Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Manifestazione pacifica del nostro volere (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=125)
-   -   Sicurezza sul lavoro, la causa principale della mancanza (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=3706)

Uno 11-12-2007 01.44.15

Sicurezza sul lavoro, la causa principale della mancanza
 
Campagne governative a tutto spiano, giuste sacrosante per carità, però i recenti fatti evidenziano quanto le medie/grandi aziende fanno ciò che vogliono mentre poi la caccia alla streghe è nel andare in piccole attività artigianali a verificare il colore dei pulsanti di arresto di apparecchi che non statisticamente creano incidenti in cifre ridicole.
Solo un esempio, ma potrei farne altri, tipo la piccola impresa edile a cui se trovano una segnalazione non conforme elevano un multa stratosferica.....
Aziende grandi a parte e sarebbe da fare una bella pulizia senza i soliti ricatti: adesso licenzio... no adesso paghi i risarcimenti.... dicevo aziende grandi a parte (ma anche in quelle comunque) lo sapete quali sono i problemi principali della sicuraezza?
Sono che un 60enne e passa per non far la fame con la pensione si trova a dover salire su impalcature a diversi metri di altezza... basta una mancanza di equilibrio....
Sono che persone normali (non superman) sono costrette a lavorare 8 ore normali più altrettante di straordinari (quando ritengo che con il progresso tecnologico di cui disponiamo ed una, neanche esagerata, ridistribuzione della ricchezza potrebbero bastare 4/5 ore la giorno a persona) poi la stanchezza se non ti frega sotto una pressa, dentro qualche vascone, o altro che non riesco neanche ad immaginare, magari ti stronca in un incidente stradale mentre torni a casa stanco morto.

Io sono tra coloro considerati fortunati, non rischio in tal senso, però mi addoloro quando vedo padri di famiglia che subiscono certe sorti, sono stufo di sentire demagogia quando poi certi interessi non si toccheranno mai.... le famiglie coinvolte nell'ultimo fatto almeno avranno un modo per sostentarsi dovuto al buonismo delle iniziative avviate da vari organi, ma quanti passano in silenzio?

Astral 11-12-2007 09.33.31

Sono daccordo con te.

Aggiungo pure che molte volte è già difficile trovare un lavoro, molto spesso occorre farlo in nero, senza nessuna assicurazione oltretutto, ed in condizione con scarso margine di sicurezza.

Tanto per fare un esempio: quando lavoravo dove pulire vicino un forno con i cavi elettrici scoperti, e se qualcuno si faceva male, ti mandavano via...

Mi domando, nessuno di noi denuncia queste cose? Paura di perdere il lavoro? Oppure perchè c'è un certo costo in termini di tempo?

dafne 11-12-2007 09.53.29

Posso portare la mia esperienza. Lavoravo in un'azienda metalmeccanica, nel mio reparto producevamo astine per decespugliatori, dalla barra da tagliare alla tempratura. Un giorno stavo lavorando su un tornio a controllo numerico e avvicinandomi per guardare la causa di un rumorino mi si sono impigliati i capelli nell'asta...in pratica mi sono ritrovata inginocchiata per terra con metà della mia fluente chioma (ai tempi avevo i capelli sotto alle spalle) arrotolati sull'astina che continuava a girare. La fortuna ha voluto che avessi appena fatto la permanente per cui si sono strappati i capelli senza lesionare il cuoio capelluto.Sono stata stupida, non li avevo raccolti, ma alla macchina mancavano le protezioni. Morale della favola sono stata a casa una settimana, abbiamo raccontato che la macchina era in manutenzione e per quello non era protetta. Mi sono sentita di dire così perchè erano brave persone e perchè buona parte della colpa era mia perchè non avevo racolto i capelli. Poi hanno cominciato a sistemare le cose, a redigere le norme di sicurezza. Poi è peggio di prima lo so ma per fortuna che lì quel poi è non è costato la vita o qualche danno permanente.
:C:

jezebelius 11-12-2007 19.07.59

Il fatto è che, credo, spesso si creano situazioni per le quali o è il datore di lavoro che " ti prega " affinchè non si sappia in giro, per evitare sanzioni o chissà cos'altro, che non è in regola o, addirittura, è stesso lui che tende a nascondere, anche ai suoi dipendendenti, la mancanza delle condizioni di sicurezza.
Se da un lato la negligenza del lavoratore, talvolta, è causa di lesioni, per altro verso è la mancanza del datore di lavoro, e quindi dell'azienda, il presupposto della lesione se si verifica, secondo me.
Lavorare in un ambiente sicuro, tenendo conto, comunque, della stanchezza del prestatore di lavoro e di un possibile calo di attenzione,dovrebbe essere il minimo in una società, diciamo, civile che dichiara di avere aziende e/o imprese all'avanguardia.
Se ci sono regole e se queste, sicuramente perfettibili in un certo senso, sono poste a tutela e salvaguardia del lavoratore ci sarà un motivo; oltre naturalmente agli aspetti economici che un meccanismo di tal tipo ( corsi, corsini, corsetti e finanziamenti )può attivare. Che però siano realizzati, almeno in parte anche se mi rendo conto non è poi mica tanto giusto per chi " finanzia ", questo, sicuramente, dovrebbe assumersi come obiettivo.
Purtroppo viviamo in un sistema in cui la sicurezza, in se, non è uno standard primario, anzi per la maggior parte, viene individuato non come presupposto in un ambinete in cui si possa svolgere il proprio lavoro al sicuro ma come spesa ulteriore da affrontare per il datore.
Mi è capitato di essere a contatto, nel luogo ove lavoravo, con un atteggiamento passivo, scarso, per non dire menefreghista, rispetto a questi temi ove lo standard sicurezza si "fermava", per cosi dire, a richiedere l'attenzione ai dipendenti nel mentre svolgevamo il nostro lavoro. Eppure fior fiore di leggi e leggine chiedevano ( chiedono o quanto meno obbligano ) al datore di seguire procedure standardizzate, per rendere l'ambiente di lavoro sicuro. Spesa, però, in quel caso mai affrontata che io sappia e sempre nella compiacenza, questo si può dire tanto mica è una novità in Italia, delle strutture preposte al controllo.
Solo una volta, a causa della rottura del vetro di una porta del bagno, quando invece doveva essere in plastica, a seguito del ricovero al pronto soccorso, ho rilasciato la dinamica dei fatti così come si era verificata ( anche se, il datore, mi aveva chiesto di non dirlo! ) e poco dopo la ASL ha aperto un fascicolo al fine di verificare lo standard di sicurezza richiesto dalla legge. Ebbene, poichè questo era al di sotto della norma, è partita la sanzione stratosferica. Non so se abbia pagato ma mi pare, se non tutta, qualcosa si.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.45.14.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271