Ermopoli

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dafne 27-12-2011 22.13.19

Tutto da rifare
 
Devo provare a scrivere, non farlo non mi aiuta.
Odio queste feste, adesso sò perchè aumentano i suicidi in questo periodo, è un senso di oppressione, di intrappolamento di insoddisfazione.
Paerchè mai gli altri devono essere felici?

La vicinanza parentale diventa per necessità maggiore e l'aria diventa pesante. Mi sono scoperta a rrifugiarmi nella nuova casa, credevo per prenderci confidenza ma è il vuoto, le stanze senza nulla dentro, a darmi un fantastico sotterraneo senso di piacere.

Mi sento follemente stanca ma solo perchè ho saturato il mio corpo di cibo di cui non avevo bisogno, ho dormito ore che non mi servivano e ho speso le mie energie a resistere all'impulso di prendere e farmi un luuuungo giro a piedi nel nulla come anni e anni fà.

Sarò depressa, sarò isterica, nevrotica, insoddisfatta, felice,carica, propositiva... sono un devastante mix di tutto questo e non ho alcuna gestione del cambiamento da uno stato all'altro.

Non sò cosa sento quando lo sento ma solo dopo, quando ci ripenso, sono in balìa di quel che mi capita.

E' per questo che ho la percezione di non esserci, mi vivo sempre dopo. Dopo dopo dopo.E quando mi percepisco nel momento presente è quasi sempre in situazioni di ansia, di pesantezza, di difficoltà...e perchè mai dovrei ritornarci volontariamente...forse è questo il meccanismo che scatta.

Non ho voglia. La mancanza di voglia è mancanza di spinta, di desiderio, di volontà indirizzata. E' dispersione pura. Inerzia.

Quest'estate il lavoro manuale mi ha obbligata ad accellerare, l'assenza di doveri mentali su cui mi carico di ansia (i ragazzi erano in vacanza e io ero in giro con le amiche per la mia fase adolescenziale) ha snellito il fluire dell'energia, infatti sono anche dimagrita.

Accellerando ho creato come una forza centrifuga che mi ha compattata.
Banalmente avere un obiettivo, anche solo di futile senso mi ha permesso di darmi un perchè.
Il mio psicologo mi diceva sempre "datti delle priorità..se metti avanti a te tutti i tuoi problemi li vedrai schierati e non riuscirai a superarli".

Trovare il capobranco. Lo avevo anche sognato. E il meccanismo che fà scattare tutto non l'ho ancora individuato. Alle volte penso che sia la mancanza di rispetto. Non sò cosa sia, non ne ho, quello che ho appreso è un fantastico mix di diplomazia opportunismo e convenienza..ah no... si dice convivenza diavolo.g: civile...
Forse per quello tendo a vivere molte situazioni come una mancanza di rispetto nei miei confronti, anche quando magari non lo sono..o forse lo sono e lo sò perchè mi sono vista farlo, perchè le ho vissute o perchè così mi hanno insegnato a fare.

E scelgo uomini e a volte amici che hanno di fondo questa basilare mancanza di rispetto. Allora vien da sè. Cos'è il rispetto? E quant'è legato all'onore?
Perchè ci è legato ne sono sicura, lo sento così. Neanche dell'onore saprei dare una definizione...

Vorrei mollare. Ma, banalmente, non posso, non posso avere meno di così, anche se ho tutto e molto di più di quel che mi servirebbe.
Perchè ho ma non sono? Boh. Alle volte penso che non lo saprò mai.

loryland 28-12-2011 22.33.52

....e per far piovere sul bagnato potremmo aggiungere che non sei neanche originale,sì è vero ,alla fine di individui che vivono i "tuoi drammi" ce ne sono talmente tanti che si fa fatica a non dire tutti quanti,ciò che manca agli altri è forse la coscienza di viverli . Ed è su questa tua capacità di analisi che puoi contare per trovare una via di uscita.
Affronta le cose una alla volta , non aspettarti aiuto da nessuno e se ti arriva,domandati sempre se ne hai davvero bisogno.
Il relazionarsi con il prossimo include una serie di formalismi che tu puntigliosamente hai catalogato con la formula opportunista-ipocrita-utilitarista a prescindere dal rispetto per se o per gli altri .
Non nutri rispetto per te quindi non puoi averne per gli altri,
realizzato questo ti resta solo che porvi rimedio ;come? Cambiando!
Lo stai gia facendo,questa frenesia ne è il sintomo .
Avere sempre il controllo su pensieri,emozioni non è cosa facile,col tempo certamente migliorerà la tua capacità introspettiva ma non fartene cruccio se adesso non riesci .
Ciò che conta è che hai percezione di non avere presenza e questo ti rende speciale nei confronti della moltitudine di esseri che popola il pianeta . Vai tranquilla, vivi la tua vita anche se ti appare con tinte sbiadite , è la tua e puoi migliorarla.
Allontanati da gente becera , da gente mossa da pensieri meschini ,riconoscila dalle azioni che compie, sono i pensieri i motori degli esseri; e tu impara ad attirali i buoni pensieri ! ;)

dafne 28-12-2011 23.49.49

Grazie per la tua risposta Loryland, si è vero, non ho presenza.
Oggi un fatto mi ha ricordato quanto false siano le persone e quanto sono stupida io a dargli continuamente un fianco su cui infierire.
Ho frullato il presente col futuro e ho incasinato tutto. Ho raccontato quando la mia vocina mi diceva zitttaa zziitttttaaaaaaaaaaa e voilà, oggi dovevo firmare il contratto della nuova casa ed è slittato tutto a gennaio quando potrà esserci anche mia sorella che dovrà firmare come garante...alla faccia della mia voglia di indipendenza dry.gif

Ok, ci sono, si paga tutto nella vita e se lasci che ci pensi l'universo quello lo fà ma come dice lui/lei...vabbeh...mettiamola così, se sono all'inferno sono in viaggio verso il purgatorio.

