Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Aforismi, Proverbi, Modi di dire (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=96)
-   -   Chi E' Perfetto Non E' Completo Chi E' Completo Non E' Perfetto (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=6339)

stefano 07-07-2010 13.01.44

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 87674)
E' anche nutrirsi di cibo eccellente, l'anima ne gode, e talvolta ne viene anche risanata.


difficilmente chi dell'arte ne ha fatto una violenza verso se stessi ottiene cose belle delle quali altri possano goderne.

Estremamente esagerato e arbitrario il tuo giudizio, immagino parta da esperienza tua personale, in tal caso comprenderei.


per la prima parte sottolineata non è detto, se non consideri tutto e non solo il lato "tecnica"...

sulla seconda parte per me è così'.
e non riguarda esperienze personali

webetina 07-07-2010 13.05.10

Michelangelo passò gli ultimi venti anni della sua vita sopra un ponteggio, in inverno ache a quel freddo ,nella Cappella Sistina, con il corpo e le mani dolenti, per completare tendendo alla perfezione il suo lavoro. Di sicuro la sofferenza fisica lo tormentava, ma era la cosa che egli desiderava di più finire quel lavoro, era il suo unico bruciante scopo, quel messaggio e quella testimonianza descritti coi colori e con i segni, davano il senso al suo sforzo.

Quando dici esprimere tutto se stessi, bisogna pensare che non riesce solo perchè lo desideri con tutto il cuore, prima devi avere affinato gli strumenti per farlo, altrimenti è come il bambino che è già capace di articolare bene i pensieri ma l'area della sua parola non è matura e non gli permette di esprimersi ancora. Quando parliamo di arte devi anche fare i sacrifici della esercitazione, dell'affinamento delle tecniche, che deve essere cosa diversa dal subire violenza.

diamantea 07-07-2010 13.07.03

Concordo con te Webetina ed aggiungo che senza la conoscenza di regole, metodi, disciplina non si può dare il meglio di se stessi, non si può dare arte, bellezza, perfezione.
Ma, parlando di musica, si può dare con tutto se stessi tanta cacofonia...

stefano 07-07-2010 13.33.08

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 87677)
Michelangelo passò gli ultimi venti anni della sua vita sopra un ponteggio, in inverno ache a quel freddo ,nella Cappella Sistina, con il corpo e le mani dolenti, per completare tendendo alla perfezione il suo lavoro. Di sicuro la sofferenza fisica lo tormentava, ma era la cosa che egli desiderava di più finire quel lavoro, era il suo unico bruciante scopo, quel messaggio e quella testimonianza descritti coi colori e con i segni, davano il senso al suo sforzo.

Quando dici esprimere tutto se stessi, bisogna pensare che non riesce solo perchè lo desideri con tutto il cuore, prima devi avere affinato gli strumenti per farlo, altrimenti è come il bambino che è già capace di articolare bene i pensieri ma l'area della sua parola non è matura e non gli permette di esprimersi ancora. Quando parliamo di arte devi anche fare i sacrifici della esercitazione, dell'affinamento delle tecniche, che deve essere cosa diversa dal subire violenza.

non sto di certo affermando il contrario.
ma se il tendere alla perfezione (e quindi imparare quanto vai dicendo), impedisce di vivere la vita sapendola assaporare al meglio e sapendo gioire delle piccole cose... di fatto questo porta alla lunga a mal di vivere e frustrazione.
quindi a disequilibrio.
questo era il senso di quanto ho scritto.
e di esempi ve ne sono infiniti, anche in musica.
se ci si concentra solo sulla tecnica e non si "espande" se stessi nel resto, si sta violentando se stessi.

stefano 07-07-2010 13.37.01

per questo anche in questo campo il "secchione" di turno non è quello che molti considerano "perfetto" dal mio punto di vista.
il perfetto è colui che sa esprimere al meglio se stesso nel momento in cui lo fa.
per lui quello che per te è "cacofonia" è il massimo ottenibile in quel momento.
se invece tu potresti dare 100 ma rendi 50 sebbene tu sia migliore a livello chiamiamolo globale rispetto all'altro non sei "perfetto" in questo senso.

Edera 07-07-2010 15.08.26

Secondo me tendere alla perfezione è l'unico modo per muoversi davvero verso qualcosa, qualsiasi essa sia. Molto probabilmente non ci si arriverà mai, ma l'importante è tendere l'arco il più possibile. :)
Chiaro che se diventa un'agonia qualcosa che non va c'è..
Per quel che ho potuto osservare su di me la cosa diventa pensante quando non lo si fa per se stessi ma per avere il giudizio favorevole degli altri. Quando lo sforzo invece è fatto solo per sè non c'è sacrificio che tenga.

luke 07-07-2010 15.27.38

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 87682)
Per quel che ho potuto osservare su di me la cosa diventa pensante quando non lo si fa per se stessi ma per avere il giudizio favorevole degli altri. Quando lo sforzo invece è fatto solo per sè non c'è sacrificio che tenga.

