Ermopoli

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griselda 11-09-2009 10.29.22

Dopo il big ben
 
Beh il titolo è strano come me del resto.icon_mrgr:
Volevo domandare una cosa a chi mi sa dare una risposta che io non riesco proprio a vedere.

Quando mi succede qualcosa di brutto...arrivo che tocco il fondo...piango, mi dispero, mi autodistruggo...poi è come se avessi dato tutto quello che avevo e il mio desiderio cambia in: basta voglio fare altro. Voglio tornare alla normalità. Anche quando la normalità non è possibile farla tornare nel senso che il big ben ha cambiato l'orgine delle cose, però io voglio che tutto si quieti e riprenda un andare calmo e lento e sopratutto benevolo.
Ora mi domando se per il Lavoro è un raccontarsela, oppure dovrei rimanere a soffrire sino a quando (?) non ho risolto, ma mentre sto scrivendo mi sto dicendo: ma risolto cosa se aspetto quello faccio tempo a morire ed invece io non voglio morire voglio vivere a mio modo magari, anche in poco spazio ma voglio vivere.
Mi domando se è reprimere, se è scappare dal dolore oppure è desiderio di continuare a vivere anche con il poco spazio che può rimanere per farlo.
Perchè è facile ripensare al passato e crogiolarsi nel fango e ritirarsi a piangere ma non credo sia la cosa giusta. Ok può capitare che ci scappi un ricordo al passato e la lacrima scenda specie ad una come me che odia profondamente le ingiustizie, sarà un archetipo, quello che poi mi fa mettere nei guai, ma è diverso dal stare a consumarsi dalla mattina alla sera. O no?
Mi sarò spiegata? Mah!:@@

nikelise 11-09-2009 15.55.39

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 73729)
Beh il titolo è strano come me del resto.icon_mrgr:
Volevo domandare una cosa a chi mi sa dare una risposta che io non riesco proprio a vedere.

Quando mi succede qualcosa di brutto...arrivo che tocco il fondo...piango, mi dispero, mi autodistruggo...poi è come se avessi dato tutto quello che avevo e il mio desiderio cambia in: basta voglio fare altro. Voglio tornare alla normalità. Anche quando la normalità non è possibile farla tornare nel senso che il big ben ha cambiato l'orgine delle cose, però io voglio che tutto si quieti e riprenda un andare calmo e lento e sopratutto benevolo.
Ora mi domando se per il Lavoro è un raccontarsela, oppure dovrei rimanere a soffrire sino a quando (?) non ho risolto, ma mentre sto scrivendo mi sto dicendo: ma risolto cosa se aspetto quello faccio tempo a morire ed invece io non voglio morire voglio vivere a mio modo magari, anche in poco spazio ma voglio vivere.
Mi domando se è reprimere, se è scappare dal dolore oppure è desiderio di continuare a vivere anche con il poco spazio che può rimanere per farlo.
Perchè è facile ripensare al passato e crogiolarsi nel fango e ritirarsi a piangere ma non credo sia la cosa giusta. Ok può capitare che ci scappi un ricordo al passato e la lacrima scenda specie ad una come me che odia profondamente le ingiustizie, sarà un archetipo, quello che poi mi fa mettere nei guai, ma è diverso dal stare a consumarsi dalla mattina alla sera. O no?
Mi sarò spiegata? Mah!:@@

Gris ... sono ''cose'' mentali .......se puoi e mi pare che puoi ,scappa dal dolore velocissimamente .
E' gia' una fortuna che tu lo riesca a fare .
Scappa e fregatene di tutto pensa solo a te e a starne fuori il piu' possibile.
Non ti ricordi di Gurdy che diceva che ci innamoriamo della nostra sofferenza proprio per non uscirne e rigirarci nella melma?

griselda 11-09-2009 16.48.12

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 73745)
Gris ... sono ''cose'' mentali .......se puoi e mi pare che puoi ,scappa dal dolore velocissimamente .
E' gia' una fortuna che tu lo riesca a fare .
Scappa e fregatene di tutto pensa solo a te e a starne fuori il piu' possibile.
Non ti ricordi di Gurdy che diceva che ci innamoriamo della nostra sofferenza proprio per non uscirne e rigirarci nella melma?

Grazie Nike abbraccio: perchè forse il mio inconscio si ricorda anche tutto il libro anzi tutti e due ma io no, se non fosse per il forum, a me i libri di Gurdijeff mi rimangono un po' indigesti dovrei leggerli e rileggerli ma ho un senso di nausea perchè non li ho ancora digeriti. piango.gif

RedWitch 11-09-2009 20.13.49

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 73745)
Gris ... sono ''cose'' mentali .......se puoi e mi pare che puoi ,scappa dal dolore velocissimamente .
E' gia' una fortuna che tu lo riesca a fare .
Scappa e fregatene di tutto pensa solo a te e a starne fuori il piu' possibile.
Non ti ricordi di Gurdy che diceva che ci innamoriamo della nostra sofferenza proprio per non uscirne e rigirarci nella melma?

Non sono d'accordo Nike, forse è solo una questione di termini ma scappare dal dolore per me significa rifuggerlo, e reprimerlo. Invece io credo che il dolore vada vissuto (come tutto) per poter essere metabolizzato, altrimenti lo mettiamo in un angolino e poi toccherà (se ci va bene) ricapitolarlo.
Se poi ci si crogiola è un altro discorso, ma quando si è dentro la tempesta per me bisogna nuotare nella stessa direzione del vento, non nell'opposta.. Nel caso di Gris, se la tempesta si è calmata, credo sia giusto che inizi a nuotare dove vuole (e non a cullarsi nel ricordo della tempesta), ma scappare dal dolore no... :C:

Sole 11-09-2009 22.34.38

Gris, ma tu cosa senti? So che è quello che non sai e di fatti ce lo stai chiedendo a noi... invece io lo richiedo a te, magari un pò ti darà fastidio, però sono certa che dentro di te sai cosa puoi e vuoi fare. Il dolore è trasformazione. Sei stanca certo, hai consumato tutto:

Citazione:

Quando mi succede qualcosa di brutto...arrivo che tocco il fondo...piango, mi dispero, mi autodistruggo...poi è come se avessi dato tutto quello che avevo e il mio desiderio cambia in: basta voglio fare altro. Voglio tornare alla normalità. Anche quando la normalità non è possibile farla tornare nel senso che il big ben ha cambiato l'orgine delle cose, però io voglio che tutto si quieti e riprenda un andare calmo e lento e sopratutto benevolo.

