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Era 18-10-2009 15.32.06

L' Importanza del 'tocco' per il bambino
 
1 Allegato/i
Toccare significa accostare una mano o una parte del corpo a qualcuno o a qualcosa, in questo modo si stabilisce un contatto.
Toccare, in senso figurato significa commuovere o suscitare un’ emozione.
Si può dire dunque, che toccare è dare amore attraverso le mani, la pelle e tutti gli organi di senso.
La mamma e il bambino, secondo una legge di natura, rimangono legati fisicamente ed energicamente nel periodo post natale, la vicinanza, il ‘tocco’ fa si che questa legge si realizzi. Quindi separando il bambino dalla madre subito dopo il parto si spezza questo contatto tra i campi energetici e si interferisce con lo sviluppo e il benessere del bambino.

Il massaggio può aiutare a rimarginare i danni provocati da una nascita difficile (ad esempio parto cesareo, separazione dalla madre perché necessita un periodo in incubatrice ecc.) può ricollegare le relazioni tra i membri di una famiglia, può favorire lo sviluppo naturale di chi ha subito traumi sia di chi non ha avuto alcun problema (tengo a ricordane che la nascita, per il bambino, è un vero e proprio trauma, da un ‘mondo’ ovattato, in penombra, caldo, viene a trovarsi di colpo in un caos di luci e rumori forti).

Toccare fa parte del normale comportamento dei mammiferi e quindi anche dell’ uomo, esprimere il proprio affetto attraverso il contatto è una cosa normale e che fa bene sia a chi tocca che a chi viene toccato.
Tutto questo non vuol dire viziare, ma un altro modo per ‘nutrire’ il proprio figlio perché arrivi con sicurezza all’ autonomia e all’ indipendenza.

Nel grembo materno il bambino riceve molti stimoli sensoriali, sente i rumori del corpo della mamma e i suoi movimenti, sente anche i rumori esterni al corpo materno, le voci, la musica, i rumori, e non avendo così tanto spazio ha una forte stimolazione tattile, tutto il suo corpicino in pratica è a contatto con il corpo della mamma.

La nascita per il bambino è un momento intenso, pressato da forti contrazioni che lo spingono all’ esterno verso il modo. Se lo si adagia sulla pancia della madre, prima tagliare il cordone ombelicale (che tra le perfezioni di madre natura, ha la lunghezza sufficiente) il piccolo si sentirà rasserenato e al sicuro, e di li passare al seno materno, dove l’ olfatto l’avrà guidato il passo è breve, ed proprio da questa prima poppata che si liberano ormoni come l’ ossitocina che favoriscono la montata lattea e fanno contrarre l’ utero favorendo l’ espulsione della placenta, e la prolattina che stimola la produzione di latte. Nel tempo in cui il bambino è nel grembo e durante la nascita è il cordone ombelicale che gli fornisce l’ ossigeno fino a che uscendo non respirerà da solo, in questo momento delicato l’ ossigeno è fornito sia dal cordone che dall’ aria e questa fase ‘dipendenza’ finirà nel momento in cui la valvola cardiaca del bimbo (foro di Botallo) non si chiuderà. A questo punto il sistema polmonare diventerà autosufficiente ed è per questo che è importante che il cordone venga reciso solo quando smette di pulsare, in modo che il passaggio dal grembo al modo esterno, dalla dipendenza totale dalla madre all’ ossigenazione del sangue e alla respirazione autonoma sia il più graduale e dolce possibile, ed è ancora questo il momento per dare inizio a questo tocco/massaggio quando mamma e bambino sono ancora legati ma stanno per essere separati.

Il legame è un forte attaccamento fisico, emozionale e spirituale che si sviluppa fra persone di ogni età, nel bambino avviene attraverso il contatto, la vista, l’ udito e l’ olfatto, azioni dai genitori come baciare, coccolare, toccare, guardare, indicano un forte attaccamento al loro bambino.
Il tocco/massaggio praticato con tenerezza e consapevolezza è un’ espressione d’ amore. Se una mamma massaggia il suo bambino fin da piccolissimo rafforza il legame che li unisce creando uno scambio di energie positive, un flusso d’ amore tra madre e figlio (attenzione ci deve essere il momento in cui si deve necessariamente tagliare il cordone ombelicale metaforico, ma questa è un’ altra storia) tanto che se il piccolo non sta bene il semplice tocco/contatto della madre può modificare il malessere in benessere, in reazione positiva sia per la mamma che per il piccolo.
Un antropologo Ashley Montagu ha osservato, nei suoi studi, che quando la pelle di alcuni cuccioli viene stimolata (la madre li lecca non solo per motivi igienici) il sistema immunitario ne ha un tale beneficio da riportare un importante resistenza alle malattie, ritiene probabile che negli uomini il contatto pelle a pelle possa favorire lo sviluppo dei rapporti emozionali e sani.

Una pratica intima, comoda, da fare in casa tra i propri affetti, senza terzi estranei alla famiglia, che unisce e rafforza l’ amore,
cosa c’è di più bello?


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