Ermopoli

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Edera 13-10-2010 17.57.51

Vergogna
 
Ho un problema al supermercato.
Il buttafuori (lo chiamo così ma dev'essere una specie di addetto alla sicurezza visto che nelle casse automatiche gira molto denaro) è un tipo di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri.
Ho sempre risposto ai sui saluti sorridendo abbastanza staccata ma l'ultima volta deve aver controllato quale fosse la mia auto nel parcheggio sotteraneo perchè al mio ritorno con la spesa ho trovato un bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. C'era il suo numero di telefono, nome, qualche complimento e un invito all'aperitivo.
Sono rimasta in dubbio sul da farsi cioè se rispondere per non apparire maleducata declinando l'invito(ma in questo modo avrebbe avuto il mio numero) oppure se ignorare del tutto la cosa. Ho optato per la seconda ipotesi ma poi per un pò ho evitato di entrare in quel supermercato a causa della vergogna. Non so perchè ma è proprio questa la sensazione che mi ha bloccato. Vergogna e paura di incrociare il suo sguardo o che venisse a chiedermi perchè non ho nemmeno risposto ecc ecc..
Questo è durato un mese. Dopo di che mi sono arrabbiata con me stessa e mi sono detta :'Non puoi evitare di usare il supermercato più vicino a casa perchè uno ti ha lasciato un semplice bigliettino'.
Allora mi sono fatta forza e sono entrara, lui mi ha guardato, salutato, sorriso e sentivo che mi cercava con gli occhi. Non è venuto da me, ma mi è bastato per continuare ad avere questa sensazione che mi fa evitare di entrare al supermercato. Ora stasera dovrei passare perchè lì hanno dei prodotti che troverei solo a qualche kilometro di distanza. Non so che fare visto che devo andare in palestra e dovrei passare davanti al supermercato più lontano comunque quindi potrei tranquillamente evitare di affrontare la questione.
Credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questa emozione, non ho fatto proprio niente nè per provocarlo nè per avere questa attenzione. Dovrei riuscire a entrare tranquilla e serena a prendere ciò che mi serve no?

griselda 13-10-2010 18.07.07

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 90882)
Ho un problema al supermercato.
Il buttafuori (lo chiamo così ma dev'essere una specie di addetto alla sicurezza visto che nelle casse automatiche gira molto denaro) è un tipo di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri.
Ho sempre risposto ai sui saluti sorridendo abbastanza staccata ma l'ultima volta deve aver controllato quale fosse la mia auto nel parcheggio sotteraneo perchè al mio ritorno con la spesa ho trovato un bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. C'era il suo numero di telefono, nome, qualche complimento e un invito all'aperitivo.
Sono rimasta in dubbio sul da farsi cioè se rispondere per non apparire maleducata declinando l'invito(ma in questo modo avrebbe avuto il mio numero) oppure se ignorare del tutto la cosa. Ho optato per la seconda ipotesi ma poi per un pò ho evitato di entrare in quel supermercato a causa della vergogna. Non so perchè ma è proprio questa la sensazione che mi ha bloccato. Vergogna e paura di incrociare il suo sguardo o che venisse a chiedermi perchè non ho nemmeno risposto ecc ecc..
Questo è durato un mese. Dopo di che mi sono arrabbiata con me stessa e mi sono detta :'Non puoi evitare di usare il supermercato più vicino a casa perchè uno ti ha lasciato un semplice bigliettino'.
Allora mi sono fatta forza e sono entrara, lui mi ha guardato, salutato, sorriso e sentivo che mi cercava con gli occhi. Non è venuto da me, ma mi è bastato per continuare ad avere questa sensazione che mi fa evitare di entrare al supermercato. Ora stasera dovrei passare perchè lì hanno dei prodotti che troverei solo a qualche kilometro di distanza. Non so che fare visto che devo andare in palestra e dovrei passare davanti al supermercato più lontano comunque quindi potrei tranquillamente evitare di affrontare la questione.
Credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questa emozione, non ho fatto proprio niente nè per provocarlo nè per avere questa attenzione. Dovrei riuscire a entrare tranquilla e serena a prendere ciò che mi serve no?

Hai pensato di entrare normalmente e di non badarlo e nel caso ti importunasse rispondergli male?

Altra cosa: hai paura che ti faccia delle avance diciamo un po' troppo invasive?
Hai pensato in caso cosa faresti?

abbraccio:

William 13-10-2010 18.15.13

Affrontalo subito spiegali che sei rimasta interdetta,non sò se
hai ancora il bigliettino perchè al limite potresti usarlo come
pretesto per ridarglielo (io gli direi di darlo a sua sorella....)

Mi rendo conto che è più facile a dirlo che a farlo.....ma non
permettere a una situazione del genere di stressarti....
poi se insiste se tu vuoi oggi giorno rischia grosso. fiori.gif

nikelise 13-10-2010 18.20.05

Ma dai , basta dire se accenna alla cosa :
sono impegnata grazie lo stesso , ciao .
Diverso se insiste in modo eccessivo .

Mi pare che da sempre i ragazzi cerchino di avvicinare le ragazze , o no ?

Ma mi pare un 'esagerazione .

Anzi potrebbe farti anche piacere sotto sotto .

Grey Owl 13-10-2010 21.02.22

Non entro in merito al giudizio che ha dato nike, lo trovo inopportuno (mi riferisco all'ultima frase)

Inoltre capisco che se Edera ha postato questo suo problema non è sottovalutandolo che la si aiuta.
Indubbiamente le attenzioni di questo buttafuori la mettono in imbarazzo e probabilmente vede in questo ragazzo un'autorità che trova difficile contrastare, il fare la cosa giusta è quindi il problema.

I dati a disposizione sono che Edera vede in questo addetto alla sicurezza un tipo (parole testuali) di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri. Ed essendo lei fidanzata non ha certamente interesse avendolo etichettato in modo negativo.

Altro dato è quel sottile senso di colpa che avverte per aver sempre risposto ai suoi saluti sorridendo in modo distaccato.

