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Uno 07-09-2005 11.59.55

Mezzi e limiti della scienza
 
Aspettavo Ray che aveva promesso di iniziare una discussione su tale argomento manata.gif

Iniziamo dai mezzi, il metodo empirico ormai consolidato dalla scienza moderna (che non ha niente a vedere con quella antica) prevede l'osservazione del fenomeno e la sua ripetibilità, questo apre già un primo problema, sono più i fenomeni non ripetibili di quelli non....
Poi... l'osservazione a che profondità può spingersi? Secondo il metodo scientifico dovrebbe in teoria poter essere praticata da tutti anche se con l'ausilio di mezzi: es se lo scienziato vede una cosa con un microscopio chiunque con un microscopio deve poterla vedere... anche questo purtroppo ci limita nell'infinitivamente piccolo e nell'infinitavamente grande e non solo... anche a livello di dimensioni (in senso di grandezza) a noi accessibili ci sfuggono molte cose che in parte sono osservabili con strumenti, es raggi x, raggi gamma etc... in quel caso non osserviamo direttamente il fenomeno ma la sua conseguenza, il suo effetto... e anche questa potrebbe essere una distorsione della realtà...
Non voglio denigrare la moderna scienza, solo cercare di evidenziare dove essa può arrivare e dove no (almeno per adesso, con il tempo ne vedremo delle belle)
Mi fermo per vedere se qualcuno prende spunto...

Era 07-09-2005 12.42.24

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
e come no? uno spunto polemico come sempre
quando si parla di scienza....
quella antica come dici tu...non si poneva limiti
cercava semplicemente in ogni settore...
dalle erbe alle stelle....dall' alchimia all'Alchimia....
dall' astrologia all' astronomia....
lo scienziato di ieri era studioso...medico...prete..
si occupava quindi ad ampio raggio di materiale
e di spirituale.....
dove può arrivare la scienza maderna?
dove può...con i limiti che si pone...

sbaglio?

Ray 07-09-2005 12.46.14

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
scusa.gif scusa.gif scusa.gif

mea culpa. Avevo promesso ed avevo anche cominciato a preparare un discorso... poi mi sono dimenticato.

martello.: martello.: martello.:

ci torno sicuramente. Ci sono molti aspetti che meritano la nostra attenzione. Come hai già lasciato intendere gli strumenti e, soprattutto, l'atteggiamento in cui si pone la "scienza" moderna sono tutt'altro che adeguati a spiegare la realtà, come gli "scienziati" vorrebbero.

Un punto importante è proprio la cosiddetta "ripetibilità" di un evento... come se un evento possa davvero ripetersi. Ma, ancor più grave è la pretesa che una serie di eventi nei quali chi osserva vede, o decide di vedere, "ripetizione", implichi che questa ripetizione debba per forza succedersi ad infinitum. Per non dire poi della pretesa di stabilire da ciò delle "leggi".

Ma quel che veramente conta è l'atteggiamento dogmatico che viene assunto nei confronti di queste pretese "leggi", costruito sulla necessità di imporre una verità tuttaltro che conosciuta.

E c'è il grosso problema delle percezioni di chi studia questi eventi... ci torno... promesso promesso

Ray 07-09-2005 13.52.34

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
scusate, non centra. Quando ho risposto io il post di Era non c'era... o io non lo vedevo. Tra l'altro l'ora è sbagliata...

magari si può togliere questo post in seguito. Mi chiarite?

Era 07-09-2005 18.26.44

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Citazione:

Originalmente inviato da Ray
scusate, non centra. Quando ho risposto io il post di Era non c'era... o io non lo vedevo. Tra l'altro l'ora è sbagliata...

magari si può togliere questo post in seguito. Mi chiarite?

perchè non centra?
centracentra....diavolo.g: fiori.gif

Uno 07-09-2005 18.46.26

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Citazione:

Originalmente inviato da Ray
scusate, non centra. Quando ho risposto io il post di Era non c'era... o io non lo vedevo. Tra l'altro l'ora è sbagliata...

magari si può togliere questo post in seguito. Mi chiarite?

