Saviano e la mafia
Ho letto la lettera che lo scrittore ha indirizzato al presidente del consiglio e devo dire che mi è molto piaciuta, è equilibrata e dignitosa.
Non so come voi la pensiate ma la mafia dovrebbe essere un grande male per chi ci vive dentro e secondo me parlarne, denunciarne i crimini non può che ledere a questo mondo pericoloso che ci sta addosso come una viscida ragnatela. |
Sarebbe possibile postare la lettera (sia per me che sono incasinata per cercarla, sia per il futuro dove magari sarà più difficile da trovare) o ha contenuti che non è il caso? :C:
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Se ne può parlare senza farne una cosa politica? Si forse si.... però le premesse sono che Saviano scrive per Repubblica e anche se dice che non è una questione di destra o sinistra lui è schierato a sinistra. La diatriba è verso il massimo esponente della destra.... Quindi vi chiedo aspettandomi onestà intellettuale, si può parlare di questa cosa, impostata in questo modo senza farne una questione politica? Se si, continuiamo/te pure, se no o al primo accenno politico partitico chiudo il discorso. |
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Sole chiede di postare la lettera, io non sono neppure sicura di saperlo fare, ma soprattutto non voglio in quanto non spetta a me, credo. |
.... finchè non postate la lettera, continua a rimanere una cosa vostra.
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Postare la lettera da sola non significa nulla, poi bisognerebbe postare quello che prima aveva detto Berlusconi, e pure tutte le lettere precedenti. Bisogna entrare per forza su quali interessi si sono toccati da entrambe le parti, su chi è Saviano (per chi non lo conosce bene) e alla fine parliamo di tutto meno che della mafia. Ci voglio provare lo stesso... vediamo che ne esce fuori, rimane che chiudo appena la cosa prendesse una piega che ho detto più volte voglio evitare. Citazione:
La mafia in passato è diventata potente sul silenzio, ma che la gente della strada sappia è importante per combattere la mafia o solo per vendere i libri e film? Io preferirei-preferisco che le forze dell'ordine sappiano, che la gente parli con queste e che queste siano in condizione di fare il loro lavoro. Il sig Saviano che è così informato ha prima scritto il libro o prima è andato a raccontare ciò che sapeva a chi di dovere? Aiuta o ostacola le indagini rivelando particolari che magari fanno capire ai boss che certe cose si sanno? Edit: spero di averla copiata integralmente la lettera, se manca qualche pezzo fatemelo sapere che modifico |
Uno, in quei paesi quasi la metà dei cittadini sanno molto se non tutto. Saviano ha scritto molto (non tutto, c'è molto di più) di ciò che già avevano detto i collaboratori di giustizia. Insomma ha solo fatto conoscere il fenomeno alla maggior parte degli italiani (più attenzione c'è dell'opinione pubblica su quel paese e meno potranno fare gli affari loro). Non aiuta e non ostacola le indagini. Aiuta a mantenere accesa l'attenzione dell'opinione pubblica, che appena se ne dimentica, la politica torna ad essere collusa con la criminalità.
Secondo me bisogna parlarne, perchè appena si smette di parlarne, la mafia torna quella che era. p.s. grazie per aver postato la lettera |
Appena si smette di arrestare boss la mafia torna quella che era....
Se ne parli e basta alimenti un mito altro che... Che Gigi fornaio di Milano sappia come funziona la mafia a Canigattì e poi magari non conosca o non possa dire nulla di quella senza lupara che magari ha posizioni importanti in istituzioni della sua città..... a che e a chi serve? Sui collaboratori di giustizia è meglio che non entro.... |
Serve, perchè la politica (serve a tenere buona la politica che si butterebbe anche in quella marmellata), appena l'opinione pubblica latita si rimette a fare affari con la mafia (non credo abbiano mai smesso).