Non sono nemmeno originale..verissimo, credo che sia quella cosina chiamata importanza personale, quel discorso sul "sono così importante io che nessuno mi può capire"..non capivo stà cosa, ci vedevo solo bassa autostima, scarsa fiducia in sè..eppure la superbia c'è eccome. Mi sono beccata.

Il mio ex-psicologo mi ha ricordato il suggerimento di fare terapia familiare e mentre gli dicevo nooo non funzionerebbe mai ho beccato il pensiero "nooooo..non potresti farcela con loro solo io riesco a gestirli, ci rimarresti male, ti farebbero rabbia, paura ecc ecc"
Idem col mio ex...solo io riuscivo a calmarlo...e coi miei figli..idem...io riesco a tollerare, sopportare, mediare...la verità è che l'unico problema è la mia tolleranza zero alla pressione. Vero che ho paura di rivivere le litigate e paura di vedere scontri ma non è vero che solo io riesco a quietare le situazioni. Continuo a soffocare me e gli altri. Hai voglia a risolvere qualcosa così.

Poi mollo un attimo, gli altri bisticciano magari tra di loro, io ne resto fuori e magari se la disbrigano anche..ehhnnò! Ioioioioio sono il cuscinetto! Ma se ne resto fuori rischio anche di vedere cosa faccio e cosa non faccio..giammai! Potrei rischiare di cambiare :(.

Insomma se c'è una parte che davvero è sofferente e davvero non regge la pressione è pur vero che quella che si fà carico di tutte le tensioni altrui un pò forte per forza lo deve essere.

Mannaggia

loryland 29-12-2011 00.07.35

:) Trovo divertente il tuo modo di porti:)

Astral 29-12-2011 00.13.04

Grazie Dafne, la tua esperienza mi servita un po' a ricordare quello che ho percepito, anche se non sembra, sono stato un po'" depresso" anche io, ho mangiato e dormito di più.

Accorgerci di certe cose è già il primo passo, il secondo poi è cercare di attuare un cambiamento.

dafne 09-01-2012 01.05.30

trasloco
 
Per settimana prossima è previsto il trasloco, diomani avrò date certe.
In questi giorni mi sono messa al lavoro per iniziare a pulire la casa nuova, devo dare tutte le tinte..devo...diciamo che praticamente tutti avrebbero dato il bianco ma io noooooo :H vaben ho scelto tinte pastello tenui e luminose ma sono comunque 100 mq da colorare...soffitti compresi, voglio pulirla tutta.

La cosa che mi stà colpendo però è il lavoro in casa vecchia. Piano piano i mobili si stanno svuotando e questa pulizia esterna ha una sorta di ripercussione interna, un desiderio forte di eliminare e buttare via che avevo già sperimentato quest'estate.
A differenza di altre volte però non stò prendendo e buttando via, stò guardando quello che ho e decidendo se vale la pena tenerlo o meno.

E' uno svuotamento, come dire, più ragionato, meno impulsivo.
Non è lo svuotare per liberarsi senza cognizione di causa, non è il solito spreco.
Perchè se anche qualcosa non piace più o non serve se la si butta è comunque spreco.
Così butto via solo quello che proprio è un peso, quello che andrebbe bene ma non serve lo stò regalando e quello che potrebbe servire continuo a tenerlo magari con l'idea di riutilizzarlo per altro.
La tentazione di comprare tutto nuovo è fortissima ma anche quello è spreco..sono una spreconissima mannaggia!!!

Ma gli spazi vuoti...che meraviglia...è stranissima stà cosa, non mi piace molto troppo spazio vuoto, un pò come mi pesa il silenzio ma ultimamente è un'esigenza che sta crescendo.

Silenzio e spazi vuoti, scarichi, come vorrei fosse scarica la mia mente, obesa e zeppa di porcheria...che poi svuoto all'improvviso gettando via tutto per poi correre alla disperata ricerca del riempimento salvifico.

Non è solo un disturbo alimentare ma anche mentale e, mi sà, persino emozionale.

Guardavo gli scatoloni prima e la libreria vuota e ho avuto un momento di timore, la paura del nuovo, capisco mio figlio maggiore che stà manifestando una certa retrosia alla casa nuova. Lo capisco, per me dipingerla è un pò come prendere possesso, piano piano, del territorio. Proverò nel pomeriggio a portarmelo dietro, vediamo se l'impatto è meno forte.