Condivido questa parte, solo che è tanto difficile arrivare al punto in cui si riesce a inseguire una cosa solo ed esclusivamente per se stessi, l'attesadel giudizio favorevole degli altri tende a intrufolarsi dappertutto, anche dove non dovrebbe esserci spazio.

Addirittura anche quando si realizza che il giudizio favorevole degli altri è difficilmente ottenibile a prescindere, magari perchè non ti concederanno mai la soddisfazione di riconoscere un tuo buon risultato, anche in questo caso invece di concentrarsi solo su se stessi, si continua, (sto facendo tutto questo discorso in modo impersonale ma ce l'ho soprattutto con me stesso) a voler cercare il modo in cui mettere gli altri con le spalle al muro, quasi a costringerli , senza scampo, a darci un giudizio positivo .

stefano 07-07-2010 15.59.56

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 87682)
Secondo me tendere alla perfezione è l'unico modo per muoversi davvero verso qualcosa, qualsiasi essa sia. Molto probabilmente non ci si arriverà mai, ma l'importante è tendere l'arco il più possibile. :)
Chiaro che se diventa un'agonia qualcosa che non va c'è..
Per quel che ho potuto osservare su di me la cosa diventa pensante quando non lo si fa per se stessi ma per avere il giudizio favorevole degli altri. Quando lo sforzo invece è fatto solo per sè non c'è sacrificio che tenga.


concordo più o meno.
Anche se paradossalmente anche il farlo per te stessa inizialmente... può essere vincolato da un certo scarso giudizio che hanno gli altri di te (è una delle casistiche)

nikelise 07-07-2010 16.13.50

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 87682)
Secondo me tendere alla perfezione è l'unico modo per muoversi davvero verso qualcosa, qualsiasi essa sia

Non e' irrilevante verso dove ci si muove anzi il punto e' proprio li':
il perfezionismo ci muove verso la massima efficenza ,
la completezza verso dove ci muove?

Uno 07-07-2010 16.14.04

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 87678)
Ma, parlando di musica, si può dare con tutto se stessi tanta cacofonia...

Dici così perchè non mi hai mai sentito cantare icon_mrgr:
Se io volessi cantare dovrei allenarmi, studiare e molto altro....
Hai voglia che io dia tutto me stesso e basta... lo potrei fare, ma non essendo un talento naturale e volendo il tuo bene sarà meglio che tu non mi ascolti mai cantare icon_mrgr:.

E uno che è dotato naturalmente? Deve accontentarsi?

In sostanza, quali sono i mezzi, i tempi e lo sforzo giusto per tendere alla perfezione?

Sono quelli che vengono naturalmente ma tenendosi sempre nella giusta tensione.

Se vado a correre a 5 km all'ora perchè camminando comodamente e senza fatica faccio 6 km all'ora allora non sto correndo.


Come avete detto voi è importantissimo per chi e per cosa si fanno le cose.
Se studio come un matto per gli altri si che rischio di andar fuori di testa. Se studio come un matto per me stesso.... che dite?

E' giusto o sbagliato?

Uno 07-07-2010 16.18.46

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 87687)
concordo più o meno.
Anche se paradossalmente anche il farlo per te stessa inizialmente... può essere vincolato da un certo scarso giudizio che hanno gli altri di te (è una delle casistiche)

Allora non lo fai per te, lo fai per gli altri soio.gif

nikelise 07-07-2010 16.21.49

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 87689)
Dici così perchè non mi hai mai sentito cantare icon_mrgr:
Se io volessi cantare dovrei allenarmi, studiare e molto altro....
Hai voglia che io dia tutto me stesso e basta... lo potrei fare, ma non essendo un talento naturale e volendo il tuo bene sarà meglio che tu non mi ascolti mai cantare icon_mrgr:.

E uno che è dotato naturalmente? Deve accontentarsi?

In sostanza, quali sono i mezzi, i tempi e lo sforzo giusto per tendere alla perfezione?

Sono quelli che vengono naturalmente ma tenendosi sempre nella giusta tensione.

Se vado a correre a 5 km all'ora perchè camminando comodamente e senza fatica faccio 6 km all'ora allora non sto correndo.


Come avete detto voi è importantissimo per chi e per cosa si fanno le cose.
Se studio come un matto per gli altri si che rischio di andar fuori di testa. Se studio come un matto per me stesso.... che dite?

E' giusto o sbagliato?

