Citazione:
|
Nanotecnologie a parte sto compilando ora il terzo contratto di finanziamento contro cessione di quote di stipendio per un dipendente.
Anche questo si è preso la macchina nuova e mensilmente gli verrà detratto 1/5 dello stipendio che io dovrò girare all'agenzia che (dopo aver richiesto rassicurazioni scritte sul fatto che lavora da noi e lo paghiamo) gli ha concesso il finanziamento. Almeno ha richiesto solo una parte di ciò che gli serviva per l'auto, tutto sommato non è poi gran cosa. Non capisco il bisogno di indebitarsi per cose di cui tutto sommato si può fare a meno, viaggi, macchinone.. boh, questo stile di vita che va di moda non adeguato alle possibilità reali non mi sembra una furbizia. |
Citazione:
Condivido...e ne ho visti parecchi fare così... |
Citazione:
LOve :) |
Citazione:
|
Sono d'accordo anche io Faltea.
Non è il capitalismo che impone lo sfruttamento delle persone come non è il comunismo che impone la distruzione delle proprietà altrui, sono le teste delle persone che prendono una bandiera e la fanno sventolare come gli sembra meglio. |
Citazione:
|
Citazione:
Ci sono molte sfaccettature da tenere conto: - la limitatezza delle risorse; - la competizione che fa si che si deve produrre e consumare sempre più: infatti i prodotti oggi sono fatti apposta per durare sempre meno (cosi devi comprarne di nuovo); - la legge di mercato inoltre non tiene conto dei problemi umani: tutt'altro. - le nuove realtà produttive (Cina India, Brasile ecc.) non fanno che accrescere qeusti problemi; E cosi via. In questo sistema, la ricchezza continua ad ammassarsi in pochi mani e va a finire che il potere d'acquisto diminuisce sempre, più fino al collasso generale perchè se non si vende, non si produce, e se non si produce non c'è lavoro, ecc. Perciò la soluzione è quella che ho detto alcuni post fa. Love :) |
Citazione:
Io posso far profitto facendo lavorare (e bene e umanamente) molta gente, oppure speculando sugli interessi e simili (tipo banche etc). Ma questo dipende dalle teste e non dal capitalismo in se. Citazione:
Al contrario, accentrerebbero sempre più il potere economico. La soluzione, anche se non è quella che a me piacerebbe, sarebbe invece fare un piccolo passo indietro in certi settori. |
Citazione:
Citazione:
Perciò, è opportuno un drastico cambiamento di rotta: sia sociale, politico e soprattutto economico. Se non si cambia, si andrà sempre peggio: il capitalismo sta dando i suoi ultimi colpi di cosa. Spero che siano il meno dolorosi possibile. Non credo che i vantaggi vengano subito redistribuiti, ma poi se i ricchi vorranno vivere dovranno per forza far vivere gli altri. Sei-sette miliardi di poveri contro quanti ricchi? Quello sta avvenendo in Egitto, Tunisia, ecc. è solo l'inizio.... Love :) |
Citazione:
punto 1 - chi dovrebbe dare ad ogni individuo di che vivere? Chi lo farebbe? Dove non c'è guadagno l'essere umano non si muove.. punto 2 - Il costo per la progettazione e produzione dei robot non sempre è un'investimento che un'azienda è in grado di fare, specialmente in un momento di crisi. punto 3 - molte persone diffidano enormemente dei prodotti OGM in quanto non si sa negli anni cosa potrebbero procurare (cancri? Tumori? Malformazioni nelle nascite? O nulla?). Sui prodotti hanno scritto la frase "senza ogm" proprio per vendere di più.. punto 4 - qui si apre un discorso enorme, chi controllerebbe l'uso di queste tecnologie? Chi si assicurerebbe che l'utilizzo sia sempre e solo per il bene e non per controllarci e manipolarci ulteriormente? In conclusione credo che quello che tu auspichi come futuro migliore sarebbe solo un futuro con un maggior controllo viste le teste della gente che andrebbero a metterlo in pratica. :) :C: |
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Love :) |
Citazione:
Pertanto è la testa della gente che bisogna cambiare. finché è così statica e ferma a qualsiasi cambiamento e viene condizionata dalla massa, preferisce incanalarsi invece che avere un'opinione propria tutto ciò che brami rimane utipistico non credi? :C: |
Citazione:
Love :) |
Citazione:
Io credo in una politica meno dall'alto e più sentita dalla popolazione, bisogna imparare a lottare per i propri diritti e anche per quelli altrui, perchè l'egoismo e l'individualismo personale che ci circonda sono le chiavi perchè in Italia le cose cambiano meno rispetto agli altri paesi più moderni, anzi direi che persino i cosidetti paesi "arabi" hanno molto da insegnarci sotto questo punto di vista... |
Citazione:
Hai mai notato come le elezioni siano spesso vicino a giornate di ferie o prima estate o prime giornate di primavera? Andare a votare o in gita con la famiglia o a casa in santa pace che tanto non cambia niente... che fatica devo fare a vestirmi e andare a votare? Dilemma cosmico. Ah... se tutti i cittadini non andassero a votare si potrebbe ipotizzare una anarchia e una conseguente dittatura... tanto alla gente non importa chi governa, non ha votato, quindi sono autorizzati a fare come vogliono dal silenzio colpevole dei cittadini! Io continuerò ad esprimere la mia volontà e che sempre più gente lo faccia. SuperMegaLove |
Io mi "obbligo" a farlo perché il voto è un diritto acquisito con il sangue, e rispetto questo sangue.
