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Sole 27-01-2006 11.25.32

conscio-inconscio
 
Ecco, ieri mi è arrivato sotto gli occhi per la prima volta questa (...) parola - inconscio - .... in-conscio, dentro il conscio ... manifestazione interna del conscio ma non visibile. L'inconscio che lavora nell'onirico, nel silenzio, nel buio più profondo dell' Essere.

Inconscio che si contrappone al conscio ? Oppure il conscio che non si manifesta ...

Uno 27-01-2006 20.14.42

Il nostro mondo interno.... esatto... ma unito e comunicante con il mondo esterno

griselda 04-11-2006 20.14.15

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Il nostro mondo interno.... esatto... ma unito e comunicante con il mondo esterno

Mi domandavo dove ha sede questo mondo interno? :@@
:C:

Sole 05-11-2006 00.39.07

Citazione:

Originalmente inviato da griselda
Mi domandavo dove ha sede questo mondo interno? :@@
:C:

Mi incuriosisce questa domanda, perchè la sede è sicuramente dentro di noi, in ognuno di noi, eppure quando lo esploriamo appare del tutto senza spazio sede e luogo. Vasto ed infinito senza confini.. curioso no?
In quei momenti in cui ci accorgiamo di addormentarci sembra come un salto nel vuoto e poi buio.

Questo passaggio mi fà un pò venire in mente il crepuscolo la porta aperta tra il giorno e la notte e la soglia, un momento di totale sospensione. Vabbeh, visione romantica si.
Come fare a tenere aperta questa porta e rimanere sulla soglia e guardare dentro e fuori mentre entrambe sono chiuse e aperte .. questo vorrei chiedere. Farli comunicare attivamente, come si fà?

griselda 06-11-2006 16.02.29

Il nostro mondo interno....

Parto di qui: interno a cosa?
Si è parlato di inconscio e conscio come di una montagna che parte dal fondo del mare. Una parte fuoriesce dall’acqua mentre l’altra è sotto il livello e tramite il fondale le montagne sono unite l’una all’altra.
Se prendiamo l’uomo come parte conscia ovvero visibile dobbiamo pensare che sotto di lui vi sia l’inconscio, quella parte sotto l’acqua ma anche il fondale che lo collega a tutti gli altri uomini e forse andando oltre anche a tutti quelli esistiti prima di lui e che esisteranno.
È una parte invisibile ma esistente. Come se vivesse sotto terra. Come dell’albero è visibile la parte sulla superficie ma esso possiede anche le radici che sono sotterranee.
Ma la parte che fuoriesce a cosa si rapporta?
È conscio tutto ciò di cui possiamo disporre che vediamo di cui siamo consapevoli?
Inconscio tutto ciò che pur esistendo non è percepibile attraverso cinque sensi? Quindi appare sconosciuto perché non ne siamo consapevoli.
Nell’inconscio vengono registrate tutte quelle cose di cui non sopporteremmo il rumore. Possano essere emozioni antiche, dolori, paure, traumi…
È una memoria nascosta ma che viene utilizzata ad insaputa dell’uomo stesso.
Esiste come un automatismo legato al ricordo memorizzato ma perso nell’inconscio di cui quindi non siamo più consci non siamo più consapevoli.
È come quando nel pc mi appare la scritta che dice vuoi che ti comprimo questi dati così avrai libera la memoria? Insomma lui li mette in un posto che però se non conosci come fare ad andare a recuperarli te ne dimentichi e per te sarà come se non fossero mai esistiti quei dati.
Ma questi dati in noi invece agiscono solo che lo fanno a nostra insaputa. E questo ci porta davanti a risultati sempre uguali nell’agire che crediamo consapevole e conscio mentre è sempre influenzato dalla memoria automatica inconscia. Ovvero di ciò che abbiamo esperito nel passato e di cui abbiamo impressionato il nostro data base. Insomma nell’inconscio sta la nostra programmazione. Siamo dei piccoli robot ai quali è stata inserita una scheda di cui non ricordiamo più i dati. Questi input ci muovono ma crediamo di essere noi a scegliere le nostre mosse mentre, lo fa, ciò che è registrato sulla scheda che è memoria inconscia.
Nel conscio ci sta l’interfaccia che esperisce ma le impressioni di ciò vanno tutte a finire nell’inconscio. Esperiamo tramite i cinque sensi. Le impressioni che essi registrano vanno ad impressionare la pellicola dell’inconscio là verranno fotografate immagini che poi agiranno come negativi in contrasto con i positivi consci che alternativamente si contrasteranno. A meno che di mettere un legnetto in bocca al coccodrillo per impedirgli di ingoiare ciò che non deve e di poter vedere ciò che ha ingoiato.
Spero che qualcuno mi aiuti a correggere il minestrone abbraccio: fiori.gif
:C:

Ray 20-04-2007 15.15.25

Una piccola provocazione, dato che qui giochiamo con le parole.

Normalmente (emerge anche da quanto detto da Griselda e un po' da tutti), l'inconscio è inteso come quella parte di cui non siamo consapevoli. In-conscio vorrebbe dire non-concio.

Bon, ma se è così, l'inconscio sarebbe quella cosa che esiste se non la conosco ma che smette di esistere se la conosco (se la conosco non è più non-conscia) o che smette di esistere via via che la conosco. Un po' paradossale no?

Diverso se in-conscio è dentro-conscio... implicherebbe che posso conoscerlo pur restando tale.

Sole 30-04-2007 17.20.53

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 32959)

Diverso se in-conscio è dentro-conscio... implicherebbe che posso conoscerlo pur restando tale.

Direi che possiamo prendere questa. Dentro il conscio, senza far "morire" l'inconscio.

Vado in modalità immagini: se l'inconscio è dentro il conscio allora il conscio è come fosse una sorta di sfera che contiene l'inconscio, il quale continua a vivere nonostante il conscio lo irradi e lo faccia vedere da fuori. Se l'inconscio lo rendo consapevole non muore ma acquista vita Cosciente, comincia ad interagire con l'esterno in maniera viva invece che sotterranea. Il conosci te stesso è realizzato.

Non so se sia corretto ma vedo l'inconscio come l'Ombra che si manifesta ed è governata dal Conscio.

Ray 30-04-2007 19.02.15

Governata? Magari...

Bella l'immagine delle sfere (hai le modalità? uhm... icon_mrgr: ), me ne fa sorgere una: seguendo sta cosa potremmo vgdere così la Terra, il conscio la crosta e l'inconscio tutto il dentro, con le conseguenze che ne derivano...

Sole 01-05-2007 16.08.12

L'immagine della terra non mi è chiarissima se è relativa alla mia.
All'interno della terra c'è il calore, scendendo a strati sempre più il fuoco della terra scioglie la materia di cui è composta.... e quindi?

Ray 01-05-2007 16.19.16

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 33419)
L'immagine della terra non mi è chiarissima se è relativa alla mia.
All'interno della terra c'è il calore, scendendo a strati sempre più il fuoco della terra scioglie la materia di cui è composta.... e quindi?

Intendevo che la tua immagine delle sfere mi ha fatto trasferire la cosa sulla Terra. La superficie visibile, con tutte le punte e i buchi (monti e fosse), zone d'acqua, aride, verdi ecc. sarebbe il conscio e tutto l'interno l'inconscio (quindi si la zona "infuocata" ma anche i vari strati geologici, cioè la roba sepolta, i giacimenti di petrolio, le miniere ecc.ecc.).
Vista così ce n'è da esplorare analogie no?

Sole 01-05-2007 17.00.04

Ok, e conoscendo la formazione geologica dell'interno, conoscendolo a fondo, si possono prevedere e magari evitare terremoti, ad esempio, ma non sparisce l'interno della terra, esso resta e vive, ha vita autonoma ma controllata dall'esterno. Il mondo interno e il mondo esterno interagiscono pienamente..

Questo significa che un mondo interno all'essere umano esisterà sempre anche se Consapevolizzato.
So che può sembrare ovvio ma ho confusione in merito, prendiamo la frase di Gesù: "quando farete il dentro come il fuori" cioè quando si avrà una visione oggettiva delle cose. Ma questo oggettivo rispetto a cosa lo vediamo? Tanto più è ampia la tua visione delle cose tanto più questa è oggettiva... ma sempre rispetto al tuo mondo interno. Quindi tanto è più ampia la visione interiore, del mondo inconscio, tanto più lo è quella esteriore...

