A Lezione di Musica
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Vorrei dedicare questo thread alla Musica e più in particolare alla pratica musicale. Conoscendo i limiti che derivano dal mezzo usato mi limiterò diciamo ad adattare la pratica manuale che si fa sul foglio o anche sulla tradizionale lavagna con tanto di gessetto a questo mezzo che ci offre la tecnologia e anche l'Admin Uno.
Penso subito che uno dei maggiori problemi relativi a questo formato specifico sarà senz'altro la limitata possibilità di inserire immagini che invece sarebbero la cosa principale che andrebbe a sostituire i sopra detti mezzi manuali. Cmq non vorrei iniziare qualcosa che non interessa come se alla fine sembrasse di volerla fare puramente per ego smisurato, invece dovrebbero essere delle lezioni a cui far seguire la partecipazione di tutti o insomma di chi vuole partecipare. Quindi senz'altro inizio poi si vede se proseguire. Le lezioni sono soprattutto per chi non conosce la musica o cmq conosce soltanto il nome e la posizione nell'endecalineo ma in genere è aperta a tutti. Intanto la musica è la più alta espressione umana anche al di sopra delle altre arti dato che l'ispirazione e la realizzazione non ha nulla a che vedere con la materia. Faccio subito una distinzione d'obbligo che vede il Ritmo la Melodia e l'Armonia come un unico ingranaggio tra l'altro molto simile anche ad altre triadi che conosciamo meglio. Il Ritmo è materia allo stato puro La Melodia è individualità L'Armonia è la massima realizzazione d'insieme Sto considerando che le immagini in questo modo non possono essere utilizzate. Cmq al di la della grafica il concetto di ritmo è qualcosa che ha a che vedere con l'essere piantati per terra e quindi Tempo e Spazio. All'inizio come vediamo dall'immagine non è importante scrivere qualcosa di impegnativo e anche un ritmo scandito da diverse unità e da diverse metà è più che sufficiente per capire il concetto. Al limite neanche l'indicazione del tempo è necessaria e neppure il rigo musicale dato che il ritmo non ha propriamente questo bisogno ma si regola appunto mediante il valore attribuito alle stesse note o Figure. Poi con l'aiuto dei file audio si potrebbe anche rendere il suono alle notine. Cosa vi sembra? No, dicevo l'idea vi sembra buona? Tra l'altro è anche interattivo come dicevo sopra tutti sono tenuti a inserire un proprio lavoro anche chi non sa ancora nulla. |
Il titolo è un pò ambizioso, ma mi piace l'idea.
Non posso partecipare adesso, ma seguo. Se il problema delle immagini è che le vedi piccole una volta allegate, basta cliccarle. :C: |
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Prima tabella dei Valori |
Come potete vedere dalla Tabella dei valori riportata sopra (sono riuscito anche a farla a misura giusta) si osservano dall'alto a sx una serie di 6 cerchi ognuno di quali sempre più piccolo in dimensione e contenente un nuovo elemento in più rispetto a quella di dx. Infatti dalla sx si vedono due cerchi del valore di 4/4 ciascuno (Valore Relativo) oppure di 1 Unità ciascuna (Valore Assoluto). Lo stesso con il secondo gruppo di cerchi dove 2/4 è il loro Valore Relativo e 1/2 è il loro Valore Assoluto. Infine le ultime Figure (così vengono chiamate ogni singola nota) con Valore Relativo di 1/4 e con Valore Assoluto di 1/4. Quello che si evince dai numeri è che l'Ultima Figura (in gergo musicale chiamata semiminima) ha nei Valori Relativi e in quelli Assolti una perfetta corrispondenza. Quindi potremmo confrontare quello che questa Figura rappresenta con il concetto più conosciuto del metro nei confronti del sistema metrico decimale. A parte questo preambolo di presentazione, il resto dell'esposizione verterà soprattutto sul lato pratico musicale certamente correlato da un appoggio teorico/rappresentativo. I cerchi sotto più grandi rappresentano la visualizzazione dei Valori in base alle Metà (o Mezzi) nel primo Cerchio a sx, in base ai quarti, nel Cerchio di mezzo e in base ai sedicesimi nel Cerchio a dx. L'intero è sempre identificabile nel Cerchio, poi a secondo le Figure e i Tempi il Tutto assume un altro aspetto.