La situazione degenera nel suo mondo interiore quando si sente violata nella sua sfera personale. Intuisce che questo addetto ha controllato, l'ha pedinata per sapere quale fosse la sua auto nel parcheggio sotterraneo.
Ed il bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. Il numero di telefono con il nome e qualche complimento, poi l'invito a bere qualcosa. Tutto questo senza mai avere avuto un dialogo faccia a faccia. Non è vissuto come un fatto romantico, al contrario sua violazione della sua sfera personale.

Se posso fare una domanda, vorrei capire meglio questa vergogna che origine ha? Ed ancora, la paura che connotazione ha?

Dopo un mese non hai più sottostato a questi tuoi sentimenti, non credo infatti che questo tizio ti abbia importunato fuori dal supermercato?

Penso che la cosa migliore sarebbe che tu trovassi il coraggio di dirgli in faccia che le sue attenzioni non sono gradite e che ha confuso la tua buona educazione nel ricambiare il suo saluto.

Penso che si stiano creando mostri dentro te, forse un chiarimento con questa persona, magari davanti alle casse del supermercato, dove c'è della gente, è la soluzione migliore. Se col tuo tono saprai essere risoluta il tutto rientra nella normalità e magari lui cercherà altre donne che respirano.

A sensazione farà lo stesso "giochetto" del biglietto con altre 100 donne che vede passare al supermercato.

La cosa profondamente sbagliata è che questo tipo ti condizioni la vita, che tu non ti possa sentire libera di fare le tue scelte.

Shanti 13-10-2010 21.36.37

Secondo me ti preoccupa il fatto di sentirti costretta ad affrontarlo, semmai si dovesse avvicinare per parlarti o domandarti come mai non hai risposto, almeno io la vivrei come una situazione imbarazzante, odio i confronti di quel tipo, dovergli dare spiegazioni ecc.
A questo punto potrebbe bastare ignorarlo al punto di non ricambiare il saluto, non guardarlo nemmeno, se ti capita nella traiettoria fare finta che sia trasparente. Alla lunga capirà di avere fatto una gaffe con te, e se è quel tipo che descrivi cercherà di rifarsi rivolgendo lo sguardo e le attenzioni altrove, magari anche davanti a te per dimostrare qualcosa diavolo.g:

Edera 13-10-2010 21.57.39

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90885)

Anzi potrebbe farti anche piacere sotto sotto .

No. Avrei preferito di gran lunga non scrivesse quel bigliettino, non facesse niente, se ne rimanesse dov'era alla giusta distanza che dovrebbe tenere mentre lavora. Se poi si vuole trovare qualcosa di diverso, sotto sotto anche dove non c'è, pazienza.

Edera 13-10-2010 22.04.15

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 90893)
Secondo me ti preoccupa il fatto di sentirti costretta ad affrontarlo, semmai si dovesse avvicinare per parlarti o domandarti come mai non hai risposto, almeno io la vivrei come una situazione imbarazzante, odio i confronti di quel tipo, dovergli dare spiegazioni ecc.

Esatto Shanti, è esattamente così. Ho qualche senso di colpa nel non avergli risposto, mi sono sentita maleducata. Ma non volevo avesse il mio numero... Probabilmente a torto visto che infilerà bigliettini su tutte le auto del parcheggio interrato. Mi imbarazzerebbe dover dare una qualsiasi forma di spiegazione, anche se sarebbe la cosa più logica e in caso di domande farò così.

Edera 13-10-2010 22.08.24

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 90883)
Altra cosa: hai paura che ti faccia delle avance diciamo un po' troppo invasive?
Hai pensato in caso cosa faresti?

abbraccio:

No, non ho paure di questo tipo, credo sia una persona buona e tranquilla con un debole per le donne.
Quello che trovo sbagliato è sentirmi a disagio nell'entrare dentro al supermercato, voglio dire non è successo niente e nella mia quotidianità affronto situazioni di tensione ben maggiori eppure basta a scatenarmi dentro il conflitto.

diamantea 13-10-2010 22.09.26

Al direttore del supermercato credo non farebbe piacere sapere che il suo addetto alla sicurezza non da sicurezza alle clienti carine che respirano e che per questo motivo potrebbero decidere di prendere una boccata d'aria in qualche altro supermercato.

Potresti fargli sapere che se non la smette di importunarti anche con lo sguardo informerai il direttore facendo trasferire lui in un altro luogo.

Capisco la storia della vergogna, purtroppo noi donne siamo soggette ad assorbire tutte le colpe, anche del fatto di essere nate.
A volte padri autoritari e madri deboli ci portano a convincerci di questo.

Il tipo potrebbe provarci con tutte o solo con te non ha importanza, il fatto che di abbia seguita e attenzionato l'auto ti ha tolto il senso di tranquillità e sicurezza di cui hai il sacrosanto diritto. Allora sii ferma e non sentirti in colpa quando lo freddererai con lo sguardo e se necessario con le parole dure, brevi e secche.
Se vuoi ti presto il mio orco diavolo.g:

Ricambia il favore minando il suo bisogno di sicurezza nel mantenere il posto di lavoro, solo così può imparare.

Edera 13-10-2010 22.25.04

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 90892)
Ed essendo lei fidanzata non ha certamente interesse avendolo etichettato in modo negativo.

Non avrei interesse comunque Grey, positivo o negativo il mio giudizio su di lui.

Citazione:

Altro dato è quel sottile senso di colpa che avverte per aver sempre risposto ai suoi saluti sorridendo in modo distaccato.
La situazione degenera nel suo mondo interiore quando si sente violata nella sua sfera personale. Intuisce che questo addetto ha controllato, l'ha pedinata per sapere quale fosse la sua auto nel parcheggio sotterraneo.
Ed il bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. Il numero di telefono con il nome e qualche complimento, poi l'invito a bere qualcosa. Tutto questo senza mai avere avuto un dialogo faccia a faccia. Non è vissuto come un fatto romantico, al contrario sua violazione della sua sfera personale.

Il problema è che io quando saluto sorrido anche al cane. Non so perché mi viene spontaneo uomo, donna, animale che sia.
Forse ha interpretato male, forse vedendo il tipo avrà pensato che i suoi muscoli (è spaventosamente enorme) abbiano colpito nel segno, forse si annoia terribilmente e l'unico passatempo e lanciare esche alle clienti del supermercato.
Fatto sta che ha controllato quale fosse la mia auto e ha tentato di stabilire un contatto. Io non ci ho trovato niente di romantico ma mi sono sentita subito in colpa e mi sono detta che devo sorridere meno e solo a persone che conosco già. La reazione a caldo è stata :"Nooo... E adesso cosa faccio?" Reazione che ha subito soffocato il senso di gratificazione che avrei potuto avvertire e che credo sarebbe stato pure giusto avvertissi invece il mio primo problema è stato come gestire la situazione in modo da riuscire a entrare ancora al supermercato tranquillamente.


