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Grey Owl 06-06-2006 15.50.05

Identificarsi
 
Se mi identifico con una foglia accade che in autunno moriro'... se mi identifico con l'albero accade che un giorno il boscaiolo mi uccidera'... se mi identifico con il boscaiolo verra' il giorno che Nostra Signora e Padrona la Morte mi falcera'... se mi identifico... verra' il giorno che non saro' piu' quella cosa... in effetti sono stato tante cose... e altre diverro'... l'errore e' nell'identificarsi... che ne pensate?

Sole 06-06-2006 15.59.50

Identificarsi è un modo di vivere, identificarsi in qualcosa.. ma la fonte del problema nn è tanto l'identificazione, quanto scoprirlo .. scoprire in cosa ci identifichiamo, perchè, per come .. e cosa stiamo nascondendo dietro tale finzione/identificazione.

Per arrivare a dire che nn siamo ciò che tocchiamo ma ciò che Siamo... il processo (al solito) è molto lungo ... e la base del problema è sempre la ricerca di Chi Siamo.

Ray 16-06-2006 15.45.57

già... la domanda sorge spontanea... ma chi è che si indentifica?... Cos'è quel "chi", o "io"...

Uno dei modi di vedere un percorso di Ricerca, o Crescita Spirituale, o ditela come vi pare, è quello di una progressiva dis-identificazione dai vari aspetti di se, o parti di se.

Come dire che inizio a dis-identificarmi dal corpo, dalle emozioni, dai pensieri ecc.ecc.... non nel senso che queste cose non esistono o non esistono più, ma nel senso che io non sono esse ma colui che le usa.

A furia di dis-identificarmi mi sposto... posso osservare, e quindi conoscere. E comincio pure a stabilire pain piano chi sono... iniziando a dire cosa non sono...

griselda 11-02-2008 17.49.08

E' possibile che alcune parole non le conosca? Si mi sucede spesso non riesco a dare loro un significato legato a me.
Ora ho appena letto un post di Red che parla di fantasia e di identificazione e mi stavo domandando se l'identificazione scatta solo quando ci lasciamo coivolgere da qualcosa che ci tocca da vicino, quando siamo sicuri di sapere di conoscere quei sentimenti, quei fatti, in cui ci andiamo ad identificare.
Quando poi siamo identificati difficilemente siamo obbiettivi perchè c'è una parte di noi che è legata al personaggio/protagonista e ci sentiamo lui/lei mentre noi siamo noi con mille sfumature diverse ed esperienze diverse.
Se guardo un film e mi identifico nel personaggio, oppure si parla di un argomento ed io lo sento vivo in me mi sto identificando ecco che qualcosa dentro di me diventa parte di esso e non è più lucido ma influenzato da quella identificazione che di solito racchiude qualcosa di irrisolto qualcosa che ci fa combattere, scatta il desiderio di difendere qualcosa. Ma cosa difendiamo in quel momento? E chi si difende? Identificandomi perdo tutto quello che sono e mi lego ad uno stato, ad una sola parte di me, di solito quella che penso di dover difendere e di essere in quel momento. Come se da questa vittoria dipendesse la vita di questo personaggio/identificazione.
Ho visto l'effetto che fa nell'identicarsi in un dolore rivisto in un personaggio cinematografico fa rivivere emotivamente una brutta esperienza, carica di risentimento e dolore come la volta in cui abbiamo vissuto un episodio analogo e ci proietta altrove in un passato che credevamo superato e morto, mentre ci mostra quanto abbiamo invece lasciato là e dovremmo invece recuperare in modo da non doverci più identificare in esso.
Se ho detto delle inesattezze mi auguro che qualcuno mi possa aiutare ad allargare la vita.
abbraccio:

Astral 11-02-2008 19.38.20

Eppure se abbiamo un identità c'è un motivo.

Se io nasco nero c'è un motivo, se nasco con gli occhi chiari c'è un motivo, credo che l'identità contraddistingua l'individualità di ognuno di noi.

E quando parlo di invididualità non parlo di personalità, parlo di quella parte di noi che anche senza condizionamenti e qualsiasi forma prenda non sarà mai identica a nessun'altra ma unica ed irripetibile, nonostante tutti siamo uno ( e quindi tutti uguali).

:C:

turaz 11-02-2008 19.42.26

a mio avviso determina esclusivamente delle "predisposizioni".

Ray 11-02-2008 21.27.22

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 49317)
a mio avviso determina esclusivamente delle "predisposizioni".

Di cosa stai parlando? Manca il soggetto...

Ray 11-02-2008 21.32.30

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 49312)
e mi stavo domandando se l'identificazione scatta solo quando ci lasciamo coivolgere da qualcosa che ci tocca da vicino, quando siamo sicuri di sapere di conoscere quei sentimenti, quei fatti, in cui ci andiamo ad identificare.
Quando poi siamo identificati difficilemente siamo obbiettivi perchè c'è una parte di noi che è legata al personaggio/protagonista e ci sentiamo lui/lei mentre noi siamo noi con mille sfumature diverse ed esperienze diverse.

Secondo me ci identifichiamo quando ci dimentichiamo di noi, nel senso che perdiamo momentaneamente quel che siamo o la sua totalità per diventare una sua parte, per esempquel che proviamo o pensiamo in quel momento. Anche se ci identifichiamo nell'altro... in realtà è nella idea che abbiamo di lui o, se è un sentimento, in realtà è nella nostra empatia o nella nostra immaginazione di quel che gli accade, come nel caso del film.
Se invece restiamo centrati, un po' presenti, ecco che possiamo sentire pensare eccetera senza identificarsi in quella cosa, sapendo che siamo (anche) altro.

Si potrebbe forse dire che siamo noi e non (solo) una nostra manifestazione...

turaz 12-02-2008 12.00.34

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 49317)
a mio avviso determina esclusivamente delle "predisposizioni".


parlavo dell'individualità.
essa determina solamente delle predisposizioni e delle potenzialità di base.


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