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Ray 19-06-2007 23.25.54

Il corpo
 
Intendo quello fisico, quello che tutti chiamano così. Platone diceva che era la prigione dell'anima e che da esso si doveva fuggire. Cristo lo chiamava "il Tempio". Ritengo che questi due estremi non siano così incompatibili come può sembrare a prima vista, comunque una cosa è certa. Ne abbiamo tutti uno.

A dirla così è un'ovvietà, però se nelle varie tradizioni si parla in modi diversi di anima, spirito, energia e via discorrendo ed è difficile farsi un'idea chiara della situazione, dal corpo invece non si può prescindere. Prigionieri o sacerdoti sempre li dentro siamo. Ne segue che un qualsiasi cammino "evolutivo" deve tenerlo in seria considerazione.

In effetti, se ci si pensa un attimo, qualsiasi percorso si voglia compiere, anche fosse solamente psicologico, esso implica dei cambiamenti. Si parla tanto di cambiare la psiche, l'emozionalità, l'anima ecc. ma il corpo? Possiamo immaginare di cambiare tutto meno lui? Sarebbe assurdo no?

E' presumibile quindi che un serio percorso di Ricerca non solo lo prenda in considerazione, ma lo usi proprio. Una cosa è "evolversi" nonostante il corpo, altra cosa è attraverso di esso o magari grazie ad esso.

Se si approfondiscono appena alcune discipline tradizionali e le loro tecniche (dallo yoga a certi tipi di preghiera occidentale solo per fare esempi) emerge come è proprio il corpo che deve essere preparato per "accogliere" energie superiori... che le si chiami Dio, Luce, il Padrone o come si vuole. Secondo una certa chiave è anche la "materia prima" alchemica.
Si potrebbe anche ipotizzare che da come risponde il corpo a certe sollecitazioni si possa avere buoni indizi se si sta procedendo bene o no, ma non voglio indirizzare subito la discussione in modo molto specifico... lascio parlare voi.

Grey Owl 20-06-2007 00.51.04

Ho sempre creduto che il corpo fosse la parte "grezza" di una forma più complessa che è l'uomo.

Nelle tradizioni citate si parla di prigione o di tempio... di fatto una costruzione... fatta di pietre e mattoni... una struttura atta allo scopo.

E lo scopo qualè se non interagire con il mondo?... ma interagire come?... coi sensi... ecco che il corpo è una macchina perfetta... peccato che funzioni male... ma questo dipende dall'operatore messo al pannello di comando... anzi non vi è proprio l'operatore... magari è in pausa caffè.

Penso che il corpo abbia una potenzialità inespressa per il semplice fatto che spesso ci si accontenta di sopravvivere... di dormire aspettando chissà cosa.

Il corpo è asservito allo spirito?

Credo che lo spirito avvolga il corpo e con esso entra in contatto con il mondo... ne è l'intermediario.

In effetti ci si sofferma poco sul concetto di corpo... ad esempio io ho poca familiarità con i miei organi interni... eppure sono miei...hahahahaha

Grey Owl 20-06-2007 11.13.33

inizio O.T. ---
Ripensavo al corpo umano... cercando analogie nel mondo animale... esistono animali quadrupedi... l'uomo e' bipede... come le anatre... e' un mammifero... come i delfini... e' ominide come le scimmie... ma di una cosa e' unico... no... non e' il cervello... hahahaha

E' il pollice opponibile... l'uomo ha il pollice opponibile... unico in tutto il regno animale... in tutto il mondo.

Con l'ipotenare... col pollice opponibile l'uomo ne ha fatta di strada... ha costruito molti attrezzi e strumenti.

Mi piace pensare a questa capacita' di opporre il pollice alle quattro dita... quattro come il quadrato... uno come il pollice appunto... come gli antichi imperatori romani decidevano le sorti dei gladiatori...

fine O.T.---


:C:

Sole 20-06-2007 12.00.38

Sarebbe bello pensare che siamo gli unici esseri sulla terra a poter istintivamente immaginare attrezzi eppure anche le scimmie lo fanno, avendo anche loro il pollice opponibile pur se 4 dita,su mani e piedi.
Anche se dubito che la capacità di usare attrezzi sia data da un dito.