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Sulla figura che vede sotto ci sono due linee di Ritmo, la prima è una sequenza senza alcuna indicazione e volutamente fatta con i cerchi, la seconda invece è una sequenza un pò più elaborata, intanto a parte i colori, la forma delle note è cambiata, l'ho fatta volutamente quadrata, infatti nella storia della musica c'è anche questa forma che è un pò più antica quando le note si chiamavano neumi. Ma la particolarità evidente è data dalla misura delle stesse e dal taglio verticale che separa i due gruppi di valori. Il primo potremmo memorizzarlo di valore 2, mentre il secondo di valore 1. Quale è la differenza? Che nelle prime 4 note attribuisco un tempo in base al valore (es. deciderò che ogni nota dovrà essere eseguita ad una certa velocità rispetto al Tempo, inteso come Minuti e secondi) quindi ipotizzato che al valore 1 attribuisco Velocità di 1 secondo, tutto il resto si risolve da se. Quindi avremo che la prima nota quadrata grande durerà in totale 2 secondi (1 secondo ogni valore, sono 2 valori quindi totale 2 secondi), mentre ogni nota di quelle più piccole a dx durerà soltanto 1 secondo, dato che il valore attribuito è la metà.
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Ora proviamo a fare una specie di gioco, con combinazione ritmica di 1 e di 2 e per chi vuole anche da 1/2 proviamo a creare anche semplicemente con l'aiuto di Paint una sequenza composta di almeno 7 cellule (chiamo così ogni elemento compreso tra stanghetta e stanghetta o barrette verticali)
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Faccio un esempio io e poi se volete fatelo voi scambiando la posizione degli elementi o dando altri valori per es. 2-1-1/2
Edit: purtroppo l'immagine non si vede se non cliccandola, pazienza |
Premesso che di musica non ne so quasi niente, a parte un'infarinatura scolastica, trovo molto interessante la tua esposizione.
Io mi ricordo che c'era uno strumento chiamato metronomo che si poteva calibrare più lento o più veloce per misurare il ritmo e il tempo, ma visto graficamente è anche un bell'effetto.... :C: |
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A proposito di tamburo, dato che mi interessa più il lato pratico, consiglio a chi può di procurarsi un tamburo con due bacchette o mazzuoli come nella figura, o piccolo o più grande a seconda la disponibilità e il gusto, quello grande produce una vibrazione più grave o bassa. |
Istruzioni per l'uso del Tamburo
I mazzuoli vanno impugnati come quando si impugna il volante dell'auto, la pressione della mani deve essere forte ma non abbastanza da bloccare le articolazioni. Quando si suona di norma di usa la mano destra specialmente per note singole e cmq non veloci. Si usano entrambe le mani quando il movimento è più veloce o le note sono più corte (hanno valori più piccoli) o anche quando la sequenza è di 1 lunga e di 2 corte (in questo caso sarà per prima destra e poi destra/sinistra). Il tamburo va accordato e per questo è sempre meglio farlo fare a chi li vende sempre che lo sappia fare, altrimenti si potrà farlo da soli avendo cura di girare con la chiavetta in dotazione sempre lo stesso numero, per es. si inizia da una parte dando due giri di chiave e poi si finisce la circonferenza facendo lo stesso, se ancora non ci piace (a parte che si potrebbe anche accordare con una nota) si prosegue con altri giri per es. 1 ogni volta per arrivare al suono giusto. Il suono giusto può essere qualsiasi, dato che in questo caso non si deve suonare con altri strumenti e il dover usare il frequenzimetro o accordare da altro strumento a suono fisso sarebbe già più complicato, quindi ci accontentiamo. Edit: Aspetto le vostre composizioni o i vostri commenti o domande icon_mrgr: |
Ho capito che la materia non vi piace e non intendo solo la musica ma il Ritmo come raffigurazione metaforica della materia. Allora procedo con qualcosa di più complesso e nello stesso tempo celestiale i rapporti armonici e melodici.
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Questa sotto è una Scala di otto note: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si e Do.
Come notate c'è un ottavo suono o nota ripetuta che pur facendo parte di altro livello o "scala" è collegata direttamente a quella a lei inferiore dato che è la naturale tendenza della stessa. Però sarebbe preferibile che facciate domande almeno capisco che c'è interesse e poi cmq è più interessante. |
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Però sto lavorando ad una cosa che mi interessa molto e che i musicisti non insegnano e forse nemmeno sanno. Dove risuonano i suoni nel corpo? E' da un pò di tempo che mi chiedo dove risuona la A ad esempio. Nel mio sostegno vocale ho una A imperfetta perchè non trovo il punto di risonanza nel corpo. E' una fatica enorme sostenere un vocalizzo con A che consuma la mia riserva di fiato, mentre non mi succede con I. Forse dovrei fare logopedia ma mi è venuto di chiedere a te, anche se non so che tipo di preparazione musicale tu abbia acquisito e se ha un senso ciò che chiedo. |
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Ma quello era un articolo più esoterico che musicale, con la voce è un po come per la parola quindi è anche identificabile, nella bocca emettendo un suono con A la cassa di risonanza si attesta verso il basso e verso l'uscita se non mi sbaglio infatti la lingua riposa in basso. Con la I si alza un po ma non capisco a questo punto cosa vuoi dire. Nel senso il tutto deve essere sostenuto a livello di "pancia" quindi di diaframma. Poi quando la spinta sale va contro la corda vocale che vibrando emette un suono. La fatica potrebbe derivare da una mancata spinta diaframmatica oppure da una intonazione troppo bassa per la tua estensione. Ma da qui è difficile capire. |
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non è un problema di lettera secondo me.
