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Ray 23-04-2006 01.04.38

il Pensiero
 
Il tread aperto da Kael sulla razionalità mi ha fatto tornare in mente che si parlava a suo tempo di aprire una discussione specifica sul pensiero. Bon, ecco qui.

Come prima cosa segnalo un'incongruenza linguistica del parlar comune che genera notevoli incomprensioni. Viene usata la parola "pensiero" sia per "il pensiero" che per "il pensato".
Ovvero chiamiamo pensiero la capacità di pensare ma anche il prodotto di questa capacità... diciamo "ho fatto un pensiero" quando semmai dovremmo dire "ho fatto un pensato".
Quindi se penso "che bella quella macchina gialla" uso il pensiero per fare la frase che è un pensato.

In linea di massima dunque, pensiero è la capacità, pensare è la procedura e pensato il risultato. Forse, tralasciando pure le complicazioni linguistiche, è qualcosa da tenere a mente.



Platone sosteneva che il pensiero è un organo di senso con il quale percepiamo le idee... così come gli occhi percepiscono la luce, il pensiero percepisce idee (che stanno nel mondo delle idee).

Effettivamente diciamo "mi è venuta un' idea"... ma, da dove vengono le idee?

Uno 24-04-2006 14.03.35

Possiamo parlare di azione del plasmare, rimescolare, adattare etc etc quello che già c'è cioè la sostanza base del pensiero. Questa può avvenire in gradazioni più o meno marcate.. intendo che la maggior parte dei pensieri (direi il 9999x10000 ad essere molto buono.. ma è moltooo più alta la percentuale) è solo l'attirare ciò che più si adatta al nostro essere.. già questo può farci fare un primo lavoro... cercare di attirare (di conseguenza essere) pensieri più buoni (secondo lo scopo che ci prefiggiamo nella vita) è già un buon risultato.
Poi si potrebbe/dovrebbe indagare su quel 1x 1000000 di pensieri veramente plasmati... quella è l'idea... quel qualcosa che ci fa plasmare il materiale grezzo del pensiero e quindi, seppur con sfumature di specializzazione, in potenza qualsiasi cosa.

jezebelius 24-04-2006 16.12.26

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Possiamo parlare di azione del plasmare, rimescolare, adattare etc etc quello che già c'è cioè la sostanza base del pensiero. Questa può avvenire in gradazioni più o meno marcate.. intendo che la maggior parte dei pensieri (direi il 9999x10000 ad essere molto buono.. ma è moltooo più alta la percentuale) è solo l'attirare ciò che più si adatta al nostro essere.. già questo può farci fare un primo lavoro... cercare di attirare (di conseguenza essere) pensieri più buoni (secondo lo scopo che ci prefiggiamo nella vita) è già un buon risultato.
Poi si potrebbe/dovrebbe indagare su quel 1x 1000000 di pensieri veramente plasmati... quella è l'idea... quel qualcosa che ci fa plasmare il materiale grezzo del pensiero e quindi, seppur con sfumature di specializzazione, in potenza qualsiasi cosa.

Si puo dire di un invidividuo:" è quello che pensa e pensa quello che è"?
In questo "attirare" potenzialmente ovvero riuscire a plasmare ciò che gia esiste è sul plasmare che voglio dedicare attenzione.
Dunque in che modo si plasma l'idea ?
Se questa, altresi, è " amorfa " in sostanza e poi attraverso la procedura, che Ray ha descritto, le diamo " forma ", il pensato probabilmente sarà soggettivo ma il " pensare " di contro è oggettivo?

Kael 24-04-2006 16.44.06

Anticamente l'uomo viveva allo stato nomade. Si nutriva di quello che trovava... bacche, frutta e carne cruda... incapace di "produrre" da se stesso il cibo. Poi, col tempo, ha imparato a coltivare la terra, ha scoperto l'agricoltura e al tempo stesso la cottura dei cibi.
In un certo senso ha imparato a "plasmare" la terra.

Per il pensiero si può dire lo stesso. L'uomo "pensa" ciò che trova, incapace di produrre da se stesso i suoi pensati... Piano piano imparerà a coltivare il suo pensiero, e a plasmarlo come meglio crede.

Ma sia la terra, che la materia di cui è fatto il pensiero, esistono da ben prima dell'uomo.
L'uomo non crea niente. Solamente acquisisce e, laddove può, trasforma.
La Creazione è gia stata fatta.

viadelpensiero 19-06-2006 00.38.45

IL pensiero genera la parola esprime la volontà attiva la scelta e mette in moto l'azione che in concreto apporta cocreazione sul piano sensibile dove tutto viene animato dall'amore e dalla vita.