:)

griselda 20-06-2007 14.40.47

Sinceramente sono confusa...
Il corpo come Tempio mi fa pensare a come ci si comporta in un Tempio quindi rispetto per il corpo non corromperlo, non far entrare qualunque cosa ma decidere cosa può entrare e cosa no. Ci sono tante porte nel nostro Tempio\corpo se non badiamo cosa entra non sapremo controllare neppure quello che farà una volta entrato. Quindi attenzione alta per ciò che entra e verso il perchè decidiamo di far entrare quella cosa invece che un'altra. Se non comprendiamo il perchè scegliamo di fare entrare una cosa invece che un'altra diventiamo schiavi e il corpo diventa la nostra prigione.
Ma il corpo cambia di conseguenza quando smettiamo di essere suoi schiavi.
leggo.gif

jezebelius 20-06-2007 16.58.51

A questo punto mi viene in mente l'episodio in cui, nel Vangelo se non erro, si cacciano i " mercanti " dal Tempio.
Analogamente quindi si potrebbe dire che la Sacralità, che sia del corpo o di altro, non va profanata.
Questo per evidenziare che teoricamente bisognerebbe essere più attenti a ciò che si " introduce", come dice Gris, nel corpo.
Per quello che riguarda invece la struttura se si allungano le braccia in orizzontale ed i piedi uniti ( vabbè...ma lo sapete...scusa.gif ), si può notare una analogia con la Croce.
Appunto Cristo in Croce credo che rappresenti un significato da indagare.
Ad ogni modo, tornando al corpo, questo dovrebbe essere preparato sia per " Ricevere" ma anche per farlo divenire mezzo per trasmettere.
Penso anche al " Tantra ", a questo punto, che lo utilizza, e quindi mediante il sesso lo usa per il contatto col divino se non mi sbaglio..

Uno 20-06-2007 17.10.21

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 35042)
Penso anche al " Tantra ", a questo punto, che lo utilizza, e quindi mediante il sesso lo usa per il contatto col divino se non mi sbaglio..

energia sessuale, non sesso :C:

jezebelius 20-06-2007 20.22.59

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35043)
energia sessuale, non sesso :C:


Ah...quindi energia sessuale...martello.:
però... non c'è bisogno di un " contatto"?
Con " sesso " mi riferivo appunto a questo contatto, quindi all'atto sessuale al di la della meccanicità fiori.gif

Uno 20-06-2007 21.24.55

No bisogno, bisogno... non ce n'è...
Nelle Scuole dove lo usano avviene dopo molto ma molto tempo

RedWitch 21-06-2007 17.27.13

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 35038)
Quindi attenzione alta per ciò che entra e verso il perchè decidiamo di far entrare quella cosa invece che un'altra. Se non comprendiamo il perchè scegliamo di fare entrare una cosa invece che un'altra diventiamo schiavi e il corpo diventa la nostra prigione.

Mi spiegheresti cosa intendi per "decidere cosa fare entrare"?
Se parliamo di cibo , sono d'accordo con te, dipende da noi, e possiamo scegliere (anche se non possiamo controllare completamente quello che mangiamo, anche se crediamo di mangiare sano a volte temo che non sia proprio così..)
Se parliamo di impressioni, non so se sia possibile sempre scegliere cosa fare entrare e cosa no, attraverso gli occhi anche ci nutriamo no?
Mi piacerebbe approfondire questo secondo aspetto che non mi è ben chiaro, mi date una mano?:C:

griselda 21-06-2007 22.00.37

Non so se sarò in grado di rispondere alle tue domande in modo esaustivo ma provo a dire ciò che penso.
Se guardo film hard in continuazione andrò a sollecitare il mio corpo, se mangio a dismisura andrò ad appesantirlo, se mi ubriaco affaticherò il fegato etc non starò soddisfacendo i bisogni fisici ma sto soddisfacendo il mio ego e il corpo ne soffrirà. Per gli altri sensi credo valga lo stesso principio.