Mette un pò di tristezza traslocare, anche se sono contentissima perchè la nuova casa è molto luminosa e molto asciutta. Ed è comunque una sorta di tabula rasa. Non m'illudo, i problemi li stò inscatolando come i documenti da passare ma voglio essere ottimista, con calma ma perseveranza ho alcuni progetti personali in cantiere, legati a me e ai miei figli e alla mia famiglia. Devo trovare il modo di disperdere il meno possibile. Non farlo mi è al momento impossibile quindo o trovo il modo di contenere la dispersione o quella di accumulare maggiore energia da disperdere, o entrambe..
Uno strano mix di sensazioni insomma.
Tutto da rifare, vediamo se riesco a costruire meglio stavolta.
leggo.gif

dafne 11-01-2012 23.52.55

Ho avuto uno scoppio d'ira stasera come da tempo non mi capitava. Ho rotto tre piatti e mi si è riempita la faccia di macchioline rosse...ho colto per un attimo la sensazione di essere libera, di poter fare ogni cosa, di poter prendere la strada e andarmene senza pensare.
Un'incredibile sensazione di potenza che ho ucciso subito a botte di sensi di colpa ragionamenti recriminazioni bla bla bla.ù
E' strano. Lo credevo odio. Ma forse l'odio è conseguenza di. Forse ci stà il discorso della recriminazione. Intanto segno. Poi vediamo se riprendo lucidità, adesso sono esausta.

Però, devo dire, mi sono fatta aiutare da un'amica oggi a dipingere e ho tollerato male anche quello, preferisco fare da sola, mannaggia a me, sono così presuntuosa? leggo.gif

dafne 12-01-2012 00.52.59

Oh bella..
Voglio stare sola. Ma non è poi proprio una fuga tipo mollo tutto ma proprio il desiderio di vivere da sola, di fare da sola, di avere i miei orari, le mie necessità, la mia libertà...forte sta cosa...ho fatto overdose di ricerca di attenzioni ..ma non c'entra mi sà.
Il bisogno di attenzioni è una vecchia carenza che, forse, stà lasciando spazio a un nuovo desiderio di spazi e tempi solo miei.
O entrambe le cose convivono generando attriti.
Un prtobabile motivo scatenante il rifiuto verso i figli..
leggo.gif ci devo dormire sopra.

dafne 13-01-2012 00.38.41

E' proprio tutto da rifare. Mio figlio maggiore ha ripreso a rifiutarsi ad andare a scuola.
Non sò più cosa inventarmi, le ha persino prese col manico della scopa (tranquilli era nel letto coperto dal piumone), ho urlato, minacciato, spiegato, dialogato, abbracciato, promesso, regalato, pianto, chiesto aiuto alle persone più disparate, messo in una scuola privata...
Nada.

Ho scoperto una mia personale ansia da scuola, delle volte mi becco nel pensarlo sofferente a scuola e mi sale la mia di angoscia, neanche per me le scuole sono state un'isola felice, non sempre...

Mi somiglia in parecchie cose e se da una parte mi dico che dovrei capirlo dall'altra penso che no, cavolo, lui non è me.

Riesce a farmi uscire dalle grazie di Dio, gli ho detto cose orribili ma pare che nulla sortisca effetto, vorrebbe divano nintendo tv e ogni tanto cibo e stop.
Non parliamo del lavarsi o del vestirsi.
Ogni tanto mi chiedo se è depresso ma ha degli scatti d'ira violenti e lingua tagliente oltre misura e non mi pare che i depressi reagiscano così.

Stò mollando, mea culpa,non ce la faccio più. E' dalla quinta elementare he fà così, dovrebbe essere in seconda media e sta ripetendo la prima. Mi vien voglia di ritirarlo dalla scuola privata e lasciare che se la disbrighi direttamente con la scuola pubblca e gli assistenti sociali.
Mi sento presa in giro e senza risorse allo stesso tempo, sò che pagherà molto caro questo momento ma, onestamente, non sò proprio come aiutarlo.
Evidentemente il suo blocco prende dentro a qualcosa che appartiene anche a me e che neanche io ho risolto...

Astral 13-01-2012 09.05.58

Beh non è da biasimare tuo figlio, la scuola effettivamente è una perdita di tempo cosi come è fatta. Perchè non provi a dirgli che se finisce le medie, puoi poi segnarlo in un istituto (non dire scuola) dove imparerà un mestiere?

Tuo figlio probabilmente non è portato per lo studio, ma forse per il lavoro. Poi se sente le tensioni in famiglia.

Si ci sono i sintomi della depressione e vedrei anche iperattività mentale.

Uno 13-01-2012 11.49.30

Dafne, adesso, per il momento, metti da parte le analisi sui perchè e per come, non ha importanza se è qualcosa che viene da te, dal tuo ex, da suo nonno o dal tuo prozio. Adesso devi se non risolvere totalmente quanto meno tamponare la cosa.
E' già grande per certe impostazioni che dovevi dargli qualche anno fa, ma è ancora in tempo (sei ancora in tempo) per una raddrizzata.
Portato o non portato almeno la scuola media deve finirla e non sarebbe male anche un minimo diploma superiore che sia pure un professionale meno culturale, ma oggi come oggi non si dovrebbe far meno di così. Poi se finita la terza media volesse andare ad imparare un mestiere andrebbe bene lo stesso. Ma intanto si formerebbe sia come persona che come lavoratore.

Nintendo? Che roba è? Un aggeggio per atrofizzargli la capacità di intendere (ni intendo, no intendo. Abla espanol?)
E' necessario alla sua sopravvivenza?
No, credo di no, io sono diventato grande e grosso senza, quindi metterlo sotto chiave e poi eventualmente in un passaggio successivo sotto i piedi mi sembra una soluzione razionale se il tutto è fatto con molta calma.
I televisori oggi hanno un codice, se impostato non si accende senza inserirlo.
Il pc idem.
Etc...
Non serve picchiare o urlare se tanto la percezione è di essere intoccabile nelle proprie comode volontà.