In questo senso è singolare che proprio da quel paese, il massimo esponente della destra (anarchico nei valori, parole sue), abbia ottenuto una quantità di voti impressionante (mi pare l'80% o giù di lì) e abbia un sottosegretario all'economia che non vuole farsi processare (per camorra, e che è compaesano di Saviano). A me, il voler spegnere i riflettori, puzza.. Ovvio che bisogna arrestarli i mafiosi. Ma l'opinione pubblica deve vigilare. Abbiamo fatto 30, facciamo 31. Entra pure sui collaboratori di giustizia, voglio capire che ne pensi.. |
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Ribatto solo questa cosa è poi chiudo (il mio partecipare, il thread rimane aperto se non cade nella politica). Prima in Campania tutto il potere politico era dall'altra parte. Poi forse grazie al discorso immondizia la gente ha deciso di cambiare. Certo dietrologicamente si potrebbe dire che la storia dell'immondizia è stato un aiutino della mafia, ma se questa mafià è così potente ed così inserita a destra perchè non lo ha fatto nei 20/30 anni prima? Dai ragazzi, non vi fermate alle apparenze. Se c'è mafia nella politica, e c'è, è trasversale. Ma l'attenzione pubblica non conta nulla se la gente non mette da parte l'egoismo. Tempo fa vedevo le associazioni che hanno creato i loghi tipo (non ricordo esattamente) "commercio no mafia", ascoltando un pò con attenzione chi li presentava si vedeva benissimo che era solo un'altro modo per far business, come il commercio equo solidale... |
Hai giustamente iniziato a parlare di Saviano e dei suoi interessi a pubblicare dei libri, interessi che sono uguali a quelli della sua casa editrice che è la Mondadori, ma secondo me dovremmo spostare il problema dalla politica, dalle persone messe in mezzo inevitabilmente, mi piacerebbe capire se sia giiusto tenere sotto silenzio il fenomeno mafioso.
Il fatto che siano stati venduti tantissimi libri ci dovrebbe far capire che le persone vogliono essere informate, in qualsiasi modo, quando ero piccola c'era Sciascia e i suoi libri che parlavano di ipotesi non di fatti, eppure nessuno mai ha detto che i suoi libri non dovevano essere scritti. Il silenzio non aiuta mai a progredire, i riflettori vanno puntati là dove si annida il male, altrimenti facciamo come quelli che buttano la spazzatura sotto i tappeti e fanno credere che la casa sia pulita... |
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I libri di Sciascia erano romanzi e proprio per questo potevano far pensare. La gente pensava con la propria testa: "sarà vero?","cavolo se le cose stanno così..." etc... Se invece esci con un saggio che ti dice o ti vuole far credere che ciò che è scritto è verità, non hai scelta, puoi crederci o no, puoi soddisfare la curiosità ma poi? E le cose scritte sono verità? Quello che dicono i collaboratori di giustizia? Persone che fino al giorno prima uccidono, il giorno dopo visto che sono state prese dicono 4 stupidaggini ed ottengono casa, soldi, scorta etc... Citazione:
Se l'inconscio viene a galla non è più inconscio, in ogni caso per esserci un conscio deve esserci un inconscio. Se punti i riflettori da una parte devi toglierli dall'altra.... e sei da capo. Invece lavorare sapendo che ci sono delle zone d'ombra è l'unico modo per lavorare veramente, il resto è solo giocare con i riflettori per curiosare in giro, ma non pretendo che tu comprenda quello che sto dicendo :) |
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I tre punti al Premier non mi fanno male, mi fa male l'oscurantismo, in tutte le sue forme :C: |
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Io penso che tutto quello che sta sotto i riflettori ci sta perchè sta bene che sia così, anzi forse allontana l'attenzione dell'opione pubblica da altri problemi che non stanno sotto i riflettori.
Il cosidetto conflitto di interessi, per essere imparziale, starebbe da ambedue le parti. Se io fossi uno scrittore impegnato in prima linea sul far conoscere un fenomeno già fin troppo conosciuto, cercherei una casa editrice autonoma. Se poi il libro vende molto oltre che ad aver fatto quello che definisco la mia missione non entro in conflitto con nessuno, specialmente con chi mi promuove e poi mi critica di pubblicizzare proprio ciò che voglio denunciare, e criticandomi in un certo senso mi fa un favore. Così che il lettore comune può rimanere confuso. Non entro nel merito del contenuto della lettera per non entrare proprio in un discorso di politica, riguardo ad alcune frasi in essa contenute. Vorrei solo aggiungere che ammiro chi a rischio della propria vita denuncia cose che altrimenti non si verrebbero mai a sapere, ma mi dà un po' da pensare la notorietà a cui indubbiamente va incontro, anche se ciò è inevitabile. |
