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ErmoBot 01-10-2008 14.21.38

Una luce che gira l'angolo
 
Alcuni particolari fasci di luce possono letteralmente fare delle curve e girare gli angoli, senza aver bisogno di alcuna guida ottica: lo hanno dimostrato alcuni ricercatori dell'Università di St Andrew, che ne danno notizia in un articolo su "Nature Photonic". "La fisica riserva ancora molte sorprese: la nostra comprensione di come la luce si muove e si comporta è sfidata da questi fasci", ha osservato Kishan Dholakia, che ha diretto la ricerca.

Per ottenere il loro risultato, i ricercatori sono ricorsi ai cosiddetti fasci di Airy, che prendono il ...

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Uno 29-10-2008 12.26.45

La scienza moderna sta ancora un pò "giocando" con queste cose, comunque con queste nuove teorie, scoperte ed esperimenti riesce a spiegarsi un pò meglio fenomeni come quello dell'arcobaleno.
La concezione normale della luce è che questa si propaga solo in via retta, quindi per esempio se poniamo una fonte luminosa dietro una parete con un unico foro la luce tenderà ad illuminare solo nella proiezione del foro.
Però se al posto della luce utilizzassimo un liquido il discorso cambierebbe. la gravità (principalmente) farebbe prendere un corso a questo fluido che per mantenersi retto avrebbe bisogno di un indirizzamento, un canale o qualcosa del genere.
Con la luce normalmente, per quello che riusciamo ad osservare normalmente, questo non accade. Perchè?
Se rimaniamo nel campo dello spiegabile le definizioni della cosa sono due, che poi coincidono alla fine.
O la luce ha molta più pressione di un comune liquido (anche questo se viene "sparato" da una pompa mantiene una direzione abbastanza retta) o è costretta da una qualche forma/struttura nella sua propagazione normale.

turaz 29-10-2008 12.43.34

ciò che la "costringe" può essere sia la fonte da dove deriva (sole?) sia la forma/struttura che la recepisce (che è "chiusa" solo ad una certa immagine abituale di essa)?
in sostanza è come se si formasse un rapporto tra colui che recepisce e colui che emana ove più la struttura/forma è chiusa più ne vede "solo" una parte più la forma/struttura si "apre" più ne può percepire maggiormente?

Ray 29-10-2008 18.02.22

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 61215)
Se rimaniamo nel campo dello spiegabile le definizioni della cosa sono due, che poi coincidono alla fine.
O la luce ha molta più pressione di un comune liquido (anche questo se viene "sparato" da una pompa mantiene una direzione abbastanza retta) o è costretta da una qualche forma/struttura nella sua propagazione normale.

Non vedo come coincidono.
La questione della "pressione" presuppone in un certo qual modo entrambi. Nel senso che se ipotizziamo che la fonte di luce spari i fotoni molto veloci (in effetti possiamo dirla così) essi andranno avanti in linea retta finchè non perdono energia abbastanza da curvare... ovvero altre forze cui sono soggetti prevarrebbero sull'impulso iniziale fino a fargli deviare la traiettoria.
I "canali" produrrebbero la pressione nel senso che comprimerebbero i protoni in fasci, costringendoli in uno spazio ristretto in modo da non sparpagliarsi, costringendo la direzione... quindi se perdessero energia dovrebbero rallentare ma non deviare.
Quindi ci vorrebbero entrambe le cose.

jezebelius 02-11-2008 19.44.08

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 61235)
Non vedo come coincidono.
La questione della "pressione" presuppone in un certo qual modo entrambi. Nel senso che se ipotizziamo che la fonte di luce spari i fotoni molto veloci (in effetti possiamo dirla così) essi andranno avanti in linea retta finchè non perdono energia abbastanza da curvare... ovvero altre forze cui sono soggetti prevarrebbero sull'impulso iniziale fino a fargli deviare la traiettoria.
I "canali" produrrebbero la pressione nel senso che comprimerebbero i protoni in fasci, costringendoli in uno spazio ristretto in modo da non sparpagliarsi, costringendo la direzione... quindi se perdessero energia dovrebbero rallentare ma non deviare.
Quindi ci vorrebbero entrambe le cose.