Shanti 21-06-2007 23.00.25

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 35091)
Non so se sarò in grado di rispondere alle tue domande in modo esaustivo ma provo a dire ciò che penso.
Se guardo film hard in continuazione andrò a sollecitare il mio corpo, se mangio a dismisura andrò ad appesantirlo, se mi ubriaco affaticherò il fegato etc non starò soddisfacendo i bisogni fisici ma sto soddisfacendo il mio ego e il corpo ne soffrirà. Per gli altri sensi credo valga lo stesso principio.

Da questo punto di vista sembra che volendo possiamo scegliere noi continuamente cosa far entrare e cosa no, ma non è così semplice: per esempio anche se non guardiamo film hard in continuazione siamo magari bombardati da immagini pubblicitarie ad ogni angolo e non è che possiamo andare in giro con il paraocchi. Vabbeh basta voltarsi dall'altra parte, ma ormai è entrato.

Uno 21-06-2007 23.27.06

La prima scrematura è scegliere ciò che si può (in un cinema hard ci posso entrare o meno) la seconda è scegliere a cosa attaccarsi o no (se vedo la pubblicità che ammicca al sesso, ormai è entrata come dice Sha ma posso farmi stimolare a cercare altri titillamenti oppure no) e la terza?

jezebelius 22-06-2007 11.33.26

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35099)
La prima scrematura è scegliere ciò che si può (in un cinema hard ci posso entrare o meno) la seconda è scegliere a cosa attaccarsi o no (se vedo la pubblicità che ammicca al sesso, ormai è entrata come dice Sha ma posso farmi stimolare a cercare altri titillamenti oppure no) e la terza?

Dallo stimolo poi " trasformarlo " in altro..che so...in una ulteriore spinta. Insomma indirizzare lo stimolo in maniera consapevole?nonso.gif

cassandra 22-06-2007 15.45.26

Considerando il corpo come un opportunuta' di crescita interiore è lecito pensare che quando l'organismo funziona, c'è armonia tra stato fisico e mentale.
Il nostro benessere non puo'prescindere da questo equilibrio,tra "il contenuto ed il contenitore",poichè è ad essi collegato..quello che si introduce sia nell'uno che nell'altro si riperquote sulla globalita' della persona.
Secondo me,cio' che realmente lasciamo entrare in noi,(sia del cibo,o delle immagini etc.)sono elementi che scegliamo di fare nostri o meno, ad esempio una rivista hard esposta in edicola,credo che mi restera' impressa solo se ho posto attenzione nel guardarla,altrimenti scorrera'via come 1000 altre immagini che non mi interessano o colpiscono...
Il tantra,lo yoga,come anche la pratica di arti marziali, hanno come scopo quello di aiutarci a vivere meglio,attraverso un miglioramento totale di noi stessi..l'effetto (dovrebbe essere),uno scioglimento o allontanamento dagli attaccamenti terreni con un conseguente aumento della capacita'di darsi..
Il corpo viene inteso come uno strumento per la liberazione dell'anima..ma non è meno importante di essa..

Uno 22-06-2007 17.13.57

E bravo Jez...

Cassandra provo un esempio... se attraversi una strada trafficata piena di smog potresti dire che non ponendovi attenzione scorreranno via (i gas) come milioni di litri d'aria a cui non fai caso?
Le immagini o i suoni, i profumi, le sensazioni tattili e altro a cui non è facile dare definizione ci colpiscono ed impressionano che ce ne rendiamo conto o meno... certo attaccarvisi o meno è già metà dell'opera... però comunque anche per quello a cui non ci attacchiamo c'è la necessità di uno... chiamiamolo "smaltimento".
Come il corpo smaltisce (entro un certo limite) i gas dell'esempio sopra, anche smaltisce le impressioni varie... e la parte meno densa deve essere lavorata da altre zone dell'Essere che riesce ad una certa automaticità anche... se non abbiamo una buona capacità naturale di smaltire grosse quantità finchè queste non si acquisiscano sarebbe utile utilizzare il metodo da Jez intuito.
(è utile e produttivo sempre ma in particolare in certi punti di un cammino)

