Vacanza fuori stagione, emergenza bimbi
 

Mi trovo in vacanza , al mare con amici cari e parenti, compreso mio padre e mia madre. Io e mia cugina ci allontaniamo al largo, toccando sempre le rive anche opposte perchè in effetti è come un grande fiume. Sperimento il mio coraggio, mi tuffo di continuo, poi faccio prove di equilibrismo , io che soffro di vertigini, camminando su stretti spartiacque e muretti che affiorano dall'acqua in quei punti torbida e quindi insicura per me. Ho le pinne e vi saltello sopra scoprendo che così non ho paura. Ci avviciniamo nei pressi delle altre persone e facciamo lunghe nuotate, una sorta di esibizione, c'è il sole splendente ed è una vacanza fuori stagione ormai, con inaspettato tanto bel tempo.
In effetti siamo lì per un concerto, si avvicina sera e tutti ci prepariamo, ma poi sediamo da spettatori. Io mi addormento perchè l'opera è noiosa, ma gli altri con mia sorpresa hanno seguito tutto con interesse. Dopo si alloggia in una casa a due piani, privata, con camere strette e letti di fortuna, tra altri vacanzieri che non conosciamo. C'è anche una coppia con due bambini, uno è di pochi mesi. Al mattino si può andare ancora al mare, ma vedo che il bimbo è rimasto solo nel letto, e il fratello più grande mi indica che essendo un letto a castello, e il piccolo al secondo piano, potrebbe cadere da un momento all'altro. La mamma è in ospedale, ha avuto una complicanza post parto. Prendo il bimbo che sta tutto sul mio palmo, lo spoglio , lo lavo stando attenta e metto un pannolino pulito con l'aiuto del ragazzino più grande molto giudizioso. Preparo un biberon di fortuna, che ha la tettarella storta, poi scopro che il latte è insufficiente e non c'è una farmacia, dico quindi di aggiungere dello zucchero per intanto. Il neonato è paziente, vedo che ha molta fame e ha accettato prima di essere pulito. Infine mangia adattandosi al ciuccio diverso. Arrivano i genitori , che mi ringraziano e lasciano però che tenga io il loro bimbo per un altro po'. Poi ritorno al mare per nuotare a lungo con sensazioni di grande benessere, sempre assieme a mia cugina, e guardati da mio padre e mia madre.


Il sogno è lunghissimo, ci sono molte parti che ricordo poco, con cose importanti, dove per esempio bacio di continuo mio padre in viso tra una cosa ed un altra, espansività mai conosciuta in realtà.


Credo anche che con i due bambini io abbia voluto dare nel sogno un po' di tregua a Dafne.

Il tuo sogno sembra come una cartina stradale che indica un percorso da una località all'altra del tuo inconscio. Vi sono molte tappe e riferimenti che meritano di essere descritti, ma ne tratterò solo alcuni e non per questo gli altri meritano meno attenzione.
Questa è una tua carattersitica forte, dare una connotazione precisa della tua sfera d'attenzione. Ambiente familiare in vacanza e quindi non vi è una responsabilità verso gli impegni lavorativi, non sei pressata dalle responsabilità. Ti provi, cerchi con piccole prove di superare i tuoi limiti. E' interessante che li definisci muretti e acqua torbida come a definire le spinte verso l'alto (esternazioni) come le profondità del tuo interiore (introspezioni). Questo cercare il limite di te stessa è molto forte, ne è il cercare con piccoli saltelli per scoprire che non hai paura. Qui scegli di essere responsabile, non vai al mare a divertirti perchè senti di dover assistere il piccolo. Qui il sogno prende la via della responsabilità. Hai tante messo tante cose in questo sogno, per ora mi fermo qui. Spero di esserti di stimolo e di aiuto.

Ti segnalo questo particolare che, secondo me, merita una certa attenzione. Scusa se ti faccio notare sempre la stessa cosa... ma è presente anche se qualcosina forse sta cambiando se ricordo bene alcuni precedenti.

Bene Grey, mi sono un pò ripresa, certo che mi dai spunto.
Il lavoro e le responsabilità mi assillano in questo momento di crisi, ma devo dire che da molto tempo ormai quando è ora della chiusura, la mia mente smette di pensare al lavoro, però il mio allenarmi, non appena posso, a capire fin dove posso arrivare è costante e penso sempre mi possa servire per qualunque prova futura o immediata mi tocchi affrontare. Mi fa terribilmente paura trovarmi impreparata.

Il mio allenamento non molla mai, ci sono dentro con molto di me stessa, ogni giorno che passa subisco l'emozione forte del confronto con me stessa, aperta a perdere ciò che ho con lo stesso timore di altre persone quì in giro in questo momento, tuttavia pronta a cogliere se risvolti positivi ancora vorranno esserci come ne ho già goduti nella vita. La mia esistenza scorre tra intensi momenti di vita piacevole e repentine e continue scosse di paura.

Il sogno per me è positivo, esprime molto di me. Grazie Grey.


Posso pensare che ti riferisca al rapporto insufficiente e adattato tra madre e figlia.
In effetti lo è ma questa volta non è fonte di stress, risolvo serenamente la questione, l'importante è superare il momento, a questo bambino è concesso poi di fatto un futuro con genitori più naturali. Non so se a questo ti riferivi, non vedo di meglio.
Grazie Ray

No, non mi riferivo a questo, ma se tu ce lo vedi bene così. Io mi limitavo a segnalarti che anche in queste dinamiche positive (occuparti del bimbo) compensi col mentale (zucchero) quel che manca o sembra mancare di "fisico" (latte). Questione che ti ho già segnalato altrove e che, per come la vedo io, in un modo o nell'altro è sempre presente nei tuoi sogni.

(in pratica la mente ti ciuccia vitalità)

Si corrisponde, l'unico antitodo che ho sperimentato è il lavoro fisico, metto ordine da mesi attorno a me, eppure non basta, se faccio ancora questi sogni.