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 61215)
La scienza moderna sta ancora un pò "giocando" con queste cose, comunque con queste nuove teorie, scoperte ed esperimenti riesce a spiegarsi un pò meglio fenomeni come quello dell'arcobaleno.
La concezione normale della luce è che questa si propaga solo in via retta, quindi per esempio se poniamo una fonte luminosa dietro una parete con un unico foro la luce tenderà ad illuminare solo nella proiezione del foro.
Però se al posto della luce utilizzassimo un liquido il discorso cambierebbe. la gravità (principalmente) farebbe prendere un corso a questo fluido che per mantenersi retto avrebbe bisogno di un indirizzamento, un canale o qualcosa del genere.
Con la luce normalmente, per quello che riusciamo ad osservare normalmente, questo non accade. Perchè?
Se rimaniamo nel campo dello spiegabile le definizioni della cosa sono due, che poi coincidono alla fine.
O la luce ha molta più pressione di un comune liquido (anche questo se viene "sparato" da una pompa mantiene una direzione abbastanza retta) o è costretta da una qualche forma/struttura nella sua propagazione normale.

Mi pare una bella scoperta, nel senso che, leggendo l'articolo postato da Ermobot, le applicazioni future potranno essere tantissime.

Ma ragionando e riflettendo nei termini della questione che hai posto, se pure indirettamente, e cioè partire dalla considerazione che anche la luce si comporta o si potrebbe comportare come un liquido, la cosa è interessante.
Di un liquido, se contenuto in un recipiente, si possono osservare un po di cose. La prima è che assume la forma del recipiente - oltre ad esserne contenuto - e la seconda è che il recipiente attribuisce la forma mentre sul contenuto agisce la forza di gravità.
Ora può sembrare scontata questa riflessione ed anche un po elementare ma se ci pensiamo bene si può notare una differenza tra un liquido " semplicemente " contenuto e lo stesso "sparato" in un direzione specifica.

L'acqua che scorre in un tubo o in un fiume "seguirà" quel percorso per, se non erro, la energia cinetica.
Uno ha utilizzato quel " normalmente" ossia che di norma accade quello che in genere osserviamo e che oltre una certa soglia, al momento, non possiamo spiegare.
Ora, ipotizzando, è possibile che anche la luce " sia " come un liquido ovvero che come questo si comporti, vale a dire pur non avendo la stessa consistenza di quello possiede una maggiore intensità e che questa " può" essere condizionata, dalla struttura/canale ma anche, per certi aspetti, dalla forza di gravità?
Mi spiego meglio perchè non essendo sicuro di questo provo ad azzardare.
Insomma, mettiamo l'ipotesi che la luce - come il mare - sia gia contenuta in un recipiente. Ora se non c'è alcuna forza che agisce su questo - tranne in maniera costante la forza di gravità che agirà nella misura in cui il recipiente è più o meno sottile in quanto a consistenza - è appunto "chiusa".
Se per assurdo una parte del recipiente - che ipotizzo a sto punto essere strutturato/organizzato come una serie di scomparti fino via via a formare una recipiente grandissimo - in un punto fosse " bucato" il fluido " luce", data la forza di gravità o di attrazione verrebbe/potrebbe, come dire, risucchiato verso la parte del buco e generare la curvatura? nonso.gif

Uno 05-11-2008 12.14.52

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 61235)
Non vedo come coincidono.
La questione della "pressione" presuppone in un certo qual modo entrambi. Nel senso che se ipotizziamo che la fonte di luce spari i fotoni molto veloci (in effetti possiamo dirla così) essi andranno avanti in linea retta finchè non perdono energia abbastanza da curvare... ovvero altre forze cui sono soggetti prevarrebbero sull'impulso iniziale fino a fargli deviare la traiettoria.
I "canali" produrrebbero la pressione nel senso che comprimerebbero i protoni in fasci, costringendoli in uno spazio ristretto in modo da non sparpagliarsi, costringendo la direzione... quindi se perdessero energia dovrebbero rallentare ma non deviare.
Quindi ci vorrebbero entrambe le cose.

Immaginati spintonato in mezzo ad una folla, tanto più forte è la forza tanto più vai in linea retta, ma allo stesso tempo tanto più forte è la tua energia nel procedere, tanto più la folla si apre e quindi ti fa camminare dritto costringendoti una sorta di canale di persone.
Diverso il discorso se qualcosa ti spinge dove non c'è nessuno, lo stesso la forza ti impedisce di cambiare direzione più di tanto, ma c'è una possibilità di manovra maggiore.

E gli esperimenti anche se sono fatti sotto vuoto, quello che intendiamo vuoto, non sono mai un vuoto perfetto


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