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griselda 19-10-2011 14.18.47

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 105144)
Questo almeno è il mio pensiero, posso sbagliare, ma se devo pulire una parete inizierei dall'alto a scendere, facendo il contrario e partendo dal basso rischierei poi salendo di risporcare dove ho già pulito...

Sai la mia poteva sembrare una domanda inutile o che anticipasse i tempi.
Ma invece è un riflessione che riguarda un mio vissuto.
Ti spiego: Non ho mai capito perchè io dall'inizio dell'autunno all'inizio della primavera io non mi sento mai molto bene, ho una sorta di malessere che serpeggia dentro di me. Le illazioni che ho fatto su sta cosa sono tante dalla meteopatia all'essere stata un orso nella vita precendente icon_mrgr:
Poi invece un pensiero si è fatto strada in me magari non è nemmeno questo valido, però mi ci sto soffermando a pensarci perchè mia madre non mi voleva ed ha avuto una minaccia di aborto che per quei mesi che ho citato l'hanno tenuta a riposo a letto...di certo non la deve aver vissuta molto bene e di conseguenza io cosa ne ho patito?
Come faccio a saperlo con sicurezza dovrei sottopormi a regressione....per avere una conferma ai miei sospetti e per poter rientrare in quel vissuto emotivo di allora.
:)

griselda 18-11-2011 15.22.21

Ricapitolando può capitare di trovare di aver lasciato anzi proprio perso una parte di te....a quel punto che fai? Come la recuperi?
Si capisco che il fatto di aver visto di averla persa è già un passo ma non basta o bisogna accontentarsi?
Non credo.
Il lavoro penso sia anche di recupero o sbaglio?
booh.gif

Astral 18-11-2011 15.32.36

Ti rispondo da non esperto. Che parte di te pensi di aver perso? Io non so se a volte la parte è perduta, oppure l'hai talmente coperta di roba pesante, che basta togliere quella per riscoprirla.

Se per esempio prima eravamo gioiosi e radiosi e poi con gli anni siamo diventati cubi, o abbiamo perso questa parte gioiosa, od è coperta da strati di tristezza che una volta tolti, la faranno riapparire.

griselda 18-11-2011 17.35.24

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 106219)
Ti rispondo da non esperto. Che parte di te pensi di aver perso? Io non so se a volte la parte è perduta, oppure l'hai talmente coperta di roba pesante, che basta togliere quella per riscoprirla.

Se per esempio prima eravamo gioiosi e radiosi e poi con gli anni siamo diventati cubi, o abbiamo perso questa parte gioiosa, od è coperta da strati di tristezza che una volta tolti, la faranno riapparire.

Ad esempio la spontaneità, la fanciullezza....e tantissime altre in un giro di stagione per stagione si perdono, i rami secchi che da soli si staccano cadendo a terra e diventando concime....ma altre cose ad esempio possono essere importanti e perse per errore del programma, tipo un uragano che stacca un parte di albero una sua metà ........quelle vanno recuperate o almeno credo oppure si deve aspettare un'esperienza fatta senza quella parte booh sono troppe cose da analizzare tutte insieme evidentemente ........devo semplificare...

griselda 21-11-2011 20.37.08

Allora sono un paio di giorni più o meno che sto cercando di formulare una domanda per capire una cosa pare una lavoro immane ma ho bisogno di capire come fare una cosa.

In pratica la ricapitolazione dovrebbe svuotare il ricordo dall'emotivo se ho capito bene e già questo pare una cosetta da niente....
Però ora mi par di aver ravvisato anche altro relativo alla consapevolezza.

In pratica esistono le quattro stagioni che girano insieme a noi ma anche dentro di noi.
Una cosa nasce, cresce, matura e muore lasciando però qualcosa in noi se elaboriamo quel che è successo, ovvero il frutto dell'esperienza come un seme che attraverso le quattro stagioni nasce, cresce matura e poi muore lasciando di nuovo un seme che ricreerà il circolo della vita.

Ora nasce un qualcosa lo si vive da quel che si è vissuto si trae quel seme che poi genererà un'altra piantina...e noi possiamo essere sia la piantina....sia chi la osserva ed il fine ultimo è avere consapevolezza di quel che è circolo dopo circolo.