Citazione:



Se posso fare una domanda, vorrei capire meglio questa vergogna che origine ha? Ed ancora, la paura che connotazione ha?
Non ho paura. L'origine della vergogna vorrei scoprirla assieme a voi perché non riesco ancora a comprenderla ed è il motivo per cui ho postato. :) Non mi ha mai abbordato fuori dal supermercato o simili, mi ha visto quella volta del biglietto, poi per un mese sono sparita e poi sono tornata un'altra volta per superare la questione.

Citazione:

Penso che si stiano creando mostri dentro te.
Lo credo anch'io e credo che il buttafuori c'entri poco alla fine.
Grazie Greyfiori.gif fiori. abbraccio:

Edera 13-10-2010 22.38.16

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 90897)


Se vuoi ti presto il mio orco diavolo.g:

.

Io a volte vorrei un'iniezione di Diamantea, senza badare alle dosi, davvero.:)
Vedremo, non credo andrò dal direttore perché so da fonte certa che è molto severo con gli addetti, quando c'è lui trattengono il respiro. Magari perde il lavoro o gli creo problemi seri, non mi sembra giusto.
Però devo trovare la forza e il modo di sbloccare la situazione, vorrei il tuo orco, il tuo diavolo, il tuo mostro, lo prenderei anche in affitto se potessi ma mi sa che l'unica è sviluppare il mio.

Shanti 13-10-2010 22.46.39

Citazione:

Originalmente inviato da Edera
Non ho paura. L'origine della vergogna vorrei scoprirla assieme a voi perché non riesco ancora a comprenderla ed è il motivo per cui ho postato. Non mi ha mai abbordato fuori dal supermercato o simili, mi ha visto quella volta del biglietto, poi per un mese sono sparita e poi sono tornata un'altra volta per superare la questione.

Potrebbe essere che ti senti in colpa per aver attirato la sua attenzione, forse senti di averlo provocato in modo inconsapevole, magari con il sorriso. Se così fosse prova a pensare che quel tuo sorriso freddo lui lo ha frainteso, perchè è ovviamente così e tu non hai alcuna colpa.
fiori.gif

griselda 13-10-2010 22.52.26

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 90901)
Io a volte vorrei un'iniezione di Diamantea, senza badare alle dosi, davvero.:)

Lo voglio anche io l'orco di Diam mi aiuterebbe non poco!

E quanto mi chiedo?
Che paura ho a tirarlo fuori? Perchè penso che lo abbiamo tutti, mi rispondo che il problema mio deve aver a che fare con l'immagine che voglio avere e dare di me, ma quanto mi sta costando mi domando anche???? martello.:

nikelise 13-10-2010 23.02.45

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 90892)
Non entro in merito al giudizio che ha dato nike, lo trovo inopportuno (mi riferisco all'ultima frase)

Inoltre capisco che se Edera ha postato questo suo problema non è sottovalutandolo che la si aiuta.
Indubbiamente le attenzioni di questo buttafuori la mettono in imbarazzo e probabilmente vede in questo ragazzo un'autorità che trova difficile contrastare, il fare la cosa giusta è quindi il problema.

I dati a disposizione sono che Edera vede in questo addetto alla sicurezza un tipo (parole testuali) di quelli che tentano di abbordare qualsiasi donna basta respiri. Ed essendo lei fidanzata non ha certamente interesse avendolo etichettato in modo negativo.

Altro dato è quel sottile senso di colpa che avverte per aver sempre risposto ai suoi saluti sorridendo in modo distaccato.

La situazione degenera nel suo mondo interiore quando si sente violata nella sua sfera personale. Intuisce che questo addetto ha controllato, l'ha pedinata per sapere quale fosse la sua auto nel parcheggio sotterraneo.
Ed il bigliettino incastrato sulla fessura della portiera. Il numero di telefono con il nome e qualche complimento, poi l'invito a bere qualcosa. Tutto questo senza mai avere avuto un dialogo faccia a faccia. Non è vissuto come un fatto romantico, al contrario sua violazione della sua sfera personale.

Se posso fare una domanda, vorrei capire meglio questa vergogna che origine ha? Ed ancora, la paura che connotazione ha?

Dopo un mese non hai più sottostato a questi tuoi sentimenti, non credo infatti che questo tizio ti abbia importunato fuori dal supermercato?

Penso che la cosa migliore sarebbe che tu trovassi il coraggio di dirgli in faccia che le sue attenzioni non sono gradite e che ha confuso la tua buona educazione nel ricambiare il suo saluto.

Penso che si stiano creando mostri dentro te, forse un chiarimento con questa persona, magari davanti alle casse del supermercato, dove c'è della gente, è la soluzione migliore. Se col tuo tono saprai essere risoluta il tutto rientra nella normalità e magari lui cercherà altre donne che respirano.

A sensazione farà lo stesso "giochetto" del biglietto con altre 100 donne che vede passare al supermercato.

La cosa profondamente sbagliata è che questo tipo ti condizioni la vita, che tu non ti possa sentire libera di fare le tue scelte.

Che non sia un lord inglese l'ho capito anch'io pero' se si e' limitato a qualche sorriso mi pare si stia esagerando tutto qua .
Mi pare la normale dinamica tra uomo e donna : lui ci prova e lei non ci sta .
Che altro ?
E' una domanda vera eh?
Cosa c'e' che non va ?

Grey Owl 13-10-2010 23.06.43

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90905)
Che non sia un lord inglese l'ho capito anch'io pero' se si e' limitato a qualche sorriso mi pare si stia esagerando tutto qua .
Mi pare la normale dinamica tra uomo e donna : lui ci prova e lei non ci sta .
Che altro ?
E' una domanda vera eh?
Cosa c'e' che non va ?

