faccio parte anch'io delle congrega.
a mio avviso nel 3d sono state dette cose centrate per come almeno ho compreso io nella mia esperienza. anche nel mio caso è una cosa sorta in fase adolescenziale prima come "conoscenza" del proprio corpo e successivamente mantenuta come abitudine (e vissuta a volte in maniera negativa e ossessionante). se vado a ritroso noto come (quantomeno nel mio caso) ci sia stata l'influenza all'epoca del "sentito dire" o del "perchè non provo anch'io?" a seguito di colloqui con amici. poi dall'iniziale gioco via via è diventato in certe fasi una sorta di frustrazione e un "Piccolo paradiso" ove stare solo con me stesso senza pensare a nulla sfogando ansie. io penso che da un certo punto di vista mostri una cosa: la ricerca del piacere mi fa pensare alla ricerca del superiore, costante e continua. il fatto di non "manifestare" nella dovuta misura con chi abbiamo intorno porta a chiudersi e a rintanarsi in quella pratica come in altre almeno secondo me. Negli anni tale cosa ho notato non esserci nel momento in cui riesco ad aprirmi totalmente agli altri (soprattutto mia moglie) e a incanalare l'energia in maniera differente. non so se questa sia "sublimazione" so solo che è come avere sempre un surplus energetico da spendere. (credo si colleghi a tutto ciò che si sente dire in giro sulla kundalini) il retaggio infantile e un'educazione rigida spinta a considerare il sesso come "sporco" può essere concausa di questo. un non dialogo aperto sull'argomento ha le sue conseguenze. E alla fine non è che si collega anche al discorso daimon? che magari al "positivo" porta all'esperienza mistica (sublimazione?) e al negativo (scendendo in basso) al fattore sessuale? penso (e ho osservato) che un rapporto profondo con la propria compagna aperto a ogni pensiero porti a essere più completi e a equilibrare questa parte. in certi momenti si sente un'energia di stampo differente (mi verrebbe da dire alta) . soprattutto cercando di pulire determinati pensieri negativi sul sesso e cercando di osservarsi e di parlarne apertamente ho notato come il desiderio si attenui. |
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Se io mi penso una protuberanza di mia mamma (almeno così me l'han spiegata tempo fà quando cercavano di farmi capire il dramma del distacco provato dal più grande entrando all'asilo) non avrò alcun problema ad esplorare e conoscere quella "parte di me" mentre se mi rendo conto che non sono io ma qualcuno di separato da me entra quel pudore, quello stop che poi, nel tempo, genera la malizia? Se io non mi sento un io non ho nemmeno bisogno di coprirmi, cosa faccio copro una parte di me a me stesso? Ma se mi rendo conto dell'esistenza degli altri mi coprirò eccome..sul perchè però sono incerta, un pò perchè sono le parti più delicate, più vulnerabili, un pò perchè in quanto sedi del motore riproduttivo devono "accendersi" solo in certi momenti?...nonono.gif E poi, mi chiedo, se uno non è riuscito a concludere le sue esplorazioni nel modo corretto, si generano dinamiche difficili da smatassare..perchè quella forma d'innocenza, di sentirsi un tutt'uno non è più riproponibile? blink.gif mi sà che mi sfugge qualcosa...e che quel qualcosa ha a che fare paurosamente con me...leggo.gif |
pensando al perchè il corpo animale copre con peli forse forse ciò si collega a una sorta di "sensibilità" a livello di certe zone corporee più di altre.
forse anche a un discorso di "importanza" petto(cuore?) zona pubica (genitali) capelli (settimo chakra) ascelle (ghiandole delicate) |
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Mentre se è un adulto il bambino mi sa che percepisce altro sente qualcosa a lui sconosciuto che lo disturba prima ancora che i gesti, non so mi da l'idea di una percezione extrasensoriale o non saprei definirla meglio, un'invasione, un qualcosa che non quadra. Ad esempio da adulti noi emettiamo anche quelli che chiamano feromoni, e che anche se non li sentiamo il nostro sistema li registra, chissà se la lussuria ha un'odore particolare? Vaneggio eh? eh bon ci ho provato. fiori.gif |
Non vorrei andare OT ma mi è sorto un dubbio, quanto è collegato il sentirsi soli da bambini con l'autoconsolazione della masturbazione.