L'obbligo viene dal non credere più che il mio agire possa modificare un meccanismo così grande e così ben radicato.. Ma credo nella democrazia; dobbiamo credere nella democrazia altrimenti perdiamo anche quel poco potere che possediamo |
Concordo con Sole e Faltea.
Occorre votare, ed occorre anche che se un qualsiasi governo non mantiene le sue promesse, deve andare a casa prima, perchè alla fine sono pagati da noi per fare la politica. La situazione è difficile per tutti, ma un conto è impegnarsi, un conto è fregarsene delle persone. Ricordiamoci inoltre che la politica si fa anche dal basso, nel nostro piccolo, ed ognuno di noi secondo la propria predisposizione può dare il suo contributo. Tanto è inutile, tanto non cambia etc.. se lo pensavano chi ha fatto la rivoluzione, oppure i paesi civili che abbiamo in Europa, forse non avrebbero ottenuto quel minimo di dignitità civinle che qui manca. Sento persone che dicono che si stava meglio quando c'era la dittatura, e questo mi fa rabbrividire... |
Mi associo con quanto detto da Sole e Faltea. Se non andiamo a votare facciamo quello che vogliono gli altri, ci sorbiamo le scelte altrui e zitti. Se votiamo può darsi che ce le sorbiamo lo stesso ma almeno abbiamo espresso la nostra scelta, il nostro volere, ci siamo dati una possibilità. E' costata una dura lotta ottenere questo diritto/dovere segno di democrazia. Ci sono Paesi sotto dittatura che lottano per il diritto al voto e noi a momenti lo snobbiamo.
|
Ma non si parlava di economia?
Non che ciò che è emerso non sia interessante... ricordo un vecchio tread sul votare o non votare (ma si può rifarlo) e anche alcuni che parlavano di democrazia... ma se ne potrebbe fare uno che confronti varie forme di governo, io ad esempio sono sfavorevole alla democrazia, almeno a quella finta presente attualmente sul pianeta (dove c'è), purchè non si scada a far chiacchiere su questo o quel politico attuale, cosa per altro avulsa dal forum. |
Citazione:
Magari riapriamolo mi piacerebbe sentire perchè sei sfavorevole alla democrazia. Daccordo sul fatto di non parlare di politici coi loro nomi, altrimenti si entra nel partitismo. Per quanto riguarda l'economia, io credo in un economia dove tecnologia e natura sia ampiamente integrate. So che può sembrare una contraddizione, ma quello che si è raggiunto coi computers, a livello scientifico, tecnico e artistico è notevole, ed è un patrimonio da salvaguardare almeno quanto la buona cucina, l'arte, il rispetto della natura. Si dovrebbero promuovere nuove fonti d'energia come in Europa. Si dovrebbe tornare ad un ritmo meno frenetico. Ci sono pochi posti di lavoro? Benissimo: occorrerebbe dimezzare il tempo lavorativo, cosi si avrebbero due vantaggi. VANTAGGI 1) Ci si può occupare della famiglia, si possono coltivare delle passioni oltre il lavoro. 2) Si raddoppierebbero i posti di lavori, se non erro qualcosa del genere è stato fatto in Gran Bretagna. SVANTAGGI 1) Lo stato deve permettere un tenore di vita dignitoso anche se non si lavora tutto il giorno. 2) Ci si deve accontentare di un tenore di vita essenziale: ho da mangiare, un tetto, ma tutto il resto con dei sacrifici. La crisi un po' ha portato questo: Se prima si comprava a dismisura e c'era il consumismo, adesso si sta molto più attenti e si comincia a togliere il superflo e quello che la pubblicità cerca di venderci (ho studiato pubblicità e sono scappato per i meccanismi che ci sono dietro). Non so se il sistema capitalista sia un fallimento o è stato soltanto mal gestito, ma se esisterà chi sarà sempre più ricco, e chi sarà sempre più povero non la vedo equamente. Ovviamente la soluzione non è nemmeno ridurre tutti ad una povertà primitiva. Bisogna tenere conto che le fonti della terra sono abbondanti ma non illimitate, e che vanno rigenerate, richiedendo tempo. Ne consegue che un sistema che si basa sul consumismo e sull'espansionismo, non può durare a lungo senza creare problemi e sofferenze sia al pianeta che all'umanità. :C: |
Posso essere sincero al massimo?