Può esistere anche la via di mezzo, non solo stare malissimo e stare bene, ma si può ricominciare stando ancora male e lentamente risalire, ricapitolare, rinascere, rifiorire e magari ricadere, risoffrire.. insomma vivere giorno dopo giorno e non solo consumarsi fino all'osso e poi ricomincare, dove non si ricomincia mai davvero.

fiori.gif

Ray 12-09-2009 00.21.54

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 73729)
però io voglio che tutto si quieti e riprenda un andare calmo e lento e sopratutto benevolo.

Dentro o fuori?

nikelise 12-09-2009 06.43.27

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 73763)
Non sono d'accordo Nike, forse è solo una questione di termini ma scappare dal dolore per me significa rifuggerlo, e reprimerlo. Invece io credo che il dolore vada vissuto (come tutto) per poter essere metabolizzato, altrimenti lo mettiamo in un angolino e poi toccherà (se ci va bene) ricapitolarlo.
Se poi ci si crogiola è un altro discorso, ma quando si è dentro la tempesta per me bisogna nuotare nella stessa direzione del vento, non nell'opposta.. Nel caso di Gris, se la tempesta si è calmata, credo sia giusto che inizi a nuotare dove vuole (e non a cullarsi nel ricordo della tempesta), ma scappare dal dolore no... :C:

Per scappare intendevo con termine forte che non ammette tentennamenti , di non indugiare nel dolore .
In effetti puo' apparire contraddittorio con quanto si disse altrove che la sofferenza e' una via per conoscere.
Ma questo non vuol dire che il dolore non debba esere superato da una conoscenza che si acquista per gradi , che non e' immediata ma procede per intuizioni ed esperienze personali attimo dopo attimo , inizialmente con un tuffo in avanti .
Il pericolo e' allora di affezionarsi piu' che al dolore alla sua causa per nostalgia di quello che e' stato mentre quello che bisogna fare e' appunto un tuffo in avanti ( da qui il termine ''scappare dal dolore ) alla ricerca di nuovi significati che poi e' il ricapitolare ma che verra' dopo .
Allora quando Gris si domanda che fare se rimanere a sentire tutto il dolore o andare oltre io le dico vai oltre che non e' un reprimere , peraltro impossibile ma un invito ad esplorare nuove sensazioni ed il loro significato.
Questo stato di esplorazione del nuovo gia' implica movimento e superamento del dolore ed e' una fortuna averlo e non va in alcun modo arrestato.
C'e' veramente il rischio di fermarsi alle cause del dolore ,di affezionarsi al passato e sarebbe la cosa peggiore.
Questo volevo dire sinteticamente .

griselda 12-09-2009 09.18.18

Rispondo un po' a tutti quelli che mi hanno fatto una domanda e che ringrazio perchè altrimenti non tirerei fuori niente.

Cosa sento?
A me non piace proprio vivere nella discordia, non mi piace fare la voce grossa, non mi piace fare l'arrabbiata, insomma per questi motivi finisce che lascio sempre perdere e capita pure di venire sopraffatta da chi ne sa aproffittare.

Io vorrei tornare alla mia tranquillità amo la tranquillità e poi una vocina mi dice anche che non è vero totalmente, perchè mi piace anche la vivacità in altri ambiti...e quindi penso che il problema risiede anche nei miei mille e settecento io (icon_mrgr:) un che tira di qua e uno che tira di là ed io nel mezzo che vorrei starli a guardare senza provare niente. Invece il più delle volte mi coinvolgono e rimango spiazzata, beh lo so che pare un discorso astruso, ma comando meno che zero. piango.gif
Ci sono momenti come ieri che facevo ginnastica con lo sguardo perso in un campo bagnato da una fitta pioggerella in cui si intravedevano il colori dell'arcobaleno, la pioggia con il sole rapprensetava bene il mio stato d'animo del momento, poi la mente si è fissata sul corpo e la visione si perdeva nello spazio e nel tempo, in quel momento ero in pace, stavo bene e avrei voluto rimanere li per sempre. In quel momento il mondo non esisteva più pur essendo dove è sempre stato e sempre sarà. Ma io anche se ero nel mondo non gli appartenevo più, non lo so spiegare ma stavo bene, eppure ero sempre io, quella che sta male quella che soffre, che ha paura...eppure li, quella, non c'era più.
Vorrei vivere solo per quei momenti, sempre troppo brevi, però, ma ad altri non credo più.

Grey Owl 12-09-2009 12.00.34

Ho notato che hai scritto come non ti piace essere, essere arrabbiata, essere nella discordia e fare la voce grossa.

Ma cosa senti dentro non lo ha scritto, scusami se lo scrivo, non è un volerti incalzare ma ho notato che non lo hai scritto.

Se può essere di aiuto ti suggerisco di scrivere le emozioni che ti scorrono dentro e poi una alla volta dargli un nome e un'origine.

Ad esempio, quando vieni sopra sopraffatta da "chi ne sa aproffittare" di questo tuo modo di essere che emozione senti dentro?

Quando scrivi che vorresti una tua tranquillità, sei consapevole che nello stato attuale non è possibile (infatti una vocina ti ricorda che non è possibile).
Mi ha colpito molto quando scrivi "... ed io nel mezzo che vorrei starli a guardare senza provare niente."

Hai paura, stai male, soffri... da qui serve partire. Scappare non aiuta, restare è troppo doloroso, stare a guardare non riesci, e quindi che fare?
Non è facile, ma l'unica strada è vive il dolore, metabolizzarlo. Poco alla volta osservare l'emozione e dargli un nome, osservare come si è sviluppato nel tempo.

Scusa ancora Gris se mi sono permesso, non conosco ricette facili e non sono esperto di vita. Però questo è il mio consiglio, fanne quello che vuoi. abbraccio:

griselda 12-09-2009 14.21.46

Vi ringrazio per la attenzione che ponete nei miei riguardi ma sinceramente non mi da fastidio che mi facciate domande e mi sto domandando se sono anormale io visto che voi invece ve ne preoccupate. abbraccio:Perchè sono io che cerco di parlarne anche se faccio poi fatica a tirare fuori le emozioni come dici tu nel post sopra.
Emozioni dici, sono stata attraversata e sconvolta da un uragano di emozioni. Odio perchè mi sono sentita sfruttata usata e poi abbandonata. Gelosia perchè li bene a cui tengo se ne può andare altrove.
Paura, terrore con attacchi di panico per la paura dell'abbandono.
Terrore di non avere più nessuno su cui contare e questo l'avevo già detto.
Rabbia per l'impotenza di non poter far niente o dire niente che potesse modificare il presente.
E posso assicurare che quando si provano questo insieme di sentimenti negativi si può arrivare a fare di tutto, perchè il tutto si trasforma in una sofferenza addirittura fisica e sommato a tutto il resto è come il peggiore degli esplosivi, direi come una mina vagante.
Ma quello che voglio nonostante tutto non è la distruzione io tendo ancora per la ricostruzione, ma non so se sono folle oppure non lo so.
In fine voglio dire che sono tanto stanca, fisicamente e psicologicamente tanto che oggi anche parlare per me era faticoso. Ma lasciarmi andare al dolore e crogiolarmici dentro non mi fa bene, per cui cerco momenti miei in cui non possa entrare niente ad offuscare quel momento di quiete. Pochi momenti ma buoni. Questo mi ha portato anche a capire cosa voglia dire fare una cosa per se stessi, pur piccola che possa essere, anche fare un letto per il piacere di farlo e godere di quella piccola gioia, che magari sino al mese prima sentivo come un dovere noioso.
Cosa sarà domani non lo so, cosa decideremo non lo so, cosa deciderò non lo so, cosa deciderà, non lo so, so solo che non voglio addosso la disperazione perchè è un brutto affare.
:C:

griselda 12-09-2009 14.31.56

Mi sono dimenticata di dire una cosa, sapete che ho provato vergogna al pensiero di dire alla gente che mio marito vuole lasciarmi?
Questa cosa poi è assurda tanto assurda che mi fa arrabbiare, oltre al danno la beffa.:bleah:

griselda 12-09-2009 15.02.12

Ho riprovato a leggere e rileggere per sentire se rilevavo qualcosa, un fastidio e mi par di essermi accorta che faccio come con la medicina amara la mando giù chiudendo il naso perchè so che è per il mio bene.
:@@:@@:@@

m@pi 14-09-2009 09.57.33

l'unica cosa che mi aiuta nei momenti davvero neri è l'essere presente a me stessa e guardare da vicino quel sentimento che mi fa stare male, solo così piano piano si scioglie e riesco a trovare un barlume di serenità, l'essere impegnata ad osservare da vicino l'emozione che sento forse mi distoglie dal dolore... non so... però funziona

Kael 14-09-2009 12.53.52

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 73729)
Voglio tornare alla normalità. Anche quando la normalità non è possibile farla tornare nel senso che il big ben ha cambiato l'orgine delle cose, però io voglio che tutto si quieti e riprenda un andare calmo e lento e sopratutto benevolo.
Ora mi domando se per il Lavoro è un raccontarsela, oppure dovrei rimanere a soffrire sino a quando (?) non ho risolto, ma mentre sto scrivendo mi sto dicendo: ma risolto cosa se aspetto quello faccio tempo a morire ed invece io non voglio morire voglio vivere a mio modo magari, anche in poco spazio ma voglio vivere.

A livello naturale è del tutto normale che una volta che un'emozione ha fatto il suo corso, che ha toccato il fondo ed è "marcita", sia diventata fertilizzante per altro, e sia proprio questa dissoluzione il carburante che spinge a "rinascere", a risollevarsi. Gli elementi vitali non muoiono ma si trasformano in altro, cambiano forma, e dove c'era il letame spunta un nuovo fiore...

Questo almeno in maniera naturale. Se non si ha la forza di sfruttare a pieno l'essenza che porta un'esperienza, sarebbe inutile oltre che deleterio costringersi a soffrire oltre. Anzi sarebbe impossibile proprio. Per farlo c'è bisogno di uno sforzo artificioso, altrimenti la natura fa il suo corso e di ciò che era non resta traccia... Salvo poi ripresentarsi probabilmente in futuro, in una forma diversa ma simile.

Una volta che si arriva comunque a sentire di voler risollevarsi, si è già morti. Quel che era si è già disciolto e si è tornati a quel caos primordiale, il big bang appunto, da cui poi ripartono continuamente nuove forme. In natura muore tutto, anche le emozioni e i nostri stati d'animo. Se non fossi "morta" saresti ancora a soffrire senza voglia nè energia di rinnovarti...

m@pi 14-09-2009 13.26.46

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 73848)
A livello naturale è del tutto normale che una volta che un'emozione ha fatto il suo corso, che ha toccato il fondo ed è "marcita", sia diventata fertilizzante per altro, e sia proprio questa dissoluzione il carburante che spinge a "rinascere", a risollevarsi. Gli elementi vitali non muoiono ma si trasformano in altro, cambiano forma, e dove c'era il letame spunta un nuovo fiore...

Questo almeno in maniera naturale. Se non si ha la forza di sfruttare a pieno l'essenza che porta un'esperienza, sarebbe inutile oltre che deleterio costringersi a soffrire oltre. Anzi sarebbe impossibile proprio. Per farlo c'è bisogno di uno sforzo artificioso, altrimenti la natura fa il suo corso e di ciò che era non resta traccia... Salvo poi ripresentarsi probabilmente in futuro, in una forma diversa ma simile.

Una volta che si arriva comunque a sentire di voler risollevarsi, si è già morti. Quel che era si è già disciolto e si è tornati a quel caos primordiale, il big bang appunto, da cui poi ripartono continuamente nuove forme. In natura muore tutto, anche le emozioni e i nostri stati d'animo. Se non fossi "morta" saresti ancora a soffrire senza voglia nè energia di rinnovarti...

grazie... forse ho capito qualcosa che non mi era mai stata chiara... se non lavoriamo coscientemente sull'emozione e non la trasmutiamo correttamente, comunque scivola via e muore ma si ripresenterà in futuro fintanto che non la risolviamo dentro noi... ed è per questo che a volte ci capitano sempre le stesse situazioni pur con persone diverse e contesti diversi... mi si è accesa una nuova luce... grazie fiori.gif

griselda 16-09-2009 11.05.51

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 73848)
A livello naturale è del tutto normale che una volta che un'emozione ha fatto il suo corso, che ha toccato il fondo ed è "marcita", sia diventata fertilizzante per altro, e sia proprio questa dissoluzione il carburante che spinge a "rinascere", a risollevarsi. Gli elementi vitali non muoiono ma si trasformano in altro, cambiano forma, e dove c'era il letame spunta un nuovo fiore...

Questo almeno in maniera naturale. Se non si ha la forza di sfruttare a pieno l'essenza che porta un'esperienza, sarebbe inutile oltre che deleterio costringersi a soffrire oltre. Anzi sarebbe impossibile proprio. Per farlo c'è bisogno di uno sforzo artificioso, altrimenti la natura fa il suo corso e di ciò che era non resta traccia... Salvo poi ripresentarsi probabilmente in futuro, in una forma diversa ma simile.

Una volta che si arriva comunque a sentire di voler risollevarsi, si è già morti. Quel che era si è già disciolto e si è tornati a quel caos primordiale, il big bang appunto, da cui poi ripartono continuamente nuove forme. In natura muore tutto, anche le emozioni e i nostri stati d'animo. Se non fossi "morta" saresti ancora a soffrire senza voglia nè energia di rinnovarti...

