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Ray 05-02-2010 16.06.18

ancora sulla verità
 
La verità è che la verità cambia
(Friedrich Nietzsche)


Ancora perchè ci sono degli altri tread sulla verità, ma mi pare che da questo punto di vista non l'abbiamo mai esplorata bene.

Ma ha ragione? La verità cambia? Oltre a cambiare il modo di esperimerla intendo... e se cambia c'è qualcosa di constante... e se si, cosa?

Sole 05-02-2010 16.15.31

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 80302)
La verità è che la verità cambia
(Friedrich Nietzsche)


Ancora perchè ci sono degli altri tread sulla verità, ma mi pare che da questo punto di vista non l'abbiamo mai esplorata bene.

Ma ha ragione? La verità cambia? Oltre a cambiare il modo di esperimerla intendo... e se cambia c'è qualcosa di constante... e se si, cosa?

Così d'istinto direi di si, cambia dal punto di vista del singolo e dell'evoluzione dell'umanità ma non cambia dal punto di vista della Fonte. Come a dire che in una visione globale vasta ed assoluta la verità comprende tutti i suoi cambiamenti ma dal punto dell'evoluzione umana cambia con l'evolvere della coscienza. Anche se non è un reale cambiamento ma uno spostamento del punto sull'asse.
Con qualcosa di costante intendi un punto su cui fare riferimento intorno a cui gira il cambiamento?

Kael 07-02-2010 01.54.54

La verità esiste a vari livelli, così come esistono le mezze verità etc.. e questa è certamente una verità immutabile, la relatività. Per una formica è vero che il mio soggiorno è un mondo senza confini, per me sono pochi metri quadrati di spazio, e non sta scritto da nessuna parte che la mia verità in quanto uomo sia più "vera" di quella della formica. Sono entrambe due verità, prese da due punti di vista diversi, probabilmente dal punto di vista di Dio il mio soggiorno è al contempo un universo infinitamente grande e un puntino infinitamente piccolo, così che in questa sua verità siano contemporaneamente "vere" (e quindi comprese) anche le verità mia e della formica.

Ray 07-02-2010 02.48.09

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 80338)
La verità esiste a vari livelli, così come esistono le mezze verità etc.. e questa è certamente una verità immutabile, la relatività. Per una formica è vero che il mio soggiorno è un mondo senza confini, per me sono pochi metri quadrati di spazio, e non sta scritto da nessuna parte che la mia verità in quanto uomo sia più "vera" di quella della formica. Sono entrambe due verità, prese da due punti di vista diversi, probabilmente dal punto di vista di Dio il mio soggiorno è al contempo un universo infinitamente grande e un puntino infinitamente piccolo, così che in questa sua verità siano contemporaneamente "vere" (e quindi comprese) anche le verità mia e della formica.

Ok, la verità varia al variare del punto di vista, che poi è come dire che varia il mio percepito di quella stessa verità.
Ma cambia solo al cambiare del punto di vista o cambia anche di suo, pur se nessuno varia il punto da cui l'osserva?

Kael 07-02-2010 12.05.02

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 80342)
Ok, la verità varia al variare del punto di vista, che poi è come dire che varia il mio percepito di quella stessa verità.
Ma cambia solo al cambiare del punto di vista o cambia anche di suo, pur se nessuno varia il punto da cui l'osserva?

Secondo me no. La verità, sempre simile a se stessa, si basa su dei Principi immutabili. Che la vita nasce dall'unione di maschio e femmina ad esempio sarà sempre vero, poi la manifestazione di questi principi può assumere aspetti diversi seppur simili, come una razza androgina che comprende già in se stessa entrambi i sessi.

Una verità assoluta non può cambiare o spostarsi perchè non ha "spazio di manovra", combacia con l'universo intero e noi stessi viviamo già dentro quella verità omnicomprensiva. Per quello dicevo che per Dio probabilmente il mio soggiorno è al tempo stesso infinitamente grande e infinitamente piccolo, perchè così comprende contemporaneamente tutte le verità parziali che variano al variare del nostro punto di vista, le sole che possono cambiare e spostarsi all'interno di una verità più grande.

Sole 07-02-2010 12.20.34

Non riesco tanto a capire dove vuoi porre l'attenzione.
E' chiaro che se cambi dimensione cambia la verità. La verità di una bidimensionalità non sarà uguale a quella di una tridimensionalità ma dalla fonte parte un identico input che si dirama per cui si può dire che la verità cambia ma non per sua natura per la relatività.

Uno 07-02-2010 13.44.57

Sarà pure "Nice" quello che l'ha detto ma, ha detto una strun... icon_mrgr:
oppure :sornione: una cosa talmente profonda che non bisogna fermarsi al primo senso.

Se la verità è che la verità cambia, anche questa verità potrebbe/dovrebbe cambiare, quindi diventerebbe che la verità non cambia icon_mrgr:

Come vedrete da soli il senso può essere uno solo
da mutevole -a-> immutabile o immutevole
Ciò significa che più andiamo verso la verità che non cambia e più non possiamo tornare indietro..... a meno che non andiamo verso la menzogna ed il falso.... che non ha mai questo carattere di immutabilità, ma è sempre mutevole per sua natura.