Meglio perdere una settimana o 20 giorni subito che anni con calma.


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Astral, non è da biasimare? Se fosse tuo figlio lo manderesti a calci a scuola icon_mrgr:

E faresti bene :)

Astral 13-01-2012 12.01.23

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 108435)

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Astral, non è da biasimare? Se fosse tuo figlio lo manderesti a calci a scuola icon_mrgr:

E faresti bene :)

Non si risolvono cosi le cose, perchè poi potrebbe fargli tranquillamente sega, facendola contenta e coglionata, meglio parlargli e a limite togliergli il nintendo, è ovvio che la scuola dell'obbligo la deve finire, ma evitando di covare rancori poi verso la madre.

Uno 13-01-2012 12.06.27

Eddai hai capito che non intendevo letteralmente a calci, ma che se fossi tu faresti di tutto per fargliela fare la scuola (almeno le medie)

Dimenticavo.... se non c'è altro modo meglio che covi rancori che poi capirà crescendo piuttosto che permettergli di rovinarsi la vita.
Questo fino all'adolescenza, poi le cose cambiano nel bene o nel male.

Sole 13-01-2012 12.40.19

Hei ragazza, ti ricordi quando dicevamo che non importa cosa poi farà il padre?
Quel che dice Uno del togliergli distrazioni e ciò con cui sopravvive non è una punizione ma appunto un raddrizzare qualcosa che forse è in tempo.
Non importa se poi il padre gli regala telefonini alla stramoda, dal prezzo assurdo senza poi dargli i soldi per i libri, tu hai sempre l'autorità e il dovere per toglierlo. Si che ti odierà, si che non amerà la madre che non lo lascia stare... si proverà gelosia per il fratello. Ma tu starai facendo il suo bene davvero.
A me ha colpito moltissimo la frase di Uno: meglio rancore che avrà la possibilità di elaborare che il suo male ora.

Dai ragazza, forza! Siamo qua abbraccio:

Astral 13-01-2012 12.42.19

Mi pare che per legge a prescindere le medie deve finirle. per cui potrebbe puntare su sta cosa, e dire che è obbligatorio, i ragazzi vanno anche stimolati, quando intendevo che non lo biasimavo è perchè effettivamente la scuola non serve a nulla, ma se vuoi fare una scuola professionale, quanto meno devi avere la terza media. Che va soltanto a scuola e poi lo bocciano di nuovo serve a poco, in genere sti tipi di ragazzi hanno delle problematiche da ricercare in famiglia.

Sono contrario alle punizioni scritte da Uno, oggi ci sono anche sale giochi, quindi togliergli il nintendo, rischi pure che ci va a giocare dall'amichetto o che ruba i soldi per giocare a cose più pericolose come lo slot machine.

Approposito ma questo ragazzino ce li ha gli amichetti, ha una vita sociale? perchè se poi l'unica fonte di divertimento è quella non lo biasimerei che vuole giocare solo a quello.
Non so qual'è la situazione economica tua, ma se ha una scarsa vita sociale, forse è il caso di segnarlo a qualche sport di squadra.
Poi scrivi che non vuole lavarsi o vestirsi, questa è pigrizia, ma ci sono i sintomi della depressione (la trascuratezza) stai attenta con le maniere forti perchè peggiorano solo le cose, nel corto e nel lungo termine.

Edera 13-01-2012 12.51.42

Puntare il faro sulle problematiche di famiglia ora non serve a molto.. Lui ha bisogno di sentire forza dall'altra parte, una forza calma, tipo un caterpillar che avanza silenzioso:)
Si arrabbierà ma gli salverà la vita e più avanti con l'età sarebbe inutile..Forza Dafneabbraccio:

Edera 13-01-2012 13.05.31

Immagino sia difficile ma l'importante sarebbe riuscire a fare forza senza spaccare piatti, urla ecc.. Alla fine è questo che lo fa incaponire

Astral 13-01-2012 13.31.03

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 108447)
Immagino sia difficile ma l'importante sarebbe riuscire a fare forza senza spaccare piatti, urla ecc.. Alla fine è questo che lo fa incaponire

Appunto si può fare forza senza imposizioni violente, che ottengono l'effetto deleterio di ottenere il contrario.

Uno 13-01-2012 15.12.14

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108444)
oggi ci sono anche sale giochi, quindi togliergli il nintendo, rischi pure che ci va a giocare dall'amichetto o che ruba i soldi per giocare a cose più pericolose come lo slot machine.

Mi ricorda certi genitori che compravano auto grandi ai figli perchè se no con quelle piccole gli incidenti sono più pericolosi.
E quei figlioli con le auto grandi adesso che non possono comprarsele si in@@
Io andavo in giro con il catorcio ed oggi se volessi (al limite a rate se è troppo esagerata, ma potrei) potrei comprarmela.

Beh che ogni genitore responsabile decida cosa vorrebbe per i figli.

Edera 13-01-2012 15.25.52

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108448)
Appunto si può fare forza senza imposizioni violente, che ottengono l'effetto deleterio di ottenere il contrario.

