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turaz 20-05-2008 15.07.18

esiste qualcosa che non è Dio?
 
quale è la vostra opinione a proposito?

MaxFuryu 20-05-2008 15.33.11

Intanto giusto per capirci sarebbe buono che ci dicessi cosa intendi per Dio.

turaz 20-05-2008 15.35.00

per me è tutto ciò che è e anche tutto ciò che non è.
quindi di per se per me non esiste nulla che non sia dio.

stella 20-05-2008 16.14.04

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 53631)
per me è tutto ciò che è e anche tutto ciò che non è.
quindi di per se per me non esiste nulla che non sia dio.

Anche per me Dio è tutto, ma non tutto è in Dio.
Cerco di spiegarmi: Dio ha creato tutto e in questo tutto c'è il positivo e il negativo.
Se tutti seguissero nel loro cuore la legge di Dio tutto sarebbe Dio, ma l'uomo quando si separa da Dio, anche essendo una sua creatura, va contro Dio e contro se stesso, quindi non tutto è Dio e conduce a lui...
Altrimenti perchè Gesù avrebbe detto queste parole:
Matteo 10:34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
Matteo 10:35 Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera
Matteo 10:36 e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.

Dio è l'origine di tutto, ma non tutto riconduce a Dio, se non purificato.

turaz 20-05-2008 16.19.42

se dio è tutto come può esservi qualcosa che non riconduce a lui?

stella 20-05-2008 17.25.41

Si dice che tutte le strade portano a Dio, ma alcune strade portano alla perdizione...
Ho scritto più su che non tutto riconduce a Dio se non purificato...
Se prendi la storia del popolo ebreo nel deserto, mentre Mosè stava ricevendo i comandamenti, il popolo si era fatto un vitello d'oro e lo adorava al posto di Dio...
Mosè lo fece in mille pezzi e lo bruciò nel fuoco...
Se avessero seguito la strada del vitello d'oro pensi che sarebbero arrivati alla terra promessa ?
Quindi non tutto conduce a Dio, perchè è stato stravolto dall'uomo, anche se l'oro in sè è cosa buona, dipende tutto dal significato che gli si dà....

turaz 20-05-2008 18.09.54

chi o cosa è secondo te il Dio descritto nella bibbia?
l'esperienza mistica di tanti santi cosa ci dice su Dio a tuo avviso?
può essere compreso da una mente umana (per quanti sforzi essa possa fare) tanto per dire?

stella 20-05-2008 18.29.02

Certo che può essere compreso, ma Dio non va compreso con sforzi mentali, allora non lo trovi, ma rimanendo umili e aperti al nuovo.
"Se non tornerete come bambini...."
Il Dio descritto dalla Bibbia è come un Padre che educa i propri figli e indica loro la strada da seguire.... che non sempre viene accettata, essendo gli uomini per natura testardi....

griselda 20-05-2008 18.41.28

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 53647)
Certo che può essere compreso, ma Dio non va compreso con sforzi mentali, allora non lo trovi, ma rimanendo umili e aperti al nuovo.
"Se non tornerete come bambini...."
Il Dio descritto dalla Bibbia è come un Padre che educa i propri figli e indica loro la strada da seguire.... che non sempre viene accettata, essendo gli uomini per natura testardi....

E con il cuore indurito aggiungerei abbraccio: Grazie per le citazioni dei Vangeli è sempre in piacere rileggerli.
:C:

turaz 20-05-2008 19.04.45

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 53647)
Certo che può essere compreso, ma Dio non va compreso con sforzi mentali, allora non lo trovi, ma rimanendo umili e aperti al nuovo.
"Se non tornerete come bambini...."
Il Dio descritto dalla Bibbia è come un Padre che educa i propri figli e indica loro la strada da seguire.... che non sempre viene accettata, essendo gli uomini per natura testardi....


hai detto bene a mio avviso
"rimanendo umili e aperti al nuovo"

E allora perchè chiudiamo spesso le porte ad esso se ciò implica rimettere in discussione ciò che la nostra mente ha sinora dato per "assodato"?

perchè non sappiamo avere fiducia nel prossimo?
perchè chiudiamo la porta al "peccatore" di turno se non "soddisfa" il nostro modo di vedere le cose?

non è forse la mente quello che si contrappone tra noi e lui?

perchè a volte lottiamo per un nostro modo di ragionare sulle cose?

turaz 20-05-2008 19.09.01

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 53648)
E con il cuore indurito aggiungerei abbraccio: Grazie per le citazioni dei Vangeli è sempre in piacere rileggerli.
:C:

il "cuore indurito" non sta forse anche nel pensare in continuazione che solo noi abbiamo la corretta visione delle cose e gli altri no?
che solo il nostro spazio sia buono e quello altrui no?
che il "peccatore" di turno (colui che non segue i nostri "canoni") sia di per se sulla "strada errata"?

e non è così per caso ogni volta che suddividiamo la realtà in "buona- cattiva" "utile- non utile" , "puro- non puro" e tutto il resto?

non è che forse è una mente "divisa" (legata a paura e non ad amore) quella che ci fa fare continuamente paragoni e non ci fa "aprire al prossimo" totalmente con tutto il nostro essere?