Sbagliato dico io .
Questo perche' la perfezione nello studio mi fa mancare altro che e' indispensabile a qulla completezza come individuo cui devo tendere .
Se l'individuo e' essere e conoscenza ,faccio un esempio , fare solo conoscenza non basta .
Si puo' andare fuori di testa anche se si studia solo per se stessi , la realta' che ci rappresentiamo ne esce distorta .

stefano 07-07-2010 16.32.16

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 87688)
Non e' irrilevante verso dove ci si muove anzi il punto e' proprio li':
il perfezionismo ci muove verso la massima efficenza ,
la completezza verso dove ci muove?


appunto...

stefano 07-07-2010 16.33.56

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 87691)
Sbagliato dico io .
Questo perche' la perfezione nello studio mi fa mancare altro che e' indispensabile a qulla completezza come individuo cui devo tendere .
Se l'individuo e' essere e conoscenza ,faccio un esempio , fare solo conoscenza non basta .
Si puo' andare fuori di testa anche se si studia solo per se stessi , la realta' che ci rappresentiamo ne esce distorta .

concordo pienamente.
.

stefano 07-07-2010 16.36.39

ribadisco, se questa "tensione" ti porta a non saper vedere la perfezione insita in ogni cosa, c'è qualcosa di fortemente (a mio avviso) distorto e qualcosa di fortemente non compreso dell'esistenza.
cosa che a lungo andare e all'estremo porta a sentirsi superiori-inferiori, a creare classi, sette ecc. ecc. ecc.
se lo si vuol vedere per bene è così.

detto questo è proprio il non equilibrio in questo atteggiamento che causa la maggior parte delle cose di cui ci lamentiamo ogni giorno.

stefano 07-07-2010 16.38.36

scusate la citazione
ma alla luce di questo ditemi come interpretate questa frase:
il regno di dio è dentro di voi e fuori di voi ma voi non lo vedete.

ecco... dove scorna tutto questo bel ragionamento.
scorna a mio sentire con quanto scritto sopra.

Uno 07-07-2010 16.50.45

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 87691)
Sbagliato dico io .
Questo perche' la perfezione nello studio mi fa mancare altro che e' indispensabile a qulla completezza come individuo cui devo tendere .
Se l'individuo e' essere e conoscenza ,faccio un esempio , fare solo conoscenza non basta .
Si puo' andare fuori di testa anche se si studia solo per se stessi , la realta' che ci rappresentiamo ne esce distorta .

Quindi mi dici che per essere completi non bisognerebbe studiare (per esempio, ma oltre a studiare potrebbe essere qualsiasi cosa) mai in maniera totale e completa?

nikelise 07-07-2010 17.34.27

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 87696)
Quindi mi dici che per essere completi non bisognerebbe studiare (per esempio, ma oltre a studiare potrebbe essere qualsiasi cosa) mai in maniera totale e completa?

Beh in verita' dico che non va bene studiare come un matto cioe' studiare per arrivare alla perfezione se cio' esclude il resto .
E sicuramente studiare per arrivare alla perfezione escluderebbe il resto .

Ray 07-07-2010 18.37.13

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 87689)
Come avete detto voi è importantissimo per chi e per cosa si fanno le cose.
Se studio come un matto per gli altri si che rischio di andar fuori di testa. Se studio come un matto per me stesso.... che dite?

E' giusto o sbagliato?

Se studio come un matto per me stesso, che sia la perfezione il motivo per cui lo faccio o meno, è giusto. E' un modo come un altro che ho trovato per muovermi... la completezza arriverà. Quando avrò finito di studiare come un matto e se mi renderò conto che ho tralasciato qualcosa, mi occuperò di quel qualcosa. Ma se voglio studiare come unn matto e non lo faccio in nome di un concetto di equilbrio serpeggiante quanto sfuggente, alllora si che mi faccio del male e mi genero frustrazione.

Magari riuscire a fare le cose, qualsiasi cosa, "come un matto"!

webetina 07-07-2010 18.41.49

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 87697)
Beh in verita' dico che non va bene studiare come un matto cioe' studiare per arrivare alla perfezione se cio' esclude il resto .
E sicuramente studiare per arrivare alla perfezione escluderebbe il resto .

Il resto potrebbe essere tante cose. Spesso colui che ha dedicato tutto se stesso per una ricerca o per il sogno da realizzare, è colui che ha dato le cose migliori di cui godiamo. Dipende dal modo in cui uno vuol vivere la vita. Se potessi tornare indietro, mi concentrerei su pochissime cose per ottenere qualcosa di completo, visto che non mi ha dato maggiore realizzazione di me stessa averne fatte tante ma quasi sempre mediocremente rispetto a quelle che erano le mie potenzialità. Non sono daccordo in assoluto con te, dipende...

nikelise 07-07-2010 18.50.16

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 87699)
Il resto potrebbe essere tante cose. Spesso colui che ha dedicato tutto se stesso per una ricerca o per il sogno da realizzare, è colui che ha dato le cose migliori di cui godiamo. Dipende dal modo in cui uno vuol vivere la vita. Se potessi tornare indietro, mi concentrerei su pochissime cose per ottenere qualcosa di completo, visto che non mi ha dato maggiore realizzazione di me stessa averne fatte tante ma quasi sempre mediocremente rispetto a quelle che erano le mie potenzialità. Non sono daccordo in assoluto con te, dipende...