Il benessere economico globale sarà impossibile, e se si forzasse sarebbe ingestibile, prima di un effettivo progresso spirituale. E', sotto altri punti di vista, la stessa cosa del progresso tecnologico. I progressi nei vari campi debbono avanzare uniformemente pena le catastrofi. E questo sta già accadendo perchè la tecnologia è troppo avanti rispetto alla spiritualità. Potrei essere d'accordo con meno lavoro per tutti, dico sempre che oggi come oggi siamo ad un livello tecnologico che potrebbe permetterci di lavorare pochissime ore al giorno. Se ci pensate già, tranne casi particolari, produciamo per poche ore al giorno e poi occupiamo il resto delle ore lavorative con burocrazie o quant'altro. Prendete in mano le biografie di ricchi di nascita, se ne leggete un pò scoprite che molti di loro alla fine si sono autodistrutti, più o meno materialmente, trascinando spesso persone intorno. Se non hai interessi che fai con tanto tempo libero? Per interessi non intendo la capacità di occuparsi, cosa che in mancanza di altro può andar bene almeno per non fare danni. Quindi provate a pensare all'esempio che vi ho fatto delle vite di diversi ricchi e pensate che se invece di essere una percentuale piccolissima tutta l'umanità della Terra abbia la stessa possibilità, possa fare la stessa esperienza. Tempo 3 anni, allo stato attuale, ci distruggeremmo. Leggete un pò di cronaca, provate a leggere tra le righe le vite di certe persone. Scoprite che tutti questi mariti divorziati che perseguitano le ex mogli e poi le uccidono (spesso i figli) o sono pensionati (troppo giovani per il mondo di oggi) o persone con lavori e professioni "comode". Insomma come dico spesso, aveva ragione Keynes (per un periodo ho erroneamente associato la frase a Noam Chomsky) quando diceva di mettere i disoccupati a scavare buche e poi a riempirle. L'uomo non evoluto se non ha nulla da fare che un altro gli da fare, fa danni. |
Citazione:
Io però credo che autodistrugge anche il troppo lavoro. Che scopo hai nella vita se devi lavorare sempre, che significato ha, vivi per lavorare e basta sei appunto come una macchina. E' vero che a bassi livello d'evoluzione, se chi non lavora si ubriaca, si droga, o appunto utilizza il suo potenziale creativo per nuocere alle persone, meglio che lavora. Non sono daccordo invece sul suicidio di ricchi e quant'altro, o meglio mi sembra solo un altra faccia della medaglia, di chi si da fuoco al comune, perchè ha 4 figli da mantenere e non lavoro. Secondo me se si è bassi spiritualmente ci si autodistrugge in un modo o nell'altro. Nel primo caso come ha detto Uno, nel secondo caso come ho detto io, perchè molti che fanno i ladri, non è che lo fanno per vocazione. Ci sono hobby e passioni che non basterebbe una vita per coltivare e padroneggiarle, ma è vero come dici tu, che se non si sa impiegare il tempo si rischia di impazzire o di essere un male per gli altri. Un vero peccato perchè di cose da fare per migliorare il mondo ce ne sarebbero veramente tante. Basta vedere le donne che hanno fatto sempre le casalinghe: non hanno mai lavorato, non sono riconosciute, sono spesso trattate male e fanno un lavoro sociale a mio avviso importantissimo... Per quanto riguarda le professioni comode, credo che sono meno di quanto si pensano. Esistono solo professioni più logoranti dal punto di vista fisico o intellettuale. Quella fisiche sviluppano più danni come una caduta, dolori alle osse, quelle intellettuali sviluppano patologie come stress da videoterminale, ansia, depressione, ed il fatto che quest'ultime vengono sminute e prese poco in considerazione, è la motivazione poi di problemi che si portano fuori al lavoro, e che ti puoi ritrovare poi... nella cronaca nera. :C: |
Citazione:
Dipende da che parte stai... Nessuno ti obbliga a lavorare come un mulo.. è un discorso difficile e si sa che io a spiegarmi sono una frana, ma è una scelta anche il lavorare duro e tanto, vivendo come una macchina... Citazione:
Se poi guardi dietro a queste famiglie, trovi mariti vittimisti, che danno le colpe al mondo per la loro situazione ma non hanno coscienza di capire che sono loro gli artefici del loro "disastro"... E qui si ritorna sul discorso dello spirituale. Mogli accondiscendenti... che giustificano mariti che spendono 20/30 euro (seee le prime!) al giorno a giochi come "vuoi vincere facile?", gratta e vinci... etc.. Io non mi sento di giustificare gente del genere.. Citazione:
