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Uno 30-03-2006 21.58.27

Però mi sembra che stiate un pò dicendo: "moglie ubriaca e botte piena"
Intendo che sembrerebbe che diciate... ritardo solo la soddisfazione ma poi me la prendo... nell'economia dell'universo non funziona mica tanto, se ottengo il risultato (es capire come funziona una stella) mi sono "mangiato" quel bonus... se poi ho altre energie mi zompo anche la lattaia... ma sono due cose diverse e due "pagamenti" diversi la stessa cosa che dicevo con "l'osservazione aiuta prima a riappropriarsi di quello che si sta perdendo e poi ad aumentare il livello "vicino al culmine" raggiungibile e utilizzabile."
Se evito sempre di zompare la lattaia e ne ho un desiderio fortissimo, vado in nevrosi, se una volta evito e studio la stella, ed un'altra volta evito la nevrosi dando sfogo al desiderio comunque posso nel frattempo osservarmi e capire da dove viene questo desiderio.
Con il tempo sia conoscendo il desiderio, sia rafforzandomi posso aumentare l'intervallo cioè devio il-desiderio-che-scopro-non-essere-mio in faccio-quello-che-Voglio-veramente sempre più spesso e costantemente.
:C:

Sole 31-03-2006 09.26.25

Infatti alla fine era questa l'idea che ne veniva fuori ...
Però potrebbe essere che la lattaia debba fare da controaltare e bilanciamento per un eccesso di carica ?

Vero è forse che l'eccesso di carica và mantenuto e bilanciato diversamente ... boh ...

Uno 31-03-2006 10.31.37

Non esiste un eccesso di carica, esiste il non utilizzo dell'energia soio.gif

jezebelius 31-03-2006 16.38.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Non esiste un eccesso di carica, esiste il non utilizzo dell'energia soio.gif

Non utilizzo inteso come accumulo, nello specifico come riserva?

Uno 31-03-2006 16.58.11

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius
Non utilizzo inteso come accumulo, nello specifico come riserva?

Come danno alla fine, dato che il ristagno di energia crea danni se la si blocca più del tempo necessario per dei lavori.
Non parlo ovviamente delle riserve normali.. comunque anche quelle cambiano in continuazione, non sono ferme e fisse immobili.

jezebelius 03-04-2006 18.27.58

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Con il tempo sia conoscendo il desiderio, sia rafforzandomi posso aumentare l'intervallo cioè devio il-desiderio-che-scopro-non-essere-mio in faccio-quello-che-Voglio-veramente sempre più spesso e costantemente.
:C:

Quindi deviando reindirizzo le energie che da questo " porsi " derivano, in maniera costruttiva ossia come spinta nel/per fare?

griselda 09-11-2006 13.22.10

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
"l'osservazione aiuta prima a riappropriarsi di quello che si sta perdendo e poi ad aumentare il livello "vicino al culmine" raggiungibile e utilizzabile." :C:

Premetto che ho letto il thread un sacco di volte ed ogni volta arrivavo o una conclusione od ad un'altra per cui ho deciso di postare per vedere se riesco a schiarirmi le idee. icon_mrgr:
…mi osservo e cerco, anzi devo, scoprire chi è che “vuole” da dove arriva questa fame, questo buco, questo filo che mi tira…quando l’ho scoperto so chi realmente mi sta tirando attraverso “l’illusione del momento” in questo momento ho della energia libera dal condizionamento che posso utilizzare perché ho visto chi la voleva utilizzare.
“Lui” la cerca per nutrirsene ma posso utilizzarla invece io ma come?
Forse per tagliare quei fili per chiudere quel collegamento?
Come si fa?
Quando conosco il meccanismo la nevrosi è scampata oppure è sempre dietro l’angolo?
:C:

griselda 04-10-2007 14.35.54

help me
 
Se ho un desiderio che sia "sapere come è fatta una stella che zomparmi la lattaia" etc e scopro cosa mi spinge ad avere quel desiderio, cioè cosa si cela dietro, che succede? Posso evitare di dare spazio al desiderio (perchè ne conosco l'origine, oppure diviene comunque repressione?
Grazie
:C:

Uno 04-10-2007 16.30.37

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 40269)
Se ho un desiderio che sia "sapere come è fatta una stella che zomparmi la lattaia" etc e scopro cosa mi spinge ad avere quel desiderio, cioè cosa si cela dietro, che succede? Posso evitare di dare spazio al desiderio (perchè ne conosco l'origine, oppure diviene comunque repressione?
Grazie
:C:

In quasi un anno non hai ancora trovato la risposta... abbraccio:

Non serve necessariamente sapere da dove viene un desiderio, piuttosto sarebbe più importante sapere se è un desiderio vero o qualcosa di indotto da noi o da altri...
Siamo da capo? icon_mrgr:
Ci provo eh...
un Desiderio è qualcosa di innato... è il nostro Essere che si muove... io posso desiderare di fare del bene se sono buono altrimenti non è un vero desiderio è un bisogno di mettersi a posto la coscienza... cosa che inevitabilmente non accade.
Quindi se ci pensiamo è quasi tutto bisogno e poco desiderio... reprimere i bisogni non va bene.. anche se sai da dove vengono... non puoi neanche eliminare l'origine, devi cambiare integralmente perchè questo accada....
Se c'è un tavolo che balla perchè una zampa è più corta potresti fermarlo mettendo della carta sotto la zampa opposta a quella più corta, però poi il tavolo rimarrebbe storto, beh l'origine dei bisogni è come quella zampa opposta a quella corta... non si risolve da li , al massimo rimedi ma con dubbi risultati, il tavolino deve stare dritto.

:C:

cassandra 04-10-2007 17.03.36

Secondo me bisogna imparare a Scegliere,così sarà possibile distingure i desideri sani,utili, da quelli inutili,diventerà tutto naturale...
Finchè non ci conosciamo davvero non abbiamo le basi per supportare dei desideri,per vedere dove vogliono andare a parare.
Quando ti Svegli tutto si chiarisce,è quello il fulcro da cui tutto si chiarisce,è lì che bisogna mettere tutto l'impegno secondo me...
Quando sai da dove nasce un desiderio cambia poco se non capisci pure dove vuol andare a parare e perchè...penso che è meglio lasciarlo libero di esistere,accoglierlo ma non prenderlo seriamente finchè non sai chi Sei....è strano che lo dica io,ma è tutto collegato...a me sembra che c'è sempre un ordine da seguire,quando si vuole saltare un passaggio nascono dubbi e titubanze...fiori.gif

Come dice Uno bisogna allungare la gamba del tavolo,anche a costo di sostituirla definitivamente...:C:

turaz 04-10-2007 17.20.40

e quando ti conosci cosa cambia? (provocazione)

cassandra 04-10-2007 17.42.26

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 40278)
e quando ti conosci cosa cambia? (provocazione)

I tuoi desideri sono tuoi,chiari,limpidi...saprai cosa farne e come gestirli...suppongo che a quel punto si è capaci di scegliere e vedere l'essenza delle cose...(suppongo ci sia pure chi si illude di vedere, ma non vede una mazza!)
Questo discorso mi fa pensare anche al Comandamento di Tomaso che stavamo osservando in questi giorni,pensa te...meglio se prendo una pausa vah:@@

Uno 04-10-2007 17.42.46

Dai Turi... ste provocazioni non servono a nulla se non a mandare fuori tema i discorsi

Come cosa cambia se ti conosci? Cambia tutto
Che Cassi stia enfatizzando e dando per scontate alcune cose è un'altro discorso... però così non la provochi a capire.... anche perchè non ci hai messo nessun cuore nel vedere il suo messaggio, hai preso la prima parola che ti riusciva di girare facilmente e senza fatica, ed era una che non potevi girare.... cambia cambia...

RedWitch 04-10-2007 17.43.02

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 40277)
Secondo me bisogna imparare a Scegliere,così sarà possibile distingure i desideri sani,utili, da quelli inutili,diventerà tutto naturale...
Finchè non ci conosciamo davvero non abbiamo le basi per supportare dei desideri,per vedere dove vogliono andare a parare.
Quando ti Svegli tutto si chiarisce,è quello il fulcro da cui tutto si chiarisce,è lì che bisogna mettere tutto l'impegno secondo me...
.

Pero' per imparare a Scegliere davvero, bisogna conoscersi, e per conoscersi, bisogna ascoltarsi, osservarsi, e quindi se una volta ascolto il bisogno, e lo osservo, la volta successiva non lo faccio, e osservo comunque cosa genera in me il non soddisfacimento, imparo qualcosa.. (e devo scegliere per rinunciare o assecondare un bisogno in maniera almeno un po' cosciente)... altrimenti come faccio a capire chi Sono e a svegliarmi? fiori.gif

Uno 04-10-2007 17.44.38

Ecco la differenza del cuore....

turaz 04-10-2007 17.46.11

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40286)
Dai Turi... ste provocazioni non servono a nulla se non a mandare fuori tema i discorsi

