Ermopoli

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-   -   Negozio/spaccio di droghe "legali" (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4286)

dafne 18-05-2008 09.29.52

Questa l'ho sentita ieri mentre facevo i lavori in casa, stava bene anche in gogna per me ma cmq...a Rimini hanno aperto un negozietto, proprio davanti a una scuola superiore, un negozio che vende droghe :wow: ..sisi, c'è di tutto, polverine funghi allucinogeni,pillole e bibite sballanti, con tanto di distributore automatico.
Tutto legale dice il proprietario...
piango.gif davanti ad una scuola di adolescenti oltretutto, un genitore diceva giustamente che non è solo il fatto di mettere le droghe a portate ma di rivestirle di una sorta di "normalità" che non dovrebbero avere...
mah

Uno 18-05-2008 12.21.35

Mi sono permesso di spostare Daf perchè nella sezione "riso allegro" su quell'altro 3d proprio non poteva stare.
Io ho visto il servizio al tg, e anche in un altro posto hanno piazzato un distributore automatico simile.
Legali?
Si (tanto per fare un esempio) un solvente non è illegale venderlo, ma se lo metto in un distributore con sopra la scritta "da sniffo" e faccio venire in mente una cosa a cui magari il 14enne non pensava (anche se oggi sanno tutto non si sa mai) sarà legale la vendita ma non il modo.
Come cittadino mi aspetto come minimo che i N.A.S. vadano a verificare minuziosamente tutto il contenuto di quello spaccio, mi aspetto che la G.D.F. verifichi il tipo di autorizzazione concesso e le esatte diciture di insegne e simili.
Lo so che questo può sembrare repressivo, o se preferite lo è... però chiedo solo quello che viene fatto ad un onesto ristorante, un onesto fornaio etc...
Non sto dicendo che il titolare di questo negozio sia disonesto, sicuramente per esporsi così ha fatto tutto secondo quello che le regole gli permettono.
Evidentemente le regole (le stesse che vietano alle donne di girare con lo spray al peperoncino per difesa) sono da rivedere... almeno secondo il mio parere.

Sole 18-05-2008 13.02.44

Allucinata. Non l'avevo sentito.
Giorni fa in una trasmissione si parlava di ragazzi sbandati che a 17 anni si fanno di coca, extasi, pillole, pilloline che non sanno stare in casa perchè si annoiano che stan fuori fino alle 6 di mattina e tornando a casa sfatti i genitori chiedono solo se han mangiato e non vogliono vedere altro .... raccontavano che è molto facile trovare coca in giro.
Io non sono per la legalizzazione, non sono per la liberalizzazione. Sono per l'educare sui danni che provoca in famiglia e nelle scuole. E' diffiicle educare i giovani su sta roba perchè a 14 anni non pensi propri ai danni che ti procuri, non pensi al futuro, sei tutto proiettato su di te ora. Cerchi l'esperienza, l'evasione la cosa ultrafica da dire agli amici .. insomma abbiamo avuti tutti 14 anni no? Per cui è facile, facilissimo manipolarli in questo senso.
Io mi ricordo che quando avevo 13 anni ero alle medie, nella nostra scuola girava erba, io me ne accorsi perchè ronde di mamme si piazzorono davanti l'uscita osservando chi si avvicinava ai figli. Insomma torniamo sempre lì, la famiglia. La mancanza della famiglia sembra la panacea di tutti i mali e per quanto sia semplicistico lo si vede ovunque. Quel che si diceva tempo fa in un'altra discussione, non è solo mamma e papà ( che oggi possono anche separarsi se poi entrambi con accordo e buon senso e per amore dei figli se ne occupano) ma è il supporto della comunità. Io osservo e sento ovunque questa mancanza.

Astral 18-05-2008 16.46.22

E' assurdo, al massimo avevo sentito della liberalizzazione delle droghe leggere. Ma come si può vendere qualcosa in questo modo?