:) ci ho pensato durante il mio silenzio, morta? Macchè! Magari!
Invece credo di no. piango.gif Forse alla prossima ondata non so.
Ieri sera mi sono rivista V il film, è la paura che mi frega, la paura dell'ignoto è tremenda per me. Poi come compensazione ho la speranza, una dose altissima di speranza, ma se penso ad una cosa che qualcuno mi ha detto: che chi vive sperando muore....diavolo.g: Però muovo anche qualche ditino non spero solo, ma poi la fregatura è li dietro, perchè manca la vera accettazione del tutto.
Grazie Kael ho apprezzato molto abbraccio: ma per ora sono ancora viva e anche incazzbip nera e vado a singhiozzo o come la frecce dell'auto a piacere.icon_mrgr:

p.s. chiedo scusa per come ho scritto big bang :D mi rendo conto che quando uno soffre l'immagine va carte 48. E quindi se quando va tutto bene controllo correggo quando sto male no.

Kael 16-09-2009 11.17.22

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 73948)
ma per ora sono ancora viva e anche incazzbip nera e vado a singhiozzo o come la frecce dell'auto a piacere.icon_mrgr:

Non intendevo che tu fossi "morta" tutta, ma solo quella piccola parte che poi ha iniziato a dirti basta, voglio fare altro... anche se magari è rimasta ancora una bella dose di rabbia.
Una morte piccola, quasi impercettibile, di quelle che avvengono praticamente di continuo. C'era chi diceva infatti "moriamo e rinasciamo ogni giorno"... addirittura in ogni singolo respiro. E se infatti prima uno si sente soffocare, poi arriva il momento di una nuova boccata d'aria..

abbraccio: :C:

griselda 16-09-2009 11.23.45

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 73950)
Non intendevo che tu fossi "morta" tutta, ma solo quella piccola parte che poi ha iniziato a dirti basta, voglio fare altro... anche se magari è rimasta ancora una bella dose di rabbia.
Una morte piccola, quasi impercettibile, di quelle che avvengono praticamente di continuo. C'era chi diceva infatti "moriamo e rinasciamo ogni giorno"... addirittura in ogni singolo respiro.

abbraccio: :C:

icon_mrgr: mentre scrivevi a me nella mente è venuto un dubbio anzi un flash chiamiamolo così e mi stavo dicendo che di certo ero stata non precisa perchè le mie parole potevano dare fraintendimento...beh ecco infatti tu stavi sussurrandomelo. abbraccio:
Avevo capito bene cosa intendevi sei stato molto chiaro è che siccome come dici tu sono ancora piena di rabbia non mi rendo conto non ne ho idea. Comunque anche io mi riferivo alla piccola morte. Forse siccome da comunque tanta sofferenza, ne ho parlato in modo da fraintendere.
fiori.gif

Kael 16-09-2009 11.40.57

Mi riferivo al fatto che se nasce qualcosa di nuovo significa giocoforza che qualcosa prima è morto. Se nasce un nuovo respiro è perchè quello di prima è morto, se nasce un fiore è perchè il seme di quello prima è morto, etc etc..

Comunque avevo capito che ti riferivi a una piccola morte, ma se dunque qualcosa è cambiato, hai provato a scoprire cosa è morto?

griselda 17-09-2009 12.06.27

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 73952)
Mi riferivo al fatto che se nasce qualcosa di nuovo significa giocoforza che qualcosa prima è morto. Se nasce un nuovo respiro è perchè quello di prima è morto, se nasce un fiore è perchè il seme di quello prima è morto, etc etc..

Comunque avevo capito che ti riferivi a una piccola morte, ma se dunque qualcosa è cambiato, hai provato a scoprire cosa è morto?

Non avevo mai riflettuto su questo e in questo modo. abbraccio:
Però ho dei dubbi (te pareva eh icon_mrgr:) sul fatto che muoia qualcosa, ho più l'impressione che ci sia una situazione di acceso spento boh è ancora nebulosa. Ma cerco di spiegarmi. Non è la prima volta che "muoio" e "resuscito" ma dentro di me esiste un "ragno malefico" che tesse sempre la stessa tela, ed io quando muoio gliela distruggo, poi però lui piano piano, senza neppure che me ne accorgessi, lui la ricreava tale e quale o con poche modifiche manco visibili ad occhio insesperto.
Da qui la sensazione che non muoia nulla.
Tutte le volte ero sempre piena di speranza e di voglia di fare e poi tutto ritornava più o meno identico.
Cosa è morto questa volta? Credo sia morta, o sta molto male icon_mrgr: l'idea che avevo di aver potere sulle cose, l'idea di essere libera, l'idea che avevo sull'amore umano, sono morte un insieme di credenze.
Cosa è nata? Voglia di fare delle cose per me, perchè le desidero, voglia di accettare di più ma anche la voglia di lottare per le cose a cui tengo.
Al mattino come non mi succedeva più da anni e anni apro la finestra al mattino guardo fuori e pure vedendo lo stesso paesaggio di sempre non mi pare più lo stesso e mi si apre il cuore perchè sono ancora viva.
Ecco la morte mi ha portato la vita, pensavo di non riuscire a dirlo in poche parole ma è proprio così.
Mi domando se è questa la strada per sentirsi vivi bisogna morire spesso?
Grazie Kael detto col cuore. abbraccio:

Kael 17-09-2009 15.29.53

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 74006)
Non avevo mai riflettuto su questo e in questo modo. abbraccio:
Però ho dei dubbi (te pareva eh icon_mrgr:) sul fatto che muoia qualcosa, ho più l'impressione che ci sia una situazione di acceso spento boh è ancora nebulosa. Ma cerco di spiegarmi. Non è la prima volta che "muoio" e "resuscito" ma dentro di me esiste un "ragno malefico" che tesse sempre la stessa tela, ed io quando muoio gliela distruggo, poi però lui piano piano, senza neppure che me ne accorgessi, lui la ricreava tale e quale o con poche modifiche manco visibili ad occhio insesperto.
Da qui la sensazione che non muoia nulla.
Tutte le volte ero sempre piena di speranza e di voglia di fare e poi tutto ritornava più o meno identico.
Cosa è morto questa volta? Credo sia morta, o sta molto male icon_mrgr: l'idea che avevo di aver potere sulle cose, l'idea di essere libera, l'idea che avevo sull'amore umano, sono morte un insieme di credenze.
Cosa è nata? Voglia di fare delle cose per me, perchè le desidero, voglia di accettare di più ma anche la voglia di lottare per le cose a cui tengo.
Al mattino come non mi succedeva più da anni e anni apro la finestra al mattino guardo fuori e pure vedendo lo stesso paesaggio di sempre non mi pare più lo stesso e mi si apre il cuore perchè sono ancora viva.
Ecco la morte mi ha portato la vita, pensavo di non riuscire a dirlo in poche parole ma è proprio così.
Mi domando se è questa la strada per sentirsi vivi bisogna morire spesso?
Grazie Kael detto col cuore. abbraccio:

Grazie a te, mi ha commosso leggerti..

