Diversità fra le lingue
Metto qui perchè non saprei dove altro ma anche perchè sono modi di dire diversi da lingua a lingua e penso ci stia bene.
Studiando le lingue si scoprono tante cose particolari a cui abituarsi non è facile. Sarebbe bello portare avanti il discorso con cose che avete scoperto anche voi e fare dei paralleli capendo come alcune lingue hanno mantenuto certe piccole interessanti particolarità che fan capire come nel passato erano più attenti a certe cose. Sto studiando il tedesco, la lingua è affascinante di per se perchè ha delle norme rigide a cui non si può trasgredire, pena non essere compresi. L'articolo in tedesco è sia femminile che maschile che neutro, molti coincidono con l'italiano ma altri no. Una cosa molto particolare è che l'articolo per i bambini e bambine fino a 13 anni è neutro... cioè nonsi identifica il tipo ma la sostanza dell'essere bambino. Come se si volesse sottolineare la neutralità, l'androginità dei bambini. Vero che fino a 13 anni ai nostri giorni è tanto eppure resta comunque molto interessante come nella lingua tedesca questa cosa sia arrivata ai nostri tempi. I bambini che non assumono identità sessuale. Un'altra che riguarda sempre l'articolo determinativo è quello che identifica il tipo della luna e del sole. Il sole infatti è femminile e la luna maschile. Forse non a tutti sembrerà strano, però non ho potuto fare a meno di fare un parallelismo tra le varie tradizioni alchemiche, massoniche, anche religiose antiche e moderne in cui il Sole è la forza attiva maschile e la Luna la passiva femminile. Nel tedesco come riescono a conciliare questo con il senso della lingua? Credo che usino altri termini.. a questo punto son curiosa di scoprire quali. C'è da considerare che però forse hanno un vantaggio in questo. Avendo identificato al contrario il tipo di entrambi hanno la possibilità di liberarsi prima dell'errore di credere che maschile e femminile si identifichi nel sesso del tipo. Curioso no? |
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di recente ho fatto un corso d'inglese, sembra che se non conosci questa lingua sei un analfabeta, ma, a parte la grammatica che ha poche regole e moltissime eccezioni, il suono delle parole è così difficile che io credo che non riuscirò mai a capirlo.per il tedesco ho avuto sempre dei preconcetti, non lo conosco e mi attira poco per quella durezza che gli è tipica, so che la struttura grammaticale dovrebbe essere simile a quella latina ma questo ce lo dirai nei prossimi messaggi! buono studiostosvegli: |
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Basta pensare al saluto, da mie esperienze, il nostro comune "ciao" è conosciuto, almeno verbalmente, al pari (se non di più) del comunemente usato "hi" anche se poi per iscritto spesso viene deformato in maniere divertenti quanto assurde (tipo chow per gli anglofoni) per la fonetica originale. ----------------------------------- La questione dell'articolo, che è poi una particolarità delle lingue anglosassoni a differenza di quelle latine, merita un approfondimento, vediamo cosa scopri Sole.... comunque non lasceremo morire questa cosa soio.gif |
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E' affascinate studiarle per diverse motivi e non ultimo quello di capire da dove deriva la nostra razza. Può sembrare eccessivo ma se ci pensi le lingue sono una serie di deformazioni culturali e strutturali che vengono fuori da invasioni su invasioni, da miscugli e da fonetiche. Riuscire a definire la prima unica lingua significa spostare indietro la lancetta a prima di Babele... siamo fuori tema, ma forse non troppo, perchè scoprire piccole particolarità delle lingue europee e non, può far trovare un punto di congiunzione, ma per adesso nel tema siamo all'articolo, benvengano altre riflessioni. |
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Gli articoli indicano un genere e lo definiscono. Però poi esiste il leone e la leonessa, il cane e la cagna, il gatto e la gatta... ma non esistono il maschile della pantera, della iena, dell'aquila come non esistono i femminili del giaguaro, del falco, del serpente. Strano no? |
Purtroppo io conosco solo un paio di lingue a livello scolastico e non credo sia una conoscenza adeguata per fare questo tipo di analisi, quindi volevo chiedere a chi ne sa di più se , a vostro parere, il tipo di lingua, con le relative regole, può condizionare anche il pensiero e le sue modalità: ad esempio dai primissimi rudimenti di latino che inizio ad avere, ho notato come, per capire una frase, visto anche l'ordine con cui sono disposte le parore, bisogna utilizzare l'intuito e mantenere l'attenzione in misura maggiore rispetto a quanto mi accade con altre lingue.