Astral 20-05-2008 19.39.43

E' una discussione interessante e profonda ( non che ve lo devo dire io, ma ci tenevo a dirlo).

Secondo me, anche il male potrebbe essere al servizio di Dio, perchè in ogni caso proprio tramite il non Dio, può mostrare la differenza e quindi la conversione verso Dio.

Tuttavia allora cosi uno può pensare che scegliere determinate strade sia la stessa cosa. Credo proprio di no.

Dio è onnipotente, onnipresente, e onniscente ( c'è chi dice Dio in tutto, io preferisco ste 3) ma il problema è come noi possiamo percepirlo.

Io non credo che veniamo puniti per i nostri peccati come dice l'antico testamento, ma credo che veniamo puniti dai nostri peccati.

Se il nostro stato energetico è purificato, percepiamo Dio, altrimenti lo percepiamo sempre meno, fino a soffrire tanto.

Se Dio è una fonte, maggiore ci allontaniamo da questa fonte, e maggiore sarà la sete, altrimenti non c'è nessuna religione, nessun sentiero spirituale.

Si nasce connessi a Dio e tutto sarebbe scontato, non staremmo nemmeno qui a discutere, non cercheremo nemmeno di migliorarsi.

Forse quando siamo lontani da Dio, l'unica cosa su cui possiamo contare è la divinità in noi stessi, quello che resta di lui.

Allora cerchiamo l'amore nei posti meno in pensati.

Alla fine se prendiamo ad esempio il sesso, cos'è se non un riflesso dell'Amore divino, molto, molto distorto, più ci si allontana, più diventa sempre più opaco fino a diventare solo un piacere fisico.

Si Dio è ovunque, ma la nostra consapevolezza, e la nostra profondità di rapporto con lui, non è uguale, e forse anche dopo la morte, la ricerca continua, continua, continua.

turaz 21-05-2008 10.41.13

ciò che fa la differenza (ipotetica) a mio avviso è sempre e cmq l'esperienza di Dio nella propria vita.
Un mistico ad esempio vive Dio a 360 gradi.
per viverlo così esce continuamente dalla sua mente "divisa" ed entra nella "mente testimoniante".
è una sorta di click che scatta interiormente.
così fa esperienza di Dio nel tutto.
E nel momento in cui pensa, parla e agisce sta stabilmente connesso a quel testimone.
questo a mio parere

turaz 21-05-2008 10.43.58

nel tutto significa a mio avviso che tutti hanno una "luce divina" dentro di se.
che tutti con il loro operare in un modo o nell'altro si avvicinano o distanziano da essa.
ma tutto è in equilibrio e ha un significato.
ognuno ha i suoi tempi, i suoi modi e i suoi crismi ma alla fine tutti noi aneliamo a ciò che siamo: Dio.
e a manifestare in "terra" quello che siamo e che non ricordiamo essere.
A me viene da dire che la vita dovrebbe essere un"ricordarsi" ciò che siamo.
e per fare emergere quel "ricordo" ecco perchè diventa importante uscire dalla mente giudicante per connetterci al Se superiore.

Ray 21-05-2008 11.12.08

Dire che tutti hanno una luce divina dentro e dire che tutti siamo Dio non è mica la stessa cosa, anzi sono due opposti se ci pensi.

Alla fine esce che siamo tutti Dio e che ci siamo dimenticati... quindi niente uomo, niente creazione a immagine e somiglianza, niente percorso ed esplorazione interiori, niente esperienza dell'universo... solo puff, mi sono dimenticato.

Sorge spontanea la domanda: come mai dimentichiamo? Com'è che se facciamo uno sforzo di memoria non ricordiamo?

turaz 21-05-2008 11.18.13

su questo ci sono in giro le più disparate teorie.
una delle possibili è "perchè per diventare consapevole di ciò che sei devi prima dimenticarti di ciò che sei".
chissà magari fu così agli albori della creazione.
le anime "parti di Dio" scelsero di diventare consapevoli di ciò che erano cercando di manifestarlo in "terra".
Altrimenti non avrebbero avuto la consapevolezza piena di essere Dio.
Se esistesse solo Dio "immanifesto" Dio in un certo senso non avrebbe la consapevolezza del suo essere infinito e della sua capacità di creazione.
l'anima in un certo senso si incarna per manifestare e riportare a Dio la consapevolezza di ciò che è ( a livello di creatore) nel momento in cui torna al Padre.

Ti piace come teoria?

turaz 21-05-2008 11.22.23

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 53681)
Dire che tutti hanno una luce divina dentro e dire che tutti siamo Dio non è mica la stessa cosa, anzi sono due opposti se ci pensi.

Alla fine esce che siamo tutti Dio e che ci siamo dimenticati... quindi niente uomo, niente creazione a immagine e somiglianza, niente percorso ed esplorazione interiori, niente esperienza dell'universo... solo puff, mi sono dimenticato.