Ray 11-10-2007 00.19.54

A volte ho la sensazione che senza il corpo le possibilità evolutive calerebbero fin quasi a zero. Dico quasi perchè ritengo che potenzialmente resterebbero... ma si dovrebbe essere così capaci di misurare perfettamente che diventrebbe impossibile per qualcuno che non sia già evoluto un bel po'... un altro modo di vedere le Tradizioni e i loro obiettivi prima di lasciarlo.

Dio questo perchè il corpo fisico permette un notevole range di variazione vibrazionale... perchè se è troppo puoi scaricare qualcosa, se è troppo poco bon dormicchi ma hai una base di appoggio per spingerti... insomma puoi aggiustare via via.

Questi miei pensieri e sensazioni aprono a nuove questioni sull'incarnarsi...

(vabbeh immagino di aver parlato cinese... mi passerà)

griselda 31-05-2008 02.06.46

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 35106)
Dallo stimolo poi " trasformarlo " in altro..che so...in una ulteriore spinta. Insomma indirizzare lo stimolo in maniera consapevole?nonso.gif

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35117)
E bravo Jez...

. e la parte meno densa deve essere lavorata da altre zone dell'Essere che riesce ad una certa automaticità anche... se non abbiamo una buona capacità naturale di smaltire grosse quantità finchè queste non si acquisiscano sarebbe utile utilizzare il metodo da Jez intuito.
(è utile e produttivo sempre ma in particolare in certi punti di un cammino)

Io non ho mica capito come si fa. Anzi farei bene a dire che non ho capito neppure che significa. uff
Un'esempietto sarebbe possibile? piango.gif
fiori.gif

jezebelius 31-05-2008 13.59.29

Ci provo nella speranza che, oltre a farlo chiaramente riesca pure a mettere " giu" l'intuizione.

Insomma mi sembra che stiamo affrontando, con il 3D che Grey ha aperto di la, una cosa simile.
Facciamo l'esempio del film hard che abbiamo preso pure qua.
Se guardo un film da questo mi arrivano particolari immagini e da queste, si può dire forse che, si "accende" un qualcosa.
Diciamo che da luogo, questa accensione, ad una energia che si può manifestare in voglia, sconvolgimento interiore o chissa cos'altro.
Potrebbe andare bene anche un tramonto forse ma fermandoci come nel caso del film, all'emozione forte, probabilmente è più evidente. Si sente di più.
Ora di questa energia si può fare l'uso che più ci aggrada e la si può utilizzare in vari modi. I due che mi vengono in mente sono quelli di cui uno segue la consapevolezza, e quindi con essa la possibilità di indirizzare verso altro quella energia che si è " accesa "; altro di costruttivo intendo che so avere per questo una spinta ulteriore a fare un lavoro. Oppure c'è la maniera inconsapevole in cui ci facciamo agire da quella energia, talvolta assecondandola ed in questo modo " perdendola " perchè non siamo stati in grado di dare una direzione ( appunto consapevole ) a ciò che ci ha acceso dall'esterno.
Quindi un qualcosa che accende dall'esterno, se riusciamo ad utilizzarlo una volta che è entrato, dimostra che si ha uno strumento più o meno idoneo. Certo bisogna sia accorgersi che si è accesa e sia sapere utilizzare il carico che ne deriva. Per quanto mi riguarda non è sempre facile.

griselda 31-05-2008 14.38.45

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 54293)
Ci provo nella speranza che, oltre a farlo chiaramente riesca pure a mettere " giu" l'intuizione.