Mi pare di intravedere che più ci si sente abbandonati da piccini, ci si è ritrovati soli e più questa diviene un punto su cui contare nei momenti di stress, specialmente negli uomini. |
quello da te indicato griselda credo sia l'elemento "cardine".
la solitudine supposta o veritiera che sia che porta l'adolescente a rintanarsi in un' "oasi felice" di ricerca del piacere ove non rendere conto a nessuno. associata a mio parere alla mentalità rigida del "il sesso è sporco" (che l'adolescente ha ricevuto per educazione e che sente contrastare con il suo modo di essere soprattutto a livello inconscio) in sostanza è come se l'adolescente sentisse puro un desiderio di esprimersi che non trova spazio nella mentalità prevalente della famiglia e della società in cui vive. è la chiusura a determinati argomenti a portare in un certo senso alla "chiusura" in se stessi. occorre a mio avviso superare questo punto. mica facile si intende anzi... |
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Devo riflettere su questa cosa. :@@ |
infatti più la si vive con semplicità (senza mente) più perde di "peso" e attrazione.
più la si "condanna" più si ripresenta. più si è in guerra interiore più si alimenta "fuori" quella parte (a mio parere) più si ha paura di qualcosa più la si attrae nella propria esperienza. c'è un'immagine in un film " I giardini dell'eden" Gesù è di fronte a satana che lo tenta all'inizio ci combatte... ma non cava nulla dalla cosa... a un certo punto si siede e medita e alla fine si avvicina al suo daimon e lo calma... detto in altri termini a mio avviso ciò che porta a vivere "Male" il rapporto con la masturbazione è la mente... giudicante "sporca" quell'atto. ciò causa ossessione e altro un abbraccio |
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Riguardo al retaggio infantile,penso sia giusta la tua osservazione Turi,ricordo quando in tv c'era un bacio,un contatto i miei mi chiudevano gli occhi,cambiavano canale,tanto per dirne una,ancora l'argomento sessualità era tabù ed infatti tante cose le ho sapute alle scuole medie,tramite amiche più informate,certi argomenti in casa,mai trattati..di conseguenza credo di aver collegato il tutto ad una brutta cosa,che non si fa,che non si dice!In merito al coprire le parti intime,penso che la necessità si manifesta nel momento in cui il corpo non è più solo un mezzo per scoprire il mondo,ma diventa dalla pubertà in poi, altro,per dire che forse e lì che si inizia ad identificarsi in esso,della serie io sono il mio corpo..con esso posso fare certe cose,suscitare certe reazioni ed è per questo che si arriva a coprirlo almeno nelle parti intime...come dire che quando subentra la malizia legata a certe idee,si inizia a nascondere ciò che può essere scambiato,interpretato come un messaggio/invito sessuale.Di sicuro è la mente che ci influenza e costringe,unito a ciò che è il bagaglio di esperienze che seppur inconsapevolmente ci portiamo dietro.Non so come mai ad esempio,non ho mai accettato di farmi vedere svestita neanche da mia madre, da quando sono entrata nella pubertà,sono una di quelle persone che vede nel sesso la trasgressione,forse anche per come l'ho scoperto,come fosse un qualcosa di vietato ai minori di diciotto anni..la curiosità cozzava con quello che mi circondava ed ho finito per considerare sporco qualcosa,che sarebbe potuto essere naturale e sano..almeno come approccio.E' banale dire che certe esperienze lasciano dei segni profondi, ma non penso che dipenda dal partner più di tanto,dall'apertura saltuaria che abbiamo verso di loro o viceversa,nel senso che sarà sempre un caso se si riesce ad avere un equilibrio con lui/lei,se non partiamo da noi stessi,se non correggiamo quei meccanismi assurdi che siamo capaci di innescare da soli,o di conseguenza al contesto,all'educazione o quel che è,se non prendiamo coscienza delle cose vivendo da coscienti. Di sicuro resta importante considerare qual è l'intenzione che ci porta ad agire in un modo piuttosto che in altro,perchè almeno nel mio caso,da ragazzetta non sapevo cosa facevo,ma sentivo e scoprivo...dopo ho iniziato a collegare le sensazioni all'azione ed a ciò che in merito avevo sentito e visto,da lì il sentirsi diverso,il voler nascondere per proteggere l'idea che avevo di me,nel bene come nel male. Avrei altro ma mi fermo per rifletterci ancora un pò. :C: |
Hai ragione Cass il sesso fa talmente paura, che poi diventa la negazione delle proprie pulsioni il non capire il non comprendere che mi sa che lo trasformano in daimon.