Norman 23-06-2006 03.02.53

Penso (ecco asd) che si possa ricongiungere il tutto all'Anima. Dico questo perché sono io un forte credente nell'Anima. Chi è che fa muovere il muscolo? La mente. Cos'è la mente? La capacità di pensare. Cos'è appunto il "pensiero"? Il frutto dell'Anima, a mio parere.

seleparina 23-06-2006 22.16.42

Citazione:

Originalmente inviato da Norman
Il frutto dell'Anima,

A mio parere "colto dall'Anima"
:C:

milsan 23-06-2006 23.17.33

La capacità di pensiero è frutto di una reazione fisico-chimica del cervello .

stella 23-06-2006 23.25.39

Secondo me il pensiero nasce dalla nostra mente per mezzo dei nostri cinque sensi e mettiamo pure anche il sesto che comunque deriva dagli altri sensi.
Senza poter sperimentare attraverso i sensi il mondo che ci circonda, come potremmo produrre pensieri????
L'anima ha un suo modo di comunicare, a volte con espressioni di gioia e beatitudine, altre con gemiti inesprimibili, che solo Dio comprende...
E' il nostro essere interiore, la nostra genuinità, che troppo volte viene soffocata dalla nostra mente razionale.
Siamo fatti di corpo e anima, quando il dentro è come il fuori i nostri pensieri "mentali" e quelli dell'anima sono un solo pensiero.... prodotto dal corpo e dall'anima....

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Ray 23-06-2006 23.49.43

Scusa Stella, potresti chiarire alcuni punti?

Quale è questo sesto senso che citi e come fai a dire che deriva dagli altri cinque?
Inoltre tu distingui il pensiero "mentale" da quello dell'anima, dicendo che solo in un certo caso possono diventare tutt'uno. Ne deduco che non poni la mente nell'anima...

Milsan sostiene che "la capacità di pensiero è frutto di una reazione chimica"... in linea di massima di solito il concetto è ribaltato... è una capacità a innescare le reazioni chimiche, le quali, semmai, innescano il risultato... o no?

stella 24-06-2006 09.26.45

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
Scusa Stella, potresti chiarire alcuni punti?

Quale è questo sesto senso che citi e come fai a dire che deriva dagli altri cinque?
Inoltre tu distingui il pensiero "mentale" da quello dell'anima, dicendo che solo in un certo caso possono diventare tutt'uno. Ne deduco che non poni la mente nell'anima...

Milsan sostiene che "la capacità di pensiero è frutto di una reazione chimica"... in linea di massima di solito il concetto è ribaltato... è una capacità a innescare le reazioni chimiche, le quali, semmai, innescano il risultato... o no?

Il sesto senso è l'intuizione.... che deriva dagli altri 5, è un rielaborare le proprie esperienze che comunque abbiamo attraverso i cinque sensi... e che cos'è l'intuizione se non un pensiero????
Il pensiero "mentale" è quello razionale e anche irrazionale, se vuoi, ma che parte dal nostro cervello, e innesca quelle reazioni chimiche che innescano il pensiero... che poi si traduce in parole e azioni... desideri, ricordi, fantasia e quant'altro...
L'anima è un'altra cosa, essendo spirituale non è soggetta alla materialità, ma stando in un corpo fisico è soggetta ai pensieri "materiali"...
L'anima secondo me si esprime in altri modi che chiamo "i moti dell'anima"...
Non so esattamente dove sia situata l'anima, potrebbe anche essere nel nostro cervello ma penso, in senso figurato, che sia più vicina al cuore...
Quando i moti dell'anima diventano i nostri pensieri "materiali" si ha un tutt'uno di anima e corpo.
Almeno io la penso così...
Ciao

:C:

Shanti 24-06-2006 10.40.56

Citazione:

Originalmente inviato da stella2
Il sesto senso è l'intuizione.... che deriva dagli altri 5, è un rielaborare le proprie esperienze che comunque abbiamo attraverso i cinque sensi... e che cos'è l'intuizione se non un pensiero????

Secondo me l'intuizione è come un lampo che arriva dallo Spirito, che viene poi elaborato e trasformato in pensiero dalla mente. Quindi il pensiero è un prodotto della mente.
Se io sono al buio in una stanza e viene accesa la luce per un istante, ho la visione globale di tutti gli elementi di quel luogo, o almeno di dove si è posata la mia attenzione in quell'attimo. Poi è di nuovo buio e io cerco di ricordare quello che ho visto, di elaborarlo, lo trasformo in pensiero e il più delle volte lo distorco, ma comunque si è già allontanato da quello che era all'origine.
:C:

milsan 24-06-2006 21.26.41

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
Milsan sostiene che "la capacità di pensiero è frutto di una reazione chimica"... in linea di massima di solito il concetto è ribaltato... è una capacità a innescare le reazioni chimiche, le quali, semmai, innescano il risultato... o no?

