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Sole 05-01-2009 13.47.40

Diversità fra le lingue
 
Metto qui perchè non saprei dove altro ma anche perchè sono modi di dire diversi da lingua a lingua e penso ci stia bene.

Studiando le lingue si scoprono tante cose particolari a cui abituarsi non è facile. Sarebbe bello portare avanti il discorso con cose che avete scoperto anche voi e fare dei paralleli capendo come alcune lingue hanno mantenuto certe piccole interessanti particolarità che fan capire come nel passato erano più attenti a certe cose.

Sto studiando il tedesco, la lingua è affascinante di per se perchè ha delle norme rigide a cui non si può trasgredire, pena non essere compresi.

L'articolo in tedesco è sia femminile che maschile che neutro, molti coincidono con l'italiano ma altri no. Una cosa molto particolare è che l'articolo per i bambini e bambine fino a 13 anni è neutro... cioè nonsi identifica il tipo ma la sostanza dell'essere bambino. Come se si volesse sottolineare la neutralità, l'androginità dei bambini. Vero che fino a 13 anni ai nostri giorni è tanto eppure resta comunque molto interessante come nella lingua tedesca questa cosa sia arrivata ai nostri tempi. I bambini che non assumono identità sessuale.

Un'altra che riguarda sempre l'articolo determinativo è quello che identifica il tipo della luna e del sole. Il sole infatti è femminile e la luna maschile.
Forse non a tutti sembrerà strano, però non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo tra le varie tradizioni alchemiche, massoniche, anche religiose antiche e moderne in cui il Sole è la forza attiva maschile e la Luna la passiva femminile. Nel tedesco come riescono a conciliare questo con il senso della lingua? Credo che usino altri termini.. a questo punto son curiosa di scoprire quali.
C'è da considerare che però forse hanno un vantaggio in questo. Avendo identificato al contrario il tipo di entrambi hanno la possibilità di liberarsi prima dell'errore di credere che maschile e femminile si identifichi nel sesso del tipo.

Curioso no?

filoumenanike 05-01-2009 14.12.15

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 63699)
Metto qui perchè non saprei dove altro ma anche perchè sono modi di dire diversi da lingua a lingua e penso ci stia bene.

Studiando le lingue si scoprono tante cose particolari a cui abituarsi non è facile. Sarebbe bello portare avanti il discorso con cose che avete scoperto anche voi e fare dei paralleli capendo come alcune lingue hanno mantenuto certe piccole interessanti particolarità che fan capire come nel passato erano più attenti a certe cose.

Sto studiando il tedesco, la lingua è affascinante di per se perchè ha delle norme rigide a cui non si può trasgredire, pena non essere compresi.

L'articolo in tedesco è sia femminile che maschile che neutro, molti coincidono con l'italiano ma altri no. Una cosa molto particolare è che l'articolo per i bambini e bambine fino a 13 anni è neutro... cioè nonsi identifica il tipo ma la sostanza dell'essere bambino. Come se si volesse sottolineare la neutralità, l'androginità dei bambini. Vero che fino a 13 anni ai nostri giorni è tanto eppure resta comunque molto interessante come nella lingua tedesca questa cosa sia arrivata ai nostri tempi. I bambini che non assumono identità sessuale.

Un'altra che riguarda sempre l'articolo determinativo è quello che identifica il tipo della luna e del sole. Il sole infatti è femminile e la luna maschile.
Forse non a tutti sembrerà strano, però non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo tra le varie tradizioni alchemiche, massoniche, anche religiose antiche e moderne in cui il Sole è la forza attiva maschile e la Luna la passiva femminile. Nel tedesco come riescono a conciliare questo con il senso della lingua? Credo che usino altri termini.. a questo punto son curiosa di scoprire quali.
C'è da considerare che però forse hanno un vantaggio in questo. Avendo identificato al contrario il tipo di entrambi hanno la possibilità di liberarsi prima dell'errore di credere che maschile e femminile si identifichi nel sesso del tipo.

Curioso no?

