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griselda 16-11-2008 13.22.50

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
 
Sentito vero?
Stavo riflettendo in questi giorni sul significato di questo modo di dire e mi sono trovata ad allargare la cosa, non solo a chi frequentiamo come amici, ma anche a ciò che ci circonda come luogo e abitudini.
Cioè nostro malgrando ne siamo influenzati.

Adesso allargo ancora, mi è capitato di parlare con persone che abitano vicino a casa mia , ma che non frequento, e scoprire che stavano vivendo momenti simili ai miei, oppure addirittura di avere problemi fisici simili ai miei. Visto che il caso non esiste, mi viene da pensare che siamo influenzati dall'ambiente anche in base alle scelte e non scelte che facciamo che ci distaccano da esso.
Spetta forse non è chiaro, intendo che il fare parte o non parte del tutto comporta delle conseguenze.
Che ne pensate? :@@

Sole 16-11-2008 15.20.35

Mi pare che ne avessimo già parlato ma non mi ricordo dove... meglio ripetiamo in caso!

Mio padre me lo ripeteva sempre intendendo che dovevo scegliere chi era sempre meglio di me... ma vai a capire...

Io credo che il luogo dove viviamo sia impregnato di certi flussi sicuramente e questi influenzano indifferenziatamente ognuno che si lasci influenzare dall'ambiente.
Se fossimo capaci di stare attenti a noi stessi ci accorgeremmo delle influenze esterne più sottili e saremmo noi ad influenzare dove siamo o se proprio non ad inflluenzare magari a saper passare attraverso quei flussi e non lasciarci influenzare.
Dico questo in riferimento alla tua vicina e le somiglianze che hai trovato ma il detto secondo me si riferisce proprio alle influenze tra persone.
Si sceglie con chi andare a seconda del bisogno che abbiamo.
Ad esempio Pitagora nella sua Scuola imponeva al novizio di scegliere un compagno di conversazione che divenisse il suo Amico che avesse le caratterische che lui riteneva di non avere ma che desiderava per se stesso. In questo senso era una auto influenza cosciente.

Però come ogni cosa questo detto è un pò limitante. Se pensiamoche Gesù fu accusato di tutto e di più perchè frequentava ogni chi... forse andrebbe aggiunto acneh un come

Ray 16-11-2008 15.31.41

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 61831)
Si sceglie con chi andare a seconda del bisogno che abbiamo.

Questo secondo me è il succo.

Il modo di dire credo sia parecchio travisato. Nel parlar comune, o come nell'esempio di Sole su Gesù, la mente popolare affibbia al detto un significato molto limitato e grottescamente moralistico, del tipo se vai con brutta gente sei brutta gente... ovvero dimmi con chi vai e ti dirò che sei come loro.
Ma preso così alla lettera se vado con idraulici sono idraulico o se vado con donne sono donna icon_mrgr: .

Invece la frase intende che in base a chi frequenti posso dirti chi sei, ma non necessariamente come loro. Ovvero si capisce molto dei bisogni della persona e di alcune sue caratteristiche... come la qualità del "cibo" di cui preferisce "nutrirsi".

griselda 16-11-2008 15.40.52

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 61831)
Mi pare che ne avessimo già parlato ma non mi ricordo dove... meglio ripetiamo in caso!

Mio padre me lo ripeteva sempre intendendo che dovevo scegliere chi era sempre meglio di me... ma vai a capire...

Io credo che il luogo dove viviamo sia impregnato di certi flussi sicuramente e questi influenzano indifferenziatamente ognuno che si lasci influenzare dall'ambiente.
Se fossimo capaci di stare attenti a noi stessi ci accorgeremmo delle influenze esterne più sottili e saremmo noi ad influenzare dove siamo o se proprio non ad inflluenzare magari a saper passare attraverso quei flussi e non lasciarci influenzare.
Dico questo in riferimento alla tua vicina e le somiglianze che hai trovato ma il detto secondo me si riferisce proprio alle influenze tra persone.
Si sceglie con chi andare a seconda del bisogno che abbiamo.
Ad esempio Pitagora nella sua Scuola imponeva al novizio di scegliere un compagno di conversazione che divenisse il suo Amico che avesse le caratterische che lui riteneva di non avere ma che desiderava per se stesso. In questo senso era una auto influenza cosciente.

Però come ogni cosa questo detto è un pò limitante. Se pensiamoche Gesù fu accusato di tutto e di più perchè frequentava ogni chi... forse andrebbe aggiunto acneh un come

Si hai ragione anche io mi ricordavo di averne già parlato ma con il cerca non ho trovato.