Credo che in generale la disposizione delle parole, il modo in cui si usano verbi, aggettivi, possano condizionare anche il modo in cui si pensa ed in questo senso cercare di imparare bene più lingue, magari nettamente diverse tra di loro, oltre che rivelarsi utile se si viaggia, possa avere anche l' obiettivo di aiutarci ad ampliare gli schemi mentali . |
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Avrai visto, venendo al latino, che tendenzialmente il verbo è in fondo alla frase (anche in tedesco). Questo, ad esempio, rende difficile saltare allla conclusioni e anticipare i discorsi. Rende anche per lo stesso motivo più facile la suspence, catturare l'attenzione... insomma l'oratoria, fatta arte da Cicerone (e non solo lui). |
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da miei ricordi (se non mi sbaglio) il calendario celtico è un calendario lunare quindi la Luna era considerata l'Astro fondamentale.
mi viene da pensare che quindi stia qui il motivo per il quale in certe lingue anglosassoni mantiene l'articolo maschile. |
Infatti la bellezza del tedesco e a quanto pare anche il latino è che non hai modo di interrompere, perchè non puoi aver capito nella maggior parte dei casi cosa sta dicendo l'altro finchè non ha finito la frase. Questo porta un'educazione mentale a comprendere il discorso e non a farsi una propria idea.
Nel tedesco ci sono così come in italiano, tantissime parole che identifica una cosa che apparentemente è la stessa ma che usando un sinonimo diverso assume un significato preciso ed inequivocabile. Il farncese l'ho studiato troppo poco per poterlo dire ma l'impressione è che non sia altrettanto preciso, ma che sia piuttosto come l'italiano. Ma aspettiamo chi ne sa di più. |
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Hai notizie veritiere in merito? Ne sai qualcosa? Sai se in russo si dice al femminile o maschile luna, ad esempio? |
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non so forse la personificazione in un dio lunare in quella cultura era maschile e da li è derivato il resto (ma sto facendo supposizioni)
Scartabellando un pò ho trovato ad esempio che in Anatolia si parla di dio della luna (Men) in effetti Mond somiglia come termine. |
pensando poi alla bandiera turca ove è presente una mezzaluna mi sa che per le antiche culture arabe la luna fosse un Dio maschile (anche Allah? non lo so)
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Del latino ricordo troppo poco ma in tedesco c'è, ad esempio, una regoletta che la mia indegnante ci aveva passato come uno scioglilingua TEKAMOLO Ossia i complementi nella frase devono seguire un ordine preciso TEmpo KAusa MOdo LO-luogo icon_mrgr: e non si sgarra eh! Per i vocaboli forse ho letto male io Sole ma i tedeschi tendono ad essere meticolosissimi nel differenziare le parole, per le viti, ad esempio, mi ricordo che ogni vite di misura diversa ha un nome diverso...un pò eccessivo dal mio punto di vista ma per natura prediligo l'inglese e per quanto mi sia sforzata questa resta. soprattutto per musicalità, la mia lingua preferita (curiosamente invece distinguo e non gradisco molto l'americano) Tempo fa provai a studiare il gaelico, un curiosissimo mix tra il tedesco e l'inglese, credo che vedere la derivazione delle lingue dai ceppi originari faccia capire molte cose. Una cosa che mi ha colpito quando studiavo sia il latino che il tedesco, oltre all'articolo, sono quelle paroline, i suffissi credo si chiamino, che messe davanti alla stessa parola a volte ne stravolgono addirittura il senso, specie per i verbi in tedesco, e spesso sono preposizioni...fatto caso? :C: |
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penso sia prefisso più che suffisso |
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Si difficile concettualizzare questa cosa... però utilissima a chi è un pò superficiale nell'usare le parole. |
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