è davvero interessante scoprie e studiare altre lingue, a me è sempre piaciuto tantissimo ma poi alla fine sono rimasta ancorata alla sola lingua francese che poi andando in giro ho visto che non la conosce nessuno, un pò come l'italiano!
di recente ho fatto un corso d'inglese, sembra che se non conosci questa lingua sei un analfabeta, ma, a parte la grammatica che ha poche regole e moltissime eccezioni, il suono delle parole è così difficile che io credo che non riuscirò mai a capirlo.per il tedesco ho avuto sempre dei preconcetti, non lo conosco e mi attira poco per quella durezza che gli è tipica, so che la struttura grammaticale dovrebbe essere simile a quella latina ma questo ce lo dirai nei prossimi messaggi! buono studiostosvegli:

Uno 05-01-2009 15.14.10

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 63702)
sono rimasta ancorata alla sola lingua francese che poi andando in giro ho visto che non la conosce nessuno, un pò come l'italiano!
di recente ho fatto un corso d'inglese, sembra che se non conosci questa lingua sei un analfabeta,

E' fuori tema, ma mi andava di sfatare un mito, non è per nulla vero che l'italiano (ed il francese) sia sconosciuto in giro, solo che mentre l'inglese è diventata la lingua popolare più usata per vivere, italiano e francese sono/stanno diventando lingue colte, chic studiate soprattutto da persone che hanno un certo status sociale (ti basta vedere i divi Usa, ma anche quelli che non appaiono sui rotocalchi) o che vogliono accedere in lingua originale a documentazioni che in inglese sono impoverite e/o alterate.
Basta pensare al saluto, da mie esperienze, il nostro comune "ciao" è conosciuto, almeno verbalmente, al pari (se non di più) del comunemente usato "hi" anche se poi per iscritto spesso viene deformato in maniere divertenti quanto assurde (tipo chow per gli anglofoni) per la fonetica originale.

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La questione dell'articolo, che è poi una particolarità delle lingue anglosassoni a differenza di quelle latine, merita un approfondimento, vediamo cosa scopri Sole.... comunque non lasceremo morire questa cosa soio.gif

Sole 05-01-2009 15.50.01

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 63702)
è davvero interessante scoprie e studiare altre lingue, a me è sempre piaciuto tantissimo ma poi alla fine sono rimasta ancorata alla sola lingua francese che poi andando in giro ho visto che non la conosce nessuno, un pò come l'italiano!
di recente ho fatto un corso d'inglese, sembra che se non conosci questa lingua sei un analfabeta, ma, a parte la grammatica che ha poche regole e moltissime eccezioni, il suono delle parole è così difficile che io credo che non riuscirò mai a capirlo.per il tedesco ho avuto sempre dei preconcetti, non lo conosco e mi attira poco per quella durezza che gli è tipica, so che la struttura grammaticale dovrebbe essere simile a quella latina ma questo ce lo dirai nei prossimi messaggi! buono studiostosvegli:

L'inglese è una lingua strana... priva di sostanza perchè non è l'inglese originale che invece aveva una vasta grammatica, un vasto vocabolario e articoli definiti anche lei.
E' affascinate studiarle per diverse motivi e non ultimo quello di capire da dove deriva la nostra razza. Può sembrare eccessivo ma se ci pensi le lingue sono una serie di deformazioni culturali e strutturali che vengono fuori da invasioni su invasioni, da miscugli e da fonetiche. Riuscire a definire la prima unica lingua significa spostare indietro la lancetta a prima di Babele... siamo fuori tema, ma forse non troppo, perchè scoprire piccole particolarità delle lingue europee e non, può far trovare un punto di congiunzione, ma per adesso nel tema siamo all'articolo, benvengano altre riflessioni.

filoumenanike 05-01-2009 15.56.22

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 63708)
E' fuori tema, ma mi andava di sfatare un mito, non è per nulla vero che l'italiano (ed il francese) sia sconosciuto in giro, soio.gif

sarà che hai avuto esperienze diverse ma, per quanto mi riguarda, nei miei giri in europa, ho avuto molte difficoltà a farmi capire in uno stentato inglese, e in alcune zone del nord europa mi ha aiutato lo spagnolo...cioè io parlavo italiano e loro mi rispondevano in spagnolo! in francia, poi, sono così nazionalisti che per farti capire devi essre proprio preciso e sicuro...nonono.gif

Uno 05-01-2009 16.09.42

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 63714)
sarà che hai avuto esperienze diverse ma, per quanto mi riguarda, nei miei giri in europa, ho avuto molte difficoltà a farmi capire in uno stentato inglese, e in alcune zone del nord europa mi ha aiutato lo spagnolo...cioè io parlavo italiano e loro mi rispondevano in spagnolo! in francia, poi, sono così nazionalisti che per farti capire devi essre proprio preciso e sicuro...nonono.gif

Ma allora non hai letto tutto quello che ho scritto, comunque magari ne riparliamo altrove.