Se pensi che da ragazzina manco cosa erano le mestruazioni mi avevano spiegato. Mia madre si vergognava, le chiamano in tutti i modi tranne che con il loro nome come se fosse qualcosa di vergognoso da nascondere, ma invece è fisiologico, ma l'educazione era quella che era. Che poi il mistero è la cosa che attira di più, più lo demonizzi e lo releghi nell'ombra è peggio è. ($) Quando scopri il piacere e la potenza dei tuoi organi cominici a nasconderli. Qui mi sa che c'entra il fatto che non ho mai messo volentieri la gonna, mai mostrato le mie forme. Tutto da tenere nascosto e negato alla vista, ma solo a quella perchè dentro c'era eccome un impulso forte e chiaro, ma difficile da accettare per l'educazione ricevuta. Se poi ci aggiungi la violenza a voja a vederla come punizione divina per il mio desiderio. Roba da matti. Da piccini dividono le parti del corpo in buone e cattive, nascondi le vergogne, ma non ti vergogni di girare così svestita, non ti toccare che diventi cieco, e il massimo era se venivi sorpreso/a una di quelle scene che non te le dimentichi più... Quindi questa energia la demonizziamo perchè è sconosciuta e la releghiamo al buio e se appropria il demone di turno mi sa. Siamo senza corpo ma il corpo grida che esite ma manco lo sento più.ufff Devo sturare le reccie. icon_mrgr: |
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Che non c'entra nulla col pudore che e' tutt'altra cosa. Per questo le madri italiane non fanno crescere i figli .Figli che se ne vanno di casa a 35 anni ,i bamboccioni . Per forza, questi figli non hanno davanti a se' delle donne ma solo delle mamme-bambine mai cresciute, per colpa di chi? |
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Quello che scrivi è un po' assurdo Nike... La gente va via tardi di casa non tanto perchè vuole stare coi genitori, ma perchè praticamente con dei lavori precari, non te ne puoi andare di casa, e sopratutto per come la vedo io, oggi per sposarti dovresti essere arabo/occidentale ( ovvero avere 2 mogli che ti mantengono piu tu che lavori) per pagare l'affitto. Poi cosa centra con la pornografia questa? Tu dai un lavoro in regola a tutti dove ti puoi permettere un affitto e vivere decentemente, e vedrai che i ragazzi se ne vanno via di casa a 18 anni. |
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Mi pare un po' semplicistico dire che le madri italiane non fanno crescere i figli, poi definirle mamme-bambine mai cresciute mi pare aver preso fischi per fiasci. Il problema e' piu' complesso, asserire mamme-bambine = figli bamboccioni e' figlio di un pensiero qualunquista. Poi dove la mettiamo la figura del padre? fine OT La pornografia trova il suo mercato nella repressione sessuale di una societa' castrante. Dalla legge Merlin (anno 1958) in poi l'educazione sessuale in Italia e' stata relegata al passaparola tra coetanei ed anche peggio. Prima di allora non vi era quella proliferazione di immagini pornografiche, l'educazione sessuale avveniva col beneplacito del padre che portava il figlio (raggiunta la maggior eta') a scoprire l'altro sesso presso le case di tolleranza. Era un'iniziazione, un'educazione al sesso che oggi manca. Non ritengo una colpa aver chiuso le case di tolleranza, ma comunque si e' creato un vuoto educativo nella nostra societa'. |
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Direi che è semplificare un po' troppo per sottolineare che in effetti il problema della repressione sessuale, che sta a cuore a molti, ha fatto più danni che altro, il problema però non deve far dimenticare la sensibilità all'apertura di altri che magari hanno fatto uno sforzo enorme per raccontare di se, e delle proprie problematiche. fiori.gif |
