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Grey Owl 01-01-2011 14.52.50

Ultime volontà
 
Mercoledì 22 dicembre scorso è morta mia madre. Dopo un periodo di malattia ci ha lasciati inaspettatamente nella notte, la sua prima notte nel letto di casa, dopo una settimana passata in ospedale per l'aggravarsi di una polmonite. Lei sapeva (del resto come noi spevamo) che aveva un male incurabile, un qualcosa di inoperabile che aveva portato la sua aspettatitva di vita entro l'anno, qualche mese forse. In questo periodo lei aveva espresso la piena volontà che le sue spoglie mortali fossero arse, e le sue ceneri sparse lungo il fiume del paese.

Il 24 dicembre scorso abbiamo celebrato il funerale, prima della chiusura della bara le ho dato l'ultimo bacio. Il 31 dicembre abbiamo celebrato l'ultimo rito da lei voluto, abbiamo sparso le sue cereri mortali nel fiume Panaro. In un punto appartato della riva noi tre fratelli con una frase ed un gesto abbiamo sparso le sue ceneri.

Questo rito e questo gesto hanno scatenato in me un senso di liberazione e di completamento. Mia madre è passata oltre, le sue ceneri sparse nella terra che l'accolse 74 anni fa. Quello che fu creato ora è restituito, lo spirito è tornato all'Origine e la materia restituita alla terra. Il ricordo di nostra madre indelebile nel nostro cuore e nel nostro corpo.

Ho espresso ai miei fratelli la stessa volontà, quel giorno in cui il buon Dio vorrà chiamarmi a Se, vorrò che le mie spoglie mortali vengano arse nel fuoco purificatore e le mie ceneri sparse dai miei cari lungo il fiume del mio paese, lungo il fiume Panaro.

Capisco che l'argomento non è dei più facili ma voi che ne pensate? Come vorreste essere ricordati e cosa ne vorreste fare delle vostre spoglie mortali dopo la vostra dipartita?

diamantea 01-01-2011 17.08.32

La tradizione cattolica vieta la cremazione in quanto crede nella resurrezione del Corpo di Cristo.

Ci sono casi in cui non è bene cremare, ci sono stati casi in cui è stata necessaria la riesumazione per l'accertamento della causa di morte o della identità del cadavere ma in casi di morte naturale, accertamento sicuro di cadavere penso sia la soluzione migliore per tanti motivi, tra cui lo spazio e il pensiero non bello del proprio corpo putrefatto.

Ti dirò che una parte di me non vorrebbe affrontare il fuoco definitivo, forse un inconscio condizionamento cattolico della possibilità di poter ritornare sulla terra nel corpo, ma un'altra parte non vuole essere chiusa in una bara a putrefare per chissà quanti anni.
L'idea di essere sparsa nel mare è molto liberatoria, è un ritorno alla natura, alla libertà purificati dalla materia corruttiva.

Dalle mie parti fino ad alcuni anni fa era proibito spargere le ceneri, oggi non saprei onestamente.
Però anche io sono molto favorevole alla cremazione, anzi proprio oggi parlando del pranzo con Tina è venuto fuori il discorso che nessuna della due vuole morire per seconda, così abbiamo deciso di morire insieme, mano nella mano, mio figlio ci metterà vicino i cellulari e il pc collegato fisso su Ermopoli, lui poi ci farà una dedica così resteremo immortali sul web.
Poi spargerà le nostre ceneri nel mio giardino nella speranza che spunti una rosaTina Tea!

Un forte abbraccio Grey abbraccio:.

gibbi 01-01-2011 20.28.58

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 94960)
La tradizione cattolica vieta la cremazione in quanto crede nella resurrezione del Corpo di Cristo.

Mi risulta però che la Chiesa abbia tolto il divieto canonico che impedisce la cremazione già da parecchi anni , se non sbaglio in occasione del Concilio Vaticano II ( inizi anni 60)
E' stato stabilito che la cremazione non è in contrasto con la concezione della sacralità del corpo, nè con quella della resurrezione nè con il convincimento dell'immortalità dell'anima.


Personamente non ho ancora le idee chiare , anche se intimamente mi trovo ad approvare chi la sceglie.
Un forte abbraccio Gray abbraccio:

Grey Owl 01-01-2011 21.21.36

Grazie gibbi, grazie tea.
Nel mio comune è permesso la dispersione delle ceneri ma non in tutti i comuni della zona. La cremazione è una pratica da tempo autorizzata e sancita anche dalla chiesa come ha ben detto gibbi. Ma la chiesa ha ancora delle remore riguardo la dispersione delle ceneri del defunto. Il mio comune permette le dispersioni solo in determinati punti ed alla presenza di un funzionario autorizzato, inoltre il contenitore vuoto vuole consegnato all'addetto del cimitero del comune.

webetina 01-01-2011 21.30.07

La tua mamma ha lasciato delle volontà che sarebbero anche le mie, per me il cimitero è solo un brutto luogo, meglio ritornare liberi tra gli elementi. Apprezzo anche lo spirito con cui avete preso l'ultimo contatto con vostra madre.