Aggiungo che per sentirsi vivi bisogna rinnovarsi spesso, anzi continuamente... Quindi si, anche morire. Senza la morte ci sarebbe solo decadenza, senza rinascita.

abbraccio:

griselda 22-10-2009 22.08.22

Uno mi ha detto, in tag, di esprimere senza aspettare risposte, senza avere aspettative in soldoni.

Bon.

Sto male, sono incazzata nera, sono triste amareggiata e non posso incolpare nessuno.

Pago ciò che ho speso, ricevo ciò che ho dato.
Dovrei avere la dignità di affrontare tutto a testa alta e senza compiangermi.
Col cavolo che ci riesco.
Ho un aguzzino dentro di me, l'ho scritto altrove. Lui non vuole la pace, vuole il potere, vuole il controllo, vuole sapere, vuole scavare nel marcio per farmi soffrire, per rotolarsi nella melma, il tutto per un illusorio potere che non possiderà mai.
Elloso che sono sempre io che fa parte di me, ma è una parte di me che non mi ama se fa tutto questo, non ci ama, non vuole pace, vuole solo nutrirsi di adrenalina e emozioni basse.
Oltretutto non posso parlare chiaramente e questo limita il mio lasciar uscire.

Oggi mi trovo a dover comportarmi in un certo modo per non perdere tutto, ma quel tutto mi costa una somma molto alta che non so se possiedo, ma che se scopro di non avere sarò povera per sempre e tutta la mia vita sarà stata un fallimento.
Sono dura con me stessa, ma è ciò che sento e se una volta non avevo il senso della responsabiltà oggi lo sento altissimo. Ok lo so che non sono in grado di ... perchè non sono libera e pensare certe cose è solo arroganza o superbia, ma non è facile mollare tutto e subito.
Da poco ho scoperto di essere fragile, di avere mille paure che prima nascondevo dietro tante maschere di aggressività, spavalderia e seduzione.
E proprio ora mi trovo a dover tirare fuori da me una forza che non so di possedere e che devo solo mettermi alla prova per scoprirlo.
Non sono mai stata abituata a condividere ciò che sento e ancora meno ad esprimere le mie emozioni a parole se non tramite le poesie che sgorgavano dalla mia anima al culmine della sofferenza. Però vorrei imparare, come tutto il resto ma pare che non sono ancora maturi i tempi. In ogni caso tutto è utile, ho scoperto di avere pazienza, anche tanta, ma non l'ho per tutto, ma solo per ciò che istintivamente mi prende. Come ho costanza per ciò che credo fermamente, come primo imput, che funzioni o che, sempre istintivamente, ho la sensazione che funzioni. Ma senza tutto ciò, non diventa possibile, per me, fare, perchè il dubbio affievolisce la mia volontà. Volontà che possiedo quando decido che è qualcosa che mi interessa sino all'ultimo poro della mia pelle. Possiamo forse chiamarla unità, quando tutte le mie parti credono che possa essere.
Ok un poco ho svuotato ma poi l'energia svanisce e mi perdo tra le parole.

griselda 23-10-2009 09.48.56

Mi sveglio nel cuore della notte non so quale pensiero mi svegli e il mio corpo viene scosso da mille sussulti nel pianto.
Sento come se mi avessero aperta da sopra l'ombelico sino allo sterno ed ho un dolore fisso non bene identificato come luogo nel corpo, che vorrei far finire. Capisco perchè alcuni ricadono nei loro vizi cercando di annegarci il dolore, quante volte ho avuto voglia di rimettermi a fumare o di provare a bere qualcosa per tentare di alleviare questa stretta che ho allo sterno.
Il guaio è che so che non può finire sino a che non ha terminato il suo corso, questo lo so, è come spingere un muro che non si sposterà mai. Quindi mi dico lascialo entrare fagli fare il suo corso, il dolore e il pianto forse ti purificheranno, chissà.
Ma la mente schifosa con il suo multitasking ad ogni parola fa un'associazione che diventa una fitta dolorosa e la ferita ricomincia a sanguinare.

Tra il volere/il non volere c'è di mezzo la capacità ed io non vorrei ma succede comunque, non comando niente.
Piango per l'assurdità degli esseri umani tutti, me compresa, perchè mentre compiono misfatti non si rendono mai conto, come drogati da ciò che più li attira, convinti che sia la soluzione ai loro problemi, per poi, dopo, sempre dopo. rendersi conto che così non era. Che erano preda dei loro istinti più bassi e delle loro parti animiche più sordide.
E cerco di ascoltare le mie e di tenerle a bada.

RedWitch 23-10-2009 09.58.47

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75908)
Mi sveglio nel cuore della notte non so quale pensiero mi svegli e il mio corpo viene scosso da mille sussulti nel pianto.
....

Gris, non ho soluzioni da proporre... mi dispiace per questo momento difficile .. forza e coraggio abbraccio:fiori.gif

dafne 23-10-2009 11.30.59

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75908)
Mi sveglio nel cuore della notte non so quale pensiero mi svegli e il mio corpo viene scosso da mille sussulti nel pianto.
Sento come se mi avessero aperta da sopra l'ombelico sino allo sterno ed ho un dolore fisso non bene identificato come luogo nel corpo, che vorrei far finire. Capisco perchè alcuni ricadono nei loro vizi cercando di annegarci il dolore, quante volte ho avuto voglia di rimettermi a fumare o di provare a bere qualcosa per tentare di alleviare questa stretta che ho allo sterno.
Il guaio è che so che non può finire sino a che non ha terminato il suo corso, questo lo so, è come spingere un muro che non si sposterà mai. Quindi mi dico lascialo entrare fagli fare il suo corso, il dolore e il pianto forse ti purificheranno, chissà.
Ma la mente schifosa con il suo multitasking ad ogni parola fa un'associazione che diventa una fitta dolorosa e la ferita ricomincia a sanguinare.

Tra il volere/il non volere c'è di mezzo la capacità ed io non vorrei ma succede comunque, non comando niente.
Piango per l'assurdità degli esseri umani tutti, me compresa, perchè mentre compiono misfatti non si rendono mai conto, come drogati da ciò che più li attira, convinti che sia la soluzione ai loro problemi, per poi, dopo, sempre dopo. rendersi conto che così non era. Che erano preda dei loro istinti più bassi e delle loro parti animiche più sordide.
E cerco di ascoltare le mie e di tenerle a bada.

