Casa senza porte
Vivo in una casa, almeno l’impressione è quella perché è una casa molto strana, sembra per metà costruita, è arredata completamente, ma tanto grande da sembrare un’esposizione di mobili(!). Dentro la luce è fioca, è quasi buio e non esistono porte a dividere gli ambienti. So che da una parte ci sono le camere da letto, sono ben arredate e molto belle. In un grandissimo salone una parte è composta dal salotto pieno di innumerevoli divani e poltrone, sul pavimento c’è la moquette. Comunque mi sembra sia notte e io sto cercando di chiudere l’entrata (da cui entra molta luce) per ritirarmi. Ma non so come chiudere perché non c’è la porta e allora metto davanti all’entrata un telo per coprirla. Poi ne metto un altro subito dopo e mi accorgo che le pareti alla mia destra di colore arancio sono costruite solo dalla metà in su, arrivano fino al soffitto ma sotto manca, in modo irregolare ma continuo, per un metro circa la parte che va al pavimento. Anche qui per rimediare ho messo dall’altra parte (l’ambiente dei salotti) lunghi tendoni che arrivano fino a terra. Mentre sono indaffarata a mettere il secondo telo più o meno a un metro dall’altro per chiudere l’entrata mi raggiunge mio marito che, senza parlare, mi prende per mano e vuole che lo segua. Mentre lo seguo vedo alla mia destra un’apertura: all’interno, non riesco a capire se è uno scantinato o una soffitta o le fondamenta della casa, affacciandomi vedo uno spazio grigio enorme, che sembra pieno di macerie oppure in costruzione. Ancora una volta cerco inutilmente di chiudere una porta, sembra esserci ma mentre la tiro verso di me mi rendo conto che è solo illusoria, non si chiude, non esiste. Allora seguo mio marito che mi guida verso uno dei tanti divani e mi fa sedere: lui si sdraia ai miei piedi, mettendosi di fianco e rimane lì in silenzio attendendo qualcosa. Lo guardo e lo vedo nell’aspetto giovane come quando l’ho conosciuto vent’anni fa. Non riesco a muovermi, ho l’impressione che soffra ma non so che fare, ad un tratto decido di fare una doccia, mi alzo per andare nel bagno e gli dico “aspettami qui" o "torno subito”, lui mi risponde “fai presto” o qualcosa del genere, e a quel punto mi sveglio.
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Verrebbe da dire che hai fatto una bella casa tutta ben arredata (tu) solo che ti manca un certo pezzo di collegamneto alla terra, in luogo del quale, invece di solidi muri, ci sono dei vuoti colmati da teli (rimedi). Insomma mancano dei divisori di un certo tipo, porte che si possono chiudere, che forse completerebbero un contenitore, come fosse una bolla.
La tua "parte maschile" sa come fare e ti guida (ti prende per mano) e, mettendosi ai tuoi piedi, ti segnala cosa devi fare e ti dice di far presto. I piedi indicano un radicamento... le fondamenta ci sono... ma quello che manca sempre da li arriva. Questa segnalazione comunque ti arriva solo dopo che hai stabilito che le porte col tuo inconscio (spazio enorme in costruzione, caotico) non è diviso davvero da te, la porta è illusoria, quindi puoi seguire le indicazioni del marito. Queste le mie sensazioni. |
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Grazie Ray fiori.gif |
L'interpretazione di Ray può starci, però io provo a darne una diametralmente opposta... (chissà poi che quella giusta non stia nel mezzo :) )
L'elemento principale del sogno è il tuo voler "chiudere", il tuo voler separare gli ambienti per rintanarti ogni volta in un luogo soltanto (salotto, camera da letto, etc..). Sembra quasi che ti spaventi l'apertura... tanto che, pur non essendoci una reale chiusura, rimedi alla meno peggio con dei teli. Poi arriva tuo marito, e per un attimo intravedi la "quarta stanza"*, senza regole nè muri o barriere razionali. Tuo marito poi ti guida sul divano e lui si sdraia a terra, l'unico punto a quanto ho capito dal quale si può vedere anche gli altri ambienti (perchè i muri mancano solo in basso), e ne soffre... Soffre come se dal soffitto stessero scendendo delle barriere che vi isoleranno, che prima o poi toccheranno terra e vi "imprigioneranno" completamente (perchè hai detto che nei muri non ci sono porte no?). Quindi lui se ne sta là a terra a godersi quell'apertura ormai bassissima, perchè Sa che voi siete TUTTA la casa, e non una sola stanza per volta... *Gurdi diceva che l'uomo è come una casa a quattro stanze, ma che di norma ne usa solo tre e non è al corrente dell'esistenza della quarta stanza. Lavora in una sola stanza per volta, ma che il solo modo per "accedere" alla quarta stanza è quello di lavorare simultaneamente in tutte e tre le stanze ordinarie, e quindi in questo caso lasciando gli ambienti aperti e in comunicazione fra loro... :C: |
Un sogno simile lo feci anche io, lo avevo anche postato mi pare, e ti do un'altra interpretazione, magari da tutte e tre ne esce una buona...
Hai detto che volevi coprire la luce che dal basso filtrava e a me fa pensare che quella luce che illumina il dentro della casa (in te), le tue costruzioni e sovrastrutture, ti fa fatica ad accettarla, infatti poi dici che prima questo genere di sogni erano più scuri. La porta illusoria mi da l'idea di un passaggio che ormai hai voluto iniziare e sai che non puoi più chiuderlo, in un certo senso sei disillusa del fatto che puoi dormire senza sapere di farlo.. ma ti fa fatica restare con le porte aperte e far filtrare la luce che inizia a salire dal basso. Tuo marito , il tuo complementere (?) soffre probabilmente perchè non puoi sopportare la luce che entra ma lui se ne nutre, vuoi riposare, vuoi fare una pausetta (vuoi dormire)... intanto stanca ti vai a lavare di dosso qualcosa che ti opprime e poi torni presto per riposare... la doccia per togliere le scorie residue dopo un lavoro. :C: |
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Ho trovato il sogno che avevi postato, ricorrente se non ho capito male, mi ha colpito la similitudine con l'esposizione di mobili, soprattutto i divani blink.gif. Beh ora ho bel po' di spunti per rifletterci, grazie ragazzi fiori.gif |
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