Non si è appunto solo limitato a qualche sorriso, il bigliettino è stato un'elemento di disturbo che cela una certa iniziativa non desiderata.

L'altro è quel senso di colpa e quel sentirsi condizionata da questo lord mancato.

Quello che non va è che la donna deve sempre poi agire di conseguenza per giustificarsi.

nikelise 13-10-2010 23.11.38

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 90906)
Non si è appunto solo limitato a qualche sorriso, il bigliettino è stato un'elemento di disturbo che cela una certa iniziativa non desiderata.

L'altro è quel senso di colpa e quel sentirsi condizionata da questo lord mancato.

Quello che non va è che la donna deve sempre poi agire di conseguenza per giustificarsi.

Ma e' normale , hai mai visto una donna che scrive ad un uomo , un bigliettino anche se e' strafatta di lui .
Poi dice anche Edera , come immaginavo , che e' una persona tranquilla , dai , basta con questo distacco eccessivo .
Diverso e' se insiste ma mi pare che cosi' non e' .
Ed allora ?

Ray 13-10-2010 23.13.41

Se restiamo in superficie non mi trovo tanto distante dal pensiero di Nike, anche se lo ha espresso in modo un po' ippopotamesco :), credo non cogliendo minimamente il problema di Edera.

Però appunto, il problema è di Edera... da come ha descritto la cosa il tizio si è limitato a provarci, forse in modo un po' rozzo, ma senza mancare davvero di rispetto. Ok, la cosa dell'auto può essere male interpretata, ma io la vedo solo come il comportamento infantile di un ragazzone piuttosto insicuro (i muscoloni parlano...). Magari non ha avuto modo o coraggio di invitarla direttamente.
Però perchè mai uno non dovrebbe provarci?
In fondo lei non ha detto no grazie o neanche solo no... magari smette senza insistere. Io farei così, anche se ci avrei provato in modo (spero) un po' più raffinato.

Il problema, scendendo un po' più in profondità, è come Edera - e leggo anche altre donne - ha vissuto questo interessamento, ripeto un po' rozzo. Quindi separerei le due cose... e mi concentrerei sui motivi del vissuto, che poi sono quello che Edera sta cercando di scoprire. Scoperti questi forse il da farsi appare di colpo più limpido.


Mi verrebbe da chiedere: ok Edera, ti sei sentita minacciata (se sbaglio dimmi pure), ma la minaccia quale è?

Grey Owl 13-10-2010 23.17.07

Si, capisco quelloche vuoi dire nike, ed allora ti dico che non è scoppiato il mondo e che Edera per prima ne vuole parlare in modo costruttivo.

Ed allora perchè mai lei per un mese non si è sentita libera di andare nel supermercato vicino casa?

Ed allora perchè sminuire la figura eccessivamente invadente del tipo?

Ed allora perchè certe libertà se le prendono gli uomini e le donne poi si sentono in colpa?

Ed allora non serve parlarne qui dove possiamo insieme capire?

Ho postato insieme a Ray che mi trova d'accordo con lui... lascio come ho scritto prima di leggere Ray.

luke 13-10-2010 23.21.44

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 90910)

Ed allora perchè certe libertà se le prendono gli uomini e le donne poi si sentono in colpa?


Parlando in generale e non del caso di Edera, certe libertà ora incominciano a prendersele anche le donne , quando e con chi vogliono, e l'effetto di certe libertà ed intraprendenze maschili è diverso a seconda del soggetto che le compie.
Forse l'"omaccione" per fare così ha avuto in passato riscontri positivi da altre donne e , generalizzando, ripete con altre il comportamento tenuto.

diamantea 13-10-2010 23.23.47

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90905)
Che non sia un lord inglese l'ho capito anch'io pero' se si e' limitato a qualche sorriso mi pare si stia esagerando tutto qua .
Mi pare la normale dinamica tra uomo e donna : lui ci prova e lei non ci sta .
Che altro ?
E' una domanda vera eh?
Cosa c'e' che non va ?

Una cosa non va sicuramente. Lui non sta importunando una ragazza qualsiasi in un luogo qualsiasi ma una cliente del supermercato in cui lui lavora e riveste un ruolo importante, quello di garantire la sicurezza nel locale, non solo per i soldi che circolano ma anche per eventuali pericoli vari anche ai clienti già che si trova lì.

Il cliente vede l'addetto come una figura di riferimento in cui porre fiducia, a cui affidarsi nel sentirsi protetti.
Nel momento in cui lui importuna la cliente e la segue con bigliettini nel luogo del suo lavoro non da più quel senso di sicurezza ma diventa un qualsiasi uomo che potrebbe pure essere un maniaco o anche solo uno stupido che gioca al latin lover.
Fatto sta che non è corretto da parte sua già solo per il fatto che si trova durante il suo orario di lavoro, anzichè pensare a stare attento alla sicurezza per come è stato assunto e pagato sta attento a corteggiare le ragazze. In quel momento che lui scrive il bigliettino è distratto e potrebbe indurre il ladro ad agire.
Non è eticamente corretto.

Edera lo saluta educatamente con un sorriso di cortesia che è tipico della sua persona gentile e gioiosa, ma poi si trova anche confusa nel non sapere il ruolo di questa persona che si comporta in modo poco consone, poco professionale con la cliente. Già questo è sufficiente per farla sentire in imbarazzo e le da il diritto di protestare con il direttore.
E' anche una questione di ruoli, di professionalità da non dimenticare.
Troppo spesso la gente abusa del suo ruolo per fare cose che non dovrebbe fare.

nikelise 13-10-2010 23.29.16

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 90909)
Se restiamo in superficie non mi trovo tanto distante dal pensiero di Nike, anche se lo ha espresso in modo un po' ippopotamesco :), credo non cogliendo minimamente il problema di Edera.

Però appunto, il problema è di Edera... da come ha descritto la cosa il tizio si è limitato a provarci, forse in modo un po' rozzo, ma senza mancare davvero di rispetto. Ok, la cosa dell'auto può essere male interpretata, ma io la vedo solo come il comportamento infantile di un ragazzone piuttosto insicuro (i muscoloni parlano...). Magari non ha avuto modo o coraggio di invitarla direttamente.
Però perchè mai uno non dovrebbe provarci?
In fondo lei non ha detto no grazie o neanche solo no... magari smette senza insistere. Io farei così, anche se ci avrei provato in modo (spero) un po' più raffinato.