Bella la cosa che hai riportato della Scuola di Pitagora, anche questo sarebbe da riprendere perchè mi ha fatto pensare a quanto veniamo "condizionati" in un rapporto d'amore fili sottili che si uniscono e si mischiano, del resto anche nell'amicizia avviene questo. Con le persone me ne rendo conto, ma è l'ambiente che osservando mi è parso avesse un influenza che non riesco a vedere, ma che sento esserci. Probabilente più sarò consapevole di me stessa e più riuscirò a scoprirne il come.
Beh Gesù con la sua purezza ed integrità era lui che "Influenzava" l'ambiente circostante credo.
fiori.gif

griselda 16-11-2008 15.58.10

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 61833)
Questo secondo me è il succo.

Il modo di dire credo sia parecchio travisato. Nel parlar comune, o come nell'esempio di Sole su Gesù, la mente popolare affibbia al detto un significato molto limitato e grottescamente moralistico, del tipo se vai con brutta gente sei brutta gente... ovvero dimmi con chi vai e ti dirò che sei come loro.
Ma preso così alla lettera se vado con idraulici sono idraulico o se vado con donne sono donna icon_mrgr: .

Invece la frase intende che in base a chi frequenti posso dirti chi sei, ma non necessariamente come loro. Ovvero si capisce molto dei bisogni della persona e di alcune sue caratteristiche... come la qualità del "cibo" di cui preferisce "nutrirsi".

O non ho capito oppure mi hai spiazzata. :U E quando succede poi finisco OT. :@@
Nella mia vita ho frequentato ogni tipo di persona, fatto per questo molti tipi di esperienze, potrei dire che sono stata influenzata apparentemente, perchè dentro c'era già la possibilità o la matrice per far si che non scartassi a priori quell'esperienza. Poi da li posso aver scelto o essere stata scelta dall'esito dell'esperienza e quindi poi aver scartato quel tipo di persona perchè non confacente alle mie esigenze.
Però se sono andata con loro è perchè dentro ero come loro e solo dovevo vederne la mia predisposizione credo.

Ma per l'ambiente ad esempio, io sono finita ad abitare in un posto diverso da dove sono nata e cresciuta, e sono convinta che l'ambiente dove sono cresciuta mi abbia molto influenzata, come le persone che ho incontrato nella mia vita del resto, quindi dimmi con chi vai o anche dove vai e ti dirò chi sei magari inteso come qualcosa che devi scoprire e non sai, io sono finita a vivere qui per un motivo che apparentemente è quello che ho scelto, ma se guardiamo da un altro punto di vista posso essere finita qui perchè mi serviva un certo tipo di esperienza che devo/dovevo fare e sino a che non l'ho fatta o non la farò questo sarà il mio posto. Non so se mi sono spiegata. Magari non c'entra niente ma mi è sorto sto dubbio.
Come l'integrazione di qualcosa e per integrare qualcosa bisogna avere contatto e farla entrare in se, accoglierla e farla nostra.
manata.gifecco la mia mente ve la presento in toto. icon_mrgr:

jezebelius 16-11-2008 16.08.31

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 61833)
Questo secondo me è il succo.

Il modo di dire credo sia parecchio travisato. Nel parlar comune, o come nell'esempio di Sole su Gesù, la mente popolare affibbia al detto un significato molto limitato e grottescamente moralistico, del tipo se vai con brutta gente sei brutta gente... ovvero dimmi con chi vai e ti dirò che sei come loro.
Ma preso così alla lettera se vado con idraulici sono idraulico o se vado con donne sono donna icon_mrgr: .

Invece la frase intende che in base a chi frequenti posso dirti chi sei, ma non necessariamente come loro.

Ovvero si capisce molto dei bisogni della persona e di alcune sue caratteristiche... come la qualità del "cibo" di cui preferisce "nutrirsi".

Certo. E' anche vero forse che il simile attira il simile: ci potrebbe essere una qualche analogia con il principio che " << I simili possono essere curati dai simili >> ?
" Curati " a questo punto non soltanto nel senso che hai detto, ossia in merito alla individuazione delle caratteristiche e quindi, per questo, anche in merito all'influenza che Tizio può avere su Caio, più in generale l'ambiente, ma nel senso anche di "equilibrio" di questo.
Cioè c'è un certo equilibrio dato dalla frequentazione di Tizio al gruppo, o al singolo, Caio ormai consolidato, per cui il suo abbandono potrebbe pregiudicare l'equilibrio stesso fondato, e fondante del gruppo, sino a quel momento?

Ray 16-11-2008 19.03.10

Da un certo punto di vista è vero anche alla lettera... dentro di noi ci sono i potenziali qualsiasi cosa, frequentando le persone questi potenziali noi vengono stimolati e divengono più disponibili all'esplorazione. Se la cosa è consapevole probabilmente è parecchio utile, nell'inconsapevolezza può valere col senno di poi, ma alla fin fine questa stimolazione può valere anche come esplorazione nell'inconsapevolezza, basti pensare a chi per esempio diventa idraulico perchè frequentandone se ne interessa o giocatore di calcio o quello che è. O, dall'altra parte, a chi non diventa ladro o drogato dopo averne frequentati e così via.