Si hai ragione Ray, ho sbagliato.:)

Kael 25-11-2007 01.04.17

Un piccolo spunto: in greco cervello era "phrenos".
Da cui oggi in medicina derivano termini come schizo-frenico (cervello diviso).

E' interessante questo se si pensa all'inversione di tendenza moderna... Oggigiorno il cervello è considerato la "spinta", il principale artefice dell'evoluzione e del pensiero umani. In passato invece era il "freno".
Il freno per la Mente, quella grande, che aleggia su piani ben più alti di quelli sui quali l'uomo comunemente è abituato ad esistere, dunque il cervello è davvero un "freno" o, se si preferisce, una "resistenza" fisica per la Mente che deve veicolare...
Pensando alla parola ne esce che l'uomo può "pensare" solo ciò che il suo cervello riesce a "frenare", a trattenere... tutto il resto gli scivola via troppo veloce per lui senza che nemmeno se ne accorga...
Le intuizioni ad esempio sono solo un piccolo fulmine, ciò che il cervello riesce a frenare per brevissimi istanti prima che poi ripartano via più veloci della luce...

Chi lavora in formula1 sa che ad ogni frenata i freni si surriscaldano, ecco che crecano di migliorarli di anno in anno usando materiali sempre più "raffinati"... L'analogia col cervello è evidente: quando si pensa troppo anche quest'ultimo inizia a surriscaldarsi (e non la Mente), e se non gli si garantisce un adeguato raffreddamento rischia perfino di fondere...
L'ideale sarebbe migliorare sempre di più l'impianto frenante per quella Mente che viaggia a velocità ben maggiori della formula1... ecco che allora si inizierebbe a pensare veramente, le cosidette intuizioni non sarebbero più un caso sporadico, ma il cervello riuscirebbe a "frenarle" più spesso e più a lungo, in modo che diventino il suo pane quotidiano...

Uno 25-11-2007 01.49.29

Non sono sicuro che da quel phrenos/cervello derivi pure freno (che di solito danno per derivato dal latino) comunque ci starebbe pure, ma nel senso di freno/filtro (che non è tutto il cervello, ma solo una parte di esso)
In pratica ci occorre un filtro perchè non potremmo attualmente neanche vivere con il bombardamento di informazioni che il nostro corpo (in tutti i sensi) è in grado di ricevere.
Il resto del tuo discorso si adatta comunque, un freno che funziona bene non si scalda e fa bene il suo lavoro, cioè frenare quando serve (non farci cadere nell'irrazionalità) e mollare quando serve per non essere troppo razionali.
Purtroppo passata una certa età il freno si arruginisce un pò e non apre o stringe come si deve, tende a bloccarsi in una posizione.

Kael 07-07-2008 22.47.15

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 19380)
Possiamo parlare di azione del plasmare, rimescolare, adattare etc etc quello che già c'è cioè la sostanza base del pensiero. Questa può avvenire in gradazioni più o meno marcate.. intendo che la maggior parte dei pensieri (direi il 9999x10000 ad essere molto buono.. ma è moltooo più alta la percentuale) è solo l'attirare ciò che più si adatta al nostro essere.. già questo può farci fare un primo lavoro... cercare di attirare (di conseguenza essere) pensieri più buoni (secondo lo scopo che ci prefiggiamo nella vita) è già un buon risultato.
Poi si potrebbe/dovrebbe indagare su quel 1x 1000000 di pensieri veramente plasmati... quella è l'idea... quel qualcosa che ci fa plasmare il materiale grezzo del pensiero e quindi, seppur con sfumature di specializzazione, in potenza qualsiasi cosa.

Ultimamente si è parlato tanto in forum di energia mentale, abbiamo visto quanto essa sia (ab)usata e dunque sprecata in azioni che non le dovrebbero competere. Viene usata per fare esercizio fisico, addirittura per fare sesso. Viene usata per talmente tanti motivi che poi, quando dovrebbe fare davvero il suo lavoro, non ne rimane più e invece di pensare siamo pensati.

Credo che il modo per iniziare ad accrescere quel 1x1000000 del tuo esempio dovrebbe essere quello di "risparmiare" energia mentale e di iniziare per davvero a far funzionare ogni altro centro con l'energia che gli è propria. Forse per questo è così difficile pensare veramente... occorre prima far funzionare bene il corpo e tutto il resto...


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