L'ora era sbagliata perchè stavo cercando come correggere i fusi (ho usato un trucco non elegante ma che funziona, siamo tutti con il fuso di un posto dell'Africa ma l'orario è giusto)
Probabilmente stavate postando insieme tu ed Era... infatti 4 minuti di differenza può essere.....

Kael 08-09-2005 23.20.52

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Citazione:

Originalmente inviato da Uno
siamo tutti con il fuso di un posto dell'Africa ma l'orario è giusto

Grande Gapo, mio buana... scusa.gifscusa.gif io duo vedele servidore... scusa.gifscusa.gif
:R:R
Scusa ma non ho resistito! diavolo.g:

Uno 15-09-2005 18.07.53

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Continuiamo con i metodi

Spesso la scienza moderna non avendo il mezzo per studiare l'insieme fraziona, questo lo fa dalla biologia fino all'astronomia... con il risultato che una cellula potrebbe non avere le stesse (sicuramente) che ha quando si trova all'interno di un corpo, un solo essere potrebbe reagire diversamente ad un farmaco, ad una forza, ad una qualsiasi azione, di altri 999 esseri pur appartenenti alla sua specie.
L'unica possibilità contemplata dalla scienza Antica (ma non abbastanza da quella moderna) è studiare il nostro piano di visione per conoscere quello a noi superiore e quello a noi inferiore, inteso sia come grandezza che individualità.
Dividere pressupone che tutte le parti della divisione siano perfettamente uguali, invece queste possono essere simili ma non uguali, e ciò impedisce la precisione a favore di un'approssimazione che a volte diventa un errore madornale.

Ray 17-09-2005 11.53.59

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Mi aggancio a quanto detto da Uno nel tentativo di portare avanti un discorso promesso da troppo tempo... martello.:


La scienza (parola che significa propriamente "conoscenza"), nei tempi antichi e "tradizionali" si rifaceva sempre ad una metafisica ed a una cosmologia. In breve, ma possiamo approfondire magari in altra sede, esiste un Principio, fonte di ogni potenziale manifestazione, il quale com-prende tutto ciò che è e che può essere. La realtà, di ogni ordine e grado (di cui il "fisico" è uno di questi gradi) si manifesta per differenziazione ed emanazione dal Principio. Per "discesa". Discendere dal Principio è propriamente derivare da Esso. Quindi il punto di vista di chi osserva e "vive" la realtà rileva tante più differenze tanto più si pone "lontano" dal Principio. Queste differenze esistono, ma solamente nell'ordine in cui sono manifeste. Per sintesi, a livelli superiori, si riconnettono man mano al Principio e ri-tendono all'Uno (questa volta non il nostro capo...).

Per fare un esempio... le varie caratteristiche della mia personalità, salendo di livello, si sintetizzano in una persona. Le varie persone in un' umanità e via così. In modo che io sono un io ma ANCHE parte di un tutto dove ognuno è l'un l'altro... su fino al Principio dove tutto è Uno.

Il punto di vista scientifico tradizionale esplora le differenze per riconnetterle al Principio. Lo scopo è la com-prensione del tutto. L'antico non si dimentica mai il piano spirituale da cui tutto discende e studia il singolo oggetto come emanazione del Principio.

La scienza moderna, ormai dimentica del Principio, risulta perciò propriamente un'aberrazione. Se seguiamo l'evoluzione (leggi involuzione) del pensiero scientifico-filosofico da un punto di vista tradizionale vediamo che esso si è via via sempre più allontanato dal meccanismo sintetico operato dagli antichi in favore di un meccanismo analitico di carattere anti-olistico, forse dovuto alle modificazioni subite proprio dalle caratteristiche del Pensiero (ma questa è un'altra faccenda). Possiamo individuare il punto di svolta in Cartesio (lo scrivo maiuscolo solo per correttezza linguistica), il quale introducendo il meccanicismo ha dato di fatto un taglio netto all'origine spirituale ed ha permesso di considerare delle parti (per es. del corpo umano) come se fossero indipendenti dal tutto. Senza rendersi conto che qualcosa, per poter essere "parte", deve riferirsi ad un tutto. Questo ha spalancato la strada alle concezioni evoluzionistiche, secondo le quali man mano che il tempo passa tutto si evolve (sic) in base a non si sa che impulso visto che lo spirituale è stato tagliato fuori, pretendendo di tirar fuori il superiore dall'inferiore, il grande dal piccolo, il complesso dal semplice. Da li al materialismo il passo è breve, per cui dire che "materia pensa" è la conclusione logica di questa assurdità.