Sole 27-07-2009 17.44.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 63708)
La questione dell'articolo, che è poi una particolarità delle lingue anglosassoni a differenza di quelle latine, merita un approfondimento, vediamo cosa scopri Sole.... comunque non lasceremo morire questa cosa soio.gif

Non ho scoperto ancora niente purtroppo in merito ma continuo a trovare singolarità, stavolta nella lingua italiana, non so se anche nelle altre dovrei andare a vedere sul vocabolario, lo farò.

Gli articoli indicano un genere e lo definiscono. Però poi esiste il leone e la leonessa, il cane e la cagna, il gatto e la gatta... ma non esistono il maschile della pantera, della iena, dell'aquila come non esistono i femminili del giaguaro, del falco, del serpente.

Strano no?

luke 29-07-2009 13.42.15

Purtroppo io conosco solo un paio di lingue a livello scolastico e non credo sia una conoscenza adeguata per fare questo tipo di analisi, quindi volevo chiedere a chi ne sa di più se , a vostro parere, il tipo di lingua, con le relative regole, può condizionare anche il pensiero e le sue modalità: ad esempio dai primissimi rudimenti di latino che inizio ad avere, ho notato come, per capire una frase, visto anche l'ordine con cui sono disposte le parore, bisogna utilizzare l'intuito e mantenere l'attenzione in misura maggiore rispetto a quanto mi accade con altre lingue.

Credo che in generale la disposizione delle parole, il modo in cui si usano verbi, aggettivi, possano condizionare anche il modo in cui si pensa ed in questo senso cercare di imparare bene più lingue, magari nettamente diverse tra di loro, oltre che rivelarsi utile se si viaggia, possa avere anche l' obiettivo di aiutarci ad ampliare gli schemi mentali .

Ray 29-07-2009 13.51.34

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 71744)
Purtroppo io conosco solo un paio di lingue a livello scolastico e non credo sia una conoscenza adeguata per fare questo tipo di analisi, quindi volevo chiedere a chi ne sa di più se , a vostro parere, il tipo di lingua, con le relative regole, può condizionare anche il pensiero e le sue modalità: ad esempio dai primissimi rudimenti di latino che inizio ad avere, ho notato come, per capire una frase, visto anche l'ordine con cui sono disposte le parore, bisogna utilizzare l'intuito e mantenere l'attenzione in misura maggiore rispetto a quanto mi accade con altre lingue.

Credo che in generale la disposizione delle parole, il modo in cui si usano verbi, aggettivi, possano condizionare anche il modo in cui si pensa ed in questo senso cercare di imparare bene più lingue, magari nettamente diverse tra di loro, oltre che rivelarsi utile se si viaggia, possa avere anche l' obiettivo di aiutarci ad ampliare gli schemi mentali .

Neanche io so molte lingue, però condivido quanto dici. Una parte del nostro pensiero, quella appunto discorsiva, avviene proprio in una qualche lingua, quindi è condizionata dalla struttura della stessa. Poi ritengo ci sia counque una parte di pensiero che si svolge a monte, ma spesso non ne siamo consci.

Avrai visto, venendo al latino, che tendenzialmente il verbo è in fondo alla frase (anche in tedesco). Questo, ad esempio, rende difficile saltare allla conclusioni e anticipare i discorsi. Rende anche per lo stesso motivo più facile la suspence, catturare l'attenzione... insomma l'oratoria, fatta arte da Cicerone (e non solo lui).

stefano 29-07-2009 14.37.45

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 63699)
Metto qui perchè non saprei dove altro ma anche perchè sono modi di dire diversi da lingua a lingua e penso ci stia bene.

Studiando le lingue si scoprono tante cose particolari a cui abituarsi non è facile. Sarebbe bello portare avanti il discorso con cose che avete scoperto anche voi e fare dei paralleli capendo come alcune lingue hanno mantenuto certe piccole interessanti particolarità che fan capire come nel passato erano più attenti a certe cose.