Certamente io parlo per me ,e' vero che ci vuole chi dedica la vita a studiare un vaccino per l'AIDS e va bene cosi' per lui.
Cio' non toglie la correttezza del titolo del 3d :
la perfezione o la tendenza alla perfezione in qualcosa e' d'ostacolo al completamento dell'individuo .
Poi uno puo' vivere come gli pare .
Magari se ha capacita' particolari riuscira' a fare molte cose tendenzialmente perfette lo stesso .
In genere e' difficile pero' .

nikelise 07-07-2010 18.54.15

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 87698)
Se studio come un matto per me stesso, che sia la perfezione il motivo per cui lo faccio o meno, è giusto. E' un modo come un altro che ho trovato per muovermi... la completezza arriverà. Quando avrò finito di studiare come un matto e se mi renderò conto che ho tralasciato qualcosa, mi occuperò di quel qualcosa. Ma se voglio studiare come unn matto e non lo faccio in nome di un concetto di equilbrio serpeggiante quanto sfuggente, alllora si che mi faccio del male e mi genero frustrazione.

Magari riuscire a fare le cose, qualsiasi cosa, "come un matto"!

Forse l'errore sta proprio in quell' ''e' giusto '' .
Tutto e' giusto niente e' sbagliato ma perfezione e completezza non sono la stessa cosa e non vanno d'accordo generalmente .

Ray 07-07-2010 19.04.41

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 87702)
Forse l'errore sta proprio in quell' ''e' giusto '' .
Tutto e' giusto niente e' sbagliato ma perfezione e completezza non sono la stessa cosa e non vanno d'accordo generalmente .

Ho detto "giusto" perchè rispondevo alla domanda "giusto o sbagliato"... ma lo intendevo, come credo nella domanda, nel senso di corretto per raggiungere l'obiettivo, non glli davo connotazioni di giudizio.

In ogni caso non concordo quando dici che completezza e perfezione non vanno d'accordo e non sono la stessa cosa. Sono decisamennte correlati invece. La perfezione in se non è raggiungibile in questo piano, la completezza si anche se poi va mentenuta. Ma sono due cose correlate... ciò che in altro piano è perfezione in questo si manifesta come completezza.

D'altra parte, per completarmi devo mettere ciò che manca... e per me magari è proprio studiare come un matto, per te è magari mettere un po' di tutto in dosi simili. Quindi la vedo dura a distinguere cosa ci porta alla completezza senza prendere in considerazione da dove partiamo... ognuno di noi.

diamantea 07-07-2010 19.33.24

Vi siete mai chiesti quanto sacrificio ci sta in una donna gravida che affronta mesi di gravidanza problematica a letto magari con due flebo? Per cosa lo fa? Per se stessa? per il figlio? altro? Non sarebbe più facile lasciare avvenire l'aborto e tentare più là? e quando questo capita più di una volta?
L'Amore è il motore di tutto, quando dietro un sacrificio di qualunque tipo ci sta l'Amore tutto è giusto, è lecito, è bello, è perfetto.
Amore per lo sport, per la musica, per l'arte, per un figlio, per la giustizia, per la libertà, per la patria... l'amore perfetto di Dio credo ci stia dietro, quello da cui proveniamo e a cui ritorniamo.
A sua immagine e somiglianza, finchè la somiglianza non è come lui cioè perfetta non ci fermiamo. Ci completiamo nella perfezione di Lui altrimenti ci accontentiamo fino al prossimo gradino.

stefano 07-07-2010 20.44.15

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 87711)
Vi siete mai chiesti quanto sacrificio ci sta in una donna gravida che affronta mesi di gravidanza problematica a letto magari con due flebo? Per cosa lo fa? Per se stessa? per il figlio? altro? Non sarebbe più facile lasciare avvenire l'aborto e tentare più là? e quando questo capita più di una volta?
L'Amore è il motore di tutto, quando dietro un sacrificio di qualunque tipo ci sta l'Amore tutto è giusto, è lecito, è bello, è perfetto.
Amore per lo sport, per la musica, per l'arte, per un figlio, per la giustizia, per la libertà, per la patria... l'amore perfetto di Dio credo ci stia dietro, quello da cui proveniamo e a cui ritorniamo.
A sua immagine e somiglianza, finchè la somiglianza non è come lui cioè perfetta non ci fermiamo. Ci completiamo nella perfezione di Lui altrimenti ci accontentiamo fino al prossimo gradino.

hai estrapolato la "chiave"... perfetta.
il resto sono solo miriadi di parole.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.10.25.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271