Qualcosa cambia sempre, qualcosa ci cambia sempre. E' come se l'inizio fosse sempre la fine precedente e via così.

Ma cambia in conseguenza a ciò che abbiamo imparato prima come teoria, secondo come analisi del vissuto, che prima sfuggiva ad un analisi oggettiva perchè era analizzata solo soggettivamente attraverso il vissuto emotivo che ne limita la visione di insieme.

Questo fa si di ricreare un puzzle più o meno fedele di ciò che è avvenuto almeno doppio rispetto alla media però mi pare che è mancante ancora del terzo e quindi del motivo, della causa come ci arrivo?

Lo so che non è chiaro uff ma voglio capire come fare perchè sono come un attimo ferma non so nemmeno se ho fatto la domanda giusta ma ho bisogno di uscire dall'empasse.
:U

Ray 22-11-2011 02.00.33

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106312)

Questo fa si di ricreare un puzzle più o meno fedele di ciò che è avvenuto almeno doppio rispetto alla media però mi pare che è mancante ancora del terzo e quindi del motivo, della causa come ci arrivo?

Ricapitolando i vari pezzi poi inizi a vedere le connessioni. A quel punto vedi anche che sono queste a far emergere i pezzi da ricapitolare.

griselda 22-11-2011 02.33.07

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106319)
Ricapitolando i vari pezzi poi inizi a vedere le connessioni. A quel punto vedi anche che sono queste a far emergere i pezzi da ricapitolare.

Di primo acchitto pensavo di non aver formulato bene la domanda poi invece la tua risposta mi pare abbia trovato una collocazione grazie Ray fiori.gif

luke 24-01-2012 13.23.15

Periodo di ricapitolazione, in particolare su alcune cose dai tempi adolescenziali in poi grossomodo.
Domenica pomeriggio mi sono messo steso sul divano, comodo e ho cominciato.
La cosa presumo sia andate bene, nel senso che una volta finito perchè dovevo uscire un attimo, volevo ricominciare, avevo voglia, sentivo il bisogno di rimettermi sul divano e ripetere.
Sarà che sto insistendo anche col Ta ma la sensazione è di qualcosa id più profondo, più coinvolgente a livello corporeo rispetto ad altre volte.

Quando la sera ero a cena e anche dopo è come se ci fosse roba relativa al ricapitolato che continuava a venire su da sola, come una tubatura che si fosse rotta e continuava a far uscire cose anche dopo aver finito,,,mi sentivo qui nel 2012 ma contemporaneamente o comunque subito un secondo dopo reimmerso in determinati stati d'animo vevvhi di venti anni quasi :2012/20 anni fa..2012/20 anni fa un attimo dopo..

Ray 24-01-2012 16.53.56

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 108889)
come una tubatura che si fosse rotta e continuava a far uscire cose anche dopo aver finito

Bene. Secondo me è indice che la cosa funziona, era capitato anche a me.

luke 24-01-2012 19.28.52

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 108895)
Ma se sogno situazioni praticamente reali e faccio il confronto tra queste e qeulle speculari che vivo e come le vivo, la differenza, la sensazione di anestesia emotiva è più forte, poi però come sto vedendo riccapitolando le emozioni ci sono e restano bloccate da qualche parte, non essendo state colte e gestite subito, o avendone potuto cogliere solo una parte....

Come suggerito riporto qui questa parte per poterla eventualmente ampliare....
Per riassumere, quando faccio dei sogni realistici, con situazioni normali di vita quotidiana, noto che il vissuto emotivo nel sogno è più forte e intenso rispetto a ciò che poi provo nella realtà in situazioni identiche.
Da una parte la cosa potrebbe sembrare positiva, in caso di emozioni "brutte", perchè attenua il dolore, ma in realtà , oltre a vivere attenuate anche le emozioni belle, ci impedisce di gestire subito la botta emotiva nel suo complesso, e ce la ritroviamo in buona parte dentro di noi per anni a far danni o comunque a non consentirci una libertà di manovra decisiva, con necessità poi di ricapitolazioni selvagge icon_mrgr:

Eppure io mi son sempre considerato un tipo emotivo, sensibile e poi mi ritrovo sto pòpò di roba ancora da smaltire?