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Riguardo ai collaboratori di giustizia: quattro stupidaggini? O neghi che esiste la mafia oppure stai dicendo che quelli arrestati non sono mafiosi, non ci sono altre alternative. Senza i collaboratori di giustizia, lo Stato rimaneva al palo e i mafiosi se lo mangiavano. I primi a chiedere una legislazione sui collaboratori furono Borsellino a Falcone, proprio perché sapevano che era un modo molto efficace per dare duri colpi alla mafia. Lo Stato deve rendere la loro collaborazione, qualcosa di fruttuoso, sennò quelli non parlano. Quindi conviene pure allo Stato, dargli casa, soldi e scorta.. Posso capire che non ti stia simpatico Saviano, ma da qui a pretendere che si smantelli la legislazione antimafia (di cui quella sui collaboratori fa parte) ce ne passa... |
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Anche io ammiro l'imprenditore che denuncia a rischio della propria vita, ma non chi si inventa un lavoro e poi lo stato deve pagare la scorta di cui lamentarsi pure. Agli imprenditori coraggiosi non viene data nessuna scorta, se va bene una pattuglia passa ogni tanto. Un corrispondente di guerra prende, parte, rischia la vita, se torna guadagna qualcosa sia come soldi che come sistemazione futura. Ma quelli non li incensiamo... Citazione:
Non voglio neanche dire che ci sia sempre strumentalizzazione da parte di politici o altro, in ogni caso ormai sfruttano il sistema per ottenere agevolazioni. Citazione:
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Per quanto riguarda la scorta lo hanno obbligato ad averla e tra l'altro non credo che si possa gioire di essere scortati...insomma antipatie a parte per il personaggio in sè, non vedo che faccia più male di qualsiasi altro regista, come Coppola mi sembra, che abbiano parlato di mafia. In merito alle cose che dice se siano vere o inventate da lui mi piacerebbe che qualcuno invece di rispondere con la lupara smentisse pubblicamente, lo svergognasse. |
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Di quale lupara stai parlando? Se ci sono stati attentati veri me li sono persi, ci sono state le solite voci dei soliti pentiti.... che avrebbero fatto un attentato a Saviano. E noi sono anni che paghiamo la sua scorta. Con quei soldi avrei preferito attrezzare un pezzo di qualche ospedale per esempio. Non è questione di gioire, immagino che non sarà divertente girare scortati anche se ho visto personalmente personaggi esibirla come status symbol... Ma ripeto, che differenza c'è rispetto ad un inviato di guerra? Perchè a quelli non gli diamo un paio di pattuglie per fargli fare il loro lavoro? E alla donna che in inverno è costretta a tornare dall'ufficio tardi per uno stipendio normale, perchè non diamo una scorta anche a lei? Ripeto quello che ho scritto sopra, un conto è fare un film che per quanto ben documentato si prende per quello che è, cioè un film. Un conto è basare sui pentiti un libro che poi si spaccia per verità. Se fosse stato dentro l'ambiente, il discorso sarebbe stato, forse, diverso... ma il libro avrebbe dovuto scriverlo dalla prigione. Quindi comunque un costo ma meno di una scorta 24x7 Per fortuna, di tutte le storie che raccontano i pentiti non ne vengono fuori arresti a casaccio, invece con un libro o un articolo su un giornale si può condannare qualcuno senza tanti problemi. |
Effettivamente leggere la lettera così non alcun senso.
Mi attengo al titolo; di Saviano non so bene che pensare, inizialmente pensavo che ci è voluto coraggio a denunciare per poi fare una vita da segregato. Ma poi, i già nominati Falcone e Borsellino, non si sono esposti per poi farsi proteggere a spese dello stato, sapevano meglio di chiunque altro il rischio eppure sono rimasti li, con la famiglia e hanno creato un precedente nel cuore della gente, questo voglio crederlo. Dico una cosa forte, che va un pò contro la tendenza comune, ma far sapere ciò che già si sa (son questioni note) a cosa serve davvero? Per il discorso pentiti vi ricordate il caso Tortora? Era un pentito a parlare.... Chi può dire che chi fino al giorno prima uccideva a sangue freddo un bambino, buttandolo nell'acido, mettendolo nel cemento o mischiandolo a processi industriali, di punto in bianco dica la verità? Io non ci credo e non sono d'accordo sul vendergli credito, appartamento, identità e lavoro in cambio di fatti incerti. Se una persona si pente, parla senza condizioni, dopo posso decidere di premiare i fatti certi raccontati. I capi mafiosi comandano da dietro le sbarre, secondo voi non comunicano anche con questi personaggi per fargli dire quello che vogliono, boh! Far catturare un capetto per nascondere molto di più. Le fonti della verità sono i cittadini e li bisogna davvero fare qualcosa per aiutarli ad aver fiducia. EDIT: non ho letto gli ultimi post |
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Il tema di fondo è perchè non dobbiamo parlare, scrivere di mafia? per fare bella figura con gli altri stati? e la sporcizia nascosta sotto il tappeto? E poi ma i pentiti che c'entrano? |
Filo io ci rinuncio :)
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