La storia dell'umanità (seconda illuminazione)
Collegandomi alla così detta prima illuminazione apliata qui automaticamnete ci spinge alle considerazioni su tutto il passato e le implicazioni future.
La comprensione dei piccoli eventi della storia del singolo porta a riflettere che il mondo come entità porta la sua evoluzione e la sua storia. La storia del mondo è la storia dell'umanità tutta. Come nel singolo anche nell'umanità esiste la sincronicità ed esiste una serie di eventi secondo cui la vita sulla terra è a questo punto e livello che conosciamo a causa dell'insieme degli eventi mai distaccati tra di loro. Viviamo in un momento in cui possiamo osservare il complesso dell'evoluzione di un periodo. Comprendere la storia dell'umanità è comprendere la storia dell'uomo e come essa si è evolta e può ancora trasformarsi ed evolvere. La cosa potrebbe non apparire esoterica, ma io penso che la comprensione del complesso di eventi che hanno generato l'uomo come lo conosciamo adesso sono un insieme di energie e movimenti sottili che servono all'evoluzione planetaria e dell'uomo e dell'universo. Il punto fondamentale che porta l'uomo a distaccarsi dal proprio nucleo e dal proprio essere reale è secondo questa osservazione la preoccupazione del futuro... Cosa ne pensate? |
Al livello più semplicistico si potrebbe dire che questa seconda illuminazione vorrebbe cambiare completamente il modo in cui finora abbiamo considerato la storia. Perchè infatti limitarsi a comprendere le cose solo dalla nostra piccola e relativa esperienza di pochi anni (potremmo considerarci fortunati se arrivamo agli ottanta...) se invece abbiamo a disposizione millenni di storia umana a cui attingere?
Il fatto è che abbiamo sempre considerato la storia come un qualcosa di staccato da noi, quasi aliena, nomi e date da imparare a memoria per ottenere buoni voti a scuola. E invece la storia ci porta (potrebbe portarci) millenni di esperienza umana, miliardi di esperienze che noi in una sola vita giammai potremmo raggiungere. La storia sono le nostre fondamenta, senza di essa non saremmo oggi quello che siamo, saremmo ancora organismi unicellulari che vegetano nel mare... Se la storia dell'umanità è una grande catena, noi non siamo altro che l'ultimo anello di questa catena... anello dal quale poi in futuro potranno partire ancora chissà quanti anelli successivi... La seconda illuminazione di Celestino la vedo quindi molto connessa all'articolo di Uno "Trovare il proprio posto nell'Universo"... per comprendere l'anello che sono, devo comprendere anche gli anelli precedenti e successivi, e al tempo stesso comprendendo di più l'anello che sono posso comprendere di più sugli anelli precedenti e successivi. Tutto è connesso, tutto è in realzione con tutto. Più imparo a livello macrocosmico, più comprendo a livello microcosmico... Ci sono cose su noi stessi che forse non potremmo imparare mai se prima non proviamo a comprenderle nell'umanità presa nella sua completezza.. Queste sono cose che anche a livello psicologico sono state accettate ultimamente, per capire una persona devo cercare di studiare anche la sua famiglia e l'ambiente in cui è cresciuta, non solo a livello stretto (genitori, fratelli, etc) ma anche in modo più ampio (nonni, bisnonni, etc) .. Insomma, più conosco l'albero genealogico di un soggetto, più posso "inquadrare" tale soggetto e metterlo a fuoco... |
Citazione:
Mi ha colpito quel "saremmo ancora organismi unicellulari"... beh se ci si pensa lo siamo stati, anche se per poco, durante la gestazione. In qualche modo il corpo, crescendo, ripercorre della fasi di sviluppo, bel senso di rendere complesso, dell'umanità o della specie umana. Interessante a questo punto il fatto che l'umano si sviluppa, diciamo da se, naturalmente, fino ad un certo punto. Poi sta a lui, dipende dai suoi sforzi sviluppare tutte le sue possibilità e diventare Uomo. Se applichiamo questo all'umanità? Dall'altra parte se l'uomo inteso come singolo compie un ciclo di vita questo dovrebbe potersi applicare all'umanità. A seconda di come il singolo si sviluppa e crescendo fa sue determinate possibilità determina l'andmento del ciclo, il suo possibile sviluppo oppure l'avviluppamento (ciclo sempre visto come spirale che può essere crescente o decrescente)... può iniziare cicli successivi più ampi o arrivare ad annichilirsi. Anche questo potrebbe essere applicato all'umanità. Inoltre all'interno di un ciclo "grande" ce ne sono di più piccoli che sono immagini di quello grande. Per esempio nel signolo c'è il ciclo giornaliero per il quale si "nasce", si "vive" e si "muore" ogni giorno, svegliandosi, vivendo e addormentandosi. Questo meccanismo generale, applicabile anche ad altri cicli del singolo, se applicati all'umanità dovrebbe farci individuare dei "sottocicli" nella storia umana, come per esempio la nascita, sviluppo e morte di una civiltà. Questo approccio ciclico della storia è molto poco seguito così come è molte poche persone "pensano" il tempo in modo ciclico rispetto alle molte che lo pensano in modo continuo (come su una retta per intenderci, invece che come su una serie continua di cerchi, tipo spirale). Anche se ne ho dette forse già troppe aggiungo che il discorso che facevamo sulla prima illuminazione, ovvero quel che riguarda i vari possibili noi anche non manifestati, gli altri quadratini sul foglio di carta, è a questo punto applicabile anche all'intera umanità e quindi ci sono tutta una serie (infinita) di umanità possibili, passate e future, che fanno parte integrante (o andrebbero integrate) della Storia umana, anche se non della storia. |
Citazione:
Effettivamente tutto questo ha un senso nel macrocosmo se lo rapportiamo al nostro piccolo mondo singolo e micro. Se non conosco bene cosa mi ha portato ad essere ciò che sono non posso cambiare la mia vita e soprattutto non ne sarò mai padrone. Ecco che diventiamo responsabili nell e dell'umanità comprendendo da dove veniamo. Possiamo chiamarla una sorta di ricapitolazione globale. L'esame non è degli eventi in se per se, ma cosa ha mosso gli eventi verso dove. |
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