Il problema, scendendo un po' più in profondità, è come Edera - e leggo anche altre donne - ha vissuto questo interessamento, ripeto un po' rozzo. Quindi separerei le due cose... e mi concentrerei sui motivi del vissuto, che poi sono quello che Edera sta cercando di scoprire. Scoperti questi forse il da farsi appare di colpo più limpido.


Mi verrebbe da chiedere: ok Edera, ti sei sentita minacciata (se sbaglio dimmi pure), ma la minaccia quale è?

Ti ringrazio per l'ippo ma volevo proprio dire quello che ho detto .
Insomma tutte queste elaborazioni e rimozioni non fanno altro che male ad un normale vissuto tra uomo e donna .
Non volevo essere delicato per dare agio di sentirsi giustificata ad Edera per infastidirsi di quello che non c'e' stato .

Se questo elefante non sa esprimersi altrimenti se la prendera' nei denti in modo gentile e finira' li' .
Io veramente non vedo il problema anzi insisto :Edera carina com'e' non puo' far altro che suscitare interesse del mondo maschile , ma sa come reagire con eleganza e dolcezza .
Grazie ma sono impegnata ciao .
Lei si disimpegna , lui non ne viene fuori umiliato senza motivo .

dafne 13-10-2010 23.29.33

Hai qualche problemino a dir di no Edera? icon_mrgr: fiori.gif gioco eh ma nenache tanto.
Non penso che sia stato il bigliettino di per sè a scatenare l'ansia, o vergogna chiamala come preferisci, ma piuttosto tutto l'immediato film che ti sei fatta appena dopo.. e se chiamo che pensa e se non lo chiamo che fà ecc ecc

E' un meccanismo che io vivo spessissimo col mio ex marito, se gli dico di no s'inc....se non faccio quello che dice poi mi tormenta all'infinito, se non riesco sono io che sbaglio, che sono debole, che sono sbagliata..eccecc

Esagero volutamente ma comunque vada la cosa tu stai evitando un luogo a causa di un'azione, io evito certe strade perchè sò per certo che al mattino, ad esempio, posso trovare il cancello di una casa aperto e il cane lupo libero (che è iper ubbidiente e non esce neanche se lo spingi se la padrona gli ha detto siitz! icon_mrgr: )

E' illogico e irrazionale quanto ti pare ma anche a cancelli chiusi io cammino dall'altro lato..e perchè mi sono obbligata a non farmi un isolato in più a piedi per evitarlo.

Pensare non aiuta, almeno non me, se ci penso troppo l'ansia aumenta e non cammino neanche, di sicuro c'è un fatto all'origine del tutto ma prova ad entrare ed uscire dal super ogni tanto dicendoti solamente "non è lui il problema" e cerca di sentire quello che provi (fiiii quanto m'innervosiva sentirmi dire così, ahahah, ma poi alla fine solo quello è)

Prova a farlo accettando che la cosa che provi non è sbagliata ma solamente non vedi il motivo reale (che non è il bigliettino secondo me )

bacini.gif coraggio è un ottimo esercizio...quasi quasi ci provo anch'io 8-)

nikelise 13-10-2010 23.34.25

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 90913)
Una cosa non va sicuramente. Lui non sta importunando una ragazza qualsiasi in un luogo qualsiasi ma una cliente del supermercato in cui lui lavora e riveste un ruolo importante, quello di garantire la sicurezza nel locale, non solo per i soldi che circolano ma anche per eventuali pericoli vari anche ai clienti già che si trova lì.

Il cliente vede l'addetto come una figura di riferimento in cui porre fiducia, a cui affidarsi nel sentirsi protetti.
Nel momento in cui lui importuna la cliente e la segue con bigliettini nel luogo del suo lavoro non da più quel senso di sicurezza ma diventa un qualsiasi uomo che potrebbe pure essere un maniaco o anche solo uno stupido che gioca al latin lover.
Fatto sta che non è corretto da parte sua già solo per il fatto che si trova durante il suo orario di lavoro, anzichè pensare a stare attento alla sicurezza per come è stato assunto e pagato sta attento a corteggiare le ragazze. In quel momento che lui scrive il bigliettino è distratto e potrebbe indurre il ladro ad agire.
Non è eticamente corretto.

Edera lo saluta educatamente con un sorriso di cortesia che è tipico della sua persona gentile e gioiosa, ma poi si trova anche confusa nel non sapere il ruolo di questa persona che si comporta in modo poco consone, poco professionale con la cliente. Già questo è sufficiente per farla sentire in imbarazzo e le da il diritto di protestare con il direttore.
E' anche una questione di ruoli, di professionalità da non dimenticare.
Troppo spesso la gente abusa del suo ruolo per fare cose che non dovrebbe fare.

Il ruolo del buttafuori in un supermercato?
Una volta almeno c'era il fascino della divisa .
Cosi' in basso siete cadute ?
No non credo , credo che il problema sia anzi abbastanza serio , la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo .

Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori .

dafne 13-10-2010 23.45.11

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90917)
Il ruolo del buttafuori in un supermercato?
Una volta almeno c'era il fascino della divisa .
Cosi' in basso siete cadute ?
No non credo , credo che il problema sia anzi abbastanza serio , la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo .

Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori .


Vabbeh che sei stato in regata ma non farne una crociata Nike, sù icon_mrgr: fiori.gif

Certo che il fatto in sè non è tremendo, tranne il particolare della macchina ma trovo che sia sano il desideri di Edera di riportare alla normalità (quella che tu vedi) un fatto che di per sè non ha nulla di staordinario ma nel suo mondo getta scompiglio.

La buona volontà di vederci un problema e volerlo risolvere devi concederla no?

E' talmente tanto invalidante da impedirle l'accesso a un servizio, sotto accusa non è l'omino muscoloso ma il sentimento che ha scatenato.

Ce la vedi la differenza, si? sennò ti metto un bigliettino col mio numero e ne parliamo boccaccia:

abbraccio:

griselda 13-10-2010 23.56.24

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90917)
Il ruolo del buttafuori in un supermercato?
Una volta almeno c'era il fascino della divisa .
Cosi' in basso siete cadute ?
No non credo , credo che il problema sia anzi abbastanza serio , la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo .

Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori .

Bellissimo l'uomo in divisa ha ancora il suo fascino almeno nel mio immaginario e anche però loro ci possono pure marciare perchè sanno che giocano sul senso di protenzione che possono suscitare.
Hai ragione quando dici che è gioco dei ruoli e che è natura.
E che una donna può anche sentirsi sotto sotto gratificata. Anche se si sentisse davvero fico non sarebbe sceso a mettere il bigliettino questa cosa la dice lunga secondo me.
A me la cosa che mi ha stupito è che senza prove Edera fosse sicura che lo avesse messo lui, ma magari non ho letto bene e ho tralasciato qualcosa.

Il punto però in questo caso non come siamo ridotte, dai! Secondo me potevi dire di meglio dry.gif
Il problema sta altrove, a come lo vive Edera e a non come spiegano i libri sia la "normalità" parola che virgoletto perchè eliminerei dal vocabolario perchè fa più danni lei di un killer. 8-)

Come ha ben spiegato Daf, Edera deve comprendere perchè la vive così ,e di certo non l'aiuta sentirsi dire che lei e tutte noi siamo cadute in basso :@@

diamantea 14-10-2010 00.00.08

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90917)
Il ruolo del buttafuori in un supermercato?
Una volta almeno c'era il fascino della divisa .
Cosi' in basso siete cadute ?
No non credo , credo che il problema sia anzi abbastanza serio , la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo .

Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori .

Il ruolo del buttafuori è un ruolo come un altro. Lui è pagato anche per avere un certo contegno, altrimenti va a spasso e li può distribuire tutti i bigliettini che vuole.

Non si può ragionare solo con gli ormoni Nike giustificando una persona al lavoro che si comporta da imbecille.
Oggi chiedono attestati di formazione al lavoro anche per evitare inconvenienti di questo tipo. Perchè puoi trovare la persona più sensibile, più insicura, che reagisce allontanandosi come cliente e buon per lui se finisce così, oppure reagisce con un reclamo al direttore e poi finisce a passeggio.
E' un rischio che lui non ha calcolato perchè ha pensato a sviluppare solo i muscoli e non il cervello.

Non voglio dire che è un fatto grave in sè, tant'è che io avrei già sistemato la cosa.
Hai letto come ho rimproverato il capostazione !!! icon_mrgr:

Ma Edera ha un problema che ha pure pesato sull'economia del supermercato e chissà quante potrebbero reagire come lei.

Finchè vi sentirete dei cacciatori ci saranno sempre delle prede.
E' una questione di punti di vista. 8-)

Ray 14-10-2010 00.01.18

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90915)
ma sa come reagire con eleganza e dolcezza .

No, non lo sa. E' questo che non vedi/senti. E quindi ti viene facile dire come si dovrebbe comportare.

Facciamo fatica a capire le donne eh? :)

Sole 14-10-2010 00.14.30

Mi è capitato tante volte di trovarmi nella situazione che descrivi Edera e di reagire come hai reagito tu ma non ero consapevole ancora.

Comunque io oggi... entrerei al super lo saluterei gli direi di non offendersi ma che preferisci che le cose rimangano come sono tra di voi, senza altre spiegazioni che non servono e soprattutto senza proteggerti usando il fatto che sei impegnata, il motivo non è che sei impegnata ma che non ti interessa per cui oltre a non aver paura di mostrarti eviteresti facili battute fastidiose del tipo: non sono geloso.... perchè dopo ti può scattare la violenza.... scherzoicon_mrgr:, e vedere cosa accade in te in base alle sue reazioni e alle tue. Solo così puoi davvero scoprire cosa ti faceva paura e perchè. Per quanto le esperienze siano vicine ci sono sempre infinite sfumature.
Se poi vuoi ti posso dire cosa era per me, ma non sono sicura che potrebbe piacerti, a me non è piaciuto.

Considera che la vergogna masce da un conflitto interiore, interno a te.

p.s.
per il tipo... mi pare che abbia fatto niente più di un normalissimo ragazzo che tenta un approccio con una ragazza che gli piace ma che non gli concede più di un sorriso, non ci vedo un'eccesso solo un pò di imprudenza... si direi goffo.

filoumenanike 14-10-2010 00.45.32

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 90882)
Credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questa emozione, non ho fatto proprio niente nè per provocarlo nè per avere questa attenzione. Dovrei riuscire a entrare tranquilla e serena a prendere ciò che mi serve no?

Di tutto il racconto quello che più mi ha colpita è il titolo che hai dato al post...vergogna, che è il sentimento che tu hai provato! Siamo alle solite..noi donne dobbiamo sempre discolparci, dobbiamo sempre dimostrare agli altri e soprattutto a noi stesse di non aver sbagliato, di non aver dato adito a qualcuno di interpretare male i nostri comportamenti! Un sorriso, un bel sorriso non sono causda di niente, il ragazzo come dice Nike ha fatto solo un tentativo di approccio, muovendosi in modo grossolano d'accordo ma non ci vedo ancora niente di pericoloso!
Il problema sta dentro di te, in quel senso di vergogna nel giudicare male i tuoi atteggiamenti, pensare che qualcuno abbia il diritto di offenderci (e non mi sembra questo il caso) solo perchè sorridiamo, portiamo una gonna stretta o corta, un trucco vivace...etc.insomma accetta la tua femminilità, rispondi in modo deciso e garbato al ragazzo se dovesse di nuovo farsi avanti, altrimenti ignoralo e sono sicura che capirà di rivolgersi altrove!

filoumenanike 14-10-2010 00.58.10

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 90917)
la donna si sente assediata per luogo comune e cosi' falsa il rapporto con l'uomo .

Finche' vi sentirete delle prede ci saranno sempre dei cacciatori .

Queste frasi non mi piacciono davvero, soprattutto in periodi come quelli che stiamo vivendo: le donne sono di continuo oggetto di violenza brutale, violenza gratuita da parte di estranei incontrati per caso, da parte di mariti, di genitori e fratelli, di zii, tutti assetati di sangue, tutti desiderosi di colpire nella donna quanto in lei c'è di ineffabile, di irraggiungibile e nel desiderio di sopprimerla dimostrano tutti la loro impotenza, la loro incapacità di dominarla, no, caro Nike, non siamo prede, siamo molto di più e nel confronto, seppur soccombendo fisicamente, ne usciamo sempre vincitrici!

