Scopo e Sogno
Oggi riflettevo su questa frase che mi è venuta alla mente: "Quando nella vita non si conosce uno scopo reale si crea uno scopo immaginato".
L'uomo ha bisogno di uno scopo per fare leva sulle proprie risorse. Archimede diceva:"Datemi una leva e un punto d'appoggio, e vi solleverò il mondo. La mente non lavora senza un punto d'appoggio, non ne è capace. Deve avere uno scopo e se non ne trova uno reale se lo inventa. Il sonno comune delle persone è alimentato da questo bisogno di scopi per "andare avanti". Perchè è così difficile ri-conoscere uno scopo reale da uno immaginario (sogno)? Ad esempio per me uno scopo immaginario potrebbe essere quello di lavorare per comprare l'ultimo modello di automobile oppure arrivare ad avere un ruolo prestigioso senza tanti scrupoli, ecc... Per scopo reale intendo un fine a cui tendere per crescere ed aumentare la propria coscienza. Ad una persona, per vivere non è necessaria la ricerca di uno scopo reale o del Lavoro per aumentare la propria coscienza, Per me oggi è importante invece... è lo Scopo principale a cui Lavoro combattendo i mulini a vento del mio sonno. In passato ho seguito un percorso edonista (come dice filo) ma anche quello spirituale e trascendentale (l'oriente esotico). Oggi cerco di tenere i piedi per terra con molta fatica ma non mollo. Cosè per voi uno scopo reale? Qualè il vostro principale scopo nella vita? |
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Io come scopo reale mi sono posta l'obiettivo di cercare di vivere al meglio che posso, anche se certe volte ne sono ben lontana... lo scopo è quello di andare oltre il semplice esistere, di esperire, costruire qualcosa insieme alle persone che la vita mi ha messo sul cammino, e approfondire sempre di più la ricerca della Conoscenza. abbraccio: |
Credo che ognuno nella vita si proponga i suoi scopi che possono essere reali per qualcuno, sogno per altri. Per esempio, se una persona aspira ad avere macchinone e soldi, se davvero è sereno così, non ci vedo nulla di male, mentre potrebbe più facilmente essere che siccome non trova uno scopo differente cerca fuori.. un'auto come qualsiasi altra cosa, ma sempre fuori di sè.. Come se ci fosse per forza la necessità di riempire, ed in effetti per come la vedo al momento, è il vuoto fa paura, la mente si aggrappa a qualsiasi cosa pur di non sentirlo. Non credo sia tanto importante lo scopo che ci prefiggiamo, anche perchè ho visto che nel tempo cambia, almeno per me, l'importante al momento è cercare con tutte le mie forze di fare qualcosa che non prima non facevo: vivere serenamente, mettere l'amore che posso nelle cose che per me (soggettivamente) sono importanti, e apprezzare quello che viene.. ed è già tanto così.
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Certo, anche secondo me possono cambiare gli scopi e questi sono del tutto relativi.
Peraltro si può fare riferimento, anche, ai vari condizionamenti o ai valori che ognuno possiede per valutare uno scopo. Cioè, come ha detto Red, se un Tizio, in base a ciò che ritiene giusto, vuole lavorare per comprare l'auto non ci vedo nulla di male. Un sogno è tale - o potrebbe essere tale - per chi ha invece superato ( o compreso o,come si potrebbe dire altrimenti ? ) quella fase per " dedicarsi " ad altro, sia chiaro non escludendo, per esempio, la possibilità di comprarsi una macchina nuova ma semplicemente rivalutando tale possibilità alla luce di un punto di vista...differente. In questo quadro, allora, se prima la priorità poteva essere comprare l'auto o il telefono di ultima generazione, il tutto passando per il lavoro e la conquista di una posizione sociale, è probabile che in un successivo momento, per il quale però non è detto che una visione diversa arrivi o si sostanzi, il punto di vista cambi. Ora, uno scopo " immaginato" e rivestito come reale dipende sempre da chi lo vive come una priorità. Il Tizio che vuole comprare l'auto e conquistare una posizione sociale, poiché per lui ciò è la cosa più importante, appunto lo scopo, potrebbe non essere dello stesso parere di chi, invece, si dedica ad altro. E come dargli torto. Per altro verso è anche vero che la mente ha bisogno di un punto a cui poggiarsi. Però, qui farei una distinzione tra Scopo e scopo individuando nel primo qualcosa di meno effimero del secondo, dando comunque a questo la sua importanza. Se il primo è moto interiore, qualcosa che nasce dall'interno per cui lo si avverte come mancanza ( interna ), lo scopo è quella cosa di cui la mente abbisogna per " stare in piedi " e senza il quale potrebbe destabilizzarsi. Che ne dite? |
Lo Scopo per me è identico per ognuno di noi, solo che non lo sappiamo o non lo comprendiamo, non subito almeno e quindi quel Desiderio profondo che nasce dallo Spirito del Cristo che ha fecondato la Terra di cui siamo fatti, ci sussurra dentro che dobbiamo trovare il nostro Scopo, durante la vita si passa da uno scopo ad un altro, perchè non riusciamo a decifrare quella voce abituati come siamo a cercarlo fuori. Poi passano gli anni, per alcuni pochi e per altri molti e il vuoto nonostante lo si abbia riempito di tutto, non si è mai colmato, ecco che iniziano le domande se vi sia uno Scopo più grande che racchiude tutti gli altri scopi.