Sì, si dovrebbe Astral ma se pensi che a noi saltano i nervi per qualche screzio sul forum, immagina cosa può significare avere a che fare con un ragazzino che ti si pone davanti come un muro e si rifiuta di fare ogni cosa che tenti di fargli fare per il suo bene, è esasperante.
Il punto è che così lui stabilisce un gioco di forza, per questo le ho detto di essere come un carrarmato, se la butta giù ora, il suo futuro può essere solo peggio...Se invece trova forza nella mamma, automaticamente la svilupperà anche lui per affrontare la vita.

Poi si può stare a filosofeggiare su questo o su quello, su cosa si dovrebbe o meno ma se la realtà è quella che è, al di là degli effetti che l'hanno provocata e sui quali si può ragionare con calma, bisogna agire...

luke 13-01-2012 16.17.17

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 108449)

Beh che ogni genitore responsabile decida cosa vorrebbe per i figli.

Però non sempre questo corrisponde a quello che servirebbe ai figli.....
(parlo basandomi sul mio caso eh non su quello del 3d )

Astral 13-01-2012 17.06.08

E questo il punto, i genitori credono di fare il bene dei figli, ma il credere e il farlo effettivamente sono due cose diverse.

Qualsiasi psicologo direbbe che punire il figlio è sbagliato, sopratutto se ci sono appunto i postumi di una depressione, viceversa se è soltanto svogliatezza e pigrizia, forse si può essere un po' duri, però non si otterranno molti risultati se magari li ho se sempre viziato.

Senza contare le proiezioni subite dai nonni: allora se un genitore mi ha preso a calci nell'infanzia, io tenderò a fare questa cosa con mio figlio? No decisamente è sbagliato, come è sbagliato dire che ai tempi miei non avevo quello e non avevo quell'altro. Ma i tempi del genitore, non sono quelli del figlio, le esigenze cambiano.

Dipende poi anche dal tipo di rapporto, se uno sta fuori tutto il giorno di casa, e non ha mai educato il figlio per esempio (non mi riferisco a Dafne) non è che si può aspettare miracoli di punto in bianco.

Di certo io non ho detto che deve assecondare o fargli fare ciò che vuole al figlio, ma per esperienza ti dico che la durezza con le generazioni di oggi, non funziona, ne tanto meno il ricatto, perchè se è abbastanza intelligente, potrebbe farti sparire qualcosa che invece a te è molto caro, tipo i soldi.

diamantea 13-01-2012 18.05.46

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108456)
...se è abbastanza intelligente, potrebbe farti sparire qualcosa che invece a te è molto caro, tipo i soldi.

Far sparire i soldi di casa non mi sembra intelligenza Astral.

Partendo dalla base che qualunque cosa faccia il genitore per il figlio sbaglia, comunque fino ad una certa età il genitore decide per il figlio cosa è meglio e cosa no. Poi nell'età più adulta, Uno dice fino all'adolescenza, può decidere per sè, ma fino ad allora è il genitore che nel bene e nel male decide, e se non è il genitore può essere il nonno o il tutore è uguale. Il bambino fino ad una certa età va cresciuto ed educato secondo i criteri di chi lo alleva.

Anche mio figlio maggiore non voleva andare a scuola, la sua ribellione non è stata forte come quella del figlio di Daf, ma mi ha dato parecchio filo da torcere, ho dovuto faticare molto per tenere le redini strette e fargli prendere il diploma. Oggi mi ringrazia per averglielo fatto prendere e mi dice che il tempo della scuola era il più bello ed è rammaricato di non esserserlo goduto di più.
Con il diploma in mano pensa di andarsene in Australia come studente iscrivendosi in qualche corso. Non lo so se lo farà ma è una possibilità che ha di farlo, senza diploma nemmeno ci penserebbe.

Non so qual è il problema di tuo figlio Daf, capisco che ti sei rivolta a qualche equipe NPI territoriale o privata non so, qualcosa ti avranno detto in merito, però non mollare mai la forza nel tenere tuo figlio dentro il binario che a te sembra più giusto finchè ne hai la possibilità.
Nemmeno a me la scuola piaceva però l'ho fatta grazie a mia madre che non mi ha permesso di lasciarla fino al diploma, poi ho scelto per me da sola.
Fosse stato per mio padre sarei rimasta a casa a fare la calza già dopo le medie ed oggi senza arte nè parte.

Ray 13-01-2012 19.47.29

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108456)

Qualsiasi psicologo direbbe che punire il figlio è sbagliato,

nzomma... mi sa che non ne conosci molti. :)

Astral 13-01-2012 20.13.08

Sarà ma ho fatto tante ripetizioni a bambini sfaticati, e che invece erano intelligenti, perchè avevano problemi coi genitori, e semplicemente c'era bisogno di qualcuno con la scuola.

Ma mi domando i genitori hanno mai fatto i compiti coi figli? O li parcheggiate semplicemente li per farli di soli? I compiti insieme agli amichetti? Non voglio andare a scuola, nasconde magari episodi di bullismo a cui vuole sfuggire?

Comunque si la terza media è obbligatoria per legge, poi va bene un lavoro, che oggi giorno pure con il master della laurea decennale, serve a poco.
Comunque se si riuscisse già a responsabilizzare, magari prima gli fai vedere una cosa come si fa tu, poi lo guardi come la fa, ed infine gliela fai fare da solo.