La cosa che mi confonde è che spesso si sente parlare di Conscio ed Inconscio come di due opposti complementari. Se però manifesto il complementare di qualcosa necessariamente nascondo l'altro. Manifesto- non Manifesto. Se li manifesto insieme si autodistruggono, visto che ciò non può essere altrimenti morirei fisicamente e non avrei la possibilità di conoscere me stesso in vita, necessariamente l'inconscio smette di vivere e si trasforma semplicemente in sempre più Conscio... come dire che un Uomo vero non ha più un inconscio e la sua obbiettività non ha più un rapporto di paragone. Il dentro è diventato il fuori.

Kael 01-05-2007 17.26.37

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 33422)
come dire che un Uomo vero non ha più un inconscio e la sua obbiettività non ha più un rapporto di paragone. Il dentro è diventato il fuori.

"Fare il dentro come il fuori" significa trascendere la dualità, di conseguenza è vero che un Uomo realizzato non ha più inconscio, ma allora non ha nemmeno più il conscio...
O meglio, li comprende entrambi in un unico grande Conscio.

Biblicamente, si torna all'albero della Vita, dopo aver assaggiato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.

Uno 01-05-2007 20.26.58

Ma no, il conscio e l'incoscio ce l'ha chiunque sia nella creazione, non potrebbe essere diversamente, la differenza è nel come ci si muove nell'incoscio. La persona comune ne ha paura e con questo non vede molto, si perde molto.

MoonCat 01-05-2007 21.56.05

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 33422)
Ok, e conoscendo la formazione geologica dell'interno, conoscendolo a fondo, si possono prevedere e magari evitare terremoti, ad esempio, ma non sparisce l'interno della terra, esso resta e vive, ha vita autonoma ma controllata dall'esterno. Il mondo interno e il mondo esterno interagiscono pienamente..



Questo significa che un mondo interno all'essere umano esisterà sempre anche se Consapevolizzato.

So che può sembrare ovvio ma ho confusione in merito, prendiamo la frase di Gesù: "quando farete il dentro come il fuori" cioè quando si avrà una visione oggettiva delle cose. Ma questo oggettivo rispetto a cosa lo vediamo? Tanto più è ampia la tua visione delle cose tanto più questa è oggettiva... ma sempre rispetto al tuo mondo interno. Quindi tanto è più ampia la visione interiore, del mondo inconscio, tanto più lo è quella esteriore...



La cosa che mi confonde è che spesso si sente parlare di Conscio ed Inconscio come di due opposti complementari. Se però manifesto il complementare di qualcosa necessariamente nascondo l'altro. Manifesto- non Manifesto. Se li manifesto insieme si autodistruggono, visto che ciò non può essere altrimenti morirei fisicamente e non avrei la possibilità di conoscere me stesso in vita, necessariamente l'inconscio smette di vivere e si trasforma semplicemente in sempre più Conscio... come dire che un Uomo vero non ha più un inconscio e la sua obbiettività non ha più un rapporto di paragone. Il dentro è diventato il fuori.



C'è qualcosa che non va in questa visione delle cose a mio avviso.
Forse ne avete già parlato in altri thread (mi stupirei del contrario per lo meno ma, non li trovo, quindi chiedo scusa se scrivo cose già dette).

Per farmi capire, in breve, conscio e l'inconscio non sono due entità contrapposte, anzi... una completa l'altra.

A parte che oltre al conscio e all'inconscio esiste anche il preconscio, che è quello che ci permette di creare un "ponte" tra i due, se prendiamo l'esempio della terra che avete fatto, il preconscio sono i terremoti, i vulcani, la manifestazione esterna di quello che succede alll'interno della terra.

La questione è che abbiamo due entità che lavorano in modo diverso, seguendo schemi diversi ed usando un linguaggio diverso.