Ma come dice Red sopra, il grande Scopo inizia con i piccoli scopi, se non si riesce ad essere fedeli, ad amare ed onorare il piccolo scopo non si potrà neppure arrivare allo Scopo. fiori.gif |
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Poi gli obiettivi esterni penso siano sempre finti obiettivi, roba di riserva, appoggi della mente che non riesce ad individuare verso cosa davvero spinge quella forza che mi obbliga ad avere uno scopo. Penso ci siano quelli che hanno uno scopo e quelli che non ne hanno uno. Tra quelli che ce l'hanno c'è chi ha trovato una direzione e chi ancora si barcamena tra carriera, automobili, sesso e quant'altro e va per tentativi. Poi quando raggiunge si rende appunto conto dell'effimero e cerca altro, finchè non capisce cosa sta cecando veramente... dato che penso che tutti quelli che cercano qualcosa cercano la stessa cosa... Dio. Gli altri non cercano nulla. Quindi, data questa mia teoria, auguro a tutti quelli che hanno scopi "effimeri" di raggiungerli al più presto, in modo da rendersi presto conto di quello che desiderano veramente e smettere di perdee tempo. |
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Volevo, insomma, partire dallo stesso concetto e dire, quindi, che vedo la mente come una sorta di interfaccia la quale, conferisce a quello scopo ( interiore ) una sorta di indirizzo. Proprio perché, come dici, è in me che alberga quel desiderio e non so definirlo o addirittura in un certo senso " materializzarlo" se così si può dire, ecco allora che la mente fa il suo dovere conferendo una direzione a quel desiderio e per questo materializzarlo - nel senso di renderlo tangibile, visivo: ecco la Ferrari, ecco il cellulare ecco poi l'effimero in un certo senso. Non che non sia importante ma giocoforza qualcosa non destinata a durare, secondo me. |
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Mi sbaglierò ma per quel che vedo io non sono molti, per lo meno non la maggioranza, ad avere uno scopo e per scopo intendo anche macchina e carriera. Quelli sono vivi a io avviso, anche se magari brancolano. Ma molta gente si limita a passare il tempo, forse con uno scopo istintivo di sopravvivere ma anche quello bassissimo e aspettano, o sembrano aspettare... forse che il corpo smetta di obbligarli a sopravvivere. Gli altri, quelli che hanno uno scopo, come dici tu possono venire deviati da mille motivi, il primo è che per rendersi conto di cosa cerchiamo ci vuole un percorso che magari non è ancora compiuto. |
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Se è vero che un fine, un obiettivo ce lo ponimao come tappa e quindi impieghiamo il tempo per arrivare a quel punto, chi non l'ha non spenderà le sue forze, ma come dire le lascierà passare, sarà passivo, poichè non ha nessuna tappa da raggiungere. Poi, credo, che il discorso assuma una piega diversa - anche se tratta della stessa cosa - quando si parla di Scopo che è conseguenza di un certo tipo di percorso. Da ciò, allora, se ancora si cerca, pur brancolando per mille vicoli, almeno, è il caso di dirlo, si fa qualcosa... Aspettare, non si sa cosa, è smettere di cercare... |
Se dovessi dare una definizione di scopo reale, direi che è quello che sgorga dalla parte più intima e profonda del mio essere. Più sgorga dall'interno, più è reale. Più nasce dalla superficie, più è falso.
Per questi motivi, uno scopo reale dovrebbe essere lo stesso a prescindere ad esempio in quale ambiente mi trovi, che sia in una grande metropoli o in un villaggio africano, perchè l'unica cosa che conta è l'uomo da cui sgorga. La ricerca del macchinone ad esempio è uno scopo illusorio perchè se vivessi in un villaggio sperduto vorrei un carro con dei buoi, se vivessi sulla luna vorrei un astronave etc... Mentre la ricerca della felicità ad esempio è un desiderio a cui da sempre l'uomo anela, accomunando culture e tradizioni diverse, trascendendo tempo e spazio. L'uomo ha in se, nella sua parte più profonda, la ricerca della felicità, del divino, e questo a prescindere dall'ambiente in cui vive. Poi certo, si potrebbe obiettare che il desiderio del macchinone sia proprio dettato da questa ricerca della felicità, ma in questo caso si dimentica che la macchina è un mezzo e non la vera felicità, che è interna. Quando si ha uno scopo, o un desiderio, bisognerebbe cercare di andare sempre più a fondo per vedere da cosa scaturisce, ad esempio se il mio scopo è avere il macchinone dovrei chiedermi perchè, allora magari scoprirei che il vero scopo è sentirmi importante e ammirato agli occhi degli altri. Andando ancora più a fondo scoprirei che lo scopo più vero del precedente è quello di essere felice, essere felice che a sua volta deriva da..... etc etc... |
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Il fatto che ci sia chi anela al raggiungimento dell'auto e chi, invece, tende ad altro gia ci pone in una visuale diversa rispetto a chi, appunto, ha come fine l'auto e chi, al contrario, quell'auto non interessa affatto o interessa nella misura che gli serve, per quanto utile insomma. Quello che voglio dire è che in primis non tutti sono disposti a chiedersi per quale " motivo " vogliono quell'auto o quel cellulare o quel che è, altrimenti, non preparati ad affrontare eventualmente una risposta, in effetti e lo credo, potrebbero destabilizzarsi. Soltanto se, in fondo, dopo una serie di fittizi obiettivi si è arrivati " ad altro" forse è li il punto dal quale si potrebbe iniziare a farsi qualche domanda. Se Tizio vuole quell'auto e questa è per lui la cosa più importante, non vedrà altro che, sempre, quell'auto come fine ultimo. |
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