Sto studiando il tedesco, la lingua è affascinante di per se perchè ha delle norme rigide a cui non si può trasgredire, pena non essere compresi.

L'articolo in tedesco è sia femminile che maschile che neutro, molti coincidono con l'italiano ma altri no. Una cosa molto particolare è che l'articolo per i bambini e bambine fino a 13 anni è neutro... cioè nonsi identifica il tipo ma la sostanza dell'essere bambino. Come se si volesse sottolineare la neutralità, l'androginità dei bambini. Vero che fino a 13 anni ai nostri giorni è tanto eppure resta comunque molto interessante come nella lingua tedesca questa cosa sia arrivata ai nostri tempi. I bambini che non assumono identità sessuale.

Un'altra che riguarda sempre l'articolo determinativo è quello che identifica il tipo della luna e del sole. Il sole infatti è femminile e la luna maschile.
Forse non a tutti sembrerà strano, però non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo tra le varie tradizioni alchemiche, massoniche, anche religiose antiche e moderne in cui il Sole è la forza attiva maschile e la Luna la passiva femminile. Nel tedesco come riescono a conciliare questo con il senso della lingua? Credo che usino altri termini.. a questo punto son curiosa di scoprire quali.
C'è da considerare che però forse hanno un vantaggio in questo. Avendo identificato al contrario il tipo di entrambi hanno la possibilità di liberarsi prima dell'errore di credere che maschile e femminile si identifichi nel sesso del tipo.

Curioso no?

magari i romani credevano una certa cosa i tedeschi e anglosassoni un'altra.

stefano 29-07-2009 14.41.54

da miei ricordi (se non mi sbaglio) il calendario celtico è un calendario lunare quindi la Luna era considerata l'Astro fondamentale.
mi viene da pensare che quindi stia qui il motivo per il quale in certe lingue anglosassoni mantiene l'articolo maschile.

Sole 29-07-2009 14.43.33

Infatti la bellezza del tedesco e a quanto pare anche il latino è che non hai modo di interrompere, perchè non puoi aver capito nella maggior parte dei casi cosa sta dicendo l'altro finchè non ha finito la frase. Questo porta un'educazione mentale a comprendere il discorso e non a farsi una propria idea.
Nel tedesco ci sono così come in italiano, tantissime parole che identifica una cosa che apparentemente è la stessa ma che usando un sinonimo diverso assume un significato preciso ed inequivocabile.
Il farncese l'ho studiato troppo poco per poterlo dire ma l'impressione è che non sia altrettanto preciso, ma che sia piuttosto come l'italiano. Ma aspettiamo chi ne sa di più.

Sole 29-07-2009 14.45.48

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71747)
magari i romani credevano una certa cosa i tedeschi e anglosassoni un'altra.

Puoi dare un senso a questa affermazione che così non significa niente?
Hai notizie veritiere in merito? Ne sai qualcosa?
Sai se in russo si dice al femminile o maschile luna, ad esempio?

Sole 29-07-2009 14.49.16

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 71748)
da miei ricordi (se non mi sbaglio) il calendario celtico è un calendario lunare quindi la Luna era considerata l'Astro fondamentale.
mi viene da pensare che quindi stia qui il motivo per il quale in certe lingue anglosassoni mantiene l'articolo maschile.

Semmai al contrario, essendo la luna la madre ed era venerata la madre doveva essere femminile.. e poi i celti dove erano? In Germania c'erano i Sassoni se non sbaglio non i Celti che tra l'altro sono stati sconfitti dai Sassoni e costretti nel nord della Francia.

stefano 29-07-2009 15.05.07

non so forse la personificazione in un dio lunare in quella cultura era maschile e da li è derivato il resto (ma sto facendo supposizioni)
Scartabellando un pò ho trovato ad esempio che in Anatolia si parla di dio della luna (Men)
in effetti Mond somiglia come termine.

stefano 29-07-2009 15.07.38

pensando poi alla bandiera turca ove è presente una mezzaluna mi sa che per le antiche culture arabe la luna fosse un Dio maschile (anche Allah? non lo so)

dafne 29-07-2009 18.32.18

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 71749)
Infatti la bellezza del tedesco e a quanto pare anche il latino è che non hai modo di interrompere, perchè non puoi aver capito nella maggior parte dei casi cosa sta dicendo l'altro finchè non ha finito la frase. Questo porta un'educazione mentale a comprendere il discorso e non a farsi una propria idea.
Nel tedesco ci sono così come in italiano, tantissime parole che identifica una cosa che apparentemente è la stessa ma che usando un sinonimo diverso assume un significato preciso ed inequivocabile.
Il farncese l'ho studiato troppo poco per poterlo dire ma l'impressione è che non sia altrettanto preciso, ma che sia piuttosto come l'italiano. Ma aspettiamo chi ne sa di più.