Greyabbraccio:

diamantea 01-01-2011 21.45.30

Sono rimasta arretrata di parecchi anni sulla Chiesa...

Comunque c'è anche un problema di ordine economico. I forni crematori non ci sono in tutte le province.
A Catania ad esempio non esiste ancora un forno crematorio pubblico, l'unico si trova infatti a Palermo. Ma il problema credo sussista in molte altre città che ne sono ancora sprovvisti.
Ho letto che la Regione Sicilia incentiva la costruzione di impianti di incinerazione mettendo a disposizione 500 mila euro e c'è la volontà di regolamentare anche sulla dispersione delle ceneri.

Molti anni fa il più vicino forno inceneritivo era Roma con costi altissimi.
Ma anche oggi i costi lievitano a causa del trasferimento della salma verso il capoluogo. Si risparmia solo sul loculo al cimitero.

Sole 02-01-2011 01.30.17

E' una questione che mi ponevo spesso tempo fa Grey. Ne avevamo anche parlato un pochino in forum ma non eravamo arrivati al perchè e al percome.
Il problema, per me fondamentale, era esotericamente come porsi davanti alla scelta di una o dell'altra via.
Nelle varie tradizioni troviamo che popoli riconosciuti come spiritualmente evoluti, bruciavano i corpi così come altri li seppellivano e altri ancora li mummificavano.
Tolta la mummificazione che immagino sia il massimo per far perdurare ciò che conteneva quel corpo, resta la sepoltura o l'esser bruciati (ci sarebbe anche lo smembramento ma non fa certo parte della nostra cultura... come non lo fa la cremazione).

Ad oggi onestamente non mi interessa più tanto cosa faranno di questo corpo, mi pongo piuttosto il problema di sgravare chi resta di una serie di procedure decennali che la legge impone nel caso di una sepoltura (l'esumazione dei corpi dopo 10 anni e il posizionamento dei resti da altra parte con un gran costo).

In ogni caso mi piace l'idea della cremazione perchè è come se lo spirito si liberasse nell'immediato come hai poeticamene detto anche tu. Una sorta di immediata dissolvenza, anche se le ceneri ricadendo simulerebbero una sorta di sublimazione e comunque tornerebbero alla terra. Questo però impedirebbe il naturale ciclo di rigenerazione della terra che si nutre anche del corpo cadavere... anche se oggi con quelle bare ultralusso che costruiscono il corpo si polverizza ma la bara resiste ai secoli impedendo di fatto ai resti di riunirsi e nutrire la terra... e questo allora mi fa perdere il senso della sepoltura. Se non c'è lo scambio con la terra, se il corpo non torna ad essere parte della materia ma ne viene isolato dalla cassa di legno super resistente, che senso ha? Allora meglio la cremazione.
A me piacerebbe essere sepolta in una cassa di legno deteriorabile e che la natura faccia il suo ciclo.

Segnalo altri due thread in cui se ne parlava e magari possono essere utili a questo (clicca qui e anche qui).

Edera 02-01-2011 12.50.45

Io vorrei farmi cremare e gettare le ceneri in mare, il mio elemento preferito, precisamente sugli scogli dove giocavo da piccola.
Se come dice Sole ci fosse la possibilità che il mio corpo serva alla terra, chiederei la sepoltura nella terra, mi andrebbe bene riunirmi anche con lei.
Però il fuoco mi dà l'impressione di qualcosa che libera, che sgrava subito dalla pesantezza della materia, cosa che mi fa propendere a suo favore.

Sole 02-01-2011 14.49.30

Il problema è che della materia ti puoi liberare solo se l'hai davvero integrata. Ma finchè (e parlo per me e pure con un pò di malinconia nell'anima) ci sarà questo bisogno di dissolversi ci si potrà far bruciare per millenni interi... non si sarà liberi.

Per cui la scelta della cremazione o della sepoltura alla fin fine è realtivo sempre qui rimaniamo. :H

Edera 03-01-2011 01.04.29

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 94994)
Il problema è che della materia ti puoi liberare solo se l'hai davvero integrata. Ma finchè (e parlo per me e pure con un pò di malinconia nell'anima) ci sarà questo bisogno di dissolversi ci si potrà far bruciare per millenni interi... non si sarà liberi.

Per cui la scelta della cremazione o della sepoltura alla fin fine è realtivo sempre qui rimaniamo. :H

La mia è solo una scelta poetica legata a un'impressione, se bastasse farsi cremare per liberarsi dal gravame della materia...:)

griselda 12-01-2011 00.34.44

Per quanto mi riguarda e per quel che ne penso ora propenderei per la cremazione.

Ho una visione bellissima dei pellerossa che venivano messi su una pira di legna e poi bruciati o addirittura messi su grandi costruzioni in legno e dopo averle incendiate lasciati andare portati dalle correnti
La verità è che il pensiero di sotto terra non mi piace, non mi piacciono gli insetti, il buio, la cassa...quindi ogni altra cosa ha una prospettiva migliore

Poi però penso che ognuna delle due abbia in se un senso, un motivo per il quale sono state concepite.
Sotto terra mi da l'idea di lungo tempo il fuoco invece di immediatezza


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