Ermopoli - Vi racconto una storia

Vi racconto una storia che ebbi da ascoltare da una persona che vidi una notte nel bosco.
Mi trovavo come al solito sopra il mio ramo preferito… che bella la mia quercia sempre presente e magnifica… e che Luna splendente… ma torniamo al racconto… di quando conobbi questa personcina mesta e piangente..
Si era perso nel bosco, non trovava piu’ il sentiero verso il paese. Piangeva e parlava a se’ stesso e si rimproverava di molte cose che disse e che fece in passato, mentre lo faceva ad uno ad uno si toglieva le vesti… prima la giacca, poi la camicia, i pantaloni… infine rimase nudo ad osservare lo specchio d’acqua del lago… vi era un silenzio irreale… potevo sentirlo… un silenzio assordante… nasceva da dentro quella persona… ora non piangeva piu’… rimaneva in silenzio ad osservare la sua immagine riflessa nel lago…
Ad un certo punto emisi un “guguuu”… ma uno solo… questo basto’ per attirare l’attenzione di questa nuda creatura dai riflessi lunari… vidi che mi sorrideva incuriosito… era raggiante nel suo sorriso… sereno… quieto… il volto rigato dalle lacrime brillava in quella notte di Luna… rimasi ad osservarlo per un secondo che parve infinito… entrai nei suoi occhi e mi trovai faccia a faccia con lui…

Perche’ piangi?... e come’ che ora sei nudo?... cosa ti rende sereno in questa notte di Luna?... Volevo fargli tante domande ma ad ogni domanda sentivo che non era la domanda giusta… infine rimasi in silenzio ed ascoltai… in verita’ e’ questa la vera domanda… ascoltare quello che aveva da dire…

Comincio’ a parlare con voce calma e profonda e disse… vedi caro gufetto… questa notte mi sono perso nel bosco… in verita’ ho perso molte di quelle cose che da tempo avrei dovuto abbandonare… ora mi sento piu’ leggero… piu’ libero… sento l’aria sulla pelle… il fresco della serata… il muschio sotto i piedi… mi sento piu’ vivo…
Sono un cantastorie… vivo di espedienti e vado di paese in paese a raccontare mille storie fantastiche… Ogni volta invento di viaggi astrali e fantastici accadimenti di principi e principesse… di orchi e di roghi… e la gente mi ascolta incantata… dono loro un attimo di fantasia… li alleggerisco dalle pesantezze dei lavori nei campi… i bambini corrono a letto coprendosi il volto per paura dell’Orco…hehehe
Bello il tuo mestiere dissi… lui pero’ con lo sguardo m’interruppe… vidi un lampo di tristezza sul suo volto…
Si… il mio mestiere e’ raccontare storie ma in questo mi persi… mi ritrovai nel bosco a vagare alla ricerca del sentiero… le storie inventate divennero per me verita’… a forza di raccontarle divenni io stesso personaggio inventato…
Ad un certo punto non ebbi piu’ la forza di continuare e cominciai a piangere… non sopportavo piu’ le vesti che portavo addosso… ad una ad una raccontai tutte me mie storie e le gettai nel lago formando dei cerchi nei cerchi nei cerchi… infine gettai tutto… poco a poco i cerchi si sciolsero… il lago pareva uno specchio… notai un’immagine riflessa di un uomo… non lo avevo mai visto… aveva il volto sereno… mi sorrideva… allora gli chiesi chi fosse?… sorridendo lui mi disse… Umilta’.