Del latino ricordo troppo poco ma in tedesco c'è, ad esempio, una regoletta che la mia indegnante ci aveva passato come uno scioglilingua TEKAMOLO Ossia i complementi nella frase devono seguire un ordine preciso TEmpo KAusa MOdo LO-luogo icon_mrgr: e non si sgarra eh!

Per i vocaboli forse ho letto male io Sole ma i tedeschi tendono ad essere meticolosissimi nel differenziare le parole, per le viti, ad esempio, mi ricordo che ogni vite di misura diversa ha un nome diverso...un pò eccessivo dal mio punto di vista ma per natura prediligo l'inglese e per quanto mi sia sforzata questa resta. soprattutto per musicalità, la mia lingua preferita (curiosamente invece distinguo e non gradisco molto l'americano)

Tempo fa provai a studiare il gaelico, un curiosissimo mix tra il tedesco e l'inglese, credo che vedere la derivazione delle lingue dai ceppi originari faccia capire molte cose.

Una cosa che mi ha colpito quando studiavo sia il latino che il tedesco, oltre all'articolo, sono quelle paroline, i suffissi credo si chiamino, che messe davanti alla stessa parola a volte ne stravolgono addirittura il senso, specie per i verbi in tedesco, e spesso sono preposizioni...fatto caso?

:C:

stefano 29-07-2009 18.57.20

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 71762)
Del latino ricordo troppo poco ma in tedesco c'è, ad esempio, una regoletta che la mia indegnante ci aveva passato come uno scioglilingua TEKAMOLO Ossia i complementi nella frase devono seguire un ordine preciso TEmpo KAusa MOdo LO-luogo icon_mrgr: e non si sgarra eh!

Per i vocaboli forse ho letto male io Sole ma i tedeschi tendono ad essere meticolosissimi nel differenziare le parole, per le viti, ad esempio, mi ricordo che ogni vite di misura diversa ha un nome diverso...un pò eccessivo dal mio punto di vista ma per natura prediligo l'inglese e per quanto mi sia sforzata questa resta. soprattutto per musicalità, la mia lingua preferita (curiosamente invece distinguo e non gradisco molto l'americano)

Tempo fa provai a studiare il gaelico, un curiosissimo mix tra il tedesco e l'inglese, credo che vedere la derivazione delle lingue dai ceppi originari faccia capire molte cose.

Una cosa che mi ha colpito quando studiavo sia il latino che il tedesco, oltre all'articolo, sono quelle paroline, i suffissi credo si chiamino, che messe davanti alla stessa parola a volte ne stravolgono addirittura il senso, specie per i verbi in tedesco, e spesso sono preposizioni...fatto caso?

:C:

sbaglio o c'è proprio un modo di dire (quando sei molto meticoloso) che dice proprio sembri tedesco?
penso sia prefisso più che suffisso

Sole 30-07-2009 14.26.12

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 71762)

Per i vocaboli forse ho letto male io Sole ma i tedeschi tendono ad essere meticolosissimi nel differenziare le parole, per le viti, ad esempio, mi ricordo che ogni vite di misura diversa ha un nome diverso...un pò eccessivo dal mio punto di vista ma per natura prediligo l'inglese e per quanto mi sia sforzata questa resta. soprattutto per musicalità, la mia lingua preferita (curiosamente invece distinguo e non gradisco molto l'americano)



:C:

Si infatti, intendevo dire quello , forse espresso malino, hanno mille parole che apparentemente vogliono dire la stessa cosa ma che nel contesto potrebbero non significare niente se non viene usata quella esattissima.
Si difficile concettualizzare questa cosa... però utilissima a chi è un pò superficiale nell'usare le parole.


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