Sorge spontanea la domanda: come mai dimentichiamo? Com'è che se facciamo uno sforzo di memoria non ricordiamo?


la "dicotomia divina" è un qualcosa di insito nel ciò che è.
dipende a che livello parliamo.
Tutti siamo Dio.
Ognuno ha una luce divina potenziale dentro di Se
Ognuno ha il libero arbitrio di manifestarla o meno.
più si allontana da tale "sorgente" più si invortica in se stesso. Cmq vada sarà un successo:)))

Uno 21-05-2008 11.30.55

Perchè non sei Onnipotente, Onnisciente, Onnipresente?

O lo sei? :D

Ray 21-05-2008 11.33.49

Non hai risposto alla domanda come mai ci dimentichiamo.

Astral 21-05-2008 11.42.47

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 53681)
Dire che tutti hanno una luce divina dentro e dire che tutti siamo Dio non è mica la stessa cosa, anzi sono due opposti se ci pensi.

Alla fine esce che siamo tutti Dio e che ci siamo dimenticati... quindi niente uomo, niente creazione a immagine e somiglianza, niente percorso ed esplorazione interiori, niente esperienza dell'universo... solo puff, mi sono dimenticato.

Sorge spontanea la domanda: come mai dimentichiamo? Com'è che se facciamo uno sforzo di memoria non ricordiamo?

Concordo con l'affermazione di Ray e aggiungo pure un particolare ( cosi magari rispondi anche alla mia domanda). Come fa a dimenticare Dio, se è Dio?

:C:

turaz 21-05-2008 12.21.20

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 53688)
Non hai risposto alla domanda come mai ci dimentichiamo.


ti ho risposto citandoti le più svariate teorie.
che per quanto possano essere "verosimili" nessuno può sapere con certezza assoluta se siano vere o meno.
Le si accettano cmq in base al proprio sentire.
A me quell'ipotesi pare la più verosimile.
A te?

Uno 21-05-2008 12.41.16

Vuoi fare un discorso serio?

Lo capisci che è un pò megalomane (oltre che non vero) dire sono Dio?
Sempre se per Dio intendiamo ciò che non può essere definito neanche, che per comodità e per tentare di comprendere o trasmetterci a vicenda, ammantiamo (il discorso della verità ri-velata) di parole e forme.
Non essere separati da Dio non è uguale dire siamo Dio... se volessi giocare con i metodi orientali tipo satsang ti chiederei: " tu sei Dio.. bene, tu chi?"
Ma quei giochi lasciamoli nei paesi in cui stanno bene, quindi dire che sei una goccia di acqua dell'acqua che compone un mare non è la stessa cosa di dire "siamo tutti il mare", quanto meno semanticamente bisognerebbe dire tutti insieme (e con questo tutti dobbiamo comprendere anche ciò che neanche conosciamo altre che alla materia che definiamo inerte) siamo Dio, possiamo dire correttamente che non siamo separati da Dio, che siamo una cosa sola, ma non possiamo dire che siamo Dio.
Per essere Dio dovrei avere la consapevolezza di Dio, se mi ripeto 500 volte al giorno "sono Dio" sarò un autosuggestionato che si crede di essere Dio, potrò anche comportarmi da Dio (con risultati ridicoli) ma non avrò la consapevolezza di Dio.

Basterebbe solo sperimentare la diecimiliardesima (per dire un numero, ma aggiungi tutti gli zeri che puoi immaginare) potenza di Dio per rimanere fulminati sul serio in tutti i sensi.... altrimenti saremmo tutti Illuminati.

turaz 21-05-2008 12.50.03

pienamente d'accordo anche su questo.
d'altra parte Gesù stesso disse
"io e il padre siamo Uno" ma altrove "il Padre è più grande di me"

ma quella shekinah dentro ciascuno come pensi possa essere "sviluppata"?

E una delle reazioni al sacro che mi pare Chopra ha descritto in un suo libro mi pare sia l'ultimo livello
è IO SONO

che stia forse li quantomeno un barlume di consapevolezza di Dio?

turaz 21-05-2008 12.52.22

Basterebbe solo sperimentare la diecimiliardesima (per dire un numero, ma aggiungi tutti gli zeri che puoi immaginare) potenza di Dio per rimanere fulminati sul serio in tutti i sensi.... altrimenti saremmo tutti Illuminati

su questo punto ti chiedo:
quale è secondo te la potenza di Dio?
l'hai per così dire almeno in parte sperimentata a certi livelli?

altrimenti mi sa che "supponiamo" sia e accettiamo determinate cose come "vere".
ciò in un certo senso se da un lato può essere visto come "rispetto" dall'altro è anche "limite" (senza per forza di cose tracimare in megalomania)

turaz 21-05-2008 12.58.53

quello che intendo dire è che siamo noi a determinare comunque (almeno in parte) i nostri "limiti" così come siamo noi (almeno in parte) a scegliere (nel possibile) di travalicarli

Se a suo tempo Gesù disse
"tutto ciò che faccio io potete farlo voi e anche di più" ritengo che un motivo molto valido per questa affermazione ci fosse.
E questa affermazione fa forse supporre che anche dire "noi siamo Dio" non sia poi un'affermazione così megalomane


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