Per la cronaca la psicologia riportano i danni del pensiero punitivo.

Uno 13-01-2012 21.40.41

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 108454)
Però non sempre questo corrisponde a quello che servirebbe ai figli.....
(parlo basandomi sul mio caso eh non su quello del 3d )

Ho scritto responsabile.

luke 13-01-2012 22.10.37

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 108471)
Ho scritto responsabile.


Ops...touchè...scusa.gif


dafne 13-01-2012 22.50.16

Grazie per il sostegno e i consigli..e soprattutto il sostegno :H.

Allora, specifichiamo intanto alcune cose.
A metà della quinta elementare ha cominciato a stare a casa qualche giorno, problemi con alcuni compagni è venuto fuori poi.
In prima media è andato bene per un mesetto poi ha ripreso la solfa, si nascondeva sotto al letto, urlava, piangeva e lamentava crampi alla pancia e vomito.
Alle volte telefonava da scuola.
Parlare neanche morto.
Ho capito che c'erano i compagni delle elementari a dargli noia, ho parlato con i professori, l'ho fatto partecipare a degli incontri con la psicologa della scuola.

Sotto Natale ho chiamato mio padre a stare con noi un pò.
Col nonno in casa alla fine ha ripreso ad andare a scuola. A forza di pranzi e cene saltate ha iniziato a fare i compiti. I primi giorni stava anche 4 ore fermo immobile seduto sul tavolo rifiutandosi di scrivere.

Quando a marzo mio padre se n'è andato dopo una decina di giorni eravamo punto a capo. Io non sono in grado di mantenere la linea terroristica di mio padre, avrei dovuto lo sò ma non m'è riuscito e il ragazzo ha perso l'anno.

Ho scelto di metterlo in una scuola privata, due sole sezioni, un parco enorme doposcuola in sede...pareva l'avesse presa bene...poi ha ripreso a saltare qualche giorno, sono stata più dura i giorni ad oggi sono "solo" 15 ma di questi almeno due terzi nell'ultimo mese, segnale chiaro.
Tre giorni prima delle vacanze non è andato, sono rientrati lunedi e martedi era a casa....
Gli ho tolto il gioco nuovo all'istante ma sospettio che ad un certo punto la privazione diventi un braccio di ferro al contrario ..qualcosa che suona come "toglimi pure tutto quello che vuoli io resisterò nel mio intento.." come se dovesse dimostrare qualcosa..

Oggi c'era la consegna della pagella trimestrale. Ho esposto chiaramente il problema al professore coordinatore di classe, pochi giri di parole, poche scuse (lo scuso sempre oppure lo mollo nudo da solo, non ho vie di mezzo).
Ho detto il ragazzo è a casa perchè non vuole più venire a scuola e alla domanda del perchè ho detto la verità. Non lo sò.
Ho una serie di supposizioni ma certezze zero.
Questo professore ha una certa età, è ben piantato molto pacifico ma attento e deciso e mi ha promesso di indagare in merito. Gli ho spiegato la totale assenza di figure maschili a casa, soprattutto di maschi posati e rassicuranti dry.gif, gli ho detto degli episodi di presunto bullismo, del trasloco in corso e delle scuse sempre diverse che accampa.
L'ho sommerso icon_mrgr: mi sà che è una cosa su cui devo riflettere..

Su una cosa siamo tutti d'accordo non posso permettermi di passare il messaggio che può fare ciò che vuole fuggendo dai problemi.

ps
Stò cercando di creare una sorta di fronte comune con i prof i parenti gli amici..tutti quelli coi8nvolgibili... credo che soffra della sindrome di abbandono come me e non mi fà certo piacere sapere che ho fallito miseramente ma bon...inutile recriminare scegliamo nuove strategie

Astral 14-01-2012 11.47.44

Secondo me Dafne non devi biasimarti, nel senso che non è' che te ne sei fregata, ma hai tentato tutti i modi. Sicuramente questo ragazzo ha dei problemi che vanno oltre la semplice svogliatezza e il non fare. Ed è per questo che ho bocciato i metodi punitivi che qualcuno eloggiava, perchè qui non si tratta soltanto di educazione.
Arrivare a nascondersi sotto il letto e vomitare, non sono il tipico atteggiamento del bambino/ragazzo che non vuole andare a scuola e non vuole studiare.

La figura maschile del padre, centra e non centra perchè bene o male tutti i padri sono sempre assenti o si limitano di dire di fare i compiti a fine giornata.

Hai parlato di trasloco, siete andati via tanto lontano, poco? Prima aveva amici che ora non vede più?

Edera 14-01-2012 12.37.54

Però non mi sembra che qualcuno abbia consigliato di fustigarlo, si parlava di togliere un videogioco..Cioè la sua fuga dalla realtà

Astral 14-01-2012 13.00.51

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 108481)
Però non mi sembra che qualcuno abbia consigliato di fustigarlo, si parlava di togliere un videogioco..Cioè la sua fuga dalla realtà

Infatti la violenza psicologica è peggio, di quella fisica sotto certi punti di vista, comunque la stessa Dafne ha detto che non serviva a niente.
Se uno preferisce una console all'amicizia ci sarà sicuramente un problema di fondo, è li la chiave. Poi secondo me so questo forum c'è troppo moralismo e poca conoscenza riguardo all'utilizzo dei videogiochi.
Risolvi il problema temporaneamente, poi che fai, togli pure la televisione? Oppure lo fai uscire di casa, magari facendo frequentare giracci, come succede a tanti ragazzi?

