Chi E' Perfetto Non E' Completo Chi E' Completo Non E' Perfetto
Letta poco tempo fa .
Cosi' chiaramente non l'avevo sentita e mi ha fatto pensare . Meglio sarebbe dire : chi tende alla perfezione o alla completezza ma fa lo stesso , il titolo cosi' serve meglio al paradosso che esprime. E' vero per voi ? Se si perche' ? E voi siete perfezionisti o ''completisti'' ? A me il detto pare verissimo e se compreso eviterebbe molti stress da prestazione non conforme all'ideale che ci siamo fatti di come una cosa dev'essere fatta o un risultato raggiunto . Poi anche questo : la perfezione e' maschile , la completezza e' femminile , come l'animus che sta per la logica e' maschile mentre l'anima e' femminile . Io preferisco di gran lunga tendere alla completezza almeno in questo periodo della mia vita ed e' inevitabile mancare di una tendenza alla perfezione che anzi crea ansia e stress solo a pensarci . CHE NE PENSATE ? |
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Pero' ora che ci penso hai ragione nel senso che la frase va in psico o esoterismo e non in modi di dire .
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Si dice che nessuno è perfetto, ma anche: perfetto esemplare! |
Se poi crediamo che il perfetto è semmai perfettibile, allora è vero che non è completo.
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La perfezione sara' sempre relativa a qualcosa e pertanto incompleta . La completezza avra' raccolto tutto l'imperfetto che c'e' e sara' percio' solo completo non perfetto . |
la parola "imperfezione" o "incompletezza" suscita qualcosa di particolare in noi?
la frase postata chi l'ha pronunciata? |
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Chiaro che dobbiamo dare alla parola perfetto un senso relativo... in questo caso possiamo in qualche modo assimilarla a completo e fare i necessari distiguo. In senso assoluto la parola non ha riscontri nel creato. |
C'è qualcosa che non mi torna, la parola perfetta esiste, quindi ci sarà qualcosa che la rappresenti.
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Perchè mai qualcuno doveva inventare la parola perfetto, poteva inventarne un'altra, non pensi? Quante volte diciamo : perfetto! E' forse ciò che non lascia spazio ad insoddisfazione in quel dato momento? Posso affermare che in certe occasioni qualcosa mi è apparsa perfetta ed era anche completa. La frase del thread per me non a senso se presa in modo rigito e assoluto. |
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perfetto se non ricordo male significa proprio "completo, finito a livello assoluto". se non c'è insoddisfazione quella cosa per te è "perfetta" una frase detta in quei termini a mio avviso è detta da una persona che questo non lo ha provato (per questo ho chiesto chi l'ha pronunciata) |
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Sul significato di completo, stefano, avevo già detto proprio quello. |
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chi ci dice le cose non stiano proprio così:)? |
A me leggendo mi è tornata in mente questa discussione:
http://ermopoli.it/portale/showthrea...hlight=difetti dove: Citazione:
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perfetto e' un concetto sempre relativo a qualcosa di specifico almeno nel nostro mondo tridimensionale . Non esiste il perfetto in assoluto o esiste solo come concetto nella nostra immaginazione . Invece completo e' la riunione di piu' parti imperfette formanti un'unita' . Avete presente il concetto di olismo bene e' un concetto che si avvicina al completo che qui si intende . Comunque scendendo terra terra , prliamo dei nostri figli li vorreste perfetti ? Certo ma la perfezione non esiste , allora li vorreste perfetti in poche cose o in una al massimo e neanche qui in senso assoluto ? Oli vorreste completi di tutti gli aspetti possibili pur se in modo imperfetto: a scuola bravi ma non secchioni , spigliati con le ragazze ma non dongiovanni , sveglie le ragazze ma non delle superdonne ecc.? Insomma completo non ha nulla a che fare con completo se si fa riferimento alla per4sone in senso unitario . |