Gri, lo so che adesso vorresti solo non vedere non sentire non parlare..forse scomparire. Forse, perchè io non sono te e posso solo immaginare.
Lontana da me l'idea di poterti dare una soluzione, mi spiace ma..

Ma se posso dirti una cosa, se posso suggeirti una cosa e poi vedi tu che farci..quella frasetta che ho nerettato, ecco, secondo me li perdi qualcosa.

Non pensare agli altri, anche se è un bel sentimento di condivisione e comprensione a muoverti, anche se forse ti da un pò di sollievo, rimani su di te e sul tuo dolore e lascialo sfogare.

Non ti dirò che è la cosa migliore che ti può capitare stare in stò stato perchè non riusciresti a non dirmi che sono stronza (e a ragione pure, eh, lo so, ci stò passando) ma è così fiori.gif

Non chiederti perchè, non chiederti che farai, non chiderti dove o come, lascia che la mente (che non è schifosa Gri ma solo impallata) gestisca solo quello che gli compete in quel momento e cioè impedirti di stare troppo male, di scaricare troppo sul fisico e sugli altri.

Scusa se mi sono permessa, questo è il tuo spazio, questo è il tuo momento, queste le lacrime che non riescono a trascinare fuori con loro il vero dolore, quello che brucia da morire... ma volevo dirti che ce la fai abbraccio: ce la fai eccome altrimenti neanche lo sentiresti tutto quello schifo abbraccio:

Pensa a te fiori.gif hai diritto di provare tutto quello che provi e sentire tutto quello che senti. Poi quello che non va bene se ne andrà o perderà d'importanza..coraggio bacini.gif

griselda 23-10-2009 12.21.49

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 75913)
Gri, lo so che adesso vorresti solo non vedere non sentire non parlare..forse scomparire. Forse, perchè io non sono te e posso solo immaginare.
Lontana da me l'idea di poterti dare una soluzione, mi spiace ma..

Ma se posso dirti una cosa, se posso suggeirti una cosa e poi vedi tu che farci..quella frasetta che ho nerettato, ecco, secondo me li perdi qualcosa.

Non pensare agli altri, anche se è un bel sentimento di condivisione e comprensione a muoverti, anche se forse ti da un pò di sollievo, rimani su di te e sul tuo dolore e lascialo sfogare.

Non ti dirò che è la cosa migliore che ti può capitare stare in stò stato perchè non riusciresti a non dirmi che sono stronza (e a ragione pure, eh, lo so, ci stò passando) ma è così fiori.gif

Non chiederti perchè, non chiederti che farai, non chiderti dove o come, lascia che la mente (che non è schifosa Gri ma solo impallata) gestisca solo quello che gli compete in quel momento e cioè impedirti di stare troppo male, di scaricare troppo sul fisico e sugli altri.

Scusa se mi sono permessa, questo è il tuo spazio, questo è il tuo momento, queste le lacrime che non riescono a trascinare fuori con loro il vero dolore, quello che brucia da morire... ma volevo dirti che ce la fai abbraccio: ce la fai eccome altrimenti neanche lo sentiresti tutto quello schifo abbraccio:

Pensa a te fiori.gif hai diritto di provare tutto quello che provi e sentire tutto quello che senti. Poi quello che non va bene se ne andrà o perderà d'importanza..coraggio bacini.gif

Cara Daf la mia mente in questo momento non comanda un cazzpita di niente, perchè se comandasse razionalmente lo so/sa cosa è giusto fare, ma è una dissociazione che sto vivendo tra la mente e le emozioni sarà emotività che ne so, la definisca chi ne sa di più.
E' li che sono divisa tra il sapere cosa è giusto tra il sentire della mia anima e i miei demoni che danzano come prima di una battaglia con le armi in mano...
Oh non sono mica santa eh?
Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana, per cui....se lasciassi le mie parti basse agire non sarei migliore di chi mi ha fatto questo, ne di nessun altro....Ma non sono nemmeno buona al punto di dare immediatamente un colpo di spugna e far finta che non sia successo niente.
Sono già brava che sono qui e sto ascoltando tutto mentre avrei voglia di scappare lontano di trovare una soluzione qualunque per non cuccarmi questo dolore....come quando si anche solo un mal di testa e subito si ingoia una pastiglia perchè non si sopporta di star male.
Ok non voglio neppure però crogiolarmici ne sentirmi una martire perchè non lo sono.
Fanbrodo.... eufemismo, non so cosa fareeeeeeeeeee!!!!
($)

griselda 23-10-2009 13.00.28

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 75909)
Gris, non ho soluzioni da proporre... mi dispiace per questo momento difficile .. forza e coraggio abbraccio:fiori.gif

Ma speriamo che quel detto:"ciò che non ammazza ingrossa o ingrassa" funzioni non in grasso fisico che già ne ho accumulato troppo. icon_mrgr:
T.v.b. abbraccio:

stefano 23-10-2009 13.52.14

se ti può essere utile in questo momento.
osserva stop, lascia che sia tutto.
nulla ti può scalfire di ciò che ora stai osservando.
è purificazione (a mio sentire)

tieni lontani più che altro tutti quei "buoni" e "cattivi" che si originano nella tua mente.
se guardi il tuo post precedente vedi quante volte emergono.
è solo mente che in questo momento deve "mollare" ma fatica a farlo.

Ray 23-10-2009 16.57.25

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75915)
Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana,

Vedi di non permetterti di parlare così della mia amica Grii eh. icon_mrgr: Umana sei, niente di meno.

___________

Dai Griselda, tieni duro. Vedrai che poi arriva il premio, e starai bene, forse come non lo sei mai stata.
Non mollare.

abbraccio:

nikelise 23-10-2009 17.12.14

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75922)
Ma speriamo che quel detto:"ciò che non ammazza ingrossa o ingrassa" funzioni non in grasso fisico che già ne ho accumulato troppo. icon_mrgr:
T.v.b. abbraccio:

Ciao Gri per me questo 3d si lega e spiega l'altro invertire la rotta .
Sono queste le cose ed altre ma della stessa intensita' le sole che ti possono far cambiare stato d'essere .
Solo cosi' si inverte la rotta , nessun'altra forza ci riesce men che meno la volonta' o l'osservarsi seduti in poltrona .
Purtroppo e' cosi' che funziona .
Bisogna passare per queste cose per porre le proprie certezze in se' e non in altro .
Non so se ti e' utile ma quello che oggi ti danna domani lo ringrazierai.

