticamente,ma se consideriamo che ogni cosa nuova ci arricchisce di un quid in più,val la pena di tentare e tu hai fatto bene!Quasi quasi...icon_mrgr:

Grazie ragazze abbraccio:
Il bello che sto vedendo è che non puoi fare nulla senza sapere cosa si stia facendo e senza pensare a cosa si fa. :wow:

Mi ha sorpreso che hai deciso di cambiare proprio in un momento di rabbia.... dedicarsi a una cosa nuova fa sbollire in questi casi, perchè la nostra attenzione viene catturata dalla novità....

E' vero, quando ci abituiamo a una cosa cala l'attenzione, perchè la diamo per scontata.
L'abitudine fa impigrire mentre una ventata di novità porta nuove energie e una cosa su cui ci si impegna veramente.
Cambiare abitudini ci impegna al nuovo, al principio ci si sente un po' insicuri e spaesati, ma poi si è contenti di aver allargato i propri orizzonti e di essersi scossi dalla pigrizia della solita routine...

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Elloso... sigh...


A me non sorprende tanto invece... credo che farebbe bene a molti osservare come, almeno in parte, riusciamo ad usarla questa rabbia.
Spesso quando si è arrabbiati pare non si abbia voglia di fare nulla... in realtà ci si guarda intorno come belve in cerca di dove mordere (spesso chi mordere)... perchè è il modo più facile che ha per uscire. Ma se non può o non gleilo permettiamo, ecco che cambia qualcosa e cerchiamo dove incanalarla. Sempre uscire è... ma trasformata... almeno un po'.

Ray grazie perchè cogli ogni occasione per aiutarci a capire,sta cosa della rabbia è molto più chiara adesso!
Riguardo a linux mi sto informando,(pare sia roba da hacker heheheh)però mi incurioscisce, anche grazie a Griselda che ha voluto condividere questa sua prova...sono finita con Vista perchè ho dovuto cambiare pc proprio ieri e pare che dal mio non si possa sostituire nè con Windows,nè con altro è possibile?...ci si mette anche il computer a non volermi far cambiare abitudini! manata.gif icon_mrgr:
:C:

Si Ray è già la seconda volta che in caso di rabbia invece che sfogarla mi metto a fare, prima facevo solo lavori fisici, in due casi invece ho provato a fare qualcosa che non mi ritenevo in grado di riuscire fare.
La rabbia si trasforma in questo caso, mi pare, in determinazione è possibile o ho visto male?
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Come Griiboccaccia:ma dai....

Bono vista per farsi gli affari tuoi (attenta a tutto quello copi sul pc, non vorrei doverti portare le arance icon_mrgr:)
però dammi quel pc 10 minuti in mano diavolo.g: neanche l'adesivo ci lascio laughing9:

Allora appena abbiamo 10 minuti entrambi posso lasciartelo?o dovrei spedirtelo?.....non so perchè ma penso sapresti fare anche da lì...;)
Sta cosa delle arance non mi piaceicon_mrgr: ,infatti chiedevano in una schermata i dati personali per poter controllare (maggio assistenza:sornione: ),ma ho evitato di inserirli,per il momento può bastare o copiare resta pericoloso?
(non faccio cose strane al pc, ma comunque l'idea di essere contollata a Vista mi disturbadiavolo.g: )
:C:

Si, sembra che la rabbia diventi determinazione. Per certi versi è anche così ma non mi fermerei qui, sarebbe riduttivo. Prova ad osservare meglio... c'è una certa determinazione che trasforma la rabbia... come se la rabbia fosse la benzina e la determinazione il carburatore (poi si può guardare ancora meglio... non c'è limite)

Grazie osserverò abbraccio:

Io direi che la rabbia è rimasta tale, ma ha alimentato la tua determinazione, accrescendola... La rabbia è sempre rabbia, la differenza sta se riusciamo a incanalarla da qualche parte o la lasciamo agire incontrollata. In quest'ultimo caso sappiamo tutti a cosa porta... è fuoco e ci brucia... nel primo caso invece può alimentare, "accendere" qualunque cosa, in quanto "fuoco" può far partire un motore, può far girare degli ingranaggi, può scaldare, può perfino far battere un cuore... per farti un esempio una mamma che perde un figlio per un problema di malasanità può usare quella rabbia per mettere su una campagna, dar voce al problema, portare i responsabili in tribunale, etc... La rabbia che quella donna prova per quanto le è successo credo che nessuno potrà toglierla... però intanto l'avrà usata per salvare magari altre possibili vittime...

Questo almeno secondo me significa usare la rabbia... Poi, se riuscissimo ad oltrepassare anche questo livello (che già di per se sarebbe una grandissima conquista...) invece della rabbia sapremmo direttamente "usare noi stessi", e a quel punto la rabbia non servirebbe più... Saremmo in contatto diretto con quel Fuoco che è anche alla base della rabbia...