PS: sono contro la caccia!icon_mrgr:

nikelise 14-10-2010 06.59.50

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 90921)
Bellissimo l'uomo in divisa ha ancora il suo fascino almeno nel mio immaginario e anche però loro ci possono pure marciare perchè sanno che giocano sul senso di protenzione che possono suscitare.
Hai ragione quando dici che è gioco dei ruoli e che è natura.
E che una donna può anche sentirsi sotto sotto gratificata. Anche se si sentisse davvero fico non sarebbe sceso a mettere il bigliettino questa cosa la dice lunga secondo me.
A me la cosa che mi ha stupito è che senza prove Edera fosse sicura che lo avesse messo lui, ma magari non ho letto bene e ho tralasciato qualcosa.

Il punto però in questo caso non come siamo ridotte, dai! Secondo me potevi dire di meglio dry.gif
Il problema sta altrove, a come lo vive Edera e a non come spiegano i libri sia la "normalità" parola che virgoletto perchè eliminerei dal vocabolario perchè fa più danni lei di un killer. 8-)

Come ha ben spiegato Daf, Edera deve comprendere perchè la vive così ,e di certo non l'aiuta sentirsi dire che lei e tutte noi siamo cadute in basso :@@

Non ci siamo capiti .
Volevo dire che non e' possibile attribuire a quel ragazzo quello che sente Edera che poi non e' solo di Edera .
Tutto qui .
E anzi dicendo questo credo di darle un aiuto piu' che non fare analisi sociologiche sul comportamento maschile oggi .
Sono convinto come dite voi che ci sia dell'altro e che non e' solo di Edera viste le vostre reazioni che non quello che ha fatto quella persona , perche' a parte la goffagine non ha fatto ancora nulla .

Ripeto credo di darle un maggior aiuto cosi' .
Poi su questo forse mi sbagliero' ma non credo .

PS '' Il cadute in basso '' era del tutto ironico tanto che l'ho negato come possibilita' subito dopo .
Peccato e mi spiace che non si sia capito .

nikelise 14-10-2010 07.03.15

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 90928)
Queste frasi non mi piacciono davvero, soprattutto in periodi come quelli che stiamo vivendo: le donne sono di continuo oggetto di violenza brutale, violenza gratuita da parte di estranei incontrati per caso, da parte di mariti, di genitori e fratelli, di zii, tutti assetati di sangue, tutti desiderosi di colpire nella donna quanto in lei c'è di ineffabile, di irraggiungibile e nel desiderio di sopprimerla dimostrano tutti la loro impotenza, la loro incapacità di dominarla, no, caro Nike, non siamo prede, siamo molto di più e nel confronto, seppur soccombendo fisicamente, ne usciamo sempre vincitrici!

PS: sono contro la caccia!icon_mrgr:

Non credo che tu vada in giro con l'armatura e lo spray ancora e che voi tutte siate cosi' condizionate anche nel personale dai fatti gravi che a volte accadono .
Mi sbaglio ?

Tanto e' vero che qui il problema e' un sentimento di vegogna non di paura .

Edera 14-10-2010 10.14.14

[Vergogna: se vogliamo considerarla come qualcosa di negativo si può anche affermare che essa è una emozione che trascina l’intero individuo rispetto alla propria manchevolezza, perché è il rendersi conto di aver commesso qualcosa per cui possiamo essere valutati dagli altri in maniera completamente diversa da quella che avremmo voluto.]

Ho trovato questa definizione su wikipedia e penso calzi abbastanza. Quello che metto sotto accusa non è l'omaccione ma il mio sentimento di conflitto a entrare nel supermercato che non dovrebbe esserci. La domanda è: perchè c'è?
Allora in parte credo sia perchè non voglio essere valutata in modo negativo per non avergli risposto, tipo passare da maleducata ecc.. Ma c'è qualcosa di molto più profondo dentro di me, qualcosa che ha a che fare con un sentimento di vergogna più radicato, più antico, la sensazione che in qualche modo io l'ho provocato. Ma non è vero non ho fatto niente, non mi ha mai suscitato un filo di interesse nemmeno a livello immaginario, vedevo che mi guardava ma pensavo lo facesse per controllare che non commettessi qualche errore .
Prima del bigliettino infatti un altro giorno c'è stato un precedente. Da impacciata quale sono, una volta sono entrata per l'uscita al posto che per l'entrata(sono sempre di corsa) il buttafuori mi vide e mi riprese, io mi scusai. La volta successiva quando entrai dentro al supermercato venne da me e parlando piano mi disse che mi aveva corretto solo perchè c'era il direttore che lo guardava e che non voleva fare il cafone(parole testuali). Io gli sorrisi e gli dissi che non c'era problema che aveva fatto solo il suo lavoro.
Quello stesso giorno tentai di pagare una cassa di acqua passandola per intero sopra il lettore ottico ma avevo qualche difficoltà, mi guardai intorno e vidi il buttafuori che mi osservava, gli chiesi sentendomi goffa quale fosse il modo migliore per usare il lettore ottico. Lui estrasse una bottiglia e mi fece vedere come usare la pistola ottica, dicendomi che avrei dovuto passarla sul codice a barre della bottiglia singola dando alla cassa l'imput di moltiplicare per sei. Non mi ero accorta che il direttore stava ancora osservando (il supermercato è appena aperto quindi controllano molto).
Quando uscii il direttore mi beccò prima che salissi in macchina e si scusò per il modo in cui l'adetto mi aveva mostrato di pagare l'acqua, dicendomi di usare la cassa automatica come mi veniva più comodo. Al che sorrisi e dissi: 'Va bene grazie', pensando che il mondo a volte è proprio strano e che sia il direttore sia il buttafuori si paravano un pò il sedere usando l'immagine uno dell'altro.
Tutto questo per dire che le volta successive quando mi sentivo osservata dal buttafuori pensavo lo facesse perchè mi stava controllando non certo per altri motivi.
Invece trovo il bigliettino sull'auto con scritto che all'interno del supermercato non gli era permesso ma che gli sarebbe piaciuto invitarmi fuori ecc ecc..
Ora io non mi sento perseguitata dal buttafuori, non credo mi seguirà, pedinerà o simili, tra l'altro sono un tipo di ragazza che cammina la sera per strada senza problemi. Sono però d'accordo con Diamantea quando dice che in orario di lavoro dovrebbe fare quello e basta, poi fuori faccia come meglio crede non sta a me giudicare il suo approccio con le donne anche perchè francamente non me ne può fregar di meno:)
Vorrei solo sradicare quell'imbarazzo che per tutto questo tempo mi ha vincolato nelle scelte, impedendomi di entrare ancora dentro al supermercato. Vorrei capire dove nasce, perchè lo avverto anche se so di non avere fatto un bel niente, senza contare che quando entravo lì in genere ero uscita dal lavoro, senza tacco, senza trucco, correndo come un criceto e l'ultimo mio pensiero era risultare seducente agli occhi di qualcuno.
Non la voglio questa vergogna, non è giusta nei miei confronti.