Come cosa cambia se ti conosci? Cambia tutto
Che Cassi stia enfatizzando e dando per scontate alcune cose è un'altro discorso... però così non la provochi a capire.... anche perchè non ci hai messo nessun cuore nel vedere il suo messaggio, hai preso la prima parola che ti riusciva di girare facilmente e senza fatica, ed era una che non potevi girare.... cambia cambia...


beh ho usato un modo brusco ma mi pare che cassandra abbia risposto.
vedo vedo che cassandra da quando è entrata qui è di molto cambiata.
ha aperto gli occhi .
questo è di certo merito tuo
ciauzz

turaz 04-10-2007 17.50.33

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 40285)
I tuoi desideri sono tuoi,chiari,limpidi...saprai cosa farne e come gestirli...suppongo che a quel punto si è capaci di scegliere e vedere l'essenza delle cose...(suppongo ci sia pure chi si illude di vedere, ma non vede una mazza!)
Questo discorso mi fa pensare anche al Comandamento di Tomaso che stavamo osservando in questi giorni,pensa te...meglio se prendo una pausa vah:@@

non so se sempre saprai cosa farne e come gestirli (ma anche li l'osservazione continua fa da sè) quantomeno all'inizio... di certo l'inizio appare come una liberazione e una rinascita.
poi via via ti sembra di "volare" letteralmente sulle ali di questa nuova consapevolezza.
quanto vedo in te attualmente mi riempie di gioia.
Ha rinvigorito anche me.

un abbraccio

griselda 04-10-2007 18.29.19

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40275)
In quasi un anno non hai ancora trovato la risposta... abbraccio:

Non serve necessariamente sapere da dove viene un desiderio, piuttosto sarebbe più importante sapere se è un desiderio vero o qualcosa di indotto da noi o da altri...
Siamo da capo? icon_mrgr:
Ci provo eh...
un Desiderio è qualcosa di innato... è il nostro Essere che si muove... io posso desiderare di fare del bene se sono buono altrimenti non è un vero desiderio è un bisogno di mettersi a posto la coscienza... cosa che inevitabilmente non accade.
Quindi se ci pensiamo è quasi tutto bisogno e poco desiderio... reprimere i bisogni non va bene.. anche se sai da dove vengono... non puoi neanche eliminare l'origine, devi cambiare integralmente perchè questo accada....
Se c'è un tavolo che balla perchè una zampa è più corta potresti fermarlo mettendo della carta sotto la zampa opposta a quella più corta, però poi il tavolo rimarrebbe storto, beh l'origine dei bisogni è come quella zampa opposta a quella corta... non si risolve da li , al massimo rimedi ma con dubbi risultati, il tavolino deve stare dritto.

:C:

Per la prima volta in vita mia ho fatto una Scelta questa è nata dal frutto dell'osservazione poca o tanta che sia, insomma da ciò che ho visto sino ad ora.
Ora mi si è generata una tensione tale che sento tutti i nervi tirare. :U
Si lo so Uno abbraccio: sono dura di comprendonio forse perchè lotto per trovare ciò che vorrei invece di ciò che c'è. martello.:

turaz 04-10-2007 18.31.19

hai provato sciura maria a pensare che magari lotti contro te stessa?
magari prova a "lasciar andare" i nervi

griselda 04-10-2007 19.35.04

Direi che lotto contro un automatismo, ( cercando di allargarmi) ovvero prima l’ho guardato attentamente so a cosa conduce e da dove nasce posso scegliere di non arrivarci.
Se ho bisogno di "nutella" perché mi piace ma so che mi porta ad avere un ascesso ogni volta, se mi faccio prendere dalla gola automaticamente pago e non so perché ho l’ascesso, se invece ho già visto e studiato che il bisogno di "nutella" l’ho perché ho bisogno di "approvazione" invece che mangiare la "nutella" e cuccarmi l’ascesso ( che poi mi porterà a perdere il dente) cerco di darmi da sola "l’approvazione" che mi serve.
Ho compreso che ci sono bisogni travestiti da desideri e che vanno un po’ assecondati e un po’ no e sempre sotto osservazione, ma se nell’esempio del caso sopra la posta in gioco è importante che si deve fare?
Gli esempi sono fittizi.