L'inconscio usa i simboli, si manifesta attraverso i sogni, i lapsus, e si fa carico di tutti quei pensieri, desideri che il conscio reputa "sbagliati", "indecenti", non ammessi nel sociale, ecc. Il conscio usa il linguaggio della logica, di quello che è permesso, concesso e politically correct.

A me piace fare il paragone tra un animale selvatico e uno addomesticato, il conscio è un inconscio addomesticato, a cui non è permesso pensare male del prossimo o avere desideri scabrosi, perchè è reputato "un male", quindi l'inconscio è il nostro Mr Hyde, il nostro lato oscuro che racchiude all'interno desideri e pensieri che tanto ci disturbano da negarli a livello conscio.

Un uomo "realizzato" è quello che riesce ad accettare e dialogare con il proprio inconscio, cosa che gli antichi filosofi greci dovevano saper fare molto bene o non sarebbero mai riusciti a capire tutti i complessi, da quello di Edipo, Elettra, ecc., che governano la nostra mente nei primi anni di vita.

Io credo che finchè penseremo di essere scissi, tra conscio e inconscio, o che uno elimini l'altro, saremo sempre lontani dal trovare un equilibrio... dire che vogliamo rendere conscio il nostro inconscio è come dire che vogliamo rendere razionale il nostro lato irrazionale (non è possibile, per fortuna)...la complessità della mente umana è la sua bellezza, la sua grandiosità, il prblema è che nasonde luoghi, al suo interno, che ci terrorizzano e preferiamo rilegarli nell'inconscio e non vederli piuttosto che ammetterne l'esistenza ed affrontarli.

Anche la frase di Gesù " quando farete il dentro come il fuori", io la interpreto come: " (sarete realizzati) quando ascolterete quello che vi viene suggerito dall'interno e dedicherete tanta attenzione al vostra interiorità, tanta quante ne dedicate alla realtà esterna.

Uno 02-05-2007 09.28.06

Beh se vogliamo abbracciare la globalità della coscienza in termini psicologici allora sarebbe più importante il superconscio piuttosto che un preconscio che è più una convenzionale zona di transito... Freud non me ne vorrà... il concetto è importante per affermare che non esiste un confine netto, bensì sfumature... ma tutto sommato dargli un nome è anche in più.
Però adesso il diavolo.g: che c'è in Uno, mi costringe ad una domanda: se non c'è contrapposizione perchè nomini Jackie (sottointeso) e Hyde?

MoonCat 02-05-2007 11.48.19

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33438)
Beh se vogliamo abbracciare la globalità della coscienza in termini psicologici allora sarebbe più importante il superconscio piuttosto che un preconscio che è più una convenzionale zona di transito... Freud non me ne vorrà... il concetto è importante per affermare che non esiste un confine netto, bensì sfumature... ma tutto sommato dargli un nome è anche in più.
Però adesso il diavolo.g: che c'è in Uno, mi costringe ad una domanda: se non c'è contrapposizione perchè nomini Jackie (sottointeso) e Hyde?

Perchè erano la stessa persona.
Non erano due entità distinte, contrapposte, convivevano nello stessa mente come il conscio e l'inconscio.

Uno 02-05-2007 12.03.43

Ma sei sicura? Io ricordavo che il dottor Jackie la mattina non rammentava quello che aveva fatto Hide... dovrei rileggerlo dry.gif
Poi mi viene un'altra domanda.... perchè c'è bisogno del preconscio? Cioè perchè c'è bisogno di una zona neutra di passaggio se è la stessa cosa?

Occhio che non sto affermando che siano contrapposti, altrimenti nell'inconscio avremmo il contrario del conscio.. il che capita a volte ma non è la norma, ma sto dicendo che comunque ci sono due territori, come due terreni agricoli di due diversi agricoltori, se la vediamo dal punto di vista del terreno è comunque uno solo, prova però a raccontarlo agli agricoltori, con lo schioppo difenderanno i loro confini.... icon_mrgr:

MoonCat 02-05-2007 12.57.06

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33445)
Ma sei sicura? Io ricordavo che il dottor Jackie la mattina non rammentava quello che aveva fatto Hide... dovrei rileggerlo dry.gif

il Dott. Jakie, non ricordava quello che faceva quando, attraverso l'iniezione di alcune sostanze chimiche, in lui affiorava Mr. Hyde, vero.
Mr Hyde era comunque il Dott. Jekyll, semplicemente aveva trovato una specie di droga che faceva affiorare il suo lato "oscuro" i suoi desideri repressi, i suoi istitni omicidi, ecc.
Quando Jakyll si rende conto che Hyde è malavagio e non è più controllabile, si uccide, non ha scelta, per uccidere Mr. Hyde, deve uccidere se stesso. (Il libro finisce così).
Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33445)
Poi mi viene un'altra domanda.... perchè c'è bisogno del preconscio? Cioè perchè c'è bisogno di una zona neutra di passaggio se è la stessa cosa?

Occhio che non sto affermando che siano contrapposti, altrimenti nell'inconscio avremmo il contrario del conscio.. il che capita a volte ma non è la norma, ma sto dicendo che comunque ci sono due territori, come due terreni agricoli di due diversi agricoltori, se la vediamo dal punto di vista del terreno è comunque uno solo, prova però a raccontarlo agli agricoltori, con lo schioppo difenderanno i loro confini.... icon_mrgr:

Non ho detto che siano la stessa cosa, ho detto che sono parti integranti della stessa persona, che però parlano linguaggi diversi, il conscio usa la ragione, l'inconscio i simboli.
Se partiamo dal presupposto che il conscio non riesce ad accettare l'idea che in noi è esistito (faccio un esempio del complesso di Edipo ed Elettra) un momento in cui avremmo voluto, noi donnine, uccidere nostra madre per avere l'amore di nostro padre e voi omini, il contrario,
allora si capisce perchè non ci sia dialogo tra le due parti integranti e si necessita si una zona neutra che permetta all'inconscio di affiorare per non essere scissi.

E' la negazione che impedisce il dialogo.

E' troppo scandaloso per il conscio pensare che in noi si celino istinti omicidi, perversi, anche nei confronti di chi amiamo quindi vengono repressi, negati e si finge che non esistano.
Anche i sogni spesso sono così scandalosi da essere immediatamente messi nel dimenticatoio, quando, se invece riuscissimo ad accettare che in noi stessi si cela un lato oscuro che andrebbe guardato in faccia e presa coscienza della sua esistenza, a parte che avrebbe molto da insegnarci su noi stessi ma sarebbe anche possibile, cosa più importante, un dialogo tra i due e saremmo meno scissi di quello che siamo normalmente.

RedWitch 02-05-2007 15.58.04

Chiedo scusa, ma tutti questi termini mi hanno un po' confusa..
Il preconscio, quindi dovrebbe essere il "luogo" dove Dott. Jakie e Mr Hide riescono ad incontrarsi? una specie di zona neutra in cui conscio ed inconscio "convivono"?

Se le due parti sono integranti, come è possibile che non riescano a comunicare? che non si ascolti l'inconscio... perchè se ne ha paura o quantaltro mi torna .. il non riuscire a raggiungerlo un po' meno, il dover avere una zona per così dire neutra.. non riesco a "vederla"

non so se ho ben capito ma preconscio e superconscio non dovrebbero coincidere... li vedo così:

inconscio -------> preconscio ---------> conscio
inconscio -------> conscio --------> superconscio

ma per superconscio cosa si intende? un livello di coscienza superiore alla norma? e vi puo' accedere anche l'uomo comune in qualunque momento o deve avere un livello di coscienza più sviluppato che la norma?

Uno 02-05-2007 16.01.18

Citazione:

Originalmente inviato da MoonCat (Messaggio 33450)
il Dott. Jakie, non ricordava quello che faceva quando, attraverso l'iniezione di alcune sostanze chimiche, in lui affiorava Mr. Hyde, vero.
Mr Hyde era comunque il Dott. Jekyll, semplicemente aveva trovato una specie di droga che faceva affiorare il suo lato "oscuro" i suoi desideri repressi, i suoi istitni omicidi, ecc.
Quando Jakyll si rende conto che Hyde è malavagio e non è più controllabile, si uccide, non ha scelta, per uccidere Mr. Hyde, deve uccidere se stesso. (Il libro finisce così).