Uno 14-10-2010 10.15.58

Tutto sommato, a parte il modo (non per la crudezza o meno, per il farsi capire) anche io non sono poi così lontanissimo da Nike.
Inoltre seppur con sfumature diverse, come Filo anche io ho notato subito il "vergogna" del titolo.

In sintesi i fatti sono questi:
Un ragazzo vede una ragazza che gli piace.
Non ha coraggio di un approccio diretto (se lo avesse lo avrebbe fatto) e si inventa la storia del biglietto etc...
Possiamo vedere la cosa come rozza, furba, bella o brutta ma probabilmente se Edera fosse stata libera, se le fosse piaciuto il ragazzo, se fosse stata diversa etc.. avrebbe potuto anche apprezzare la cosa e vederci qualcosa di romantico. Invece Edera non è libera, non gliene può fregare di meno di questo ragazzo quindi si è sentita (e ne ha tutti i diritti) invasa nello spazio personale (l'auto, il cellulare etc).

Tecnicamente (lo scrivo tanto per evidenziare che volendo si trova sempre una soluzione alternativa) Edera avresti potuto telefonargli oscurando il tuo numero, ma in realtà non gli dovevi/devi nulla*** e non vedo perchè avresti dovuto chiamarlo.

*** Quindi è qui il succo?
Se qualcuno ti rivolge un'attenzione ti senti in debito di qualcosa? Senti di dover qualcosa?
Questo (se la mia "supposizione" è corretta) però entra in conflitto, e giustamente direi, quando in realtà tu non vuoi dare quello che ti senti/pare di dover.


Il discorso divisa, posizione etc... lo potremmo anche lasciar fuori, in ogni caso basterebbe un reclamo alla direzione per far passare dei guai al ragazzo.... che però ritengo non abbia agito in quanto guardia giurata, ma in quanto ragazzo.

Edera 14-10-2010 10.18.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 90936)
*** Quindi è qui il succo?
Se qualcuno ti rivolge un'attenzione ti senti in debito di qualcosa? Senti di dover qualcosa?
Questo (se la mia "supposizione" è corretta) però entra in conflitto, e giustamente direi, quando in realtà tu non vuoi dare quello che ti senti/pare di dover.
.

Sì mi sento di dover qualcosa, invece non gli devo proprio niente

Uno 14-10-2010 10.32.33

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 90937)
Sì mi sento di dover qualcosa, invece non gli devo proprio niente

E perchè senti di dover qualcosa a qualcuno che ti rivolge un'attenzione?

Io lo so, ma se te lo dico non vale a nulla.

Edera 14-10-2010 11.34.42

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 90942)
E perchè senti di dover qualcosa a qualcuno che ti rivolge un'attenzione?

Io lo so, ma se te lo dico non vale a nulla.

Non lo so. Perchè se non gli rendo qualcosa la sua opinione su di me potrebbe essere negativa? Perchè voglio controllare l'opinione che si fa di me?
Perchè se dò attenzione a qualcuno dopo la mia aspettativa ne 'pretende' altrettanta e quindi misuro col mio metro... In pratica non so dare nulla senza ricevere?

Edera 14-10-2010 11.59.24

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 90936)
ritengo non abbia agito in quanto guardia giurata, ma in quanto ragazzo.

Ragazzo di 40 anni icon_mrgr:

dafne 14-10-2010 12.06.38

Se ti consola Edera anch'io sento di dover indietro qualcosa se qualcuno mi presta attenzione. Presta e la rivuole :@@

Mi sento quasi obbligata a dirgli di si, per dirti m'è capitato ieri di riaprire un vecchio account in una community e quando mi sono trovata con il tipo X che chiedeva la mia amicizia l'impulso istintivo è stato "per l'amor del cielo no!!" Ero sconvolta alla sola idea di dover dire di no e giustificare quel no, non ho pigiato nessun tasto ho lasciato tutto in sospeso (ah le mie antine..abbraccio:)
Poi sono andata a guardare se mi piaceva manata.gif come se comunque il fatto che potesse in un lontano remoto caso provarci........BattiLaTe:

Ti dirò che un pochetto su stà cosa nel tempo ci ho lavorato e a quel punto m'è venuto da ridere pensando a quel povero cristo a cui magari aveva colpito il mio sorriso e stava pensando di far due ciaccole mentre io mi stavo già facendo il film degli appuntamenti notturni new_shock:

Ma è vero, si sente di dovergliela dare (l'atten zione!!!!!!!! icon_mrgr: ) anche se non si vorrebbe.

Perchè? Io una mezza risposta me la sono data ma non sò se sia quella giusta, io non voglio dir di no perchè non voglio perdere qualcosa, questo è certo, non perchè sennò ci perde qualcosa il lui di turno.

Tu provi vergogna io invece provo paura, sotto sottissimo, e quando mi si fà un complimento vado egualmente in panico come se accettarlo aprisse all'istante tutte le mie porte, tutte le mie barriere, senza nulla a separarmi da quella persona mettendomi nuda completamente in sua balìa...
(immagino la faccia sconvolta di Nike a legger stà roba rido1.gif boccaccia: ma purtroppo se certe paturnie, chiamiamole così, fossero logiche neanche esisterebbero.. )

Chissà magari qualcosa ti suona abbraccio:


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