P.S. Turi ti dispiacerebbe molto usare il mio nick, grazie.




cassandra 04-10-2007 19.46.01

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 40288)
Pero' per imparare a Scegliere davvero, bisogna conoscersi, e per conoscersi, bisogna ascoltarsi, osservarsi, e quindi se una volta ascolto il bisogno, e lo osservo, la volta successiva non lo faccio, e osservo comunque cosa genera in me il non soddisfacimento, imparo qualcosa.. (e devo scegliere per rinunciare o assecondare un bisogno in maniera almeno un po' cosciente)... altrimenti come faccio a capire chi Sono e a svegliarmi? fiori.gif

E' vero Red, ho scritto dando per scontate alcune cose e non calcolandone altre,al momento sono ancora un pò confusa nell'esporre e le parole non mi aiutano perchè pesco sempre nella stessa direzionemartello.: sta di fatto che per Conoscersi bisogna anche sperimentare,far esperienza...fiori.gif
grazie abbraccio:

Kael 04-10-2007 22.59.06

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40275)
Se c'è un tavolo che balla perchè una zampa è più corta potresti fermarlo mettendo della carta sotto la zampa opposta a quella più corta, però poi il tavolo rimarrebbe storto, beh l'origine dei bisogni è come quella zampa opposta a quella corta... non si risolve da li , al massimo rimedi ma con dubbi risultati, il tavolino deve stare dritto.

C'è anche la possibilità di mettere della carta sotto la gamba più corta (e di solito si fa così), in modo che il tavolo non balli e stia dritto... E' comunque pure questo un bisogno, anche se funziona meglio di quello da te descritto... l'ideale sarebbe cambiare totalmente la gamba difettosa con una nuova. In quel caso il bisogno non c'è più perchè il tavolo non balla e sta perfettamente dritto.

Uno 04-10-2007 23.07.07

Certo Kael, meglio ancora comprare un tavolino nuovo bello lucido... ma di cosa stavamo parlando? (almeno io nella mia risposta, poi è andato un pò fuori)
Di accorgersi o meno da dove vengono desideri e bisogni, di come fare...
e il tutto si riaggancia alla tensione poi....

:C:

Kael 04-10-2007 23.37.03

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 40307)
Certo Kael, meglio ancora comprare un tavolino nuovo bello lucido... ma di cosa stavamo parlando? (almeno io nella mia risposta, poi è andato un pò fuori)
Di accorgersi o meno da dove vengono desideri e bisogni, di come fare...
e il tutto si riaggancia alla tensione poi....

:C:

Si certo, infatti stavo pensando che i bisogni altro non sono che sistemi per risolvere i problemi nel modo meno faticoso possibile. Mettere la carta sotto una gamba si sta un attimo, portare il tavolo dal falegname e ripararlo è invece molto più lungo e faticoso, fermo restando che nel secondo caso il risultato sarà assai più permanente e, quindi, reale...

Convengo però che finchè non si ottiene un cambiamento integrale (tavolo nuovo che non balla) i bisogni ci saranno sempre, e non assecondarli (cioè reprimendoli) porta a problemi ancor più gravi (il tavolo storto può far cadere i piatti ad esempio...)
Quindi l'ideale secondo me è ciò che ha detto RedW: una volta ascolto il bisogno, un'altra volta no, il tutto sempre osservandomi attentamente, così da conoscermi sempre meglio e imparare quali siano i bisogni reali e quali no...

Grey Owl 05-10-2007 02.39.34

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 40288)
Pero' per imparare a Scegliere davvero, bisogna conoscersi, e per conoscersi, bisogna ascoltarsi, osservarsi, e quindi se una volta ascolto il bisogno, e lo osservo, la volta successiva non lo faccio, e osservo comunque cosa genera in me il non soddisfacimento, imparo qualcosa.. (e devo scegliere per rinunciare o assecondare un bisogno in maniera almeno un po' cosciente)... altrimenti come faccio a capire chi Sono e a svegliarmi? fiori.gif

Concordo in pieno... aggiungo che in questo bisogna essere spietati e costanti con se stessi. Si comincia con l'osservare un bisogno marginale, una zavorra facile da togliere, poi man mano che si procede diventa più difficile osservarsi.

Mi capita di osservarmi (in quello che riesco) ed a un certo momento il bisogno annebbia l'osservazione. Solo dopo ne vedo gli effetti. Ma durante il bisogno, esso è padrone di me. Questa analisi a posteriori aiuta a capire chi sono. La prossima volta il bisogno avrà meno "forza" e lavorandoci arriverò ad essere padrone di me stesso e ad osservarmi nel momento che il bisogno nasce in me. A quel punto sarò io a decidere e a non essere deciso dal bisogno.

Il negarmi un bisogno è un modo per trattenere dentro quella energia che alimenta il bisogno stesso. A quel punto osservare cosa muove (scalda) dentro aiuta a capire chi sono. Questo è possibile solo ad un certo punto dell'osservazione perchè il rischio è cadere nella repressione del bisogno.


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