Quindi con le sostanze effettivamente si evidenziavano due personalità 8-)
Citazione:

Originalmente inviato da MoonCat (Messaggio 33450)
Non ho detto che siano la stessa cosa, ho detto che sono parti integranti della stessa persona, che però parlano linguaggi diversi, il conscio usa la ragione, l'inconscio i simboli.
Se partiamo dal presupposto che il conscio non riesce ad accettare l'idea che in noi è esistito (faccio un esempio del complesso di Edipo ed Elettra) un momento in cui avremmo voluto, noi donnine, uccidere nostra madre per avere l'amore di nostro padre e voi omini, il contrario,
allora si capisce perchè non ci sia dialogo tra le due parti integranti e si necessita si una zona neutra che permetta all'inconscio di affiorare per non essere scissi.

E' la negazione che impedisce il dialogo.

E' troppo scandaloso per il conscio pensare che in noi si celino istinti omicidi, perversi, anche nei confronti di chi amiamo quindi vengono repressi, negati e si finge che non esistano.
Anche i sogni spesso sono così scandalosi da essere immediatamente messi nel dimenticatoio, quando, se invece riuscissimo ad accettare che in noi stessi si cela un lato oscuro che andrebbe guardato in faccia e presa coscienza della sua esistenza, a parte che avrebbe molto da insegnarci su noi stessi ma sarebbe anche possibile, cosa più importante, un dialogo tra i due e saremmo meno scissi di quello che siamo normalmente.

Adesso però sei tu che vedi l'Essere come scisso e con due parti (conscio e incoscio che personalizzi, a cui dai una personalità, anche se sopra dici che sono dparti della stessa persona) che devono dialogare... invece l'Essere è uno solo e quando sta (non in senso temporale, la parte che che sta) nel conscio, una parte delle sue espressioni, ricorda qualcosa... non se stesso (quello è discorso di superconscio) ma qualcosa ricorda.... quando sta nell'inconscio generalmente dimentica... l'elaborazione, il risultato, la conseguenza "esce" ed è visibile nel conscio... ma spesso senza sapere da dove scaturisce.

Lo so che può essere (o sembrare) solo una questione di parole.. ma poi ci sarebbero tasselli che non troverebbero posto... e quindi ci costringerebbero a cristallizzarci su una posizione molto migliorabile

MoonCat 02-05-2007 17.35.12

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 33455)
Quindi con le sostanze effettivamente si evidenziavano due personalità 8-)


Adesso però sei tu che vedi l'Essere come scisso e con due parti (conscio e incoscio che personalizzi, a cui dai una personalità, anche se sopra dici che sono dparti della stessa persona) che devono dialogare... invece l'Essere è uno solo e quando sta (non in senso temporale, la parte che che sta) nel conscio, una parte delle sue espressioni, ricorda qualcosa... non se stesso (quello è discorso di superconscio) ma qualcosa ricorda.... quando sta nell'inconscio generalmente dimentica... l'elaborazione, il risultato, la conseguenza "esce" ed è visibile nel conscio... ma spesso senza sapere da dove scaturisce.

Lo so che può essere (o sembrare) solo una questione di parole.. ma poi ci sarebbero tasselli che non troverebbero posto... e quindi ci costringerebbero a cristallizzarci su una posizione molto migliorabile

Il discorso è complesso mannagg...($) cerco di spiegare quello che intendevo dire, mi rendo conto che non era molto chiaro.
Allora, se si pensa che in noi convivono diversi aspetti, conscio e inconscio, razionalità e irrazionalità, bambino e adulto, il bene e il male, ecc.
Non vuol dire che noi "siamo" queste cose, questi sono processi mentali (e la mente è complessa mica da ridere) che fanno parte di noi.
L'Essere però è altro dalla mente, è in grado di osservare questi processi mentali in modo distaccato, senza esserne coinvolto.
L'esempio di Jekyll e Hyde: le due personalità non erano la scissione dell'Essere, (è il discorso che facevo con Ray dell'incarnante e dell'incarnato, Jekyll e hyde sono l'incarnato, l'essere: l'incarnante), L'Essere rimane al di fuori della scissione che si crea all'interno della mente che, come dicevo, spesso, a livello conscio, non tollera l'idea di avere dei luoghi oscuri di quella viene reputata malvagità, perversione, e nega.
Per questo è così importante l'auto-osservazione di questi processi mentali (ed è anche divertente a volte) perchè
fanno parte di noi ma non intaccano il nostro Essere.
E' un filino più chiaro detto così?:U

