I Figli del Sistema
Girando per il web ho trovato questo... ditemi cosa ne pensate, poi vi dirò l' autore.
Persi in una canna o in una sigaretta, a piedi o in moto, con calma o di fretta, in gruppo gli invicibili, deboli da soli, riducete la vita a mariujana e fiori. Vi definiti ribelli e siete del Sistema i primogeniti, vi definite unici, siete uguali cloni genetici. Dedicata agli alternativi di mestiere, che fan gli originali con vite in pattumiere, dedicata a chi ama rimpirsi d' etichette, il problematico, il consumatore di sigarette. Vi definite fighi e siete prodotti del Sistema, Vi definite guerrieri, e siete di ciò che combattete prigionieri. Trovo nella mia retorica il modo di essere originale arrivando al sodo, senza giri di parole o violenza, ma per voi ammassati nessuna clemenza. Vi credete forti in gruppo, ma siete solo amorfi, vi credete coraggiosi, ma siete spesso s*****i. Ed io credo che la mia originalità la estraneo dalle vostre banalità, se ciò vi sembra un luogo comune, non di meno mi arde in testa un lume. Il ribelle non dovrebbe unirsi in gruppi affini, perchè amorfa è la massa come del filo la matassa. La mia ribellione è estraniamento, prima di tutto un blocco di cemento tra me, voi e il VOSTRO sistema, con la s minuscola e di coca piena. Cercate in sostanze ciò che non trovate in voi stessi, da soli forse siete veri, ma in gruppo siete fessi. |
C'è da dire che è proprio così.
Il punto è che quella è una tappa obbligata, bisogna essere 'svegli' per capire l'inghippo, e purtroppo chi non si 'uniforma' viene additato come 'diverso'. Quindi o non ci si cura di ciò, ma bisognerà essere forti per riuscire, o ci si troverà intrappolati. :C: |
Però secondo me l' autore voleva sottolineare come chi si vuole fare vedere unico e diverso sia in realtà uniformato... a me sembra più che altro un' esaltazione della diversità, quella giudicata vera dall' autore.
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Elogio alla solitudine
A me sembra di leggere un'elogio alla solitudine... noi-voi... in verita' ci leggo una presa di coscienza che la strada percorsa non porta alla realizzazione del se... rimane col pensiero dietro le barricate, sul fronte... con la baionetta puntata al nemico... che in fondo e' dentro di se'.
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Mi trovo d'accordo con il gufetto, lo trovo solamente un modo di essere come ciò che critica aspramente ma senza essere consapevole di interpretare solo il riflesso della medesima società... solo l'altro lato della medaglia.
L'ostinazione ad essere diversi dal gruppo è di per se essere parte del gruppo .... un paradosso che porta con se le stesse dinamiche opposte del gruppo stesso. Non si può dire che sia lo specchio della società moderna, da che società "civile" esiste esistono gruppi e appartenenze, bulli e pupe.. ecc ecc. Sono esperienze importanti .... la via di mezzo è riuscire ad avere la capacità di stare con tutti. |
Per me è scritto attorno al 1968... e non mi stupirei fosse il testo di una canzone, magari tradotto dall'inglese...
Guarda la coincidenza, proprio questi giorni sto leggendo "Due di due" di De Carlo... è ambientato in quelli anni lì e dà del '68 la stessa visione critica e disincantata del passo citato da Laocoonte: il rischio di ogni movimento rivoluzionario, in quanto si oppone ad una certa identità sociale, è quello di strutturarsi esso stesso come identità sociale massificante e autoritaria... rivoluzione francese, rivoluzione d'ottobre, "rivoluzioni" nazi-fasciste... alla fine si cade sempre lì. Nel '68 i gruppetti neo-stalinisti o maoisti leggevano gli stessi libri, citavano gli stessi passi, dicevano tutti le stesse cose e non andavano tanto per il sottile con chi non la pensava come loro... anarchici o fascisti che fossero: li menavano punto e basta! martello.: |
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La cosa si fa interessante, anche perchè conosco l' autore... tuttavia io penso che il suddetto è semplicemente una persona delusa: lui vede nel ribellarsi un fare qualcosa, non un distruggersi. Quando magari si rende conto che mancano i mattoni per costruire, si incavola e li usa come armi balistiche. Secondo me lui pensa che il vero diverso è quello che si eleva da ogni massa, anche i cosìdetti ''alternativi'' hanno formato una massa tutta loro e a mio parere l' autore disprezza ciò, quasi come se vedesse nella massa un burattino e quindi facilmente domabile dalle cavolate soprattutto. Forse la pensa come Nietzcke: un singolo è più forte della massa. Citazione:
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Comunque dopo questo post del 1968 non resisto più... ahahaha sono IO che l' ho scritta! Ieri sera alle 23 e 45 su un' altro forum... Però mi ha fatto piacere che l' hai scambiata per una del '68, non perchè sia di sinistra (lungi da me!!!), ma perchè l' idea che assomigli a qualcosa di storico mi onora. |
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Oggi alle ideologie precostituite e buone per tutti si sta sostituendo la consapevolezza individuale: tante "vere" consapevolezze individuali possono ritrovarsi unite... ci spero e ci credo. P.S. Leggilo Due di due: ti piacerà senz'altro... il tuo post potrebbe esserne un riassunto (sono solo a metà libro comunque) |
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C' è del vero in quello che dici, però ricordiamoci che i partiti si evolvono: di fronte a nuove questioni, formuleranno risposte. Sta a noi scegliere quali risposte (o darne anche una noi, che non è una cattiva idea). Dopo tutte quelle che ho cercato di darmi, alla fine mi sono scoperto filodestroide (neologismo mio ghgh), ma credimi: quando devo dire no a qualcosa, sono sempre in prima fila (come sa bene i miei compagni che invece di rivolgersi ai rappresentanti di classe per le proteste, si rivolgono a me diavolo.g: ) Comunque farò un pensiero su Due di due, grazie della segnalazione! |
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Perchè io che avevo detto? ;) Infatti la 'diversità' non sta nel fare quello che fanno gli altri, nella convinzione di opporsi a un sistema fatiscente e corrotto. Se mi 'uniformo' ad una moltitudine di persone che comunque fanno tutte la stessa cosa, dover sta l'originalità, dove sta l'individualità? La diversità sta nel portare avanti le proprie idee, anche a costo di andare 'contro corrente', infischiandosene altamente di essere additati come diversi, anche a costo di soffrire nella propria 'diversità'. :C: |
Avevo letto male allora, mea culpa. martello.:
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spiegaremanata.gif, sai, pare io sia un pò ermeticaicon_mrgr: fiori.gif |
Giusto una curiosità Lao...
ma perchè non lo hai detto subito che lo avevi scritto tu? A veder mio sarebbe stata la cosa più naturale del mondo: in un forum ci si viene per ragionare insieme sulle reciproche convinzioni o citandone di altrui... dunque perchè fingere che fossero di qualcun altro? :H |
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ma soprassediamo icon_mrgr: abbraccio: ------------------------------------------------ A&F non conosci ancora Lao icon_mrgr: ti risponderà che lo ha fatto per scherzo, per non condizionare la nostra risposta o mille altre motivazioni... meno che quella vera che non sa neanche lui diavolo.g: |
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Esatto! Per non condizionare la risposta. Se dicevo che era mio, c' èrano meno probabilità che qualcuno a cui non era piacesse dicesse ''fa schifo'' e quindi il giudizio sarebbe stato compromesso diavolo.g: Uno mi conosce bene e oramai ho pochi segreti per lui diavolo.g: Ogni tanto mi piace fare queste stravaganze icon_mrgr: |
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