C'è altro, ma non voglio impedirvi di ragionare sulla cosa (scusate se lo scrivo sempre, non è per vantarmi, ma per stimolarvi a non fermarvi a quel poco che scrivo)

Kael 07-02-2010 16.08.01

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 80351)
Se la verità è che la verità cambia, anche questa verità potrebbe/dovrebbe cambiare, quindi diventerebbe che la verità non cambia icon_mrgr:

Si rifà ad un percorso di crescita, all'avvicinamento verso piani di coscienza più alti, dove appunto questa verità non è più vera eppure lo era dal momento che profetizzava il suo stesso cambiamento. Diciamo che la verità cambia sempre finchè non si raggiungono i Principi da cui emana, lì allora diventa immutevole e permanente. Ma prima di giungere a questo risultato bisogna passare per vari cambiamenti, bisogna vuotare varie volte la propria tazza per dirla all'orientale, e questa stessa è una verità immutabile...

m@pi 18-02-2010 22.57.27

per dirla a parole mie... la verità è che cambia solo la nostra verità soggettiva, la Verità è una sola e solo chi arriva a lei la riconosce e sa che non cambierà...

Ray 19-02-2010 02.00.06

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 80351)
Come vedrete da soli il senso può essere uno solo
da mutevole -a-> immutabile o immutevole
Ciò significa che più andiamo verso la verità che non cambia e più non possiamo tornare indietro..... a meno che non andiamo verso la menzogna ed il falso.... che non ha mai questo carattere di immutabilità, ma è sempre mutevole per sua natura.

La Verità sarà anche immutabile, ma la verità cambia. E non è questione di soggettivo o non solo, nel senso che non è il punto che può fare il distinguo.

Come dici giustamente o andiamo verso la verità o andiamo verso il falso. Ma, appunto, andiamo. E in questo andare la verità cambia. Allora la differenza tra il muoversi verso la verità e il muoversi verso il falso non può essere data dal fatto che la verità muti o non muti, ma semmai dal modo in cui muta. A occhio mi verrebbe da dire che se vado verso il vero vedo la verità allargarsi, viceversa nell'altra direzione.

Mi si può obiettare che ciò che cambia è la percezione e non la verità, ma questa obiezione è sostenuta solo dall'immutabilità della verità in quanto presupposto.
Diverso sarebbe se ci si arriva e la si percepisce, ma fino a quel momento...

Uno 19-02-2010 02.18.43

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 80814)
Allora la differenza tra il muoversi verso la verità e il muoversi verso il falso non può essere data dal fatto che la verità muti o non muti, ma semmai dal modo in cui muta. A occhio mi verrebbe da dire che se vado verso il vero vedo la verità allargarsi, viceversa nell'altra direzione.


Prova a vederla così, più ne sei lontano e più ne vedi dei frammenti, non vedi mai l'intero, quindi a seconda di come ti muovi (anche trasversalmente) a volte vedi un frammento a volte altri frammenti, quindi la verità (per te se vuoi) cambia.
Più vai verso di essa, più la vedi nella sua interezza e più non può cambiare. Come dici tu, si allarga e copre tutto non avendo possibilità di cambiare
Quote:


Mi si può obiettare che ciò che cambia è la percezione e non la verità, ma questa obiezione è sostenuta solo dall'immutabilità della verità in quanto presupposto.
Beh sappiamo quanto è grande Giove senza averlo mai toccato. Magari un giorno scopriremo (nonono.gif) che al di fuori dell'orbita della Luna cambia la fisica, ma se così non è sappiamo quanto misura anche senza toccarlo

Ray 20-02-2010 01.36.44

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 80817)
Beh sappiamo quanto è grande Giove senza averlo mai toccato. Magari un giorno scopriremo (nonono.gif) che al di fuori dell'orbita della Luna cambia la fisica, ma se così non è sappiamo quanto misura anche senza toccarlo

Non sono convinto che il paragone regga. Nel caso della verità mi si dice che essa non è come la percepisco e come analogia col resto mi farebbe pensare. Giove invece si.

Uno 20-02-2010 12.32.44

Puoi spiegarti meglio?

Ray 20-02-2010 15.33.08

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 80863)
Puoi spiegarti meglio?

L'assunto è che la verità sia immutabile.
Nel mio procedere verso la verità la percepisco mutevole, anche se si allarga, e questo potrebbe essere un indizio che l'assunto è vero, tuttavia lo stesso assunto produce la conseguenza che la mia percezione non corrisponde alla realtà.
Nel caso di Giove che mi porti come esempio invece la mia percezione corrispondrebbe alla realtà e anzi mi permetterebbe di dedurre informazioni che potrei verificare solo in seguito.
Per questo dubitavo del paragone.

Uno 20-02-2010 17.28.37

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 80875)
L'assunto è che la verità sia immutabile.
Nel mio procedere verso la verità la percepisco mutevole, anche se si allarga, e questo potrebbe essere un indizio che l'assunto è vero, tuttavia lo stesso assunto produce la conseguenza che la mia percezione non corrisponde alla realtà.
Nel caso di Giove che mi porti come esempio invece la mia percezione corrispondrebbe alla realtà e anzi mi permetterebbe di dedurre informazioni che potrei verificare solo in seguito.
Per questo dubitavo del paragone.

Giove da qui sulla Terra lo vedi in un certo modo, anche con il telescopio. Se ti potessi (con un astronave per esempio) avvicinarti a 100km lo vedresti diversamente.
Per Giove sappiamo (attraverso misurazioni geometriche prima e sonde poi... almeno nella storia moderna) che la grandezza è quella che è a prescindere dalla nostra percezione qui.
Per la Verità se io muovendomi "registro" le differenze, una sorta di calcolo geometrico mi può far affermare che la verità ha una certa "misura" e che questa è immutabile... li nel punto dov'è.


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