Credo semplicemente che quando un bambino subisce situazioni stressanti, poi non da più, finchè non si ristora, il cervello si mette come dire a riposo.

Di conseguenza non c'è bisogno di scomodare un padre più tranquillo ma risoluto, basterebbe questa figura materna ad essere cosi, si possono tentare diversi approcci, prima di ricorrere a queste cose.
I bambini vanno capiti e ascoltati, cosa che pochi genitori fanno e che spesso difendono certi comportamenti con la scuse delle "responsabilità".

Non parlo da genitore, ma posso parlare da figlio e da chi ha lavorato in asili e scuole elementari, e ha visto veramente l'aridità di questi bambini, spesso buttati li perchè il genitore lavora.

Edera 14-01-2012 13.08.45

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108482)
Infatti la violenza psicologica è peggio, di quella fisica .

Violenza psicologica, togliere un videogioco? Astral?blink.gif

Astral 14-01-2012 13.34.09

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 108483)
Violenza psicologica, togliere un videogioco? Astral?blink.gif

Ricatto psicologico, perchè non di tipo fisico, ma infierisci su qualcosa al cui bambino piace a far stare bene. E' come se io invece di picchiarti, ti togliessi il posto di lavoro che è tutto per te.

Sicuramente quello che si può fare è non farlo giocare tutto il giorno, oppure fargli finire i compiti e poi farlo giocare, o intervallare le cose, altrimenti come ha scritto anche Daf, si crea un meccanismo che tu mi togli il videogioco, io ti faccio disperare in un'altra maniera, e credimi poi che non li raddrizzi più, e ci perdi anche serenità.

Trovavo semplicemente fuoriluogo che qualcuno dice che è sopravvissuto lo stesso senza Nintendo o cose del genere, ogni individuo è soggettivo, io sono sopravvissuto per anni senza computer, ma non è detto che sia uguale per un altro bambino.

Quando un bambino ha una patologia grave di tipo fisico, lo si giustifica sempre, ma quando ce l'ha di tipo mentale (per esempio iperattività, depressione etc.) siccome non la si capisce allora la si scambia sempre per qualcos'altro, ed è qui invece che bisogna fare attenzione, perchè da come descrive la cosa Daf non mi sembra che suo figlio sia pigro e viziato, ma ce dell'altro.

Uno 14-01-2012 13.38.07

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 108475)
Su una cosa siamo tutti d'accordo non posso permettermi di passare il messaggio che può fare ciò che vuole fuggendo dai problemi.

No, purtroppo non siamo tutti d'accordo, solo noi del fronte moralista torturatore del forum.
Gli anarchici illuminati ti propongono altre soluzioni: lascialo fare quello che vuole.

Una interessante teoria basata su una psicologia teorica e non sperimentata ma che quando è seguita per moda da risultati che definire discutibili è un eufemismo.

Uno 14-01-2012 13.42.59

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108484)
Ricatto psicologico, perchè non di tipo fisico, ma infierisci su qualcosa al cui bambino piace a far stare bene. E' come se io invece di picchiarti, ti togliessi il posto di lavoro che è tutto per te.

Sicuramente quello che si può fare è non farlo giocare tutto il giorno, oppure fargli finire i compiti e poi farlo giocare, o intervallare le cose, altrimenti come ha scritto anche Daf, si crea un meccanismo che tu mi togli il videogioco, io ti faccio disperare in un'altra maniera, e credimi poi che non li raddrizzi più, e ci perdi anche serenità.

Trovavo semplicemente fuoriluogo che qualcuno dice che è sopravvissuto lo stesso senza Nintendo o cose del genere, ogni individuo è soggettivo, io sono sopravvissuto per anni senza computer, ma non è detto che sia uguale per un altro bambino.

Quando un bambino ha una patologia grave di tipo fisico, lo si giustifica sempre, ma quando ce l'ha di tipo mentale (per esempio iperattività, depressione etc.) siccome non la si capisce allora la si scambia sempre per qualcos'altro, ed è qui invece che bisogna fare attenzione, perchè da come descrive la cosa Daf non mi sembra che suo figlio sia pigro e viziato, ma ce dell'altro.

Ma lo sai quando è nata e perchè la definizione di iperattività?
Te l'ho già detto, se usi termini ed argomentazioni scientifiche per avvalorare ciò che pensi accertati di usarli bene.

Astral 14-01-2012 13.54.46

Non funziona con me Uno, mi dispiace, stai cercando di cambiare discorso, non me ne importa sapere quando è nata la definizione, so solo che esiste, ed è esistita anche in passato, con la differenza che prima certe cose non si sapevano, e si risolvevano con le botte (infatti poi si sono visti i risultati).
Il messaggio non è fargli fare tutto quello che vuole, ma capire il problema è agire sul quel problema in maniera diversa. Altrimenti è come picchiare un ragazzino paralitico, perchè non sa camminare.


Noi possiamo limitarci a dare suggerimenti, ma poi queste cose devono trattarle i vari specialisti.