Insomma mi sembra che stiamo affrontando, con il 3D che Grey ha aperto di la, una cosa simile.
Facciamo l'esempio del film hard che abbiamo preso pure qua.
Se guardo un film da questo mi arrivano particolari immagini e da queste, si può dire forse che, si "accende" un qualcosa.
Diciamo che da luogo, questa accensione, ad una energia che si può manifestare in voglia, sconvolgimento interiore o chissa cos'altro.
Potrebbe andare bene anche un tramonto forse ma fermandoci come nel caso del film, all'emozione forte, probabilmente è più evidente. Si sente di più.
Ora di questa energia si può fare l'uso che più ci aggrada e la si può utilizzare in vari modi. I due che mi vengono in mente sono quelli di cui uno segue la consapevolezza, e quindi con essa la possibilità di indirizzare verso altro quella energia che si è " accesa "; altro di costruttivo intendo che so avere per questo una spinta ulteriore a fare un lavoro. Oppure c'è la maniera inconsapevole in cui ci facciamo agire da quella energia, talvolta assecondandola ed in questo modo " perdendola " perchè non siamo stati in grado di dare una direzione ( appunto consapevole ) a ciò che ci ha acceso dall'esterno.
Quindi un qualcosa che accende dall'esterno, se riusciamo ad utilizzarlo una volta che è entrato, dimostra che si ha uno strumento più o meno idoneo. Certo bisogna sia accorgersi che si è accesa e sia sapere utilizzare il carico che ne deriva. Per quanto mi riguarda non è sempre facile.

Quindi come con la rabbia che va indirizzata su altro, quindi se questa è energia sessuale può anche essere usata per creare, quindi potrei utilizzarla per dipingere o per scrivere etc Interessante.
fiori.gif

griselda 04-11-2008 17.13.44

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 54296)
Quindi come con la rabbia che va indirizzata su altro, quindi se questa è energia sessuale può anche essere usata per creare, quindi potrei utilizzarla per dipingere o per scrivere etc Interessante.
fiori.gif

Con la rabbia riesco mi immergo in un lavoro e se lo faccio bene funziona.
Ma ho provato anche con questo piango.gif non funziona, almeno per me, una volta entrato tendo a reprimerlo se faccio un lavoro, tant'è che si trasforma in altro desiderio magari mangiare. piango.gif E anche dopo un po' ritorna. Cosa e dove sbaglio?
Mi domando se in questo caso sia sbagliato tentare di indirizzarlo altrove, se è presto...
Se non faccio entrare non esiste ma se entra...ciao del tipo toc toc ho fame.
In pratica posso resistere non sono mica così automatica ma se sbaglio la resistenza reprimo perchè me ne dimentico io.
Mi pare ancora incasinata sta cosa.
Help me piango.gif
Mi sto chiedendo se ho spiegato bene uhm.:@@

Uno 09-11-2008 15.58.04

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 40581)
A volte ho la sensazione che senza il corpo le possibilità evolutive calerebbero fin quasi a zero. Dico quasi perchè ritengo che potenzialmente resterebbero... ma si dovrebbe essere così capaci di misurare perfettamente che diventrebbe impossibile per qualcuno che non sia già evoluto un bel po'... un altro modo di vedere le Tradizioni e i loro obiettivi prima di lasciarlo.

Dio questo perchè il corpo fisico permette un notevole range di variazione vibrazionale... perchè se è troppo puoi scaricare qualcosa, se è troppo poco bon dormicchi ma hai una base di appoggio per spingerti... insomma puoi aggiustare via via.

Questi miei pensieri e sensazioni aprono a nuove questioni sull'incarnarsi...