m@pi 25-10-2009 00.13.45

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 75915)
Cara Daf la mia mente in questo momento non comanda un cazzpita di niente, perchè se comandasse razionalmente lo so/sa cosa è giusto fare, ma è una dissociazione che sto vivendo tra la mente e le emozioni sarà emotività che ne so, la definisca chi ne sa di più.
E' li che sono divisa tra il sapere cosa è giusto tra il sentire della mia anima e i miei demoni che danzano come prima di una battaglia con le armi in mano...
Oh non sono mica santa eh?
Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana, per cui....se lasciassi le mie parti basse agire non sarei migliore di chi mi ha fatto questo, ne di nessun altro....Ma non sono nemmeno buona al punto di dare immediatamente un colpo di spugna e far finta che non sia successo niente.
Sono già brava che sono qui e sto ascoltando tutto mentre avrei voglia di scappare lontano di trovare una soluzione qualunque per non cuccarmi questo dolore....come quando si anche solo un mal di testa e subito si ingoia una pastiglia perchè non si sopporta di star male.
Ok non voglio neppure però crogiolarmici ne sentirmi una martire perchè non lo sono.
Fanbrodo.... eufemismo, non so cosa fareeeeeeeeeee!!!!
($)

concordo con te, sei bravissima, ci sono momenti in cui le emozioni negative sono così forti che non riusciamo a far altro che soffrire e ci sembra tutto troppo difficile e faticoso, ma arriva sempre il giorno in cui scopriamo (quasi con sorpresa per la mia esperienza) che siamo tornati liberi, e quel passato doloroso diventerà un punto di forza perchè l'abbiamo attraversato senza soccombere e scopriamo di avere delle capacità che non ci sognavamo. abbraccio:

stella 25-10-2009 22.10.17

A me ha colpito prima di tutto il titolo: "Dopo il big ben" che come immagine mi dà un'enorme esplosione con tutto il caos che ne deriva....
Ora sei in pieno caos con una ridda di emozioni contrastanti, demoni che cercano guerra e pensieri razionali che li contrastano.
Io ho vissuto un abbandono un po' di anni fa dopo un matrimonio di 20 anni e mi è sembrato che tutto il mondo mi crollasse addosso perchè dovevo in qualche modo riprendermi la mia vita.
Quello che si prova è rabbia e dolore, rabbia verso chi mi aveva lasciata e anche verso me stessa che non ho saputo o potuto evitarlo...
Pensavo in quel periodo che più buio di così non poteva essere...
Il fatto è che ero la prima che pensavo di non riuscire ad accettare quella situazione, anche se mi rendevo conto che le cose si erano messe in un modo che non poteva essere altrimenti.
Non ho soluzioni da proporti ma ti posso solo dire che ho dovuto fare mia una frase sentita in un film che non ricordo il titolo: "Ha da passar la nottata"... intesa nel senso che per quanto cupa e tempestosa e difficile è la notte deve spuntare il nuovo giorno.
Sono sicura che ce le farai perchè da come ti conosco in Ermopoli ti considero una persona forte e saggia...

abbraccio:

griselda 25-10-2009 22.56.26

Non vi quoto tutti ma vorrei ringraziavi uno per uno per l'affetto che mi dimostrate e che mi ha scaldato il cuore, sinceramente grazie a tutti. abbraccio:abbraccio:abbraccio:abbraccio:abbraccio:
Che dire....hai ragione Stella su tutto ciò che hai scritto anche la citazione che hai fatto è proprio fedele al momento.
Non so come andrà a finire tutto questo...a volte ho tante speranze a volte no, insomma l'equilibrio in questo momento è qualcosa di sconosciuto, tanto che mi pare di essere su un'altalena.

Però devo dire una cosa, tra tanto caos sono riuscita a trarre anche qualcosa di utile. Ho tratto un altro tassello della mia vita e scusate se è poco... quel qualcosa è apparso davanti ai miei occhi dopo aver buttato fuori parole, urla, confidenze, cattiverie, insomma tutto quello che avevo dentro....altro che trattenere per ora sono lontano anni luce, tanto che oggi mi sono detta devo smetterla di cercare di volere o fare cose di cui non sono pratica, cose che vorrei saper fare, ma che era meglio solo osservarmi mentre sono me stessa, mentre faccio un po' come sento, beh così facendo mi sono liberata ma anche ho visto una cosa che mi ero nascosta per ben 30 anni. strabuzza:
E mi sono resa conto quanto può far male non avere il coraggio di accettare, qualcosa di sè, di essere quello che si è e di vedersi per quello che si è. Così facendo ho condizionato notevolemente la mia vita, se avessi affrontato quel problema mi sarei risparmiata molti dolori inflitti e subiti.
Questo mi porta a considerare ancora una volta che da tutto ciò che ci capita, da ciò che avviene possiamo trarre anche un qualcosa di utile probabilmente bisogna solo aver fiducia, spesso è più facile a dirsi che a farsi.
:C:

griselda 26-10-2009 09.49.51

Mi è stato detto che evangelizzo manata.gif in quel momento è come se mi fossi svegliata strabuzza:ci ho pensato un attimo, ho guardato indietro e....ossignur è vero. martello.: Andiamo bene mi sono detta adesso mi prendo il pastorale e vado in giro per il mondo a portare il Verbo. icon_mrgr: 8-)
Altra cosa non accetto il confronto, tu non la puoi pensare diversamente da me altrimenti sei out. strabuzza: Le due cose sono parallele.
E sono come un setaccio che attraverso le sue maglie trattiene ciò che ritiene giusto ed elimina ciò che ritiene sbagliato.
Peccato che però ognuna di queste azioni è sporcata dalla paura insomma sono dettate da del bel opportunismo. E' male se fa male o può far male a me. 8-):@@