Con questo non si intende che Cartesio è il responsabile dell'insufficienza del pensiero scientifico moderno. I filosofi non hanno mai determinato il modo di pensare di un periodo (se non in tempi più antichi di quanto si possa pensare) come essi vorrebbero, anzi la loro influenza è sempre stata minima e le loro concezioni note solo a pochi. Quel che in realtà avviene è semmai l'opposto. E' il modo di pensare comune che si modifica, il filosofo lo coglie e lo dispiega a sistema, connotandolo di una dignità speculativa che nella massa non è presente. Le sue opere sono dunque solo il segno di una mentalità ormai diffusa. Detta mentalità era, ai tempi di Cartesio, evidentemente già il frutto di un certo livello di "sprofondamento" nella materia che conferiva agli impulsi istintual-animali una dignità ed un rango fino ad allora sconosciuti.

Questo preambolo, anche se forse noioso, risulta necessario per comprendere la moderna mentalità scientifica, che di scientifico ha ormai solo il nome, che pretende per esempio di curare un organo e non un individuo o di studiare, dopo aver postulato, un "sistema isolato". Ma isolato da cosa? Se fosse veramente isolato, oltre a non poter essere studiato, non esisterebbe neppure.

Mi rendo conto che il post è già lungo... martello.: mi fermo qui, attendo qualche eventuale commento e continuo

Uno 17-09-2005 12.37.39

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Vorrei però spezzare una lancetta (piccola piccola) a favore della scienza... come tutte le correnti (intendendo che è formata da moltidutini di pensieri apparantemente isolati) ha un flusso evolutivo ed uno involutivo... che poi fino ad oggi il flusso involutivo è stato maggiore è un altro discorso... anche se intravedo un piccolissimo movimento verso l'alto (ovviamente dei singoli) .
Per involutivo intendo al pari di Ray che si è dato più/solo importanza all'aspetto materiale... così vediamo una tecnologia che ha fatto effettivamente progressi, almeno dall'apice basso della storia, ma è progredita in maniera solo razionale staccata appunto dalla vista di insieme che dicevamo sopra... aggiungiamoci anche che la brama di potere al posto dell'amore degli "scienziati" e il gioco è fatto....
Troviamo che per ogni implicazione tecnologica/scientifica ognuno crea una biforcazione (esempio tratto dall'informatica ma applicabile a tutto) solo per poter sviluppare un proprio personale tornaconto... quindi riproduciamo nella tecnologia, nella medicina, nelle varie branchie "scientifiche" ciò che succede nella società comune...
gli apparecchi non si parlano, usano linguaggi diversi..... le medicine hanno conflitti una con l'altra... gli "scienziati" dello stesso settore non si parlano tesi solo a mantenere il potere... sono solo esempi allungabili all'infinito.
Parafrasandomi su: gli "scienziati" dello stesso settore, possiamo sviluppare il discorso ulteriormente... uno Scienziato vero dovrebbe avere una conoscienza totale anche quando si applicasse ad un determinato settore.... non intendo per conoscienza semplice volume nozionistico... ma Comprensione

Ray 22-09-2005 10.25.42

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
La teconologia dovrebbe essere e rappresentare il mezzo tramite il quale la vita quotidiana diviene più semplice. Ovvero, tramite tecnologia, le necessità dovrebbero diminuire di intensità ed importanza, venendo soddisfatte con minor sforzo ed in minor tempo.
Questo con lo scopo di permettere all'uomo di dedicarsi maggiormente e con più serenità e capacità alle sue funzioni più elevate... come la vita contemplativa, lo studio, il miglioramento di se e del mondo in cui vive.
Se così fosse potrebbe chiamarsi progresso.

Quel che invece avviene è l'esatto opposto. La tecnologia, lungi dal semplificarci la vita, ce la complica, rendendoci schiavi di oggetti dei quali non abbiamo bisogno. Ed ecco che tutti i nostri sforzi sono sempre più tesi ad un'attività senza senso che ha lo scopo di procurarci sempre più "benessere" materiale... procurandoci quel "malessere" immateriale che ritengo prezzo troppo alto.