XXbuzzsaw: icon_mrgr: Una cosa ho notato, questa "crisi" sta bruciando i diritti dei lavoratori dipendenti. I datori hanno ripreso l'atteggiamento "ringrazia che hai un lavoro"... Sfruttando i contratti a tempo determinato... Non ti puoi azzardare a prendere un'influenza che rischi il posto... nonono.gif |
Citazione:
Ancora non mi sono imparato a fare il multicite, vabbè cerco di rispondere cosi :D Ho fatto l'esempio della casalinga, per renderlo più calzante, non perchè credo quello sia il ruolo della donna, ci mancherebbe. Non so come è da te, qui va in voga prendere apprendisti con la scusa dell'esperienza. Nel migliore dei casi c'è un rimborso spese di 200 euro, nel peggiore non vengono pagati e lavorano 12 ore. Stagisti che arrivano fino a 30 anni ovviamente. Se qualcuno però manda un curriculum con esperienza certificata (quindi parlo di professionisti) non vengono calcolati perchè: 1) Costano 2) Un professionista è piu difficile da gestire, non puoi dirgli che deve fare esperienza. In realtà qui è stato sempre un po' cosi, però almeno prima qualcosa in nero racimolavi, diciamo a 500, 800 euro al mese potevi arrivare (che non ci fai nulla, ma meglio di niente), ora invece c'è stato un peggioramento. Come dici tu il lavoro è diventato un lusso. Sempre qui e secondo la mia esperienza, ho conosciuto diversi imprenditori, che hanno pagato cifre come 20.000 euro per fare fare dei contratti (da operaio poi) per un contratto a tempo determinato e per pagargli il mestiere. Insomma una vera e propria mafia. Io mi ritengo fortunato perchè qualcosa spizzico sempre, e sono riuscito persino a cambiare lavoro, tanti miei amici e amiche non sono cosi fortunate, e ti assicuro che non sono scansafatichi o hanno poca voglia. Vorrebbero l'indipendenza dai genitori, ed invece è gia tanto se si riescono a pagare l'assicurazione della macchina. Mia sorella lavora 2 volte a settimana a 50 euro a settimana ed è fortunata, perchè almeno lei lavora poca, delle sue amiche lavorano il doppio a gratis perchè "serve esperienza". Sto parlando di persone che hanno superato i 30, e non di adolescenti che pure se lavorano gratis dopo la scuola c'è sta tutto. Ovviamente non c'è nulla di male a prendere un ragazzo fargli fare l'esperienza e se non va, arriverci e grazie, ma è mai possibile, che per anni c'è gente che fa questo ciclicamente. Praticamente è manodopera gratuita, lo stato di agevola, perchè non paghi tasse e nel caso di contratti di stage sei pure sovvenzionato. La gente che va non si ritrova niente perchè questi stage non sono formativi nella maggiorparte dei casi, e comunque non ti permettono per esempio una volta terminati di aprirti tu una partita iva, o un attività per conto proprio. Insomma non voglio farla drammatica, le brave persone ci sono sempre, ma non viene premiato nel l'impegno, nella bravura, negli studi o l'esperienza pratica. Si innescano meccanismi pericolosi dal punto di vista economico, morale e spirituale. Tu pagheresti per lavorare? oppure ti prostituresti col tuo capo per un lavoro (ovviamente è generico non c'è l'ho con Faltea). E poi vabbè per parcondicio, tocca anche comprendere quei pochi datori onesti di lavoro, che devono pagare tante tasse. E' vero anche che se io mi reggo a malapena come azienda, assumere qualcuno è veramente in utopia. In Svizzera se non erro chi assume a tempo indeterminato è esentato dalle tasse per 10 anni, perchè questo crea ricchezza. Poi vabbè c'è la faccenda stranieri e della concorrenza sleale che molti fanno. Bisogna essere tolleranti, aperti e pacifici. Bisogna capire che siamo tutti collegati: il datore che ha dei gravi oneri, l'imprenditore libero che si trova in diffoltà visto che se non guadagna deve pagare comunque affitti, ive varie. Il dipendente che viene trattato spesso come na pezza da piedi, ed è quello che se ha un reddito, fa circolare anche il denaro. La domanda è... chi ci guadagna da tutto questo? |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.42.48. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271