Non riesco proprio a capire. Ma solo in Italia succedono ste cose?

jezebelius 18-05-2008 20.06.02

Veramente, Astral, non soltanto in Italia accadono ste cose.
In effetti il discorso che si fa, sulla " droga legale " è abbastanza vecchio. Ci sono, dappertutto mi sa ma non saprei dire nello specifico dove, sparsi sul nostro territorio negozi i quali o si chiamano "eco smart shop " oppure " cannabis store " chepropongono, entro i limiti consentiti dalla legge che secondo me sono abbastanza ampi ( evidente paradosso come diceva Uno ), la possibilità di " fornire " prodotti anche derivati dalle stesse piante che di solito, sotto forma di droga leggera, ci troviamo in mezzo alle strade.
Faccio un chiarimento.
Ciò che viene venduto, ripeto entro i limiti consentiti, all'interno degli " eco smart shop " mi pare che sia differente dal secondo tipo di negozio e quindi dai prodotti del " cannabis store " anche se sono più o meno simili per la presenza di qualche prodotto comune.
Mentre nel primo, tanto per fare un esempio, la legge consente la " vendita " di semi di cannabis ma poi vieta che questi possano essere coltivati, vediamo che il limite c'è - ossia puoi acquistare i semini per farla breve ma non li puoi coltivare; bisogna pure considerare che c'è una minima parte che li acquista per collezionarli - ma è facilmente superabile.

Nel secondo tipo di negozio, invece, viene venduto tutto ciò che può essere prodotto o derivato dalla cannabis, quindi che so..coperte o abiti, tessuti; utensili vari etc.
C'è ancora altro da aggiungere.
Negli eco smart shop c'è anche la possibilità di trovare, per continuare con gli esempi, prodotti che altrimenti, pur non avendo particolari o tanti " effetti" psicotropi non arriverebbero, attraverso i canali tradizionali del commercio, qui in Italia. Richiamo l'attenzione ad esempio o sul Gin Seng, che di solito in erboristeria si trova in due e o tre generi o formati - pillole, tisane etc - o sulla Damiana, un'erba/pianta con particolari doti rilassanti ma che se assunta in forti dosi ha effetti allucinogeni. C' è anche da citare però la Salvia divinourum ( che mi pare sia stata vietata ultimamamente ) o anche l'assenzio ( il liquore che veniva utilizzato qualche tempo fa, poichè permetteva " viaggi " particolari a causa della THC presente ) che oggi, lo stesso ad una percentuale di THC inferiore al 5%, si trova comunemente nei bar.

Insomma è la stessa legge che permette, attraverso la pubblicazione di sostanze vietate se non erro, l'apertura di questi " negozi " e non è un caso che sia lo si sia aperto davanti ad una scuola.
E' un fatto, anche questo di cultura, no? Sia chiaro, non giustifico ma tendo ad individuare, e distinguere, sostanza e sostanza. Anche per l'alcool, dipende dall'uso e dalla quantità assunta.
Certo con i tempi che corrono una buona dose di " attenzione " anche da parte degli organi preposti non guasterebbe.

Astral 18-05-2008 20.21.21

Grazie delle informazioni Jez, come sei informato:)

griselda 18-05-2008 23.50.38

L'assurdo dell'assurdo, addirittura il distributore automatico?:o Così i primi a provare saranno proprio i più piccoli?:(
E' davvero ora che le mamme vadano in piazza e si ribellino se non verranno prese misure drastiche! Se gli adulti non sono ancora così adulti alla fin fine facciano ciò che devono fare ma tuteliamo i minori in tutti i modi. Ma roba da matti è vietato far crescere la pianta ma vendiamo i semi, ma mi pare un paradosso, manco fossimo in una società super evoluta.
Ti mettono la paura adosso e dell'altra la possibilità che si avveri, non ci posso credere!
Vabbeh :bleah::(

cassandra 19-05-2008 15.10.41

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 53501)
Veramente, Astral, non soltanto in Italia accadono ste cose.
In effetti il discorso che si fa, sulla " droga legale " è abbastanza vecchio. Ci sono, dappertutto mi sa ma non saprei dire nello specifico dove, sparsi sul nostro territorio negozi i quali o si chiamano "eco smart shop " oppure " cannabis store " chepropongono, entro i limiti consentiti dalla legge che secondo me sono abbastanza ampi ( evidente paradosso come diceva Uno ), la possibilità di " fornire " prodotti anche derivati dalle stesse piante che di solito, sotto forma di droga leggera, ci troviamo in mezzo alle strade.
Faccio un chiarimento.
Ciò che viene venduto, ripeto entro i limiti consentiti, all'interno degli " eco smart shop " mi pare che sia differente dal secondo tipo di negozio e quindi dai prodotti del " cannabis store " anche se sono più o meno simili per la presenza di qualche prodotto comune.
Mentre nel primo, tanto per fare un esempio, la legge consente la " vendita " di semi di cannabis ma poi vieta che questi possano essere coltivati, vediamo che il limite c'è - ossia puoi acquistare i semini per farla breve ma non li puoi coltivare; bisogna pure considerare che c'è una minima parte che li acquista per collezionarli - ma è facilmente superabile.