A dire il vero non è la tecnologia che opera tutto ciò, almeno non in maniera diretta. E' chi la produce che lo fa, il suo atteggiamneto e la sua intenzione.
Come dice Uno, il prodotto tecnologico non viene pensato con lo scopo di migliorare la vita di chi lo usa ma con lo scopo di arricchire e potenziare chi lo produce. Se poi le due cose capita che sussistano entrambe è fatto puramente accidentale.
Chi sviluppa tecnologia per proprio esclusivo tornaconto, che sia in termini di potere o di ricchezza o do entrambi, preferirà sviluppare i bisogni del "pubblico" piuttosto che risolverli. Ovvero non gradisce che chi dovrebbe usare la tecnologia grazie ad essa soddisfi i suoi bisogni più facilmente e più facilmente se ne liberi. Vuole esattamente l'opposto. Vuole costruire bisogni ulteriori, reali o immaginari che siano, in modo da assicurarsi il tornaconto di cui sopra.

Il fatto che chi opera in questo modo al giorno d'oggi abbia una vastissima capacità decisionale spiega, se non del tutto almeno in grossa parte, l'altissimo livello di dipendenza palesato dall'uomo medio odierno e la scarsissima sua tendenza alla crescita in generale, figuriamoci poi spirituale.

Uno 18-10-2005 10.52.58

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Una botta alla botte e una al cerchio (poi vediamo se qualcuno sa perchè si dice così)
Bisogna dire che la scienza ha iniziato a prendere certe strade perchè sempre più si è trovata mercè del potere economico, uno scienziato che dedichi tutta la sua vita alla ricerca non può andare a lavorare e quindi ha bisogno di sostentamento che solo chi ha in mano la ricchezza può dargli... certo è pur vero che se una volta si chiamavano topi da laboratorio, perchè quello era il loro unico interesse, perchè non avevano bisogno di ricchezza, oggi lo scienziato più famoso non è colui che lavora per scoprire cose importanti, ma quello che fa più conferenze, che ha più "ricerche" pubblicate... (con il beneplacito dei colleghi pari "merito" )...
Tracciando un parallelismo il religioso povero si è trasformato in prelato ricco e l'achimista o il genio inventore.. o il contemplatore della natura etc etc o un mix di questi si è trasformato nello scienziato avido e dedito all'interesse prorprio e dei propri datori di lavoro.

seleparina 18-10-2005 16.14.49

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Tecnicamente, che io sappia, costruire una botte prevede l'utilizzo di assi perfettamente identiche i cui lati lunghi (quelli che in pratica non si vedono finito di assemblarle) hanno un taglio con una specifica angolatura. Nel montaggio della botte, le assi ricurve (che formano poi la panza della botte icon_mrgr: ) vanno assemblate tutte contemporaneamente e i cerchi di ferro fatti calare contemporaneamente (sia sotto che sopra).
Per stringere perfettamente le assi bisogna che ognuna si compenetri con l'adiacente in perfetta sincronia e per fare ciò l'artigiano deve martellare alternativamente ogni asse in modo che assuma la sua sede in simmetria con le altre. Facendo questo, però, il cerchio sta largo perchè rimasto più sù, alla circonferenza che le assi formavano prima, per cui, a piccole botte di martello, lo si fa scendere in modo che le aiuti a stringersi uniformemente...poi si riattacca dalle assi e si procede fin quando tutto non sarà stabile e assolutamente coincidente (e quindi la botte è un tutt'uno).

Cosa ho vinto? :wow:

Shanti 18-10-2005 16.32.10

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Citazione:

Originalmente inviato da seleparina
Cosa ho vinto? :wow:

Il Jack Daniel's che c'era nella botte?? :wow: icon_mrgr:

Uno 19-10-2005 09.35.30

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
Te lo dico in sede appropriata Sele

seleparina 19-10-2005 09.52.24

Riferimento: Mezzi e limiti della scienza
 
:o Suona quasi come una minaccia :U

boccaccia: boccaccia: boccaccia:


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