Ho citato l'iperattività mentale, ma poteva essere benissimo:

• Il deficit di attenzione con iperattività
• Il disturbo oppositivo e provocatorio
• Il disturbo della condotta
• Il bullismo
• Disturbo d’ansia di separazione
• Il disturbo iperansioso
• La fobia scolare
• La fobia sociale
• Il mutismo selettivo
• Il disturbo ossessivo-compulsivo
• La depressione
• Enuresi ed encopresi
• Il disturbo da stress post-traumatico
• I disturbi dell’apprendimento
• I disturbi del linguaggio

Edera 14-01-2012 13.55.29

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108484)
ma ce dell'altro.

Certo che c'è Astral, per questo nella sua mente non deve passare il messaggio che questo 'altro' sia più forte della mamma e del suo tentativo di portarlo nella strada buona.
Se non verrà ridimensionato dalla forza (non violenza, forza) dei genitori, cioè dalle persone di cui ora ha più bisogno, questo 'altro' costituirà una specie di base sotterranea che gli impedirà di prendersi la responsabilità di affrontare i problemi e di crescere. Inoltre gli si pianterà la sensazione di essere abbandonato, non amato, mollato.
Non so se riesci a vedere le probabili conseguenze di questo, io purtroppo sì.

Astral 14-01-2012 14.27.26

lo so Edera, ma quello di fare il bastian contrario è un compito ingrato, ma che qualcuno deve pur fare :D

griselda 14-01-2012 14.36.45

Dafne..................ricorda che non sei sola e trova anche qualche spazio per te, anche minimo, per ricaricarti e trovare la forza per fare tutto quello che..... farai
abbraccio:abbraccio:abbraccio:abbraccio:abbraccio:

Uno 14-01-2012 15.09.39

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 108487)
Non funziona con me Uno, mi dispiace, stai cercando di cambiare discorso, non me ne importa sapere quando è nata la definizione, so solo che esiste, ed è esistita anche in passato, con la differenza che prima certe cose non si sapevano, e si risolvevano con le botte (infatti poi si sono visti i risultati).
Il messaggio non è fargli fare tutto quello che vuole, ma capire il problema è agire sul quel problema in maniera diversa. Altrimenti è come picchiare un ragazzino paralitico, perchè non sa camminare.


Noi possiamo limitarci a dare suggerimenti, ma poi queste cose devono trattarle i vari specialisti.

Ho citato l'iperattività mentale, ma poteva essere benissimo:

• Il deficit di attenzione con iperattività
• Il disturbo oppositivo e provocatorio
• Il disturbo della condotta
• Il bullismo
• Disturbo d’ansia di separazione
• Il disturbo iperansioso
• La fobia scolare
• La fobia sociale
• Il mutismo selettivo
• Il disturbo ossessivo-compulsivo
• La depressione
• Enuresi ed encopresi
• Il disturbo da stress post-traumatico
• I disturbi dell’apprendimento
• I disturbi del linguaggio

Ti ricordo che l'unico che ha nominato botte e picchiare sei tu.
Puoi allungarlo ancora l'elenco, google è un amicone per questa cose, ma che significa?
Qual'è il problema del figlio di Dafne?
Lo sai? Aiutala
Non lo sai? Allora non citare patologie a caso.

Dafne stessa ci ha raccontato che il periodo in cui c'è stato a casa il nonno le cose andavano meglio, forse non è il caso di andare a cercare giustificazioni esotiche per il comportamento del ragazzino, ma la mancanza di un indirizzamento più deciso (che non significa violento prima che ricominci con i proclami anarchici)


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Invece invito Dafne a riflettere su "linea terroristica di mio padre". Se tu per prima pensi questo anche se hai visto il risultato, mi dispiace ma la battaglia è già persa e probabilmente tutta la guerra.
Vuoi farlo diventare un futuro uomo responsabile e indipendente o un fallito, viziato e che un domani darà la colpa al mondo intero perchè le cose non vanno come è stato abituato che debbano andare (come scrivono nei film ogni riferimento a nomi, fatti e persone è puramente casuale).
Guardati intorno, hai esempi a volontà di quello che tuo figlio diventerà (nella migliore delle ipotesi) con il buonismo.
Almeno il 90% della psicologia degli ultimi 30/40 anni è al servizio dei teorici del non fare, dell'industria farmaceutica e della scalata accademica, tanta fuffa in bei paroloni.
Ora non hai tempo per fare tante analisi (te lo dico chiaramente: hai 2 o 3 anni per sistemare almeno un pò le cose, poi per quanto bene vada sarà sempre un rattoppo con la cicatrice che farà male ad ogni cambio di stagione, questo nelle migliori ipotesi) devi darti da fare... non basta e non serve darti la colpa o dare la colpa a qualcuno... muovi il sedere e prendi la vita di tuo figlio in mano finchè non sarà in grado di tenersela da solo.
Non hai ancora in mano la tua? Non importa, ora non hai tempo, poi penserai a te... anzi lo farai comunque indirettamente, ma per l'amor di Dio (prendete nota che non uso mai queste frasi e forse potrebbe essere la prima ed ultima volta) ora sacrificati per i tuoi figli, il sacrificio ti comunque ti avvicinerà alla redenzione che tutti cerchiamo. Quando parlo di sacrificio intendo anche magari non essere amata, rispettata invece si è necessario allo scopo, ma metti il loro bene prima di quello di cui hai bisogno.

Basta non aggiungerò altro qui, ho detto anche troppo, e non risponderò neanche a chi si è investito della missione di bastian contrario.


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