Nel secondo tipo di negozio, invece, viene venduto tutto ciò che può essere prodotto o derivato dalla cannabis, quindi che so..coperte o abiti, tessuti; utensili vari etc.
C'è ancora altro da aggiungere.
Negli eco smart shop c'è anche la possibilità di trovare, per continuare con gli esempi, prodotti che altrimenti, pur non avendo particolari o tanti " effetti" psicotropi non arriverebbero, attraverso i canali tradizionali del commercio, qui in Italia. Richiamo l'attenzione ad esempio o sul Gin Seng, che di solito in erboristeria si trova in due e o tre generi o formati - pillole, tisane etc - o sulla Damiana, un'erba/pianta con particolari doti rilassanti ma che se assunta in forti dosi ha effetti allucinogeni. C' è anche da citare però la Salvia divinourum ( che mi pare sia stata vietata ultimamamente ) o anche l'assenzio ( il liquore che veniva utilizzato qualche tempo fa, poichè permetteva " viaggi " particolari a causa della THC presente ) che oggi, lo stesso ad una percentuale di THC inferiore al 5%, si trova comunemente nei bar.

Insomma è la stessa legge che permette, attraverso la pubblicazione di sostanze vietate se non erro, l'apertura di questi " negozi " e non è un caso che sia lo si sia aperto davanti ad una scuola.
E' un fatto, anche questo di cultura, no? Sia chiaro, non giustifico ma tendo ad individuare, e distinguere, sostanza e sostanza. Anche per l'alcool, dipende dall'uso e dalla quantità assunta.
Certo con i tempi che corrono una buona dose di " attenzione " anche da parte degli organi preposti non guasterebbe.

Confermo Jez dato che sono più informata di lui :) ..sono stata qualche anno fa in Austria e lì era pieno zeppo di negozi del genere,vendevano dalle piante di marijuana già cresciute,ai semi,salvia divinorum,funghi allucinogeni ed addirittura tutto il kit per coltivarli in casa,lampade apposite per far crescere le piante e quant'altro,tutto assolutamente legale..dell'Olanda inutile parlarne,i famosi coffè shop sono meta turistica di tantissimi giovani..altro che musei e tulipani..
Sta cosa non sapevo si stesse diffondendo anche in Italia,ero rimasta ai sexy shop..ma mi auguro che almeno si richieda un documento di identità prima di vendere prodotti del genere,che suscitano sicuramente più curiosità nei giovanissimi e che rischiano di diventare il biglietto di presentazione per la droga in generale..
Però da un certo punto di vista mi chiedo se sia meglio lasciare il "monopolio" di certe sostanze alla camorra ed affini,che comunque c'è e che sappiamo non si limita alla salvia divina ...nonso.gif

Uno 19-05-2008 16.18.10

Questi negozi non si limitano alla salvia, qualsiasi cosa sia sniffabile (forse pure "mangiabile") e vendibile vendono, preferirei piuttosto (intendo che non sono favorevole alla liberalizzazione) lo spaccio di maria magari di tipo coltivata biologicamente icon_mrgr:.

Vorrà dire che se di domenica mi trovo a dover sverniciare qualcosa e mi mancano i solventi andrò a cercare il distributore, me li farà pagare di più ma vuoi mettere la comodità? :@@

cassandra 19-05-2008 17.42.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 53478)

Si (tanto per fare un esempio) un solvente non è illegale venderlo, ma se lo metto in un distributore con sopra la scritta "da sniffo" e faccio venire in mente una cosa a cui magari il 14enne non pensava (anche se oggi sanno tutto non si sa mai) sarà legale la vendita ma non il modo.
Come cittadino mi aspetto come minimo che i N.A.S. vadano a verificare minuziosamente tutto il contenuto di quello spaccio, mi aspetto che la G.D.F. verifichi il tipo di autorizzazione concesso e le esatte diciture di insegne e simili.

Su questo non ci piove..:)


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