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completo nulla ha a che fare con perfetto se si fa riferimento alla persona in senso unitario . |
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Era tutto quello che si poteva desiderava di un figlio già dalla gravidanza al parto, sano con una salute di ferro, buono, sensibile, bello, intelligente, bravo a scuola ma non secchione, socievole, affettuoso, autonomo, mangiava solo cibo sano... ne potrei elencare tante di queste qualità... per otto anni guardavo questo sua perfezione e il mio totale appagamento e pensavo che non era possibile durasse in eterno, la perfezione assoluta in natura non esiste. Infatti, i miei timori si mostrarono fondati quella sera del 29 aprile di nove anni fa, quando il suo corpo scuoteva e i suoi bellissimi occhi erano aperti ma vuoti, assenti, la netta sensazione che dentro quel corpo non ci fosse nessuno. Orribile non lo auguro a nessuno. La perfezione era spezzata, come un cerchio rotto, di forma ancora rotonda ma aperto da un lato, la mia completezza sgretolata. Un cerchio che ha cambiato forma, si è dilatato. Oggi lui non è più nè perfetto nè completo, sta cercando di ricomporre il suo cerchio; io lo accetto totalmente, senza aspettative di un futuro che lui desiderava radioso con tanti progetti che non so se saranno realizzabili e un potenziale che sembrava portarlo alla piena realizzazione di sè, ora con quello che realmente potrà concretizzare. |
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Sono sicuro che tuo figlio sapra' fare tutto ed in modo piu' completo che se avesse pensato di poter raggiungere la perfezione in uno o piu' campi . Il problema e' nostro non certo suo se non glielo trasmettiamo noi anche solo indirettamente . Nel completamento c'e' una specie di miracolo : le parti riunite in un tutto valgono piu' dei singoli pezzi presi separatamente e sommati . Questo e' il concetto di olismo ed e' il miracolo dell'identificazione dal punto di vista psicologico |
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allora dato che non sono perfezioni come mai questa tua frase:)? |
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Prova a rileggere dall'inizio . |
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se tu (o diamantea) scrivi completo non significa perfetto mettendo "bravo ma non secchione" stai implicitamente dicendo che il secchione è perfetto (in un campo) rispetto a uno "bravo" in quel campo. o no:)? |
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Meglio bravo con spazio anche per altro che secchione cioe' perfetto in quell'ambito ma senza altri interessi . |
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Anche se è necessario che qualcuno si perfezioni nei vari campi, per dare la spinta all'evoluzione. Penso che per un uomo perfetto in un campo ci debbano essere molte persone complete nei suoi campi carenti per garantirgli sopravvivenza e sussistenza. Immagino un ricercatore, che passa la vita in un laboratorio, non può occuparsi di altre incombenze quotidiane ma necessarie. Eppure se non fosse per la sua ricerca non ci sarebbe crescita, evoluzione, scoperte scientifiche ecc. Lo vedo con il mio compagno, che si è dedicato tutta la sua vita alla musica, si è specializzato e continua a farlo ogni giorno, ma per questo ha rinuciato a tante altre cose che lo interessavano pure, ed ora il risultato è che una parte della sua vita è come vuota, carente di esperienza, di conoscenza. Io l'ho già detto in altro post, ho imparato a fare molte cose, per certi versi mi sento completa come donna, so fare un pò di tutto e sono molto autonoma, quello che non so fare so dove cercarlo eppure mi sembrava una mediocrità la mia di non essere perfetta in qualcosa. In questi giorni di vacanza ho capito che il mio compito in questa vita è di Nutrice. Devo dare nutrimento a coloro hanno idee, progetti, lavorano tanto in un campo e si devono specializzare in qualcosa. Sia in famiglia che al lavoro io do nutrimento ad un progetto già esistente, lo organizzo, lo porto a termine ma non lo creo. A questo punto mi chiedo da dove viene fuori questo anelito alla perfezione. E' una spinta