Evidentemente più che tanto emotivo sono scarsamente in grado di reggere e tenere un'emozione e quelle scariche che sento sono solo una piccola parte di esse , quella che non so reggere e scarico, il resto si blocca da qualche parte, anche a livello fisico, infatti ho sentito che in alcune scuole di recitazione quando fanno svolgere particolari esercizi fisici, la gente scoppia a piangere o a ridere all'improvviso, come se dei movimenti "strani" andassero a far scoppiare bolle emotive depositate da anni in qualche parte.

Sole 25-01-2012 20.50.51

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 108898)

Eppure io mi son sempre considerato un tipo emotivo, sensibile e poi mi ritrovo sto pòpò di roba ancora da smaltire?

Evidentemente più che tanto emotivo sono scarsamente in grado di reggere e tenere un'emozione e quelle scariche che sento sono solo una piccola parte di esse , quella che non so reggere e scarico, il resto si blocca da qualche parte, anche a livello fisico,

Anche io ho notato questa cosa. Non mi reput(av)o una emotiva eppure ci sono situazioni in cui mi do fastidio da sola per l'eccesso di imbranaggine che mi causa l'emozione. E sono proprio quelle situazioni che ricalcano uno schema di qualcosa di non ricapitolato, lasciato là. Per cui l'emozione è lì che preme, e noi che cerchiamo di buttarla dentro, lei è lì che spinge... ecc ecc.
Per cui emotività ed emozioni da ricapitolare sono per me connesse. Come dicevi tu, mi pare intendessi così, è proprio qualcosa che non reggiamo. Se mi commuovo è perchè non riesco a contenere in me quell'emozione. Per questo anche dico che a volte per capirci qualcosa basta fermarsi all'evento odierno e ricapitolare quello, cosa utile quanto meno a non lasciare altri tentacoli in giro. Poi per ritirare il tentacolo originale è necessario farsi un viaggio e nel passato.


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Secondo me la Ricapitolazione ha come una doppia funzione e cioè sia quella di riparare i vari buchi ma anche quella di creare un nuovo futuro. La riparazione dei buchi fa si che noi si diventi dei canali sempre meno dispersivi e in questo modo abbiamo la possibilità di cambiarci.

luke 25-01-2012 21.47.29

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 108921)
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Secondo me la Ricapitolazione ha come una doppia funzione e cioè sia quella di riparare i vari buchi ma anche quella di creare un nuovo futuro. La riparazione dei buchi fa si che noi si diventi dei canali sempre meno dispersivi e in questo modo abbiamo la possibilità di cambiarci.

Si in effetti uno degli scopi che vorrei raggiungere è quello, "svuotarmi" il più possibile per potermi muovere in futuro in modo diverso, più incisivo e deciso, rispetto a come ho fatto sino ad ora coi vari tentacoli che mi attanagliavano, sia nelle situazioni già vissute sia in quelle nuove che , si spera, con la ricapitolazione ed il resto del lavoro dovessero presentarsi.

Uno sforzo che cerco di fare è considerare il periodo da ricapitolare ocme una sorta di monolite da ricapitolare e basta, senza farmi prendere dai nervi ogni volta che ripasso su certe cose, dicendo" e se non fosse successo così,...e se dopo fosse successo cosa ora sarei/starei diversamente", perchè altrimenti sbrocco e la ricapitolazione va in fumo, diventa solo un riarrabbiarsi per certe cose che non porta lontano.

luke 06-03-2012 19.51.06

Butto giù alcune sensazioni curiose provate durante alcune sessioni, ovviamente possono essere soggettive e non rapportabili ad altri casi.

A volte mentre sto lì mi vengono i brividi, partono dalle gambe fino alle spalle, un pò più lenti di quando vengono per il freddo, ma sento la necessità di scuotere fisicamente il corpo.

Altre volte invece lo sento non stanco, ma quasi come se le braccia volessero cadere, il corpo mi è di impaccio e troppo immerso e stretto da qualche cosa,il respiro è corto , soffocato, avrei quasi voglia di aprirmi il petto con la forza e uscire da lì, e lasciare il corpo, buttarlo insieme al resto al passato, saltarne fuori, da entrambi...strabuzza:

Sole 06-03-2012 21.52.05

Che bello.. a me pare che le memorie cristallizzate nel corpo ti rispondano bene.


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