Inoltre, se di esplorazione si tratta, dato che comunque tutti sono lo specchio di quelche noi potenziale, anche la battuta sulle donne è in qualche modo valida... andando con le donne non è che sono donna, ma mi avvicino al mio femminile... lo frequento e lo esploro.

Aprendo torna la questione del nutrirsi. Ovvero la ricerca, per lo più inconsapevole, del tipo di vibrazioni con le queli preferisco scambiare in quel momento... che è esplorazione anch'essa ma ad altro livello.
Presa all'inverso arriviamo al senso della frase: guardando con chi mi "viene" di stare posso capire delle cose su di me, le vibrazioni con cui preferisco scambiare nutrimenti, le parti di me che devo/voglio esplorare e così via.

Astral 19-05-2011 13.17.33

E se non vado con nessuno, significa che non sono nessuno? :D

Sole dice di andare con che è meglio di noi, ma se uno si evoluto un po' più degli altri farà fatica a trovare amicizie o persone adeguate.

A volte ci sono legami profondi d'amicizia, che spazzano via ogni interesse sessuale (uomo o donna amici) ogni interesse economico ( esempio imprenditore o lavoratore) ogni differenza culturale (medico e contadino) o religiosa (ateo e credente).

Tuttavia ci si rafforza e si deve frequentare chi ci è affine: un musicista si evolverà molto di più insieme a cantanti, altri musicisti, piuttosto che insieme ai calciatori.
D'altra parte se siamo tipi variegati, avremmo bisogno di contatti diversi, in caso contrario ci mancherà sempre qualcosa.

A me succede spesso che ho bisogno di stare con diverse tipologie di persone, perchè raramente alle persone piace fare molte cose diverse come me, e un solo gruppo, non mi nutre, come io sento la necessita di dover nutrire altri, e non tutto il cibo che ho è per tutti.

Edera 19-05-2011 14.19.01

Anch'io sento la necessità di avere contatti con persone di diverse generi, ci trovo qualcosa che mi interessa in ognuno. Al di là dello stile, anche l'età, a volte mi piace stare con persone molto più grandi di me per capire come sono fatte, il loro percorso ecc.. Ma anche con bambini piccoli o giovani perchè riesco a ritrovare certi tipi di spontaneità di pensiero che amo molto. E' una specie di studio continuo che sotto sotto ha l'obiettivo di studiare me

Astral 19-05-2011 14.35.46

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 99932)
Anch'io sento la necessità di avere contatti con persone di diverse generi, ci trovo qualcosa che mi interessa in ognuno. Al di là dello stile, anche l'età, a volte mi piace stare con persone molto più grandi di me per capire come sono fatte, il loro percorso ecc.. Ma anche con bambini piccoli o giovani perchè riesco a ritrovare certi tipi di spontaneità di pensiero che amo molto. E' una specie di studio continuo che sotto sotto ha l'obiettivo di studiare me

esattamente quello che intendevo, però ho notato ora come ora, che al di sotto dei 20 anni cominciò a sentirmi molto distanti, li trovo veramente troppo adolescenziali ed eccezioni apparte, anche con chi è al di sotto dei 25 comincio a trovarmi male.
Amicizie mature invece le ho avute anche quando avevo 18 anni. Poi... in genere mi trovo meglio con amicizie femminili che maschili e se sono di una cultura un po' più elevata meglio.

diamantea 19-05-2011 21.46.59

A me piace conoscere persone che vivono diversamente da me, e mi piacciono molto quelle che vivono come io ho scelto di non vivere pur potendolo fare, cioè rappresentano il mio opposto. Ho visto che in questi casi vi è un bel feeling reciproco, una convivenza tranquilla nei nostri opposti. A me piace proprio vedere realizzato in altri ciò che non ho scelto.

Astral 19-05-2011 23.10.45

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 99958)
A me piace conoscere persone che vivono diversamente da me, e mi piacciono molto quelle che vivono come io ho scelto di non vivere pur potendolo fare, cioè rappresentano il mio opposto. Ho visto che in questi casi vi è un bel feeling reciproco, una convivenza tranquilla nei nostri opposti. A me piace proprio vedere realizzato in altri ciò che non ho scelto.

Allora dovremmo andare molto daccordo :D

C'era una discussione tra opposti e contrari. Se io sono un tipo artistico e mi incontro con un tipo scientifico, potrebbe nascere un buon incontro di opposti.
Se però sono un tipo che ama gli animali e tu sei un tipo che li maltratta, non potremmo mai andare daccordo.

(sono esempi, non sono riferiti a te)

Magari se uno è sposato e l'altro è single, i due stili diversi possono essere complementari l'un l'altro, ed ecco perchè ci si può trovare bene.fiori.gif


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