griselda 03-05-2007 13.22.37

Ma in ognuno di noi potrebbe vedere J. e H,? ovvero ognuno di noi ha un nero che tiene relegato da qualche parte l'educazione ha creato questo divisorio? o cosa?
Se prendessimo un bambino e lo lasciassimo crescere senza educazione egli manifesterebbe se stesso senza problemi, pechè nessuno sarebbe li a dirgli questo va e questo non va, sarebbe quello che è, come gli viene?
Se quanto detto sopra è veritiero allora noi lottiamo in continuazione il conscio contro l'inconscio ovvero una parte ciò che è rimasto in luce e l'altra ciò che è stato represso.
J. per conoscere H. ha usato una "sostanza" quindi non ha conosciuto H ma gli ha dato libero movimento senza la sua consapevolezza gli ha solo permesso di agire ma senza prenderne coscienza se non in ultimo quando ormai aveva preso il dominiio della situzione e J. non avrebbe saputo come fare per togliergli il potere che egli stesso gli aveva dato.
Questo perchè H va conosciuto si ma non gli va dato potere che altrimenti distruggerebbe J. come egli stesso tende alla distruzione di H. Insomma dovrebbero fare amicizia conoscersi e lavorare insieme. L'inconscio dovrebbe essere consciuto dal conscio e insieme agire per il bene comune pace invece che guerra.
Mi viene in mente un po' il discorso del vino quando beviamo un bicchiere che per noi è di troppo esce quella parte di noi che pensavamo di non avere o avevamo paura a mostrare, ma se ci abituiamo a questo diventando dipendenti dal vino ne esce un H. che prende a sua volta in mano la situzione facendoci autodistruggere.

MoonCat 03-05-2007 14.56.05

Griselda tutto quello che dici è esatto, anche se, non credo si debba vedere l'inconscio solo come un lato buio, è vero che in esso si celano le nostre paure ataviche, molta energia bloccata che, portando alla luce, potremmo usare in modo più costruttivo ma non è solo questo.
E' anche la porta verso altri livelli di coscienza.
Attraverso l'inconscio si può entrare in contatto, secondo alcuni studiosi, con l'inconscio collettivo, e, per chi ci crede, con le vite passate, con altri livelli energetici e spazio-temporali.
E' un mondo complesso, molto interessante a mio avviso.
Sicuramente, come partenza, il riuscire a guardare in faccia le nostre paure, la parti di noi di cui ci vergognamo o reputiamo sbagliate e quindi reprimiamo, è un bel trampolino di lancio verso una maggiore serenità ed equilibrio a livello psichico.

Uno 03-05-2007 16.35.02

Grii l'esposizone è perfetta... vedo molta gente infatti che gioca con l'inconscio senza preparazione e poi ne diventa dipendente come un tossicodipendente...
E pensare che già vivendo normalmente se non si fa un percorso di individualizzazione (eh si anche se il buon vecchio Freud ha dei meriti, "preferisco" Jung) siamo già belle e succulente prede degli abitanti dell'inconscio...

Se ricordate da altra, tutt'altra parte...
Massa... che risucchia
Emersione dell'embrione dell'individuo che si vede staccato
Vero Individuo che però sente di essere collegato al resto

Queste tre "tappe" si possono anche osservare come sempre presenti a diversi livelli di manifestazione/coscienza nelle tre parti principali del conscio.

Uno 03-05-2007 16.36.31

Citazione:

Originalmente inviato da MoonCat (Messaggio 33474)
Attraverso l'inconscio si può entrare in contatto, secondo alcuni studiosi, con l'inconscio collettivo, e, per chi ci crede, con le vite passate, con altri livelli energetici e spazio-temporali.

E secondo te?


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