In questi giorni ho pensato anche al ciò che si è scritto su ciò che ci danna che ci rafforza e devo dire che faccio fatica ad accettare sta cosa perchè guardando indietro, senza compiangermi ben inteso eh, ma di danni ne ho ricevuti tantini e a quest'ora se così fosse dovrei essere talmente forte da saper superare qualunque cosa, ma a quanto pare non mi vedo ne mi sento così.
Poi c'è anche una frase che sono tre anni che mi gira in testa che è capire cosa vuol dire essere un'anima dannata. :U:@@
Sempre in questi giorni mi sono accorta che se non avessi alcune paure che sono alla base della piramide di M., la vita potrebbe essere un'avventura...perchè la Provvidenza esiste davvero anche per chi non ci crede (ahahah) e lei pareggia ogni squilibrio e sa di cosa hai bisogno in quel momento e te lo mette davanti, poi se sei duro come un legno non te ne accorgi e non riesci a cogliere, ma Ella è li sempre pronta a pareggiare anche se come nell'arco dell'anno la luce gioca non stando mai ferma, non durando sempre lo stesso tempo, anche il resto si muove ma poi con gli equinozi ci ricorda che tutto si pareggia con tempi che sono dell'universo e non i nostri.
Ah è già lungo ma vorrei fermare un'altra cosa, ho la tendenza a soffrire come un cane ad infilarmi nel buco nero sino in fondo, più in fondo che si possa andare prendendo ogni briciola di dolore che si possa trovare ed ingoiare tutto, poi rigettare tutto perchè ho fatto indigestione. E' come una cosa automatica istintiva, chissà forse l'ho imparata per sopravvivere a quanto detto sopra per il danno. Ma sta di fatto che poi cerco di rimettere in ordine e di tenere solo ciò che di bello è. Cerco di vedere, poi i lati positivi e di gettare alle ortiche quelli brutti.
Questa cosa ultima però non riesco a capire se possa essere ok ma è quello che faccio.
Credo che questo sia anche il guaio per cui non ho mai imparato niente dai miei casini, perchè prima non facevo introspezione, chissà se oggi possa essere diverso, chissà!

griselda 26-10-2009 11.29.50

Considerazioni ad alta voce tra me e me
 
Mamma mia sto sperperando tutta la mia energia, tant'è che non riesco a leggere niente, per più di 10 secondi, e non ho voglia di fare niente. Già sono pigra di natura ora in questo momento è come se il mio toro avesse deciso di fare l'indiano icon_mrgr: ovvero toro seduto. diavolo.g:
In compenso mi viene meglio il T.A. sempre però al mattino appena sveglia.
Altra cosa che faccio è quella di lasciare uscire la rabbia e spando adrenalina a gogo e non solo diavolo.g: oppure piango in pratica non so cosa sia meglio tra i due per disperdere. diavolo.g:
La rabbia è troppa per usarla per pulire casa anche se ne avrebbe bisogno e poi comunque fa una deviazione come se avessi un trasformatore che scambia rabbia in dolore e piango. Credo sia il sentirmi impotente che la trasforma.

Inoltre pensavo che la paura in me ha anche un suo ruolo, motivo per cui forse non riesco ad eliminarla, essa è anche un deterrente contro gesti e azioni di cui non si è padroni. Probabilmente essa è una delle ultime cose di cui ci si libera (?) perchè senza, se non si è più che equilibrati e con dei Principi si può fare tanto male.
Insomma la vedo come un'altalena di quelle ad asse o come una stadera, se non metto peso di un certo rilievo dall'altra parte, non potrò mai tenerla in equilibrio.
Sarà questa la compensazione di cui parlava tanto tempo fa Kael? :U
:C:

P.S. Capo se divento logorroica fermami per piacere.

stefano 26-10-2009 11.55.10

secondo me molte delle cose che hai sviscerato sono corrette.
Un abbraccio

griselda 26-10-2009 15.13.10

Qualcosa non quadra
 
E c’è qualcosa che non va...
C’è qualcosa di strano in tutto questo...
Mi domando perché
Mentre soffro mi sento viva
Viva come non ero stata più da tanto tempo
Mi domando se sono io strana
Oppure se uno strano scherzo della vita
Soffro e mi dispero
Eppure ascoltando il mio cuore così straziato
Ho ricominciato a sentire i suo battiti
Ed ho ritrovato una parte di me stessa
Che avevo perso molto tempo fa.
Che cosa strana la sofferenza
Ho quasi la sensazione
Oltre a tutto il resto che conosco
che se cerchi di anestetizzarti il cuore
La sofferenza ti farà capire
Che è non è stata la scelta giusta.
Che non possiamo rinunciare ad un parte di noi.
Anche se è la stessa che ci porterà apparentemente alla rovina
O da qualche parte nel futuro senza la palla di cristallo
Senza un qualsiasi tipo di controllo.
Amare
Dovrebbe
Comandare il mio cuore.

stefano 26-10-2009 16.23.10

eh si.
bellissima intuizione.

stella 27-10-2009 00.05.52

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 76117)
E c’è qualcosa che non va...
C’è qualcosa di strano in tutto questo...
Mi domando perché
Mentre soffro mi sento viva
Viva come non ero stata più da tanto tempo
Mi domando se sono io strana
Oppure se uno strano scherzo della vita
Soffro e mi dispero
Eppure ascoltando il mio cuore così straziato
Ho ricominciato a sentire i suo battiti
Ed ho ritrovato una parte di me stessa
Che avevo perso molto tempo fa.
Che cosa strana la sofferenza
Ho quasi la sensazione
Oltre a tutto il resto che conosco
che se cerchi di anestetizzarti il cuore
La sofferenza ti farà capire
Che è non è stata la scelta giusta.
Che non possiamo rinunciare ad un parte di noi.
Anche se è la stessa che ci porterà apparentemente alla rovina
O da qualche parte nel futuro senza la palla di cristallo
Senza un qualsiasi tipo di controllo.
Amare
Dovrebbe
Comandare il mio cuore.


Davvero, se si anestesizza il cuore non ci si può sentire vivi, e nemmeno rinunciando a una parte di noi.
E' proprio nei momenti di crisi, quando non si ha nulla da perdere, che si vedono queste cose, per il resto poche volte ci sentiamo veramente vivi tanto siamo occupati a tenere stretto quello che abbiamo o a mantenere un certo livello di esistenza.

La sofferenza e il dolore ci plasmano anche se fanno male, solo che quando ci si è dentro si spera sempre che passi in fretta... e sembra quasi di non vivere la realtà ma di essere sospesi in una dimensione strana.
Il pianto anche è liberatorio, pensa che io in quel periodo mi ero bloccata tanto che non riuscivo nemmeno a piangere nè a ridere.... poi, quando il pianto finalmente è uscito e il groppo si è sciolto, ho capito che ero ancora io...

Non c'è nulla che non va in te, è un preconcetto pensare che nella sofferenza o nelle prove forti della vita non si viva, invece è il contrario, e forse questo succede perchè usciamo dai soliti schemi e si sono rotti quei meccanismi per cui viviamo "dormendo", sono i momenti in cui siamo noi stesse genuinamente e abbiamo il tempo per guardarci dentro e scoprire come siamo e recuperare quelle parti di noi che avevamo accantonato forse pensando di essere migliori o per compiacere a qualcuno.

Grazie per la condivisione di questa esperienza, so quanto è difficile condividere certe emozioni ma nello stesso tempo mettere nero su bianco aiuta moltissimo, sia chi scrive che chi legge.

Un forte abbraccio

abbraccio:

griselda 27-10-2009 14.04.06

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 76151)
Un forte abbraccio

abbraccio:

Anche a te abbraccio:


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