sociale o culturale verso tutto ciò che è perfetto a costo di essere finti, artificiali. Di questo se ne è parlato pure a proposito di creme e depilazioni, di seni al silicone, credo che queste tendenze di moda si riallacciano bene al discorso perfezione. E' forse il ricordo inconscio della Luce di Dio da cui proveniamo che è perfetta in tutti i suoi aspetti? Anche di questo si parla nel 3d dei XXIV Filosofi. Se così è la perfezione è il punto di partenza da cui nasciamo e che perdiamo proprio per la cacciata dall'Eden e che dobbiamo riconquistare con la consapevolezza man mano che ci reincarniamo e saliamo di livello. Ho messo troppa carne sul fuoco rischio di bruciare qualcosa... Sono stata due giorni in silenzio ad osservare il mare e l'orizzonte... |
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ma allora mi sa che sei tu che non hai compreso cosa intendevo:) il secchione non è perfetto in un campo, così come il dongiovanni non lo è in un altro. avevo scritto sopra che "la perfezione sta nell'imperfezione (se parliamo a livello di mente)" secondo me. in più gli esempi fatti (secchione, dongiovanni ecc. ecc.) non sono "perfezioni" per quanto alla mente possano sembrare. la spinta alla "perfezione" se tirata all'estremo è un abile giochetto (a mio avviso) dell'I.P. che non ti fa accettare così come sei (ossia completo perfetto già di tuo) |
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Ma se siamo già perfetti, e se essere secchioni non è perfezione, sto secchione è perfetto o no? |
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quindi di che perfezione parliamo:)? |
altro concettino serpeggiante è quello di essere Vincolati dalla mania dell'essere perfetti...:) non accettandosi per quello che si è così come si è.
ma tant'è |
Allora l'utilita' di questo discorso puo' stare nel non ricercare sempre e comunque la perfezione ne' per noi ne' per i nostri figli ,meglio la completezza .
Tuttavia la completezza e' femmina ed e' un frutto che si raccoglie in avanti nella vita . Non la si puo' chiedere nella prima fase quando per emergere l'uomo ha bisogno della sua parte maschile che lo porta a tendere alla massima efficenza e quindi a tendere alla perfezione . E allora come vivere questa prima parte senza gli errori dell'incompletezza o senza gli errori dell'esasperato efficentismo perfezionistico che la societa' ci richiede ? E quei giovani che sono spaventati dalla competizione e da questo efficentismo e si rifugiano nella comodita' di dottrine che li invitano a non far nulla o a non seguire quello che la civilta' chiede loro , sbagliano o sono nel giusto, addirittura anticipatori dei tempi ? Cosa dire loro ? |
cosa dire loro?
di fregarsene di quanto dicono le dottrine e di quanti affermano la mania dell'efficientismo e della perfezione a tutti i costi. rimanendo centrati in se stessi con maschile-femminile in equilibrio. facile no:)? |
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e vedi se non ti prendi , in modo esplicito od implicito un vigoroso '' vaffa......'' icon_mrgr: . |
ero chiaramente ironico nel post precedente.
fatto sta che è quello che deve fare:) volente o nolente. poi si può cercare il metodo per spiegarglielo ma è un altro paio di maniche:) |
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per cui un discorso bello equilibrato come hai fatto lo cestinano immediatamente . |
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se non provi non puoi saperlo. sei così' sicuro assolutamente che lo cestinino? secondo me vale sempre la pena dare il meglio di Se. se poi lo cestinano amen, si proverà in qualche altro modo. Se nemmeno ci provi usando parole di Uno e Ray (cui piace molto Dante...) sei inetto e vai contro quel comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso" così famoso. Se allo stesso modo qualcuno evitasse di provarci con te perchè ti considerasse "incapace di comprendere" tu come la prenderesti? Parlando per me stesso preferirei ci provassero infinite volte piuttosto che desistere senza nemmeno provare. (uso te ma parlo di tutti noi compreso me) |
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