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Non mi stupisco che ci sia cosi tanta pornografia in un paese dove persino la semplice e normale educazione sessuale non viene affrontata a dovere nelle scuole, e sopratutto in un paese dove se si ha un problema di natura sessuale, è una vergogna e non si va invece ad esempio dal sessuologo. Tuttavia c'è una cosa che non mi torna... perchè se in Italia c'è cosi tanto bisogno di pornografia, la maggiorparte delle riviste e case produzione di film hard sono tutte straniere, in particolare americane e dell'Europa più sviluppata? Eppure in questi paesi non c'è cosi tanta repressione sessuale,( tipo Norvegia, Svezia) sbaglio? |
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Appena ho un minuto continuo |
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Tuttavia ho detto quello che penso . Questa e' l'ombra da accettare ed a cui bisogna far fronte o credevi che fossero solo rose e fiori? La prox . usero' degli eufemismi. Ma questo e' un problema di tante mamme italiane nel rapporto con i figli . |
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Io vorrei distinguere il tabu' che e' condanna esterna della societa' ma prima della Chiesa ecc. dal pudore che e' un sentimento interno di paura di quello di noi che non e' esteticamente bello o che crediamo tale , non bello , in un certo contesto. In altro contesto la stessa cosa puo' diventare bella . Questa cosa , il pudore , mi pare esista da sempre il tabu' o la maggioranza dei tabu' no. I tabu' hanno una funzione sociale di controllo, il pudore no . Che dici? |
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sinceramente credo che sino a che una persona non vive liberamente e semplicemente se stesso amandosi completamente per ciò che è (con pregi e difetti annessi) difficilmente potrà uscire dal circolo vizioso che si lega a molti discorsi fatti nel forum. a mio avviso la semplicità dei bambini di fronte a certe cose dovrebbe rimanere anche negli adulti che invece per educazione imposta o altro reprimono costantemente se stessi perdendo "purezza" di fronte a una delle cose più naturali di questo mondo. questo causa blocchi duri da rimuovere soprattutto se l'abitudine è protratta e cristallizzata. |
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Inoltre non capisco come il pudore non avrebbe una funzione di controllo... e a che serve? |
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Visto che non siamo tutti uguali e nessuno ha la stessa ombra oltretutto con le stesse sfumature. Lo vedo come qualcosa di importante. Il tabù lo vedo più come una legge scritta nell'unverso che l'umanità ha dimenticato ne è rimasto solo il ricordo che è un tabù. nonso.gif |
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ho una madre dell'estremo sud ,una sorella piu' grande ma sono nato nell'estremo nordest (hai presente le influenze dei popoli slavi ) ho una moglie nata qui ed una bambina di 10 anni per la quale ho deciso che la nudita' non deve essere un problema ,almeno ci provo. Le cose di cui parli le conosco bene , per questo le ho definite un disastro. |
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Uno dei modi di controllarlo ma ce ne sono altri e' la sua demonizzazione . La Chiesa ha favorito tutto cio'. Specie in italia. Il pudore invece e' un sentimento personale te ne liberi se eccessivo con le esperienze con un migliore rapporto con te stesso ecc. Sei padrone a casa tua col pudore ma il tabu' no e' tutta la societa' che te lo lancia addosso , non ne vieni fuori. |
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Quel che dicevo però è che c'è riuscita grazie anche al fatto che il pudore esiste. Quel tuo "te ne liberi se eccessivo" implicitamente dice che se non è eccessivo te lo tieni... e ci mancherebbe, se non fa male... come dire che una certa dose di pudore non la vedi negativa. O si? Mi piacerebbe anche che spiagssi meglio cosa intendi con "il sesso non è controllabile"... certamente il sesso in se non lo è, come qualsiasi altra cosa, ma ognuno ha a che fare con la propria sessialtà, ovvero la forma che il "sesso" prende in lui. Con questa qualcosina forse si può fare, pur tenendo conto di interventi esterni forti e millenari sulle masse. |
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