(vabbeh immagino di aver parlato cinese... mi passerà)

Io invece lo toglierei il quasi, un corpo di qualche tipo è necessario, altrimenti senza il corpo in potenza siamo tutto ma nella realtà non siamo nulla.
Quando inizi a costruire un qualche tipo di corpo questo è migliorabile, perfezionabile, conoscibile.
Oggi la realtà virtuale ci aiuta a capire il concetto, (una volta solo i sogni potevano essere usati come metafora) intendo realtà virtuale quella in cui ci si muove con un avatar (personaggio) in un mondo tridimensionale artificiale.
In sostanza noi siamo su una sedia, su una poltrona etc... il corpo reale "immobile" rappresenta ciò che che Siamo se togliamo tutto, potenzialmente siamo Tutto, ma non possiamo neanche vederci, sentirci, pensare, nulla.......
Poi "entriamo" nel personaggio virtuale di questa realtà virtuale (qualcuno avrà sentito parlare di Life, un fenomeno che in tal senso sta andando forte online) ed iniziamo a conoscere l'ambiente e le nostre potenzialità.
La relazione tra queste due ultime cose, è ciò che determina la nostra evoluzione, la nostra conoscenza, senza una delle due (l'ambiente "esterno" e noi stessi), l'evoluzione non è possibile. La realtà è uguale... solo che ci entriamo talmente gradualmente da non renderci conto, inoltre nessuno può darci un colpetto su una spalla se con le cuffie non sentiamo ciò che è fuori da un pc.

Ray 09-11-2008 23.13.41

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 61578)
Io invece lo toglierei il quasi, un corpo di qualche tipo è necessario, altrimenti senza il corpo in potenza siamo tutto ma nella realtà non siamo nulla.

Bon, quindi finchè siamo nel corpo abbiamo possibilità evolutive... limitate (ma anche generate) dal range vibrazionale compatibile, ma sempre possibilità.

Quando ne usciamo nisba, nessuna possibilità. a meno che non siamo riusciti a costruirci "un corpo di qualche tipo" che ha un'ulteriore durata grazie al quale disponiamo delle possibilità del range corrisponedente e così via...

Se questo non accade, quel "noi" che è tutto in potenza ma nulla in realtà, deve farsi un altro corpo al punto più basso in cui trova un appoggio e riprovare.

Ci sta grossomodo?

jezebelius 10-11-2008 03.54.42

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 61587)
Bon, quindi finchè siamo nel corpo abbiamo possibilità evolutive... limitate (ma anche generate) dal range vibrazionale compatibile, ma sempre possibilità.

Quando ne usciamo nisba, nessuna possibilità. a meno che non siamo riusciti a costruirci "un corpo di qualche tipo" che ha un'ulteriore durata grazie al quale disponiamo delle possibilità del range corrisponedente e così via...

Se questo non accade, quel "noi" che è tutto in potenza ma nulla in realtà, deve farsi un altro corpo al punto più basso in cui trova un appoggio e riprovare.

Ci sta grossomodo?

Mhm..secondo me si. Anzi, provo ad aggiungere qualcosa.
Potrebbe definirsi il corpo l'interfaccia necessaria affinché quella relazione che diceva Uno più su, l'ambiente esterno e noi stessi, possa avvenire.
Il corpo serve, allora, per fare esperienza e per questa si passa sia per allargare la conoscenza e sia per riuscire a definire quell'ulteriore corpo che serve a contenere.
Ma a ben pensare, almeno per il momento, che il corpo è una interfaccia necessaria gia ci pone su un piano diverso di considerazione del " fisico".
Per questo, pensavo al corpo come avente una finalità che non è solo quella di interfaccia ma anche di " contenitore", di informazioni la cui scoperta potrebbe definire quella base d'appoggio che serve per la spinta ulteriore.

Kael 10-11-2008 12.19.20

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 61594)
Per questo, pensavo al corpo come avente una finalità che non è solo quella di interfaccia ma anche di " contenitore

Già, io direi proprio di "veicolo", senza il quale appunto non c'è movimento, non c'è esistenza.

Del resto si dice anche "ha preso corpo un' idea".. dove in questo caso per corpo si intende una "forma" che ha raggiunto un certo grado di densità... e diventa dunque veicolo di quell'idea per potersi manifestare in questo mondo...


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