è un problema di nota collegata alla lettera. la A di per se può essere associata a tutte le note. ciascuna nota di base risuona in un punto diverso del corpo. più grave è più va verso il bacino, più acuta è più va verso la parte alta del cranio. per gli amanti dei chakras a grandi linee ciascun chakra ha una nota "base" ma non è un problema di lettera a mio avviso. diverso è il discorso se è la dizione della A ad avere problemi ossia se non imposti correttamente la bocca per emettere quel suono |
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i vocalizzi dei cantanti se non erro si basano su Ea e quindi tra la E e la A c'è un piccolo spostamento di lingua e di laringe |
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si ragiona a ottave (gruppo di otto note) non a gruppi di sette. ma lo spazio tra una nota e l'altra non è il medesimo in tutta la scala o mi sbaglio? |
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Prima che Ayn muoia d'ansia e delusione icon_mrgr: dico che mi interessa. Per adesso leggo, vedo un po' come vuoi impostare che non è che si capisca tantissimo se devo essere sincero. Cioè, hai mollato subito l'impostazione iniziale e forse valeva la pena insistere chissà.
Comunque mi associo alla domanda di stefano, mi piacerebbe leggere dei rapporti tra le note e le scale, anche matematici, ma soprattutto qualitativi (questa è difficile) cioè per esempio perchè e per come una nota fa risuonare anche la sua quinta ad esempio. Ma bon, attendo. |
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Il fatto dell'ansia o delusione non è un mio parametro e tra l'altro non è una cosa su cui risuono, anzi. Però il fatto che nessuno abbia risposto, al di la della competenza mi risulta per esperienza che non c'è interesse, aggiungo pure che l'interesse vien strada facendo e questo è il motivo per cui ho chiuso momentaneamente con il discorso Ritmo per poi riprenderlo all'occasione. In sostanza dico tutto questo perché non voglio fare un trattato, altrimenti avrei scritto (e non è detto ma per ora non credo) ma a parte tutto mi interessa l'interazione, ripeto che non c'è stata. Chiusa parentesi rispondo: Stefano - infatti c'è continuità dato che dobbiamo sempre tener presente il nostro ambito musicale. Esso è un ambito Relativo (prende in considerazione soltanto l'udibile da 16 16/20 mila Hz) e più in particolare Individualizzato infatti ogni strumento e/o voce sono un capito a se stante. Gruppi di ottava perchè l'ottavo suono è come vibrazione il doppio del primo e soprattutto perchè il settimo è un suono instabile che deve necessariamente andare (risolvere) sull'ottavo. Rapportato alla nostra vita il settimo è la morte. Lo spazio tra una nota e l'altra anche chiamato INTERVALLO non è uguale tra tutte le note ma soprattutto ci sono 7 intervalli tra 8 note. Lo spazio è stato "temperato" ovvero reso in qualche modo bilanciato rispetto a qualche secolo fa ma fondamentalmente gli intervalli presenti sono di due tipo di Tono (Distanza tra Do e Re) o di Semitono (distanza tra Mi e Fa). Certamente poi all'interno degli intervalli di Semitono si sono distinzioni da fare ma ora è superfluo anche scriverlo. Ray - Il fatto di quello che chiami far risuonare anche la quinta è possibile vederlo in due modi differenti. Allora prendiamo una nota Do. Essa è al contempo la nota Fondamentale Armonica (nel senso che sta come prima nota in una serie di altre due sovrapposte) chiamata anche con il nome di TONICA (da Tono che da il tono) e allo stesso momento (come pure tutte le altre note) è un Suono Generatore di altri infiniti suoni da essa derivate per vibrazione ma che noi apparentemente ma anche in senso fisico non percepiamo dato che vibrano ad un frequenza per noi impossibile da udire. Si dipartono almeno 16 Armoniche per ogni suono base o Fondamentale e il discorso della quinta è che tra i primi Suoni Armonici prodotti da un Suono Fondamentale troviamo oltre che l'Ottava anche la Quinta. Altro particolare è che il nome Reale della 5 nota sulla scala di Do ma anche su ogni altra scala (facendo le dovute correzioni) è DOMINANTE un nome che anche a sentirlo lascia presagire l'importanza del grado. |
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quindi è l'ottava nota a dare in un certo senso "definitività" all'accordo (che altrimenti è come se risultasse "sospeso") pensando a una scala di Do quindi il SOL è quello che hai definito "dominante"? a livello uditivo ha qualche implicazione particolare? |
Citazione:
A livello uditivo l' intervallo di 5° è in assoluto il più gratificante ma anche direi quello di 3° Magg, però quello ancora più diciamo al di sopra resta quello di Ottava (Do......Do) che è diciamo come passare dal materico al mentale |
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